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Document 52022DC0675

    COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI Strategia globale dell'UE in materia di salute Una salute migliore per tutti in un mondo che cambia

    COM/2022/675 final

    Bruxelles, 30.11.2022

    COM(2022) 675 final

    COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI

    Strategia globale dell'UE in materia di salute


















    Una salute migliore per tutti in un mondo che cambia


    1.Introduzione

    L'esperienza degli ultimi anni, in particolare la pandemia di COVID-19, ha reso evidente come mai prima d'ora che la salute non conosce frontiere: la salute è un bene comune globale. Il benessere e la vita dei cittadini, la prosperità e la stabilità delle società e delle economie e lo sviluppo sostenibile in generale sono tutti aspetti che dipendono dalla capacità di affrontare tutto ciò che concerne la salute in tale prospettiva. La salute mondiale è un pilastro essenziale della politica estera dell'UE, un settore cruciale dal punto di vista geopolitico e riveste un'importanza fondamentale per l'autonomia strategica aperta dell'UE.

    Dall'ultima comunicazione dell'UE del 2010 sul ruolo dell'Unione europea nella sanità mondiale 1 i problemi di natura sanitaria sono in rapida evoluzione in un contesto geopolitico soggetto a cambiamenti altrettanto rapidi. La salute mondiale è più che mai influenzata dalla triplice crisi planetaria dovuta ai cambiamenti climatici, alla biodiversità e all'inquinamento e rappresenta un onere particolarmente gravoso per i paesi e le persone più vulnerabili. Al contempo sono sorte nuove opportunità legate a settori come la ricerca o la digitalizzazione. È necessaria una solida strategia globale in materia di salute ("la strategia") per una politica nuova, coerente, efficace e mirata a livello mondiale. 

    Poiché la popolazione mondiale ha da poco superato gli 8 miliardi di persone e l'aspettativa di vita sta globalmente aumentando, è opportuno dare priorità alla salute e al benessere lungo tutto l'arco della vita.

    La presente strategia costituisce la dimensione esterna dell'Unione europea della salute, che protegge il benessere dei cittadini europei e la resilienza dei loro sistemi sanitari, ed è una componente fondamentale del Global Gateway 2 , che istituisce partenariati paritari con i paesi partner basati sulla responsabilità congiunta e sulla cotitolarità.

    Il ruolo guida dell'UE nella lotta contro la pandemia di COVID-19 ha dimostrato che l'UE può dare un contributo importante al conseguimento degli obiettivi globali grazie all'approccio "Team Europe" 3 (cfr. il riquadro A). Con la presente strategia l'UE intende riaffermare la propria responsabilità e rafforzare il proprio ruolo guida per raggiungimento il livello più elevato possibile in termini di salute sulla base di valori fondamentali, quali la solidarietà e l'equità, e sulla base del rispetto dei diritti umani.

    I problemi sono considerevoli. Il programma in materia di salute globale su vasta scala da portare a termine presenta un numero enorme di punti irrisolti, poiché per quanto riguarda, tra l'altro, il conseguimento degli obiettivi in materia di salute universale sanciti dall'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e i suoi obiettivi (OSS) 4 molti paesi sono regrediti: i paesi, considerati nel loro complesso, hanno raggiunto solo un quarto circa di quanto necessario per il conseguimento degli obiettivi in materia di salute degli OSS entro il 2030. Le principali malattie infettive impongono un onere gravoso su molti paesi e l'elevata mortalità infantile e materna e la malnutrizione destano preoccupazione ma non sono l'unico problema. Al contempo è essenziale affrontare la questione della sicurezza sanitaria mondiale in modo rapido e globale al fine di prevenire più efficacemente le pandemie ed essere più resilienti di fronte ad esse. L'elevata qualità della preparazione ai rischi nel settore sanitario avrà importanti effetti positivi sulla resilienza di altri settori fondamentali.

    Riquadro A: risposta dell'UE alla COVID-19: ruolo guida mediante l'approccio "Team Europe"

    L'UE ha svolto un ruolo decisivo nella risposta globale alla pandemia di COVID-19, offrendo solidarietà e sostegno efficace agendo con un approccio "Team Europe" al fine di contribuire all'attuazione della campagna di vaccinazione a livello mondiale e riaffermare l'impegno dell'UE per il multilateralismo.

    Ruolo guida: l'UE è stata una forza trainante nell'adozione della dichiarazione di Roma del G20 5 in cui si affermano i principi concordati a livello internazionale per l'azione in materia di lotta, preparazione, prevenzione e risposta alle pandemie. A fianco di altri importanti portatori di interessi a livello mondiale, l'UE ha svolto un ruolo essenziale nell'organizzazione della prima conferenza di raccolta fondi per la risposta alla COVID-19 e nella creazione dell'acceleratore per l'accesso agli strumenti COVID-19 (acceleratore ACT), uno strumento fondamentale per sostenere lo sviluppo e l'equa distribuzione di test, cure e vaccini ai paesi a reddito basso. Insieme agli Stati membri dell'UE, l'Unione europea ha contribuito con oltre 7 miliardi di EUR all'acceleratore ACT, compreso il pilastro per i vaccini (COVAX).

    Cooperazione: l'UE ha intensificato la cooperazione, ad esempio creando il certificato COVID digitale dell'UE (EUDCC), una soluzione d'avanguardia a livello mondiale. Nell'ottobre 2022 erano collegati al gateway dell'EUDCC 49 paesi terzi, tra cui sette del continente africano, e ciò ha reso il sistema il più grande sistema interconnesso di certificati COVID digitali al mondo. Grazie alla solidarietà dell'UE il meccanismo unionale di protezione civile dell'Unione ha attivato diverse squadre mediche di emergenza e ha fornito attrezzature e forniture mediche 6 ai paesi terzi. L'UE è stata uno dei principali membri fondatori di COVAX e ha intensificato gli sforzi per collaborare allo sviluppo di strumenti terapeutici e diagnostici nell'ambito dell'acceleratore ACT, delle organizzazioni internazionali e degli istituti di ricerca.

    Risorse: l'UE ha combinato le sue risorse per massimizzarne l'incidenza sulla risposta alla pandemia di COVID19. Dall'inizio della pandemia di COVID-19 l'UE, gli Stati membri dell'UE e le istituzioni finanziarie europee, in qualità di "Team Europe", hanno sostenuto 140 paesi con stanziamenti che finora ammontano a 53,7 miliardi di EUR destinati alla risposta all'emergenza per soddisfare le esigenze umanitarie, al rafforzamento dei sistemi sanitari, idrici e igienico-sanitari e all'attenuazione delle conseguenze sociali ed economiche della pandemia. Il metodo di lavoro "Team Europe" si è dimostrato efficace e valido e il suo utilizzo è stato esteso ad altre priorità mondiali. L'UE ha intensificato la ricerca, in particolare per progredire nello sviluppo di vaccini e farmaci, ha creato un ambiente favorevole alla fabbricazione e alla distribuzione di quattro miliardi di dosi di vaccino contro la COVID19 sia nell'UE che a livello mondiale e ha sostenuto l'ulteriore distribuzione di vaccini 7 . La Commissione europea e gli Stati membri dell'UE hanno inoltre istituito rapidamente una nuova riserva europea di risorse, tra cui una scorta di dispositivi medici per rispondere alle emergenze sanitarie 8 .

    Per contribuire al miglioramento della salute per tutti in un mondo che cambia, è opportuno adottare un approccio diverso e cominciare da ciò che è necessario fare. A tal fine la strategia è incentrata su tre priorità fondamentali.

    Con riferimento ai principi fondamentali le prime due priorità essenziali sono: investire nel benessere di tutte le persone e raggiungere la copertura sanitaria universale rafforzando i sistemi sanitari. Per raggiungere questi due obiettivi, occorre riorientare l'azione, poiché il panorama è molto diverso rispetto al 2010:

    -oltre alle tradizionali cause alla base dei problemi di salute, come la povertà e le disuguaglianze sociali, è necessario affrontare in modo integrato gli altri fattori che vi influiscono, come i cambiamenti climatici, il degrado ambientale, le crisi umanitarie o l'insicurezza alimentare, aggravati da crisi quali la guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina.
    È pertanto essenziale mobilitare un ampio numero di politiche che contribuiscano a un programma globale in materia di salute;

    -i problemi emergenti, come la resistenza antimicrobica e la salute mentale, o i problemi in costante evoluzione dei sistemi sanitari e assistenziali, come gli squilibri nella forza lavoro e la carenza di risorse, devono essere considerati prioritari, così come la massimizzazione delle nuove opportunità per la salute offerte da potenti strumenti, quali la ricerca e la digitalizzazione, compreso l'uso dell'intelligenza artificiale.

    La terza priorità centrale consiste nella lotta contro le minacce alla salute attuali e future, che richiede anch'essa un riorientamento dell'azione. Essa invita a una maggiore equità nell'accesso ai vaccini e alle altre contromisure, all'adozione di un approccio "One Health" 9 , che affronti la complessa interconnessione tra esseri umani, clima, ambiente e animali, all'introduzione di una sorveglianza epidemiologica più efficace a livello mondiale, nonché al rafforzamento delle norme internazionali e dei meccanismi di cooperazione in materia di salute.

    Mentre si riorienta l'azione su ciò che si deve fare, un cambiamento altrettanto fondamentale deve avvenire per quanto riguarda il come fare. Sta emergendo un nuovo ordine sanitario mondiale e l'UE deve contribuire a plasmarlo mediante un impegno più strategico ed efficace.

    L'UE ha un'opportunità ineguagliata di guidare la cooperazione internazionale. L'allargamento di partenariati a un'ampia gamma di portatori di interessi è della massima importanza per la promozione della sovranità sanitaria che consente il rafforzamento della resilienza e dell'autonomia strategica aperta sostenute dalla responsabilità e dall'impegno politico dei partner. Le relazioni con i partner internazionali devono essere guidate da priorità comuni in linea con la presente strategia.

    Per rafforzare il ruolo dell'UE quale attore forte ed efficace, la Commissione e gli Stati membri garantiranno la sinergia tra le strategie nazionali e dell'UE in materia di salute mondiale e mai come prima d'ora collaboreranno in stretto contatto in un approccio "Team Europe", con nuovi meccanismi volti a un miglior coordinamento delle politiche, delle azioni e degli sforzi finanziari per massimizzarne l'impatto, parlando con una voce unica e agendo insieme.

    La governance globale richiederà un riorientamento dell'azione per mantenere un sistema multilaterale forte e reattivo, con al centro un'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) più responsabile ed efficace e finanziata in modo sostenibile. Il consenso dovrebbe essere costruito intensificando la cooperazione tra G7, G20 e altri partner mondiali, regionali e bilaterali.
    L'UE dovrebbe guidare il processo essenziale che consente di colmare le lacune esistenti nella governance globale, evitando duplicazioni e garantendo la coerenza dell'azione. A tal fine sarà necessaria una stretta collaborazione con il settore privato, le organizzazioni filantropiche, la società civile e altri portatori di interessi per sostenere gli obiettivi della presente strategia.

    Il finanziamento efficace è un altro elemento fondamentale della strategia. L'UE e i suoi Stati membri sono collettivamente tra i maggiori finanziatori della sanità mondiale, sia in termini di beni pubblici (finanziamento di organizzazioni internazionali e iniziative sanitarie mondiali), che di aiuti allo sviluppo o di assistenza umanitaria 10 . Gli obiettivi ambiziosi della presente strategia richiederanno un impegno politico elevato a livello mondiale, oltre a un impegno di risorse importante. Il contributo finanziario dell'UE seguirà un nuovo approccio che prevede finanziamenti innovativi, co-investimenti da parte dei partner e condivisione di risorse con altri attori internazionali; l'influenza dell'UE nella definizione del programma deve essere all'altezza del sostegno finanziario che fornisce quale sostenitrice della salute mondiale.

    Il successo dipenderà naturalmente dal contributo dei partner, sebbene l'UE si assuma la propria piena responsabilità. Ciò comprende anche il miglioramento della preparazione e della risposta in campo sanitario a livello interno, nell'ambito dell'Unione europea della salute, poiché gli sviluppi sanitari nell'UE si ripercuotono sui partner di tutto il mondo e viceversa. L'UE continuerà a progredire nella diffusione della copertura sanitaria universale e nell'elaborazione di un solido quadro della sicurezza sanitaria, portando avanti le iniziative fondamentali in corso o in preparazione, tra cui il piano europeo di lotta contro il cancro 11 , la strategia farmaceutica per l'Europa 12 e il previsto spazio europeo dei dati sanitari 13 . L'attuazione del nuovo regolamento relativo alle minacce alla salute a carattere transfrontaliero 14 , il rafforzamento dei mandati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e dell'Agenzia europea per i medicinali, il lavoro della nuova Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie volto a migliorare la preparazione e la risposta nell'ambito delle contromisure mediche 15 e l'istituzione di una rete "One Health" che interviene contro tutte le minacce patogene per mezzo di una sorveglianza integrata 16 consentiranno di contrastare le minacce alla salute in modo più esauriente. Una migliore prestazione di assistenza sanitaria, un'autonomia strategica aperta nelle catene del valore legate alla salute e un'azione incisiva sulla resistenza antimicrobica costituiranno inoltre basi solide per l'assunzione di una posizione forte da parte dell'UE a livello mondiale. Proseguirà il sostegno agli Stati membri nell'attuazione delle riforme e degli investimenti in ambito sanitario previsti nel dispositivo per la ripresa e la resilienza. Si darà inoltre attuazione al Green Deal europeo 17 e in particolare al piano d'azione "inquinamento zero" 18 e alla strategia in materia di sostanze chimiche sostenibili per combattere le cause alla base dei problemi di salute nell'UE. Tutto questo, unitamente alla nuova strategia, garantirà la protezione della salute nell'UE e a livello mondiale senza soluzione di continuità.

    La strategia offre un programma fino al 2030 e stabilisce tre priorità politiche, venti principi guida per plasmare la salute a livello mondiale, linee d'azione concrete che rendono operativi tali principi e un nuovo quadro di monitoraggio per valutare l'efficacia e l'impatto delle politiche e dei finanziamenti dell'UE. Delinea inoltre le misure che la Commissione adotterà e quelle gli Stati membri saranno invitati ad adottare, rigorosamente nell'ambito delle rispettive competenze e dei rispettivi ruoli istituzionali previsti dai trattati 19 . Per illustrare le azioni future, l'allegato 1 elenca alcuni dei progetti fondamentali che sostengono la presente strategia a livello mondiale, regionale e nazionale.

    La strategia si basa sull'importante contributo del Parlamento europeo, delle presidenze del Consiglio succedutesi, della strategia sanitaria alternativa della società civile del 2020 20 e di altri portatori di interessi, compresi i contributi ricevuti durante un'ampia consultazione pubblica. Essa dovrebbe essere letta insieme alla prima relazione sullo stato di preparazione sanitaria pubblicata contestualmente 21 .

    2.Le priorità sanitarie mondiali dell'UE

    La strategia riafferma l'impegno nei confronti degli OSS e del consenso europeo in materia di sviluppo 22 come pure l'impegno ad agire in particolare nei settori cardine per una buona salute.
    Per garantire il successo di tale sforzo, suggerisce un nuovo approccio basato su priorità fondamentali.

    La Commissione concentrerà quindi i propri sforzi su tre priorità interconnesse 23 , invitando gli Stati membri a fare altrettanto:

    1) migliorare la salute e il benessere delle persone lungo tutto l'arco della vita;

    2) rafforzare i sistemi sanitari e promuovere la copertura sanitaria universale; e

    3) prevenire e combattere le minacce alla salute, comprese le pandemie, applicando un approccio "One Health".

    2.1. Migliorare la salute e il benessere delle persone lungo tutto l'arco della vita

    L'UE concentrerà la sua forza collettiva e, insieme ai vari paesi, si impegnerà per conseguire gli ambiziosi OSS in materia di salute a livello mondiale, in particolare l'obiettivo 3 (assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età), l'obiettivo 5 (conseguire l'uguaglianza di genere) e l'obiettivo 10 (ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi).

    A tal fine la Commissione seguirà i principi guida indicati di seguito, invitando gli Stati membri a fare altrettanto.

    Principio guida 1. Rendere prioritaria la lotta contro le cause profonde dei problemi di salute, prestando particolare attenzione ai diritti delle donne e delle ragazze, alle popolazioni vulnerabili e ai gruppi svantaggiati.

    Gli sforzi per migliorare la salute si sono tradizionalmente concentrati sulla lotta contro malattie specifiche, una lotta che deve continuare. Tuttavia, se non si affrontano le cause dei problemi di salute che per primi rendono le persone inclini alla malattia, ampie fasce della popolazione, in particolare le persone più vulnerabili, continueranno ad esserne colpite. Per tale motivo, la strategia, per la prima volta, darà priorità alle cause economiche, sociali e ambientali che influiscono sulla salute e la malattie, come la povertà e la discriminazione, l'età, l'alimentazione e le diete sane, la protezione sociale, l'istruzione, l'assistenza, l'acqua, i servizi igienico-sanitari e l'igiene, la salute sul lavoro , e altri ambiti come l'inquinamento degli ecosistemi sani o il contatto con sostanze chimiche e rifiuti e le minacce alla sicurezza dell'approvvigionamento energetico. Ciò richiederà anche l'approccio integrato "salute in tutte le politiche" (cfr. la sezione 3).

    L'attuazione della presente strategia manterrà un approccio basato sui diritti umani, che non lasci indietro nessuno, rivolgendo anche una particolare attenzione alla salute sessuale e riproduttiva e ai relativi diritti.

    Principio guida 2. Migliorare l'accesso equo a una gamma completa di servizi sanitari essenziali, dalla promozione della salute alla prevenzione delle malattie e a trattamenti di qualità a prezzi accessibili, alla riabilitazione e alle cure palliative per combattere le malattie trasmissibili e non trasmissibili.

    L'istituzione di programmi di salute pubblica resilienti è fondamentale per il controllo delle malattie, soprattutto quelle tropicali infettive e trascurate, e per affrontare i possibili rischi delle malattie non trasmissibili. Al contempo, per affrontare il problema crescente delle malattie non trasmissibili e di altre patologie, sono necessari una maggiore prevenzione, un aumento delle risorse e un'intensificazione della ricerca.

    Per sviluppare questi due principi guida, saranno privilegiate le linee d'azione seguenti:

    Øaffrontare prioritariamente le cause economiche, sociali e ambientali dei problemi di salute attraverso l'approccio "salute in tutte le politiche";

    Øadottare un approccio basato sui diritti umani in tutta la strategia, prestando particolare attenzione alle necessità e ai diritti di donne, bambini e giovani, in linea con il piano d'azione sulla parità di genere III 24 e il piano d'azione per i giovani 25 , delle persone con disabilità, in linea con la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità 26 , e all'accesso alla salute da parte di altri gruppi vulnerabili come le persone LGBTIQ 27 , gli anziani, i migranti, i rifugiati e gli sfollati interni, anche nel contesto di catastrofi naturali o provocate dall'uomo e dell'impatto dei cambiamenti climatici;

    Øcontinuare a guidare la lotta contro una serie di malattie trasmissibili, in particolare l'AIDS, la tubercolosi, la malaria, la poliomielite, la malattia da virus Ebola e le malattie tropicali trascurate 28 . A tal fine sono necessari, tra l'altro, investimenti con i paesi partner e mediante alleanze di ricerca e sviluppo e iniziative sanitarie mondiali, come il Fondo globale per la lotta contro l'AIDS, la tubercolosi e la malaria 29 , 30 ;

    Øaiutare a prevenire e a gestire le malattie non trasmissibili, un aspetto sempre più importante in un mondo che invecchia e in cui le persone di età superiore ai 65 e agli 80 anni rappresenteranno percentuali sempre maggiori della popolazione mondiale. Tale obiettivo sarà sostenuto attraverso il partenariato sulla copertura sanitaria universale dell'OMS 31 , 32 e l'adozione di approcci multisettoriali che affrontano i principali fattori di rischio come l'abuso di sostanze, l'alimentazione, l'inattività fisica e l'inquinamento atmosferico. Ciò vale in particolare per il cancro;

    Øsostenere la diffusione dei vaccini contro le malattie infantili e sostenere sempre di più la salute degli adulti, anche continuando a sostenere con forza l'Alleanza per i vaccini, Gavi 33 , 34 , che contribuisce ad aumentare l'uso equo e sostenibile dei vaccini;

    Øgarantire lo sviluppo e l'utilizzo di vaccini, cure e diagnosi innovativi per malattie infettive e non trasmissibili nuove, prevalenti o trascurate, anche attraverso i finanziamenti di Orizzonte Europa e dell'iniziativa UE-Africa nell'ambito del partenariato per la salute globale Europa-paesi in via di sviluppo per gli studi clinici (EDCTP3) 35 a favore della ricerca, dello sviluppo di capacità e del rafforzamento del contesto normativo nell'Africa subsahariana;

    Ørafforzare il sostegno all'accesso universale alla salute sessuale e riproduttiva e ai relativi diritti 36 , con particolare attenzione alle donne, alle ragazze, ai giovani e alle persone con disabilità, anche attraverso la progettazione di un'iniziativa "Team Europa" al riguardo in Africa e il sostegno al partenariato per le forniture del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA) 37 . Ciò include la lotta contro la violenza di genere, le pratiche dannose, i bisogni insoddisfatti di pianificazione familiare, la mortalità materna prevenibile e le disuguaglianze di genere. L'impegno si basa sulla garanzia di un accesso equo a servizi, prodotti e informazioni di qualità, anche attraverso il rafforzamento dei sistemi sanitari verso una copertura sanitaria universale, e servizi adatti ai giovani;

    Øsostenere la salute, la nutrizione, la salute mentale e il sostegno psicosociale per le comunità durante e dopo le situazioni di crisi (naturali o causate dall'uomo), con modalità che limitino la mortalità, la morbilità, la disabilità e le malattie associate alle crisi umanitarie 38 .

    2.2 Rafforzare i sistemi sanitari e promuovere la copertura sanitaria universale 

    La realizzazione di sistemi sanitari efficaci, resilienti e accessibili in tutti i loro aspetti fondamentali (fornitura di servizi, personale sanitario, sistemi informativi sanitari, accesso ai farmaci essenziali, finanziamenti e leadership/governance) è una priorità fondamentale della strategia. La promozione della copertura sanitaria universale in modo equo garantirà la protezione dai rischi finanziari, l'accesso a servizi essenziali di assistenza sanitaria di qualità e a farmaci e vaccini essenziali sicuri, efficaci, di qualità e a prezzi accessibili.

    A tal fine la Commissione applicherà i principi guida indicati di seguito, invitando gli Stati membri a fare altrettanto.

    Principio guida 3. Migliorare l'assistenza sanitaria di base integrandovi capacità d'intervento d'emergenza 39 e potenziare le capacità essenziali della sanità pubblica per conformarsi alle prescrizioni del regolamento sanitario internazionale 40 .

    La pandemia ha dimostrato l'importanza di disporre di un'adeguata capacità medica che possa diagnosticare e curare un numero di pazienti talmente più elevato da mettere alla prova il normale funzionamento dei sistemi sanitari o da superarne il limite. Dare priorità a questo principio guida è un approccio nuovo e avrà un importante valore aggiunto: si tratta della prima barriera contro la diffusione delle pandemie e di altre minacce alla salute. Il sostegno all'assistenza sanitaria di base contribuirà inoltre a garantire la gestione delle malattie non trasmissibili.

    Per attuare questo principio guida, saranno privilegiate le linee d'azione seguenti:

    Øinteragire con i paesi partner per ampliare l'accesso a un pacchetto di servizi sanitari di base che comprenda la prevenzione e l'assistenza, con particolare attenzione alle popolazioni povere ed emarginate, mediante programmi bilaterali e regionali 41 . Il partenariato sulla copertura sanitaria universale dell'OMS attiva un'assistenza tecnica mirata in 119 paesi e assume un ruolo guida nell'armonizzare gli sforzi nazionali per il conseguimento degli obiettivi nazionali dell'OSS 3;

    Øincoraggiare gli investimenti nei sistemi sanitari attuando incentivi mirati e accrescendo la responsabilità 42 . L'UE dovrebbe considerare il miglioramento dei sistemi sanitari e della sanità pubblica come un aspetto centrale della cooperazione internazionale con i partner, anche per quanto riguarda il sostegno finanziario;

    Ørafforzare i sistemi di protezione sociale con programmi bilaterali nazionali, in particolare sostenendo la definizione di norme minime di protezione sociale che includano un accesso equo all'assistenza sanitaria di base;

    Øpromuovere le norme internazionali in materia di dispositivi e tecnologie mediche farmaceutiche attraverso la partecipazione della Commissione a organizzazioni e organismi internazionali e incoraggiare un livello elevato di qualità, efficacia e sicurezza, nonché la formazione in materia di regolamentazione, con il sostegno dell'Agenzia europea per i medicinali e in collaborazione con l'OMS. 

    Principio guida 4. Promuovere la digitalizzazione come strumento fondamentale.

    Per sviluppare questo principio guida, l'UE sarà alla guida di un'azione digitale in materia di salute mondiale che darà forma alla trasformazione digitale in corso in modo equo 43 :

    Øaffrontare il problema degli investimenti insufficienti nella sanità e nell'assistenza digitali nei paesi a reddito medio-basso, con un'iniziativa "Team Europe" relativa alla sanità digitale, in linea con i principi alla base del previsto spazio europeo dei dati sanitari. L'obiettivo è ottenere un impatto in termini di trasformazione per promuovere la copertura sanitaria universale, l'assistenza sanitaria di base, la preparazione e la risposta alle pandemie, il miglioramento della diagnosi, la medicina personalizzata e la continuità dell'assistenza. Un esempio specifico è il modo in cui l'erogazione di servizi sanitari e assistenziali digitali può agevolare l'accesso alle competenze anche in luoghi geograficamente remoti, ad esempio attraverso la mHealth (sanità mobile) e la telemedicina. Saranno sostenuti lo sviluppo e/o l'attuazione di strategie nazionali e regionali, come le future strategie in materia di sanità digitale dell'Unione africana/dei centri africani per il controllo delle malattie;

    Øfare leva sul ruolo guida dell'UE nella regolamentazione dei dati sanitari, dei certificati digitali, dell'utilizzo del cloud per la condivisione dei dati, della protezione dei dati e della vita privata. L'UE sfrutterà le potenzialità dei dati sanitari a livello mondiale, in linea con i principi del previsto spazio europeo dei dati sanitari, e promuoverà l'uso di nuove tecnologie, tra cui l'intelligenza artificiale, per rafforzarne le potenzialità di miglioramento della diagnosi e delle cure a livello mondiale;

    Øcontribuire a definire l'ecosistema della sanità digitale a livello mondiale (regole, norme, standard, interoperabilità), utilizzando esempi e buone prassi europei quali il certificato COVID digitale dell'UE e sostenendo le norme internazionali compatibili con il quadro dell'UE, agevolando al contempo la governance e la protezione dei dati sanitari incentrati sulla persona.

    Principio guida 5. Potenziare la ricerca in materia di salute globale per sviluppare le tecnologie e le contromisure necessarie al miglioramento della salute.

    Anche la ricerca è uno strumento fondamentale per migliorare la salute. Sfruttando gli sforzi della ricerca a livello mondiale, si può imprimere una svolta conseguendo progressi nelle diagnosi e nelle cure. Basandosi sul successo dei vaccini contro la COVID-19, un'azione di ricerca in materia di salute mondiale guiderà il cambiamento, così da garantire che la ricerca e l'innovazione vadano a beneficio delle persone in tutto il mondo.

    Per attuare questo principio guida, saranno privilegiate le linee d'azione seguenti:

    Øestendere la cooperazione internazionale in materia di ricerca e innovazione, rendendo i dati della ricerca il più possibile aperti, standardizzati e interoperabili e promuovendo la diffusione e lo sfruttamento dei risultati come bene comune. Ciò è in linea con la comunicazione della Commissione "L'approccio globale alla ricerca e all'innovazione" e con le rispettive conclusioni del Consiglio;

    Øsostenere la ricerca end-to-end creando un ambiente favorevole alla ricerca, sostenendo l'intera catena del valore, dalla ricerca di base a quella preclinica e clinica, al fine di colmare il divario tra la creazione e l'applicazione di conoscenze e dati concreti;

    Øsostenere la progettazione relativa alla regolamentazione, alla produzione, all'approvvigionamento e alla distribuzione, in modo che la ricerca effettuata nelle economie a reddito medio-basso sia pertinente per la produzione locale di farmaci e tecnologie sanitarie;

    Øcontribuire al rafforzamento delle capacità reciproche attraverso imprese comuni, come il partenariato per la salute globale Europa-paesi in via di sviluppo per gli studi clinici, al fine di promuovere una collaborazione sempre più stretta con i paesi a reddito medio-basso 44 ;

    Øsfruttare la dimensione industriale per rafforzare la capacità produttiva locale, garantendo una cooperazione efficace tra attori pubblici e privati;

    Øpotenziare il sostegno ai processi internazionali che rafforzano la base scientifica per l'azione politica, compresa la creazione di un gruppo di esperti scientifici sulle sostanze chimiche, i rifiuti e l'inquinamento.

    Principio guida 6. Affrontare gli squilibri nella forza lavoro e promuovere le competenze.

    Con un'azione rivolta al personale sanitario, la presente strategia affronterà sia lo sviluppo necessario delle competenze adeguate sia la sfida della penuria di personale. Ciò richiede un approccio integrato e a lungo termine, con il coinvolgimento delle parti sociali, la collaborazione tra i vari paesi e il riconoscimento che i problemi riguardano in misura maggiore i segmenti dell'assistenza e della cura e incidono in modo sproporzionato sulle donne:

    Ørafforzare la cooperazione internazionale e il rispetto degli impegni internazionali in materia di reclutamento, sviluppando un monitoraggio e una raccolta di dati affidabili sulla forza lavoro e sui suoi flussi;

    Øpromuovere accordi di mobilità reciprocamente vantaggiosi con i partner in un contesto di penuria di personale sanitario 45 , incoraggiando la mobilità circolare e contrastando la fuga di cervelli, anche attingendo al pacchetto relativo alle competenze e ai talenti e in particolare ai futuri partenariati volti ad attirare talenti con i paesi partner;

    Øsostenere i paesi partner nella formazione, assunzione e impiego di personale sanitario e garantirne la crescita professionale mediante un'istruzione adeguata e con programmi di istruzione e formazione professionale (IFP) per il personale ausiliario in collaborazione con altri donatori, rispettando al contempo la necessità di sostenere la fidelizzazione del personale sanitario qualificato. L'iniziativa "Team Europe" relativa alla formazione professionale orientata alle opportunità 46 contribuirà ad analizzare la necessità di profili tecnici e a fornire la formazione necessaria;

    Øsostenere i partenariati che lavorano nell'ambito del patto per le competenze e del piano per la cooperazione settoriale sulle competenze per accrescere la comprensione in merito alle esigenze di competenze specifiche nel settore sanitario e assistenziale e sviluppare soluzioni formative pertinenti.

    2.3 Prevenire e combattere le minacce alla salute, comprese le pandemie, applicando un approccio "One Health"

    La lotta contro le minacce alla salute è diventata una priorità assoluta. Il mondo sta entrando in quella che potrebbe essere un'era di pandemie 47 a causa dell'interconnessione delle società odierne e dell'interazione con il clima, l'ambiente e gli animali. Le minacce alla salute possono essere di diversa origine, tra cui l'inquinamento ambientale e quello chimico, biologico, radiologico o nucleare, che impongono l'adozione di un approccio multirischio globale. Nel luglio 2022 48 la Commissione ha redatto un elenco delle tre principali minacce alla salute a carattere transfrontaliero a cui prepararsi (ad esempio agenti patogeni ad alto potenziale pandemico, minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari e resistenza antimicrobica) e che dovrebbe guidare l'azione interna ed esterna.

    L'UE ha tratto i primi insegnamenti dalla pandemia, adottando un nuovo regolamento relativo alle gravi minacce alla salute a carattere transfrontaliero e migliorando la preparazione e la risposta nel campo delle contromisure mediche, in particolare con l'istituzione dell'Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA). Per quanto riguarda le contromisure, la relazione sullo stato di preparazione sanitaria presentata parallelamente alla strategia illustra la decisa azione intrapresa, anche a livello mondiale.

    Gli sforzi devono continuare poiché, come sottolineato dal gruppo indipendente per la preparazione e la risposta alle pandemie, resta ancora molto da fare prima che il mondo sia collettivamente pronto per tale compito 49 . Pertanto la strategia continuerà ad affrontare il problema della pandemia di COVID-19 in corso e le sue conseguenze e, basandosi sugli insegnamenti tratti negli ultimi tre anni, svilupperà un approccio globale volto a garantire la sicurezza sanitaria mondiale.

    Per guidare tali sforzi a livello mondiale, la Commissione applicherà i principi guida indicati di seguito, invitando gli Stati membri a fare altrettanto.

    Principio guida 7. Rafforzare le capacità di prevenzione e di individuazione precoce delle minacce alla salute a livello mondiale, nonché di preparazione e risposta ad esse.

    La pandemia di COVID-19 ha dimostrato l'importanza di disporre di solide capacità di preparazione e risposta e di finanziamenti adeguati per salvare vite umane e ha anche dimostrato che spendendo miliardi si sarebbero risparmiati milioni di miliardi. Sarà essenziale fornire all'OMS finanziamenti sostenibili e promuovere metodi innovativi per colmare le lacune, come il fondo per contrastare le pandemie 50 cofinanziato dalla Commissione e da alcuni Stati membri dell'UE in qualità di principali donatori.

    L'UE dovrebbe continuare a concentrarsi sul miglioramento delle misure di biosicurezza e bioprotezione nelle istituzioni competenti, sulla sensibilizzazione del pubblico e sulla formazione del personale.

    Al fine di sviluppare questi principi guida, saranno privilegiate le linee d'azione seguenti:

    Ødare priorità alla sicurezza sanitaria nell'ambito del programma globale in materia di salute, anche progettando e attuando l'iniziativa "Team Europe" con l'Africa 51 sulla sicurezza sanitaria, utilizzando un approccio "One Health" per rafforzare i sistemi e le capacità di prevenzione, preparazione e risposta relative alle minacce infettive e non infettive, comprese quelle derivanti dall'inquinamento ambientale e dalla resistenza antimicrobica, che siano sostenibili e informate al rischio (cfr. anche il principio 11); 

    Øsostenere gli sforzi regionali e nazionali per rafforzare i sistemi farmaceutici e la capacità di produzione di vaccini e altri prodotti e tecnologie mediche per aumentare la qualità, la sicurezza, l'accesso equo e la sovranità sanitaria. A tal fine è necessario dare impulso all'iniziativa "Team Europe" per la produzione e l'accesso a vaccini, medicinali e tecnologie sanitarie in Africa 52 , così come al partenariato UE, America latina e Caraibi per la produzione e la salute 53 . L'UE investirà nel rafforzamento dei mercati dei prodotti sanitari e nel sostegno alla gestione end-to-end degli appalti e della catena di approvvigionamento, compresi la trasparenza e il monitoraggio, utilizzando tra l'altro le reti di sostegno alle imprese per favorire la creazione di partenariati, agevolare gli scambi sul mercato e il dialogo tra gli operatori industriali;

    Ødiversificare e costruire la capacità dell'UE per quanto riguarda le catene di approvvigionamento di attrezzature, contromisure, strumenti terapeutici e diagnostici di importanza cruciale, con azioni mirate per evitare difficoltà di approvvigionamento e garantire la presenza di fornitori a livello mondiale. Ciò rafforzerà la resilienza strategica dell'UE e, cosa fondamentale, aumenterà l'offerta mondiale di contromisure, migliorando così l'accesso dei partner a tali beni e aprendo vie di cooperazione;

    Øsviluppare le capacità di individuazione precoce, gestione sana e sostenibile dei rifiuti e dei materiali pericolosi 54 , basandosi sul lavoro svolto nell'ambito del meccanismo unionale di protezione civile e rafforzando il quadro legislativo relativo alle misure di biosicurezza e bioprotezione in tutte le istituzioni competenti. La sensibilizzazione e la formazione del personale dovrebbero essere sostenute dai centri di eccellenza dell'UE per la mitigazione del rischio chimico, biologico, radiologico, nucleare 55 e dalle loro attività nei 63 paesi partner;

    Øsostenere lo sviluppo di un sistema di risposta umanitaria globale ai focolai epidemici che includa anche la copertura delle zone al di fuori dell'UE, basandosi sul meccanismo unionale di protezione civile (UCPM) e sulla capacità europea di risposta umanitaria;

    Øcontinuare a sostenere l'attuazione della risoluzione 2286 del Consiglio di sicurezza 56 sulla protezione dei civili nei conflitti armati, sostenendo il rispetto del diritto internazionale umanitario e l'assunzione di responsabilità rispetto agli attacchi contro le infrastrutture e gli operatori sanitari e sostenendo la continuità dell'assistenza sanitaria e dell'accesso ad essa nei conflitti armati;

    Øampliare e rafforzare i partenariati di ricerca a livello europeo e mondiale, comprese le reti di sperimentazione clinica che possono essere utilizzate per affrontare il problema della presenza di agenti patogeni nuovi ed emergenti, al fine di garantire la disponibilità tempestiva di contromisure mediche efficaci.

    Principio guida 8. Adoperarsi per l'istituzione di un meccanismo globale permanente che promuova lo sviluppo e l'accesso equo ai vaccini e alle contromisure per i paesi a reddito medio-basso.

    Uno degli insegnamenti principali tratti dalla pandemia di COVID-19 è l'importanza dell'accesso equo alle contromisure mediche per la preparazione e la risposta alle pandemie. Ciò richiede una soluzione permanente, basata sull'acceleratore per l'accesso agli strumenti COVID-19 (acceleratore ACT), sul programma quadro di preparazione per l'influenza pandemica 57 e su altre esperienze pertinenti.

    Affinché le contromisure mediche efficaci siano disponibili in tempi brevi, è necessario che una sorveglianza efficace identifichi precocemente gli agenti patogeni e che piattaforme di ricerca efficaci siano pronte a produrre i dati concreti necessari per uno sviluppo e una distribuzione rapidi, sostenuti da un ambiente di ricerca favorevole con piattaforme di sperimentazione clinica che possano essere rapidamente adattate a nuove malattie e da un contesto normativo efficace per la conduzione di studi clinici.

    Principio guida 9. Negoziare un accordo efficace e giuridicamente vincolante sulla pandemia con un approccio "One Health" e un regolamento sanitario internazionale rafforzato.

    In questo modo si colmano le lacune individuate nelle norme internazionali per la preparazione e la risposta alle pandemie, imponendo ai paesi di riferire e indagare rapidamente in merito alle minacce di pandemia e dando all'OMS la facoltà di provvedervi 58 . L'accordo sulle pandemie dovrebbe includere disposizioni concrete sulla resistenza antimicrobica 59 .

    Principio guida 10. Costruire una solida rete di sorveglianza collaborativa a livello mondiale per individuare e intervenire più efficacemente sugli agenti patogeni. 

    La strategia sostiene la creazione di una rete nuova e affidabile che rilevi gli agenti patogeni nei principali punti di crisi e che non solo identifichi le minacce, ma consigli anche in merito alle azioni da intraprendere. Tale lavoro sarebbe sostenuto dalle delegazioni dell'UE in loco e completerebbe l'iniziativa del G7 volta a collegare le reti esistenti 60 . Prevede inoltre la digitalizzazione e l'integrazione dei sistemi di sorveglianza a livello umano, animale e ambientale, il rafforzamento delle capacità di laboratorio e delle capacità di sequenziamento genomico, nonché la formazione della forza lavoro.

    Principio guida 11. Applicare un approccio globale "One Health" e intensificare la lotta alla resistenza antimicrobica.

    Negli ultimi anni è diventato più urgente risolvere due problemi cruciali. Il primo riguarda la complessità e le conseguenze delle interazioni tra gli animali, l'ambiente e gli esseri umani che richiedono un approccio "One Health" multisettoriale, integrato e transdisciplinare. In esso rientra l'aumento del rischio di gravi pandemie dovuto in particolare ai cambiamenti nell'uso del suolo, al degrado ambientale, ai complessi sistemi di produzione alimentare e all'intensificazione degli scambi e dei viaggi, ma anche all'onere per le economie a reddito medio-basso derivato da malattie endemiche o legate all'inquinamento trascurate, la maggior parte delle quali può essere di origine zoonotica, trasmessa per via aerea, veicolata dall'acqua o da altri vettori.

    Il secondo problema è la pandemia silenziosa della resistenza antimicrobica, che l'OMS ha identificato come una delle 10 principali minacce attuali per la salute a livello mondiale 61 . La resistenza antimicrobica rappresenta anche un fattore aggravante durante le pandemie. Inoltre gli antimicrobici inquinano l'ambiente e influiscono sulla biodiversità 62 . I paesi, le istituzioni e i portatori di interessi a livello mondiale devono affrontare collettivamente, in via prioritaria e in modo globale, tali problemi.

    Per attuare questo principio guida, saranno privilegiate le linee d'azione seguenti:

    Øintensificare la collaborazione con il Quadripartito, che comprende l'OMS, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), l'Organizzazione mondiale per la salute animale (WOAH) e il programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP), per attuare il suo piano d'azione congiunto "One Health";

    Øperseguire una "prevenzione profonda" 63 , ossia identificare e affrontare le minacce prima che gli agenti patogeni passino dagli animali all'uomo e non dopo che si sono verificati focolai umani, nonché rafforzare la capacità di prevenire le minacce alla salute legate all'inquinamento;

    Øla Commissione esaminerà le convenzioni internazionali esistenti che riguardano il decorso "a monte" di potenziali pandemie per valutare se le loro disposizioni o i loro piani di attuazione possano essere rafforzati al fine di sostenere un approccio "One Health" 64 ;

    Øadoperarsi per l'inclusione di disposizioni concrete sulla resistenza antimicrobica nell'accordo sulle pandemie;

    Øsostenere lo sviluppo di contromisure mediche innovative e l'accesso ad esse per affrontare il problema della resistenza antimicrobica, mediante, tra l'altro, antimicrobici, vaccini e strumenti diagnostici 65 .

    3.Una nuova governance interna per affrontare le sfide in tema di salute mondiale

    Il conseguimento degli obiettivi della presente strategia richiede un approccio di lavoro più coordinato all'interno della Commissione e insieme a Stati membri e partner. La salute mondiale infatti è sempre più influenzata da diverse politiche (come quelle in materia di clima, ambiente, energia, nutrizione, sicurezza alimentare, protezione sociale, demografia, istruzione, ricerca, assistenza umanitaria, finanza, commercio, politica industriale o politica estera e di sicurezza) che incidono sulla salute o consentono di risolvere i problemi di natura sanitaria coinvolgendo attivamente varie agenzie e organismi a livello nazionale e dell'UE nonché diverse istituzioni finanziarie. Ciò richiede un coordinamento rafforzato per contribuire alla realizzazione delle priorità della presente strategia e all'attuazione del nuovo concetto che essa introduce ossia una vera e propria governance della "salute in tutte le politiche".

    Principio guida 12. Collegare efficacemente all'interno della Commissione, delle agenzie e delle istituzioni finanziarie dell'UE tutte le politiche e le misure che influiscono sulla salute mondiale.

    La Commissione integrerà pienamente le considerazioni in materia di salute mondiale in tutti i settori politici dell'UE che influiscono su tale ambito, rafforzando il coordinamento interno attraverso la mappatura dei ruoli e delle responsabilità, delle politiche e degli strumenti e del modo in cui contribuiranno a realizzare le priorità della presente strategia.

    Ciò comporta l'attuazione di linee d'azione nei settori politici fondamentali seguenti:

    Øperseguire la neutralità climatica a livello globale entro il 2050, aumentando la capacità di adattamento, rafforzando la resilienza e riducendo la vulnerabilità ai cambiamenti climatici, in conformità dell'accordo di Parigi; 

    Øpromuovere un'azione ambiziosa a livello mondiale per affrontare i problemi della perdita di biodiversità, del traffico illegale di specie selvatiche, dell'inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo, dell'esposizione a sostanze tossiche. Promuovere l'approccio "One Health" nell'ambito del futuro quadro globale in materia di biodiversità da concordare in sede di conferenza delle parti della convenzione sulla diversità biologica (COP15) e dell'azione a livello mondiale per affrontare il problema del traffico illegale di specie selvatiche e ridurre il rischio di zoonosi. Sostenere la biodiversità del suolo, il perseguimento internazionale della riduzione dell'inquinamento atmosferico e della riduzione delle emissioni globali, la promozione di strumenti internazionali fondamentali e di un meccanismo globale per la gestione delle sostanze chimiche e dei rifiuti oltre il 2020, la negoziazione di un nuovo strumento giuridicamente vincolante per porre fine all'inquinamento da plastica e il conseguimento di risultati ambiziosi in materia di acqua e salute in occasione della imminente conferenza delle Nazioni Unite sull'acqua del 2023;

    Øpromuovere norme efficaci in materia di salute e sicurezza a livello mondiale, continuando a collaborare con l'Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) per sostenere l'integrazione del diritto a condizioni di lavoro sicure e sane nel quadro dei principi e dei diritti fondamentali sul lavoro dell'OIL;

    Øpotenziare l'assistenza umanitaria e il sostegno alle regioni e alle popolazioni più colpite dall'insicurezza alimentare e dall'alta incidenza della malnutrizione, monitorare i prezzi dei prodotti alimentari e mettere a disposizione le scorte per i paesi in difficoltà, come indicato nella comunicazione della Commissione "Proteggere la sicurezza alimentare e rafforzare la resilienza dei sistemi alimentari", del marzo 2022 66 e nella comunicazione sui fertilizzanti. Adottare un approccio sistemico accelerando la transizione verso un sistema alimentare sostenibile che possa apportare benefici ambientali e sociali e per la salute;

    Øsfruttare gli investimenti nel settore dell'istruzione per sostenere la salute a breve e lungo termine, in linea con gli impegni assunti al vertice sulla trasformazione dell'istruzione, dando priorità allo sviluppo della prima infanzia, all'educazione alla salute in generale, alla salute sessuale e riproduttiva e ai relativi diritti e ai pasti serviti nelle mense scolastiche attraverso i programmi con i paesi partner;

    Ørafforzare l'assistenza umanitaria e le operazioni di protezione civile relative alla salute mondiale in contesti di emergenza e di crisi, aumentando le capacità operative, analitiche, di monitoraggio e di comunicazione del Centro di coordinamento della risposta alle emergenze e della capacità di risposta umanitaria europea e impiegando un maggior numero di esperti di salute pubblica nelle aree di crisi. Sostenere la creazione di capacità di gestione delle catastrofi con organizzazioni come il centro di coordinamento dell'ASEAN per l'assistenza umanitaria. Rafforzare la disponibilità di capacità di risposta in campo sanitario nell'ambito del meccanismo unionale di protezione civile; sviluppare nuove capacità mediche e connesse ai al rischio chimico, biologico, radiologico o nucleare nell'ambito del pool europeo di protezione civile e di rescEU; rafforzare la cooperazione con l'OMS in materia di risposta alle emergenze e continuare a sostenere il suo lavoro di elaborazione di norme e processi di classificazione per le squadre mediche di emergenza dispiegabili a livello mondiale;

    Øfare in modo che il comportamento dei portatori di interessi pubblici e privati favorisca la salute mondiale in una serie di misure legate alla finanza i) promuovendo un comportamento a protezione della salute da parte delle imprese nazionali ed estere grazie all'inclusione delle conseguenze per la salute nella direttiva UE sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario 67 ; ii) collaborando con le istituzioni finanziarie internazionali e le agenzie di rating affinché inseriscano gli stessi criteri sulla salute nelle loro decisioni; e iii) collaborando con il Fondo monetario internazionale (FMI) affinché includa gli investimenti per la salute nella sua regolare valutazione della stabilità macroeconomica dei paesi, incoraggiando gli investimenti nella sanità pubblica;

    Øgarantire che la politica commerciale internazionale promuova la salute mondiale, in modo che le catene di approvvigionamento farmaceutico internazionali non siano interrotte e che i partner beneficino di farmaci, dispositivi medici e servizi, rafforzando la resilienza dei sistemi sanitari attraverso l'Iniziativa commerciale e sanitaria 68 dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) e condividendo le esperienze con i partner dell'OMC in materia di facilitazione del commercio. A tal fine è opportuno, tra l'altro, effettuare con i partner dell'OMC un bilancio annuale degli insegnamenti tratti dalla pandemia e monitorare l'attuazione della decisione ministeriale sull'accordo OMC sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio (accordo TRIPS) 69 che consente di autorizzare la produzione e l'esportazione dei vaccini contro la COVID-19 in modo rapido e semplificato senza il consenso del titolare del brevetto. Sarà discusso in modo costruttivo se estendere questo meccanismo agli strumenti terapeutici e diagnostici della COVID-19 e se sostenere l'aumento della capacità produttiva di vaccini e altri prodotti nei paesi in via di sviluppo; 

    Ønell'ambito del sostegno all'Alto rappresentante, elaborare la politica estera e di sicurezza comune e promuoverne la piena attuazione includendo la salute nei dialoghi politici con i partner per agevolare la cooperazione internazionale. L'azione esterna può agire da forza trainante per la promozione della salute mondiale, ad esempio attraverso una mappatura delle minacce alla sicurezza esterne. La salute mondiale dovrebbe essere integrata con altri fattori che la influenzano, come l'ambiente, la migrazione, la demografia o la sicurezza alimentare. Le linee d'azione future dovrebbero tra l'altro: i) sostenere l'istituzione di meccanismi di sorveglianza delle pandemie nei paesi terzi; ii) far circolare informazioni reciproche sui piani dei partner per promuovere obiettivi di politica estera e commerciale attraverso la salute; (iii) garantire la cooperazione con i partner che condividono le stesse idee a Ginevra, New York e a livello mondiale; e iv) prevenire la manipolazione delle informazioni e le ingerenze straniere, che possono utilizzare la salute mondiale come un'arma, e rispondervi. Una comunicazione efficace sull'azione dell'UE per la salute si è rivelata uno strumento molto utile a questo proposito;

    Øgarantire un ruolo attivo delle delegazioni dell'UE nell'attuazione della presente strategia. Durante la pandemia di COVID-19, le delegazioni dell'UE si sono dimostrate uno strumento efficace, raccogliendo informazioni sulla salute a livello mondiale, comunicando e sensibilizzando in merito alle priorità dell'UE, migliorando al contempo la consapevolezza politica. Il ruolo delle delegazioni dell'UE dovrà essere rafforzato, assicurando competenze specifiche in settori legati alla salute di importanza geostrategica. Sarà valutato il rafforzamento di tali competenze anche mediante il distacco di esperti.

    Principio guida 13. Collegare e coordinare meglio le politiche e le misure dell'UE e degli Stati membri affinché si parli con una sola voce e si garantisca un'azione efficace a livello mondiale.

    Il ruolo guida dell'UE è stato fondamentale nella lotta contro la pandemia di COVID-19 a livello mondiale mediante l'approccio "Team Europe", nel cui ambito l'UE e gli Stati membri agiscono nei limiti delle rispettive competenze. Il rafforzamento di tale ruolo guida è essenziale per accrescere l'impatto del contributo dell'UE sulla salute mondiale e per definire un nuovo ordine sanitario a livello mondiale basato sui valori fondamentali dell'Unione. Gli Stati membri dell'UE e i portatori di interessi sono concordi nel ritenere che ciò richieda un coordinamento più stretto in termini pratici, che non solo rispetti le competenze specifiche, ma agevoli il processo decisionale che avverrebbe attraverso i canali stabiliti ufficialmente.

    Basandosi sulle idee degli Stati membri dell'UE, la presente strategia suggerisce di definire modalità pratiche per migliorare il coordinamento nel 2023 70 , adottando le linee d'azione seguenti:

    Øgarantire la sinergia tra le strategie nazionali e quelle dell'UE in materia di salute mondiale;

    Øagevolare la condivisione di informazioni e di intelligence tra l'UE e gli Stati membri nei numerosi punti di contatto che si occupano di salute mondiale (Bruxelles, capitali degli Stati membri, Ginevra e New York), aumentando le capacità e/o le competenze in materia di salute negli ultimi due. ciò si baserà su un'iniziativa in corso della presidenza ceca del Consiglio volta a rispondere a tale esigenza;

    Øraccogliere i pareri degli Stati membri, anche attraverso sondaggi periodici su argomenti specifici, per agevolare la definizione delle posizioni;

    Ørealizzare una mappatura permanente delle misure fondamentali e degli sforzi di finanziamento dell'UE e dei suoi Stati membri per comprendere meglio le azioni in corso e per consentire di collegare gli strumenti alle priorità della strategia, prendendo in considerazione, se necessario, l'aiuto di riunioni ministeriali congiunte nei settori della salute, delle finanze, degli affari esteri e dello sviluppo;

    Ørafforzare il coordinamento a monte con gli Stati membri, in particolare nelle sedi in cui non tutti gli Stati membri partecipano direttamente (ad esempio il G7, il G20 e l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (OCSE));

    Ørafforzare il coordinamento dell'UE e la creazione di alleanze per garantire la presenza e il ruolo decisionale dell'UE nelle organizzazioni internazionali;

    Ørafforzare la comunicazione esterna in funzione della strategia, in modo che gli sforzi dell'UE e degli Stati membri ricevano un riconoscimento adeguato, utilizzando l'approccio "Team Europe" come marchio distintivo per un'azione efficace dell'UE in materia di salute, in linea con la strategia "Global Gateway".

    4.Una nuova governance multilaterale per l'ordine mondiale emergente in materia di salute 

    Dopo la comunicazione del 2010, sta emergendo un nuovo ordine mondiale in materia di salute: un sistema in continua evoluzione con una molteplicità di nuovi portatori di interessi e iniziative che ridefiniscono le relazioni a livello mondiale relative alla salute in un contesto geopolitico complesso. La pandemia di COVID-19 è stata una cartina di tornasole di ciò che è essenziale e di ciò che deve cambiare o che manca per realizzare una governance globale della sanità efficace. La Commissione applicherà i principi guida indicati di seguito, invitando gli Stati membri a fare altrettanto.

    Principio guida 14. Sostenere un'OMS più forte, efficace e responsabile.

    Tutti gli Stati membri dell'UE-27 sono membri dell'OMS e, anche se l'UE non è formalmente un suo membro, l'OMS ha sempre ricevuto il fermo sostegno dell'UE, anche nei momenti in cui il suo ruolo era in pericolo. La pandemia di COVID-19 ha dimostrato che l'OMS è il fondamento del sistema sanitario multilaterale e al contempo ha anche messo in luce alcune carenze. La presente strategia dovrebbe mirare a garantire un ulteriore rafforzamento della leadership, dell'efficacia, dell'efficienza e della responsabilità dell'OMS e ad allineare le priorità di quest'ultima e dell'UE.

    Le linee d'azione seguenti avranno la priorità: 

    Øadoperarsi affinché l'UE ottenga lo status di osservatore formale con pieni diritti di partecipazione come primo passo verso la piena adesione all'OMS;

    Øcontribuire a rendere il finanziamento dell'OMS più sostenibile in linea con le decisioni della 75a sessione dell'Assemblea mondiale della sanità 71 entro il 2030-2031;

    Øfar progredire la riforma dell'OMS per rafforzarne la governance, l'efficienza, la responsabilità e l'applicazione delle norme conformemente al carattere di un'organizzazione guidata dai propri membri;

    Ørafforzare l'attenzione dell'OMS sul suo ruolo normativo in settori aventi pertinenza globale, a partire dal rafforzamento del regolamento sanitario internazionale e dall'introduzione di un futuro accordo sulle pandemie entro il 2024, ed esplorando altri ambiti quali la governance dei dati relativi alla salute e la forza lavoro;

    Ørafforzare la cooperazione con l'OMS, a livello europeo centrale e regionale, utilizzando i meccanismi di mappatura sopra citati per garantire un maggiore allineamento delle priorità dell'UE e dell'OMS. Tali obiettivi comuni orienteranno il significativo contributo volontario dell'UE all'OMS. Nel 2020 e nel 2021 i contributi volontari della Commissione si sono collocati complessivamente al quarto posto, mentre l'UE e i suoi Stati membri hanno contribuito per oltre il 20 % al bilancio dell'OMS, erogando il maggior contributo 72 .

    Principio guida 15. Orientare la nuova governance sanitaria globale colmando le lacune e garantendo la coerenza dell'azione.

    Come dimostrato ancora una volta durante la pandemia di COVID-19, la governance sanitaria globale (l'insieme di istituzioni, attori, norme e finanziamenti in questo campo) deve essere rafforzata per garantire i) la disponibilità dei meccanismi necessari per affrontare i problemi per la salute; e ii) l'allineamento adeguato tra la pluralità di organismi attivi nella sanità a livello mondiale, evitando duplicazioni e frammentazioni che rendono più difficile dare risposte efficaci ed efficienti ai problemi di natura sanitaria.

    Nel breve termine il sistema delle Nazioni Unite, il G7, il G20 e l'OCSE hanno dato un importante impulso all'azione a livello mondiale. Il patto del G7 per la preparazione alle pandemie 73 è un buon esempio: in assenza di una rete globale di sorveglianza degli agenti patogeni, esso cerca di collegare le reti parziali esistenti. Un altro buon esempio è il fondo per le pandemie istituito nell'ambito del G20 74 , che colma il fabbisogno di finanziamento immediato a livello mondiale, nazionale e regionale.

    Nel lungo termine lo sviluppo di una solida governance sanitaria globale deve colmare le lacune esistenti e garantire la coerenza. Oltre alla ricerca di un accordo sulla pandemia (cfr. la sezione 2.3), si darà priorità alle linee d'azione seguenti:

    Øadoperarsi per creare una cooperazione permanente e sinergie tra il settore sanitario e quello della finanza nel quadro di un accordo permanente tra le politiche sanitarie e quelle finanziarie al fine di rispondere efficacemente alle minacce per la salute e l'economia globale, sulla base del lavoro della task force congiunta Finanza-Salute del G20. Obiettivo di tale accordo sarebbe la valutazione dell'impatto economico delle minacce per la salute e delle sue vulnerabilità a livello mondiale e l'individuazione di misure che i governi dovrebbero attuare per essere preparati meglio a un'eventuale crisi. Occorrerebbe quindi mobilitare le risorse finanziarie necessarie nei casi in cui l'OMS abbia dichiarato un'emergenza pandemica, in modo che i paesi possano gestire meglio le ripercussioni economiche e sociali che ne derivano;

    Ørafforzare l'allineamento e il coordinamento tra le iniziative sanitarie mondiali per garantire la massima efficienza ed esaminare soluzioni permanenti 75 che possano combinare o ampliare le operazioni di diversi fondi esistenti nel settore sanitario e continuare a concedere finanziamenti consistenti per le loro principali attività 76 ;

    Øgarantire che i problemi sanitari mondiali rimangano al centro del dibattito internazionale e che i massimi dirigenti vi partecipino strutturalmente per dare impulso alle iniziative per la sanità mondiale, in cui l'OMS svolge un ruolo di primo piano, e per assumersi responsabilità individuali e collettive; sostenere una struttura che coinvolga, ove necessario, i capi di Stato e di governo, nel contesto delle discussioni multilaterali in corso.

    Principio guida 16. Garantire un ruolo più forte dell'UE nelle organizzazioni e negli organismi internazionali.

    L'UE e i suoi Stati membri contribuiscono finanziariamente in misura considerevole, nell'ambito di un approccio "Team Europe", a tutte le principali istituzioni internazionali e iniziative sanitarie mondiali. Pertanto è fondamentale garantire che questi contributi finanziari si traducano nell'esercizio di poteri decisionali commisurati per raggiungere gli obiettivi della presente strategia.

    Le linee d'azione seguenti avranno la priorità:

    Øgarantire un livello di partecipazione e un ruolo decisionale in tutte le istituzioni e gli organismi che sia commisurato ai contributi dell'UE e degli Stati membri per accrescerne gli effetti;

    Ømonitorare i contributi finanziari dell'UE erogati alle organizzazioni e agenzie internazionali e alle iniziative e il modo in cui essi sostengono le priorità dell'UE;

    Øsviluppare un piano per aumentare ulteriormente l'influenza dell'UE in tempi ragionevoli, laddove l'influsso dell'UE nelle istituzioni e negli organismi non sia commisurato ai suoi contributi, con l'obiettivo di garantire l'allineamento.

    5.Ampliare i partenariati strategici dell'Unione in materia di salute e rimodellare il suo impegno con i diversi portatori di interessi

    I grandi problemi in tema di salute mondiale a livello internazionale richiedono un ampliamento dei partenariati, che metta a frutto il potenziale ineguagliato dell'UE di guida della cooperazione internazionale.

    La Commissione applicherà i principi guida indicati di seguito, invitando gli Stati membri a fare altrettanto.

    Principio guida 17. Ampliare i partenariati basati su parità di condizioni, cotitolarità, interesse reciproco e priorità strategiche.

    L'obiettivo della strategia "Global Gateway" è approfondire partenariati significativi e reciprocamente vantaggiosi con un'ampia gamma di partner e portatori di interessi tradizionali e non tradizionali. Pilastro fondamentale di tale processo è la salute. L'UE continuerà a sviluppare partenariati per sostenere il miglioramento della salute a livello mondiale, con particolare attenzione ai paesi che hanno sistemi sanitari più deboli.

    Le relazioni dell'UE con i partner devono essere basate sulla titolarità: l'UE e i suoi partner devono assumersi la responsabilità che è fondamentale per il conseguimento della sovranità sanitaria.

    I partenariati bilaterali dell'UE si baseranno sulla collaborazione già in essere con un'ampia gamma di partner e controparti, tra cui le autorità sanitarie nazionali, le istituzioni sanitarie pubbliche e altri organismi competenti. Nello spirito di un partenariato significativo, l'UE incoraggerà i paesi partner ad assumere e a rispettare impegni ambiziosi per prevenire le minacce alla salute, migliorare quest'ultima e investire nei servizi sanitari per tutta la popolazione, aumentando l'impegno delle risorse nazionali per la salute nel lungo termine. Ciò include ad esempio l'avanzamento dell'Africa verso il conseguimento dell'obiettivo fissato nella dichiarazione di Abuja del 2001 dell'Unione africana 77 di destinare almeno il 15 % del bilancio annuale al miglioramento del settore sanitario, tenendo conto del necessario margine di bilancio.

    L'UE è impegnata ad ampliare i partenariati nel settore sanitario a livello regionale. Il regionalismo è un aspetto importante per la salute mondiale e i portatori di interessi regionali svolgono un ruolo sempre più rilevante. Sarà essenziale approfondire i partenariati in tale settore a livello regionale, anche in Africa, in America latina e Caraibi, nella regione Asia-Pacifico, e sostenere la cooperazione sud-sud.

    Il vertice UE-Unione africana del febbraio 2022 ha rafforzato il partenariato nel settore della salute tra l'UE e l'Africa, che è alla base di cinque iniziative "Team Europe" con partner africani 78 . L'UE è inoltre impegnata nell'iniziativa UE-Africa nell'ambito dell'impresa comune "Salute globale EDCTP3 3", che si basa sul partenariato Europa-paesi in via di sviluppo per gli studi clinici e che riunisce 15 membri dell'UE e 21 membri dell'Africa e altri attori pubblici e privati, provenienti dall'industria, dal settore della filantropia o da paesi terzi e paesi non africani.

    In America latina e nei Caraibi si sta sviluppando un'iniziativa regionale "Team Europe" 79 incentrata sugli aspetti seguenti: 1) impegno del settore privato, 2) miglioramento delle catene di approvvigionamento regionali, integrazione commerciale e ambiente imprenditoriale, 3) rafforzamento normativo, 4) consolidamento della domanda e raggruppamento degli appalti, 5) cooperazione scientifica, 6) preparazione alle pandemie e sicurezza sanitaria e 7) altri settori legati alla salute (dati sanitari, tecnologie digitali ed emergenti, malattie non trasmissibili, sistemi sanitari ecc.). Il partenariato sosterrà gli sforzi regionali in corso, in particolare il piano per l'autosufficienza in materia sanitaria, approvato dalla Comunità degli Stati latinoamericani e caraibici (CELAC) nel settembre 2021, che prevede azioni per rafforzare le capacità di produzione di vaccini e farmaci nella regione. Un partner fondamentale sarà l'Organizzazione panamericana della salute (PAHO/OMS).

    In linea con la strategia per la cooperazione nella regione indo-pacifica, l'UE continuerà collaborare con i partner di tale regione per rafforzare le loro capacità, la loro sovranità sanitaria e la loro preparazione alle pandemie, in particolare a favore dei paesi meno sviluppati nella regione. Potenzierà la ricerca collaborativa sulle malattie trasmissibili nel contesto del programma di ricerca "Orizzonte Europa" e, in linea con la strategia farmaceutica, rafforzerà la cooperazione multilaterale per garantire la sicurezza e la diversificazione delle catene di approvvigionamento industriale in ambito sanitario e farmaceutico, al fine di agevolare l'accesso a farmaci e prodotti sanitari di qualità. Esaminerà inoltre la possibilità di rafforzare la cooperazione UE-ASEAN nell'ambito di un approccio "One Health", promuovendo collegamenti più stretti tra le capacità sanitarie regionali, come il nuovo Centro ASEAN per le emergenze di salute pubblica e le malattie emergenti (ACPHEED).

    L'UE darà ulteriore priorità alla resilienza sanitaria nei paesi limitrofi: sta assistendo attivamente i suoi partner nei Balcani occidentali e nei paesi limitrofi per migliorare le loro norme sanitarie e ridurre la probabilità di future chiusure delle frontiere a causa di emergenze sanitarie. Sostiene inoltre i paesi candidati effettivi e potenziali, tra cui l'Ucraina, la Moldova e la Georgia, affinché allineino la loro legislazione sanitaria con quella dell'UE e siano in grado di attuarla. A sostegno di tale obiettivo figura la mobilitazione delle agenzie dell'UE (ECDC ed EMA), in particolare attraverso l'attuazione dell'acquis dell'UE sulle minacce per la salute a carattere transfrontaliero conformemente alle norme dell'UE, il programma di formazione in epidemiologia per il rafforzamento delle capacità del personale sanitario nazionale nei paesi limitrofi e nei Balcani occidentali, lo sviluppo di approcci "One-Health" sulla resistenza antimicrobica, il rafforzamento dei sistemi di sorveglianza e delle capacità in materia di microbiologia della sanità pubblica e la cooperazione regionale nel campo dell'informazione sulle epidemie, della valutazione dei rischi, della preparazione, della risposta e delle emergenze per quanto riguarda la salute pubblica.

    I partner dei Balcani occidentali e l'Ucraina sono stati invitati a far parte del comitato per la sicurezza sanitaria in qualità di osservatori e i Balcani occidentali sono tutti firmatari dell'accordo sull'aggiudicazione congiunta di contromisure mediche dell'UE.

    Gli Stati Uniti (USA) sono un partner fondamentale per quanto riguarda la salute mondiale, come dimostrato dal programma USA-UE per vincere la pandemia globale: vaccinare il mondo, salvare vite umane adesso e ricostruire una migliore sicurezza sanitaria 80 , dall'accordo amministrativo con il dipartimento statunitense della Sanità e dei Servizi umani sulle minacce alla sanità pubblica 81 , dalla task force transatlantica sulla resistenza antimicrobica 82 , dalla task force congiunta UE-USA per affrontare i problemi della produzione e della catena di approvvigionamento nel contesto COVID19 83 e dal coordinamento con l'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale. Il partenariato UE-USA dovrebbe essere ampliato in modo da coprire un insieme più completo di questioni legate alla salute, istituendo una task force UE-USA sulla cooperazione sanitaria per la sicurezza sanitaria, la politica di lotta contro il cancro e la governance sanitaria globale.

    La stretta collaborazione con partner e donatori che condividono le stesse idee, come il Canada, il Giappone e il Regno Unito, tra gli altri, su questioni come il rafforzamento dei sistemi sanitari, l'equità e la copertura sanitaria universale, continuerà a essere determinante per lo sviluppo di approcci multilaterali per far fronte alle sfide globali. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie collabora con altri centri di questo tipo istituiti in paesi terzi, tra cui quelli statunitensi.

    Per attuare questo principio guida, saranno privilegiate le linee d'azione seguenti:

    Øfocalizzazione, in tutte le regioni, sui partner più bisognosi e sui contesti in cui è possibile ottenere risultati concreti, tenendo conto anche di problemi specifici come le situazioni di conflitto, promuovendo una cooperazione in cui i governi si assumano responsabilità e agevolino l'efficacia del sostegno;

    Ødare ulteriore priorità alla salute nei paesi limitrofi e nell'ambito del sostegno ai paesi candidati effettivi e potenziali; schierarsi dalla parte dell'Ucraina e della Moldova, i cui sistemi sanitari sono sottoposti a enormi tensioni a causa della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina, e fornire un sostegno esaustivo agli sforzi di ricostruzione postbellica, modernizzando e ricostruendo i loro sistemi sanitari;

    Øsfruttare i punti di forza dell'UE attraverso organismi regionali unici (come il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e l'Agenzia europea per i medicinali (EMA)) che possono collaborare con altre iniziative regionali a livello mondiale, condividendo dati, scienza e conoscenze dell'UE e beneficiando delle competenze di paesi terzi. Ciò rafforzerebbe la collaborazione con organismi quali i centri africani per la prevenzione e il controllo delle malattie, l'Agenzia africana per i medicinali e altri enti simili nei paesi limitrofi e con programmi in America latina e nella regione indo-pacifica (come il programma di risposta e preparazione alle pandemie del Sud-Est asiatico che sostiene i paesi dell'ASEAN nel rafforzamento delle capacità nazionali di controllo della COVID-19).

    Principio guida 18. Rafforzare l'impegno con i principali portatori di interessi nell'ambito sanitario mondiale.

    Alcune organizzazioni mondiali della società civile, organizzazioni filantropiche, iniziative sanitarie mondiali (come il Fondo globale, Gavi, CEPI e altri), nonché altri organismi delle Nazioni Unite (tra cui l'UNFPA, l'UNICEF, l'UNAIDS), banche multilaterali di sviluppo e portatori di interessi privati hanno volumi di finanziamento superiori a quelli che molti paesi donatori forniscono da soli. Il coinvolgimento di questi portatori di interessi è fondamentale per garantire il coordinamento e la complementarità degli sforzi. La cooperazione con tutti i tipi di organizzazioni della società civile (comprese quelle giovanili), con le organizzazioni dei pazienti, con le parti sociali, con i parlamenti e con le comunità in generale è fondamentale per consentire all'UE di esprimere il proprio sostegno alla solidarietà e alla democrazia, nonché la propria attenzione a una governance aperta e trasparente e ai diritti umani. Altrettanto importante è l'impegno con le comunità e l'ambito locale, che può favorire l'efficacia dell'azione. Infine il ruolo del settore privato è fondamentale soprattutto nelle industrie farmaceutiche, biotecnologiche o med-tech e per le soluzioni digitali, per contribuire al miglioramento dell'autosufficienza.

    Per attuare questo principio guida, saranno privilegiate le linee d'azione seguenti:

    Øcontinuare a costruire partenariati solidi con i portatori di interessi nell'ambito della salute mondiale i) promuovendo priorità comuni; ii) aiutando a raggiungere gli obiettivi del settore pubblico; iii) garantendo la responsabilità; e iv) evitando la frammentazione che potrebbe compromettere l'efficacia dell'azione in materia di salute mondiale. L'UE sosterrà gli sforzi di queste organizzazioni per coordinare meglio la loro azione, evitare duplicazioni e massimizzare il loro effetto sul campo. L'UE continuerà a sostenere una forte collaborazione e la definizione di obiettivi condivisi, ad esempio nell'ambito del piano d'azione globale per una vita sana e il benessere per tutti 84 ;

    Øcontinuare a sostenere il rafforzamento della società civile come partner della strategia e far sì che i popoli possano far sentire la loro voce e svolgere un ruolo per quanto riguarda la loro salute, anche responsabilizzando i governi e gli operatori sanitari. L'UE amplierà tale sostegno alla partecipazione e al coinvolgimento delle comunità nei processi in materia di sanità. 
    Le comunità sono fondamentali e la dimensione locale può favorire l'efficacia dell'azione;

    Øassicurare che il settore privato e l'industria sanitaria siano adeguatamente presi in considerazione e coinvolti nelle loro varie forme, tra cui la produzione di beni, la fornitura di servizi e il sostegno.

    6.Finanze

    La pandemia di COVID-19 ha reso più che mai evidenti i rischi legati ai sistemi sanitari affetti da carenze di risorse. Ha contribuito a una mobilitazione senza precedenti di fondi per la sanità mondiale e ha aumentato la consapevolezza dell'importanza di promuovere azioni preventive per combattere l'inquinamento e proteggere la natura. Tali sforzi di finanziamento devono essere sostenuti per far sì che contribuiscano debitamente a migliorare la salute e il benessere delle persone, a rafforzare i sistemi sanitari e a combattere le minacce per la salute a livello mondiale.

    La Commissione applicherà i principi guida indicati di seguito, invitando gli Stati membri a fare altrettanto.

    Principio guida 19. Potenziare i finanziamenti dell'UE per la salute mondiale e cercare di ottenere il massimo impatto.

    L'UE e i suoi Stati membri dovrebbero investire nella sanità mondiale in modo prevedibile e sostenibile, nonché in modo commisurato a esigenze e obiettivi ambiziosi. È importante tener presente che i risultati dipenderanno non solo dalla quantità, ma sempre più dalle modalità di finanziamento, per cui è necessario un monitoraggio più attento dell'impatto del contributo finanziario dell'UE nel suo complesso. Inoltre occorre fare leva su altre fonti di finanziamento, compresi i contributi dei partner e l'utilizzo di nuovi strumenti finanziari per soddisfare l'alto livello di ambizione della strategia.

    Per attuare questo principio guida, saranno privilegiate le linee d'azione seguenti:

    Ødare priorità alla salute mondiale in tutti i programmi di finanziamento del bilancio dell'UE, tra cui il programma "UE per la salute", Orizzonte Europa, l'NDICI-Europa globale, lo strumento di assistenza preadesione e lo strumento per l'assistenza tecnica e lo scambio di informazioni. Il sostegno al bilancio rimarrà un metodo fondamentale, ove opportuno, per orientare le politiche e le riforme nazionali e garantire un dialogo politico forte con i paesi partner;

    Øadempiere all'impegno a livello finanziario per la salute mondiale nell'ambito del quadro finanziario pluriennale. L'UE si è impegnata a destinare almeno il 20 % per lo sviluppo umano e l'inclusione sociale nell'ambito dell'aiuto pubblico allo sviluppo 85 nel quadro dello strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale – Europa globale (NDICIEuropa globale). Nell'ambito dell'NDICI-Europa globale, nel periodo 2021-2027, l'UE ha disposto finora lo stanziamento di oltre 4,4 miliardi di EUR 86 di sovvenzioni per la sanità mondiale a livello regionale, nazionale e mondiale, che dovrebbero essere debitamente concesse in linea con la presente strategia;

    Øcercare nuove modalità di finanziamento con un approccio "Team Europe" efficace in cui le risorse dell'UE e degli Stati membri possano essere condivise per ottenere il massimo impatto. L'UE si adopererà affinché i suoi Stati membri aumentino i finanziamenti per la sanità mondiale in linea con le priorità della strategia;

    Øincoraggiare l'uso di strumenti finanziari innovativi e basarsi sul Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile Plus (EFSD+) che agevola l'accesso ai finanziamenti misti e alle garanzie di bilancio. Una parte specifica dedicata allo sviluppo umano nell'ambito dell'architettura aperta dell'EFSD+ offre l'opportunità di mobilitare ulteriori investimenti nella salute. Insieme alla Banca europea per gli investimenti e alla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, la Commissione intende sviluppare un quadro per i finanziamenti in materia di salute mondiale, allineato alle sue priorità, a quelle dei paesi partner e ai rispettivi mandati delle due banche. Incoraggiare la partecipazione di investitori privati, se pertinente e in linea con le priorità dell'UE;

    Øprivilegiare iniziative di co-investimento con partner locali e finanziamenti condivisi con altri portatori di interessi internazionali. L'UE deve definire il futuro dei vari fondi e delle varie iniziative ponendosi al centro della loro governance e influenzando le loro priorità, i loro flussi finanziari e le loro azioni. L'UE incoraggerà e aiuterà la mobilitazione delle risorse interne nei paesi partner e l'efficienza come fonte più sostenibile di finanziamento pubblico;

    Øsostenere un aumento dei finanziamenti accessibili per i paesi ricorrendo ai prestiti delle banche multilaterali di sviluppo e a un aumento dei finanziamenti sostenibili, ad esempio attraverso diritti speciali di prelievo sui prestiti per contribuire al Poverty Reduction and Growth Trust e al Resilience and Sustainability Trust del Fondo monetario internazionale (FMI);

    Øinsieme agli Stati membri, l'UE promuoverà nuovi metodi di finanziamento, tra cui il trasferimento del debito o la riduzione iniziale del tasso d'interesse sui prestiti, per la conversione del debito in investimenti nelle riforme del sistema sanitario e in nuovi programmi salvavita. Tali operazioni potrebbero essere facilitate da garanzie e prestiti agevolati, in collaborazione con le istituzioni finanziarie per lo sviluppo, in modo da contribuire a rendere disponibili i fondi pubblici e incentivare le riforme del sistema sanitario. L'aumento delle entrate derivanti dalle imposte ambientali può ridurre il finanziamento del debito e mobilitare risorse per i servizi sanitari pubblici. I paesi dovrebbero essere incoraggiati a garantire che, nella misura del possibile, chi inquina sia tenuto a sostenere i costi dell'inquinamento causato;

    Ødiversificare i finanziamenti sanitari nazionali, sostenere le riforme dei sistemi e dei finanziamenti sanitari sia nei paesi che nelle iniziative sanitarie globali, nonché rafforzare la gestione della spesa pubblica;

    Ømonitorare la spesa sanitaria a favore dei paesi a reddito medio-basso, in particolare l'aiuto pubblico allo sviluppo, l'andamento dei finanziamenti nazionali e i finanziamenti di altri donatori.

    7.    Azioni previste: assunzione di responsabilità mediante il monitoraggio e la valutazione

    Il conseguimento delle priorità della presente strategia richiederà un processo inclusivo e globale, si basa su un'azione permanente condotta mediante un approccio "Team Europe" e una interazione forte con i partner di tutto il mondo. L'attuazione della strategia sarà rafforzata in modo significativo istituendo partenariati efficaci con gli Stati membri, i paesi partner, la società civile, comprese le organizzazioni giovanili, i portatori di interessi a livello regionale e mondiale, le istituzioni finanziarie internazionali, il mondo accademico e il settore privato.

    Principio guida 20. Valutare i progressi e garantire la responsabilità dell'azione dell'UE in materia di salute mondiale mediante un monitoraggio e una valutazione permanenti.

    Per attuare questo principio guida, saranno privilegiate le linee d'azione seguenti:

    Øl'attuazione della strategia sarà monitorata utilizzando parametri e indicatori chiave che saranno elaborati nel 2023 con il contributo di un progetto "UE per la salute", iniziando a monitorare le azioni realizzate a partire dal 2020. I parametri e gli indicatori saranno legati direttamente alle azioni e ai risultati sanitari che rispondono alle priorità dell'UE e saranno resi pubblici 87 . L'obiettivo è valutare l'impatto delle azioni e dei finanziamenti dell'UE e riuscire ad adeguarle se necessario per conseguire gli obiettivi ambiziosi fissati nella strategia e soddisfare le priorità dell'UE in modo più ampio;

    Ønel 2030 la Commissione effettuerà un riesame intermedio oltre a una valutazione finale dell'attuazione della strategia;

    Øla Commissione terrà costantemente informati il Parlamento europeo, il Consiglio e la società civile sui progressi riguardanti i finanziamenti e l'attuazione, organizzando scambi regolari ad alto livello e pubblicando una relazione, in linea di massima, ogni due anni. In particolare l'UE terrà un dialogo strutturato con i portatori di interessi nell'ambito dello svolgimento annuale del forum sulla politica sanitaria globale per discutere in merito all'attuazione e apportare le necessarie modifiche.

    8.    Conclusioni

    La definizione di una strategia ambiziosa per la salute mondiale è fondamentale in un mondo in cui le malattie non conoscono frontiere e in cui la salute è essenziale per proteggere il benessere delle persone, garantire la stabilità delle società e realizzare uno sviluppo sostenibile in un panorama geopolitico complesso.

    La presente strategia, che si basa sui principi di equità e solidarietà e sui diritti umani e che è animata dallo spirito di partenariato e alimentata dalla determinazione a rafforzare la governance globale, stabilisce tre priorità politiche e 20 principi guida e definisce linee d'azione concrete per contribuire al miglioramento della salute per tutti in un mondo che cambia.

    Entro il 2030, la presente strategia tenterà di invertire la tendenza e di riguadagnare il terreno perduto per quanto riguarda gli obiettivi in materia di salute universale fissati negli obiettivi di sviluppo sostenibile per il 2030, concentrando le forze sulle questioni fondamentali (rafforzamento dei sistemi sanitari, copertura sanitaria universale, assistenza sanitaria di base, salute pubblica, determinanti della salute), affrontando gli squilibri nella forza lavoro e prestando particolare attenzione a donne, ragazze e persone vulnerabili.

    La digitalizzazione e la ricerca saranno strumenti fondamentali e daranno forma alla trasformazione digitale in corso e alle potenzialità di innovazione in modo equo.

    Si conseguirà un salto di qualità nella sicurezza sanitaria istituendo un meccanismo permanente che rafforzi l'equità nello sviluppo di strumenti e nell'accesso ad essi, quali i vaccini, una rete di sorveglianza globale che incarni pienamente i principi "One Health" e solide norme internazionali, che comprendano anche misure rafforzate per affrontare la resistenza antimicrobica.

    L'UE continuerà a svolgere il suo ruolo guida nel campo della salute mondiale e cercherà di definire il nuovo ordine sanitario mondiale emergente al centro del quale vi sia un'Organizzazione mondiale della sanità più efficace e responsabile e in cui l'UE abbia uno status di osservatore formale.
    Le nuove vie da seguire consisteranno nel colmare le attuali lacune della governance globale creando un collegamento permanente tra la salute globale e l'impegno finanziario, far sì che vi sia una costante attenzione da parte dei massimi dirigenti politici e una disponibilità di finanziamenti efficaci. Sfruttare lo slancio dei portatori di interessi per la salute mondiale e delle iniziative private per promuovere obiettivi comuni, evitando le duplicazioni delle azioni e garantendo un'azione coerente nel sistema sanitario multilaterale, consentirà di apportare un cambiamento radicale al fine di garantire il miglioramento della sicurezza sanitaria a livello mondiale.

    I partenariati internazionali saranno ampliati con la nuova strategia Global Gateway, basata sulla cotitolarità e la corresponsabilità dei partner per promuovere la sovranità sanitaria, una maggiore resilienza e autonomia che permetta di mirare ai soggetti più bisognosi in luoghi dove il nostro impegno può ottenere i massimi risultati e di realizzare le nostre priorità sanitarie, nell'interesse più ampio dell'UE.

    Ci baseremo sull'approccio "Team Europe" per esprimerci con una voce davvero unica e forte, assicurando la sinergia tra le strategie nazionali e dell'UE in materia di salute mondiale, mobilitando tutte le politiche (interne ed esterne) a favore della salute mondiale e garantendo uno stretto coordinamento con gli Stati membri in modo che l'azione politica e i mezzi finanziari siano legati alle nuove priorità.

    L' importante contributo finanziario dell'UE alla salute mondiale sarà reso ancora più incisivo, grazie a finanziamenti innovativi, alla condivisione di finanziamenti a livello internazionale e al coinvestimento da parte dei paesi partner.

    L'istituzione di un sistema di monitoraggio solido e trasparente, che rilevi gli sforzi dell'UE e individui gli effetti ottenuti, con l'aiuto dei portatori di interessi, garantirà la responsabilizzazione riguardo all'azione dell'UE nel settore cruciale della salute mondiale e massimizzerà il sostegno e la capacità di influenza dell'Unione.

    La Commissione invita gli Stati membri, il Parlamento europeo, gli altri organismi europei, i portatori di interessi e i partner di tutto il mondo a unirsi ai suoi sforzi e a trasformare in realtà questa strategia ambiziosa, garantendo il miglioramento della salute per tutti in un mondo che cambia.



    ALLEGATO 1: Progetti principali

    L'elenco non esaustivo di progetti presentato in questo allegato sostiene le linee d'azione menzionate nella presente strategia.

    Progetti

    Calendario indicativo

    Progetti mondiali

    1.Creare un sistema di coordinamento con gli Stati membri dell'UE affinché l'UE possa esprimersi con una voce incisiva e svolgere un importante ruolo guida nell'ambito della salute mondiale sulla base di un approccio "Team Europe". Con il sostegno del programma "UE per la salute".

    Secondo semestre 2023

    2.Estendere l'attuale rete europea di sorveglianza della resistenza antimicrobica per farne un meccanismo di sorveglianza integrato che si occupi di tutti gli agenti patogeni. Con il sostegno del programma "UE per la salute".

    2023-2024

    3.Sfruttare il potenziale dei dati sanitari a livello mondiale. Con il sostegno del programma "UE per la salute".

    2023-2024

    4.Promuovere accordi di mobilità reciprocamente vantaggiosi con i partner, sostenendo anche i paesi partner nella formazione, nell'assunzione, nell'impiego e nella conservazione del personale sanitario e garantendone lo sviluppo professionale mediante l'istruzione e i programmi di formazione professionale per il personale ausiliario. Con il sostegno dello strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale – Europa globale (NDICI-Europa globale) e del programma "UE per la salute".

    2023-2025

    5.Seguire, monitorare e valutare l'attuazione della strategia dell'UE in materia di salute mondiale, pubblicando una relazione, in linea di massima ogni due anni, sostenendo il dialogo continuo e il coinvolgimento dei principali portatori di interessi. Con il sostegno del programma "UE per la salute".

    2023

    6.sostenere il partenariato per le forniture dell'UNPFA (Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione), contribuendo a porre fine ai bisogni insoddisfatti di pianificazione familiare e alla mortalità materna prevenibile. Con il sostegno dell'NDICI-Europa globale (45 milioni di EUR impegnati).

    2023-2027

    7.Sostenere il fondo globale per la lotta contro l'AIDS, la tubercolosi e la malaria e il rafforzamento del sistema sanitario. Con il sostegno dell'NDICIEuropa globale (715 milioni di EUR impegnati).

    2023-2025

    8.Sostenere il partenariato sulla copertura sanitaria universale gestito dall'OMS per promuovere la copertura sanitaria universale e rafforzare i sistemi sanitari nei paesi partner. Con il sostegno dell'NDICI-Europa globale e dello strumento per il sostegno di emergenza (125 milioni di EUR previsti).

    2023-2027

    9.Sostenere l'Alleanza per i vaccini, Gavi, al fine di garantire la diffusione della vaccinazione contro le malattie infantili e sostenere sempre più la salute degli adulti (ad esempio somministrando il vaccino contro il papillomavirus umano). Con il sostegno dell'NDICI-Europa globale (300 milioni di EUR impegnati).

    2021-2025

    10.Sostenere il Fondo per le pandemie. Con il sostegno dell'NDICI-Europa globale (427 milioni di EUR impegnati).

    2023-2027

    11.Sostenere la distribuzione di vaccini contro la COVID-19 nei paesi in cui il tasso di vaccinazione è molto basso. Con il sostegno dell'NDICI-Europa globale e dello strumento per il sostegno di emergenza (375 milioni di EUR impegnati).

    2023

    12.Sostenere la ricerca e lo sviluppo di vaccini contro le malattie infettive emergenti, anche attraverso la Coalizione per l'innovazione in materia di preparazione alle epidemie (CEPI). Con il sostegno di Orizzonte Europa.

    2021-2024

    Progetti regionali

    13.Iniziativa "Team Europe" per la produzione di vaccini, medicinali e tecnologie sanitarie in Africa e per l'accesso ad essi, volta a rafforzare i sistemi farmaceutici e, insieme alle industrie sanitarie, la capacità di fabbricazione regionale. Contributo dell'UE sostenuto dall'NDICI-Europa globale e da altri strumenti.

    2021-2027

    14.Iniziativa "Team Europa" per migliorare la salute sessuale e riproduttiva e i relativi diritti nell'Africa subsahariana, in particolare tra le adolescenti e le giovani donne. Contributo dell'UE sostenuto dall'NDICI-Europa globale.

    2022-2027

    15.Iniziativa "Team Europe" per una sicurezza sanitaria sostenibile sulla base dell'approccio "One Health" in Africa per rafforzare sistemi e capacità di prevenzione delle minacce infettive e della resistenza antimicrobica, nonché di preparazione e risposta, che tengano conto dei rischi e siano sostenibili. Contributo dell'UE sostenuto dall'NDICI-Europa globale.

    2022

    16.Iniziativa "Team Europe" per dotare l'Africa di capacità in materia di salute pubblica mediante un sostegno agli istituti di sanità pubblica in Africa, a livello nazionale e regionale, e partenariati tra l'Unione africana e gli istituti di sanità pubblica dell'UE. Contributo dell'UE sostenuto dall'NDICI-Europa globale.

    2023

    17.Iniziativa "Team Europa" sulla sanità digitale volta a rafforzare il sistema sanitario e a sostenere la copertura sanitaria universale al fine di aiutare l'Africa a dotarsi di sistemi sanitari solidi e digitali. Contributo dell'UE sostenuto dall'NDICI-Europa globale.

    2023

    18.Sostenere l'impresa comune "Salute globale EDCTP3" sulla base di un approccio "Team Europe" e "Team Africa" per promuovere nuove soluzioni volte a ridurre l'onere delle malattie infettive nell'Africa subsahariana, affrontando anche la crescente minaccia della resistenza antimicrobica e i problemi connessi alle malattie infettive collegate alla crisi climatica. Con il sostegno di Orizzonte Europa (800 milioni di EUR previsti).

    2021-2027

    19.Partenariato UE-America latina e Caraibi per la produzione di vaccini, medicinali e tecnologie sanitarie e il rafforzamento dei sistemi sanitari. Contributo dell'UE sostenuto dall'NDICI-Europa globale.

    2022

    Progetti bilaterali

    20.Sostegno e rafforzamento del sistema sanitario nei paesi partner per migliorare l'accesso equo alle cure essenziali. Elenco dei paesi in cui è data importanza prioritaria alla salute nei programmi indicativi pluriennali dell'NDICI-Europa globale: Afghanistan, Burundi, Cuba, Egitto, Etiopia, Guinea, Guinea-Bissau, Iran, Kenya, Laos, Libano, Libia, Madagascar, Mali, Marocco, Mauritania, Nigeria, Palestina, Repubblica centrafricana, Repubblica democratica del Congo, Sudan, Sud Sudan, Tagikistan, Tunisia, Uganda, Zambia, Zimbabwe.

    (1)

    COM(2010)128 final del 31.3.2010.

    (2)

    https://ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2019-2024/stronger-europe-world/global-gateway_it .

    (3)

    L'approccio "Team Europe" riguarda l'azione delle istituzioni dell'UE e di alcuni o tutti gli Stati membri nel rispetto delle rispettive competenze.

    (4)

      https://www.un.org/sustainabledevelopment/development-agenda/ .

    (5)

      https://global-health-summit.europa.eu/rome-declaration_it .

    (6)

    Cfr. fatti e cifre principali all'indirizzo seguente https://civil-protection-humanitarian-aid.ec.europa.eu/what/civil-protection/eu-civil-protection-mechanism_en#facts--figures .

    (7)

    Cfr. il progetto 11 nell'allegato 1.

    (8)

      L'UE sviluppa riserve strategiche per le emergenze chimiche, biologiche e radio-nucleari (europa.eu) (solo in EN).

    (9)

    Una definizione completa di "One Health" è fornita dal gruppo di esperti di alto livello "One Health" (OHHLEP) all'indirizzo seguente: https://www.who.int/news/item/01-12-2021-tripartite-and-unep-support-ohhlep-s-definition-of-one-health .

    Nel contesto della consultazione sul futuro dell'Europa, i cittadini hanno proposto un approccio "One Health": "adottare un approccio olistico nei confronti della salute, affrontando, al di là delle malattie e delle cure, l'alfabetizzazione sanitaria e la prevenzione, e promuovendo una comprensione condivisa delle sfide cui devono far fronte le persone malate o disabili, in linea con l'approccio "One Health", che dovrebbe essere sottolineato come principio orizzontale e fondamentale che comprende tutte le politiche dell'UE".

    (10)

    Secondo i dati del comitato di assistenza allo sviluppo dell'OCSE: https://www.oecd.org/dac/development-assistance-committee/ . 

    (11)

      Un piano di lotta contro il cancro per l'Europa | Commissione europea (europa.eu) . Tale piano è sostenuta dalla missione dell'UE sul cancro ( Missione dell'UE dedicata al cancro | Commissione europea (europa.eu) ) (solo in EN).

    (12)

      https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:52020DC0761&from=EN .

    (13)

      Spazio europeo dei dati sanitari (europa.eu) .

    (14)

      https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2022/06/23/provisional-agreement-on-new-eu-law-on-serious-cross-border-threats-to-health/ .

    (15)

    L'Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie.

    (16)

    Cfr. il progetto finanziario 2 nell'allegato 1.

    (17)

      Un Green Deal europeo | Commissione europea (europa.eu) .

    (18)

      Piano d'azione "inquinamento zero" (europa.eu) .

    (19)

    I pertinenti riferimenti all'UE contenuti nel presente documento dovrebbero essere intesi in tal senso.
    Lo stesso vale per l'uso dei termini "noi" e "nostro/a/i/e".

    (20)

      https://www.ghadvocates.eu/wp-content/uploads/Global-Health-Strategy.pdf .

    (21)

      https://health.ec.europa.eu/health-emergency-preparedness-and-response-hera/key-documents_en .

    (22)

      european-consensus-on-development-final-20170626_en.pdf .

    (23)

    Queste priorità corrispondono in gran parte al programma dell'OMS relativo agli obiettivi del triplo miliardo: https://www.who.int/about/what-we-do/thirteenth-general-programme-of-work-2019---2023 .

    (24)

    Piano d'azione dell'Unione europea sulla parità di genere III: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:52020JC0017 .

    (25)

    Piano d'azione dell'UE per i giovani: https://international-partnerships.ec.europa.eu/document/fe1bcd30-58da-4a37-ab2a-61848789da60_en (solo in EN).

    (26)
    (27)

      Strategia per l'uguaglianza LGBTIQ 2020-2025| Commissione europea (europa.eu) (solo in EN).

    (28)

    Le malattie tropicali trascurate sono un gruppo eterogeneo di 20 patologie diffuse principalmente nelle zone tropicali, dove colpiscono più di 1 miliardo di persone che vivono in comunità per lo più depauperate.
    Sono "trascurate" perché quasi assenti dal programma globale in materia di salute.

    (29)

    Cfr. il progetto 7 nell'allegato 1.

    (30)

      https://www.theglobalfund.org/en/ .

    (31)

      https://extranet.who.int/uhcpartnership/ .

    (32)

    Cfr. il progetto 8 nell'allegato 1.

    (33)

    Cfr. il progetto 9 nell'allegato 1.

    (34)

    https://www.gavi.org/.

    (35)

    Cfr. il progetto 18 nell'allegato 1.

    (36)

    Tenendo conto del consenso europeo in materia di sviluppo (2017) https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=celex%3A42017Y0630%2801%29 .

    (37)

    Cfr. il progetto 6 nell'allegato 1.

    (38)

      Direzione generale per la Protezione civile e le operazioni di aiuto umanitario europee, Orientamenti generali, 2014, (solo in EN).

    (39)

    Il riferimento è alla capacità di un sistema sanitario di prepararsi e di far fronte alle "emergenze" (improvvisi aumenti su larga scala) riguardanti le esigenze terapeutiche.

    (40)

    Si tratta delle caratteristiche, accettate a livello internazionale, che i sistemi sanitari devono soddisfare per prevenire e controllare la diffusione internazionale delle malattie, proteggere contro tale diffusione e fornirvi una risposta sanitaria pubblica. Cfr. International Health Regulations (2005) Third Edition (who.int) .

    (41)

    Cfr. il progetto 20 nell'allegato 1.

    (42)

    Cfr. Kickbusch, Ilona, et al., https://urldefense.com/v3/__https://globalchallenges.org/wp-content/uploads/2021/12/A-new-understanding-of-global-heath-security-UPDATED.pdf__;!!DOxrgLBm!FfwKtCBNDEEFdv0Lhhm84mxHTFJ8hsQ0BQMCPJAfrez0deRI_jLni1swaTgq5XZ7EBHjoJF3f4CdHtU7soD0FII0igpx4g7IYurdHQ$ . I fondi dei donatori e l'assistenza tecnica svolgeranno sempre un ruolo importante, tuttavia le strutture (di aiuto, finanziarie, politiche e geopolitiche) devono incentivare una responsabilità nazionale chiaramente interpretata.

    (43)

    Cfr. il progetto 3 nell'allegato 1.

    (44)

    Cfr. i progetti 12 e 19 nell'allegato 1.

    (45)

    Sostenuto dal progetto 4 nell'allegato 1.

    (46)

    Cfr. https://europa.eu/capacity4dev/tei-jp-tracker/ .

    (47)

    Professor Peter Piot, citato nel documento seguente: https://ec.europa.eu/research-and-innovation/en/horizon-magazine/how-we-prepare-age-pandemics .

    (48)

    https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/IP_22_4474.

    (49)

    Il gruppo indipendente per la preparazione e la risposta alle pandemie è stato istituito dal direttore generale dell'OMS in risposta alla risoluzione WHA73.1 dell'Assemblea mondiale della sanità: https://theindependentpanel.org/ .

    (50)

    https://www.worldbank.org/en/programs/financial-intermediary-fund-for-pandemic-prevention-preparedness-and-response-ppr-fif .

    (51)

    Cfr. il progetto 15 nell'allegato 1.

    (52)

      https://europa.eu/capacity4dev/tei-jp-tracker/tei/manufacturing-and-access-vaccines-medicines-and-health-technology-products-africa .

    (53)

      https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_22_3890 .

    (54)

    Compresi quelli di cui alla pagina Spedizioni di rifiuti (europa.eu) (solo in EN).

    (55)

      https://cbrn-risk-mitigation.network.europa.eu/index_en .

    (56)

    http://unscr.com/en/resolutions/2286.

    (57)

    https://www.who.int/initiatives/pandemic-influenza-preparedness-framework.

    (58)

      https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2022/03/03/council-gives-green-light-to-start-negotiations-on-international-pandemic-treaty/ .

    (59)

    Cfr. anche il principio 11.

    (60)

     G7 Pact for Pandemic Readiness: https://www.g7germany.de/resource/blob/974430/2042052/2d5b55bcdfc0f1aa46b979566288e9a5/2022-05-20-pact-for-pandemic-readniness-data.pdf?download=1 .

    (61)

      https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/antimicrobial-resistance .

    (62)

    Cfr. la strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 (COM(2020) 380), la strategia "Dal produttore al consumatore" (COM(2020) 381) e il piano d'azione "Verso l'inquinamento zero per l'aria, l'acqua e il suolo" (COM(2021) 400).

    (63)

      https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(21)00948-X/fulltext .

    (64)

    Inclusi la convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici; la convenzione sulla diversità biologica e il suo protocollo di Nagoya sull'accesso alle risorse genetiche e la giusta ed equa ripartizione dei benefici derivanti dalla loro utilizzazione; la convenzione delle Nazioni Unite sulla lotta contro la desertificazione nei paesi gravemente colpiti dalla siccità e/o dalla desertificazione, in particolare in Africa; il protocollo su acqua e salute della convenzione sulla protezione e l'utilizzazione dei corsi d'acqua transfrontalieri e dei laghi internazionali; e la convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione.

    (65)

     Cfr. anche i principi 7 e 9.

    (66)

    https://eur-lex.europa.eu/resource.html?uri=cellar:5391557a-aaa2-11ec-83e1-01aa75ed71a1.0022.02/DOC_1&format=PDF .

    (67)

    Direttiva 2014/95/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2014, recante modifica della direttiva 2013/34/UE per quanto riguarda la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità da parte di talune imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni ( https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32014L0095&from=EN ).

    (68)

      OMC | Conferenze ministeriali - Dodicesima conferenza ministeriale dell'OMC - Ginevra Svizzera .

    (69)

      https://www.wto.org/english/tratop_e/trips_e/trips_e.htm .

    (70)

    Con il sostegno del progetto 1 nell'ambito del programma "UE per la salute", allegato 1.

    (71)

    WHA75(8): https://apps.who.int/gb/ebwha/pdf_files/WHA75/A75(8)-en.pdf .

    (72)

    Fonte: OMS | Portale web del bilancio del programma . Consultato il 3 novembre 2022.

    (73)

    https://www.g7germany.de/resource/blob/974430/2042058/5651daa321517b089cdccfaffd1e37a1/2022-05-20-g7-health-ministers-communique-data.pdf .

    (74)

    Cfr. il progetto 10 nell'allegato 1.

    (75)

    Come suggerito dalla commissione Lancet, cfr. https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(22)01585-9/fulltext .

    (76)

    Per tre aspetti finanziari: prodotti per il controllo delle malattie, preparazione e risposta alle pandemie e rafforzamento del sistema sanitario di base nelle economie a reddito medio-basso.

    (77)

      https://au.int/sites/default/files/pages/32894-file-2001-abuja-declaration.pdf .

    (78)

    Cfr. i progetti 13, 14, 15, 16 e 17 nell'allegato 1.

    (79)

    Cfr. il progetto 19 nell'allegato 1, https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_22_3890 .

    (80)

      https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/statement_21_4846 .

    (81)

    https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/STATEMENT_21_4846.

    (82)

    In seguito si è trasformata in un'iniziativa plurilaterale che include altri partner (Canada, Norvegia e Regno Unito).

    (83)

      CIPR - Task force congiunta UE-USA per affrontare i problemi della produzione e della catena di approvvigionamento nel contesto COVID-19 (europa.eu) (solo in EN).

    (84)

      https://www.who.int/initiatives/sdg3-global-action-plan .

    (85)

      european-consensus-on-development-final-20170626_en (5).pdf .

    (86)

    In base alla disponibilità di fondi nelle procedure di bilancio annuali.

    (87)

    Cfr. il progetto 5 nell'allegato 1.

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