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PARERE
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Comitato economico e sociale europeo
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Agenzia europea per la sicurezza marittima
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Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'Agenzia europea per la sicurezza marittima e che abroga il regolamento (CE) n. 1406/2002
[COM(2023) 269 final - 2023/0163 (COD)]
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TEN/810
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Relatrice: Kaia VASK
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Consultazione
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Consiglio dell'Unione europea, 13/07/2023
Parlamento europeo, 10/07/2023
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Base giuridica
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Articolo 100, paragrafo 2, e articolo 304 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea
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Sezione competente
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Trasporti, energia, infrastrutture e società dell'informazione
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Adozione in sezione
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06/09/2023
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Adozione in sessione plenaria
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20/09/2023
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Sessione plenaria n.
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581
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Esito della votazione
(favorevoli/contrari/astenuti)
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222/0/2
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1.Conclusioni e raccomandazioni
1.1Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) giudica positivamente il ruolo svolto dall'Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA) nel migliorare la sicurezza marittima negli Stati membri. Negli ultimi anni, infatti, l'Agenzia ha contribuito in maniera concreta a migliorare la sicurezza marittima come pure a prevenire e contrastare l'inquinamento causato dalle navi.
1.2Il Comitato ritiene che la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'Agenzia europea per la sicurezza marittima e che abroga il regolamento (CE) n. 1406/2002 [COM(2023) 269 final - 2023/0163 (COD)] rappresenti un importante passo avanti per migliorare la sicurezza e la sostenibilità marittima e fornire all'UE gli strumenti a sostegno di un trasporto marittimo pulito e moderno.
1.3Il Comitato accoglie con favore la proposta di ampliare le attività dell'EMSA; tuttavia, nutre seri dubbi sul fatto che quest'ultima disponga delle risorse umane e finanziarie necessarie per svolgere adeguatamente tali attività supplementari. L'aumento proposto delle risorse dell'EMSA è insufficiente a fronte della quantità e dell'ampiezza dei nuovi compiti proposti per l'Agenzia, come pure del livello delle ambizioni dell'UE in materia di politica marittima.
1.4Il CESE accoglie con favore l'obiettivo della proposta di allineare maggiormente il regolamento istitutivo alla legislazione dell'UE e al pacchetto legislativo sulla sicurezza marittima recentemente pubblicato, come pure alla Comunicazione congiunta sull'aggiornamento della strategia per la sicurezza marittima dell'UE e del relativo piano d'azione – Una strategia rafforzata per la sicurezza marittima dell'UE per far fronte all'evoluzione delle minacce marittime.
1.5Il Comitato ritiene che l'Agenzia potrebbe svolgere un ruolo essenziale nel sostenere la formazione degli ispettori preposti al controllo da parte dello Stato di approdo degli Stati membri, come anche dei funzionari delle amministrazioni dello Stato di bandiera affinché effettuino ispezioni mirate relative all'attuazione e all'applicazione della convenzione sul lavoro marittimo (CLM) del 2006 per quanto riguarda l'attuazione dei diritti dei marittimi e le condizioni di lavoro e di vita a bordo delle navi.
1.6Il Comitato auspica che l'EMSA tenga maggiormente conto delle raccomandazioni contenute nello studio della Commissione sugli aspetti sociali nel settore del trasporto marittimo (pubblicato nel 2020).
1.7Il Comitato auspica altresì una partecipazione e un contributo più attivi e sostanziali delle parti sociali. Ciò migliorerà le relazioni dell'EMSA con le parti interessate esterne e aumenterà la visibilità e la trasparenza delle attività dell'Agenzia.
2.Introduzione
2.1Il 1º giugno 2023 la Commissione ha pubblicato la Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'Agenzia europea per la sicurezza marittima e che abroga il regolamento (CE) n. 1406/2002 (COM(2023) 269 final), e ha chiesto al CESE, conformemente all'articolo 304 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, di formulare un parere al riguardo.
2.2Il CESE è lieto di rispondere a questa richiesta, in quanto ritiene che la proposta in esame rappresenti un ulteriore, importante, passo avanti nel migliorare la sicurezza e la sostenibilità marittime e nel fornire all'UE gli strumenti necessari a sostenere un trasporto marittimo pulito e moderno, nonché gli strumenti di sostegno alla Commissione e alle autorità nazionali competenti nella lotta contro le minacce di pirateria e di azioni illecite intenzionali nel settore del trasporto marittimo.
2.3Il lavoro dell'Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA) in materia di sostenibilità, digitalizzazione, sorveglianza, semplificazione, protezione, sicurezza e sviluppo di capacità si è evoluto negli ultimi anni con la serie di nuovi compiti affidatile. Si è reso necessario effettuare una revisione e un adeguamento alle esigenze future del regolamento istitutivo dell'EMSA ((CE) n. 1406/2002), in quanto il mandato dell'Agenzia, ad eccezione della modifica relativa alla cooperazione con la guardia costiera, è stato rivisto per l'ultima volta nel 2013 e doveva essere aggiornato per tenere conto dell'attuale portata delle attività dell'EMSA, dell'evoluzione del quadro normativo, del pacchetto legislativo sulla sicurezza marittima recentemente pubblicato e degli sviluppi nel settore marittimo.
2.4Dal 2002 i compiti dell'Agenzia si sono effettivamente ampliati, ed essa offre ora un'assistenza tecnica, scientifica e operativa in un'ampia gamma di settori connessi al trasporto marittimo, in particolare in relazione alle transizioni verde e digitale.
2.5Nel settore della decarbonizzazione del trasporto marittimo, si prevede che l'Agenzia sostenga la Commissione e gli Stati membri nell'attuazione di nuove norme sull'uso di combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio in questo modo di trasporto. L'Agenzia continuerà inoltre ad assistere la Commissione e gli Stati membri nella sorveglianza marittima, nella resilienza in materia di cibersicurezza e nella preparazione alle crisi e svolgerà un ruolo significativo nella semplificazione delle comunicazioni tra gli Stati membri attraverso l'uso di strumenti informatici, continuando nel contempo a offrire formazione e sviluppo di capacità alle amministrazioni degli Stati membri.
2.6La proposta legislativa in esame fa parte di una serie di proposte di revisione presentate dalla Commissione per "garantire un traffico e un trasporto marittimi efficienti, sostenibili e sicuri nelle acque dell'Unione […], a beneficio dei cittadini, delle comunità costiere, dell'ambiente marino e della salute degli oceani dell'UE"
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3.Osservazioni generali
3.1Il Comitato accoglie con favore la revisione degli obiettivi, intesa a tenere conto dei nuovi compiti dell'Agenzia nei settori della sostenibilità, della decarbonizzazione, della digitalizzazione, della sorveglianza e della conoscenza della situazione marittima.
3.2Il Comitato auspica che le parti sociali possano partecipare e contribuire in maniera più attiva e sostanziale rivestendo un ruolo formale ed entrando a far parte dei gruppi direttivi di consultazione, dei gruppi di lavoro e delle task force tramite loro rappresentanti con competenze specifiche sui temi pertinenti. Ciò migliorerà le relazioni dell'EMSA con le parti interessate esterne e aumenterà la visibilità e la trasparenza delle attività dell'Agenzia.
3.3L'affaticamento dei marittimi e il deterioramento delle condizioni di lavoro e di vita a bordo sono direttamente collegati ai rischi per la sicurezza e la protezione. La presenza a bordo di marittimi esausti sul piano mentale e fisico aumenta non solo il rischio di errori umani, ma mette in pericolo la vita delle persone e la sicurezza delle navi in mare, nonché l'ambiente marino e costiero. Inoltre, ciò è in contrasto con gli obiettivi dell'UE in materia di sicurezza marittima.
3.4Recenti relazioni
hanno dimostrato che esiste una cultura di "aggiustamento" sistematico delle ore di lavoro e di riposo registrate, e che è imperativo procedere a una verifica sistematica dei registri e impartire una formazione adeguata agli ispettori preposti al controllo da parte dello Stato di approdo affinché effettuino ispezioni mirate in questi ambiti cruciali. Anche gli Stati di bandiera dovrebbero riesaminare gli orientamenti forniti ai loro controllori e ai soggetti autorizzati ad agire per loro conto, al fine di includervi una verifica sistematica dell'esattezza dei registri.
3.5A questo proposito il Comitato auspica che l'EMSA tenga maggiormente conto delle seguenti raccomandazioni formulate nello studio della Commissione sugli aspetti sociali nel settore del trasporto marittimo (pubblicato nel 2020)
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Pervenire a un approccio comune nell'attuazione e nell'applicazione della CLM 2006 aumentando i livelli di cooperazione e di scambio di informazioni tra le autorità dello Stato di approdo dell'UE:
-pubblicazione di un documento di orientamento da parte dell'EMSA che fornisca delle indicazioni su come interpretare le disposizioni vaghe o ambigue della CLM 2006. Ciò permetterebbe anche di stilare un elenco dei problemi più frequentemente rilevati nel corso delle ispezioni delle navi battenti una determinata bandiera effettuate dallo Stato di approdo, nonché di offrire spiegazioni e chiarimenti in merito alla documentazione e ai certificati specifici di ciascuno Stato di bandiera;
-rafforzamento della formazione impartita dall'EMSA agli ispettori responsabili del controllo da parte dello Stato di approdo dell'UE, garantendo che copra gli aspetti relativi alla CLM 2006 in modo sufficientemente dettagliato. È importante concentrarsi sulle inosservanze della CLM 2006 che risultano più gravi, quali il mancato pagamento delle retribuzioni, le questioni di sicurezza sociale e altre mancanze sufficienti a giustificare il fermo di una nave. Inoltre, le sessioni di formazione potrebbero comprendere delle attività che incoraggino le discussioni tra le autorità dello Stato di approdo dell'UE al fine di migliorare la comunicazione e lo scambio di informazioni e buone pratiche.
3.6Il Comitato accoglie con favore la disposizione secondo cui l'EMSA dovrà pubblicare dati e/o fornire un riscontro alle autorità in merito ai risultati delle visite condotte negli Stati membri. Gli Stati membri potrebbero trarre vantaggio dal conoscere le difficoltà/sfide che altri Stati membri si trovano ad affrontare e dal metterle a confronto con la propria situazione (come raccomandato anche dallo studio summenzionato).
3.7In quanto organizzazioni della società civile, spesso siamo testimoni di situazioni in cui alcuni enti della pubblica amministrazione sono gravati da compiti aggiuntivi, mentre le loro risorse, sia in termini di personale che di finanziamenti, sono lungi dall'essere sufficienti. Anche a tale riguardo, l'aumento proposto dei finanziamenti e del personale non sembra corrispondere all'ampliamento, piuttosto consistente, del mandato dell'EMSA. Il Comitato raccomanda pertanto di riesaminare le esigenze in termini di risorse finanziarie e umane affinché l'EMSA possa svolgere efficacemente i suoi compiti futuri.
3.8Per quanto riguarda la sorveglianza via satellite, il Comitato accoglie con favore gli sforzi dell'EMSA volti a migliorare il servizio CleanSeaNet (CSN) per il monitoraggio sistematico dei mari e l'individuazione degli scarichi illeciti e delle navi inquinanti, nonché a sostegno della risposta alle emergenze in caso di sversamenti accidentali su vasta scala. L'Agenzia dovrebbe inoltre sostenere ulteriormente gli Stati membri nelle loro attività di ricerca e soccorso. L'EMSA dovrebbe continuare a rilevare e monitorare l'inquinamento in mare e a offrire servizi di sorveglianza via satellite a tutti gli Stati membri e alle autorità dell'UE con competenze di sorveglianza, e dovrebbe inoltre continuare a fornire servizi operativi di monitoraggio su scala mondiale via satellite a un'ampia gamma di comunità di utenti (controllo della pesca, sicurezza marittima, protezione marittima, applicazione della legge, compresa la lotta ai traffici illeciti, monitoraggio dell'inquinamento marino e dogane, nonché sostegno alle operazioni di ricerca e soccorso condotte dagli Stati membri).
3.9Per quanto riguarda l'inquinamento e gli scarichi illeciti di cui alla direttiva 2005/35/CE, il Comitato ritiene che il corretto utilizzo delle informazioni disponibili provenienti dal sistema di scambio e dai sistemi di informazione potrebbe contribuire a evitare la criminalizzazione dei marittimi in caso di incidenti ecologici. I marittimi hanno il diritto di svolgere il loro lavoro senza temere di essere trattati in modo iniquo o, peggio, di essere arrestati senza poter ricorrere a una giustizia e a una rappresentanza eque.
3.10Il Comitato auspica che l'EMSA svolga un ruolo di maggior rilievo nella piattaforma europea di informazione sui sinistri marittimi (EMCIP) e che ciò trovi riscontro nel mandato aggiornato. È importante che l'EMSA sia in grado di confrontare, valutare e condividere gli insegnamenti tratti, in particolare nei casi più gravi.
3.11Data la necessità sempre più urgente di agire nel settore della sostenibilità, il Comitato accoglie con favore il ruolo dell'EMSA nel sostenere l'attuazione delle misure legate al Green Deal europeo, come il pacchetto "Pronti per il 55 %", riferito all'obiettivo dell'UE di ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55 % entro il 2030.
3.12La lotta comune ai cambiamenti climatici e la sostenibilità del settore del trasporto marittimo richiedono ampie attività di ricerca, sviluppo e innovazione in nuovi combustibili alternativi, e l'EMSA dovrebbe continuare ad assistere gli Stati membri e la Commissione a tale riguardo.
3.13Gli studi dell'EMSA dovrebbero proseguire anche nel campo delle fonti di energia alternative sostenibili per le navi. Le varie transizioni in corso pongono il settore marittimo di fronte a sfide e opportunità crescenti, tra cui gli sforzi tesi alla messa a punto di combustibili a zero emissioni di carbonio e dei sistemi di propulsione necessari per utilizzarli, nonché l'impulso verso la digitalizzazione e l'automazione. L'EMSA dovrebbe studiare ulteriormente i rischi per la sicurezza posti dai combustibili alternativi e iniziare a elaborare, insieme ai portatori di interessi e alle parti sociali, degli orientamenti per l'uso sicuro di tali combustibili.
3.14I professionisti del settore marittimo hanno bisogno di una comprensione approfondita dei complessi apparati di bordo per poter contribuire alla necessaria cooperazione di tutti i sistemi. La salute e la sicurezza devono costituire la priorità assoluta nella gestione di nuovi e complessi sistemi ibridi e a zero emissioni.
3.15Il Comitato ritiene che, nello sforzo di sviluppare nuovi tipi di produzione di energia verde con tecnologie innovative per i motori, non si debbano trascurare gli aspetti relativi alla sicurezza. Le fonti di energia per la propulsione sono quelle che creeranno per gli ufficiali di macchina e l'equipaggio le sfide più difficili in materia di sicurezza, ad esempio in termini di temperature, pressioni e tensioni elevate, nonché di tossicità e corrosività. I pericoli devono essere attentamente considerati, e l'EMSA può contribuire a valutare e analizzare tutti i rischi sulla base delle caratteristiche tecniche delle fonti energetiche a bordo.
3.16Il regime normativo deve tenere pienamente conto degli aspetti di sicurezza per i lavoratori marittimi e della loro fattibilità pratica rispetto alle condizioni di vita e di lavoro a bordo.
3.17Il Comitato accoglie con favore il requisito volto ad agevolare lo scambio di buone pratiche e di informazioni tra gli Stati membri in materia di incidenti di cibersicurezza. L'Agenzia potrebbe inoltre contribuire fornendo un'assistenza tecnica per mantenere costantemente la connettività dei marittimi senza compromettere la cibersicurezza delle navi. La cibersicurezza non dovrebbe essere un pretesto per limitare la connettività dei marittimi a bordo delle navi.
3.18Il Comitato accoglie con favore il funzionamento di un centro disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, che fornisca la conoscenza della situazione marittima e dati analitici alla Commissione, alle autorità nazionali competenti e agli organismi competenti dell'Unione, sostenendoli in relazione alle situazioni di emergenza in mare, alle misure contro le minacce di pirateria e di azioni illecite intenzionali, alla sicurezza, alla protezione e all'inquinamento in mare, al monitoraggio dei dati sui movimenti delle navi e all'impiego di navi marittime autonome di superficie (MASS).
3.19Il Comitato attende con interesse che il programma "ambiente comune per la condivisione delle informazioni" (CISE) diventi operativo nel 2024 e lo considera un importante passo avanti in materia di sorveglianza marittima, essendo basato sulla collaborazione in tempo reale tra i diversi sistemi esistenti utilizzati dalle autorità civili e militari e in grado di garantire al tempo stesso l'efficacia e l'efficienza in termini di costi delle attività di sorveglianza marittima. Questa rete operativa consentirà, per la prima volta, di condividere le informazioni fra tutte le autorità degli Stati membri dell'UE e gli organismi dell'UE interessati alla sorveglianza marittima.
3.20Il Comitato accoglie con favore i compiti relativi alla digitalizzazione e alla fornitura di assistenza tecnica agli Stati membri, su richiesta di questi ultimi, per la digitalizzazione dei loro registri e delle loro procedure così da agevolare l'adozione di certificati elettronici.
3.21Il Comitato accoglie con favore i compiti relativi alla semplificazione degli obblighi di comunicazione attraverso il riutilizzo delle informazioni già comunicate e l'applicazione del principio "una tantum" del sistema di interfaccia unica marittima europea. Il regolamento in esame costituisce una semplificazione amministrativa attesa da tempo per il trasporto marittimo, e sono ormai diversi anni che le parti sociali del trasporto marittimo chiedono una riduzione degli oneri amministrativi per tale settore.
3.22Un'efficace attuazione del sistema di interfaccia unica marittima europea da parte degli Stati membri porterà a un'armonizzazione e potrà ridurre gli oneri amministrativi per gli equipaggi e gli operatori causati dalla precedente direttiva sulle formalità di dichiarazione. Il sostegno tecnico e l'agevolazione forniti dall'EMSA agli Stati membri e alla Commissione sono fondamentali per l'efficace attuazione del regolamento su un'interfaccia unica marittima europea (regolamento (UE) 2019/1239).
3.23Il Comitato propone di intensificare i lavori per quanto riguarda lo sviluppo e l'analisi di dati e indicatori statistici. Attualmente non esistono dati affidabili e standardizzati per descrivere e monitorare il mercato del lavoro marittimo europeo. Vi è una grande necessità di dati precisi e affidabili per elaborare risposte strategiche adeguate ai problemi e alle sfide che il settore si trova ad affrontare, tra le quali una delle più pressanti, nel contesto europeo, consiste nell'evitare che i marittimi abbandonino la professione. L'EMSA ha elaborato un gran numero di analisi e relazioni statistiche negli ultimi anni e dovrebbe continuare a fornire questo tipo di sostegno.
3.24In un precedente parere
il CESE ha sottolineato che una più stretta cooperazione e uno scambio di informazioni fra le tre agenzie europee interessate e tra queste e le autorità nazionali responsabili del controllo delle coste dovrebbero rendere possibile un sistema efficiente ed efficace di sorveglianza costiera.
3.25Il Comitato accoglie con favore la cooperazione europea nell'ambito delle funzioni di guardia costiera quale importante passo avanti verso il miglioramento della cooperazione e del coordinamento tra le agenzie competenti dell'UE, al fine di realizzare sinergie per rendere il loro funzionamento più efficiente ed efficace sotto il profilo dei costi. In questo modo, le agenzie dell'UE potranno fornire informazioni di qualità in maniera efficace in termini di costi alle autorità nazionali che svolgono funzioni di guardia costiera e di frontiera.
3.26Il Comitato ritiene essenziale, dal punto di vista umanitario e a fini di efficienza ed efficacia dei servizi di guardia costiera, assicurare che tutti i movimenti delle imbarcazioni in mare possano essere monitorati, in modo da consentire un rapido dispiegamento dei servizi di soccorso in caso di necessità.
Bruxelles, 20 settembre 2023
Oliver RÖPKE
Presidente del Comitato economico e sociale europeo
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