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Documento 92000E002358

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2358/00 di Bart Staes (Verts/ALE) alla Commissione. Relazione europea sulla qualità dell'istruzione scolastica.

GU C 89E del 20.3.2001, pagg. 189-190 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

sito web del Parlamento europeo

92000E2358

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2358/00 di Bart Staes (Verts/ALE) alla Commissione. Relazione europea sulla qualità dell'istruzione scolastica.

Gazzetta ufficiale n. 089 E del 20/03/2001 pag. 0189 - 0190


INTERROGAZIONE SCRITTA E-2358/00

di Bart Staes (Verts/ALE) alla Commissione

(13 luglio 2000)

Oggetto: Relazione europea sulla qualità dell'istruzione scolastica

Nella relazione europea sulla qualità dell'istruzione scolastica, pubblicata dalla Commissione, lo Stato Federale belga ottiene rispetto ad altri Stati dell'UE dei voti mediocri per quanto riguarda la tolleranza dei giovani nei confronti degli stranieri. Anche per quanto concerne l'apprendimento delle lingue straniere il Belgio rientra nel gruppo i cui risultati sono i meno positivi. Per quanto riguarda la partecipazione dei genitori, la matematica e le scienze naturali, la Commissione assegna dei voti pari a quelli della comunità fiamminga, che in questo contesto è tra i primi in classifica.

Dato che la Commissione non tiene assolutamente conto della ripartizione delle competenze all'interno della Federazione belga (l'istruzione rientra indubbiamente nel pacchetto delle attribuzioni delle regioni), la sua relazione fornisce un'immagine inesatta e distorta. Per 9 dei 16 indicatori la Commissione utilizza dati di valore generale per il Belgio, per gli altri indicatori (matematica, scienze naturali, integrazione delle TCI nel curriculum scolastico, sistema dell'istruzione, partecipazione dei genitori, numero di allievi per computer e spese per di istruzione per ogni singolo scolaro/studente) ricorre a dati delle comunità. I risultati della relazione non possono pertanto essere interpretati in maniera univoca.

1. Riconosce la Commissione che il suo metodo di lavoro (nel caso specifico, la mancata articolazione dei dati per la comunità-fiamminga o francese) fornisce un'immagine distorta e pertanto inesatta delle conoscenze linguistiche dei giovani fiamminghi e francofoni? In caso negativo, quali argomenti adduce la Commissione per non articolare i dati relativi alle conoscenze linguistiche?

2. Vista la ripartizione delle competenze nello Stato federale belga intende la Commissione articolare d'ora in poi i suoi dati per comunità-fiamminga o franczse? In caso negativo, per quale motivo la Commissione rifiuta di tener conto della ripartizione delle competenze nello Stato federale belga e di articolare i suoi dati relativi all'istruzione?

Risposta comune data dalla sig.ra Reding in nome della Commissione alle interrogazioni scritte E-2357/00e E-2358/00

(11 settembre 2000)

La metodologia usata nella relazione per quanto riguarda la presentazione dei dati per il Belgio era basata sui principi seguenti: nei casi in cui esistono dati qualitativi sia per la comunità francese che per quella fiamminga, sono stati presentati entrambi i gruppi di dati, almeno nelle situazioni in cui i dati stessi differiscono. Tuttavia, qualora i dati siano identici, essi sono presentati sotto il titolo comune Belgio. E' ad esempio il caso dei dati riferiti a Eurydice.

Nei casi in cui determinati dati non fossero disponibili, sono stati presentati solo quelli disponibili. Ciò vale per le fonti IEA (Associazione internazionale per la valutazione delle realizzazioni nel campo dell'istruzione); tale associazione indipendente sta compiendo sondaggi su scala mondiale grazie ai contributi finanziari dei paesi disposti a a partecipare. I paesi presentati negli indicatori di una fonte IEA sono quindi solo quelli che hanno partecipato al sondaggio.

Qualora i dati provengano da una fonte Eurostat, l'approccio seguito da Eurostat è generalmente quello di presentare statistiche a livello di Stato membro. Tale approccio è stato adottato anche nella relazione.

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