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Document 52020JC0007

COMUNICAZIONE CONGIUNTA AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI La politica del partenariato orientale dopo il 2020 Rafforzare la resilienza - Un partenariato orientale vantaggioso per tutti

JOIN/2020/7 final

Bruxelles, 18.3.2020

JOIN(2020) 7 final

COMUNICAZIONE CONGIUNTA AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI

La politica del partenariato orientale dopo il 2020















Rafforzare la resilienza - Un partenariato orientale vantaggioso per tutti

{SWD(2020) 56 final}


1.    Introduzione

Il partenariato orientale (PO) è un'iniziativa congiunta dell'Unione europea, dei suoi Stati membri e di Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Repubblica di Moldova 1 e Ucraina ("i paesi partner"). Avviato nel 2009, il PO è un partenariato strategico e ambizioso basato su valori e regole comuni, interessi e impegni reciproci, nonché titolarità e responsabilità condivise. Esso punta a rafforzare e approfondire le relazioni politiche ed economiche tra l'UE, i suoi Stati membri e i paesi partner e li aiuta a realizzare la trasformazione ecologica e digitale. Sostiene la realizzazione di molti obiettivi politici globali, tra cui l'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici e l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e i relativi obiettivi di sviluppo sostenibile. Contribuisce all'obiettivo generale di aumentare la stabilità, la prosperità e la resilienza dei paesi vicini all'UE, come indicato nella strategia globale per la politica estera e di sicurezza dell'Unione europea 2 e nel riesame della politica europea di vicinato del 2015. È pienamente in linea con gli orientamenti politici della Commissione europea per il periodo 2019-2024 3 . Infine, riflette tutte le pertinenti strategie faro adottate dalla Commissione 4 .

Nel corso degli anni il partenariato orientale è stato determinante per avvicinare l'UE e i paesi partner. Il vertice del PO del novembre 2017 a Bruxelles ha segnato una nuova direzione, con l'adozione del programma comune di riforme intitolato "20 obiettivi per il 2020". Questo ambizioso programma di lavoro si è concentrato sul conseguimento di risultati tangibili in loco e sul miglioramento della vita delle persone in quattro principali ambiti d'intervento: 1) un'economia più forte; 2) una governance più forte; 3) una connettività più forte; e 4) una società più forte, oltre agli obiettivi per le questioni trasversali riguardanti la parità di genere, la società civile, i mezzi di comunicazione e la comunicazione strategica.

Il partenariato orientale continuerà a puntare alla costruzione di uno spazio di democrazia, prosperità, stabilità e maggiore cooperazione, fondato su valori comuni. L'UE ha un interesse strategico a far progredire la sua leadership mondiale in materia di diritti umani e democrazia nell'azione esterna, anche in relazione al partenariato orientale. Il rispetto dei diritti umani è un elemento essenziale di società resilienti, inclusive e democratiche. L'enfasi continuerà quindi a riguardare le questioni in sospeso degli attuali obiettivi, in particolare lo Stato di diritto, la tutela dei diritti umani, la lotta contro la corruzione e la discriminazione, il ruolo dei media indipendenti e della società civile e la promozione della parità di genere. L'impostazione dell'UE basata sugli incentivi ("more for more" e "less for less") continuerà a favorire i paesi partner maggiormente impegnati nelle riforme. Il futuro approccio strategico per il partenariato orientale dovrebbe basarsi sui compiti, gli obiettivi, i principi e i settori di cooperazione già concordati.

L'impegno costante con i paesi del partenariato orientale rimarrà tra le priorità fondamentali dell'UE. La dinamica rinnovata della politica del partenariato orientale rafforzerà tale impegno sottolineando l'importanza di questa cooperazione reciprocamente vantaggiosa. Essa si tradurrà in un ulteriore sviluppo delle relazioni politiche con tutti i partner orientali, sia a livello bilaterale che multilaterale. Inoltre, in virtù della sua posizione geografica tra l'Unione europea, l'Asia e il vicinato più ampio, la regione del partenariato orientale apporta un valore aggiunto all'impegno in materia di politica estera dell'UE, in particolare grazie ai diversi gradi di collegamenti economici, sociali e strategici con i paesi vicini. La presenza e gli interessi di altre potenze regionali e globali, nonché i legami culturali e geografici con l'Asia centrale, rappresentano ulteriori opportunità per sviluppare legami reciprocamente vantaggiosi con il vicinato più ampio. Le attività dell'UE nella regione sono integrate da altre politiche e iniziative quali la dimensione settentrionale e la sinergia del Mar Nero.

Nel maggio 2019 la Commissione europea ha avviato una consultazione sul futuro del partenariato orientale. Il Consiglio europeo ha espresso il proprio sostegno a tale impostazione nel giugno 2019.

La consultazione si è svolta fino alla fine di ottobre 2019 ed è stata ampia e inclusiva, raccogliendo oltre 200 contributi scritti, anche attraverso la pagina web della consultazione strutturata del PO. Quasi tutti gli Stati membri dell'UE e tutti i paesi partner hanno presentato pareri, analogamente al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni. Tra gli altri partecipanti vi sono la Banca europea per gli investimenti, la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo e altre istituzioni finanziarie internazionali, nonché un'ampia gamma di portatori di interessi, come le organizzazioni della società civile (compreso il forum della società civile del partenariato orientale), i gruppi di riflessione, le istituzioni universitarie e le organizzazioni imprenditoriali. Si è tenuto conto delle raccomandazioni del Forum dei giovani del partenariato orientale e dei giovani ambasciatori europei.

La presente comunicazione congiunta si basa anche sui riscontri ricevuti nel corso delle consultazioni in ciascuno dei sei paesi partner e in numerosi Stati membri dell'UE. Sono state prese in considerazione anche le discussioni in seno alle piattaforme e ai gruppi di esperti dell'attuale architettura del partenariato orientale e le relative riunioni.

Nel complesso, vi è un ampio consenso sul fatto che l'attuale quadro politico del PO sia solido e produca risultati tangibili per i cittadini. La comunicazione congiunta illustra come affrontare le sfide comuni e in che modo l'UE collaborerà con i paesi partner nei diversi settori politici in futuro. Sulla base dei risultati della consultazione, il presente documento illustra i nuovi obiettivi strategici a lungo termine per il partenariato orientale oltre il 2020 e definisce le misure volte a rafforzare la resilienza, a promuovere lo sviluppo sostenibile e a produrre risultati tangibili per la società.

2.    Principali risultati ottenuti dal partenariato orientale

Nel 2015 gli Stati membri dell'UE e i paesi partner hanno accolto con favore la revisione della politica europea di vicinato nel contesto della strategia globale dell'UE. Hanno auspicato una maggiore differenziazione, una maggiore titolarità, una maggiore attenzione e una maggiore flessibilità. Dalla consultazione è emerso che il partenariato orientale ha pienamente conseguito tali obiettivi.

In termini di differenziazione, il partenariato si è sviluppato in funzione degli interessi, delle ambizioni e dei progressi di ciascun partner. Sono in essere nuovi e ambiziosi accordi politici ed economici bilaterali tra l'UE e i singoli paesi partner. Le relazioni con la Georgia, la Moldova e l'Ucraina si fondano su accordi di associazione e zone di libero scambio globali e approfondite. Per garantire la piena attuazione di questi ambiziosi accordi, i tre paesi hanno concordato di articolare le "agende di associazione" intorno alle priorità di cooperazione a breve e medio termine. Sono state adottate disposizioni in materia di esenzione dal visto tra l'UE e questi paesi per agevolare la circolazione transfrontaliera delle persone. Tutti e tre i paesi hanno attuato pienamente gli accordi di riammissione.

Un accordo di partenariato globale e rafforzato regola le relazioni tra l'UE e l'Armenia, mentre con l'Azerbaigian sono in corso negoziati per un nuovo accordo. La cooperazione con questi due paesi si basa sulle priorità stabilite per il partenariato. Dialoghi settoriali promuovono le relazioni con la Bielorussia mentre sono in corso negoziati sulle priorità del partenariato. Gli accordi relativi alla facilitazione del rilascio dei visti e alla riammissione conclusi con l'Armenia, l'Azerbaigian e la Bielorussia sono stati fondamentali per facilitare gli spostamenti delle persone in questi paesi.

Per incoraggiare una maggiore titolarità da parte dei paesi partner, l'UE ha trasformato le sue relazioni con essi. Per aumentare l'impatto, il sostegno dell'UE si è spostato dall'assistenza finanziaria basata sui progetti verso il sostegno a favore di politiche di riforma realmente trasformative. Questo nuovo approccio ha conferito benefici tangibili alle persone, ad esempio sostenendo il decentramento in Ucraina e iniziative di alto livello in materia di efficienza energetica in Armenia, Georgia e Ucraina.

L'UE ha rafforzato la collaborazione con i responsabili delle riforme nei paesi partner. Insieme alle autorità nazionali, l'UE e i suoi Stati membri hanno adottato misure fondamentali per garantire, ove possibile, una programmazione congiunta. In tal modo è possibile dare una risposta collettiva più efficace alle esigenze dei paesi partner, rendendo la cooperazione meno frammentata e quindi più coerente e incisiva. Di tali risposte congiunte hanno beneficiato l'Ucraina e la Moldova.

L'UE ha intensificato la sua collaborazione strategica con le istituzioni finanziarie internazionali (IFI). Attraverso i dialoghi nazionali, regionali e settoriali, l'UE e le istituzioni finanziarie internazionali hanno fornito un sostegno rilevante alle piccole e medie imprese (PMI) e agli investimenti "verdi" per l'efficienza energetica e le infrastrutture municipali, riducendo in tal modo il consumo di energia, l'inquinamento e le emissioni di gas a effetto serra e rafforzando la resilienza ambientale e climatica in tutta la regione.

Il dialogo con la società civile è stato fondamentale per garantire riforme efficaci, in quanto ha aumentato la responsabilità pubblica, promosso i diritti umani e lo sviluppo locale e ha garantito la fornitura di servizi a tutta la popolazione, compresi i gruppi vulnerabili. L'UE ha svolto un ruolo chiave nel sostenere il contributo della società civile, che a sua volta ha stimolato l'innovazione sociale e contribuito a creare coalizioni di riforma a livello nazionale, regionale e locale.

Le risposte alla consultazione sottolineano l'importanza di una maggiore focalizzazione nell'ambito di una politica comune. I "20 obiettivi per il 2020", approvati dagli Stati membri dell'UE e dai paesi partner al vertice del partenariato orientale del novembre 2017, definiscono un'agenda comune orientata ai risultati per concentrarsi sulla cooperazione.

La nuova politica europea di vicinato ha sottolineato la necessità di una maggiore flessibilità per consentire all'UE e ai paesi partner di rispondere a esigenze e circostanze in continua evoluzione. Per aumentare il sostegno e l'impatto l'UE ha: i) rafforzato la cooperazione con le istituzioni finanziarie internazionali attraverso il piano di investimenti esterni e lo strumento per le riforme strutturali; ii) modernizzato e strategicamente allineato i suoi strumenti di assistenza tecnica (TAIEX e gemellaggi) per un sostegno su misura; e iii) adattato le proprie strutture istituzionali per rispondere alle nuove sfide. Ad esempio, il "Gruppo di sostegno per l'Ucraina" è una struttura unica che riunisce le competenze di tutta la Commissione europea e degli Stati membri per affrontare le principali sfide del paese. La task force East StratCom del SEAE, creata sulla scia delle conclusioni del Consiglio europeo del marzo 2015 sulla lotta alla disinformazione, ha inoltre contribuito a rendere la comunicazione e il logo dell'UE nella regione strategici ed efficaci.

3.    Strategia futura per il partenariato orientale

Secondo la consultazione, vi è un forte consenso sul fatto che i "20 obiettivi per il 2020" stiano producendo risultati tangibili per la società. In 3 dei 4 settori prioritari, vale a dire economia più forte, connettività più forte e società più forte, hanno fatto la differenza. Per quanto riguarda la governance più forte, i risultati iniziali comprendono "sportelli unici", che forniscono servizi pubblici efficienti e accessibili, e sistemi elettronici di dichiarazione patrimoniale nella maggior parte dei paesi partner.

Gli Stati membri dell'UE, la maggior parte dei paesi partner e la società civile sottolineano la necessità di migliorare in modo significativo i risultati nel settore della governance, in particolare lo Stato di diritto, la lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata e il ruolo dei mezzi di comunicazione indipendenti e della società civile. I progressi nella governance sono direttamente legati allo sviluppo economico sostenibile. La certezza del diritto e il funzionamento delle istituzioni democratiche sono fondamentali per attrarre investimenti, sostenere le riforme in materia di stabilità politica e Stato di diritto e promuovere l'integrazione socioeconomica. L'agenda orientata ai risultati, sostenuta da statistiche ufficiali di buona qualità e indipendenti sul piano professionale per monitorare i progressi compiuti e per sostenere un processo decisionale basato su dati oggettivi, sarà pertanto rafforzata nella futura politica.

L'approccio basato sugli incentivi necessita di orientamenti più chiari su specifiche priorità di riforma, con parametri di riferimento oggettivi, precisi, dettagliati e verificabili. I progressi nelle riforme dovrebbero portare a un aumento dei finanziamenti e degli investimenti. Una grave o prolungata stagnazione o persino un'involuzione nell'attuazione delle riforme dovrebbe comportare un aggiustamento verso il basso dei finanziamenti dell'UE, ad eccezione del sostegno alla società civile.

La consultazione ha dimostrato il forte desiderio di tutti i paesi partner di adeguare ulteriormente il partenariato agli interessi, alle ambizioni e ai progressi di ciascun paese partner. I paesi associati nutrono forti aspettative quanto alla loro partecipazione ad iniziative comuni su questioni contemplate dagli accordi di associazione e a zone di libero scambio globali e approfondite al fine di poter dispiegare il loro pieno potenziale.

La cooperazione bilaterale rimane il modo principale per garantire un approccio su misura. L'attuazione degli accordi bilaterali sarà accelerata e integrata da una cooperazione settoriale più approfondita e da uno scambio tra i paesi partner interessati. L'UE continuerà a fornire sostegno nei consessi bilaterali, regionali e multinazionali, compresa un'assistenza settoriale mirata, in linea con i principi di inclusività e differenziazione. Inoltre, il partenariato orientale continuerà a essere flessibile e inclusivo, consentendo ai paesi di affrontare congiuntamente sfide comuni e globali in un'ampia gamma di settori e promuovendo l'integrazione regionale.

Basandosi sui principali risultati conseguiti dal partenariato, e riconoscendo che rafforzare la resilienza costituisce un quadro politico prioritario, come sottolineato nell'approccio strategico alla resilienza nell'azione esterna dell'UE 5 , l'UE, i suoi Stati membri e i paesi partner lavoreranno insieme sui seguenti obiettivi a lungo termine del partenariato orientale dopo il 2020:

·Insieme per economie resilienti, sostenibili e integrate

·Insieme per istituzioni responsabili, Stato di diritto e sicurezza

·Insieme per una resilienza ambientale e climatica

·Insieme per una trasformazione digitale resiliente e

·Insieme per società resilienti, eque e inclusive

La Commissione europea ha chiesto all'UE e ai suoi partner, in particolare di tutto il continente europeo, di affrontare sfide comuni e di lavorare fianco a fianco, in futuro, su nuove priorità politiche per sostenere la trasformazione ecologica e digitale, realizzare economie che funzionino per tutti, creando in particolare maggiori opportunità di lavoro per i giovani, e promuovere la parità di genere. Tali questioni saranno integrate in tutti gli obiettivi strategici.

4.    Principali obiettivi strategici del futuro partenariato orientale

4.1 Insieme per economie resilienti, sostenibili e integrate

Rafforzare l'economia è fondamentale per rispondere alle aspettative dei cittadini, ridurre le disuguaglianze e fare dei paesi partner dei luoghi in cui le persone vogliano costruire il proprio futuro. Economie più integrate che siano inclusive, sostenibili ed eque producono risultati per tutti. L'obiettivo è creare posti di lavoro dignitosi e opportunità economiche, garantendo la prosperità per le persone che vivono nei paesi partner.

Ciò significherà aumentare gli scambi e l'integrazione regionale e bilaterale delle economie dei paesi partner e dell'UE e cooperare per una progressiva decarbonizzazione in vista della neutralità climatica, cogliendo le opportunità derivanti dalla trasformazione ecologica e digitale. Sulla base degli accordi di associazione esistenti, degli accordi di libero scambio globali e approfonditi e di altri accordi commerciali, l'UE, congiuntamente ai paesi partner, si concentrerà sul sostegno alla loro piena attuazione per ottenere massimi benefici. In linea con la nuova strategia di crescita dell'UE, il Green Deal europeo e la strategia digitale, l'UE e i paesi partner sosterranno ulteriormente la modernizzazione delle economie del partenariato orientale, rendendole più competitive e innovative. Inoltre, l'UE e i paesi partner investiranno nella connettività fisica e nelle infrastrutture (nei settori dei trasporti, dell'energia e del digitale) quali presupposti dello sviluppo economico. Nei casi di crisi economica, l'UE è pronta ad aiutare i paesi partner a salvaguardare la stabilità macroeconomica e a incentivare le riforme strutturali mediante l'assistenza macrofinanziaria dell'UE. Il sostegno alle riforme strutturali, il miglioramento dell'accesso ai finanziamenti e il sostegno alle PMI promuoveranno la crescita e gli investimenti. L'investimento nelle persone, in particolare i giovani, e il miglioramento del collegamento dell'istruzione, della ricerca e dell'innovazione con le esigenze del settore privato prepareranno i paesi partner ad affrontare le sfide di domani.

4.1.1 Integrazione commerciale ed economica

Nel corso dell'ultimo decennio, tra l'UE e i paesi del partenariato orientale gli scambi sono quasi raddoppiati, trasformando questi paesi nel decimo partner commerciale dell'UE. L'UE è il primo blocco commerciale per quattro di essi (Azerbaigian, Georgia, Moldova e Ucraina), mentre per l'Armenia e la Bielorussia l'UE è il secondo partner commerciale. Tali relazioni commerciali hanno portato anche alla diversificazione delle esportazioni di beni dai paesi partner e alla loro migliore integrazione nelle catene globali del valore. Inoltre, il numero di imprese che esportano nell'UE dalla Georgia è aumentato del 46 %, dalla Moldova del 48 % e dall'Ucraina del 24 %. È una chiara evidenza dei vantaggi reciproci del partenariato orientale.

L'UE propone di approfondire ulteriormente l'integrazione economica con e tra i paesi partner, in particolare quella dei tre paesi associati, continuando a sostenere la piena attuazione degli attuali accordi di libero scambio globali e approfonditi. Gli accordi bilaterali, in particolare gli accordi di libero scambio globali e approfonditi, offrono opportunità di crescita per il settore privato, livelli più elevati di protezione del lavoro, condizioni di lavoro migliori e accesso dei cittadini a prodotti conformi e sicuri. Tali benefici devono ancora essere sfruttati appieno, in attesa delle riforme in corso e future derivanti dagli impegni assunti nel quadro degli accordi di libero scambio globali e approfonditi. Questo processo comporta l'allineamento della legislazione alle norme dell'UE, il rafforzamento della capacità di attuare le riforme concordate e l'agevolazione degli scambi. L'UE incoraggerà inoltre una cooperazione rafforzata con i paesi che non fanno parte della zona di libero scambio. Le disposizioni di interesse comune in materia di agevolazione degli scambi commerciali dovrebbero favorire ulteriormente l'integrazione economica, coinvolgendo tutti i paesi partner. A questo proposito, per esempio, l'UE continuerà a collaborare con i paesi partner, ove possibile, verso accordi sul riconoscimento reciproco degli operatori economici autorizzati.

L'UE cercherà inoltre di collaborare e di stringere alleanze con i paesi partner su questioni economiche globali pertinenti di più ampio respiro in vari consessi multilaterali, anche sostenendo l'adesione dei paesi che attualmente non sono membri dell'Organizzazione mondiale del commercio.

L'UE sosterrà la transizione verde nella regione, che punterà a conseguire norme basate su scambi equi e senza distorsioni e investimenti nelle tecnologie pulite, nei beni e nei servizi verdi e nelle materie prime strategiche collegate. L'UE collaborerà con i paesi partner per garantire la sicurezza delle risorse e per onorare contemporaneamente gli impegni assunti nel quadro dell'accordo di Parigi e degli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Per i paesi associati, la liberalizzazione graduale dell'accesso ai mercati continua. Inoltre, la progressiva integrazione economica di questi paesi nel mercato interno dell'UE è prevista negli accordi di libero scambio globali e approfonditi. Ciò è subordinato alla convergenza normativa e all'attuazione efficace da parte di questi paesi dell'acquis dell'UE in settori specifici (appalti pubblici, ostacoli tecnici agli scambi, vigilanza del mercato, misure sanitarie e fitosanitarie, servizi doganali e norme di buona governance fiscale).

4.1.2 Investimenti e accesso ai finanziamenti

Nel corso dell'ultimo decennio, oltre 125 000 PMI hanno beneficiato direttamente dei finanziamenti dell'UE (soprattutto in valuta locale) creando o sostenendo più di 250 000 posti di lavoro. Il miglior uso del finanziamento combinato e delle garanzie ha massimizzato l'impatto, mobilitando 11 miliardi di EUR di investimenti dal 2009.

Le riforme strutturali sono fondamentali per sostenere lo sviluppo economico, migliorare la governance economica, attrarre gli investimenti esteri diretti e aumentare la resilienza economica. Gli scambi e gli investimenti necessitano di condizioni favorevoli per uno sviluppo economico sostenibile. Il contesto imprenditoriale e degli investimenti deve essere semplice, trasparente e affidabile. A tal fine occorrono sforzi per garantire parità di condizioni, migliorare il mercato del lavoro e ridurre il lavoro informale, migliorare la governance economica e basarsi sulle riforme dello Stato di diritto, compresa la prevenzione della corruzione. Gli operatori economici devono avere una chiara prospettiva della transizione ecologica in atto. L'UE continuerà a rafforzare le riforme fondamentali dei paesi partner, anche attraverso il piano per gli investimenti esterni 6 , in particolare attraverso il Fondo per le riforme strutturali.

Le PMI sono i principali datori di lavoro nella maggior parte dei paesi partner e un motore fondamentale per la crescita e l'innovazione condivise. L'UE continuerà a sostenere l'accesso ai finanziamenti mediante regimi di garanzia, abbuoni di interesse e incentivi agli investimenti. Il suo sostegno sarà incrementato attraverso il partenariato rafforzato con le istituzioni finanziarie internazionali (IFI) e il Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile (EFSD +) nell'ambito dello strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale (NDICI) proposto e della garanzia per le azioni esterne. Il finanziamento sostenibile e la microfinanza saranno parte integrante dell'intervento dell'UE, anche nelle zone rurali in cui l'accesso ai finanziamenti è particolarmente difficile. Per massimizzare l'efficacia del sostegno, l'UE analizzerà con le IFI i settori chiave in cui gli investimenti avranno un impatto (anche attraverso lo sviluppo di una "matrice degli investimenti a impatto").

Considerando l'urgente necessità di potenziare gli investimenti sostenibili, l'UE rafforzerà ulteriormente la sua cooperazione con i paesi partner per istituire un sistema finanziario che sostenga la crescita sostenibile, in particolare attraverso consessi internazionali quali la piattaforma internazionale sulla finanza sostenibile (IPSF). L'UE e i paesi partner possono condividere le migliori pratiche e coordinare gli sforzi in materia di investimenti sostenibili sotto il profilo ambientale, come le tassonomie verdi, le informative ambientali e climatiche, le norme e le etichette per i prodotti finanziari verdi.

Considerate le crescenti relazioni economiche e commerciali dei paesi partner orientali con l'UE, un maggiore ricorso all'euro nelle loro relazioni commerciali estere rafforzerebbe ulteriormente le relazioni economiche con gli Stati membri e contribuirebbe a garantire la stabilità economica e finanziaria di questi paesi. Inoltre ridurrà ulteriormente il rischio di cambio cui essi sono esposti, anche garantendo che il mix di valute estere nei prestiti esterni, la gestione delle riserve e le relazioni internazionali siano meglio correlati con le valute dei principali partner commerciali e di investimento, sostenendo al contempo un ruolo più forte dell'euro a livello internazionale. L'UE continuerà inoltre a sostenere gli sforzi di questi paesi per soddisfare i criteri per aderire all'area unica dei pagamenti in euro (SEPA).

Per rispondere alle necessità delle start-up, l'UE, insieme alle istituzioni finanziarie internazionali, svilupperà un programma di finanziamento innovativo e intelligente (comprendente capitale proprio, capitale di rischio, strumenti informali noti come business angel e crowdfunding). L'assistenza dell'UE rafforzerà ulteriormente le organizzazioni di sostegno alle imprese, sosterrà l'internazionalizzazione delle PMI e agevolerà il dialogo pubblico-privato, affrontando nel contempo la necessità di conoscenze e competenze per promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità e la creatività, a misura delle future esigenze del mercato. L'UE continuerà a sostenere le imprese, in particolare le iniziative guidate da donne, e a incoraggiare un maggior numero di giovani a diventare imprenditori.

Per progredire verso un'economia equa e inclusiva che produca risultati per tutti, l'UE aiuterà i paesi partner a sfruttare il potenziale economico delle loro zone rurali, anche sostenendo gli agricoltori e la creazione di cooperative e gruppi di produttori moderni. L'UE rafforzerà il dialogo al di fuori delle capitali e creerà collegamenti tra i centri urbani locali e le zone rurali, basandosi sulla metodologia della Commissione europea per la specializzazione intelligente applicata nell'UE.

4.1.3 Rafforzamento dell'interconnettività

Forti interconnessioni tra l'UE e i paesi del partenariato orientale e tra i paesi partner sono fattori importanti per lo sviluppo economico, l'integrazione regionale, gli scambi e la mobilità. La connettività sostenibile, basata su regole e sicura è essenziale sia per l'UE che per i paesi partner.

Per quanto riguarda i trasporti, l'UE punterà principalmente agli investimenti prioritari a lungo termine delineati nel piano d'azione indicativo per gli investimenti nella rete transeuropea di trasporto 7 (TEN-T). Saranno pianificati il miglioramento delle infrastrutture fisiche fondamentali nei siti stradali, ferroviari, portuali, di navigazione interna e aeroportuali, nonché nei centri logistici, al fine di rafforzare ulteriormente la connettività tra l'UE e i paesi partner e tra questi ultimi. A tal fine ci si affiderà ai finanziamenti misti e alle garanzie nell'ambito della piattaforma di investimento per il vicinato. L'UE incrementerà inoltre l'uso degli standard UE e internazionali in materia di trasporti, anche nel settore della sicurezza stradale, in linea con la dichiarazione sulla sicurezza stradale del 2018 8 . Inoltre intensificherà i lavori sugli accordi sullo spazio aereo comune e la sicurezza aerea. Riconoscendo l'importanza dei paesi partner orientali nella connettività tra l'Europa e l'Asia, l'UE promuoverà e sosterrà l'impegno dei paesi partner nell'attuazione della strategia per collegare l'Europa e l'Asia 9 .

Per quanto riguarda la connettività energetica, l'UE continuerà a collaborare con i paesi partner per rafforzare le interconnessioni transfrontaliere e interregionali. Il corridoio meridionale del gas è prossimo al completamento e la prima distribuzione di gas dall'Azerbaigian all'UE è prevista nel 2020. La politica energetica fondata su dati oggettivi e la raccolta, l'utilizzo e la gestione dei dati saranno ulteriormente sostenuti tramite l'iniziativa "EU4Energy" e il dialogo sulla politica energetica. L'attuale modifica del trattato che istituisce la Comunità dell'energia, di cui fanno parte tre paesi partner, punterà a rendere la Comunità dell'energia più efficiente e pronta per un futuro energetico sostenibile. L'UE aiuterà inoltre i paesi partner ad aumentare la sicurezza energetica attraverso la diversificazione delle importazioni di petrolio o di gas attraverso investimenti nelle energie rinnovabili e una maggiore efficienza energetica e incoraggiando l'integrazione del mercato dell'energia sulla base di una solida legislazione.

La connettività via satellite contribuisce a trasporti intelligenti e sicuri, a città più verdi e consente la digitalizzazione e la modernizzazione dell'economia. In tale contesto, la cooperazione con i paesi partner per quanto riguarda l'estensione della copertura del Servizio europeo di copertura per la navigazione geostazionaria contribuirà a una maggiore sicurezza dell'aviazione, in linea con la legislazione dell'UE, all'efficienza del trasporto marittimo e ferroviario sotto il profilo dei costi e alla promozione di un'agricoltura ad alta precisione.

Per ottimizzare il portafoglio di investimenti è fondamentale un dialogo politico forte e lo sviluppo di un'unica riserva di progetti infrastrutturali. Politiche macroeconomiche sane, una gestione efficace delle finanze pubbliche, la creazione di margini di bilancio per gli investimenti pubblici e la garanzia di condizioni di parità per il dialogo con il settore privato, anche attraverso partenariati pubblico-privato, sono condizioni necessarie per garantire la sostenibilità delle infrastrutture in tutti i settori.

4.1.4 Investire nelle persone

Investire nelle persone è fondamentale per preparare il futuro e promuovere la resilienza sociale ed economica. Sulla base dei risultati conseguiti per i giovani, l'UE propone un nuovo accordo per i giovani mirante a: i) colmare il divario tra il mercato del lavoro e il settore dell'istruzione; ii) aumentare il sostegno a favore dell'occupabilità dei giovani e della loro imprenditorialità; iii) intraprendere misure attive per il mercato del lavoro, come la garanzia per i giovani, da adattare ai mercati del lavoro dei paesi partner; e iv) istituire, sulla base di un progetto pilota di giovani funzionari dei paesi del partenariato orientale, un programma di mobilità e di scambio per il partenariato orientale rivolto ai giovani professionisti.

La riforma dell'istruzione costituirà una priorità strategica. Essa riguarderà, tra l'altro, i) la governance e lo sviluppo di capacità; ii) la modernizzazione e l'innovazione a tutti i livelli dell'istruzione e della formazione; iii) l'allineamento della legislazione e delle politiche agli sviluppi europei, compreso lo Spazio europeo dell'istruzione superiore (processo di Bologna) o il processo di Torino per l'istruzione e la formazione professionale; e iv) il rafforzamento della formazione degli insegnanti, lo scambio delle migliori pratiche e il sostegno all'introduzione di programmi e metodi di insegnamento e di apprendimento moderni. Il programma Erasmus+, quale componente fondamentale del sostegno dell'UE alla modernizzazione e all'internazionalizzazione dei sistemi di istruzione e formazione, offrirà maggiori opportunità di mobilità e sviluppo di capacità nell'istruzione formale e non formale. La partecipazione al corpo europeo di solidarietà consentirà ai giovani di fare volontariato o di lavorare in progetti a vantaggio delle comunità e dei cittadini in Europa. La "Scuola europea in Georgia" diventerà una scuola secondaria a pieno titolo, nei nuovi locali.

La ricerca e l'innovazione sono fondamentali per creare posti di lavoro dignitosi e sostenibili. L'UE continuerà a sostenere e rafforzare la specializzazione intelligente, il trasferimento di tecnologie e le capacità innovative dei paesi partner, nonché la loro maggiore partecipazione a programmi dell'UE quali Orizzonte Europa e COSME. I sistemi pubblici nazionali di ricerca e innovazione devono migliorare l'efficienza e la competitività, anche proseguendo le riforme. Va promossa l'instaurazione di uno spazio comune di conoscenza e innovazione fra l'UE e i paesi partner, usando dati scientifici per creare posti di lavoro basati sulla conoscenza e attrarre investitori verso imprese innovative nell'UE e nei paesi del vicinato. La ricerca, l'innovazione e il trasferimento di conoscenze sono essenziali anche per la modernizzazione dell'agricoltura, un settore vitale per gran parte della popolazione del partenariato orientale. Poiché una delle principali priorità dell'UE per il futuro è quella di produrre risultati nell'ambito del Green Deal europeo, in particolare per diventare il primo continente a impatto climatico zero, i paesi partner sono incoraggiati a individuare le priorità di ricerca e innovazione connesse alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento ai medesimi e a costruire nuove catene del valore innovative e sostenibili. Saranno incoraggiati gli impegni congiunti in grado di dare risposte a tali priorità, insieme alla definizione di una strategia volta a mettere a disposizione soluzioni rapidamente applicabili.

Inoltre, l'UE aiuterà i paesi a massimizzare il potenziale delle loro industrie culturali e creative, quali motori per uno sviluppo economico e sociale sostenibile. Promuoverà infine il ruolo chiave della cultura nel creare apertura e promuovere i valori europei e nel favorire un dialogo interculturale in grado di garantire relazioni interetniche pacifiche e rafforzerà la cooperazione nel settore del patrimonio culturale e delle industrie creative, compreso il settore audiovisivo.

4.2 Insieme per istituzioni responsabili, Stato di diritto e sicurezza

La buona governance e le istituzioni democratiche, lo Stato di diritto, politiche anticorruzione efficaci, la lotta alla criminalità organizzata, il rispetto dei diritti umani e la sicurezza, compreso il sostegno alle popolazioni vittime di conflitti, sono le strutture portanti di Stati e società forti e resilienti. Sono inoltre presupposti fondamentali per un'economia di mercato funzionante e per una crescita sostenibile. In particolare, lo Stato di diritto è un elemento chiave nel garantire un clima favorevole all'attività imprenditoriale e un importante fattore di attrazione di investimenti esteri diretti.

Per il futuro occorrerà rinnovare l'impegno a favore degli elementi essenziali del partenariato al fine di consolidare i risultati finora raggiunti. In particolare, ai fini del sostegno a favore di istituzioni resilienti, Stato di diritto e sicurezza, l'UE dovrà: i) proporre modalità che consentano di misurare meglio l'impatto delle riforme del sistema giudiziario; ii) fare il punto dei progressi compiuti nelle riforme relative allo Stato di diritto al momento di decidere sull'assistenza; iii) rafforzare il suo sostegno alla lotta contro la corruzione e la criminalità economica; iv) migliorare la cooperazione transfrontaliera per proteggere più adeguatamente i cittadini dalla criminalità organizzata; e v) rafforzare il sostegno ai dialoghi e alla cooperazione in materia di sicurezza.

4.2.1 Riforme del sistema giudiziario

Le future riforme dovrebbero basarsi sull'allineamento alle norme europee. Andrebbe utilizzato un approccio olistico che includa le procure e le forze dell'ordine. In un sistema di bilanciamento dei poteri, l'indipendenza e la responsabilità della magistratura e delle procure sono essenziali per garantire che tutte le istituzioni statali osservino la legge e che i cittadini abbiano accesso alla giustizia e possano esercitare pienamente i loro diritti.

L'UE incoraggerà il ruolo attivo delle istituzioni e degli esperti internazionali per sostenere e legittimare i processi di riforma e si avvarrà delle proprie competenze in materia di Stato di diritto. Le riforme dovrebbero basarsi su strategie avanzate basate su uno studio oculato delle questioni da affrontare. I risultati e le ricadute reali delle riforme e la loro percezione da parte dei cittadini vanno valutati in modo più accurato. L'UE sosterrà l'aumento delle capacità delle istituzioni nazionali competenti nel fornire una formazione giudiziaria sui valori e le regole che gli operatori di giustizia, quali i giudici e i pubblici ministeri, devono rispettare nell'esercizio delle loro funzioni.

In questo settore di importanza critica l'UE promuoverà una cultura dello Stato di diritto attraverso lo stretto coinvolgimento della società civile e della comunità imprenditoriale e una cooperazione rafforzata con i portatori di interessi dell'UE.

4.2.2 Lotta alla corruzione e alla criminalità economica

La corruzione mina lo Stato di diritto e lo sviluppo sostenibile della società. Nuovi strumenti digitali per contrastarla aiutano a prevenire e individuare le irregolarità; in questi ultimi anni sono stati inoltre creati diversi organismi ad hoc 10 . È tuttavia necessario un nuovo livello di rigorosità per migliorare le indagini, l'azione penale e le sanzioni contro la criminalità economica, dimostrando così che gli organismi preposti alla lotta alla corruzione e all'applicazione della legge sono indipendenti e raggiungono gli obiettivi. L'UE sosterrà un quadro legislativo e istituzionale orientato ai risultati, incentrato sulla corruzione ad alto livello, e presterà particolare attenzione al settore degli appalti pubblici. A tale riguardo saranno esplorate tutte le potenzialità offerte dalle soluzioni digitali per migliorare la tracciabilità e la trasparenza dei sistemi di appalti pubblici. L'UE aiuterà inoltre i paesi partner a far propri i concetti di integrità e assunzione di responsabilità in tutti i livelli della pubblica amministrazione.

La corruzione è uno dei tanti aspetti del fenomeno criminale di più ampie dimensioni noto come criminalità economica. I paesi partner devono adoperarsi maggiormente per creare un quadro solido ed efficace in grado di contrastare i reati economici. A tale riguardo i registri dei titolari effettivi sono essenziali per combattere il riciclaggio di denaro. È importante che i partner orientali predispongano quadri solidi per il recupero dei beni, anche attraverso la creazione di uffici operativi ad hoc in grado di tracciare e identificare i patrimoni frutto di reati. Ciò è fondamentale ai fini del congelamento e della confisca dei beni provenienti da attività illecite e del recupero dei proventi di reato quale importante strumento nella lotta alla criminalità organizzata.

4.2.3 Lotta alla criminalità organizzata e rafforzamento della sicurezza

Nel vasto settore della sicurezza la criminalità organizzata è una delle sfide comuni da affrontare. In questo caso l'UE continuerà a sostenere: i) una maggior cooperazione con le agenzie dell'UE per la giustizia e gli affari interni; ii) una riforma del settore della sicurezza; iii) la lotta alla tratta di esseri umani e al traffico di beni illeciti (in particolare, stupefacenti e armi da fuoco); e iv) la gestione integrata delle frontiere allo scopo di migliorare la capacità dei paesi partner di far fronte alle pressioni cui sono sottoposti e di aumentarne la resilienza. L'UE continuerà a cooperare con i paesi partner in materia di ciberresilienza. Per combattere la criminalità informatica è inoltre fondamentale prevedere un quadro operativo applicabile che faccia riferimento alla Convenzione di Budapest del Consiglio d'Europa.

La cooperazione costante tra i paesi partner e il meccanismo di protezione civile dell'Unione europea, nonché tra gli stessi paesi partner, sarà essenziale per migliorare la prevenzione, la preparazione e la risposta alle catastrofi naturali e provocate dall'uomo. I conflitti irrisolti, inoltre, continuano ad ostacolare lo sviluppo della regione. Nell'ambito delle forme e dei processi negoziali convenuti, l'UE si impegna a promuoverne la risoluzione pacifica. Consapevole dell'impatto che ciò può avere sugli sviluppi economici e sociali, l'UE rafforzerà il ruolo delle donne e dei giovani nella costruzione della pace mediante azioni congiunte volte a promuovere il suo impegno politico nell'attuazione dell'agenda su donne, pace e sicurezza 11 a livello regionale e internazionale. In particolare, essa continuerà ad adoperarsi per sostenere la prevenzione dei conflitti, la creazione di fiducia e l'agevolazione di soluzioni pacifiche negoziate dei conflitti. Continuerà inoltre a fornire assistenza alle popolazioni vittime di conflitti per rafforzarne la resilienza. Saranno anche rafforzati i dialoghi in materia di sicurezza e la cooperazione pratica nell'ambito della politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC) al fine di sostenere i contributi dei paesi partner alle missioni e alle operazioni civili e militari europee. L'UE, infine, valuterà l'ipotesi di offrire ai paesi partner opportunità di formazione e di sviluppo delle capacità, anche per contrastare eventuali minacce ibride.

4.3 Insieme per una resilienza ambientale e climatica

Il Green Deal europeo precisa in modo chiaro che le sfide ambientali e climatiche richiedono un'azione urgente da parte dell'UE e dei paesi partner. Modernizzare le economie e i modelli di scambio contribuirà a ridurre il rischio di rilocalizzazione delle emissioni di CO2: una necessità che va vista anche alla luce dei risultati ottenuti nell'integrazione economica e dell'evolversi delle preferenze dei consumatori nell'UE e nel partenariato orientale. L'UE continuerà a collegare i paesi partner alle catene di valore economiche, che si fanno sempre più complesse e di alto livello a mano a mano che la sua economia si trasforma. Aiuterà inoltre i paesi partner a rispettare i loro contributi all'accordo di Parigi determinati a livello nazionale e a modernizzare le loro economie, riducendo la loro impronta di carbonio e progredendo verso la neutralità climatica, pur riconoscendo le problematiche esistenti a livello di investimenti. A tale riguardo i paesi partner hanno espresso in vari consessi il loro sostegno all'approccio globale al cambiamento presentato nell'ambito del Green Deal europeo. È altrettanto importante attuare il quadro di riferimento di Sendai per la riduzione del rischio di catastrofi e aumentare gli sforzi nell'adattamento ai cambiamenti climatici.

L'UE collaborerà con i paesi partner nella regione per trasformarli in società eque e prospere, con economie moderne, efficienti sotto il profilo delle risorse, pulite, circolari e competitive, incrementandone nel contempo la resilienza ambientale e climatica, anche tramite un uso più sostenibile delle risorse naturali. L'importanza dell'agenda per l'ambiente e il clima nella regione sta crescendo. I cittadini chiedono sempre più insistentemente i) di migliorare la qualità dell'aria e dell'acqua, ii) di gestire in modo efficace i rifiuti, il suolo e le risorse idriche e iii) di rispondere ad eventi meteorologici estremi, al disboscamento illegale e alla deforestazione. Si tratta, tra l'altro, di una grande opportunità di stimolo dell'attività in settori innovativi. Diversi paesi partner hanno adottato e intendono accelerare piani d'azione e strategie a lungo termine per l'economia verde. Analogamente, i partner del settore privato stanno prendendo sempre più in considerazione le opportunità offerte da un'economia circolare e più verde e intendono scongiurare i rischi derivanti dai cambiamenti climatici. I paesi partner possono già beneficiare dei dati e dei servizi di Copernicus, che sono liberamente accessibili e resi disponibili a titolo gratuito per sostenere un processo decisionale consapevole nella regione.

Il partenariato orientale, pertanto, sarà chiamato i) a potenziare gradualmente l'azione in settori critici per la salute e il benessere dei cittadini, ii) a migliorare l'efficienza delle economie sotto il profilo delle risorse, iii) a creare nuovi posti di lavoro verdi e opportunità economiche legate alla transizione ecologica, iv) a sviluppare fonti energetiche locali e rinnovabili e v) a gestire le risorse naturali per massimizzare la sostenibilità. L'UE sosterrà tale transizione, tenendo debitamente conto delle sfide globali e delle realtà ambientali e climatiche nei paesi partner e incentrandosi in primo luogo sulle misure facilmente attuabili.

4.3.1 Vantaggi per la salute e il benessere dei cittadini

Per quanto riguarda la qualità della vita legata all'ambiente è necessario adoperarsi maggiormente per rendere lo sviluppo urbano più sostenibile e migliorare ulteriormente le prestazioni dei servizi ambientali, quali l'approvvigionamento idrico e i servizi igienico-sanitari, la gestione dei rifiuti, le aree verdi e la mobilità urbana. L'UE sosterrà le azioni e l'elaborazione di politiche volte a prevenire e ridurre l'inquinamento e a ridurre in tal modo le ricadute negative sulla salute, in particolare, dell'inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo e delle sostanze chimiche tossiche, puntando al suo obiettivo finale di azzerare l'inquinamento. Potenzierà gradualmente il suo sostegno all'aumento dell'efficienza energetica degli edifici, essenziale per risolvere il problema della povertà energetica e ridurre le emissioni di gas a effetto serra. Per ottenere tassi più elevati di ristrutturazione degli edifici attraendo finanziamenti privati, potrebbero essere utilizzati strumenti di finanziamento innovativi (ad esempio, contratti di prestazione energetica, finanziamenti sotto forma di restituzioni tramite imposte e bollette). L'UE sosterrà lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili, in particolare per accelerare il minor ricorso all'uso del carbone, determinante per ridurre l'inquinamento atmosferico. Continuerà a proporre strumenti e ad attuare l'iniziativa ad alto livello per l'efficienza energetica insieme alle istituzioni finanziarie internazionali allo scopo di modernizzare la legislazione in materia di energia e predisporre un quadro normativo intelligente che promuova l'efficienza energetica e le energie rinnovabili, mediante regimi di finanziamento verde e il coinvolgimento del settore privato. Per le città o le regioni maggiormente colpite dalle conseguenze dell'inquinamento saranno individuate misure di riconversione.

Nel settore della sanità pubblica, l'UE darà ai paesi partner un sostegno per l'ammodernamento delle strutture sanitarie, i servizi sanitari online, la formazione del personale medico, l'offerta di assistenza sanitaria a prezzi accessibili e la promozione dell'accesso alle cure per i cittadini di ogni livello sociale. Tale sostegno includerà inoltre il miglioramento della lotta alle malattie trasmissibili e non trasmissibili come il coronavirus (COVID-19).

4.3.2 Economia circolare

L'obiettivo principale di quest'azione sarà facilitare la transizione verso economie circolari efficienti sotto il profilo delle risorse. La riduzione di modelli di produzione che comportano sprechi è un punto di partenza fondamentale per aumentare la competitività a un costo relativamente basso. In termini di nuove opportunità economiche e competitività, l'UE promuoverà l'economia circolare verde basandosi sui risultati dei recenti dialoghi politici. Essa sosterrà le imprese e i contatti tra imprese in questo settore. Su richiesta dei singoli paesi saranno effettuate visite in loco riguardanti l'economia circolare. Si continuerà ad operare per la promozione di politiche a favore di produzioni sostenibili e per l'ecoinnovazione, la responsabilità estesa del produttore, modi alternativi per prevenire e ridurre la produzione di rifiuti, la gestione dei rifiuti, gli appalti pubblici verdi e una miglior informazione dei consumatori. L'UE si impegnerà con i paesi partner per riformare una serie di settori ad alta intensità di risorse, come la plastica, il tessile o l'edilizia. Le opportunità di creazione di posti di lavoro verdi saranno attentamente identificate. I settori chiave trarranno vantaggio dall'analisi delle possibili misure atte a stimolare l'occupazione e la competitività attraverso un'economia circolare verde.

4.3.3 Patrimonio naturale come risorsa economica

Uno dei principali obiettivi della cooperazione sarà fermare la perdita di biodiversità, il che significherà anche lottare contro la deforestazione e la desertificazione, introdurre misure di protezione di specie specifiche ed estendere e gestire efficacemente le aree protette. Occorrerà tra l'altro collaborare con altri settori per ridurre l'impatto negativo delle attività antropiche sulla biodiversità. Al fine di preservare le risorse naturali, che sono alla base dell'economia, l'UE continuerà a collaborare con i paesi partner per affrontare il problema della qualità e disponibilità delle risorse idriche e per migliorare il controllo e la sorveglianza delle attività di pesca miranti a contrastare il sovrasfruttamento. La pianificazione della gestione dei bacini idrografici sarà estesa a tutti i bacini idrografici. Si continuerà a cooperare per liberare il potenziale del settore delle materie prime al fine di contribuire agli obiettivi di sviluppo sostenibile, lottare contro la deforestazione e migliorare la gestione sostenibile delle foreste, anche sotto forma di immagazzinamento di carbonio a lungo termine e di sostituti dei combustibili fossili. Si cercherà di ridurre il disboscamento illegale e di garantire la tracciabilità del legname. L'UE sosterrà l'agricoltura e la pesca sostenibili e la sicurezza alimentare attraverso il trasferimento di conoscenze e l'innovazione, in particolare in settori con un elevato rapporto costi-benefici. Continuerà anche a rafforzare la posizione degli agricoltori e dei pescatori nella catena del valore, migliorando nel contempo la qualità della vita nelle zone rurali e costiere marine.

4.3.4 Politiche e governance a sostegno di una crescita più rispettosa dell'ambiente

Per ottenere risultati, i paesi partner dovranno investire maggiormente i) nella governance ambientale, ii) in una sana pianificazione delle politiche e degli investimenti, iii) nella capacità amministrativa di attuare e applicare la legislazione, iv) nel miglioramento dell'accesso all'informazione, della sensibilizzazione e della partecipazione dei cittadini e v) in meccanismi di finanziamento più adeguati ed efficaci. A tal fine saranno necessari un dialogo politico forte e un miglior coinvolgimento di tutti i portatori di interessi, comprese le commissioni parlamentari competenti. L'azione di sensibilizzazione, anche mediante la collaborazione con la società civile, sarà altrettanto importante. L'UE è maggiormente disposta a sostenere ruoli di leadership degli Stati membri e dei paesi partner in ambiti specifici al fine di incoraggiare un'attuazione più rapida di politiche e prassi moderne e aumentare la titolarità dei paesi. L'agenda marittima comune per il Mar Nero 12 contribuirà in quanto quadro di governance regionale.

4.3.5 Rafforzare la sicurezza energetica e la sicurezza nucleare

Per rafforzare la sicurezza energetica è necessario diversificare l'insieme delle fonti energetiche disponibili ricorrendo, in particolare, a quelle rinnovabili. Spetta ai paesi partner decidere il proprio mix energetico in vista del raggiungimento dei rispettivi obiettivi climatici. È possibile che alcuni paesi optino per il nucleare come fonte di energia a basse emissioni di carbonio in grado di favorire il conseguimento di tali obiettivi. In tale contesto, l'UE continuerà a contribuire al rafforzamento della sicurezza nucleare a livello internazionale. Il suo ruolo di precursore nello sviluppo di una legislazione vincolante in campo nucleare sarà la base per ulteriori scambi bilaterali. Si continueranno ad organizzare verifiche inter pares e attività di follow-up sui test di resistenza nucleare. L'UE metterà inoltre a disposizione la sua esperienza nei settori della disattivazione, della gestione delle scorie radioattive e della radioprotezione. La partecipazione dei paesi partner agli accordi dell'UE in materia di monitoraggio ambientale (EURDEP) e per lo scambio di informazioni in caso di emergenze radiologiche o nucleari (ECURIE) riveste inoltre un'importanza fondamentale.

4.3.6 Accelerare la transizione verso una mobilità sostenibile e intelligente

Per garantire la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra è necessario rendere più sostenibili i trasporti nei paesi del partenariato orientale e aggiornare le loro politiche in questo settore. L'UE, pertanto, collaborerà sempre di più con i paesi partner per mettere a punto soluzioni di trasporto ecocompatibile, contribuendo alla creazione di città intelligenti orientate al futuro in grado di predisporre piani di mobilità urbana che integrino i vari modi di trasporto nelle aree urbane. Nel lungo periodo, ciò includerà l'ottimizzazione dei trasporti, anche tramite la digitalizzazione.

4.4 Insieme per una trasformazione digitale resiliente 

Come indicato nella strategia Plasmare il futuro digitale dell'Europa 13 , una forte presenza digitale nel vicinato dell'UE renderà possibile la crescita e stimolerà lo sviluppo sostenibile. In tal senso l'UE investirà ulteriormente nella trasformazione digitale dei paesi partner, in linea con la sua legislazione e le sue migliori pratiche. Dopo il 2020 gli interventi in questo settore mireranno ad estendere i vantaggi del mercato unico digitale ai paesi partner e a sostenere la piena attuazione degli impegni da essi assunti nel quadro degli accordi di associazione e degli altri accordi bilaterali. Essi si baseranno sul successo dell'iniziativa politica per l'armonizzazione dei mercati digitali nel partenariato orientale e dei programmi operativi avviati nel quadro di EU4Digital.

4.4.1 Infrastrutture digitali

Un'economia moderna basata su dati può realizzarsi pienamente solo se i cittadini e le imprese hanno accesso a infrastrutture e servizi di comunicazione elettronica di elevata qualità e a prezzi accessibili. L'UE continuerà a sostenere, ove opportuno, il rafforzamento dell'indipendenza delle autorità di regolamentazione e l'istituzione dei necessari poteri normativi, onde consentire il corretto funzionamento dei mercati delle comunicazioni elettroniche nei paesi partner. Continuerà inoltre a sostenere, in particolare attraverso l'assistenza tecnica e lo scambio di migliori pratiche, l'estensione, segnatamente alle zone remote o meno densamente popolate dei paesi partner, delle infrastrutture sicure a banda larga Gigabit ad altissima capacità e a promuoverne l'uso. Garantire che i servizi siano disponibili a prezzi accessibili sarà importante per massimizzarne l'impatto sulla popolazione del partenariato orientale. In tale contesto, l'UE sosterrà l'attuazione degli accordi riguardanti il roaming e lo spettro radio tra i paesi partner e, se del caso, con questi ultimi.

4.4.2 Pubblica amministrazione online

L'UE sosterrà ulteriormente il rafforzamento dell'e-government nella regione del partenariato orientale al fine di aumentare l'efficienza, la trasparenza e la responsabilità della pubblica amministrazione e facilitare le riforme. A tale riguardo sosterrà l'adozione di quadri giuridici per i sistemi di identificazione elettronica e per i servizi fiduciari elettronici nel partenariato orientale, in linea con la sua legislazione e le sue migliori prassi, in modo da preparare il terreno ad accordi di reciproco riconoscimento tra i paesi partner e con questi ultimi. Le piattaforme interoperabili standardizzate di servizi online saranno sostenute.

4.4.3 Economia digitale e innovazione

L'UE sosterrà i governi dei paesi del partenariato orientale nell'elaborazione di programmi di innovazione digitale e sosterrà la creazione graduale di start-up digitali altamente innovative nella regione del partenariato orientale estendendo ai paesi partner l'iniziativa "Innovazione digitale e scale-up". In particolare, aiuterà le start-up e le PMI digitali a migliorare il loro accesso ai finanziamenti, a raggiungere meglio i mercati dell'UE e a rafforzare i legami con gli ecosistemi di innovazione dell'UE. I dati e i servizi satellitari dell'UE dei programmi faro Copernicus e Galileo sono già liberamente accessibili e disponibili a titolo gratuito. L'UE collaborerà con i paesi del partenariato orientale per promuoverne l'utilizzo così da creare condizioni appropriate per la creazione di start-up e PMI e agevolare la cooperazione tra imprese a livello transnazionale.

L'UE sosterrà ulteriormente i paesi partner nell'affrontare il problema del divario nelle competenze digitali, prestando particolare attenzione alla parità di genere e all'inclusione sociale.

4.4.4 Ciberresilienza

L'UE continuerà a sostenere la ciberresilienza e ad assistere in tal senso i paesi partner. La definizione di quadri giuridici, strategici e operativi solidi in materia di cibersicurezza nei paesi partner continuerà ad essere sostenuta sulla base della legislazione e delle migliori prassi dell'UE, compreso il quadro europeo di certificazione della cibersicurezza.

4.5 Insieme per società resilienti, eque ed inclusive

Una pubblica amministrazione trasparente, incentrata sui cittadini e responsabile ed elezioni libere e regolari sono fondamentali per una democrazia e, insieme ad una società civile impegnata, alla libertà, al pluralismo e all'indipendenza dei mezzi di comunicazione e alla tutela dei diritti dei cittadini, sono gli ingredienti essenziali per una società resiliente, equa, inclusiva e democratica.

La cooperazione con i paesi partner in questi settori sarà una priorità fondamentale per l'UE. L'accesso a informazioni basate su riscontri concreti fa da supporto al sistema democratico e consente ai cittadini di compiere scelte consapevoli. Poiché affrontare le sfide della migrazione è un'altra priorità comune, l'UE continuerà a collaborare con i paesi partner per garantire, da un lato, la mobilità e i contatti interpersonali in un ambiente sicuro e ben gestito, dall'altro un sostegno ai migranti e ai rifugiati vulnerabili.

4.5.1 Riforma della pubblica amministrazione e impegno civico

Ai fini di una riforma della pubblica amministrazione, la costante volontà politica dei paesi partner è fondamentale per garantire che le autorità coinvolgano i cittadini nel processo decisionale. L'UE sosterrà l'elaborazione di politiche inclusive e basate su dati oggettivi, nonché una sana gestione delle finanze pubbliche, nell'ottica di un miglioramento dei servizi ai cittadini e alle imprese. I paesi partner devono trasformare la funzione pubblica secondo criteri di professionalità e aumentare l'assunzione di responsabilità a tutti i livelli di governo. La riforma della pubblica amministrazione, comprese le questioni relative alla trasparenza, è un fattore chiave anche per la crescita economica ed è in grado di ridurre i rischi di corruzione, ad esempio mediante soluzioni di e-government. L'UE e i paesi partner valuteranno inoltre la possibilità di intensificare l'apprendimento tra pari, anche attraverso una Scuola di pubblica amministrazione del partenariato orientale. Monitorare l'attuazione delle riforme resta determinante e in tal senso la società civile dovrebbe svolgere un ruolo più incisivo.

4.5.2 Società civile e partecipazione dei giovani

Facendo tesoro delle azioni innovative improntate in passato e dell'impegno sinora profuso, l'UE continuerà a sostenere la capacità delle organizzazioni della società civile, in particolare delle organizzazioni di base, di impegnarsi in modo significativo nei processi di elaborazione delle politiche e nel dialogo strategico e di promuovere le riforme e l'assunzione di responsabilità a livello pubblico. Svilupperà ulteriori partenariati strategici con le principali organizzazioni per rafforzare la cooperazione, amplierà le capacità di leadership degli attivisti della società civile e dialogherà con le parti sociali (sindacati e organizzazioni dei datori di lavoro). Saranno sostenute anche l'innovazione sociale e l'imprenditoria sociale. Sarà essenziale collaborare con i paesi partner per promuovere un contesto favorevole alla società civile. Il Forum della società civile del partenariato orientale continuerà ad essere un partner fondamentale nel promuovere il ruolo della società civile all'interno del dialogo politico.

L'UE, inoltre, focalizzerà sempre di più la sua attenzione sulla partecipazione e sulla leadership dei giovani. Contribuendo alla definizione di una politica giovanile inclusiva e basata su dati oggettivi, sviluppando competenze e sostenendo progetti di volontariato e di cooperazione, i programmi Erasmus+ e Corpo europeo di solidarietà renderanno più autonome e responsabili le giovani generazioni. Il programma di borse di studio per la società civile e l'iniziativa Giovani ambasciatori europei saranno rafforzati per aiutare i giovani a sviluppare competenze e abilità fondamentali, rendendoli tra l'altro consapevoli della necessità di contrastare le disparità di genere e in grado di partecipare attivamente alla vita democratica e promuovendone l'impegno civico. Il Forum giovanile del partenariato orientale avrà un ruolo ancor più importante e sarà meglio inquadrato nel contesto di un dialogo strutturato sulle politiche giovanili all'interno di una rete di consigli della gioventù del partenariato orientale, sul modello del dialogo strutturato con i giovani interno all'UE.

4.5.3 Mezzi di comunicazione indipendenti e informazioni basate su dati oggettivi

In una realtà mediatica ben funzionante, un giornalismo indipendente, la società civile e i singoli individui possono servire al bilanciamento dei poteri e far sì che i governi rispondano del loro operato. Garantire a tutti l'accesso a un'informazione circostanziata e basata sui fatti permette ai cittadini di assumere decisioni consapevoli e di partecipare attivamente al processo democratico. L'UE sosterrà organi d'informazione indipendenti che producano contenuti diversificati e di alta qualità. Con l'adozione del piano d'azione contro la disinformazione 14 nel dicembre 2018, l'UE ha istituito un quadro di riferimento solido per contrastare i rischi derivanti dalla disinformazione sia all'interno che all'esterno dell'Unione. In futuro, tutti gli attori pertinenti, tra cui le istituzioni dell'UE, gli Stati membri, i paesi partner, l'industria e la società civile, dovrebbero continuare a fare la loro parte nel graduale potenziamento di servizi indipendenti preposti alla verifica delle notizie e nella promozione dell'alfabetizzazione mediatica. Per contrastare la disinformazione sarà inoltre fondamentale rafforzare la collaborazione con la società civile.

4.5.4 Protezione dei diritti umani

L'UE continuerà a sostenere i paesi partner nel promuovere i diritti umani, garantendo inoltre che chiunque possa godere pienamente di diritti civili, politici, economici, sociali e culturali. Intensificherà la sua azione di lotta contro tutte le forme di discriminazione, comprese quelle fondate sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale. Sosterrà i paesi partner nel dare attuazione alla Convenzione delle Nazioni unite sui diritti delle persone con disabilità e nello sviluppo di prodotti e servizi accessibili e continuerà a sostenerli nel garantire il rispetto sia dei diritti già esercitati dalle persone appartenenti a minoranze che delle popolazioni vittime di conflitti e nel promuovere la parità di genere.

Per garantire un livello elevato di protezione dei diritti fondamentali alla vita privata e alla protezione dei dati, l'UE continuerà ad impegnarsi con i paesi partner orientali per promuovere un'ulteriore convergenza con le sue stesse norme e con le norme internazionali in materia di protezione dei dati, al fine di agevolare gli scambi commerciali e la cooperazione nell'attività di contrasto.

4.5.5 Mobilità

Per garantire la mobilità e i contatti interpersonali in un contesto sicuro e ben gestito, è essenziale dare efficace attuazione agli accordi esistenti in materia di agevolazione al rilascio dei visti e di riammissione e continuare a rispettare i parametri di riferimento pertinenti riguardanti la liberalizzazione dei visti. Si valuterà l'ipotesi di avviare, purché vi siano condizioni di mobilità ben gestite e sicure, nuovi dialoghi per la liberalizzazione dei visti con i paesi i cui cittadini hanno ancora bisogno di un visto per recarsi nell'UE, anche attraverso l'attuazione soddisfacente degli accordi di agevolazione al rilascio dei visti e di riammissione. Un impegno sostenibile sarà garantito, a complemento di tali dialoghi, dai partenariati per una mobilità equilibrata e reciprocamente vantaggiosa. Si prenderanno in considerazione iniziative in materia di migrazione della forza lavoro tra i paesi partner, nonché tra il partenariato orientale e i paesi dell'UE, volte a creare partenariati che favoriscano la migrazione legale e la mobilità, migliorando la cooperazione e lo scambio sinergico delle abilità e delle competenze, ma tenendo conto nel contempo dell'impatto della fuga dei cervelli sul capitale umano dei paesi partner. Per aiutare le persone e le merci a muoversi da una frontiera all'altra, sarà rafforzata la cooperazione tecnica e amministrativa nel settore della gestione integrata delle frontiere.

5.Comunicazione strategica, governance e attuazione

5.1 Comunicazione strategica

La comunicazione strategica è fondamentale per creare resilienza ed è un dovere fondamentale per i responsabili politici al servizio dei cittadini. Negli ultimi anni, l'invito ad adottare una visione più forte e strategica in materia di comunicazione è stato preso in seria considerazione dal mondo politico nel partenariato orientale, anche a seguito della crescente disinformazione contraria ai valori dell'UE. La collaborazione tra i servizi della Commissione europea e il Servizio europeo per l'azione esterna mira quindi a rafforzare la comunicazione dell'UE nei paesi partner attraverso messaggi chiari, basati sulla tecnica dell'affabulazione (storytelling) e adattati al singolo caso e sensibilizzando l'opinione pubblica sull'impatto positivo delle politiche e delle azioni dell'UE per i cittadini dell'intera regione, con l'idea di fondo che "l'unione fa la forza". L'UE ha inoltre adottato misure fondamentali per migliorare la sua visibilità, passando da una comunicazione basata sui progetti a una comunicazione nazionale e più tematica incentrata sull'avvio di campagne, al fine di evitare una frammentazione del logo. Le azioni dell'UE riportano sistematicamente il logo "EU4" ("L'UE per") (ad es.: EU4Energy, EU4Business, EU4Digital e EU4Georgia). Lo sviluppo del logo ha inoltre permesso di posizionarsi in modo flessibile nei singoli paesi (si pensi, ad esempio, all'azione avviata in Ucraina Moving Forward Together ("Procedere insieme")). L'accento è posto sul coinvolgimento dei principali moltiplicatori, quali i giovani, che possono contribuire a promuovere i valori e le azioni dell'UE nei paesi partner. Ad esempio, all'iniziativa Giovani ambasciatori europei partecipano 740 giovani che diffondono messaggi positivi sull'UE nelle rispettive comunità locali. Questa strategia rafforzata e coordinata ha portato a una miglior conoscenza e ad una maggior credibilità dell'UE tra i cittadini di tutti i paesi del partenariato orientale 15 .

La consultazione strutturata sul futuro del partenariato orientale ha dimostrato l'ampio consenso e le aspettative dei portatori di interessi e dei cittadini in merito al proseguimento e al rafforzamento di iniziative di successo miranti a rendere la comunicazione dell'UE più strategica ed efficace, alla luce della crescente disinformazione contraria ai valori dell'UE.

La comunicazione sull'Unione europea e sulle sue relazioni con i paesi partner dovrebbe avvenire con una titolarità e una responsabilità congiunta nei confronti dei cittadini sia degli Stati membri dell'UE che dei paesi partner. In questo contesto, gli Stati membri, i governi dei paesi partner, le amministrazioni locali, i partner esecutivi dei progetti finanziati dall'UE e le istituzioni europee (comprese le delegazioni dell'UE) dovrebbero collaborare per informare sui vantaggi della cooperazione, sulla base delle priorità politiche comuni e promuovendo globalmente l'UE nella regione. Questo tipo di comunicazione dovrebbe avvenire nel quadro di una narrazione comune europea, basata su valori condivisi e sui vantaggi della cooperazione per la vita dei cittadini.

Il dialogo con i cittadini a livello locale e nelle lingue nazionali e minoritarie, tra cui il russo, dovrebbe essere intensificato al fine di migliorare la conoscenza dei valori, delle priorità politiche e delle azioni dell'UE. Le attività di sensibilizzazione riguarderanno essenzialmente i moltiplicatori e i principali opinion leader (ad esempio, le autorità locali, i leader religiosi e gli insegnanti, mediante visite di studio, forum di discussione locali e corsi di formazione) per far conoscere il messaggio dell'UE nelle regioni.

Il coinvolgimento dei giovani aumenterà, ad esempio mediante la promozione dell'insegnamento e dell'apprendimento riguardanti l'Unione europea nei diversi gradi di istruzione. Sarà promossa l'introduzione di contenuti sull'UE nei programmi scolastici.

5.2 Governance e attuazione

L'architettura multilaterale riveduta del partenariato orientale adottata in occasione del vertice del 2017 rappresenta un quadro di riferimento utile per gli scambi e la cooperazione, attraverso riunioni e scambi periodici. Come confermato dalla maggior parte dei portatori di interessi coinvolti nella consultazione, il quadro attuale resta valido e dovrebbe proseguire, con gli adeguamenti necessari ad allinearlo ai principali obiettivi politici per il periodo successivo al 2020, delineati nella presente comunicazione. L'obiettivo fondamentale consisterà nell'aumentare l'efficacia delle strutture esistenti. Uno dei primi compiti delle piattaforme e dei gruppi di lavoro nell'ambito dell'architettura del partenariato orientale sarà definire gli obiettivi futuri sulla base delle priorità indicate nella presente comunicazione congiunta.

Tali priorità saranno anche il perno della futura programmazione dell'assistenza dell'UE per il periodo 2021-2027, insieme ai documenti congiunti tra l'UE e i paesi partner che definiscono priorità comuni (ad esempio, le Priorità del partenariato e le Agende di associazione). Nell'ambito della nuova politica, i paesi partner continueranno a collaborare con l'UE per azioni e iniziative comuni e riceveranno, nella misura del necessario, un sostegno per lo sviluppo di capacità e la condivisione delle conoscenze su obiettivi e politiche specifici. I programmi a livello regionale saranno attuati sul campo con il sostegno finanziario e logistico delle istituzioni finanziarie internazionali. Sarà opportuno garantire coerenza e complementarità tra tutti gli interventi dell'UE e collegare chiaramente politica e programmazione, compresi il programma Interreg NEXT e altri programmi futuri di cooperazione territoriale.

Le organizzazioni della società civile sono fondamentali per diffondere messaggi positivi sull'UE al di fuori delle capitali e garantire in loco risultati duraturi e servizi migliori per i cittadini. Nell'ambito del suo nuovo approccio alla società civile nei paesi partner, l'UE ha istituito accordi quadro di partenariato con le principali organizzazioni della società civile per orientare meglio il sostegno e aumentarne l'impatto. La riassegnazione di maggiori finanziamenti attraverso questi partner principali dovrebbe ampliare ulteriormente il coinvolgimento nei paesi dell'est, anche da parte delle organizzazioni locali più piccole che operano in lingua locale.

L'UE si impegnerà in modo più sistematico con i gruppi di riflessione che si occupano del partenariato orientale. In tal senso sosterrà le iniziative di istruzione e di sensibilizzazione di questi paesi e farà sì che i cittadini siano meglio informati e quindi più propensi ad appoggiare le riforme in materia di sviluppo.

L'UE intende intensificare ulteriormente il partenariato con le istituzioni finanziarie internazionali, sfruttando meglio le possibilità offerte dalle garanzie dell'EFSD per rafforzare la resilienza dei suoi paesi partner e dare impulso al settore privato, mantenendo nel contempo gli impegni derivanti dagli accordi di associazione e da altri accordi bilaterali.

L'UE rafforzerà inoltre la titolarità congiunta e il partenariato tra gli Stati membri allo scopo di sostenere più efficacemente l'ambizioso programma di riforme. I paesi partner potranno così avvalersi delle competenze e dell'esperienza dell'UE.

6.Conclusioni e prossime tappe

Dalla recente consultazione strutturata è emerso chiaramente che il successo del partenariato orientale riuscirà a proseguire solo potenziando la titolarità congiunta, rendendo più forte un ambizioso programma di riforme e rispondendo alle sfide comuni. Insieme, gli Stati membri dell'UE, i paesi partner e la società civile hanno la responsabilità di garantire un partenariato solido e pertinente da cui l'intera società possa trarre vantaggio. L'impegno comune a favore di questa nuova strategia sarà utile per i cittadini di tutti i paesi partner e contribuirà alla costruzione di un'Europa più forte nel mondo.

La presente comunicazione congiunta propone di rafforzare la resilienza come obiettivo prioritario in cui l'UE, i suoi Stati membri e i paesi partner lavorino insieme per conseguire i seguenti obiettivi politici a lungo termine per il partenariato orientale dopo il 2020:

·insieme per economie resilienti, sostenibili e integrate;

·insieme per istituzioni responsabili, Stato di diritto e sicurezza;

·insieme per una resilienza ambientale e climatica;

·insieme per una trasformazione digitale resiliente;

·insieme per società resilienti, eque ed inclusive.

Il Consiglio europeo, il Parlamento europeo e il Consiglio sono invitati ad approvare la presente comunicazione congiunta che sarà presentata anche al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni e sarà infine discussa con i paesi partner in vista del vertice del partenariato orientale previsto nel giugno 2020.

Il vertice del partenariato orientale darà mandato di elaborare una nuova serie di obiettivi tangibili sulla base dell'agenda attuale, allo scopo di mettere in pratica le raccomandazioni delineate nel presente documento. La definizione degli obiettivi futuri per il periodo successivo al 2020 sarà pertanto un compito fondamentale per il secondo semestre del 2020.

(1)      di seguito "Moldova".
(2)       https://eeas.europa.eu/sites/eeas/files/eugs_review_web_0.pdf
(3)       https://ec.europa.eu/commission/sites/beta-political/files/political-guidelines-next-commission_en.pdf
(4)      Tra cui le comunicazioni "Il Green Deal europeo" (COM (2019) 640), "Plasmare il futuro digitale dell'Europa" (COM (2020) 67), "Una nuova strategia industriale per l'Europa" (COM (2020) 102) e "Un'Unione dell'uguaglianza: la strategia per la parità di genere 2020-2025" (COM (2020) 152).
(5)   https://eeas.europa.eu/sites/eeas/files/join_2017_21_f1_communication_from_commission_to_inst_en_v7_p1_916039.pdf
(6)       https://ec.europa.eu/commission/eu-external-investment-plan_en
(7) https://ec.europa.eu/transport/themes/international/european_neighbourhood_policy/eastern_partnership/tent-maps_en
(8)       https://ec.europa.eu/neighbourhood-enlargement/sites/near/files/eap_declaration_finalversion2604.pdf
(9)       https://eeas.europa.eu/headquarters/headquarters-homepage/50699/connecting-europe-asia-eu-strategy_en
(10)      Tutti i paesi partner hanno ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione.
(11)       https://documents-dds-ny.un.org/doc/UNDOC/GEN/N00/720/18/PDF/N0072018.pdf?OpenElement
(12)       https://ec.europa.eu/maritimeaffairs/press/black-sea-ministers-endorse-common-maritime-agenda_en
(13)       https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/communication-shaping-europes-digital-future-feb2020_en_4.pdf
(14)       https://eeas.europa.eu/sites/eeas/files/action_plan_against_disinformation.pdf
(15)      I sondaggi d'opinione riguardanti i "vicini orientali dell'UE" condotti annualmente dalla Commissione europea mostrano un aumento costante della percezione positiva dell'UE in tutti i paesi partner, condivisa, nel 2019, dal 52 % dei cittadini di tali paesi (vale a dire un aumento di 7 punti percentuali rispetto al 2016). Complessivamente, il 67 % della popolazione (+ 4 %) considera positive le relazioni tra il proprio paese e l'UE e quest'ultima resta l'istituzione estera più affidabile per il 58 % dei cittadini.
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