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Document 32015R0752

    Regolamento (UE) 2015/752 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2015, relativo a determinate procedure di applicazione dell'accordo di stabilizzazione e di associazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Montenegro, dall'altra (codificazione)

    GU L 123 del 19.5.2015, p. 16–22 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    Legal status of the document In force

    ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2015/752/oj

    19.5.2015   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    L 123/16


    REGOLAMENTO (UE) 2015/752 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

    del 29 aprile 2015

    relativo a determinate procedure di applicazione dell'accordo di stabilizzazione e di associazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Montenegro, dall'altra

    (codificazione)

    IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

    visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 207, paragrafo 2,

    vista la proposta della Commissione europea,

    previa trasmissione del progetto di atto legislativo ai parlamenti nazionali,

    visto il parere del Comitato economico e sociale europeo (1),

    deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria (2),

    considerando quanto segue:

    (1)

    Il regolamento (CE) n. 140/2008 del Consiglio (3) ha subito sostanziali modifiche (4). A fini di chiarezza e razionalizzazione è opportuno procedere alla sua codificazione.

    (2)

    Il 15 ottobre 2007 è stato firmato un accordo di stabilizzazione e di associazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Montenegro, dall'altra (5) («ASA»), il quale è entrato in vigore il 1o maggio 2010.

    (3)

    È necessario stabilire le procedure di applicazione di determinate disposizioni dell'ASA.

    (4)

    L'ASA prevede che i prodotti della pesca originari del Montenegro possano essere importati nell'Unione applicando un'aliquota ridotta del dazio doganale, entro i limiti di contingenti tariffari. È pertanto necessario fissare le disposizioni che disciplinano la gestione di tali contingenti tariffari.

    (5)

    Qualora fosse necessario applicare misure di difesa commerciale, esse dovrebbero essere adottate in conformità con le disposizioni generali di cui al regolamento (UE) 2015/478 del Parlamento europeo e del Consiglio (6), al regolamento (UE) 2015/479 del Parlamento europeo e del Consiglio (7), al regolamento (CE) n. 1225/2009 del Consiglio (8) o, a seconda del caso, al regolamento (CE) n. 597/2009 del Consiglio (9).

    (6)

    Qualora uno Stato membro informi la Commissione di una possibile frode o mancata cooperazione amministrativa, si applica la pertinente normativa dell'Unione, in particolare il regolamento (CE) n. 515/97 del Consiglio (10).

    (7)

    Ai fini dell'attuazione delle disposizioni pertinenti del presente regolamento, è opportuno che la Commissione sia assistita dal comitato del codice doganale istituito dall'articolo 285 del regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio (11).

    (8)

    L'esecuzione delle clausole bilaterali di salvaguardia dell'ASA richiede condizioni uniformi per l'adozione di misure di salvaguardia e altre misure. Tali misure dovrebbero essere adottate in conformità del regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio (12).

    (9)

    La Commissione dovrebbe adottare atti di esecuzione immediatamente applicabili qualora lo richiedano imperativi motivi di urgenza, in casi debitamente giustificati relativi a circostanze eccezionali e critiche sollevate ai sensi dell'articolo 41, paragrafo 5, lettera b), e dell'articolo 42, paragrafo 4, dell'ASA,

    HANNO ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

    Articolo 1

    Oggetto

    Il presente regolamento stabilisce determinate procedure per l'adozione di norme dettagliate relative all'attuazione di talune disposizioni dell'accordo di stabilizzazione e di associazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Montenegro, dall'altra («ASA»).

    Articolo 2

    Concessioni relative al pesce e ai prodotti della pesca

    Le norme dettagliate per attuazione dell'articolo 29 dell'ASA, riguardanti i contingenti tariffari per il pesce e i prodotti della pesca, sono adottate dalla Commissione secondo la procedura d'esame di cui all'articolo 9, paragrafo 3, del presente regolamento.

    Articolo 3

    Riduzioni tariffarie

    1.   Fatto salvo il paragrafo 2, le aliquote del dazio preferenziale sono arrotondate al primo decimale.

    2.   Le aliquote preferenziali sono assimilate a un'esenzione totale dai dazi se il risultato della loro determinazione in conformità del paragrafo 1 è:

    a)

    pari o inferiore all'1 % nel caso dei dazi ad valorem; o

    b)

    pari o inferiore a 1 EUR per ogni singolo importo nel caso di dazi specifici.

    Articolo 4

    Adeguamenti tecnici

    Le modifiche e gli adeguamenti tecnici delle disposizioni adottate a norma del presente regolamento che sono necessari in seguito alle modifiche apportate ai codici della nomenclatura combinata e alle suddivisioni della TARIC o derivanti dalla conclusione di nuovi accordi, accordi modificati, protocolli, scambi di lettere o altri atti tra l'Unione e il Montenegro sono adottati secondo la procedura d'esame di cui all'articolo 9, paragrafo 3.

    Articolo 5

    Clausola di salvaguardia generale

    Laddove l'Unione debba adottare una misura in base alle disposizioni di cui all'articolo 41 dell'ASA, tale misura è adottata secondo la procedura d'esame di cui all'articolo 9, paragrafo 3, del presente regolamento, salvo diversamente indicato all'articolo 41 dell'ASA.

    Articolo 6

    Clausola di penuria

    Laddove l'Unione debba adottare una misura di cui all'articolo 42 dell'ASA, tale misura è adottata secondo la procedura d'esame di cui all'articolo 9, paragrafo 3, del presente regolamento.

    Articolo 7

    Circostanze eccezionali e critiche

    Qualora si verifichino circostanze eccezionali e critiche ai sensi dell'articolo 41, paragrafo 5, lettera b), e dell'articolo 42, paragrafo 4, dell'ASA, la Commissione può prendere misure immediate ai sensi degli articoli 41 e 42 dell'ASA.

    Se la Commissione riceve una richiesta di uno Stato membro, essa adotta una decisione in merito entro cinque giorni lavorativi dal ricevimento della richiesta.

    La Commissione adotta le misure di cui al primo comma secondo la procedura d'esame di cui all'articolo 9, paragrafo 3, del presente regolamento. In casi di urgenza si applicano le disposizioni dell'articolo 9, paragrafo 4, del presente regolamento.

    Articolo 8

    Clausola di salvaguardia per i prodotti dell'agricoltura e della pesca

    1.   Fatte salve le procedure di cui agli articoli 5 e 6 del presente regolamento, qualora l'Unione debba adottare una misura di salvaguardia, ai sensi dell'articolo 41 dell'ASA, riguardo ai prodotti dell'agricoltura e della pesca, la Commissione, su richiesta di uno Stato membro o di propria iniziativa, adotta una decisione sulle misure necessarie previo ricorso, se del caso, alla procedura di consultazione di cui all'articolo 41 dell'ASA.

    Qualora la Commissione riceva una richiesta da uno Stato membro, essa adotta una decisione in merito:

    a)

    entro tre giorni lavorativi dal ricevimento della richiesta se non si applica la procedura di consultazione di cui all'articolo 41 dell'ASA; oppure

    b)

    entro tre giorni dal termine del periodo di trenta giorni di cui all'articolo 41, paragrafo 5, lettera a), dell'ASA se si applica la procedura di consultazione di cui all'articolo 41 dell'ASA.

    La Commissione notifica al Consiglio le misure adottate.

    2.   La Commissione adotta tali misure secondo la procedura d'esame di cui all'articolo 9, paragrafo 3. In casi di urgenza si applica l'articolo 9, paragrafo 4.

    Articolo 9

    Procedura di comitato

    1.   Ai fini dell'articolo 4 del presente regolamento, la Commissione è assistita dal comitato del codice doganale, istituito dall'articolo 285 del regolamento (UE) n. 952/2013. Esso è un comitato ai sensi del regolamento (UE) n. 182/2011.

    2.   Ai fini degli articoli da 5 a 8 del presente regolamento, la Commissione è assistita dal comitato per le misure di salvaguardia istituito dall'articolo 3, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2015/478. Esso è un comitato ai sensi del regolamento (UE) n. 182/2011.

    3.   Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si applica l'articolo 5 del regolamento (UE) n. 182/2011.

    4.   Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si applica l'articolo 8 del regolamento (UE) n. 182/2011 in combinato disposto con l'articolo 5 dello stesso.

    Articolo 10

    Dumping e sovvenzioni

    Nel caso di pratiche che possano giustificare l'applicazione da parte dell'Unione delle misure di cui all'articolo 40, paragrafo 2, dell'ASA, l'introduzione delle misure antidumping e/o compensative è decisa in conformità delle disposizioni contenute, rispettivamente, nel regolamento (CE) n. 1225/2009 e/o nel regolamento (CE) n. 597/2009.

    Articolo 11

    Concorrenza

    1.   Nel caso di pratiche che possano giustificare l'applicazione da parte dell'Unione delle misure di cui all'articolo 73 dell'ASA, la Commissione, dopo aver esaminato il caso di propria iniziativa o su richiesta di uno Stato membro, si pronuncia sulla compatibilità di tali pratiche con l'ASA.

    Le misure di cui all'articolo 73, paragrafo 10, dell'ASA sono adottate, in caso di aiuti, in conformità delle procedure stabilite dal regolamento (CE) n. 597/2009 e, negli altri casi, in conformità delle procedure stabilite dall'articolo 207 del trattato.

    2.   Nel caso di pratiche che possano esporre l'Unione a misure prese dal Montenegro conformemente all'articolo 73 dell'ASA, la Commissione dopo aver esaminato il caso si pronuncia sulla loro compatibilità con i principi enunciati nell'ASA. All'occorrenza, la Commissione prende le opportune decisioni in base ai criteri che risultano dall'applicazione degli articoli 101, 102 e 107 del trattato.

    Articolo 12

    Frode o mancata cooperazione amministrativa

    Qualora la Commissione, sulla base delle informazioni fornite dagli Stati membri o di propria iniziativa, accerti che sussistono le condizioni di cui all'articolo 46 dell'ASA, provvede senza indugio a:

    a)

    informarne il Consiglio; e

    b)

    notificare al comitato di stabilizzazione e di associazione le sue constatazioni, corredate di informazioni oggettive, e ad avviare consultazioni in seno al comitato di stabilizzazione e di associazione.

    Tutte le pubblicazioni di cui all'articolo 46, paragrafo 5, dell'ASA sono eseguite dalla Commissione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

    La Commissione può decidere, secondo la procedura d'esame di cui all'articolo 9, paragrafo 3, del presente regolamento, di sospendere temporaneamente il trattamento preferenziale in questione per i prodotti a norma dell'articolo 46, paragrafo 4, dell'ASA.

    Articolo 13

    Notifica

    La Commissione procede, a nome dell'Unione, alle notifiche al consiglio di stabilizzazione e di associazione e al comitato di stabilizzazione e di associazione previste dall'ASA.

    Articolo 14

    Abrogazione

    Il regolamento (CE) n. 140/2008 è abrogato.

    I riferimenti al regolamento abrogato si intendono fatti al presente regolamento e si leggono secondo la tavola di concordanza di cui all'allegato II.

    Articolo 15

    Entrata in vigore

    Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

    Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

    Fatto a Strasburgo, il 29 aprile 2015

    Per il Parlamento europeo

    Il presidente

    M. SCHULZ

    Per il Consiglio

    Il presidente

    Z. KALNIŅA-LUKAŠEVICA


    (1)  Parere del 10 dicembre 2014 (non ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale).

    (2)  Posizione del Parlamento europeo dell'11 marzo 2015 (non ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale) e decisione del Consiglio del 20 aprile 2015.

    (3)  Regolamento (CE) n. 140/2008 del Consiglio, del 19 novembre 2007, relativo a determinate procedure di applicazione dell'accordo di stabilizzazione e di associazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Montenegro, dall'altra, e dell'accordo interinale tra la Comunità europea, da una parte, e la Repubblica di Montenegro, dall'altra (GU L 43 del 19.2.2008, pag. 1).

    (4)  Cfr. allegato I.

    (5)  GU L 108 del 29.4.2010, pag. 3.

    (6)  Regolamento (UE) 2015/478 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 marzo 2015, relativo al regime comune applicabile alle importazioni (GU L 83 del 27.3.2015, pag. 16).

    (7)  Regolamento (UE) 2015/479 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 marzo 2015, relativo a un regime comune applicabile alle esportazioni (GU L 83 del 27.3.2015, pag. 34).

    (8)  Regolamento (CE) n. 1225/2009 del Consiglio, del 30 novembre 2009, relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di dumping da parte di paesi non membri della Comunità europea (GU L 343 del 22.12.2009, pag. 51).

    (9)  Regolamento (CE) n. 597/2009 del Consiglio, dell'11 giugno 2009, relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di sovvenzioni provenienti da paesi non membri della Comunità europea (GU L 188 del 18.7.2009, pag. 93).

    (10)  Regolamento (CE) n. 515/97 del Consiglio, del 13 marzo 1997, relativo alla mutua assistenza tra le autorità amministrative degli Stati membri e alla collaborazione tra queste e la Commissione per assicurare la corretta applicazione delle normative doganale e agricola (GU L 82 del 22.3.1997, pag. 1).

    (11)  Regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 ottobre 2013, che istituisce il codice doganale dell'Unione (GU L 269 del 10.10.2013, pag. 1).

    (12)  Regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011, che stabilisce le regole e i principi generali relativi alle modalità di controllo da parte degli Stati membri dell'esercizio delle competenze di esecuzione attribuite alla Commissione (GU L 55 del 28.2.2011, pag. 13).


    ALLEGATO I

    Regolamento abrogato e relativa modifica

    Regolamento (CE) n. 140/2008 del Consiglio

    (GU L 43 del 19.2.2008, pag. 1).

     

    Regolamento (UE) n. 37/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio

    (GU L 18 del 21.1.2014, pag. 1).

    Limitatamente al punto 15 dell'allegato


    ALLEGATO II

    Tavola di concordanza

    Regolamento (CE) n. 140/2008

    Presente regolamento

    Articoli da 1 a 8

    Articoli da 1 a 8

    Articolo 8 bis

    Articolo 9

    Articolo 9

    Articolo 10

    Articolo 10

    Articolo 11

    Articolo 11

    Articolo 12

    Articolo 13

    Articolo 13

    Articolo 14

    Articolo 14

    Articolo 15

    Allegato I

    Allegato II


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