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Aiuto umanitario e protezione civile dell’UE: relazione annuale 2016

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Aiuto umanitario e protezione civile dell’UE: relazione annuale 2016

 

SINTESI DI:

Relazione annuale [COM(2017) 662 final] sulle politiche di aiuto umanitario dell’Unione europea e sulla loro attuazione nel 2016

QUAL È LO SCOPO DELLA RELAZIONE?

La relazione presenta le principali azioni dell’UE in materia di aiuti umanitari e protezione civile attuate nel 2016 per:

  • fornire assistenza per alleviare le crisi umanitarie nel mondo;
  • favorire la cooperazione tra le autorità di protezione civile dell’UE nel rispondere alle catastrofi naturali o provocate dall’uomo che avvengono all’interno e al di fuori del territorio dell’Unione.

La relazione è redatta dalla Commissione europea conformemente al regolamento (CE) n. 1257/96, che richiede una relazione annuale sulle principali operazioni di aiuto umanitario dell’UE e sui risultati politici dell’anno precedente, compresa una sintesi delle azioni finanziate.

PUNTI CHIAVE

Nel 2016 le crisi umanitarie sono aumentate e la loro complessità e gravità si è accentuata:

  • erano in corso in tutto il mondo più di 50 conflitti armati;
  • più di 95 milioni di persone in 40 paesi hanno avuto bisogno di assistenza umanitaria nel 2016;
  • quasi 65 milioni di persone (di cui la metà minori) sono stati costretti a sfollare, un fenomeno senza precedenti.

Azioni

  • Crisi dei rifugiati siriani: una percentuale rilevante della dotazione di bilancio dell’UE per gli aiuti umanitari (454 milioni di euro) è stata utilizzata per sostenere i rifugiati nei paesi più colpiti dalla crisi siriana (in particolare Giordania e Libano), e le persone all’interno della Siria che necessitavano di assistenza umanitaria.
  • Strumento per la Turchia a favore dei rifugiati: stabilito nel 2016, lo strumento sostiene quasi 3 milioni di rifugiati:
    • la componente umanitaria di tale strumento per il 2016 e il 2017, con una dotazione di 1,4 miliardi di euro, si incentra essenzialmente sulle attività di sostegno ai rifugiati fuori dai campi che, oltre ad essere i più vulnerabili, costituiscono la stragrande maggioranza dei rifugiati.
  • Africa: L’assistenza umanitaria dell’UE si concentra in particolare sulle emergenze complesse nel Sahel e nel Corno d’Africa nonché nella regione del lago Ciad, dove le crisi alimentari si sono sommate al protrarsi di una serie di conflitti:
    • sono stati stanziati 747 milioni di euro per le crisi che colpiscono l’Africa sub-sahariana. Lo stanziamento più consistente è stato destinato al Sudan e al Sud Sudan (192 milioni di euro), al Corno d’Africa (203 milioni di euro) e all’Africa occidentale (140 milioni di euro);
    • tanto nel Corno d’Africa quanto nel Sahel un elemento centrale della strategia della Commissione è consistito nel garantire uno stretto collegamento con gli aiuti allo sviluppo dell’UE, allo scopo di sostenere la resilienza delle comunità interessate.
  • Iraq, altri paesi del Medio Oriente e Africa settentrionale: L’UE ha fornito:
    • assistenza alle vittime del conflitto in Iraq (159 milioni di euro) e ha guidato gli interventi di sensibilizzazione a livello internazionale. L’UE ha inoltre contribuito a mobilitare e a coordinare un’assistenza analoga da parte dei paesi dell’UE attraverso il meccanismo di protezione civile dell’UE nel contesto del conflitto nei dintorni di Mosul;
    • un ingente sostegno alle operazioni umanitarie nello Yemen (70 milioni di euro) e in Palestina (25 milioni di euro);
    • un sostegno continuativo per i rifugiati saharawi nell’Africa Settentrionale e per la popolazione colpita dal conflitto in Libia.
  • Ucraina: l’UE è uno dei maggiori donatori di aiuti umanitari (28,4 milioni di euro) e fornisce cibo, alloggio, servizi sanitari e sostegno psicologico alle persone più vulnerabili vittime del conflitto nella parte orientale del paese.

Risposta alle calamità naturali

Far fronte alle calamità naturali in maniera rapida ed efficace è stata una priorità fondamentale della Commissione nel 2016, perseguita sia attraverso gli aiuti umanitari forniti tramite organizzazioni partner sia attraverso il meccanismo di protezione civile dell’UE.

  • La Commissione ha stanziato 298 milioni di euro per l’assistenza umanitaria d’emergenza alle popolazioni colpite da El Niño.
  • L’UE ha erogato finanziamenti a sostegno delle vittime del ciclone tropicale Winston nelle isole Fiji e della siccità in Papua Nuova Guinea, oltre a fornire assistenza ai terremotati dell’Ecuador nel 2016.

Altre questioni

  • L’istruzione nelle emergenze: la Commissione ha destinato oltre il 4% della sua dotazione di bilancio iniziale per gli aiuti umanitari a programmi riguardanti l’istruzione nelle crisi umanitarie.
  • Il nesso tra l’aiuto umanitario e lo sviluppo:
    • I servizi dell’UE hanno lavorato a stretto contatto ad Haiti in risposta all’uragano Matthew e in Nigeria per affrontare la complessa crisi del paese;
    • nei contesti di sfollamento forzato, i servizi della Commissione hanno collaborato con il Servizio europeo per l’azione esterna per sostenere interventi in questo settore finalizzati a diffondere l’approccio generale orientato allo sviluppo.
  • Le crisi dimenticate: almeno il 15% della dotazione di bilancio iniziale per gli aiuti umanitari è destinato alle vittime delle crisi dimenticate. Ad esempio, il sostegno umanitario ai rifugiati saharawi in Algeria, agli sfollati interni nel Myanmar e in Sudan, alle popolazioni vittime del conflitto in Pakistan e ai rifugiati del Darfur in Ciad.

CONTESTO

Per ulteriori informazioni, consultare:

DOCUMENTO PRINCIPALE

Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio — Relazione annuale sulle politiche di aiuto umanitario dell’Unione europea e sulla loro attuazione nel 2016, COM(2017) 662 final del 13.11.2017.

DOCUMENTI CORRELATI

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni «Vivere in dignità: dalla dipendenza dagli aiuti all’autonomia — Sfollamenti forzati e sviluppo», COM(2016) 234 final del 26.4.2016.

Decisione della Commissione, del 24 novembre 2015, relativa al coordinamento delle iniziative dell’Unione e degli Stati membri tramite un meccanismo di coordinamento — lo strumento per la Turchia a favore dei rifugiati (GU C 407 del 8.12.2015, pag. 8).

Le successive modifiche alla decisione sono state incorporate nel testo originale. La presente versione consolidata ha esclusivamente valore documentale.

Decisione n. 1313/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, su un meccanismo unionale di protezione civile (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 924).

Regolamento (CE) n. 1257/96 del Consiglio, del 20 giugno 1996, relativo all’aiuto umanitario (GU L 163 del 2.7.1996, pag. 1).

Si veda la versione consolidata.

Ultimo aggiornamento: 12.06.2018

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