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Document 52020DC0350

    RELAZIONE DELLA COMMISSIONE Controllo dell'applicazione del diritto dell'Unione europea Relazione annuale 2019

    COM/2020/350 final

    Bruxelles, 31.7.2020

    COM(2020) 350 final

    RELAZIONE DELLA COMMISSIONE

    Controllo dell'applicazione del diritto dell'Unione europea






    Relazione annuale 2019

    {SWD(2020) 147 final}


    Prefazione

    I.Rilancio dell'occupazione, della crescita e degli investimenti

    Garantire condizioni di lavoro eque in tutta l'UE

    Applicazione delle norme ambientali

    Applicazione delle norme agricole

    Applicazione delle norme in materia di questioni marittime e pesca

    Applicazione delle norme in materia di politica regionale

    Lotta alla frode a danno del bilancio dell'UE

    II.Un mercato unico digitale connesso

    Migliorare la connettività

    Garantire la cibersicurezza e l'affidabilità delle transazioni online

    Migliore accessibilità per le persone con disabilità

    III.Un'Unione dell'energia resiliente con politiche lungimiranti in materia di cambiamenti climatici

    Attuazione dell'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici

    IV.Un mercato interno più approfondito e più equo con una base industriale più solida

    Garantire una concorrenza non falsata

    Garantire la libera circolazione dei lavoratori

    Garantire la libera circolazione delle merci

    Garantire la libertà di stabilimento e la libera circolazione dei servizi

    Migliorare le informazioni e l'assistenza per cittadini e imprese

    Applicazione delle norme in materia di Unione dei mercati dei capitali, servizi finanziari e libera circolazione dei capitali

    Lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo

    Applicazione delle norme in materia di fiscalità e dogane

    Garantire un alto livello di protezione per i consumatori

    Garantire un alto livello di protezione per la salute pubblica

    Applicazione delle norme in materia di mobilità e trasporti

    V.Un'Unione economica e monetaria più profonda e più equa

    Applicazione delle norme in materia di Unione bancaria

    VI.Uno spazio di giustizia e di diritti fondamentali basato sulla reciproca fiducia

    Rispetto dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali

    Cooperazione transfrontaliera in materia di giustizia civile e penale

    Miglioramento della protezione dei dati personali

    Applicazione delle norme sulla sicurezza

    VII.Verso una nuova politica della migrazione

    Prefazione

    L'Unione europea si fonda sul rispetto dello Stato di diritto. Non è un caso che il primo presidente della Commissione europea, Walter Hallstein, facesse riferimento all'Unione europea quale comunità di diritto (Rechtsgemeinschaft), vincolata dalle norme che gli Stati membri concordano in qualità di colegislatori e accettano di attuare nei rispettivi ordinamenti nazionali. In quanto custode dei trattati, la Commissione ha il compito di garantire che tali norme siano rispettate nell'interesse dei nostri cittadini. Che si tratti di aria pulita, sicurezza alimentare o accesso all'assistenza sanitaria all'estero, la cooperazione degli Stati membri è fondamentale per assicurare che le politiche dell'UE diventino una realtà nella vita quotidiana delle persone.

    La presente relazione annuale fornisce un resoconto dei lavori della Commissione per garantire l'applicazione e l'attuazione corrette nonché il rispetto del diritto dell'Unione nel 2019.

    Il 2019 ha segnato la fine della Commissione Juncker e, a partire dal 1º dicembre, l'inizio del mandato del mio gruppo. Sotto molti aspetti il 2019 è stato quindi un anno di transizione. Un nuovo gruppo di commissari ha assunto le proprie funzioni, conformandosi a nuovi orientamenti politici e promuovendo nuove iniziative, come il Green Deal europeo e l'Agenda digitale.

    Nel corso di questo periodo di transizione le basi che tengono insieme la nostra Unione non sono cambiate. La corretta applicazione e il rispetto del diritto dell'Unione, compreso il rispetto dei diritti fondamentali e dello Stato di diritto, rimangono una responsabilità condivisa tra gli Stati membri e le istituzioni dell'UE. La difesa del diritto dell'Unione non può mai essere una strada a senso unico: essa si basa sulla leale cooperazione dei nostri Stati membri, nell'interesse dei cittadini dei quali noi siamo a servizio. Desiderosa di coltivare questo partenariato speciale, la Commissione continuerà a fornire sostegno e orientamenti agli Stati membri per aiutarli ad attuare il diritto dell'Unione. Saremo comunque attenti e pronti a intraprendere un'azione legale risoluta in caso di violazione del diritto dell'Unione. Non può esserci alcun compromesso per quanto riguarda l'applicazione e il rispetto del diritto dell'Unione, al fine di difendere i diritti dei cittadini che ne derivano.

    Presidente della Commissione europea

    Ursula von der Leyen



    I.Rilancio dell'occupazione, della crescita e degli investimenti

    L'anno scorso la prima priorità della Commissione era stata incoraggiare gli investimenti per creare nuovi posti di lavoro e rafforzare la competitività dell'Europa. Tuttavia, la creazione di un contesto normativo favorevole alle imprese e alla creazione di posti di lavoro è compromessa se gli Stati membri non attuano le norme dell'UE in maniera corretta e tempestiva.

    Garantire condizioni di lavoro eque in tutta l'UE

    Il pilastro europeo dei diritti sociali , proclamato a novembre 2017 dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione europea, è espressione dell'impegno politico congiunto alla realizzazione di una serie di principi e diritti che sono fondamentali per assicurare l'equità e il buon funzionamento dei mercati del lavoro e dei sistemi di protezione sociale nell'Europa del 21º secolo. Un elemento essenziale del pilastro è rappresentato dalle condizioni di lavoro eque, che mirano in particolare a prevenire i rapporti di lavoro che portano a condizioni di lavoro precarie.

    A luglio 2019 la Commissione ha preso provvedimenti nei confronti dell' Italia , in quanto ha rilevato che i lavoratori del settore pubblico non sono sufficientemente tutelati contro l'utilizzo abusivo della successione di contratti a tempo determinato e la discriminazione, come previsto dalle norme dell'UE (direttiva 1999/70/CE del Consiglio).

    Durante il 2019 gli Stati membri, la Commissione e le parti sociali hanno continuato a collaborare per rendere la sicurezza sul lavoro e la legislazione sanitaria dell'UE "a prova di futuro" e assicurarne la corretta attuazione. Particolare attenzione è stata dedicata a garantire che gli Stati membri dispongano di norme vincolanti in materia di sicurezza e salute sul lavoro nei rispettivi ordinamenti nazionali e che le comunichino alla Commissione.

    La Commissione inoltre aggiorna regolarmente la comunicazione interpretativa sulla direttiva sull'orario di lavoro in base agli sviluppi significativi della giurisprudenza della Corte di giustizia.

    Applicazione delle norme ambientali

    Nel 2019 la Commissione ha portato avanti le proprie azioni legali per il contrasto dell'inquinamento atmosferico, che rimane una priorità. La Commissione ha inoltre promosso l'attuazione attraverso dibattiti con gli Stati membri su questa importante tematica, con l'organizzazione in Italia, nel 2019, di un dialogo sull'aria pulita .

    Nel 2019 la Commissione ha deferito altri tre Stati membri alla Corte di giustizia per livelli eccessivi di biossido di azoto (NO2) o biossido di zolfo (SO2) nell'aria ( Italia , Spagna e Bulgaria ).

    La Corte di giustizia ha accolto il ricorso proposto dalla Commissione nei confronti della Francia in merito all'inquinamento da biossido di azoto (NO2) e in un'altra sentenza ha fornito un'importante interpretazione della direttiva relativa alla qualità dell'aria ambiente , stabilendo che i tribunali nazionali sono competenti a rivedere la scelta dell'ubicazione delle stazioni di misurazione della qualità dell'aria.

    La Commissione organizza eventi sull'economia circolare negli Stati membri che rischiano di non riuscire a conseguire i nuovi obiettivi in materia di riciclaggio dei rifiuti e a rispettare le altre prescrizioni della legislazione dell'UE sui rifiuti. Nel 2019 si sono svolti eventi di questo tipo ad Atene , Lisbona e Budapest , ed esperti del massimo calibro hanno presentato raccomandazioni su come attuare al meglio le norme che erano state riviste nel 2018.

    Nel 2019 la Commissione ha deferito l' Italia , Cipro e la Svezia alla Corte di giustizia per il mancato adempimento dei loro obblighi in materia di trattamento delle acque reflue urbane. Il diritto dell'UE impone la predisposizione di reti fognarie adeguate e un opportuno trattamento delle acque reflue.

    Gli Stati membri devono completare la rete di siti protetti Natura 2000 e predisporre le necessarie misure di conservazione per tutti i siti, cosa fondamentale per la conservazione degli habitat e delle specie protetti. Parallelamente nel 2019 la Commissione è intervenuta per porre rimedio alle carenze strutturali delle leggi nazionali in materia di protezione della natura e fermare la caccia illegale agli uccelli. La Commissione è impegnata inoltre a garantire che le attività di lavorazione boschiva e gestione delle foreste siano svolte nel rispetto delle prescrizioni in materia di protezione della natura.

    La Commissione ha avviato procedimenti d'infrazione nei confronti di 17 Stati membri a marzo , ottobre e novembre per migliorare l'attuazione della direttiva dell'UE sulla valutazione dell'impatto ambientale, che è stata aggiornata nel 2014 allo scopo di ridurre gli oneri amministrativi e migliorare il livello di tutela ambientale, rendendo nel contempo più solide, prevedibili e sostenibili le decisioni sugli investimenti pubblici e privati.

    Applicazione delle norme agricole

    La politica agricola comune (PAC) si fonda su un partenariato tra agricoltura e società e tra l'Europa e i suoi agricoltori. Il suo scopo è sostenere gli agricoltori e migliorare la produttività agricola, garantire un approvvigionamento costante di prodotti alimentari a un prezzo accessibile e assicurare un reddito ragionevole agli agricoltori dell'Unione europea. La PAC affronta anche sfide ambientali, tra cui quella dei cambiamenti climatici. In tal senso si pone come obiettivo la gestione sostenibile delle risorse naturali, la conservazione delle zone e dei paesaggi rurali in tutta l'UE e il mantenimento dell'economia rurale attraverso la promozione di posti di lavoro nell'agricoltura e nei settori connessi.

    Le indicazioni geografiche proteggono la denominazione di prodotti specifici e ne promuovono le caratteristiche uniche, che sono collegate alla loro origine geografica e ai saperi tradizionali e rappresentano un fattore chiave per il mantenimento di alti standard di qualità in ambito alimentare.

    Nel 2019 la Commissione è intervenuta contro l'errata attuazione delle norme dell'UE sulla protezione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche.

    La Danimarca ha autorizzato società danesi a produrre ed esportare in paesi terzi formaggio bianco indicato come "Feta", anche se tale formaggio non è conforme al disciplinare di tale denominazione di origine protetta.

    La Bulgaria mantiene dal 2008 il proprio registro nazionale delle indicazioni geografiche per i prodotti agricoli e alimentari, in violazione del carattere esclusivo dei registri a livello dell'UE per i regimi di qualità.

    Applicazione delle norme in materia di questioni marittime e pesca

    L'obiettivo primario della politica comune della pesca (PCP) è garantire la sostenibilità ambientale, economica e sociale dei settori della pesca e dell'acquacoltura. La PCP contempla pertanto misure volte a contenere la capacità della flotta peschereccia e a imporre limiti per le catture e le attività di pesca. A tale riguardo tutti gli Stati membri hanno convenuto di diminuire la pesca commerciale portandola a livelli sostenibili entro il 2020. Nel 2019 è stata dedicata particolare attenzione alla verifica del rispetto delle norme sulle catture accessorie di specie sensibili come balene, delfini e altri mammiferi marini.

    La Commissione ha avviato una serie di dialoghi informali su questioni come i sistemi di verifica della potenza del motore e il controllo delle navi dell'UE che pescano al di fuori delle acque unionali.

    Per il successo della PCP è essenziale progettare e mettere in atto un sistema efficace e coerente di controllo e applicazione delle norme. Per questa ragione la strategia della Commissione in materia di verifica dell'applicazione delle norme nel 2019 ha continuato ad essere incentrata sulla conservazione delle risorse della pesca, sul controllo della pesca e sull'applicazione delle norme da parte degli Stati membri.

    La Commissione ha dato seguito al procedimento d'infrazione nei confronti della Danimarca  per la mancata applicazione di una serie di disposizioni importanti del regolamento dell'UE sul controllo della pesca . Le questioni più gravi riguardano le attività di pesca a fini industriali. La presenza di controlli adeguati è essenziale per garantire l'accuratezza dei documenti di registrazione delle catture, che è necessaria per evitare il superamento dei contingenti.

    La PCP offre anche strumenti specifici per la verifica dell'applicazione delle norme, come i piani di controllo e le indagini amministrative. Sulla base delle proprie verifiche e dei propri audit, la Commissione ha adottato e dato seguito a diversi piani di controllo.

    Applicazione delle norme in materia di politica regionale

    I Fondi strutturali e d'investimento europei sostengono gli investimenti nei principali settori politici generatori di crescita nell'UE.

    Nel 2019 la Commissione ha continuato a garantire il ritiro delle spese irregolari dal cofinanziamento, sospendendo i pagamenti o in taluni casi applicando rettifiche finanziarie.

    Il 14 maggio 2019 la Commissione ha adottato una decisione recante gli orientamenti per la determinazione delle rettifiche finanziarie da applicare alle spese finanziate dall'Unione in caso di mancato rispetto delle norme sugli appalti pubblici.

    Tale decisione garantisce una maggiore certezza del diritto per tutti gli attori e un approccio più proporzionato in un settore complesso come quello degli appalti pubblici, che restano una delle principali fonti di irregolarità e rettifiche finanziarie riguardanti i fondi di coesione.

    Lotta alla frode a danno del bilancio dell'UE

    I mezzi per combattere i reati a danno del bilancio dell'UE sono migliorati in modo significativo con l'adozione della direttiva relativa alla tutela degli interessi finanziari dell'UE . La direttiva rappresenterà anche la base sostanziale del lavoro della Procura europea . La Commissione sta lavorando a stretto contatto con gli Stati membri per garantire un'adeguata attuazione della direttiva. Il 19 settembre 2019 la Commissione ha avviato procedimenti d'infrazione per ritardo di recepimento nei confronti di 14 Stati membri.

    Nell'ambito di due cause incardinate dalla Commissione davanti alla Corte contro il Regno Unito  e i Paesi Bassi , la Corte ha stabilito che tali paesi non avevano ottemperato al loro dovere di leale cooperazione previsto dal trattato, in quanto non avevano compensato la perdita di risorse proprie derivante dal rilascio irregolare di certificati di esportazione da parte delle autorità locali dei rispettivi paesi e territori d'oltremare (PTOM). La Corte ha concluso che i due Stati membri in questione sono responsabili, nei confronti dell'Unione, di qualsiasi errore commesso dalle autorità dei rispettivi PTOM che abbia dato luogo a una diminuzione delle risorse proprie tradizionali.

    II.Un mercato unico digitale connesso

    La strategia del mercato unico digitale affronta le sfide e le opportunità della trasformazione digitale riducendo la frammentazione del mercato, aumentando i flussi di dati e la fluidità del mercato, nonché adeguando le norme esistenti all'era digitale. Il divieto dei blocchi geografici ingiustificati, la portabilità dei contenuti , l' abolizione delle tariffe di roaming e l'iniziativa WiFi4EU hanno incrementato le possibilità di accesso dei consumatori. Le condizioni quadro del mercato sono migliorate grazie al nuovo codice europeo delle comunicazioni elettroniche , alla direttiva sui servizi di media audiovisivi , alla legislazione aggiornata in materia di diritto d'autore e al regolamento sulle piattaforme . Sarà essenziale garantire l'applicazione di queste norme nei prossimi anni.

    Migliorare la connettività

    Le comunicazioni digitali ad alta velocità favoriscono l'innovazione e servizi migliori per l'economia e la società nel complesso. Lo sviluppo della connettività 5G rappresenta una priorità per la Commissione. L'obiettivo è assicurare la disponibilità dello spettro radio 5G in tutta l'UE entro il 2020.

    L'applicazione efficace delle norme relative al numero di emergenza unico europeo "112" garantirà agli utenti finali, incluse le persone con disabilità, un accesso sicuro ed efficace ai servizi di emergenza.

    Nel 2019 la Commissione ha avviato procedimenti d'infrazione nei confronti di  Cechia , Germania , Grecia , Spagna  e Croazia , in quanto tali paesi non avevano garantito un accesso equivalente per gli utenti con disabilità così come previsto dalle norme sul numero di emergenza "112".

    La costruzione di un' infrastruttura di comunicazione elettronica ad alta velocità può essere molto dispendiosa. È importante pertanto mettere in atto quelle norme che rendono l'installazione più economica ed efficiente, a vantaggio del pubblico.

    Nel 2019 la Corte, su richiesta della Commissione, ha comminato una penalità giornaliera al Belgio  per il recepimento solo parziale delle misure volte a ridurre i costi dell'installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità nella regione di Bruxelles.



    Garantire la cibersicurezza e l'affidabilità delle transazioni online

    Nel contesto della crescente digitalizzazione dell'economia e della società, le minacce alla cibersicurezza destano sempre più preoccupazioni. La direttiva sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi ("direttiva NIS") migliora il livello globale di cibersicurezza dell'Unione. Nel 2019 la Commissione ha avviato procedimenti d'infrazione nei confronti di sei Stati membri per la mancata identificazione degli operatori di servizi essenziali a norma di tale direttiva. Alla fine del 2019 le procedure di infrazione relative alla direttiva NIS erano ancora in corso nei confronti dei seguenti Stati membri: Belgio, Ungheria, Austria, Romania e Slovenia.

    Migliore accessibilità per le persone con disabilità

    Le persone con disabilità, in particolare quelle con disabilità visive o uditive, potrebbero avere difficoltà ad accedere ai siti web e alle applicazioni mobili degli enti pubblici. L'obiettivo della direttiva relativa all'accessibilità dei siti web è migliorare l'accesso a tali strumenti di informazioni per le persone con disabilità. Nel corso del 2019 la Commissione ha seguito attivamente i procedimenti d'infrazione in corso nei confronti di 19 Stati membri per la mancata attuazione della direttiva relativa all'accessibilità, archiviando infine i casi contro 12 Stati membri. Di conseguenza alla fine del 2019 rimanevano ancora aperti sette casi nei confronti di Belgio, Bulgaria, Germania, Irlanda, Ungheria, Austria e Slovacchia.

    III.Un'Unione dell'energia resiliente con politiche lungimiranti in materia di cambiamenti climatici

    Il successo del Green Deal europeo , uno dei settori prioritari degli orientamenti politici della presidente von der Leyen, poggia sulle solide fondamenta dell' Unione dell'energia . L'UE dispone di un insieme esaustivo di norme in materia di energia. Il pacchetto " Energia pulita per tutti gli europei ", ultimato nel 2019, è fondamentale per lo sviluppo e la realizzazione dell'Unione dell'energia e del Green Deal europeo e contribuirà a condurre la transizione energetica verso un settore dell'energia sicuro e sostenibile incentrato sul consumatore.

    In quanto custode dei trattati la Commissione garantisce la corretta attuazione e applicazione delle norme unionali in materia di energia, ricoprendo così un ruolo che è essenziale per il conseguimento degli obiettivi della politica energetica dell'UE. Nel 2019 le attività in materia di controllo dell'applicazione delle norme sono state incentrate sui seguenti settori: mercato interno dell'energia, efficienza energetica, fonti energetiche rinnovabili e sicurezza dell'approvvigionamento di gas.

    La Commissione ha deciso di deferire la Cechia e la Slovenia alla Corte di giustizia per il recepimento e l'applicazione errati di talune disposizioni della direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia . La Commissione ha inoltre deciso di deferire la Spagna alla Corte di giustizia per il mancato rispetto della direttiva sull'efficienza energetica e il Belgio per il recepimento non corretto della direttiva sul mercato interno dell'energia elettrica e della direttiva sul gas .

    La Commissione ha avviato nuovi procedimenti nei confronti di 13 Stati membri, a gennaio , luglio e novembre , per la mancata adozione e/o notifica delle misure di recepimento nel quadro della direttiva sul cambiamento indiretto della destinazione dei terreni , nonché procedimenti d'infrazione nei confronti di 15 Stati membri che non avevano attuato correttamente le norme dell'UE sull' efficienza energetica .

    I procedimenti d'infrazione sono stati utilizzati anche per garantire un elevato livello di sicurezza nel settore nucleare e assicurare l'applicazione delle norme dell'UE in materia di sicurezza nucleare, gestione responsabile e sicura del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi, nonché radioprotezione dei lavoratori, dei pazienti e di tutta la popolazione.

    Nel 2019 la Commissione ha portato avanti i procedimenti d'infrazione nei confronti di cinque Stati membri e ha deciso di deferire l' Italia alla Corte di giustizia per il mancato recepimento delle misure previste dalla direttiva sulle norme fondamentali di sicurezza . La Corte di giustizia ha inoltre accolto il ricorso della Commissione in una sentenza contro l'Italia con cui ha accertato che quest'ultima è venuta meno all'obbligo, previsto dalla direttiva sui rifiuti radioattivi , di notificare la versione definitiva e adottata di un programma nazionale in materia di combustibile esaurito e rifiuti radioattivi.

    Con l'entrata in vigore del pacchetto "Energia pulita per tutti gli europei", l'attenzione si concentrerà sul monitoraggio dei progressi degli Stati membri verso il conseguimento degli obiettivi dell'UE per il 2030 in materia di energia rinnovabile ed efficienza energetica. La Commissione monitorerà altresì i loro piani nazionali integrati per l'energia e il clima per il periodo 2021-2030. L'applicazione delle norme dell'UE in materia di energia rimarrà un pilastro essenziale della strategia dell'Unione dell'energia    .

    Attuazione dell'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici

    Gli orientamenti politici della Commissione von der Leyen esortano l'Europa a diventare il primo continente al mondo a impatto climatico zero entro il 2050. La comunicazione sul Green Deal europeo , pubblicata a dicembre 2019, definisce un piano d'azione ambizioso in una serie di settori d'intervento per conseguire questo obiettivo. A marzo 2020 la Commissione ha proposto di sancire l'obiettivo della neutralità climatica entro il 2050 con una nuova legge sul clima e più avanti nel corso dell'anno presenterà un piano per aumentare in modo responsabile l'attuale obiettivo di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra per il 2030 portandolo almeno al 50 % e verso il 55 % (rispetto ai livelli del 1990).

    Una normativa pienamente attuata e applicata è essenziale per raggiungere l'attuale obiettivo per il 2030 di una riduzione almeno del 40 % (rispetto ai livelli del 1990), nonché per gettare basi solide per un innalzamento del livello di ambizione. Per preparare la fase 4 del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS UE) per il periodo 2021-2030, gli Stati membri avrebbero dovuto recepire la direttiva per sostenere una riduzione delle emissioni più efficace sotto il profilo dei costi e promuovere investimenti a favore di basse emissioni di carbonio entro ottobre 2019. Attualmente la Commissione sta verificando lo stato del recepimento e si appresta, laddove non l'abbia ancora fatto, a prendere i necessari provvedimenti per garantire l'applicazione della direttiva.

    Per il settore del trasporto marittimo, nel 2019 la Commissione ha pubblicato per la prima volta informazioni esaustive sulle emissioni di CO2 delle navi che fanno scalo nei porti dello Spazio economico europeo. Per il settore dell'aviazione, nel 2019 la Commissione ha predisposto un quadro che consente l'attuazione nell'UE delle norme per il monitoraggio, la comunicazione e la verifica delle emissioni dei velivoli fissate nell'ambito della misura mondiale basata sul mercato (CORSIA) dell'Organizzazione per l'aviazione civile internazionale.

    Riguardo alla protezione dello strato di ozono, nel 2019 la Commissione ha completato la valutazione dell'attuazione e delle prestazioni del regolamento sull'ozono e nel 2020 avvierà una valutazione d'impatto per esaminare se e come tale regolamento possa essere ulteriormente migliorato. Nel 2020 la Commissione avvierà inoltre la valutazione del regolamento sui gas fluorurati e la relativa valutazione d'impatto.

    IV.Un mercato interno più approfondito e più equo con una base industriale più solida

    Il mercato unico dell'UE rimane la risorsa europea più preziosa per i cittadini e le imprese. Esso schiude alle imprese opportunità enormi e offre ai consumatori una scelta più vasta e prezzi più convenienti. Consente ai cittadini di viaggiare, vivere, lavorare e studiare ovunque lo desiderino. Ma tali opportunità non possono essere sfruttate se le regole del mercato unico non vengono applicate o attuate, o se sono compromesse da altri ostacoli.

    Garantire una concorrenza non falsata

    Le attività che la Commissione porta avanti contro le infrazioni nel settore della concorrenza rafforzano il mercato interno promuovendo la parità di condizioni.

    Nel 2019 la Commissione, dopo aver accertato la completezza e la conformità delle misure di recepimento della direttiva relativa a determinate norme che regolano le azioni per il risarcimento del danno ai sensi del diritto nazionale per violazioni delle disposizioni del diritto della concorrenza degli Stati membri e dell'Unione europea , ha concluso che la direttiva fosse stata recepita integralmente e correttamente e ha archiviato tutti i procedimenti d'infrazione che aveva avviato in questo contesto.

    L'applicazione coerente delle decisioni negative della Commissione in materia di aiuti di Stato è fondamentale per la credibilità del controllo della Commissione sugli aiuti di Stato. I procedimenti che impongono a uno Stato membro di recuperare gli aiuti di Stato irregolari rappresentano una parte importante dell'attività che la Commissione porta avanti contro le infrazioni nel settore della concorrenza.

    La Commissione ha deciso di deferire la Grecia alla Corte di giustizia per il mancato rispetto di una  sentenza del 2017. La Corte aveva condannato la Grecia per la mancata attuazione di una decisione della Commissione risalente al 2014, che le imponeva di recuperare 135,8 milioni di EUR di aiuti di Stato incompatibili da Larco General Mining & Metallurgical Company S.A. A oltre cinque anni dall'adozione della decisione della Commissione e dopo la sentenza della Corte e il sollecito della Commissione, la Grecia non ha comunque ancora recuperato l'aiuto di Stato incompatibile. La Commissione ha ora chiesto alla Corte di giustizia di irrogare sanzioni pecuniarie alla Grecia per mancata esecuzione della sentenza della Corte.

    Garantire la libera circolazione dei lavoratori

    L'UE ha elaborato un ampio corpus di norme in materia di libera circolazione dei lavoratori, distacco dei lavoratori e coordinamento della sicurezza sociale. Il mancato rispetto di tali norme pregiudica la fiducia nel mercato unico e l'equità di quest'ultimo. In particolare sono state espresse preoccupazioni sulla vulnerabilità dei lavoratori mobili agli abusi, sulla negazione dei loro diritti e sul fatto che le imprese sono costrette a operare in un contesto imprenditoriale incerto, poco chiaro o non equo.

    La Commissione ha ricevuto denunce in merito al fatto che la legislazione austriaca subordina le agevolazioni fiscali a favore delle famiglie e le prestazioni familiari versate per i figli residenti in un altro Stato membro al costo della vita in tale Stato membro. Per molti cittadini dell'UE che lavorano in Austria pagando le tasse e versando i contributi di sicurezza sociale allo stesso modo dei lavoratori nazionali, ciò comporta una riduzione delle prestazioni motivata semplicemente dal fatto che i loro figli risiedono in un altro Stato membro. La Commissione ha ritenuto che tale meccanismo di indicizzazione non fosse compatibile con il diritto dell'UE e ha pertanto avviato un procedimento d'infrazione nei confronti dell' Austria .

    Nel 2019 la Commissione ha portato avanti i procedimenti d'infrazione avviati nei confronti di Cipro , Francia , Irlanda e Romania per la mancata attuazione nell'ordinamento nazionale, entro il termine previsto, degli obblighi derivanti dalla direttiva relativa ai requisiti minimi per accrescere la mobilità dei lavoratori tra Stati membri migliorando l'acquisizione e la salvaguardia di diritti pensionistici complementari . Dopo avere accertato il pieno recepimento della direttiva a seguito della relativa notifica trasmessa dagli Stati membri, la Commissione ha archiviato i procedimenti nei loro confronti.

    Il 25 settembre 2019 la Commissione ha pubblicato una relazione relativa all'applicazione e all'attuazione della direttiva di applicazione sul distacco dei lavoratori negli Stati membri dell'UE .

    La Commissione ha inoltre pubblicato una guida pratica sul distacco dei lavoratori , per aiutare lavoratori, datori di lavoro e autorità nazionali a comprendere le norme in materia di distacco dei lavoratori. La guida garantisce che i lavoratori siano consapevoli dei propri diritti e che le norme siano applicate in modo corretto e coerente dalle autorità nazionali e dai datori di lavoro in tutto il territorio dell'UE.

    Nel 2018 la Commissione ha proposto la creazione di un' Autorità europea del lavoro per promuovere un'applicazione equa, semplice ed efficace delle norme dell'UE sulla mobilità del lavoro. Nel 2019 il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto un accordo su questa proposta. Le attività dell'Autorità europea del lavoro sono iniziate a metà ottobre 2019 con la prima riunione del suo consiglio di amministrazione.

    Garantire la libera circolazione delle merci

    La Commissione si adopera per fare in modo che il mercato unico europeo produca tutti i suoi vantaggi, che i cittadini dell'UE beneficino di una scelta più ricca in termini di prodotti e prezzi e che le imprese europee — grandi e piccole — possano ampliare la propria clientela e commerciare più facilmente i propri prodotti in tutta l'UE. Nel 2019 la Commissione è intervenuta ad esempio sulle restrizioni che interessano sia la vendita al dettaglio dei prodotti agricoli e alimentari, sia l'immissione di parafulmini sul mercato.

    La Commissione ha deferito l' Ungheria  alla Corte di giustizia perché la normativa nazionale sulla vendita al dettaglio dei prodotti agricoli e alimentari impone l'applicazione dello stesso margine di profitto per questi prodotti, indipendentemente dal loro paese d'origine. Questa norma viola il diritto dell'UE in materia di libera circolazione delle merci in quanto scoraggia la vendita di prodotti importati rispetto ai prodotti nazionali.

    Nel settore farmaceutico la Commissione è intervenuta per garantire il rispetto delle norme dell'UE sulla libera circolazione delle merci da parte degli Stati membri.

    Nel 2019 la Commissione ha inviato alla Germania  un parere motivato in relazione alle sue norme riguardanti prezzi fissi per i medicinali soggetti a prescrizione, che ostacolano le vendite di tali prodotti da parte delle farmacie stabilite in altri Stati membri dell'UE.

    Le attività della Commissione in materia di controllo dell'applicazione della legge hanno portato anche alla chiusura di vari casi d'infrazione relativi alla libera circolazione delle merci nel settore degli integratori alimentari, dei veicoli per il trasporto di passeggeri con guida a destra, della vendita di ambulanze usate d'importazione e degli organismi nazionali di accreditamento.

    Garantire la libertà di stabilimento e la libera circolazione dei servizi

    La direttiva sui servizi impone alle autorità nazionali di rivedere le proprie normative vigenti per fare in modo che qualsiasi requisito imposto dalle stesse per l'accesso al mercato sia giustificato da un obiettivo legittimo. Per sostenere l'attuazione della direttiva vengono istituiti i cosiddetti "sportelli unici" , il cui scopo è agevolare lo stabilimento e l'espansione delle imprese in altri Stati membri. Nel 2019 la Commissione ha adottato provvedimenti nei confronti di tutti e 28 gli Stati membri con l'obiettivo di migliorare i servizi forniti dagli sportelli unici secondo quanto previsto dalla direttiva sui servizi e dalla direttiva sulle qualifiche professionali . Sono stati riscontrati problemi in particolare per quanto riguarda la disponibilità online e la qualità delle informazioni sui requisiti e sulle procedure che i prestatori di servizi e i professionisti devono rispettare se vogliono esercitare la propria attività d'impresa all'estero. La Commissione ha inoltre attirato l'attenzione sui problemi relativi all'accesso alle procedure e al loro espletamento online tramite gli sportelli unici.

    Al fine di creare condizioni di parità per le imprese a livello europeo, l'UE ha adottato norme sugli appalti pubblici che si applicano in tutti gli Stati membri. Tali norme disciplinano il modo in cui le autorità pubbliche e alcuni operatori di servizi pubblici di tutta Europa acquistano beni, lavori e servizi.

    Nel 2019 la Commissione ha preso provvedimenti nei confronti di otto Stati membri per la mancata conformità al diritto dell'UE nell'attribuzione delle autorizzazioni e delle concessioni nel settore idroelettrico. Tutti e otto gli Stati membri avevano assegnato tali autorizzazioni e concessioni senza rispettare i principi della trasparenza e della parità di trattamento.

    La Commissione ha ritenuto che le procedure applicate in Francia  e Portogallo  per l'attribuzione delle concessioni nel settore idroelettrico non fossero conformi alle norme dell'UE in materia di appalti pubblici.

    La Commissione ha ritenuto inoltre che in Austria ,  Germania ,  Italia ,  Polonia , Svezia  e Regno Unito  l'attribuzione delle autorizzazioni nel settore idroelettrico non fosse avvenuta in conformità della direttiva sui servizi , secondo cui laddove il numero delle autorizzazioni relative a un'attività di servizi è limitato a causa della scarsità delle risorse naturali, le autorizzazioni devono essere rilasciate per una durata limitata a seguito di una procedura di selezione imparziale e trasparente, e non devono poter essere rinnovate automaticamente.

    La libertà di stabilimento prevede che le qualifiche dei professionisti come medici o architetti siano riconosciute all'estero, così da consentire a queste figure di aprire uno studio ovunque nell'UE. Nel 2019 la Commissione ha avviato procedimenti d'infrazione contro tutti gli Stati membri (eccetto la Danimarca) per il mancato allineamento delle rispettive legislazioni alla direttiva sulle qualifiche professionali.

    Migliorare le informazioni e l'assistenza per cittadini e imprese

    Il mercato unico funzionerà bene solo se i cittadini e le imprese disporranno di un buon livello di accesso a informazioni e ad assistenza relativamente ai diritti di cui godono in conformità della legislazione dell'UE. Nel 2019 la Commissione ha intensificato gli sforzi per incrementare la conoscenza delle norme del mercato unico aggiornando il portale " La tua Europa " nell'ottica della sua transizione al futuro sportello digitale unico nel 2020. La tua Europa — Consulenza ha continuato a fornire consulenze legali personalizzate ai cittadini e alle imprese. La Commissione si è ulteriormente focalizzata su azioni intese a incrementare la capacità amministrativa e le competenze giuridiche di SOLVIT con l'obiettivo di attuare efficacemente la nuova procedura di risoluzione dei problemi favorevole alle imprese, nell'ambito della quale SOLVIT aiuta le imprese che si vedono negato il reciproco riconoscimento dei propri prodotti. Questa nuova procedura ha iniziato ad applicarsi in aprile 2020. Sulla scorta del lavoro preparatorio effettuato nel 2019, a partire dal 2020 il sistema di informazione del mercato interno sosterrà la cooperazione amministrativa nel quadro del nuovo regolamento sulla cooperazione per la tutela dei consumatori. Tale sistema di informazione aiuterà la rete di cooperazione per la tutela dei consumatori , costituita dalle autorità nazionali responsabili dei consumatori, a proteggere ancora meglio questa categoria. Infine la Commissione ha avviato il processo di potenziamento del quadro di valutazione del mercato unico per fare in modo che contempli più settori d'intervento e restituisca un quadro più completo dello stato del mercato unico.

    Nel settore della giustizia, la Commissione aggiorna regolarmente il portale della giustizia elettronica , che contiene tantissime informazioni e link sulle leggi e sulle prassi vigenti in tutti i paesi dell'UE.

    Applicazione delle norme in materia di Unione dei mercati dei capitali, servizi finanziari e libera circolazione dei capitali

    Le direttive adottate all'indomani della crisi finanziaria devono essere attuate adeguatamente per aumentare la resilienza e la stabilità del settore finanziario e per migliorare la tutela degli investitori. L'attuazione di alcune di queste direttive è importante anche per il completamento dell'Unione dei mercati dei capitali. L'attuazione di tali direttive (ad esempio la direttiva Solvibilità II , la direttiva rivista relativa ai mercati degli strumenti finanziari , la direttiva sugli enti pensionistici aziendali o professionali , la direttiva sui servizi di pagamento e la direttiva sulla distribuzione assicurativa ) è essenziale per raggiungere l'obiettivo della realizzazione dell'Unione dei mercati dei capitali, che migliorerà l'accesso ai finanziamenti in particolare per le imprese innovative, le start-up e le piccole e medie imprese. Essa rende anche più attraenti i mercati dei capitali per gli investitori istituzionali e al dettaglio e facilita gli investimenti transfrontalieri. Nel 2019 la Commissione ha avviato procedimenti d'infrazione nei confronti di 17 Stati membri che non avevano recepito la direttiva sugli enti pensionistici aziendali o professionali  nei propri ordinamenti entro il termine.

    La Commissione ha portato avanti il procedimento d'infrazione nei confronti della Romania per il mancato allineamento alle norme dell'UE della sua legislazione in materia di assicurazione della responsabilità civile verso terzi relativa agli autoveicoli. Le norme nazionali della Romania impongono agli assicuratori condizioni severe per la fissazione dei premi. Secondo la Commissione tali obblighi sono in contrasto con la direttiva Solvibilità II per quanto riguarda il principio della libertà tariffaria. La legislazione rumena obbliga inoltre gli assicuratori a offrire, per alcune categorie di veicoli, polizze valide unicamente sul territorio rumeno. Tali disposizione sono state ritenute in contrasto con la direttiva sull'assicurazione degli autoveicoli , secondo la quale le polizze coprono l'intero territorio dell'Unione sulla base di un unico premio di assicurazione.

    In materia di libera circolazione dei capitali, già nel 2015 la Commissione aveva avviato procedimenti d'infrazione nei confronti di cinque Stati membri, chiedendo loro di porre fine ai trattati bilaterali di investimento intraunionali ("TBI intraunionali") in vigore tra di essi in ragione dell'incompatibilità di tali trattati con il diritto dell'UE. I TBI sono accordi che stabiliscono i termini e le condizioni per gli investimenti privati applicabili tra due Stati membri dell'UE.

    Nella causa Achmea la Corte di giustizia ha ribadito che le clausole compromissorie tra investitori e Stato nei TBI intraunionali sono incompatibili con il diritto dell'UE. Nel 2019 la grande maggioranza degli Stati membri dell'UE ha approvato il testo di un accordo multilaterale per estinguere i trattati bilaterali di investimento intra-UE vigenti tra loro. A maggio 2020 ventitré Stati membri hanno firmato l' accordo sull'estinzione di tali trattati.

    L'Ungheria aveva adottato una legge che aveva posto termine a taluni "diritti di usufrutto" — relativi all'utilizzo di un bene immobile e alla possibilità di trarne profitto — detenuti dagli investitori in Ungheria. Tale legge privava in particolare gli investitori stranieri dei diritti da questi legittimamente acquisiti sui terreni agricoli e riduceva il valore dei loro investimenti, senza che fosse prevista alcuna indennità. La Commissione ha deciso di deferire l' Ungheria alla Corte di giustizia. Nel 2019 la Corte ha giudicato che l'Ungheria, con l'adozione di una normativa che privava le persone dei loro diritti di usufrutto sui terreni agricoli, aveva violato sia il principio della libera circolazione dei capitali sia il diritto di proprietà garantito dalla Carta dei diritti fondamentali.

    Lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo

    Le attività di controllo dell'applicazione portate avanti dalla Commissione in questo settore mirano in particolare a garantire il recepimento tempestivo e corretto della quarta e della quinta direttiva antiriciclaggio relative alla prevenzione dell'uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo. Entrambe le direttive promuovono i massimi standard in materia di lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. Nel 2019 la Commissione ha continuato a portare avanti i casi d'infrazione in quanto diversi Stati membri non avevano ancora attuato la quarta direttiva antiriciclaggio nei propri ordinamenti nazionali.

    La Commissione ha inoltre adottato la comunicazione "Verso una migliore attuazione del quadro dell'Unione in materia di lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo" , che era accompagnata da quattro relazioni intese ad aiutare le autorità europee e nazionali ad affrontare meglio i rischi di riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo. La comunicazione e le relazioni sottolineano la necessità di attuare pienamente le due suddette direttive, evidenziando al contempo come diverse carenze strutturali nell'attuazione delle norme antiriciclaggio dell'UE debbano ancora essere affrontate.



    Applicazione delle norme in materia di fiscalità e dogane

    Per quanto riguarda le imposte indirette, l'azione della Commissione per garantire il rispetto delle norme ha attribuito priorità al perseguimento delle violazioni che falsano la concorrenza nel mercato interno, sono in contrasto con una tassazione equa oppure ostacolano gli obiettivi climatici dell'UE.

    In seguito alle rivelazioni di una massiccia evasione nei settori degli yacht e degli aeromobili contenute nei Paradise Papers, la Commissione ha portato avanti i procedimenti d'infrazione nei confronti dell' Italia e di Cipro . Tali Stati membri avevano istituito misure fiscali a favore dei settori degli yacht e degli aeromobili che erano contrarie al diritto dell'UE e a una tassazione equa.

    Attualmente la Polonia prevede l'esenzione dalle imposte sull'energia per i settori altamente inquinanti, sulla base del fatto che tali settori rientrano nelle eccezioni previste dal sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS UE). La Commissione ha deciso di deferire la Polonia alla Corte perché le sue azioni sono contrarie al diritto dell'UE e in contrasto con gli obiettivi climatici dell'UE.

    Nel 2019 la Commissione, nella propria attività di controllo dell'applicazione delle norme, si è concentrata sul garantire che gli Stati membri recepissero nell'ordinamento nazionale importanti modifiche alla direttiva relativa alla cooperazione amministrativa . Tali modifiche riguardavano aspetti come l'accesso alle informazioni in materia di antiriciclaggio ,  lo scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale o lo scambio automatico di informazioni sui conti finanziari . 

    Uno dei vantaggi del mercato interno è che i cittadini e le imprese hanno la libertà di spostarsi, operare e investire oltrepassando le frontiere nazionali. Dato che l'imposizione diretta non è armonizzata a livello dell'UE, tale libertà può significare che alcuni contribuenti sono in grado di evitare o eludere le imposte nel proprio paese di residenza. Le autorità fiscali nell'UE hanno dunque deciso di collaborare maggiormente per garantire che le imposte siano versate e per combattere la frode e l'evasione fiscale.

    La Commissione si è altresì concentrata sul garantire il corretto recepimento della direttiva sulle norme contro le pratiche di elusione fiscale che incidono direttamente sul funzionamento del mercato interno e della direttiva sulla risoluzione delle controversie .

    La Commissione ha adottato provvedimenti nei confronti della Spagna per la mancata attuazione delle misure sullo scambio automatico obbligatorio delle informazioni fiscali. La Commissione è intervenuta anche nei confronti dell' Austria e dell' Irlanda per il mancato recepimento della norma relativa ai limiti sugli interessi, obbligatoria ai sensi delle norme contro le pratiche di elusione fiscale che incidono direttamente sul funzionamento del mercato interno.

    Nel 2019 la Commissione ha archiviato i procedimenti d'infrazione contro Cechia , Grecia , Polonia e Romania riguardanti l' accesso alle informazioni in materia di antiriciclaggio . La Commissione ha inoltre archiviato i procedimenti d'infrazione contro Belgio , Cechia , Grecia , Francia , Cipro , Portogalllo , Regno Unito e Lettonia riguardanti le norme contro le pratiche di elusione fiscale che incidono direttamente sul funzionamento del mercato interno, in quanto tali Stati avevano recepito integralmente queste norme nei rispettivi ordinamenti nazionali.

    La strategia della Commissione in materia di controllo dell'applicazione delle norme nel settore doganale è stata incentrata sull'applicazione corretta e uniforme del codice doganale dell'Unione (CDU) e sull'individuazione delle tasse di effetto equivalente a dazi doganali, anche all'interno dell'UE.

    Nel 2019 la Commissione, al fine di garantire una maggiore certezza del diritto per gli operatori economici, ha avviato un'indagine in tutti gli Stati membri in merito alle disposizioni nazionali sui termini temporali per la notifica delle obbligazioni doganali e alla compatibilità di tali disposizioni al CDU.

    A seguito di un procedimento d'infrazione avviato dalla Commissione, la Bulgaria ha modificato le proprie disposizioni per conformarsi al diritto dell'UE relativamente alle sanzioni per l'omessa dichiarazione di denaro contante e all'esenzione dai dazi doganali applicabile a taluni prodotti degli Stati Uniti d'America.

    Garantire un alto livello di protezione per i consumatori

    La direttiva per una migliore applicazione e una modernizzazione delle norme dell'UE relative alla protezione dei consumatori è stata adottata a novembre 2019. Essa rafforza i diritti dei consumatori online, contrasta le differenze di qualità dei prodotti e prevede sanzioni deterrenti per le "infrazioni diffuse" dei diritti dei consumatori.

    La Commissione ha inoltre lanciato la campagna #YourEURight per incrementare la consapevolezza dei consumatori relativamente ai loro diritti. 

    A luglio 2019 la Commissione ha pubblicato orientamenti sull'applicazione della direttiva concernente le clausole abusive nei contratti , che prendono in esame la giurisprudenza della Corte di giustizia su materie come la trasparenza delle clausole contrattuali, gli effetti dell'accertamento del carattere abusivo di una clausola e i requisiti applicabili ai procedimenti davanti ai tribunali nazionali, ad esempio per quanto riguarda il controllo delle clausole contrattuali abusive.

    Entro la fine del 2019, 13 dei 14 procedimenti d'infrazione avviati per ritardo di recepimento della direttiva sui pacchetti turistici del 2015 erano stati archiviati. La Commissione ha cominciato a esaminare, per tutti gli Stati membri, se le misure nazionali recepiscano correttamente tale direttiva.

    La Commissione ha sostenuto l'applicazione delle norme in materia di tutela dei consumatori da parte delle autorità nazionali preposte alla loro applicazione nel quadro del regolamento sulla cooperazione per la tutela dei consumatori (regolamento CPC) . La Commissione ha assistito tali autorità nel contrasto delle pratiche ingannevoli dei principali operatori online (Facebook, Airbnb e booking.com), con l'obiettivo di incrementare la trasparenza delle offerte e l'equità dei termini di servizio di questi ultimi. La Commissione ha inoltre aiutato gli Stati membri, anche tramite seminari, a prepararsi ad applicare la versione rivista del regolamento CPC a decorrere da gennaio 2020.

    Il quadro europeo in materia di risoluzione alternativa delle controversie (ADR) e risoluzione delle controversie online (ODR) è stato resto più efficace, anche grazie a una versione ottimizzata della piattaforma ODR europea. La Commissione ha inoltre pubblicato la sua prima relazione sull'attuazione del quadro ADR/ODR .

    Per quanto riguarda la sicurezza dei prodotti, la Commissione ha continuato ad agevolare la cooperazione tra le autorità preposte all'applicazione delle norme finanziando attività di campionamento e collaudo su specifici prodotti in collegamento con il sistema d'informazione rapida RAPEX. RAPEX consente alle autorità di tutta Europa di scambiarsi rapidamente informazioni sui prodotti che presentano rischi per la salute e la sicurezza dei consumatori.

    Garantire un alto livello di protezione per la salute pubblica

    Nel 2019 il monitoraggio dell'attuazione della direttiva sui prodotti del tabacco negli Stati membri ha continuato a essere una priorità della Commissione. Tale direttiva è finalizzata a introdurre nel contesto del mercato unico interventi finalizzati a ridurre l'utilizzo del tabacco, in particolare scoraggiando i giovani dal cominciare a fumare e assicurando che i cittadini siano pienamente consapevoli degli effetti dannosi del tabacco. Il consumo di tabacco è il principale rischio evitabile per la salute e nell'UE rappresenta la principale causa di morte prematura. Nel 2019 la Commissione ha svolto controlli di conformità sulle leggi nazionali di recepimento della direttiva e ha organizzato dialoghi strutturati con gli Stati membri per garantire una migliore attuazione della direttiva.

    Nel 2019 la Commissione ha archiviato i procedimenti d'infrazione nei confronti di Cechia, Croazia, Spagna e Svezia in quanto questi Stati membri hanno adottato misure per il recepimento della direttiva sui prodotti del tabacco nei propri ordinamenti interni.

    Nel 2019 la tutela dei diritti di accesso dei pazienti all'assistenza sanitaria transfrontaliera ha continuato a rappresentare una priorità per la Commissione. La Commissione ha monitorato da vicino la direttiva sull'assistenza sanitaria transfrontaliera e ha intrattenuto dialoghi strutturati con gli Stati membri allo scopo di garantire una migliore attuazione della direttiva.

    La direttiva sull'assistenza sanitaria transfrontaliera stabilisce il diritto dei pazienti di scegliere di fruire di assistenza sanitaria in un altro Stato membro, chiedendone il rimborso al rientro nel proprio paese. Il livello del rimborso deve corrispondere al livello dei costi che lo Stato membro da cui il paziente proviene avrebbe coperto se l'assistenza sanitaria fosse stata prestata in detto Stato, senza che la copertura superi i costi effettivi. La Commissione ha avviato procedimenti d'infrazione nei confronti dell' Austria e dei Paesi Bassi per il rimborso ridotto dei servizi di assistenza sanitaria transfrontaliera.

    Per quanto riguarda la direttiva sull'utilizzo sostenibile dei pesticidi , la Commissione ha intrapreso una serie di iniziative tramite il gruppo di lavoro sulla direttiva sull'utilizzo sostenibile dei pesticidi, mediante audit e attraverso il programma di formazione "Migliorare la formazione per rendere più sicuri gli alimenti", allo scopo di agevolare l'attuazione della direttiva.



    Applicazione delle norme in materia di mobilità e trasporti

    Nel 2019 la Commissione ha continuato a monitorare l'attuazione della legislazione dell'UE in materia di trasporti. Il suo lavoro di controllo dell'applicazione ha riguardato in particolare le norme sul completamento del mercato unico, sullo sviluppo di sistemi di trasporto intelligenti e sulla definizione di requisiti di sicurezza comuni a tutte le modalità di trasporto.

    La Commissione ha altresì monitorato le misure nazionali di attuazione finalizzate alla creazione di uno spazio ferroviario europeo unico . In particolare la Commissione ha monitorato le questioni relative alla concorrenza, la vigilanza regolamentare e l'architettura finanziaria del settore ferroviario, il potere degli organismi di regolamentazione nazionali, il miglioramento del quadro per gli investimenti nel settore ferroviario e l'accesso equo e non discriminatorio all'infrastruttura e ai servizi ferroviari.

    La Commissione ha deciso di avviare procedimenti d'infrazione nei confronti di Danimarca , Germania , Irlanda , Paesi Bassi e Polonia per il mancato recepimento di determinate disposizioni delle norme dell'UE relative alla creazione di uno spazio ferroviario europeo unico. I procedimenti nei confronti di Francia e Spagna sono stati portati avanti in quanto i due Stati non si erano pienamente conformati a specifiche disposizioni, in particolare quelle relative all'accesso ai servizi ferroviari e alle garanzie dell'indipendenza del gestore della stazione. La Commissione ha portato avanti anche i procedimenti d'infrazione avviati nei confronti di Grecia e Irlanda per la mancata comunicazione delle misure nazionali di recepimento delle norme dell'UE riguardanti l' apertura del mercato dei servizi di trasporto ferroviario nazionale di passeggeri e la governance dell'infrastruttura ferroviaria .

    Il sistema dei registri europei delle imprese di trasporto su strada ( ERRU ) consente lo scambio tra Stati membri delle informazioni relative alle imprese di trasporto su strada costituite all'interno dell'UE. Si tratta di uno strumento essenziale per garantire la corretta applicazione della legislazione dell'UE in materia. L'implementazione di una nuova versione migliorata di ERRU richiede che gli Stati membri adattino i propri sistemi nazionali. La Commissione ha portato avanti i casi d'infrazione avviati nei confronti di Belgio , Cipro, Cechia, Danimarca, Ungheria, Malta, Paesi Bassi, Portogallo e Regno Unito per il mancato aggiornamento della connessione dei registri nazionali degli autotrasportatori alla nuova versione di ERRU, obbligatorio a norma del pertinente regolamento .

    La sicurezza è una preoccupazione di primaria importanza per qualsiasi sistema di trasporto. La creazione di un contesto che favorisca la sicurezza dei trasporti è fondamentale per i cittadini europei. Uno dei ruoli della Commissione è rispondere a tali aspettative garantendo che nell'intero territorio dell'UE ci siano standard di sicurezza soddisfacenti per tutte le modalità di trasporto. La rete ferroviaria europea è tra le più sicure al mondo. Le politiche dell'UE mirano a mantenere questi standard elevati e ad allineare i requisiti di sicurezza in tutta l'UE.

    La Commissione ha avviato un procedimento d'infrazione nei confronti della Spagna perché tale Stato non ha recepito pienamente la normativa dell'UE sulla sicurezza ferroviaria . La direttiva impone agli Stati membri di istituire un'autorità indipendente preposta alla sicurezza e un organismo indipendente incaricato di effettuare indagini sugli incidenti e sugli inconvenienti. La direttiva dispone anche che gli Stati membri ripartiscano i compiti e le responsabilità relative alla sicurezza in modo coerente. Gli Stati membri sono inoltre tenuti a definire principi comuni per la sicurezza ferroviaria. L'indipendenza degli organismi incaricati di effettuare le indagini è essenziale per garantire l'efficacia delle indagini e prevenire gli incidenti futuri.

    Il trasporto su strada rappresenta la modalità di trasporto più utilizzata e una delle principali cause di incidenti. La Commissione si è impegnata molto attivamente per promuovere regole, norme tecniche e campagne di sensibilizzazione finalizzate alla diminuzione del numero delle vittime di incidenti su strada. La Commissione ha monitorato in particolare i requisiti di sicurezza per le gallerie e ha deciso di intervenire contro Belgio , Bulgaria , Croazia , Italia e Spagna per il mancato rispetto della direttiva sui requisiti minimi di sicurezza relativi all'infrastruttura e all'esercizio delle gallerie .

    Nel settore del trasporto marittimo, la sicurezza sia delle navi passeggeri sia delle navi mercantili è di primaria importanza. Le norme comuni dell'UE in materia di sicurezza riguardano equipaggiamenti quali giubbotti di salvataggio, sistemi di depurazione delle acque reflue e radar a bordo di navi dell'UE.

    La Commissione ha avviato procedimenti d'infrazione contro Malta e Bulgaria per il mancato rispetto del diritto dell'UE in materia di equipaggiamento marittimo . Nello specifico Malta e Bulgaria non hanno provveduto affinché l'equipaggiamento marittimo (a bordo delle navi battenti la rispettiva bandiera) fosse sempre accompagnato da una dichiarazione di conformità e non hanno effettuato una sorveglianza del mercato su scala adeguata,

    Il trasporto aereo è una modalità di trasporto che richiede norme di sicurezza specifiche. La politica di sicurezza aerea dell'UE assicura un alto livello di sicurezza per i passeggeri.

    La Commissione ha portato avanti il procedimento d'infrazione nei confronti dell' Ungheria per il mancato rispetto delle norme dell'UE in materia di requisiti tecnici e procedure amministrative per quanto riguarda le operazioni di volo . Tali norme disciplinano in dettaglio le operazioni di volo con velivoli, elicotteri, palloni e alianti, tra cui le ispezioni di rampa di aeromobili degli operatori che si trovano sotto la sorveglianza in materia di sicurezza di un altro Stato. Poiché non dispone di sufficiente personale, l'Ungheria non è stata in grado di verificare la conformità ai requisiti di sicurezza applicabili alle organizzazioni o ai tipi di operazioni.



    V.Un'Unione economica e monetaria più profonda e più equa

    Un'"Unione economica e monetaria più profonda e più equa" costituisce una componente fondamentale della risposta della Commissione alla necessità di promuovere la crescita e l'occupazione. Tale politica è volta a rafforzare l'economia dell'UE in modo da creare più posti di lavoro e migliorare il tenore di vita della popolazione.

    Applicazione delle norme in materia di Unione bancaria

    Nel quadro dell'Unione bancaria, la Commissione ha continuato a verificare l'attuazione, da parte degli Stati membri, della direttiva sui requisiti patrimoniali IV , della direttiva relativa ai sistemi di garanzia dei depositi , della direttiva sul risanamento e la risoluzione delle banche e della direttiva sulla gerarchia dei creditori delle banche . Tali strumenti dell'UE sono stati predisposti per assicurare una migliore e rafforzata vigilanza del settore bancario e una più agevole risoluzione dei problemi senza ricorso al denaro dei contribuenti. Nel 2019 la Commissione ha adottato una relazione riguardante la valutazione dell'attuazione della direttiva sul risanamento e la risoluzione delle banche .

    Nel 2019 la Commissione ha avviato procedimenti d'infrazione nei confronti di 12 Stati membri per la mancata adozione delle misure necessarie al pieno recepimento della direttiva sulla gerarchia dei creditori delle banche.



    VI.Uno spazio di giustizia e di diritti fondamentali basato sulla reciproca fiducia

    Il pieno rispetto dello Stato di diritto e della Carta dei diritti fondamentali è al centro delle priorità della Commissione. Si deve altresì garantire il rispetto di diritti specifici, quali il diritto alla libera circolazione, alla protezione dei dati personali, alla parità di genere, alla non discriminazione, i diritti delle vittime e il diritto a un processo equo nei procedimenti penali. Questi argomenti restano un obiettivo prioritario della Commissione poiché influenzano in maniera diretta la vita delle persone.

    Nel quadro del semestre europeo , la Commissione ha continuato a esortare gli Stati membri a migliorare l'efficacia delle loro capacità di attuazione del diritto, in particolare per quanto riguarda l'indipendenza, la qualità e l'efficienza dei loro sistemi giudiziari nazionali. A tal fine la Commissione ha proposto raccomandazioni specifiche per paese per sette Stati membri. Tramite il quadro di valutazione UE della giustizia , la Commissione monitora l'indipendenza, la qualità e l'efficienza dei sistemi giudiziari degli Stati membri.

    Rispetto dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali

    Ad aprile 2019 la Commissione ha illustrato le proprie riflessioni per rafforzare lo Stato di diritto nell'UE , ricevendo contributi da oltre 60 parti interessate. I risultati sono confluiti nella comunicazione "Rafforzare lo Stato di diritto nell'Unione - Programma d'azione" , pubblicata a luglio, che propone un nuovo meccanismo di tutela dello Stato di diritto. Negli orientamenti politici della Commissione sono stati annunciati un nuovo ciclo di revisione annuale sullo Stato di diritto e una relazione annuale che riassumerà la situazione in ogni Stato membro. La Commissione ha inoltre annunciato che adotterà un approccio strategico ai procedimenti d'infrazione basandosi sulla giurisprudenza della Corte di giustizia.

    Il 24 giugno  e il  5 novembre 2019  la Corte di giustizia si è pronunciata su alcuni procedimenti d'infrazione avviati dalla Commissione nei confronti della Polonia, confermando che la legislazione polacca che abbassa l'età per il pensionamento dei giudici della Corte suprema e dei giudici ordinari viola le prescrizioni del diritto dell'UE in materia di indipendenza della magistratura.

    Il 10 ottobre 2019 la Commissione ha deferito la  Polonia  alla Corte di giustizia nell'ambito di un procedimento d'infrazione riguardante il nuovo regime disciplinare per i giudici, che, non garantendo le necessarie garanzie per tutelare i giudici polacchi dal controllo politico, compromette l'indipendenza della magistratura.

    In seno al Consiglio sono in corso i negoziati sulla proposta della Commissione relativa al regolamento sulla tutela del bilancio dell'Unione in caso di carenze generalizzate riguardanti lo Stato di diritto. Il rispetto dello Stato di diritto è essenziale per garantire una sana gestione finanziaria e proteggere il bilancio dell'Unione.



    Cooperazione transfrontaliera in materia di giustizia civile e penale

    La Commissione ha portato avanti i propri sforzi finalizzati al monitoraggio del recepimento completo delle direttive sui diritti procedurali. Nel 2019 l'attenzione si è concentrata principalmente sulla direttiva sulle garanzie procedurali per i minori e sulla direttiva sull'ammissione al patrocinio a spese dello Stato per indagati e imputati nell'ambito di procedimenti penali e per le persone ricercate nell'ambito di procedimenti di esecuzione del mandato d'arresto europeo .

    Nel 2019 la Commissione ha avviato procedimenti d'infrazione nei confronti di sette Stati membri per mancata comunicazione delle misure nazionali di recepimento della direttiva sulle garanzie procedurali e nei confronti di quattro Stati membri per mancata comunicazione delle misure nazionali di recepimento della direttiva sull'ammissione al patrocinio a spese dello Stato.

    La Commissione ha portato avanti i procedimenti d'infrazione nei confronti di 16 Stati membri e ha avviato procedimenti d'infrazione nei confronti di nove Stati membri che non avevano comunicato tutte le misure nazionali necessarie per il recepimento della direttiva sui diritti delle vittime . La Commissione ha inoltre portato avanti i procedimenti d'infrazione nei confronti di due Stati membri in relazione agli strumenti di reciproco riconoscimento per i trasferimenti di detenuti , le misure di sospensione condizionale , le misure cautelari e l' esecuzione transfrontaliera delle sanzioni pecuniarie .

    Miglioramento della protezione dei dati personali

    Da quando il regolamento generale sulla protezione dei dati ha cominciato ad applicarsi a maggio 2018, la Commissione si è concentrata sull'attuazione delle nuove norme in materia di protezione dei dati nel 2019 adottando un approccio su più fronti. Nello specifico la Commissione ha intrattenuto dialoghi bilaterali con le autorità nazionali in merito alla conformità della legislazione nazionale al regolamento generale sulla protezione dei dati, ha lavorato a stretto contatto con le autorità nazionali di protezione dei dati che collaborano con il comitato europeo per la protezione dei dati e si è confrontata con i portatori di interessi, in particolare tramite un gruppo multilaterale dedicato. La Commissione ha inoltre continuato a fornire sostegno finanziario alle autorità di protezione dei dati mediante sovvenzioni e ha organizzato campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini e alle imprese. La Commissione ha anche effettuato un esercizio di valutazione del primo anno di attuazione del regolamento generale sulla protezione dei dati, i cui risultati sono stati presentati in una comunicazione pubblicata a luglio 2019.

    Gli Stati membri erano tenuti a recepire la direttiva sulla protezione dei dati nelle attività di polizia e giudiziarie entro maggio 2018, e la Commissione ha cominciato a valutare la conformità a tale direttiva delle normative nazionali di recepimento notificate dagli Stati membri. Nel 2019 la Commissione ha archiviato diversi procedimenti d'infrazione dei 19 avviati nel 2018 per la mancata comunicazione delle misure di recepimento, mentre ha avviato un procedimento d'infrazione contro la Germania e ha deferito la Spagna e la Grecia alla Corte (nel frattempo la Grecia ha notificato il pieno recepimento della direttiva). Alla fine del 2019 erano ancora in corso procedimenti d'infrazione contro quattro Stati membri.

    Applicazione delle norme sulla sicurezza

    Nel 2019 sono proseguite le attività di controllo del rispetto delle norme nell'ambito dell' agenda europea sulla sicurezza e dello sviluppo dell'Unione della sicurezza. L'attuazione delle norme dell'UE in questo settore è fondamentale per garantire un elevato livello di sicurezza in tutta l'UE. Le relazioni periodiche sullo stato di avanzamento dell'Unione della sicurezza riflettono gli sforzi in atto per garantire la completa e corretta attuazione delle norme.

    La Commissione ha inoltre monitorato l'attuazione della direttiva sull'inclusione di nuove sostanze psicoattive nella definizione di "stupefacenti" e della prima direttiva delegata adottata nel quadro della stessa. La Commissione ha anche portato avanti i procedimenti d'infrazione per la mancata notifica delle misure nazionali di recepimento di due fondamentali direttive sulla sicurezza e sulla lotta ai reati gravi: la direttiva sul codice di prenotazione e la direttiva sulla lotta contro il terrorismo . La Commissione ha dato ulteriore seguito ai casi nei confronti di Spagna , Paesi Bassi e Finlandia relativi alla direttiva sul codice di prenotazione. Per quanto riguarda la direttiva sulla lotta contro il terrorismo, la Commissione ha portato avanti i casi d'infrazione riguardanti Grecia e Lussemburgo .

    La Commissione ha inoltre avviato procedimenti d'infrazione per tutelare la competenza esterna esclusiva dell'Unione in materia di sicurezza prevista dalle norme dell'UE relative a questo settore.

    Sono stati avviati procedimenti d'infrazione nei confronti di Bulgaria , Ungheria ,  Austria  e Romania per la firma di un accordo internazionale multilaterale sullo scambio di dati sul DNA, impronte digitali e dati di immatricolazione dei veicoli in cui figurano disposizioni che violano la competenza esterna esclusiva dell'Unione sancita dalle decisioni Prüm . Tali decisioni rendono obbligatorio lo scambio automatizzato e il raffronto dei dati del DNA tra le banche dati nazionali per la lotta al terrorismo e alla criminalità transfrontaliera.



    VII.Verso una nuova politica della migrazione

    La politica in materia di migrazione della Commissione è intesa a fornire all'UE gli strumenti per una migliore gestione della migrazione a medio e lungo termine e abbraccia l'intera gamma delle questioni pertinenti, tra cui la gestione delle frontiere, la politica dei visti, la migrazione irregolare, l'asilo e la migrazione legale. Un'attuazione coerente, umana ed efficace è essenziale per il successo di questa politica.

    Nel 2019 la Commissione ha continuato a controllare l'attuazione, da parte degli Stati membri, del diritto dell'UE in materia di asilo e migrazione, in particolare la direttiva sulle procedure d'asilo , la direttiva sulle condizioni di accoglienza , la direttiva qualifiche e la direttiva rimpatri . Tali direttive stabiliscono norme sul trattamento delle domande di asilo, garantiscono un livello di vita dignitoso ai richiedenti asilo nell'UE, fissano norme per il riconoscimento dei cittadini di paesi terzi come rifugiati e stabiliscono norme e procedure comuni per l'allontanamento dai territori dei paesi dell'UE dei cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare.

    La Commissione ha deferito l' Ungheria alla Corte di giustizia per la sua legislazione che nei fatti qualifica come reato le attività volte ad assistere le persone che presentano domanda d'asilo in Ungheria. Tale normativa è considerata incompatibile con il diritto dei richiedenti asilo di accedere alle consulenze o all'assistenza legale offerte in particolare dalle organizzazioni non governative. Essa impedisce a chiunque sia imputato in un procedimento penale per avere prestato tale assistenza di avvicinarsi alle zone di transito situate alle frontiere dell'Ungheria, dove i richiedenti asilo sono trattenuti. La Commissione ha concluso che la legislazione ungherese non è conforme alla direttiva sulle procedure d'asilo e alla direttiva sulle condizioni di accoglienza .

    In materia di migrazione legale, la priorità della Commissione europea è garantire l'esistenza di autentiche vie d'accesso legali per l'UE, nello specifico migliorando la capacità dell'UE di attirare e trattenere lavoratori altamente qualificati, studenti e ricercatori. È dunque importante garantire la piena e corretta attuazione delle direttive sulla migrazione legale, che stabiliscono le condizioni comuni per l'ammissione e il soggiorno di cittadini di paesi terzi, semplificano e armonizzano le procedure di migrazione e sanciscono i diritti alla parità di trattamento per i cittadini dell'UE in una serie di settori.

    Nel 2019 la Commissione ha portato avanti i procedimenti d'infrazione in corso relativi alla mancata notifica delle misure nazionali di recepimento della direttiva su studenti e ricercatori , per cui alla fine dell'anno c'erano ancora casi aperti nei confronti di cinque Stati membri ( Belgio , Grecia , Francia , Slovenia e Svezia ).

    Contro la Svezia è stato avviato un procedimento d'infrazione per l'attuazione non corretta di varie direttive in materia di migrazione legale per quanto riguarda il trattamento delle domande di permesso e le restrizioni al diritto alla parità di trattamento di determinate categorie di cittadini di paesi terzi.

    Nel 2019 una priorità della Commissione è stata anche l'applicazione corretta delle norme dell'UE riguardanti le frontiere Schengen e i visti.

    La Commissione ha portato avanti il caso d'infrazione nei confronti dell' Estonia in quanto il relativo sistema di gestione delle code GoSwift è ritenuto incompatibile con il codice frontiere Schengen . La Commissione ha inoltre adottato ulteriori provvedimenti nell'ambito del procedimento d'infrazione nei confronti della Cechia relativo al diritto di ricorso contro una decisione di rifiuto, annullamento o revoca di un visto Schengen .

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