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Document 52012IP0508

Risoluzione del Parlamento europeo del 13 dicembre 2012 sulla relazione 2012 sui progressi compiuti dall'Albania (2012/2814(RSP))

GU C 434 del 23.12.2015, p. 135–142 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

23.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 434/135


P7_TA(2012)0508

Relazione 2012 sui progressi compiuti dall'Albania

Risoluzione del Parlamento europeo del 13 dicembre 2012 sulla relazione 2012 sui progressi compiuti dall'Albania (2012/2814(RSP))

(2015/C 434/14)

Il Parlamento europeo,

viste le conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo di Salonicco del 19 e 20 giugno 2003, concernenti la prospettiva di adesione dei Balcani occidentali all'Unione europea,

viste la comunicazione della Commissione del 10 ottobre 2012 dal titolo «Strategia di allargamento e sfide principali per il periodo 2012-2013» (COM(2012)0600) e l'allegata relazione 2012 sui progressi compiuti dall'Albania (SWD(2012)0334),

vista la decisione 2008/210/CE del Consiglio, del 18 febbraio 2008, relativa ai principi, alle priorità e alle condizioni contenuti nel partenariato europeo con l'Albania e che abroga la decisione 2006/54/CE (1),

viste le conclusioni della 4a riunione del Consiglio di stabilizzazione e associazione tra Albania e Unione europea, svoltasi il 15 maggio 2012,

viste le raccomandazioni adottate dal comitato parlamentare di stabilizzazione e di associazione Unione europea-Albania durante la sua 5a riunione, tenutasi l'11 e il 12 luglio 2012,

visti l'accordo politico raggiunto tra governo e opposizione in seno alla Conferenza dei presidenti il 14 novembre 2011 e il piano d'azione riveduto del governo albanese, del marzo 2012, sulle 12 priorità fondamentali indicate nel «Parere della Commissione sulla domanda di adesione dell'Albania all'Unione europea» del 9 novembre 2010 (COM(2010)0680),

vista la sua risoluzione dell'8 luglio 2010 sull'Albania (2),

visto l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.

considerando che il futuro dell'Albania e degli altri paesi balcanici occidentali è legato all'Unione europea e che l'Albania appartiene all'Europa da un punto di vista geografico, storico e culturale;

B.

considerando che l'adesione del paese all'UE non dovrebbe essere solo l'obiettivo del governo e dell'opposizione, ma dovrebbe anche essere finalizzata a perseguire l'interesse comune di tutti gli albanesi;

C.

considerando che, in tutte le fasi del processo di adesione, gli aspiranti membri devono mostrarsi in grado di rafforzare la realizzazione pratica dei valori su cui si basa l'Unione; che essi devono assicurare e promuovere, sin dall'inizio, il buon funzionamento delle istituzioni fondamentali che sono alla base della governance democratica e dello Stato di diritto, dal parlamento nazionale al governo e al sistema giudiziario, ivi compresi i tribunali, le procure e le autorità di contrasto;

D.

considerando che il processo di adesione all'UE deve diventare una forza trainante per il proseguimento delle riforme, nonché il principale fattore in grado di assicurare una cooperazione costruttiva e responsabile in seno alle istituzioni politiche del paese;

E.

considerando che, dall'accordo concluso nel novembre 2011 tra il partito al governo e l'opposizione, sono stati realizzati progressi tangibili nel programma di riforme; che permangono sfide, le quali vanno affrontate per avanzare nel cammino verso l'adesione all'UE;

F.

considerando che le riforme nel settore sociale e la loro efficace attuazione sono importanti tanto quanto le riforme concernenti l'applicazione della legge e lo sviluppo delle infrastrutture nell'offrire stabilità e coesione sociale, e che ciò deve riflettersi anche nei finanziamenti provenienti dall'UE; che è dunque opportuno che la Commissione tenga presente ciò, in vista dell'elaborazione della strategia per l'Albania per il periodo 2014-2020;

G.

considerando che l'Albania continua a svolgere un ruolo di stabilizzazione nei Balcani occidentali;

H.

considerando che, grazie ai suoi sforzi di riforma e nella misura in cui lo desidera il popolo albanese, l'Albania può passare nel 2012 alla fase successiva del suo processo di adesione, assumendo dunque lo status di paese candidato all'adesione, purché consegua la massa critica di risultati concreti nei settori chiave in attesa di riforma;

I.

considerando che l'Unione europea ha posto lo Stato di diritto al centro del processo di allargamento;

Considerazioni generali

1.

rinnova il suo pieno appoggio alla futura adesione dell'Albania all'Unione europea; condivide la valutazione della Commissione secondo cui è opportuno concedere al paese lo status di candidato purché siano completate e adottate le principali riforme nell'ambito del sistema giudiziario e della pubblica amministrazione nonché per quanto riguarda la revisione del regolamento del parlamento; si congratula con l'Albania per questo importante passo avanti e incoraggia il governo ad adottare tutte le misure indispensabili per l'attuazione degli impegni già assunti; invita il Consiglio a concedere all'Albania lo status di paese candidato all'adesione all'UE senza ulteriore indugio, subordinatamente al completamento delle principali riforme sopra citate;

2.

plaude agli sforzi risoluti del governo e dell'opposizione per collaborare alle riforme e riconosce l'importanza dell'accordo politico del novembre 2011, che ha posto fine a un lungo periodo di stallo e ha preparato il terreno per i progressi nell'attuazione delle 12 priorità; invita sia la maggioranza al governo che le forze di opposizione a sostenere la collaborazione trasversale tra i partiti e a contribuire al buon esito dell'adozione, nonché alla coerente attuazione, delle principali riforme necessarie per l'avvio dei negoziati ufficiali di adesione; sottolinea che tutti i partiti e gli attori politici in Albania, tra cui i mezzi d'informazione e la società civile, dovrebbero impegnarsi per migliorare il clima politico nel paese in modo da consentire il dialogo e la comprensione reciproca; invita pertanto tutti i partiti politici a impegnarsi sinceramente per migliorare il clima politico nel paese; invita le forze politiche in Albania a non lasciare che il paese si allontani dal percorso verso l'adesione all'Unione europea durante la campagna elettorale del prossimo anno;

3.

sottolinea l'importanza di elezioni libere ed eque, che conferiscano legittimità alle istituzioni democratiche e ne consentano il corretto funzionamento; invita tutte le forze politiche a condurre la campagna elettorale del prossimo anno e le elezioni parlamentari del 2013 in modo libero ed equo; nutre la ferma convinzione che le elezioni costituiranno un importante banco di prova del livello di maturità della democrazia albanese e della capacità di tutte le forze politiche di impegnarsi in una agenda comune europea per il paese, e svolgeranno un ruolo essenziale per far avanzare ulteriormente il processo di adesione; ricorda che il consolidamento democratico presuppone un processo elettorale libero ed equo i cui risultati siano considerati legittimi da tutti i partiti politici interessati; accoglie con favore il consenso politico sulle modifiche del quadro legislativo elettorale, le quali riprendono le raccomandazioni dell'ODIHR/OSCE;

4.

invita tutte le forze politiche a continuare ad adottare riforme concrete che portino a risultati tangibili a beneficio di tutti i cittadini; considera importante che la società civile, i mezzi d'informazione e i cittadini albanesi ritengano i loro dirigenti responsabili dei risultati delle specifiche azioni da svolgere;

Consolidamento della democrazia e rafforzamento dei diritti umani

5.

sostiene che la democrazia e lo Stato di diritto siano i migliori custodi dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali;

6.

esprime un forte sostegno al dialogo politico costruttivo, che è non solo un elemento cruciale delle 12 priorità fondamentali ma anche un presupposto indispensabile per una democrazia funzionante; esorta l'élite politica a rafforzare il dialogo trasversale tra i partiti e il consenso sulle riforme, così da consentire al paese di compiere progressi in relazione all'adesione;

7.

valuta positivamente i progressi dell'Albania verso il rispetto dei criteri politici previsti per l'adesione all'UE; osserva che il dialogo politico costruttivo è stato un elemento importante per il conseguimento di risultati concreti per quanto concerne l'attuazione delle 12 priorità chiave, in particolare quelle riguardanti il buon funzionamento del parlamento, l'adozione delle leggi in sospeso che richiedono una maggioranza rafforzata, la nomina del difensore civico, lo svolgimento di una procedura di audizione e di voto per le principali istituzioni e la modifica del quadro legislativo per le elezioni;

8.

accoglie con favore l'elezione del nuovo Presidente; osserva che il processo elettorale è stato in linea con la costituzione; si rammarica, tuttavia, che il processo politico connesso all'elezione non si sia avvalso del dialogo trasversale tra i partiti; sottolinea che il ruolo del Presidente è fondamentale per unire la nazione e garantire la stabilità e l'indipendenza delle istituzioni statali;

9.

apprezza il dialogo che si sta sviluppando tra la società civile e il governo albanese; sottolinea la necessità di mantenere lo slancio di questa relazione e di consolidarne i risultati;

10.

sottolinea l'importanza di istituzioni pienamente funzionanti e rappresentative, che costituiscono il cardine di un sistema democratico consolidato nonché il criterio politico chiave per l'integrazione nell'UE; sottolinea, a tale proposito, il ruolo essenziale del parlamento ed esorta le forze politiche attive nel paese a migliorarne ancor più il funzionamento, ad adottare e attuare la riforma in corso sul regolamento parlamentare, a rafforzare ancor più il ruolo di controllo del parlamento, anche mediante un maggiore ricorso alle interrogazioni ai membri del governo, a migliorare la capacità di redazione legislativa e a rafforzare la consultazione della società civile, dei sindacati e delle organizzazioni sociali;

11.

prende atto dei progressi limitati compiuti nella riforma del sistema giudiziario; sollecita le autorità ad adottare ulteriori misure volte a garantire una reale indipendenza, integrità, trasparenza, responsabilità ed efficienza della magistratura e la sua libertà dalle interferenze politiche e dalla corruzione, al fine di garantire ai cittadini un accesso equo ai tribunali, assicurare che i processi siano svolti entro un periodo ragionevole e accelerare i progressi nell'attuazione della strategia di riforma del sistema giudiziario, compresa l'adozione delle modifiche della legge sulla Corte suprema; reputa importante che la riforma del sistema giudiziario sia un processo graduale e irreversibile, comprendente solidi meccanismi di consultazione e destinato ad aumentare l'efficienza del sistema, e che la magistratura sia dotata di fondi sufficienti a consentirle di operare efficacemente in tutto il paese;

12.

sottolinea che è necessario intensificare l'applicazione della legge contro la tratta di esseri umani nonché gli sforzi in materia di protezione delle vittime; chiede l'adozione di una strategia in materia di giustizia minorile e l'esecuzione delle decisioni giudiziarie, un presupposto basilare per un sistema giudiziario funzionante ed efficiente;

13.

apprezza il nuovo approccio della Commissione e il suo impegno a porre lo Stato di diritto al centro della politica di allargamento; ritiene che tale approccio debba costituire un ulteriore incentivo per le principali riforme giudiziarie e agevolare ulteriormente i progressi dell'Albania in questi settori, consentendo il conseguimento di risultati concreti e di una credibilità comprovata dai fatti in materia di attuazione;

14.

sottolinea che occorre eliminare i rischi di politicizzazione della pubblica amministrazione e creare una funzione pubblica basata sul merito e professionale che operi in maniera trasparente e sia in grado di adottare le leggi e di attuarle; valuta positivamente le procedure per la creazione dell'istituto scolastico albanese di pubblica amministrazione; esprime il proprio compiacimento per la nomina del difensore civico, avvenuta in maniera aperta e trasparente, e chiede che sia dato un sufficiente sostegno politico a questa istituzione;

15.

accoglie con favore la nomina del difensore civico nel dicembre 2011; invita le autorità albanesi a fornire un adeguato sostegno politico e risorse appropriate all'ufficio del difensore; incoraggia la società civile albanese e la popolazione in generale ad avvalersi pienamente di tale istituzione per migliorare la situazione dei diritti umani;

16.

è preoccupato per il ruolo predominante che la corruzione continua ad avere nella vita dei cittadini; raccomanda vivamente di continuare ad applicare la tolleranza zero nelle questioni concernenti la corruzione e l'uso improprio di fondi pubblici, garantendo nel contempo che tutti gli indagati siano sottoposti a un giusto processo mediante procedure libere ed eque; chiede la rapida attuazione delle raccomandazioni del Gruppo di Stati contro la corruzione, in particolare quelle correlate alle incriminazioni e al finanziamento dei partiti politici; osserva che occorre proseguire nell'attuazione delle politiche finalizzate a contrastare la corruzione; constata che l'attuazione della strategia anti-corruzione è troppo lenta;

17.

sottolinea la necessità di dare seguito agli eventi del gennaio 2011 senza ulteriori indugi e ostacoli, mediante un'indagine penale globale e indipendente e procedimenti giudiziari credibili;

18.

apprezza l'impegno di tutte le forze politiche nella lotta contro l'impunità e plaude al consenso raggiunto in parlamento a favore di una riforma del sistema dell'immunità che consenta di indagare su funzionari di alto livello, giudici e procuratori; invita tutte le autorità competenti a garantire la coerente attuazione di un siffatto sistema; invita le autorità albanesi a rafforzare l'applicazione e il coordinamento istituzionale della strategia del governo per combattere la corruzione per il periodo 2007-2013; sottolinea l'esigenza di rafforzare l'impegno politico per l'avanzamento regolare delle indagini e delle condanne, anche nei casi di corruzione ad alto livello;

19.

valuta positivamente gli sforzi tesi a contrastare la criminalità organizzata, con particolare riferimento all'applicazione della legislazione antimafia, tra cui un maggiore ricorso alla confisca dei beni derivanti da attività criminose; invita le autorità a intensificare ulteriormente la cooperazione giudiziaria e di polizia in Albania e con i paesi vicini;

20.

prende atto dei progressi conseguiti nella lotta contro la criminalità organizzata e la gestione delle frontiere; sottolinea la necessità di proseguire le riforme in tali settori, in particolare intensificando il coordinamento tra le istituzioni preposte all'applicazione della legge;

21.

sottolinea la necessità di perseverare negli sforzi volti a garantire che l'operato della polizia sia pienamente rispettoso dei diritti umani e orientato ai risultati; chiede azioni più efficaci e proattive per perseguire i responsabili della tratta di esseri umani e proteggere le vittime;

22.

sottolinea l'importanza decisiva di mezzi d'informazione professionali, indipendenti e pluralistici pubblici e privati, quale pilastro della democrazia; esorta le autorità competenti a garantire e promuovere il pluralismo dei media e la libertà di espressione e di informazione, facendo sì che i media siano liberi da ingerenze politiche o di altra natura e adottando misure volte ad assicurare la trasparenza per quanto riguarda la proprietà dei mezzi d'informazione e il loro finanziamento;

23.

è preoccupato per la libertà di espressione e l'indipendenza dei media, in particolare l'indipendenza dell'autorità di regolamentazione, il Consiglio nazionale per i servizi radiotelevisivi; deplora il fatto che l'autorità di regolamentazione sia tuttora sprovvista della capacità tecnica e amministrativa sufficiente e non goda dell'indipendenza editoriale; chiede l'adozione della normativa sui servizi di media audiovisivi;

24.

è preoccupato per l'interferenza diretta del governo nelle nomine delle cariche direttive dell'emittente pubblica, che sta intralciando lo sviluppo del pluralismo politico e quindi il consolidamento della democrazia, e per il fatto che non sia stata rafforzata l'indipendenza editoriale dal governo; è preoccupato per il fatto che la diffamazione sia ancora punibile con ammende elevate per i giornalisti, il che conduce all'autocensura giornalistica; chiede un'attuazione credibile ed efficace delle misure intese a tutelare i giornalisti; esprime una forte preoccupazione per la precarietà delle condizioni di lavoro dei giornalisti e si rammarica del fatto che i diritti dei giornalisti in quanto lavoratori continuino a non essere previsti per legge e che molti di loro non percepiscano lo stipendio dai proprietari dei media;

25.

invita le autorità a rendere la legislazione in materia di elezioni, libertà di riunione, libertà di associazione e libertà dei media conforme alle norme internazionali e a provvedere alla sua piena attuazione; invita le autorità a promuovere e sostenere la libertà digitale, che è considerata parte integrante dei criteri di adesione;

26.

riconosce i progressi compiuti per quanto concerne la tutela delle minoranze; osserva, tuttavia, che sono necessari ulteriori sforzi per combattere la discriminazione, con particolare riferimento alle persone che sono vulnerabili a questo fenomeno; rammenta al governo albanese, al riguardo, la sua responsabilità di creare un clima di inclusione e di tolleranza nel paese; chiede interventi decisivi volti a tutelare integralmente i diritti umani e migliorare la qualità della vita degli appartenenti a tutte le minoranze presenti nella totalità del paese, anche attuando le misure già esistenti relative all'uso delle lingue minoritarie nell'istruzione, nella religione e nei mezzi d'informazione di massa, e contrastando qualsiasi forma di discriminazione loro rivolta;

27.

sottolinea la necessità di garantire tali diritti a tutti i gruppi minoritari e non soltanto alle minoranze nazionali; evidenzia nel contempo che sono necessari ulteriori sforzi volti a garantire i diritti di proprietà dei gruppi minoritari; rileva con preoccupazione la perdurante mancanza di risorse per l'applicazione del piano d'azione per i rom; chiede una maggiore responsabilità in merito ai servizi prestati alle minoranze e ai gruppi vulnerabili; sottolinea l'importanza di rispettare il principio dell'autoidentificazione e chiede un'elaborazione obiettiva e trasparente dei dati del censimento conformemente alle norme riconosciute a livello internazionale;

28.

valuta positivamente i progressi compiuti nel campo dei diritti umani delle persone LGBT, in particolare il fatto che la prima manifestazione pubblica delle persone LGBT, avvenuta a Tirana il 17 maggio 2012, si sia svolta in condizioni di sicurezza e in un clima festoso; respinge con fermezza, tuttavia, le dichiarazioni discriminatorie rilasciate quello stesso giorno dal viceministro della Difesa, ma accoglie favorevolmente la critica espressa dal primo ministro Sali Berisha al riguardo; sottolinea che permane la discriminazione nei confronti delle persone LGBT ed evidenzia l'urgente necessità di rivedere la legislazione per rettificare le disposizioni potenzialmente discriminatorie e raggiungere risultati comprovati;

29.

chiede il conseguimento dei progressi indispensabili per quanto concerne i diritti e le libertà fondamentali e l'attuazione delle politiche volte a garantire i diritti delle donne e l'uguaglianza di genere, i diritti delle persone LGBT, dei minori, delle persone socialmente vulnerabili, delle persone con disabilità e delle minoranze, dato che continuano a essere segnalati casi di discriminazione contro persone LGBT e persone appartenenti alla minoranza rom, come pure ad altre categorie vulnerabili; sottolinea la necessità di migliorare i diritti e la qualità della vita delle persone che dipendono dallo Stato, quali ad esempio i detenuti, gli orfani e le persone affette da infermità mentali;

30.

accoglie favorevolmente le normative e le misure adottate per promuovere l'uguaglianza di genere, ma reputa inadeguato il livello della loro effettiva applicazione, tale per cui le donne continuano a subire ineguaglianze per quanto concerne il loro accesso alla vita politica, all'istruzione e al mercato del lavoro;

31.

constata che perdurano fenomeni quali la violenza domestica, la prostituzione forzata e l'elevatissimo livello di traffico di donne e minori, e che manca il necessario coordinamento degli organi competenti al fine di garantire alle donne e ai minori una protezione sostanziale; ricorda l'importanza di assicurare alle vittime l'accesso all'assistenza legale completa e al sostegno psicologico ed esorta le autorità ad agire, anche aumentando i finanziamenti destinati ad agenzie e servizi, al fine di eliminare le violenze e le disparità; sottolinea l'urgente necessità di introdurre e attuare interventi quali ad esempio strutture specializzate per l'erogazione di servizi sociali e centri di riabilitazione, e di sviluppare la rete di centri d'accoglienza e organizzazioni che forniscono sostegno alle donne e ai minori, anche in prospettiva di un loro reinserimento nella società; esprime apprezzamento per la linea telefonica gratuita e sempre attiva per fornire assistenza alle vittime, il rafforzamento delle unità per la protezione dei minori e il buon esempio di cooperazione di cui hanno dato prova il comune di Tirana, la polizia, il sistema giudiziario e le ONG nel fornire un sostegno congiunto alle vittime;

32.

sottolinea che occorre prestare particolare attenzione alla tutela dei diritti dei minori, migliorando tra l'altro le condizioni negli istituti statali di assistenza all'infanzia, agevolando le possibilità di affidamento e lottando risolutamente contro la tratta di esseri umani e il lavoro minorile;

33.

pone l'accento sulla necessità di creare un sistema d'istruzione moderno che sia incentrato sull'allievo e sulla capacità di offrire la migliore istruzione possibile; reputa importante che tutti i bambini, in particolare quelli provenienti da famiglie a basso reddito e da minoranze, abbiano la garanzia dell'accesso all'istruzione e al materiale didattico; osserva che il governo ha l'obbligo di fornire un livello elevato di istruzione universitaria e tecnica e di garantire i diritti consolidati dei lavoratori nelle formazioni che consentono di conseguire un diploma, affinché i giovani laureati siano incentivati a offrire i propri servizi per il progresso del paese;

34.

invita il governo a garantire pienamente il rispetto della legislazione in materia di lavoro nel settore pubblico e in quello privato e ad assicurare che siano rispettati i diritti sindacali, rafforzando la pratica della mediazione per risolvere le controversie di lavoro; invita il governo a migliorare ulteriormente il dialogo tripartito in seno al Consiglio nazionale del lavoro, ampliando le competenze di tale Consiglio al fine di includervi l'approvazione dei principali pacchetti politici e legislativi in campo sociale ed economico e rafforzando il ruolo dei sindacati al suo interno;

35.

è preoccupato per la mancanza di un piano di azione a favore dell'occupazione e per la riduzione del bilancio destinato all'attuazione di riforme in materia di assistenza e protezione sociale; invita le autorità albanesi a elaborare un siffatto piano di azione; chiede l'elaborazione di statistiche periodiche sul mercato del lavoro, in linea con quelle di altri paesi candidati all'adesione e di Eurostat, per poter meglio monitorare e confrontare la situazione occupazionale in Albania;

36.

invita le autorità a migliorare ulteriormente il trattamento delle persone in stato di fermo o sottoposte a pena detentiva, in accordo con le raccomandazioni del difensore civico nazionale e con le norme internazionali in materia di diritti umani, poiché vengono ancora segnalati casi di maltrattamenti; sottolinea la necessità di ridurre la frequenza della custodia cautelare per i reati minori e deplora profondamente i lunghi periodi di custodia preventiva minorile, come pure l'eccessivo ricorso a questo provvedimento, che viene inoltre applicato in istituti non idonei al reintegro dei minori; sollecita l'adozione di una strategia in materia di giustizia minorile e di un piano di azione correlato, per ovviare alle carenze esistenti nella legislazione e nella prassi, conformemente alle norme internazionali e alle migliori prassi di altri paesi europei;

37.

sottolinea l'importanza di chiarire i diritti di proprietà e di attuare pienamente la strategia nazionale e il piano d'azione relativamente a tali diritti; pone l'accento sull'esigenza di consultazioni approfondite con tutti i soggetti interessati nel corso del procedimento; invita la Commissione a fornire sostegno per l'applicazione della strategia e del piano d'azione;

38.

invita il governo e tutti gli organismi responsabili a impegnarsi al massimo per applicare in modo rigoroso tutti i necessari criteri e le misure per l'esenzione dall'obbligo di visto nei paesi Schengen; reputa necessario che i cittadini siano debitamente informati sui limiti del regime di esenzione dall'obbligo di visto, in modo da evitare qualsiasi eventuale abuso della libertà di circolazione e della politica di liberalizzazione dei visti; constata che la liberalizzazione dei visti ha rappresentato uno dei maggiori successi nell'ambito dei recenti progressi del paese verso l'adesione;

Perseguimento delle riforme socioeconomiche

39.

invita il governo a lanciare e attuare riforme strutturali e riforme connesse allo Stato di diritto, la cui debolezza nuoce, fra l'altro, all'esecutività dei contratti, in modo da mantenere la stabilità macroeconomica e da rafforzare un contesto economico favorevole agli investimenti, alla crescita economica e a uno sviluppo economico sostenibile, a vantaggio dei cittadini; incoraggia il governo ad affrontare in modo più incisivo la questione dei diritti di proprietà, a migliorare il sistema di riscossione tributaria, a concentrare la propria azione sulle infrastrutture e sulle risorse umane e a risolvere il problema delle ampie dimensioni dell'economia informale e dell'assenza di regolamentazione del mercato del lavoro, fattori che stanno ostacolando la coesione sociale del paese e le sue prospettive economiche;

40.

sottolinea la necessità di dedicare una particolare attenzione alla sicurezza energetica, alla diversificazione delle fonti di energia e al miglioramento delle reti di trasporto pubblico; si rammarica dell'inadeguatezza dei trasporti pubblici, in particolare della ferrovia, e della cattiva gestione delle reti di trasporto;

41.

chiede progressi più consistenti nel settore della protezione ambientale e del cambiamento climatico, la piena attuazione della normativa ambientale e una collaborazione regionale più stretta al fine di promuovere la sostenibilità ambientale; invita il governo a dare priorità alla salvaguardia dell'eccezionale paesaggio naturale dell'Albania e ad accelerare l'allineamento alla legislazione dell'Unione europea nei settori della qualità dell'aria e dell'acqua, della gestione dei rifiuti e del controllo dell'inquinamento industriale; esorta il governo a sviluppare politiche per le fonti energetiche rinnovabili, ad affrontare più efficacemente il problema della gestione dei rifiuti e delle importazioni illegali di rifiuti e a sviluppare un turismo ecosostenibile; sollecita le autorità ad attuare pienamente il piano nazionale per la gestione dei rifiuti e a istituire un'infrastruttura di monitoraggio trasparente e ben funzionante, in stretta cooperazione con gli attori e le organizzazioni della società civile a livello locale e nazionale;

42.

è profondamente preoccupato per l'elevato tasso di disoccupazione, sebbene quest'ultimo sia inferiore rispetto al passato, e per il numero di albanesi che ancora vivono al di sotto della soglia di povertà; sollecita il governo ad adottare tutte le misure possibili per affrontare le situazioni di estrema povertà e creare un sistema di protezione sociale per i cittadini più deboli da un punto di vista finanziario e per i più bisognosi, tra cui le categorie vulnerabili quali i bambini, i disabili e le minoranze; reputa importante che essi abbiano parità di accesso all'istruzione, all'assistenza sanitaria, agli alloggi e ai servizi pubblici;

43.

raccomanda investimenti pubblici moderni volti a promuovere la crescita sostenibile e ridurre la disoccupazione; è certo che un programma globale di investimenti pubblici contribuirà altresì alla valorizzazione del potenziale dei giovani laureati albanesi; invita il governo ad adottare ulteriori normative e provvedimenti intesi a promuovere l'occupazione e la crescita;

44.

esprime preoccupazione per gli ex prigionieri politici, alcuni dei quali recentemente hanno inscenato manifestazioni; invita le autorità competenti ad attuare pienamente la normativa in materia di risarcimento degli ex prigionieri politici;

Promozione della cooperazione regionale e internazionale

45.

elogia l'Albania per la promozione di relazioni di buon vicinato; ribadisce la propria convinzione che i confini dei Balcani occidentali debbano essere pienamente rispettati e incoraggia l'Albania e tutte le parti interessate ad astenersi da qualsiasi azione che possa generare tensione nella regione; valuta positivamente le politiche del governo nei confronti delle comunità albanesi negli Stati vicini, in particolare per avere loro consigliato di cooperare con i rispettivi governi alla risoluzione dei problemi;

46.

invita l'Albania a revocare l'accordo bilaterale di immunità concluso con gli Stati Uniti, dato che tale accordo non è coerente con la politica dell'UE nei confronti della Corte penale internazionale (CPI) e mina l'integrità dello statuto di Roma, e a continuare a sostenere la CPI e cooperare tempestivamente e pienamente con questa istituzione;

o

o o

47.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione, nonché al governo e al parlamento dell'Albania.


(1)  GU L 80 del 19.3.2008, pag. 1.

(2)  GU C 351 E del 2.12.2011, pag. 85.


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