Choose the experimental features you want to try

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document 92003E000174

    INTERROGAZIONE SCRITTA E-0174/03 di Isidoro Sánchez García (ELDR) al Consiglio. Crisi in Venezuela.

    GU C 222E del 18.9.2003, p. 158–159 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

    European Parliament's website

    92003E0174

    INTERROGAZIONE SCRITTA E-0174/03 di Isidoro Sánchez García (ELDR) al Consiglio. Crisi in Venezuela.

    Gazzetta ufficiale n. 222 E del 18/09/2003 pag. 0158 - 0159


    INTERROGAZIONE SCRITTA E-0174/03

    di Isidoro Sánchez García (ELDR) al Consiglio

    (30 gennaio 2003)

    Oggetto: Crisi in Venezuela

    Il Venezuela è situato nella parte settentrionale del continente sudamericano e fa parte dei paesi del gruppo del Patto andino. È ricco di risorse naturali, soprattutto petrolio. Dalla metà del XX secolo ha un'ampia tradizione democratica, e nel corso della sua storia recente è stato generoso ed ha pertanto visto arrivare molti cittadini in cerca di un mondo migliore, che con il loro impegno hanno contribuito ad un Venezuela prospero. Tuttavia nel corso del 2002 il paese ha conosciuto due eventi inediti al suo interno, che ne hanno alterato la governabilità istituzionale, politica, economica e sociale: da una parte, l'11 aprile, un mini golpe teso ad abbattere il presidente Hugo Chávez, eletto nel 1998 conformemente alla costituzione venezuelana; dall'altra uno sciopero civico (sciopero-serrata) cominciato all'inizio di dicembre, che ha comportato una frattura sociale significativa della società civile del paese. In queste prime settimane del 2003 la situazione, vista dall'esterno, appare invariata, la crisi si accentua, e si sta probabilmente correndo il grave rischio di una rottura della stabilità istituzionale e della pace sociale del Venezuela.

    In questo scenario di confronto sociopolitico le parti si stanno rivolgendo alla comunità internazionale in cerca di appoggi per una soluzione democratica negoziata. L'Unione europea non può quindi restarsene in disparte, poiché, oltre a dover dare una risposta di solidarietà democratica ai gravi problemi in cui si dibatte il Venezuela, deve anche tener conto del fatto che nel paese risiedono centinaia di migliaia di cittadini di Stati membri dell'UE. Dinanzi a questa situazione di estrema di crisi che si sta vivendo in Venezuela, nel rispetto della sua sovranità e indipendenza, e in virtù dell'articolo 21 del trattato UE, si chiede al Consiglio:

    quali misure ha intenzione di adottare per contribuire a una soluzione democratica della crisi del Venezuela, al fine di evitare i gravi pericoli derivanti dall'instabilità istituzionale e dalla rottura della pace sociale in questo paese?

    Risposta

    (8 maggio 2003)

    1. Come già indicato nella risposta alle interrogazioni orali H-880/02 e H-0016/03, l'Unione europea ha seguito regolarmente la situazione in Venezuela e ha chiaramente definito la sua posizione, sia pubblicamente sia presso le parti e le autorità impegnate nella ricerca di una soluzione negoziata pacifica e costituzionale alla crisi politica che vive questo paese (si vedano le dichiarazioni fatte rispettivamente dalle Presidenze il 12 aprile e il 10 ottobre, dai capimissione l'8 dicembre e dall'Alto Rappresentante il 19 dicembre).

    2. Più recentemente, il 23 dicembre, la Presidenza ha ribadito la posizione dell'Unione europea in una dichiarazione così formulata:

    L'Unione europea continua a seguire con sempre maggiore attenzione e preoccupazione l'evoluzione della situazione interna in Venezuela.

    L'Unione europea si rallegra dell'adozione da parte del Consiglio permanente della risoluzione n. 833 dell'OAS che appoggia le istituzioni democratiche del Venezuela e gli sforzi di mediazione del Segretario generale dell'OAS.

    A questo proposito, l'Unione europea sostiene vigorosamente il Segretario generale dell'OAS nei suoi sforzi per creare le condizioni propizie al dialogo e alla riconciliazione nazionale.

    L'Unione europea sollecita le istituzioni e la popolazione del Venezuela a ricercare una soluzione pacifica e costituzionale alla crisi in modo da consentire il ripristino di una situazione stabile nel paese, idonea a favorire il progresso economico e lo sviluppo sociale nel pieno rispetto dei principi democratici e dello stato di diritto.

    3. Nella risoluzione del 17 dicembre, il Consiglio permanente dell'OAS ha esortato tutte le parti a preservare il libero esercizio degli elementi essenziali della democrazia a favore di una soluzione costituzionale, democratica, pacifica ed elettorale.

    Il 21 gennaio l'Unione europea ha espresso soddisfazione per la creazione del gruppo Paesi amici del Venezuela (Brasile, Cile, Messico, Portogallo, Spagna e Stati Uniti d'America), annunciata a Quito il 15 gennaio dal Segretario generale dell'OAS.

    L'Unione europea esprime il suo pieno sostegno al contributo che il gruppo Paesi amici del Venezuela può offrire per favorire una soluzione valida alla crisi del Venezuela secondo gli obiettivi fissati nella risoluzione n. 833 dell'OAS, in particolare una soluzione della crisi che sia pacifica, democratica, costituzionale ed elettorale.

    L'Unione europea ritiene che grazie alla creazione del gruppo Paesi amici del Venezuela il Segretario Generale dell'OAS disponga di un valido strumento supplementare nei suoi sforzi volti a creare le condizioni di un dialogo e di una riconciliazione autentici.

    4. L'Unione europea continua a seguire attentamente l'evoluzione della situazione in Venezuela.

    Top