91998E3929

INTERROGAZIONE SCRITTA E-3929/98

di Graham Mather (PPE) alla Commissione

(4 gennaio 1999)

Oggetto: Codice di condotta relativo all'imposizione sugli utili d'impresa - Dichiarazione rilasciata il 7 dicembre 1998 dal Commissario Monti al Parlamento europeo

Il 7 dicembre 1998, durante il suo incontro con la commissione per gli affari economici e monetari e la politica industriale del Parlamento europeo, il Commissario Monti ha dichiarato che il Codice di condotta relativo all'imposizione sugli utili d'impresa induce gli Stati membri ad attuare una sorta di "autodisciplina", nel senso che alcuni di essi hanno deciso di non introdurre determinate misure fiscali che avrebbero potuto essere in contrasto con i principi del Codice.

Può la Commissione precisare a quali misure fiscali e a quali Stati membri egli faceva riferimento?

Risposta data dal sig. Monti in nome della Commissione

(24 febbraio 1999)

A quanto risulta alla Commissione, che comunque non può fare commenti sulle politiche fiscali dei singoli Stati membri, dopo l'adozione del codice di condotta relativo all'imposizione sugli utili d'impresa tutti gli Stati membri hanno evitato di introdurre nuove misure fiscali pregiudizievoli ai sensi di detto codice.

Al gruppo del codice di condotta, tuttavia, è stato chiesto di esaminare numerose proposte di nuove misure fiscali, ma la natura riservata dei lavori del gruppo non permette alla Commissione di fornire ulteriori precisazioni in merito.

Va osservato inoltre che i governi nazionali hanno già presentato proposte volte a ritirare o ad abolire progressivamente determinate misure che potrebbero rientrare nel campo di applicazione del codice.