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Document 92000E001509

INTERROGAZIONE SCRITTA E-1509/00 di Glyn Ford (PSE) alla Commissione. Dvd-player e libera concorrenza.

GU C 53E del 20.2.2001, pp. 157–158 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

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92000E1509

INTERROGAZIONE SCRITTA E-1509/00 di Glyn Ford (PSE) alla Commissione. Dvd-player e libera concorrenza.

Gazzetta ufficiale n. 053 E del 20/02/2001 pag. 0157 - 0158


INTERROGAZIONE SCRITTA E-1509/00

di Glyn Ford (PSE) alla Commissione

(12 maggio 2000)

Oggetto: Dvd-player e libera concorrenza

E' la Commissione consapevole del fatto che i Dvd-player sono deliberatamente ideati per impedire la libera concorrenza nella fissazione dei prezzi dei dischi Dvd mediante la suddivisione in sei regioni a livello mondiale? Ciò significa che i cittadini dell'Unione europea non possono beneficiare dell'acquisto di dischi Dvd a buon mercato disponibili in molte parti del mondo. Non ritiene la Commissione che questo comportamento contrario alla concorrenza dovrebbe essere vietato?

Risposta comune data dal sig. Monti in nome della Commissione alle interrogazioni scritte E-1509/00 e E-1510/00

(14 giugno 2000)

Come sicuramente noto all'onorevole parlamentare, la tecnologia DVD (digital versatile disc) è stata sviluppata negli anni novanta da un consorzio composto da dieci imprese: Hitachi Ltd, Matsushita Electric Industrial Co., Ltd, Mitsubishi Electric Corporation, Time Warner Inc., Toshiba Corporation, Victor Company of Japan, Ltd (JVC), Philips, Sony, Pioneer e Thomson. Le specifiche tecniche standard di questa tecnologia definiscono sia i dischi DVD che le norme, le condizioni e i meccanismi per gli apparecchi che leggono i dischi e li convertono in immagini da proiettare sullo schermo. Le dieci imprese detengono i diritti di proprietà intellettuale sulle specifiche tecniche standard. I DVD possono contenere molte più informazioni rispetto ad altri dischi a lettura ottica come i compact disc e possono dunque fornire registrazioni video, audio e multimedia di migliore qualità.

È vero che le imprese menzionate utilizzano un sistema di codificazione regionale in modo che i produttori di DVD abbiano la possibilità di dare codici diversi ai nuovi prodotti immessi sul mercato a seconda delle regioni del mondo nelle quali il disco DVD dovrebbe essere letto. Sono state definite sei regioni geografiche; tutti gli Stati dello Spazio economico europeo (SEE) ed alcuni altri paesi fanno parte della medesima regione.

Questa codifica permette ai produttori di film sia di proteggere la loro proprietà intellettuale soggetta a copyright che di mantenere la prassi tradizionale di lanciare le proprie pellicole in tempi diversi nelle diverse parti del mondo. I produttori delle pellicole e le sale cinematografiche locali subirebbero un danno se, ad esempio, un video DVD lanciato inizialmente negli Stati Uniti avesse un'ampia distribuzione in Europa prima che sia cominciata o terminata la distribuzione nei cinematografi locali. L'immissione sul mercato di una pellicola in tempi diversi ed a prezzi diversi nelle varie parti del mondo costituisce un esercizio dei diritti d'autore dei produttori cinematografici. L'utilizzo della codifica regionale per l'esercizio di questi diritti non potrebbe dunque essere considerato illecito di per sé, in particolare se non viene constatato alcun abuso di posizione dominante.

L'esercizio di questi diritti potrebbe anche essere censurato sotto il profilo della concorrenza se venisse accertato che due o più delle ditte interessate (produttori di DVD e produttori di lettori DVD) utilizzano la collaborazione tecnologica, che favorisce la concorrenza ed è destinata allo sviluppo di uno standard aperto comune per DVD, per concordare prassi consistenti nell'allineamento delle rispettive politiche sui tempi e i prezzi di immissione sul mercato dei loro prodotti. La Commissione ha già studiato queste questioni in passato (in una procedura avviata d'ufficio nel 1996) senza constatare alcun comportamento in violazione dell'articolo 81 o dell'articolo 82 (ex articoli 85 e 86) del trattato CE e non dispone di alcuna informazione supplementare che le consenta di cambiare punto di vista. Inoltre, alcune parti coinvolte nello sviluppo dello standard DVD hanno notificato insieme i loro accordi di licenza. Dopo la pubblicazione di una comunicazione(1) nella Gazzetta ufficiale che invitava i terzi a presentare le proprie osservazioni in merito, non è pervenuta alcuna reazione da parte delle associazioni dei consumatori.

Per quanto riguarda la registrazione di dischi video, gli standard DVD comprendono varie forme di protezione contro la riproduzione, in particolare un cifraggio sofisticato dei dati memorizzati sul disco, a cui fa riferimento l'onorevole parlamentare. Queste protezioni possono impedire la registrazione a partire da un DVD. Vista la possibilità potenziale di produrre perfette copie digitali offerta da questa nuova tecnologia, la protezione dei propri dati da parte dei proprietari dei film è essenziale per il futuro dell'industria cinematografica e dei DVD. I sistemi di protezione vengono in effetti elaborati per impedire la riproduzione illegale e abusiva che, a quanto risulta, provoca miliardi di dollari di perdite ai produttori di film e di dati elettronici.

Date le circostanze, il rifiuto da parte di un produttore di estendere la garanzia di un suo lettore DVD che sia stato deliberatamente modificato per copiare DVD in modo illegale non può essere considerato un comportamento anticoncorrenziale.

(1) Notificazione di un sistema di licenza Caso n. IV/C-3/37 506 Programma di licenza di brevetto DVD, GU C 242 del 27.8.1999.

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