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Document 92000E000862
WRITTEN QUESTION E-0862/00 by Marielle De Sarnez (PPE-DE) to the Commission. Commission view on the introduction of advertising into state educational establishments.
INTERROGAZIONE SCRITTA E-0862/00 di Marielle De Sarnez (PPE-DE) alla Commissione. Posizione della Commissione sull'introduzione della pubblicità negli edifici destinati all'insegnamento pubblico.
INTERROGAZIONE SCRITTA E-0862/00 di Marielle De Sarnez (PPE-DE) alla Commissione. Posizione della Commissione sull'introduzione della pubblicità negli edifici destinati all'insegnamento pubblico.
GU C 72E del 6.3.2001, pp. 8–9
(ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)
INTERROGAZIONE SCRITTA E-0862/00 di Marielle De Sarnez (PPE-DE) alla Commissione. Posizione della Commissione sull'introduzione della pubblicità negli edifici destinati all'insegnamento pubblico.
Gazzetta ufficiale n. 072 E del 06/03/2001 pag. 0008 - 0009
INTERROGAZIONE SCRITTA E-0862/00 di Marielle De Sarnez (PPE-DE) alla Commissione (22 marzo 2000) Oggetto: Posizione della Commissione sull'introduzione della pubblicità negli edifici destinati all'insegnamento pubblico Da diversi anni le imprese penetrano all'interno degli edifici destinati all'insegnamento pubblico attraverso la pubblicità, la sponsorizzazione, i marchi e il teleinsegnamento. Detta pratica, che mira a trasformare i giovani studenti in consumatori, sta assumendo proporzioni inquietanti in Francia e in diversi altri paesi dell'Unione europea, minando il principio di uguaglianza dell'istruzione pubblica. Le imprese approfittano troppo spesso della carenza di mezzi a disposizione degli insegnanti per compiere il loro lavoro. Visto che il fenomeno si sta diffondendo e banalizzando allo stesso tempo in tutta l'Unione, può la Commissione far conoscere la sua opinione al riguardo nonché comunicare se è prevista l'introduzione di un testo legislativo che limiti la penetrazione del commercio nella scuola pubblica? Risposta del sig. Byrne a nome della Commissione (27 luglio 2000) La Commissione è consapevole dell'importanza del soggetto ricordato dall'on. parlamentare, nonché degli aspetti positivi e negativi di tali procedure commerciali, come si puo' constatare esaminando lo studio Il marketing a scuola, finanziato dalla Commissione e disponibile dalla fine del 1998 su Internet(1). Se il ricorso a tali procedure ha come conseguenza la diffusione di pubblicità non rispondenti a verità ovvero di messaggi pubblicitari nascosti, risultano di applicazione le disposizioni di cui alla direttiva 84/450/CEE del Consiglio del 10 settembre 1984, relativa al ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri in materia di pubblicità ingannevole(2). Tuttavia la Commissione, in applicazione dei principi di sussidiarità e di proporzionalità, non considera che l'adozione di testi legislativi più precisi a livello comunitario sia la migliore iniziativa per trovare una soluzione a tale problema. In tale contesto, la Commissione si è già messa in contatto con le parti interessate, ivi comprese le organizzazioni di consumatori, per incoraggiarle ad avviare un dialogo in vista di negoziare l'adozione di regole non vincolanti in materia di procedure commerciali che si rivolgono ai bambini ed ai giovani. (1) http://europa.eu.int/comm/dg24/library/surveys/sur03_en.html. (2) GU L 250 del 19.9.1984.