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Document 91999E002483

INTERROGAZIONE SCRITTA P-2483/99 di Fernando Fernández Martín (PPE-DE) alla Commissione. Importazione illegale di pomodoro di origine marocchina.

GU C 225E del 8.8.2000, pp. 111–112 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

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91999E2483

INTERROGAZIONE SCRITTA P-2483/99 di Fernando Fernández Martín (PPE-DE) alla Commissione. Importazione illegale di pomodoro di origine marocchina.

Gazzetta ufficiale n. 225 E del 08/08/2000 pag. 0111 - 0112


INTERROGAZIONE SCRITTA P-2483/99

di Fernando Fernández Martín (PPE-DE) alla Commissione

(16 dicembre 1999)

Oggetto: Importazione illegale di pomodoro di origine marocchina

Conformemente agli accordi conclusi dall'Unione europea con il Regno del Marocco, la produzione marocchina di pomodoro può accedere al mercato europeo previo versamento di un dazio

di 500 Euro a tonnellata per un contingente non superiore a 150.676 tonnellate. Varie fonti facevano sospettare che il Regno del Marocco non avesse rispettato tali accordi, superando il contingente assegnatogli con quantitativi e meccanismi differenti. Tale sospetto si è visto confermato dalle fonti ufficiali più attendibili. Infatti, stando a Eurostat, l'importazione di pomodori di origine marocchina durante il periodo 1998-1999, pari a 181.542 tonnellate, ha superato di oltre 30.000 tonnellate il contingente negoziato.

Tali dati sono stati confermati personalmente anche da Guy Legras, Direttore generale dell'Agricoltura, durante la Giornata di Partenariato con le regioni ultraperiferiche organizzata dalla Commissione europea sotto gli auspici del Presidente Prodi. Lo stesso Guy Legras ha colto l'occasione per affermare che la Commissione non ha le risorse umane necessarie per lo svolgimento di un'attività di controllo adeguata sull'effettiva entrata nel mercato comunitario del prodotto in questione entro i limiti del contingente stabilito.

Considerato il grave danno che subiscono i produttori europei di pomodoro, soprattutto quelli del sud, dovuto alla coincidenza dei calendari di produzione, può la Commissione far sapere quale azione ha adottato per far sì che il Marocco rispetti gli impegni assunti per quanto riguarda il contingente di importazione? Quando intende procedere alla riscossione del dazio corrispettivo qualora si superi il limite di contingente autorizzato?

Rispetto a quanto fatto finora, intende la Commissione adottare altre misure che le permettano di svolgere con maggior efficacia la sua funzione di controllo per quanto riguarda il pomodoro?

Risposta comune data dal sig. Fischler in nome della Commissione alle interrogazioni scritte E-2344/99, E-2345/99, E-2346/99, E-2347/99, E-2348/99 e P-2483/99

(20 gennaio 2000)

La Commissione segue attentamente l'evoluzione delle importazioni di pomodori freschi originari del Marocco.

Avendo constatato, alla fine della campagna 1998/1999 un superamento dei quantitativi convenuti, la Commissione ha richiamato l'attenzione delle autorità marocchine sull'importanza del rispetto di questi quantitativi per il buon equilibrio del mercato comunitario.

Per la campagna in corso, considerata l'evoluzione delle importazioni durante il mese d'ottobre 1999, la Commissione ha richiesto alle autorità marocchine di avviare consultazioni urgenti. Queste consultazioni, svoltesi a Rabat il 22 dicembre 1999, non hanno permesso di trovare una soluzione che garantisca il non superamento del contingente accordato. Tenuto conto di ciò e a prescindere da ulteriori consultazioni, la Commissione ha introdotto, con il regolamento (CE) n. 2767/1999, un regime di titoli d'importazione, conformemente allo scambio di lettere tra la Comunità e il regno del Marocco del 22 dicembre 1994.

La Commissione ricorda che gli Stati membri sono responsabili della corretta applicazione delle disposizioni in vigore relative alle importazioni e, in particolare, alla fissazione dei dazi doganali esigibili.

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