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Document 92000E001049

INTERROGAZIONE SCRITTA P-1049/00 di Olivier Dupuis (TDI) alla Commissione. OLAF.

GU C 72E del 6.3.2001, pp. 15–16 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

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92000E1049

INTERROGAZIONE SCRITTA P-1049/00 di Olivier Dupuis (TDI) alla Commissione. OLAF.

Gazzetta ufficiale n. 072 E del 06/03/2001 pag. 0015 - 0016


INTERROGAZIONE SCRITTA P-1049/00

di Olivier Dupuis (TDI) alla Commissione

(29 marzo 2000)

Oggetto: OLAF

Con riferimento alla risposta del Commissario Kinnock all'interrogazione E-0262/00(1), è disposta la Commissione a:

- precisare se in seguito alla creazione dell'UCLAF si siano verificati tra il personale dipendente dell'UCLAF stesso e dell'OLAF comportamenti non conformi all'articolo 28 dello Statuto nonché agli articoli 12.2 e 55 dell'RAAA (regime applicabile agli altri agenti)? In caso affermativo è disposta la Commissione a riferire, nel rispetto della confidenzialità delle informazioni, i fatti e ad indicare le misure che essa ha intrapreso?

- Confermare che in caso di accuse che si rivelassero diffamatorie, essa non intende agire direttamente contro gli informatori autori di tali accuse, ma che in base all'articolo 24 essa intende lasciare il compito della difesa all'iniziativa della persona diffamata?

È disposta inoltre a precisare quali misure di assistenza può offrire alla persona diffamata in base all'articolo 24? In che modo intende la Commissione garantire che una detenzione di informazioni segrete ottenute da un funzionario dell'OLAF nell'esercizio delle sue funzioni ed un'eventuale attività sindacale dello stesso funzionario non comportino conflitti deontologici (di competenza)?

(1) GU C 374 E del 28.12.2000, pag. 48.

Risposta data dal sig. Kinnock in nome della Commissione

(23 maggio 2000)

Prima di assumere un nuovo membro del personale, la Commissione esamina i documenti presentati dai candidati per accertarsi che questi ultimi siano in possesso dei requisiti fondamentali di cui all'articolo 28 dello statuto dei funzionari ed agli articoli 12, paragrafo 2, e 55 del regime applicabile agli altri agenti. Alla Commissione non risulta vi siano funzionari od altri agenti in servizio presso l'Unità di coordinamento della lotta antifrode (UCLAF) non rispondenti ai requisiti di cui sopra.

Ai sensi del regolamento applicabile, il direttore dell'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF), ha un obbligo analogo in veste di autorità autorizzata a procedere alla nomina del personale dell'OLAF. Qualsiasi infrazione allo statuto da parte del personale dell'OLAF è quindi soggetta alle stesse norme disciplinari che si applicano ai funzionari della Commissione in caso di comportamento illecito. Il direttore dell'OLAF, pur avendo comunicato alla Commissione di non essere al corrente di elementi comprovanti che alcuni funzionari od altri agenti dell'OLAF non si fossero conformati alle norme suddette, ha ammesso che una procedura disciplinare è effettivamente in corso nei confronti di un funzionario dell'OLAF. Ora come ora, non è stata ancora presa una decisione definitiva in merito; non possiamo quindi fornire ulteriori in formazioni all'onorevole parlamentare.

Quando si formulano pesanti accuse infondate contro l'integrità professionale di un funzionario, l'articolo 24 dello statuto dei funzionari impone all'amministrazione l'obbligo di adottare tutti i provvedimenti del caso per difendere la reputazione del funzionario incriminato. In simili casi l'amministrazione gode di ampio potere discrezionale sia pure soggetto al controllo degli organi giurisdizionali della Comunità quanto alla scelta dei mezzi più appropriati per assistere il funzionario. Essa deve respingere le accuse ed adoperarsi per ripristinare il buon nome del funzionario sotto accusa. Tale assistenza può assume varie forme a seconda del tipo di minaccia o di azione e dei desiderata della vittima.

In virtù dell'articolo 17, il funzionario è tenuto ad osservare la massima discrezione su fatti e notizie di qualsiasi natura di cui sia venuto a conoscenza nell'esercizio o in occasione dell'esercizio delle sue funzioni. Le informazioni segrete di cui il funzionario dell'OLAF sia venuto a conoscenza non possono essere utilizzate a fini diversi dallo svolgimento delle mansioni assegnate al funzionario in questione.

Spetta al direttore dell'OLAF prendere le necessarie misure organizzative se ritiene che lo svolgimento dei compiti di un funzionario e la sua attività sindacale possano dare adito a conflitti di ordine etico.

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