COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 31.1.2019
COM(2019) 37 final
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO
Relazione annuale sull'attuazione degli strumenti dell'Unione europea per il finanziamento delle azioni esterne nel 2017
{SWD(2019) 12 final}
IMPEGNI GLOBALI
L'Unione europea (UE) promuove un approccio integrato alla costruzione di un mondo più prospero e pacifico, raggruppando tutti gli strumenti di cui dispone insieme ai suoi Stati membri. Anche nel 2017 l'Europa e il mondo hanno dovuto affrontare sfide importanti. L'UE ha risposto in modo esauriente ricorrendo all'intera gamma di politiche e strumenti a sua disposizione, dalle azioni diplomatiche, di sicurezza, finanziarie, commerciali e di sviluppo all'erogazione di aiuti umanitari. Le misure adottate in risposta alla crisi hanno incluso azioni di sostegno per tutte le maggiori crisi in atto nel mondo, tra cui attività nei dieci paesi "meno pacifici" del globo
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Ruolo più incisivo dell'UE a livello mondiale
Nel 2017 ha preso il via la piena attuazione della strategia globale dell'UE (EU Global Strategy - EUGS) in materia di politica estera e di sicurezza, che definisce gli interessi e i principi fondamentali alla base dell'impegno dell'UE e ne delinea una visione più credibile, responsabile e reattiva sulla scena mondiale.
L'UE ha continuato ad occuparsi degli alti livelli di vulnerabilità riconducibili alla crisi umanitaria, alla siccità e all'insicurezza, finanziando operazioni per più di 2,2 miliardi di EUR in oltre 90 paesi terzi e, insieme ai suoi Stati membri, rimane il primo donatore di aiuti umanitari al mondo.
L'UE e i suoi Stati membri rappresentano il maggior donatore di aiuto pubblico allo sviluppo (APS), erogandone oltre la metà a livello mondiale. Nel 2017 la sola Commissione europea ha erogato 13,34 miliardi di EUR di APS.
L'attuazione della strategia globale dell'UE in materia di sicurezza e di difesa si è dimostrata rapida e sostanziale e ha incluso attività riguardanti la revisione coordinata annuale sulla difesa (CARD), la creazione della capacità militare di pianificazione e condotta (MPCC), l'attuazione del piano d'azione europeo in materia di difesa, la dichiarazione congiunta UE-NATO e infine l'accordo sulla cooperazione strutturata permanente (PESCO)
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La strategia globale dell'UE riconosce l'importanza di un sistema internazionale fondato sul multilateralismo. L'UE e le Nazioni Unite (ONU) sono partner imprescindibili per la costruzione della pace e della sicurezza. Il lavoro pionieristico sulla Libia e sulla migrazione portato avanti da una compagine trilaterale formata da Unione Africana (UA), UE e ONU mira a spianare la strada a una cooperazione rafforzata nell'ambito del più ampio programma sulla pace e la sicurezza. Il sostegno fornito alla forza congiunta del G5 Sahel sottolinea inoltre l'importanza di investire in partenariati di sicurezza globali-regionali.
Consenso europeo in materia di sviluppo, attuazione dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
Nel giugno 2017 la presidenza maltese ha firmato, in una dichiarazione comune, il nuovo consenso europeo in materia di sviluppo, a nome del Consiglio e degli Stati membri, del Parlamento, della Commissione e dell'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza. Il nuovo consenso, che rappresenta la risposta dell'UE alle tendenze in atto a livello mondiale e alle sfide nel campo della cooperazione internazionale e dello sviluppo, allinea l'azione esterna dell'UE all'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e ai suoi obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS).
Articolato attorno alle "5 P" che costituiscono la struttura portante dell'Agenda 2030 (Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partenariato), il consenso propone un approccio bilanciato e integrato alle dimensioni economica, sociale e ambientale dello sviluppo sostenibile.
Piano per gli investimenti esterni
Nel 2017, dopo l'entrata in vigore, a settembre, del regolamento relativo al Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile (EFSD), è iniziata la fase di attuazione dell'ambizioso piano dell'UE per gli investimenti esterni (PIE). Con contributi pari a 4,1 miliardi di EUR (2,6 miliardi di EUR per i finanziamenti misti e 1,5 miliardi di EUR per le garanzie), il piano punta a mobilitare un totale di 44 miliardi di EUR di investimenti in Africa e nei paesi del vicinato dell'UE con cinque "finestre di investimento" dedicate a: energia sostenibile e connettività, finanziamento delle microimprese e delle piccole e medie imprese (MPMI), agricoltura sostenibile, imprenditori rurali e agroindustria, città sostenibili e, infine, il digitale per lo sviluppo.
L'adozione del piano rappresenta un punto di svolta per l'azione esterna dell'UE, in quanto catalizza la partecipazione del settore privato al fine di produrre risultati nel contesto di obiettivi politici mondiali più ampi.
Miglior collaborazione con gli Stati membri dell'UE
Il consenso europeo in materia di sviluppo pone la programmazione congiunta al centro delle iniziative dell'UE volte a migliorare la collaborazione con gli Stati membri nell'attuazione dell'Agenda 2030. Facendo confluire le diverse risorse e capacità esistenti, la programmazione congiunta aumenta l'impatto collettivo e la visibilità della cooperazione allo sviluppo e dell'azione esterna europee.
Secondo le conclusioni di una valutazione indipendente dei processi di programmazione congiunta dell'UE
realizzata nel maggio 2017, tale pratica ha intensificato il coordinamento tra l'UE, gli Stati membri e gli altri partner per lo sviluppo e ha conferito più voce e influenza all'UE e agli Stati membri a livello nazionale.
Alla fine del 2017 vi erano 23 documenti di programmazione congiunta, sette dei quali sono stati completati durante l'anno, ed era in corso un processo di programmazione congiunta in altri 36 paesi partner.
Coerenza delle politiche per lo sviluppo
La coerenza delle politiche per lo sviluppo (CPS) prevede che l'UE tenga conto degli obiettivi di cooperazione allo sviluppo nell'attuare tutte le politiche in grado di incidere sui paesi in via di sviluppo.
Nel 2017 la Commissione ha continuato a promuovere tale coerenza, anche incorporandola nel consenso europeo in materia di sviluppo e ne ha sottolineato l'importante contributo al raggiungimento degli OSS.
DIMENSIONE MONDIALE
Africa
Il 2017 è stato un anno importante per il partenariato strategico con l'Africa. Nel mese di maggio è stata adottata la comunicazione congiunta su un nuovo impulso al partenariato Africa-UE
, seguita a novembre dal quinto vertice tra Unione africana e UE, svoltosi ad Abidjan. Sono iniziati i lavori preparatori per instaurare nuove relazioni con i paesi appartenenti al gruppo degli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico ("ACP"), in vista di un partenariato "post-Cotonou" moderno, politico e mirato, tra interlocutori alla pari.
Nel corso del 2017 sono stati approvati 40 nuovi programmi nelle tre regioni coperte dal Fondo fiduciario di emergenza dell'Unione europea per la stabilità e la lotta contro le cause profonde della migrazione irregolare e del fenomeno degli sfollati in Africa (EUTF per l'Africa).
Regione dell'allargamento
Il discorso sullo stato dell'Unione del Presidente Juncker
è stato un evento chiave del 2017 che ha riconfermato e rafforzato il sostegno inequivocabile dell'UE alla prospettiva di allargamento ai Balcani occidentali.
Vicinato europeo
Nel 2017 è proseguita l'attuazione della politica europea di vicinato (PEV) riveduta, nell'ottica di conseguire gli obiettivi comuni di stabilizzazione dei paesi del vicinato e di creazione di partenariati più mirati. Sono state adottate agende di associazione rivedute con la Georgia e la Moldova ed è entrato in vigore l'accordo di associazione con l'Ucraina, che comprende una zona di libero scambio globale e approfondita. È stato concluso e firmato l'accordo di cooperazione globale e rafforzato con l'Armenia. Dal vertice del partenariato orientale di novembre sono scaturiti gli orientamenti per la futura cooperazione regionale basata sui "20 obiettivi per il 2020"
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È proseguito il sostegno dei programmi dell'UE allo sviluppo economico, sociale, culturale e politico dei paesi del vicinato meridionale, compresi quelli che ospitano i rifugiati provenienti dalla Siria.
Sono state decise le priorità del partenariato con l'Algeria e l'Egitto per il periodo 2017-2020 e sono stati compiuti progressi nella definizione di priorità analoghe comuni con l'Armenia, la Tunisia, la Palestina, l'Azerbaigian e la Bielorussia.
Nel maggio 2017 è stata adottata una relazione congiunta sugli sviluppi nei paesi del vicinato e sull'attuazione del riesame della PEV
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Asia, Asia centrale e Pacifico
Il 19° vertice UE-Cina del giugno 2017 e il vertice UE-India di ottobre hanno entrambi dimostrato l'esistenza di un comune impegno verso questioni di interesse mondiale e regionale, come i cambiamenti climatici e le minacce alla sicurezza. Nel corso del 2017 l'UE ha sottoscritto accordi politici con l'Australia e la Nuova Zelanda che prevedono ampi settori di cooperazione.
L'UE si è fortemente impegnata sul fronte della crisi dei rifugiati rohingya in Bangladesh e in Myanmar/Birmania e ha intensificato i propri sforzi umanitari, co-ospitando ad ottobre la conferenza ONU dei donatori e assumendosi l'impegno più consistente in tema di aiuti.
America latina e Caraibi
Il 2017 ha visto progredire i negoziati con il blocco commerciale sudamericano MERCOSUR relativi a un accordo di associazione biregionale, mentre a novembre è iniziata l'applicazione provvisoria dell'accordo di dialogo politico e di cooperazione con Cuba. All'inizio dell'anno è entrato in vigore l'accordo commerciale multilaterale con l'Ecuador.
Nel 2017 l'UE ha cercato di riorientare la cooperazione con l'America latina e i Caraibi verso un modello più diversificato che conferisse un ruolo preponderante agli investimenti, alla ricerca e all'innovazione, all'istruzione e all'agenda digitale.
PERSONE
Sviluppo umano
Eliminare la povertà (OSS 1), affrontare il problema delle disuguaglianze e della discriminazione (OSS 10) e non lasciare indietro nessuno sono obiettivi centrali per la politica di sviluppo dell'UE.
I contributi apportati a iniziative di respiro mondiale, quali il Fondo globale per la lotta contro l'AIDS, la tubercolosi e la malaria (FGATM), l'alleanza mondiale per le vaccinazioni e l'immunizzazione (GAVI), il partenariato globale per l'istruzione (GPE) e il Fondo "L'istruzione non può aspettare", hanno consentito all'UE di svolgere un ruolo determinante nella definizione dell'agenda politica internazionale in tema di salute (OSS 3) e istruzione (OSS 4). Le suddette iniziative hanno permesso di aiutare 11 milioni di persone con terapie salvavita contro l'HIV, di trattare 17,4 milioni di casi di tubercolosi e di distribuire 795 milioni di zanzariere per letti per prevenire la malaria. Nel 2015, grazie al sostegno fornito dall'UE al GPE, gli alunni delle scuole elementari nei paesi partner erano 72 milioni in più rispetto al 2002.
Attraverso il programma Erasmus+, l'UE ha aiutato i paesi partner a migliorare l'occupabilità degli individui. Nel 2017 sono state assegnate oltre 40 500 borse di mobilità individuale a studenti e personale educativo, di cui più della metà a favore di paesi del vicinato e di paesi dell'allargamento. Con finanziamenti nell'ordine di 40 milioni di EUR, l'UE ha inoltre sostenuto circa 350 partecipazioni internazionali a progetti collaborativi di Orizzonte 2020.
A seguito dell'adozione delle conclusioni del Consiglio del maggio 2017 su "un approccio strategico dell'UE alle relazioni culturali internazionali"
, si è nuovamente posto l'accento sulla dimensione culturale dello sviluppo e della cooperazione internazionale.
Parità di genere ed emancipazione femminile
L'UE e i suoi Stati membri continuano a essere leader mondiali nella promozione della parità di genere e dell'emancipazione delle donne e delle ragazze (OSS 5). La prima relazione sull'attuazione del piano d'azione dell'UE in materia di genere 2016-2020 è stata pubblicata nel 2017.
La Commissione segue attentamente gli sviluppi sul fronte della parità di genere e della lotta alla violenza di genere nella regione dell'allargamento. Si tratta di tematiche affrontate anche in occasione dei negoziati di adesione e durante il processo di stabilizzazione e associazione su cui il pacchetto allargamento del 2017 ha relazionato.
L'iniziativa Spotlight sulla violenza di genere
Il 2017 ha segnato l'inizio dell'iniziativa Spotlight, un nuovo partenariato tra l'UE e l'ONU finalizzato ad eliminare ogni forma di violenza contro le donne e le ragazze. L'iniziativa, sostenuta da un contributo UE di 500 milioni di EUR, intende indurre un cambiamento di fondo a livello regionale, concentrando le iniziative in Asia, nel Pacifico, in Africa (in particolare, subsahariana), in America latina e nei Caraibi.
Migrazione, sfollamenti forzati e asilo
Migrazione e mobilità sono state ancora ai vertici dell'agenda dell'UE: l'attenzione si è spostata sulla rotta del Mediterraneo centrale, che è stata la sfida più importante, e la Libia è rimasta il principale paese di partenza verso l'UE. Lo strumento per i rifugiati in Turchia, per il quale la Commissione ha impegnato tre miliardi di EUR nel 2017, ha continuato a far fronte alle necessità dei rifugiati e delle comunità ospitanti nel paese.
Nei Balcani occidentali l'UE ha un ruolo di primo piano nel coordinare le risposte alle problematiche relative ai rifugiati e alla migrazione.
Gestione della migrazione mista in Libia
Nel 2017 la Commissione ha risposto rapidamente alle raccomandazioni della comunicazione congiunta "La migrazione lungo la rotta del Mediterraneo centrale – Gestire i flussi e salvare vite umane"
, pubblicata a gennaio. È stato rapidamente approntato un programma da 90 milioni di EUR volto ad offrire protezione e assistenza alle persone bisognose in Libia e a fornire un sostegno alla stabilizzazione delle comunità ospitanti.
Sicurezza alimentare e nutrizionale
Il 2017 ha registrato un aumento della fame e dell'insicurezza alimentare e nutrizionale nel mondo, con 38 milioni in più di persone che soffrono la fame. Secondo la relazione sulle crisi alimentari mondiali Global Report on Food Crises
pubblicata a marzo, le persone in situazione di crisi alimentare erano oltre 108 milioni e numerosi punti di crisi erano a rischio di carestia.
Le iniziative con cui l'UE ha inteso contribuire all'OSS 2 si sono concretizzate in un sostegno tematico e bilaterale mirato, finalizzato in particolare a contrastare la fragilità e le emergenze in diversi paesi, grazie allo stanziamento di 140 milioni di EUR, ai quali si sono aggiunti altri 750 milioni di EUR miranti ad evitare le carestie in quattro paesi considerati a rischio: la Somalia, il Sud Sudan, lo Yemen e la Nigeria.
PIANETA
Cambiamenti climatici
I cambiamenti climatici (OSS 13) continuano a rappresentare una grave minaccia che mette a repentaglio lo sviluppo sostenibile mondiale. Nel 2017 la regione caraibica è stata colpita da una serie di violenti uragani che hanno dimostrato l'impatto di eventi meteorologici estremi sempre più frequenti. L'UE sostiene l'iniziativa del quadro di riferimento globale per la riduzione del rischio di catastrofi, che ha permesso di realizzare valutazioni delle necessità post-catastrofe (PDNA) e di offrire un sostegno rapido ai paesi caraibici colpiti dagli uragani.
L'adattamento ai cambiamenti climatici rappresenta la priorità principale per la maggior parte dei paesi in via di sviluppo, in particolare per i piccoli Stati insulari in via di sviluppo (SIDS) e i paesi meno sviluppati (PMS), e l'iniziativa faro dell'UE denominata Alleanza mondiale contro i cambiamenti climatici (AMCC+) ha continuato a concentrarsi su tali paesi quali beneficiari prioritari.
L'UE si è inoltre impegnata con i paesi del G20 per sostenere l'attuazione dei contributi stabiliti a livello nazionale, definiti in occasione della COP 21.
Ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali
Il capitale naturale, compresi i terreni produttivi, le risorse idriche, le foreste, gli stock ittici e la biodiversità, costituisce la spina dorsale dell'economia di numerosi paesi partner e contribuisce notevolmente alla sussistenza delle popolazioni. La sua tutela e gestione sostenibile sono essenziali per la realizzazione dell'Agenda 2030 (compresi gli OSS 6, 12, 14 e 15).
L'UE ha partecipato con forte impegno alla terza sessione dell'assemblea delle Nazioni Unite per l'ambiente tenutasi a dicembre a Nairobi sul tema Towards a pollution-free planet ("Verso un pianeta senza inquinamento"). Ha operato sul fronte della protezione degli oceani, partecipando alla conferenza sugli oceani dell'ONU per l'attuazione dell'OSS 14 (New York, giugno 2017) e organizzando la conferenza Our Ocean ("Il nostro oceano") svoltasi a La Valletta in ottobre.
Consapevole che la sussistenza di 1,6 miliardi di persone dipende dalle foreste, l'Unione si adopera per la gestione sostenibile di queste risorse. In tal senso sono stati compiuti progressi nell'attuazione del piano d'azione dell'UE per l'applicazione delle normative, la governance e il commercio nel settore forestale (FLEGT) e sono stati stipulati accordi volontari di partenariato (VPA) con l'Honduras e la Guyana. Nel 2017 l'UE ha inoltre condotto con successo l'opera di agevolazione del partenariato sulle risorse forestali del Bacino del Congo.
Ambiente e risorse naturali nei paesi del vicinato
L'ambiente e la gestione sostenibile delle risorse naturali costituiscono una priorità nell'ambito del vicinato meridionale e orientale. Fermo restando il sostegno a iniziative in settori quali la gestione delle risorse idriche, il disinquinamento e la cooperazione transfrontaliera, l'azione dell'UE si è ora spostata verso la realizzazione di economie circolari, a basse emissioni di carbonio ed efficienti sotto il profilo delle risorse.
Energia sostenibile
Un documento di lavoro dei servizi della Commissione pubblicato nel dicembre 2017 (Empowering Development
) ha dimostrato come la cooperazione nell'ambito dell'energia sostenibile contribuisca all'attuazione del consenso europeo in materia di sviluppo. Nel 2017 l'UE ha dato il via alle azioni Energise Africa ("Garantire l'accesso all'energia in Africa").
Nel vicinato orientale, il progetto EU4Energy ha sostenuto le riforme nel settore energetico. Un pacchetto connettività approvato durante il vertice dei Balcani occidentali svoltosi a Trieste nel luglio 2017 ha previsto 194 milioni di sovvenzioni UE per la mobilitazione di 500 milioni di EUR di investimenti destinati a progetti regionali volti a migliorare i collegamenti energetici e nel settore dei trasporti.
Energie rinnovabili in Africa
Alla fine del 2017 lo Zambia, il Benin, la Costa d'Avorio e la Nigeria avevano stanziato un totale di 85 milioni di EUR a favore dell'Iniziativa di finanziamento dell'elettrificazione (Electrification Financing Initiative - ElectriFI) per progetti miranti a fornire l'allacciamento alla rete elettrica a 452 000 nuove famiglie, generare 88 MW aggiuntivi di nuove energie rinnovabili e ridurre le emissioni di circa 200 000 tonnellate di CO2 equivalente all'anno.
PROSPERITÀ
Collaborazione con il settore privato
Nel 2017 l'UE ha inaugurato un nuovo approccio fondato sull'impegno del settore privato per uno sviluppo sostenibile e inclusivo. Il concetto di piattaforma per l'imprenditoria sostenibile in Africa (Sustainable Business for Africa - SB4A), collegato al piano per gli investimenti esterni (PIE), può creare un punto di incontro in cui il settore privato possa individuare i vincoli di investimento (contribuendo così all'OSS 8).
La nuova strategia in materia di aiuti al commercio dal titolo "Conseguire la prosperità attraverso gli scambi e gli investimenti", adottata dall'UE nel novembre 2017 e basata su dieci anni di interventi dell'Unione europea, pone l'accento sull'idea di aiutare i paesi partner e le relative industrie a compiere la transizione verso prodotti e servizi a più alto valore aggiunto e a sfruttare il potenziale del commercio intra-regionale e degli scambi con l'UE.
Crescita del settore agricolo
Nel mondo, due terzi dei poveri traggono dall'agricoltura i loro mezzi di sussistenza e molti paesi in via di sviluppo sono ancora ampiamente dipendenti dagli scambi di alcuni prodotti di base.
L'UE sostiene azioni di governance fondiaria in circa 40 paesi, con un bilancio complessivo di quasi 240 milioni di EUR. In Perù e in Honduras, ha finanziato azioni volte a tutelare i diritti fondiari delle popolazioni indigene e ad assicurare loro le risorse di base (contribuendo così all'OSS 2).
L'AgriFI dà impulso al settore dei fagiolini
Nel 2017 sono stati avviati diversi programmi nell'ambito dell'Iniziativa di finanziamento dell'agricoltura (Agriculture Financing Initiative - AgriFI), tra cui un'analisi della catena del valore del settore dei fagiolini in Kenya, da cui è emerso che gli investimenti hanno sostenuto l'economia di circa 52 000 piccoli coltivatori.
Infrastrutture, città e digitalizzazione
Per compiere progressi verso la realizzazione dell'Agenda 2030 è necessario costruire infrastrutture resilienti, promuovere un'industrializzazione inclusiva e sostenibile e favorire l'innovazione (OSS 9).
L'UE ha contribuito al coordinamento dell'agenda comune Africa-UE per le infrastrutture e si è impegnata all'interno del comitato esecutivo del programma per la politica dei trasporti in Africa, a sostegno delle politiche e delle strategie destinate ai governi africani e alle comunità economiche regionali.
La rapida urbanizzazione, segnatamente in Asia e in Africa, è un fenomeno che pone notevoli sfide dal punto di vista dello sviluppo. Nel 2017 è stato predisposto un programma di cooperazione urbana internazionale (International Urban Cooperation - IUC) per la condivisione delle migliori pratiche urbane tra città dell'UE e città di paesi partner strategici come l'India e la Cina ed è stata inserita nel PIE una finestra di investimento specifica riguardante le "città sostenibili" (OSS 11).
Il Patto dei sindaci dell'UE nel vicinato orientale
L'iniziativa del Patto dei sindaci dell'UE aiuta i comuni, in Armenia, Azerbaijan, Bielorussia, Georgia, Moldova e Ucraina, ad onorare gli impegni assunti in materia di clima ed energia. Attraverso l'erogazione di sovvenzioni mirate ai progetti, l'UE aiuta i comuni a raggiungere l'obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 del 30 % entro il 2030. Al Patto dei sindaci sono iscritti oltre 300 comuni della regione del partenariato orientale.
La realizzazione delle azioni digitali previste nel documento di lavoro dei servizi della Commissione sul tema "Digital4Development"
per il 2017 si è esplicata, tra l'altro, attraverso progetti per le infrastrutture in fibra ottica, il miglioramento della sicurezza e della resilienza delle reti e delle infrastrutture critiche di informazione e la promozione di una banda larga materialmente ed economicamente accessibile a tutti in Africa.
PACE
Democrazia, diritti umani e buona governance
L'UE ha ribadito il suo sostegno incondizionato alla democrazia, ai diritti umani e alla buona governance nel mondo (OSS 16), confermando al tempo stesso il suo ruolo centrale a livello globale attraverso lo strumento europeo per la democrazia e i diritti umani (EIDHR).
Nel corso del 2017 è proseguita l'attuazione dei piani d'azione per la democrazia e i diritti umani, con una prima relazione di attuazione nel giugno 2017. Il sostegno alle delegazioni dell'UE è stato fornito attraverso due strumenti: Support4Democracy e Media4Democracy, miranti rispettivamente a sviluppare capacità in materia di sostegno alla democrazia e di libertà di espressione. A settembre è stata condotta la campagna mondiale EU4Democracy.
Priorità alle questioni fondamentali per l'allargamento
Attribuire la "priorità alle questioni fondamentali" continua a essere uno dei principi della politica di allargamento, mirante a garantire che, fin dalle prime battute del processo di adesione, i paesi interessati rendano prioritarie le riforme in settori quali lo Stato di diritto e i diritti fondamentali, le istituzioni democratiche e la riforma della pubblica amministrazione.
Nel mese di marzo sono stati adottati gli orientamenti riveduti in materia di promozione e tutela dei diritti dei minori
, in cui vengono delineati la strategia e gli obiettivi generali dell'UE finalizzati a garantire che le politiche e le azioni dell'Unione sostengano il rafforzamento dei sistemi dei paesi partner, compresa la protezione dei minori.
Sostegno alla riforma della giustizia in Tunisia
Nel 2017 l'UE ha rinnovato il proprio sostegno al settore della giustizia tunisino, adottando la terza fase del programma di sostegno alla riforma della giustizia (Programme d'Appui à la Réforme de la Justice III) (70 milioni di EUR) in cooperazione con il Consiglio d'Europa. Il programma rafforzerà l'indipendenza e l'imparzialità della magistratura e, nel contempo, amplierà l'accesso dei cittadini alla giustizia.
Resilienza e fragilità
La comunicazione congiunta del 2017 "Un approccio strategico alla resilienza nell'azione esterna dell'UE" ha consentito all'Unione di assumere un impegno multisettoriale allargato in materia di resilienza. Un processo pilota in sei paesi (Ciad, Iraq, Myanmar/Birmania, Nigeria, Sudan e Uganda) ha permesso di sperimentare un più ampio collegamento tra azione umanitaria, sviluppo e pace.
Nel 2017 il lavoro sulla resilienza e sulla lotta alle fragilità si è incentrato su quattro settori: il rafforzamento del quadro per la resilienza, lo sviluppo di un approccio integrato alle crisi e ai conflitti esterni basato sull'attuale approccio globale, il maggior accento posto sull'importanza della resilienza in situazioni di conflitto e di crisi e il sostegno al dialogo internazionale sul consolidamento della pace e delle istituzioni statali, guidato dagli stessi paesi in situazione di fragilità.
Sicurezza
Il 2017 ha dimostrato ancora una volta come l'UE svolga un ruolo fondamentale nel campo della sicurezza. Nel dicembre 2017 è entrata in vigore la modifica del regolamento sullo strumento inteso a contribuire alla stabilità e alla pace (IcSP), con il potenziamento delle capacità a sostegno della sicurezza e dello sviluppo (CBSD)
. Grazie a questa importante novità politica, l'UE è autorizzata, in circostanze ben definite, a collaborare con attori del settore militare nel perseguimento di obiettivi di sviluppo.
L'IcSP ha contribuito ad accompagnare transizioni politiche pacifiche, ad esempio in Kenya o in Gambia, e ha continuato a sostenere il processo di pace colombiano, il dialogo tra il Kosovo e la Serbia e le iniziative di mediazione nella regione del delta del Niger in Nigeria, tra le comunità Tebu e Tuareg nel Niger e tra il Guatemala e il Belize. Nuove azioni in Afghanistan, Bosnia-Erzegovina, Kosovo
, Libia, Niger e Somalia sono andate ad integrare direttamente il lavoro delle missioni della politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC).
Con questi interventi e con i programmi in corso nella Repubblica centrafricana, in Georgia, in Mali e in Ucraina, l'IcSP ha integrato direttamente 12 delle 16 missioni in atto della PSDC.
Missioni della PSDC nel mondo
Tra le 16 missioni e operazioni della PSDC figurano tre operazioni militari con compiti esecutivi (Operazione SOPHIA, Operazione ATALANTA e Operazione EUFOR ALTHEA) e tre missioni militari di formazione senza compiti esecutivi (missioni di formazione dell'UE nella Repubblica centrafricana, in Mali e in Somalia). A queste si aggiungono una missione civile esecutiva (la missione dell'Unione europea sullo Stato di diritto (EULEX) in Kosovo), una missione civile di monitoraggio (missione di vigilanza dell'Unione europea (EUMM) in Georgia), una missione relativa a una misura volta a rafforzare la fiducia (missione dell'Unione europea di assistenza alla gestione integrata delle frontiere EUBAM Rafah), quattro missioni per lo sviluppo delle capacità, la missione di polizia dell'UE per i territori palestinesi (EUPOL COPPS), le missioni dell'UE per lo sviluppo delle capacità (EUCAP) in Somalia, in Mali e in Niger e due missioni consultive (EUAM Ucraina e EUAM Iraq).
Le conclusioni del Consiglio sull'azione esterna dell'UE relativa alla lotta al terrorismo, adottate nel giugno 2017
, potenziano ulteriormente la rete di esperti antiterrorismo nelle delegazioni UE e rendono più coerenti le azioni interne ed esterne nel settore della sicurezza, rafforzando il ruolo delle agenzie del settore Giustizia e affari interni in relazione ai paesi terzi.
Sul fronte della cooperazione UE-NATO è stata avviata l'attuazione della prima serie comune di proposte (42 azioni), concordate nella dichiarazione congiunta del luglio 2016. Nel dicembre 2017 i due Consigli hanno approvato una serie comune di nuove proposte consistente in 32 azioni aggiuntive, che estende la cooperazione a settori chiave quali la lotta al terrorismo, le donne, la pace e la sicurezza e la mobilità militare.
Stabilità
L'UE sostiene azioni per la stabilità in Libia, concentrandosi sul ripristino delle infrastrutture chiave, sullo sminamento a fini umanitari e sulla costruzione di un consenso nazionale attraverso il sostegno alle attività di mediazione.
Nel marzo 2017 è stato adottato il documento "Elementi per una strategia dell'UE relativa alla Siria"
che stabilisce gli obiettivi principali dell'azione dell'UE intesa a favorire la cessazione della guerra e a promuovere una vera e propria transizione politica.
Sicurezza nucleare
Attraverso un approccio pluridimensionale che abbraccia la sicurezza nucleare, la salute, l'ambiente e temi correlati, il programma relativo allo strumento per la cooperazione in materia di sicurezza nucleare (INSC) contribuisce a numerosi aspetti essenziali del consenso europeo in materia di sviluppo, comprese le azioni chiave prioritarie in Ucraina, Asia centrale e Iran.
Pace e prosperità in Iran
L'INSC è stato importante per attuare concretamente l'accordo diplomatico con l'Iran, il cosiddetto Piano d'azione congiunto globale (PACG), pietra miliare per la non proliferazione a livello internazionale e solido contributo alla pace nella regione. Il primo progetto a sostegno dell'autorità di regolamentazione nucleare iraniana ha preso il via nel luglio del 2017.
PARTENARIATI
Cooperazione con la società civile, la comunità dei donatori e le organizzazioni internazionali
Per il successo dell'Agenda 2030 è fondamentale rafforzare gli strumenti di attuazione e rivitalizzare il partenariato globale per uno sviluppo sostenibile (OSS 17).
L'UE e le Nazioni Unite sono partner imprescindibili per la costruzione della pace e della sicurezza. Nel 2017 l'UE ha continuato a partecipare ai processi ONU inerenti allo sviluppo, compresi il Forum politico di alto livello e il Forum sul finanziamento dello sviluppo.
L'Unione ha rafforzato ulteriormente il suo impegno con le organizzazioni della società civile (OSC). Sono stati attuati ventitré accordi quadro di partenariato con piattaforme della società civile. Nel 2017 è stata pubblicata una relazione sull'impegno dell'UE con la società civile
.
Nel 2017 si sono svolti numerosi dialoghi sulle politiche di sviluppo con donatori di paesi terzi, tra cui l'Australia, il Canada, il Giappone, la Repubblica di Corea e gli Stati Uniti.
Sempre nel 2017, lo strumento di partenariato ha continuato ad articolare e ad attuare la dimensione esterna delle politiche interne, collegando fra loro diversi settori programmatici. Le azioni riguardano sfide globali quali i cambiamenti climatici e la tutela dell'ambiente (ad esempio, l'energia pulita), la dimensione internazionale della strategia Europa 2020, il miglioramento dell'accesso ai mercati e la promozione degli scambi e delle opportunità di investimento e commerciali per le imprese dell'UE (con particolare attenzione alle PMI) e, infine, la diplomazia pubblica.
Nel corso del 2017 la Commissione ha continuato ad operare in stretta collaborazione con partner internazionali quali il G7, il G20, la Banca mondiale e il Fondo monetario internazionale.
OBBLIGO DI RENDICONTAZIONE e RISULTATI
Attraverso il quadro dei risultati dell'UE in materia di cooperazione internazionale e sviluppo, la Commissione europea monitora e riferisce in merito ai risultati delle azioni finanziate dall'Unione con partner di tutto il mondo.
I progetti e i programmi finanziati dall'Unione giunti a termine tra la metà del 2016 e la metà del 2017 hanno contribuito ai risultati illustrati qui di seguito.
PERSONE
1 492 000 donne in età fertile e bambini di età inferiore a cinque anni hanno beneficiato di programmi in materia di nutrizione;
12 437 000 bambini sono stati iscritti alla scuola elementare e 3 377 000 bambini sono stati iscritti alla scuola secondaria;
3 096 000 parti sono stati assistiti da personale sanitario qualificato e si è così ridotta la mortalità materna;
sono state distribuite 136 000 000 zanzariere per letti, trattate con insetticida, e si è così impedita la diffusione della malaria.
PIANETA
Sono stati gestiti 16 140 000 ettari di aree protette, garantendo la diversità biologica e preservando il patrimonio naturale;
3 438 000 persone hanno potuto accedere a servizi energetici sostenibili.
PROSPERITÀ
757 000 persone hanno ottenuto diritti di proprietà fondiaria ed hanno così costituito un patrimonio da cui ricavare mezzi di sussistenza sostenibili attraverso il lavoro agricolo;
1 844 000 persone hanno potuto accedere a strade transitabili per tutto l'arco dell'anno;
166 000 persone hanno beneficiato di programmi di istruzione e formazione professionale o di sviluppo delle competenze, migliorando la loro occupabilità.
PACE
309 000 persone hanno beneficiato direttamente del gratuito patrocino, che ha garantito loro l'uguaglianza davanti alla legge;
1 420 000 persone hanno beneficiato direttamente di programmi per il consolidamento civile della pace a seguito di conflitti e per la prevenzione di questi ultimi.