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Document 91999E002188

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2188/99 di Konstantinos Hatzidakis (PPE-DE) alla Commissione. Revisione della sentenza Bosman.

GU C 225E del 8.8.2000, p. 70–70 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

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91999E2188

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2188/99 di Konstantinos Hatzidakis (PPE-DE) alla Commissione. Revisione della sentenza Bosman.

Gazzetta ufficiale n. 225 E del 08/08/2000 pag. 0070 - 0070


INTERROGAZIONE SCRITTA E-2188/99

di Konstantinos Hatzidakis (PPE-DE) alla Commissione

(29 novembre 1999)

Oggetto: Revisione della sentenza Bosman

La decisione presa dalla Corte di giustizia delle Comunità europee con la sentenza Bosman (C 415/93) ha costituito un fatto nuovo nella libera circolazione degli atleti che da allora è venuto trasformando profondamente l'immagine di vari sport, soprattutto il calcio, nei paesi dell'Unione. Oggi però, a quattro anni dalla sentenza, sono pochi coloro che ritengono ancora che i mutamenti così introdotti vadano nella giusta direzione e costituiscano un bene per lo sport. L'elemento fondamentale dell'identificazione dei tifosi con la loro squadra tende a scomparire del tutto poiché molte di queste ultime si sono in realtà trasformate in imprese multinazionali, mentre le piccole squadre non hanno più interesse a formare e lanciare nuovi atleti che molto presto diverranno preda degli insaziabili appetiti delle squadre più grandi e più forti economicamente. La decisone della Corte di giustizia di affrontare il problema esclusivamente dal punto di vista della disparità di trattamento e della libera circolazione ignorando totalmente gli evidenti risvolti culturali, educativi e morali dello sport in genere e del calcio in particolare è stata dai più ritenuta completamente sbagliata.

Ciò premesso, stante che la motivazione della sentenza viene bollata come parziale da più parti e con una serie di argomentazioni giuridiche e considerato che a livello europeo si vanno sempre più accentuando le richieste di una revisione della sentenza Bosman, potrebbe la Commissione riferire:

1. qual è la sua posizione di fronte a questo problema in seguito all'inclusione nel trattato di Amsterdam della dichiarazione n. 29 sullo sport, in cui si afferma l'importanza sociale dello sport e la peculiarità dello sport dilettantistico, così come si offre alle istituzioni dell'Unione europea la possibilità di intraprendere azioni a suo sostegno, e

2. se intende avviare davanti alla Corte di giustizia una qualche procedura per chiedere la revisione della sentenza in questione o quantomeno assumere una qualche iniziativa legislativa volta a limitarne le conseguenze adottando una soluzione che tenga maggiormente conto del ruolo culturale, sociale e educativo dello sport?

Risposta del Commissario Diamantopoulou a nome della Commissione

(31 gennaio 2000)

La Commissione tiene a precisare all'Onorevole parlamentare che la sentenza Bosman ha confermato l'applicazione del principio di libera circolazione dei lavoratori agli atleti professionisti, cittadini della Comunità, che sono a fine contratto. La sentenza ha stabilito il pagamento delle indennità di trasferta, formazione o promozione, in particolare quando non sono in rapporto al costo reale della formazione, durante le trasferte internazionali, all'interno della Comunità, per gli atleti professionisti a fine contratto, nonché la limitazione del numero di giocatori cittadini di altri Stati membri che possono gareggiare nelle varie squadre.

La Commissione, in qualità di guardiana dei Trattati, ha l'obbligo di controllare che la sentenza Bosman venga rispettata.

Per quanto riguarda la posizione della Commissione circa le ripercussioni di questa sentenza sull'organizzazione dello sport in Europa, si rimanda l'Onorevole parlamentare alla comunicazione della Commissione(1) sulla relazione al Consiglio europeo nell'ottica della salvaguardia delle strutture sportive attuali e del mantenimento della funzione sociale dello sport nel quadro comunitario (relazione di Helsinki sullo sport). In effetti nella relazione viene segnalato che la Commissione è pronta a studiare, con le organizzazioni sportive, sistemi alternativi a quelli oggetto di condanna da parte della Corte, onde garantire uno sviluppo armonioso delle attività sportive, nonché la formazione dei giovani atleti.

Trattandosi di revisione del Trattato CE, la Commissione ha reso pubblico il proprio contributo alla prossima conferenza intergovernativa. Il suggerimento relativo all'inserimento dello sport nel Trattato CE non è stato preso in considerazione.

(1) COM(1999) 644 def.

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