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Document 52012AR2077
Opinion of the Committee of the Regions on ‘The European Capitals of Culture (2020-2033)’
Parere del Comitato delle regioni «Capitali europee della cultura (2020-2033)»
Parere del Comitato delle regioni «Capitali europee della cultura (2020-2033)»
GU C 17 del 19.1.2013, p. 97–103
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
19.1.2013 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 17/97 |
Parere del Comitato delle regioni «Capitali europee della cultura (2020-2033)»
2013/C 17/15
IL COMITATO DELLE REGIONI
— |
si pronuncia espressamente a favore della prosecuzione dell'iniziativa, che valorizza la ricchezza culturale europea in tutta la sua molteplicità e che, attraverso il coinvolgimento dei cittadini, promuove lo sviluppo a lungo termine di uno spazio culturale comune europeo; |
— |
sottolinea la necessità che le città candidate definiscano un programma culturale specifico sulla base delle risorse locali e regionali e gli conferiscano una dimensione spiccatamente europea. Lo sviluppo di tale programma dovrebbe poggiare su un orientamento strategico efficace a lungo termine e consentire ricadute positive, per il settore della cultura e per la città ospitante, che non si esauriscano nell'arco dell'anno di durata dell'iniziativa; |
— |
auspica il coinvolgimento attivo di tutti i gruppi sociali, religiosi ed etnico-culturali, di qualsiasi fascia d'età, sia nella definizione che nella realizzazione del programma culturale. Particolare attenzione dovrebbe essere riservata ai giovani, al fine di migliorare le loro opportunità di partecipare alla vita culturale; |
— |
ribadisce la necessità di coinvolgere il territorio circostante le capitali europee della cultura e più in generale la regione in cui esse si trovano, al fine di consentire la partecipazione di aree geografiche più ampie, in molti casi estese oltre i confini degli Stati membri; |
— |
richiama l'attenzione sui vantaggi derivanti dal fatto che il Comitato delle regioni svolga un ruolo importante in relazione a questa iniziativa, e reputa perciò opportune e necessarie la nomina e la partecipazione di almeno un membro eletto del Comitato delle regioni al panel europeo. |
Relatrice generale |
Elisabeth VITOUCH (AT/PSE), consigliere comunale di Vienna |
Testo di riferimento |
Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce l'azione dell'Unione "Capitali europee della cultura" per gli anni dal 2020 al 2033 COM(2012) 407 final |
I. RACCOMANDAZIONI POLITICHE
IL COMITATO DELLE REGIONI
Contesto generale
1. |
sostiene l'iniziativa "Capitale europea della cultura" in quanto si tratta di una delle misure più ambiziose, efficaci e di più ampia portata intraprese dall'UE nel settore della cultura. Una misura che evidenzia la ricchezza, la diversità e gli aspetti comuni dell'evoluzione culturale locale, regionale, nazionale ed europea; |
2. |
si pronuncia espressamente a favore della prosecuzione dell'iniziativa, che valorizza la ricchezza culturale europea in tutta la sua molteplicità e che, attraverso il coinvolgimento dei cittadini, promuove lo sviluppo a lungo termine di uno spazio culturale comune europeo; |
3. |
richiama l'attenzione sui vantaggi derivanti dal fatto che il Comitato delle regioni svolga un ruolo importante in relazione a questa iniziativa, e reputa perciò opportune e necessarie la nomina e la partecipazione di almeno un membro eletto del Comitato delle regioni al panel europeo; |
4. |
accoglie con favore la proposta della Commissione europea ed esprime la sua soddisfazione sull'ampia considerazione riservata agli aspetti locali e regionali, messi in evidenza nel parere d'iniziativa del CdR sul tema Il futuro della capitale europea della cultura (1), il che agevolerà la partecipazione attiva degli enti locali e regionali; |
5. |
fa presente che, ai sensi dell'articolo 6 del TFUE, nel settore della cultura l'Unione europea ha competenza soltanto per svolgere azioni intese a sostenere, coordinare o completare l'azione degli Stati membri, e che, ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 3, del TUE, l'Unione è tenuta a rispettare la ricchezza della sua diversità culturale e linguistica e a vigilare sulla salvaguardia e sullo sviluppo del patrimonio culturale europeo; |
6. |
constata che la proposta in esame è conforme al principio della sussidiarietà. Il Comitato delle regioni sottolinea tuttavia che tale principio, così come la suddetta natura della competenza dell'UE, devono riflettersi anche sulla procedura proposta (ad es. composizione del panel europeo, nomina e criteri) per rispecchiare adeguatamente lo spirito dei trattati. |
Osservazioni generali
7. |
sottolinea la necessità che le città candidate definiscano un programma culturale specifico sulla base delle risorse locali e regionali e gli conferiscano una dimensione spiccatamente europea. Lo sviluppo di tale programma dovrebbe poggiare su un orientamento strategico efficace a lungo termine e consentire ricadute positive, per il settore della cultura e per la città ospitante, che non si esauriscano nell'arco dell'anno di durata dell'iniziativa; |
8. |
auspica il coinvolgimento attivo di tutti i gruppi sociali, religiosi ed etnico-culturali, di qualsiasi fascia d'età, sia nella definizione che nella realizzazione del programma culturale. Particolare attenzione dovrebbe essere riservata ai giovani, al fine di migliorare le loro opportunità di partecipare alla vita culturale; |
9. |
ribadisce la sua convinzione che il concetto di dialogo interculturale può, soprattutto se associato alla coesione sociale e territoriale, contribuire a instillare i valori fondamentali della vita privata, sociale e civica, come la solidarietà, la responsabilità, la tolleranza e il rispetto (2). La definizione di una serie di priorità in questo senso favorisce la capacità di comunicazione tra le persone come anche tra i diversi gruppi sociali, nonostante il loro diverso bagaglio culturale, e li aiuta a vivere insieme nel rispetto dei valori europei; |
10. |
ritiene che l'iniziativa fornisca anche un sostegno efficace a lungo termine alle industrie culturali e creative locali e regionali, ed evidenzia nel contempo il valore intrinseco della creatività artistica e culturale europea nonché della sua trasmissione e fruizione; |
11. |
sottolinea la necessità che l'iniziativa sia preceduta da diversi anni di intensa preparazione e misure specifiche di accompagnamento (formulazione di raccomandazioni, valutazione e monitoraggio) e riceva un'impostazione di respiro pari all'intero anno di durata. In questo contesto, il Comitato delle regioni accoglie con favore il nuovo obbligo di valutazione da parte della città in questione, la quale sarà però accompagnata a livello europeo; |
12. |
è favorevole all'attuale processo di selezione in due tempi, in cui la prima fase si fonda su un sistema a rotazione tra gli Stati membri che offre a ogni città e regione dell'UE le stesse possibilità di ospitare la manifestazione, garantendo così all'interno dell'Unione un equilibro geografico fra le varie capitali europee della cultura; |
13. |
ricorda l'importanza che una capitale europea della cultura persegua una strategia a lungo termine. Il successo dell'iniziativa dipende tra l'altro dal sostegno politico da parte di tutti i livelli, da una buona governance in tutti i settori interessati, dalla nomina di direttori indipendenti sul piano artistico e dalla certezza di poter disporre delle risorse finanziarie necessarie per un periodo di più anni; |
14. |
raccomanda di adoperarsi in particolar modo per adottare misure idonee a motivare un'ampia gamma di città e regioni a candidarsi nel quadro della procedura di selezione; |
15. |
è favorevole a innalzare il grado di visibilità del programma in quanto iniziativa dell'Unione europea; ciò dovrebbe costituire un elemento imprescindibile della strategia di comunicazione in merito alla capitale europea della cultura scelta; |
16. |
ribadisce la necessità di coinvolgere il territorio circostante le capitali europee della cultura e più in generale la regione in cui esse si trovano, al fine di consentire la partecipazione di aree geografiche più ampie, in molti casi estese oltre i confini degli Stati membri; |
17. |
auspica che la Commissione incoraggi un'oculata valorizzazione delle esperienze maturate dalle capitali europee della cultura nelle loro dimensioni transnazionale e transfrontaliera, dal momento che, da un lato, queste capitali funzionano come "binomi transnazionali" e, dall'altro, il concetto di "capitali della cultura" comprende in misura sempre maggiore una fondamentale componente transfrontaliera; |
18. |
ritiene che l'iniziativa possa contribuire anche alla politica europea di vicinato e alle relazioni con altri paesi europei poiché consente non solo di rafforzare la cooperazione culturale all'interno dell'UE ma anche di intensificare ulteriormente le relazioni tra questa e i suoi vicini orientali e meridionali, allo scopo di migliorare il benessere, la stabilità e la sicurezza lungo i confini esterni dell'UE. Di conseguenza, dovrebbero poter partecipare all'iniziativa non soltanto città dei paesi candidati o candidati potenziali ma anche città dei paesi che partecipano alla politica di vicinato dell'UE, nonché dei paesi EFTA; |
19. |
raccomanda di sfruttare al meglio le sinergie per poter utilizzare in maniera ottimale tutte le fonti di finanziamento disponibili. In questo contesto, il Comitato invita a mettere a punto un meccanismo affidabile che consenta il sostegno reciproco dell'iniziativa nel quadro dei diversi programmi di finanziamento dell'UE; |
20. |
accoglie con favore la possibilità di soprassedere alla nomina qualora nessuna delle città candidate dovesse rispondere ai requisiti; |
Osservazioni relative a singoli articoli
21. |
è favorevole allo sviluppo di criteri di selezione delle candidature espliciti, trasparenti e chiari, che garantiscano ai potenziali interessati una maggiore certezza nella preparazione, e - grazie a un orientamento più preciso - anche nell'attuazione, di strategie a lungo termine; |
22. |
sottolinea l'importanza di adottare misure nuove ed efficaci a lungo termine che consentano alle diverse categorie sociali (soprattutto giovani, persone emarginate, svantaggiate o appartenenti a minoranze) di assistere o partecipare ad attività culturali. Occorre inoltre riservare un'attenzione particolare all'accessibilità dei programmi offerti per le persone disabili e gli anziani; |
23. |
fa notare che i criteri in questione non devono portare l'Unione europea a influenzare - sia pure solo indirettamente - i contenuti culturali delle attività in programma; |
24. |
pone l'accento sull'importanza del panel europeo per questa iniziativa, ma è critico nei confronti delle novità proposte dalla Commissione riguardo alla nomina dei suoi membri. In particolare è contrario alla preselezione dei membri del panel e alla completa esclusione dei membri provenienti dallo Stato membro interessato; |
25. |
sottolinea altresì che proprio il nuovo modo di nomina di tali membri da parte della Commissione, previsto dalla proposta di decisione, e non più da parte del Consiglio, rischia di compromettere l'identificazione simbolica e materiale con l'iniziativa e l'accettazione di quest'ultima da parte degli Stati membri; |
26. |
propone quindi essenzialmente di mantenere, sia pure in forma modificata, la procedura attuale di selezione dei membri del panel europeo. Inoltre, la nomina della Capitale della cultura dovrebbe rimanere anche in futuro di competenza del Consiglio; |
27. |
si pronuncia a favore dell'apertura dell'iniziativa, oltre che alle città dei paesi candidati e potenziali candidati, anche alle città di altri Stati europei (paesi EFTA) nonché a quelle dei paesi che partecipano alla politica di vicinato dell'UE; |
28. |
reputa che, oltre al premio Melina Mercouri, che rappresenta il contributo finanziario dell'UE ad ogni capitale europea della cultura, sia necessario esplorare più attentamente le complementarità con altri fondi UE e il ricorso a finanziamenti innovativi, anche attraverso la Banca europea per gli investimenti (BEI); |
29. |
per motivi di equità rispetto alle città degli Stati membri, chiede che, nel periodo dal 2020 al 2033, ogni città sia autorizzata a partecipare ad un solo concorso destinato alle città dei paesi candidati, dei paesi potenziali candidati, dei paesi che partecipano alla politica di vicinato dell'UE e dei paesi EFTA. |
II. PROPOSTE DI EMENDAMENTO
Emendamento 1
Articolo 3, paragrafo 3
Testo proposto dalla Commissione |
Emendamento del Comitato delle regioni |
Le città dei paesi candidati e potenziali candidati hanno inoltre la possibilità di candidarsi al titolo di Capitale europea della cultura nel quadro di un concorso generale organizzato ogni tre anni parallelamente ai concorsi nei due Stati membri, in conformità del calendario di cui all'allegato. Le disposizioni specifiche applicabili alle città dei paesi candidati e potenziali candidati figurano all'articolo 10. |
Le città dei paesi candidati, e dei paesi potenziali candidati, dei paesi che partecipano alla politica di vicinato dell'UE e dei paesi dell'EFTA hanno inoltre la possibilità di candidarsi al titolo di Capitale europea della cultura nel quadro di un concorso generale organizzato ogni tre anni parallelamente ai concorsi nei due Stati membri, in conformità del calendario di cui all'allegato. Le disposizioni specifiche applicabili a queste alle città dei paesi candidati e potenziali candidati figurano all'articolo 10. |
Motivazione
Prevedere diversi gruppi di candidati per ciascun programma di sostegno o iniziativa non sembra una scelta appropriata. Si propone pertanto di ampliare la gamma degli Stati partecipanti.
Emendamento 2
Articolo 4, paragrafo 1
Testo proposto dalla Commissione |
Emendamento del Comitato delle regioni |
La partecipazione al concorso per il titolo di Capitale europea della cultura è aperta unicamente alle città. Le città candidate possono associare le regioni circostanti. Le candidature sono tuttavia presentate con il nome della città in questione che, qualora selezionata, riceverà il titolo. |
La partecipazione al concorso per il titolo di Capitale europea della cultura è aperta unicamente alle città. Le città candidate possono associare i territori o le regioni circostanti. Le candidature sono tuttavia presentate con il nome della città in questione che, qualora selezionata, riceverà il titolo. |
Motivazione
Oltre alle immediate vicinanze della città interessata, dovrebbe essere possibile coinvolgere anche la regione (nel senso più ampio del termine) in cui essa si trova.
Emendamento 3
Articolo 5, paragrafo 5, lettera b)
Testo proposto dalla Commissione |
Emendamento del Comitato delle regioni |
la creazione di opportunità nuove e sostenibili che consentano a un gran numero di cittadini (soprattutto giovani e gruppi emarginati o svantaggiati, comprese le minoranze) di assistere o partecipare ad attività culturali. Un'attenzione particolare è inoltre riservata, ove possibile, all'accessibilità di queste attività per le persone disabili e gli anziani; |
la creazione di opportunità nuove e sostenibili che consentano a un gran numero di cittadini (soprattutto giovani e gruppi emarginati o svantaggiati, comprese le minoranze) di assistere o partecipare ad attività culturali. Un'attenzione particolare è inoltre riservata, ove possibile, all'accessibilità di queste attività per le persone disabili e gli anziani; |
Motivazione
L'accesso delle persone disabili e degli anziani non dovrebbe essere limitato a priori.
Emendamento 4
Articolo 6, paragrafi da 1 a 3
Testo proposto dalla Commissione |
Emendamento del Comitato delle regioni |
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Motivazione
Il CdR è critico nei confronti della preselezione dei membri del panel da parte della Commissione. In sostanza, esso propone di mantenere il sistema attuale, sia pure in forma lievemente modificata. In particolare, quella di garantire allo Stato membro interessato una rappresentanza all'interno del panel si è dimostrata una scelta valida.
Emendamento 5
Articolo 10, paragrafi 1, 2 e 3
Testo proposto dalla Commissione |
Emendamento del Comitato delle regioni |
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Disposizioni relative ai paesi candidati e potenziali candidati
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Disposizioni relative ai paesi candidati e potenziali candidati ad altri Stati
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Motivazione
Prevedere diversi gruppi di candidati per ciascun programma di sostegno o iniziativa non sembra una scelta appropriata. Si propone pertanto di ampliare la gamma degli Stati partecipanti. Onde evitare costi finanziari eccessivi, dovrebbe essere possibile adottare soluzioni caso per caso.
Emendamento 6
Articolo 11
Testo proposto dalla Commissione |
Emendamento del Comitato delle regioni |
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La Commissione nomina ufficialmente le Capitali europee della cultura mediante atti di esecuzione, tenendo in debito conto le raccomandazioni del panel europeo. Essa informa della nomina il Parlamento europeo, il Consiglio e il Comitato delle regioni. |
La Commissione nomina ufficialmente le Capitali europee della cultura mediante atti di esecuzione, tenendo in debito conto le raccomandazioni del panel europeo. Essa informa della nomina il Parlamento europeo, il Consiglio e il Comitato delle regioni.
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Motivazione
La nomina di una Capitale europea della cultura è un atto di tale importanza da dover essere compiuto dal Consiglio, cui è possibile conferire, per espressa disposizione dell'articolo 291, paragrafo 2, del TFUE, competenze di esecuzione in casi specifici debitamente motivati.
Bruxelles, 30 novembre 2012
Il presidente del Comitato delle regioni
Ramón Luis VALCÁRCEL SISO
(1) CdR 191/2011 fin.
(2) CdR 191/2011 fin.