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Document 91998E001951

INTERROGAZIONE SCRITTA n. 1951/98 dell'on. Anita POLLACK alla Commissione. Risparmi energetici negli edifici esistenti

GU C 13 del 18.1.1999, p. 123 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

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91998E1951

INTERROGAZIONE SCRITTA n. 1951/98 dell'on. Anita POLLACK alla Commissione. Risparmi energetici negli edifici esistenti

Gazzetta ufficiale n. C 013 del 18/01/1999 pag. 0123


INTERROGAZIONE SCRITTA E-1951/98

di Anita Pollack (PSE) alla Commissione

(30 giugno 1998)

Oggetto: Risparmi energetici negli edifici esistenti

In che modo sono stati esaminati i dati contenuti nella relazione presentata alla Commissione dall'EuroACE il 27 aprile e il 12 maggio 1998, intitolata "Valutazione del potenziale di riduzione delle emissioni di diossido di carbonio nel settore dell'edilizia europea" elaborata da CALEB Manegement Consultants? È in grado la Commissione di accettare la premessa di tale documento e cioè che si potrebbero risparmiare in tale settore 450.000 t di diossido di carbonio all'anno? In caso affermativo, cosa viene fatto per assicurare una pronta applicazione delle misure necessarie per raggiungere questo auspicabile obiettivo?

Risposta data dalla sig.raBjerregaard a nome della Commissione

(29 luglio 1998)

La relazione del maggio 1998 sulla potenziale riduzione delle emissioni di anidride carbonica (CO2) nel settore edile europeo è stata oggetto di attenta analisi.

Il consumo energetico negli edifici incide in misura ragguardevole sul consumo totale della Comunità e contribuisce significativamente alla generazione di emissioni di CO2. Dai dati della relazione emerge che il 40 % del consumo energetico complessivo della Comunità è attribuibile al settore edile, ma questi si basano su determinati criteri di definizione dell'uso di energia in riferimento agli edifici. È noto che nel settore dell'edilizia esiste un notevole potenziale di risparmio energetico e di conseguente riduzione delle emissioni. Inoltre, se la Comunità e gli Stati membri intendono onorare gli impegni assunti nel protocollo di Kyoto, occorrono misure per migliorare l'efficienza energetica nell'edilizia.

La riduzione di 450 milioni di tonnellate di CO2 entro il 2010, indicata nella relazione, rappresenta probabilmente il limite massimo raggiungibile dal punto di vista tecnico. Tuttavia, in sede di elaborazione dei necessari provvedimenti a livello nazionale e comunitario, occorre prendere in considerazione anche altri criteri, tra cui il rapporto costi/rendimento, per definire il reale potenziale economico. La relazione non ha tenuto conto di questo fattore.

La recente comunicazione della Commissione intitolata "L'efficienza energetica nella Comunità europea - Verso una strategia per l'uso razionale dell'energia"(1) elenca una serie di potenziali azioni che potrebbero essere intraprese nel settore dell'edilizia.

(1) COM(98) 246 def.

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