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Document 32008R0320

    Regolamento (CE) n. 320/2008 del Consiglio, del 7 aprile 2008 , che abroga il dazio compensativo istituito sulle importazioni di alcuni microcircuiti elettronici detti DRAM (Dynamic Random Access Memories — Memorie dinamiche ad accesso casuale) originarie della Repubblica di Corea e che chiude il procedimento

    GU L 96 del 9.4.2008, p. 1–12 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    Questo documento è stato pubblicato in edizioni speciali (HR)

    Legal status of the document In force

    ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2008/320/oj

    9.4.2008   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    L 96/1


    REGOLAMENTO (CE) N. 320/2008 DEL CONSIGLIO

    del 7 aprile 2008

    che abroga il dazio compensativo istituito sulle importazioni di alcuni microcircuiti elettronici detti DRAM (Dynamic Random Access Memories — Memorie dinamiche ad accesso casuale) originarie della Repubblica di Corea e che chiude il procedimento

    IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

    visto il trattato che istituisce la Comunità europea,

    visto il regolamento (CE) n. 2026/97 del Consiglio, del 6 ottobre 1997, relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di sovvenzioni provenienti da paesi non membri della Comunità europea (1) («regolamento di base»), in particolare l'articolo 19,

    vista la proposta presentata dalla Commissione dopo aver sentito il comitato consultivo,

    considerando quanto segue:

    A.   PROCEDURA

    I.   Misure vigenti

    (1)

    Con il regolamento (CE) n. 1480/2003 del Consiglio (2) («regolamento del dazio definitivo»), il Consiglio ha istituito un dazio compensativo definitivo del 34,8 % sulle importazioni di alcuni microcircuiti elettronici detti DRAM (Dynamic Random Access Memories — Memorie dinamiche ad accesso casuale) originari della Repubblica di Corea e prodotti da tutte le società, ad eccezione della Samsung Electronics Co., Ltd («Samsung»), per la quale è stata fissata un'aliquota dello 0 %. Il regolamento dei dazi definitivi è stato preceduto dal regolamento (CE) n. 708/2003 della Commissione, del 23 aprile 2003, che istituisce un dazio compensativo provvisorio sulle importazioni di alcuni microcircuiti elettronici, detti DRAM (Dynamic Random Access Memories — Memorie dinamiche ad accesso casuale), originarie della Repubblica di Corea (3) («regolamento del dazio provvisorio»).

    (2)

    A seguito di una relazione adottata dall'organo di conciliazione dell'OMC (4) («relazione del panel CE-Corea sulle DRAM»), il Consiglio ha adottato il regolamento (CE) n. 584/2006 (5), che attua le raccomandazioni formulate nella relazione del panel e riduce il dazio compensativo definitivo al 32,9 % («regolamento di applicazione»).

    II.   Apertura d'ufficio di un riesame intermedio parziale

    (3)

    I produttori comunitari Micron Europe Ltd e Qimonda AG (ex Infineon Technologies AG) hanno fornito alla Commissione elementi di prova che indicano che la Hynix Semiconductor Inc. («Hynix») ha ottenuto sovvenzioni supplementari successivamente al periodo dell'inchiesta iniziale. Inoltre, la Hynix ha presentato una domanda di riesame intermedio parziale sostenendo che le sovvenzioni giudicate compensabili nell'inchiesta iniziale avevano cessato di esistere.

    (4)

    In considerazione delle comunicazioni sopraindicate, la Commissione ha deciso di procedere d'ufficio.

    III.   Inchiesta

    (5)

    Dopo aver stabilito che esistono prove sufficienti a giustificare l'apertura di un riesame intermedio parziale e dopo aver consultato il comitato consultivo, il 18 marzo 2006 la Commissione ha annunciato, con un avviso d'apertura pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea  (6), l'apertura d'ufficio di un riesame intermedio parziale, in conformità all'articolo 19 del regolamento di base.

    (6)

    Il riesame si è limitato all'esame della sovvenzione del produttore esportatore Hynix, per valutare la necessità di mantenere, abolire o modificare le misure in vigore. Il periodo d'inchiesta («PI») è durato dal 1o gennaio 2005 al 31 dicembre 2005.

    (7)

    La Commissione ha comunicato ufficialmente l'apertura del riesame intermedio parziale al produttore esportatore interessato (Hynix), al governo della Repubblica di Corea e ai produttori comunitari. Le parti interessate hanno avuto la possibilità di presentare osservazioni per iscritto e di chiedere un'audizione entro i termini indicati nell'avviso di apertura.

    (8)

    Per ottenere le informazioni necessarie all'inchiesta, la Commissione ha inviato questionari a tutte le parti notoriamente interessate ed ha ricevuto risposte dalla società, dal governo coreano e da varie banche coreane nonché dalla Deutsche Bank AG.

    (9)

    La Commissione ha cercato di verificare le informazioni ricevute e ha effettuato visite di verifica presso il governo coreano (ministero dell'Economia e delle Finanze e Financial Supervisory Commission — FSC) e alle seguenti società e istituzioni di Seul:

    Hynix Semiconductor Inc.,

    Korea Exchange Bank («KEB»),

    Korea Development Bank («KDB»),

    Woori Bank,

    Shinhan Bank,

    Deutsche Bank AG,

    National Agricultural Cooperative Federation («NACF»),

    Hyundai Marine & Fire Insurance.

    B.   PRODOTTO IN ESAME E PRODOTTO SIMILE

    (10)

    Il prodotto in esame e il prodotto simile sono gli stessi dell'inchiesta iniziale, ovvero alcuni microcircuiti elettronici detti DRAM (Dynamic Random Access Memories — Memorie dinamiche ad accesso casuale) di ogni tipo, densità e variante, assemblati, montati su wafer o sotto forma di chip (dies), costruiti utilizzando varianti della tecnologia di processo MOS (semiconduttori ad ossido di metallo) e tipi complementari di MOS (CMOS), di ogni densità (comprese le densità future), indipendentemente dalla velocità di accesso, dalla configurazione, dalla confezione o dal supporto, ecc., originari della Repubblica di Corea. Del prodotto in esame fanno parte anche le DRAM presentate in moduli di memoria (standard) o schede di memoria (standard), o aggregate in altri modi, a condizione che la loro funzione principale sia quella di fornire memoria.

    (11)

    Il prodotto in esame è attualmente classificabile ai codici NC ex 8473 30 20, ex 8473 50 20, ex 8542 32 10, ex 8542 32 31, ex 8542 32 39 ed ex 8548 90 20.

    C.   SOVVENZIONI

    I.   Introduzione

    (12)

    In base alle informazioni di cui la Commissione disponeva all'inizio del procedimento e alle risposte fornite nei suoi questionari, sono state esaminate le seguenti misure:

    a)

    un intervento di salvataggio («nuova ristrutturazione»), approvato il 30 dicembre 2002 dal CFIC (Creditor and Financial Institutions Council — Consiglio degli istituti finanziari creditori) della Hynix, comprendente una capitalizzazione dei debiti (debt-to-equity swap), un differimento del debito (debt rollover) e modifiche delle condizioni di pagamento degli interessi;

    b)

    il presunto finanziamento preferenziale concesso dalle banche coreane alla Beijing Orient Electronics («BOE») per facilitare l'acquisto della Hydis, un'operazione Hynix;

    c)

    il presunto finanziamento preferenziale fornito dalle banche coreane alla CVC per facilitare l'acquisto di System IC, un'operazione Hynix, comprendente il trasferimento del debito della Hynix a un'altra entità con uno sconto;

    d)

    un'acquisizione in contanti (cash buyout) scontata del debito della Hynix;

    e)

    il trattamento fiscale preferenziale presumibilmente accordato alla Hynix dal governo coreano;

    f)

    il rifinanziamento del debito della Hynix nel luglio 2005.

    (13)

    Tutte le misure indicate sopra erano ad hoc. Ad eccezione della e), tutte le misure esaminate sono state adottate dalle banche/istituti di credito della Hynix, presumibilmente per ordine del governo coreano. Il «contributo finanziario di un'amministrazione pubblica», ai sensi dell'articolo 2 del regolamento di base, è una questione centrale in questo procedimento, come nell'inchiesta iniziale, e a tale riguardo si rimanda ai considerando da 9 a 15 del regolamento del dazio definitivo.

    II.   La situazione finanziaria della Hynix dopo l'inchiesta iniziale

    (14)

    Nonostante i grossi interventi di salvataggio effettuati a favore della Hynix nel 2001, la sua situazione finanziaria non è migliorata e nel 2002 è stata ancora valutata «selective default» dalla Standard & Poor. Per i primi nove mesi del 2002 ha dichiarato una perdita di 1,03 trilioni di won sudcoreani (KRW); ovviamente non è stata in grado di pagare alcun debito giunto a scadenza. I suoi rapporti, basati sul suo rendiconto finanziario del 2002, indicano che non ha potuto coprire le passività correnti con le attività correnti, non ha coperto gli interessi passivi con gli utili, è stata finanziata con debiti superiori al capitale netto e ha registrato ingenti perdite nette. Sebbene il salvataggio dell'ottobre 2001 avesse apportato un certo miglioramento, la società rimaneva in gravi difficoltà. In una relazione presentata nel settembre 2002, Morgan Stanley Dean Witter, uno dei consulenti esterni della Hynix, ha sostenuto che era molto improbabile che la Hynix potesse «accumulare liquidità sufficienti nei due anni seguenti per pagare i debiti in scadenza» o «potenziare le capacità e finanziare le innovazioni tecnologiche e la R&S necessari per rimanere un produttore di DRAM competitivo.» Morgan Stanley Dean Witter aveva aggiunto che «la Hynix è tecnicamente fallita, mantenuta in vita soltanto da programmi di ristrutturazione del debito» e che «l'impegno finanziario richiesto per riportare la società a un livello competitivo appare troppo grande. I creditori non possono permettersi di rimettere in salute la società. Qualunque sia l'esito, per gli investitori il messaggio è chiaro: la Hynix non è una società con grado d'investimento.»

    (15)

    Sempre nel settembre 2002, la Merrill Lynch ha affermato: «Nutriamo una crescente preoccupazione per le disastrose prospettive degli utili della Hynix. Abbiamo abbassato le stime 02/03 del deficit come miglioramenti dei costi e la crescita dell'offerta è limitata dalla mancanza d'investimenti nel processo di rinnovamento tecnologico.» Un altro consulente della Hynix, la Deutsche Bank Korea, ha ammesso che la loro sezione per le azioni ordinarie, che seguiva l'industria dei semiconduttori, non ha seguito la Hynix a causa della «mancanza di interesse degli investitori». La società stessa non smentisce la gravità delle sue difficoltà finanziarie nel periodo in questione.

    III.   La nuova ristrutturazione

    (16)

    Nell'ottobre 2001 il CFIC ha adottato un piano commerciale di normalizzazione per continuare la ricostruzione della società. Il CFIC era composto da banche e altri istituti di credito della Hynix. Le decisioni del CFIC sono state adottate con una maggioranza del 75 %. Il diritto di voto di ciascun istituto è stato stabilito a seconda della sua esposizione alla Hynix.

    (17)

    La Hynix era soggetta alla CRPA (Corporate Restructuring Promotion Act — Legge sulla promozione della ristrutturazione di società) e quindi era sotto l'effettivo controllo dei suoi creditori. Il CFIC ha deciso di vendere la società o una sua parte a terzi. Nel dicembre 2002 il comitato di ristrutturazione, un sottocomitato del CFIC, ha dato avvio ai negoziati con la Micron Technology Inc., che sono durati 5 mesi. Tra le parti è stato firmato un memorandum d'intesa, ma alla fine il Consiglio d'amministrazione della Hynix ha rifiutato le condizioni di vendita.

    (18)

    Nel maggio 2002, visto il continuo deterioramento della situazione finanziaria della Hynix, il CFIC ha assunto alcuni consulenti esterni, tra cui la Deutsche Bank («DB»), Morgan Stanley Dean Witter, Deloitte & Touche e A. D. Little, per effettuare un'analisi ed elaborare un piano di salvataggio della società. Insieme a questi consulenti esterni, la KEB, a capo del CFIC in quanto creditore principale, ha seguito la Hynix con particolare attenzione («due diligence») fino al novembre 2002. La relativa relazione, redatta dalla Deutsche Bank e dalla KEB («relazione della DB»), è stata consegnata al CFIC.

    (19)

    Il 30 dicembre 2002 il CFIC ha deciso di effettuare un rilancio aziendale e la vendita della società, come indicato nella relazione della DB. Il rilancio aziendale richiedeva una ristrutturazione comprendente:

    una capitalizzazione dei debiti di 1 861,5 miliardi di KRW;

    un deprezzamento del capitale con un rapporto di 21:1;

    un differimento del debito di 3 293 miliardi di KRW e

    modifiche delle condizioni di pagamento degli interessi del debito differito.

    IV.   Descrizione delle misure

    i)   Capitalizzazione dei debiti (debt-to-equity swap)

    (20)

    Il CFIC ha deciso di convertire in azioni della Hynix un debito di 1 861,5 miliardi di KRW, un importo corrispondente al 50 % circa dei prestiti non garantiti della Hynix. Il prezzo delle azioni convertite è stato fissato a 435 KRW al momento della decisione nel dicembre 2002, prendendo la media di un mese del prezzo di mercato. Nonostante il CFIC avesse l'obbligo, previsto dalla CRPA, di utilizzare un metodo ragionevole per calcolare il prezzo della conversione, non è stato indicato alcun metodo specifico.

    (21)

    Il piano di ristrutturazione comportava un deprezzamento del capitale prima della conversione, per cui era richiesta l'approvazione degli azionisti; per questo motivo la conversione non ha potuto avvenire immediatamente. Una volta effettuato il deprezzamento, con un rapporto di 21:1, le azioni hanno avuto un prezzo di 9 135 KRW (21 × 435 KRW) e si è potuto procedere alla conversione. Poiché le azioni relative alla conversione non sono state emesse prima dell'aprile 2003, tale prezzo doveva servire da base, ma non è stato fissato alcun limite massimo. In realtà, il prezzo effettivo delle azioni al momento della decisione era di 280 KRW e nell'aprile 2003 è sceso a 167 KRW.

    ii)   Differimento del debito

    (22)

    La scadenza del debito della Hynix non convertito in titoli azionari è stata rinviata al dicembre 2006. Questo differimento del debito comprendeva in totale 3 293 miliardi di KRW.

    iii)   Modifiche dei termini di pagamento degli interessi

    (23)

    Il tasso d'interesse sul debito differito è stato ridotto dal 6,5 % al 3,5 %. La differenza del 3 % è stata trattata come capitale supplementare ed è stata aggiunta al debito non saldato, anch'essa con scadenza nel dicembre 2006. L'interesse su questo capitale supplementare è stato fissato al 6 %, da versare trimestralmente.

    V.   La politica del governo coreano nei riguardi della Hynix

    (24)

    Come indicato nei regolamenti dei dazi provvisori e definitivi, la Hynix è stata oggetto di particolare interesse da parte del governo coreano. Questo ha ammesso che a causa della situazione della Hynix, gli investitori stranieri non erano inclini a investire in Corea, poiché le banche coreano erano esposte a un alto rischio per la Hynix. Era quindi necessario trovare una soluzione a questo problema per mettere fine all'incertezza; in effetti, in una relazione del ministero dell'Economia e delle Finanze «l'adeguamento strutturale» della Hynix è stato citato come una delle priorità politiche per il secondo semestre del 2002. In una relazione presentata all'Assemblea nazionale coreana, il partito d'opposizione Grand National Party (GNP), ha criticato l'insistenza del governo nel voler salvare il gruppo Hyundai, di cui la Hynix era una filiale, dichiarando che il suo salvataggio era come «gettare denaro in un pozzo senza fondo». La Hynix sostiene che questa relazione, essendo stata presentata nel novembre 2002, non dovrebbe essere considerata una prova della partecipazione del governo coreano alla nuova ristrutturazione. Tuttavia, questa ristrutturazione è stata approvata dai creditori solo un mese dopo la presentazione della relazione del GNP, mentre le discussioni sul modo migliore di salvare la Hynix erano in corso da vari mesi. La relazione del GNP non è quindi del tutto irrilevante per determinare se il governo coreano ha attuato o meno una politica di salvataggio della Hynix.

    (25)

    Nel corso del primo semestre dell'anno il vice ministro delle Finanze ha affermato che «i creditori dovranno trovare una soluzione al problema della Hynix al più presto per ridurre al minimo l'impatto negativo sull'economia.» A tal fine era stata organizzata una riunione tra il governo coreano e i creditori della Hynix, per esporre le opinioni del governo riguardo ai negoziati allora in corso con la Micron. Il ministero dell'Economia e delle Finanze non ha potuto confermare o negare lo svolgimento di altre riunioni e ha dichiarato che non sempre i verbali delle riunioni venivano conservati. La FSC ha invece affermato che non si erano svolte altre riunioni, anche se era stata tenuta informata sugli avvenimenti in modo informale per telefono. Tuttavia, gli elementi di prova del fascicolo indicano che il governo coreano, consapevole delle precedenti inchieste condotte dalle Comunità europee e dagli Stati Uniti sulla sua partecipazione nell'affare Hynix, ordinò che qualsiasi comunicazione concernente la Hynix venisse fatta oralmente per evitare di lasciare tracce (7). La FSC ha dichiarato che non aveva il potere di intervenire negli sforzi di ristrutturazione di ogni società, ma che effettuava un controllo parziale del processo, in particolare nei casi in cui si temeva un possibile shock sui mercati. La FSC conduce questi controlli attraverso contatti con persone «sul posto», ma non conserva registrazioni al riguardo. Nonostante la FSC abbia ammesso che la Hynix è stata ristrutturata per le sue grandi dimensioni, ha insistito sul fatto che le modalità di questa ristrutturazione sono state definite solo dai creditori. Le banche creditrici della Hynix hanno confermato che la FSC ha seguito con attenzione la ristrutturazione con telefonate e richieste d'informazioni.

    (26)

    Nelle riunioni dell'aprile 2002 il governo coreano ha comunicato ai creditori della Hynix la sua posizione ufficiale: vendere la Hynix o salvarla per attenuare lo shock. Anche se il governo coreano ha insistito che la decisione di procedere o no alla liquidazione era stata lasciata ai creditori, le sue dichiarazioni sull'importanza di salvare la Hynix (mediante una ristrutturazione o una vendita) per ristabilire la fiducia nei mercati coreani sono in contraddizione con quest'insistenza. La convinzione del governo coreano che la Hynix fosse troppo grande per fallire è confermata dalla dichiarazione di una delle banche creditrici, secondo la quale la Hynix era una società così grande, con un numero così alto di dipendenti e di contratti che «si può immaginare cosa accadrebbe se fallisse o fosse insolvente.» Inoltre, uno dei consulenti esterni della Hynix ha scritto nella sua lettera d'impegno che avrebbe contribuito «…allo sforzo per trovare una soluzione realista e fattibile di ristrutturazione della Hynix in modo da ridurre al minimo i danni sociali…» (corsivo aggiunto). Era evidente che la liquidazione della Hynix non fosse un'opzione.

    VI.   Partecipazione del governo coreano nelle banche creditrici della Hynix

    (27)

    Il governo coreano è uno fra i principali azionisti di numerose banche creditrici della Hynix. In base alle informazioni disponibili fornite dalle banche, dalla Hynix e dal governo coreano, quest'ultimo ha almeno una partecipazione azionaria significativa (> 20 %) in banche/istituti finanziari creditori che detengono almeno il 75 % dei diritti di voto nel CFIC. Si ricorda che la maggioranza richiesta nel CFIC è del 75 %; quindi, la partecipazione del governo coreano alle decisioni adottate dal Creditors' Council non può essere messa in dubbio.

    (28)

    Come nell'inchiesta iniziale, la KDB (Korea Development Bank) e la NACF (National Agricultural Cooperative Federation) sono interamente di proprietà dello Stato e sono perciò considerate enti pubblici ai sensi dell'articolo 1, paragrafo 3, del regolamento di base.

    (29)

    Non vi sono prove disponibili da cui risulti che la situazione riguardante la Woori Bank sia cambiata rispetto a quella descritta nei considerando da 80 a 82 del regolamento del dazio provvisorio. Inoltre, come indicato in tale regolamento, la Chohung Bank, ora Shinhan Bank a seguito della sua fusione con la Shinhan Bank avvenuta il 1o aprile 2006, ha siglato un protocollo d'intesa con la Korean Deposit Insurance Corporation («KDIC») nel gennaio 2002, conferendo alla KDIC, un ente pubblico, un'influenza decisiva sulle decisioni della Chohung Bank.

    (30)

    Il decreto n. 408 del primo ministro è un'ulteriore prova della possibilità di intervento, sul piano giuridico, dell'amministrazione pubblica coreana nel settore finanziario per ragioni politiche. Essa cita questo decreto per dimostrare che il governo coreano ha dichiarato ufficialmente che non sarebbe intervenuto in banche e istituti finanziari. Tuttavia, l'articolo 5, paragrafo 1, del decreto n. 408 del primo ministro stabilisce che «nel caso in cui un'organizzazione di vigilanza finanziaria chieda la cooperazione o il sostegno di un istituto finanziario per stabilizzare il mercato finanziario… questo deve avvenire tramite un documento o una riunione.» Quindi il decreto non solo non preclude un intervento governativo negli istituti finanziari, ma definisce espressamente le modalità con cui tale intervento può essere effettuato.

    (31)

    La Hynix ha sostenuto che la KEB non era controllata dal governo coreano e ha presentato la partecipazione azionaria della Commerzbank come prova della sua indipendenza dall'intervento governativo. Essa ha inoltre presentato documenti relativi al diritto di veto della Commerzbank su alcune questioni, compresa la gestione dei rischi. Tuttavia, la KEB non ha potuto confermare che la Commerzbank abbia effettivamente esercitato un controllo sulle decisioni di credito, anche se aveva designato una persona come membro del gruppo incaricato dei crediti, e in effetti ha affermato che ignorava l'esistenza di questi diritti di veto. Inoltre, la recente inchiesta sulla partecipazione dell'amministrazione pubblica coreana all'acquisto di azioni della KEB da parte della Lone Star nel 2003 dimostra ulteriormente che la KEB è controllata dal governo coreano. Di conseguenza, si ritiene che non vi sia motivo di mettere in causa le conclusioni dell'inchiesta iniziale riguardo all'influenza del governo coreano sulle decisioni della KEB.

    (32)

    Un altro esempio della partecipazione del governo coreano nelle banche creditrici della Hynix è la nomina di un ex ministro dell'Industria e del Commercio a presidente del comitato di ristrutturazione del CFIC della Hynix, da parte del comitato direttivo di quest'organismo, prima che venisse nuovamente nominato ministro alcuni mesi dopo.

    (33)

    Nei loro prospetti inviati alla Securities Exchange Commission (Commissione della Borsa valori) nel 2002, le banche Kookmin e Woori hanno inoltre indicato che l'ingerenza del governo coreano avrebbe potuto indurle ad adottare decisioni politiche. La Hynix ha dimostrato che la dichiarazione in questione non si riferiva specificamente alla Hynix e che non doveva essere considerata un'indicazione del fatto che il governo coreano esercitasse un controllo sul settore bancario coreano. Tuttavia, la prova fornita dalla Hynix non smentisce altre parti dell'avvertimento contenuto nel prospetto, ad esempio che la partecipazione azionaria di governo coreano «potrebbe indurci ad adottare provvedimenti o a perseguire obiettivi politici che potrebbero essere contrari agli interessi [dei creditori ].»

    (34)

    La Commissione ha chiesto di vedere la documentazione interna relativa alla decisione degli istituti di credito di approvare il piano di ristrutturazione. Questi documenti riservati mostrano che, sebbene tutti i creditori avessero seguito le loro procedure standard interne nella decisione di partecipare alla ristrutturazione, non hanno agito secondo la classificazione creditizia (credit rating) che ciascuno di loro aveva attribuito alla Hynix per il periodo in questione. Nonostante tutti i creditori avessero dato alla Hynix una classificazione equivalente a «selective default» della Standard & Poor, hanno comunque approvato il piano di ristrutturazione. Ad esempio, al momento dell'approvazione della ristrutturazione, la classificazione creditizia data alla Hynix da una delle banche indicava che la società era molto vulnerabile e che la possibilità di una ripresa dell'attività era molto improbabile. La classificazione data alla Hynix da un'altra banca interessata indicava che la possibilità di un fallimento era molto grande e che non vi era alcuna possibilità di miglioramento futuro. Nonostante ciò, queste banche hanno proceduto ad approvare il piano di ristrutturazione, anche se era evidente che questo non corrispondeva a un approccio orientato al mercato e la relazione della DB non contiene indicazioni che lo contraddicano.

    (35)

    Il trattamento dei creditori nei riguardi del debito che hanno differito e del capitale ottenuto con la capitalizzazione dei debiti ne è una dimostrazione: circa l'80-90 % del debito della Hynix è stato stornato come perdita (in un caso, persino il 100 %) e il capitale è stato contabilizzato a circa il 20 % del prezzo pagato dai creditori.

    (36)

    La società sostiene che gli eventi successivi dimostrano che la decisione dei creditori era corretta; dal 2005 la Hynix ha realizzato utili ed i creditori hanno venduto le azioni della società con un profitto considerevole. Innanzitutto questa è un'analisi a posteriori, che non giustifica affatto la conclusione che, al momento dell'approvazione del piano di ristrutturazione da parte dei creditori, questa decisione corrispondesse a un approccio orientato al mercato. Inoltre, il fatto che la Hynix sia sopravvissuta è dovuto alle enormi sovvenzioni di cui ha beneficiato. Non si può sostenere che, perché la Hynix è sopravvissuta, le sovvenzioni non fossero sovvenzioni, se la sua sopravvivenza è stata possibile soltanto grazie a tali sovvenzioni. Infine, i creditori si sono trovati nella posizione in cui erano alla fine del 2002 perché avevano partecipato alla ristrutturazione del 2001, che costituiva una sovvenzione. Di conseguenza, non possono pretendere di essere paragonati a creditori privati che hanno adottato di propria volontà tutte le misure che li hanno condotti a una certa posizione in un determinato momento. Quindi gli argomenti della Hynix non cambiano la conclusione che i creditori non hanno agito conformemente a un approccio orientato al mercato.

    VII.   Conclusione concernente il contributo finanziario

    (37)

    Viste le prove disponibili sulla politica del governo coreano nei confronti della Hynix e sulla sua partecipazione al processo decisionale dei creditori di questa società, nonché le prove relative alla disastrosa situazione della Hynix e alla reticenza del mercato ad avanzare capitali, come pure la mancanza di prove che i creditori esistenti abbiano agito secondo un valore di riferimento del mercato, non distorto da sovvenzioni, si conclude che il governo coreano ha dato ai creditori della Hynix l'incarico e l'ingiunzione di salvare la società approvando la ristrutturazione descritta sopra al considerando 19. Quest'azione costituisce un contributo finanziario ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 1, del regolamento di base.

    (38)

    La Hynix ha affermato che il governo coreano non ha avuto nulla a che fare con la nuova ristrutturazione, che è stata realizzata dai creditori con l'aiuto di consulenti esterni. Essa ha inoltre sostenuto che le prove disponibili dimostrano soltanto che il governo coreano era preoccupato per il futuro della Hynix, ma non permettono di dimostrare l'esistenza di un legame tra il governo coreano e le azioni delle banche. Anche se la partecipazione azionaria del governo coreano non costituisce una prova conclusiva di un incarico o di un ordine, essa dimostra chiaramente la misura in cui questo governo può influenzare il processo decisionale delle banche. Come nell'inchiesta iniziale, gli elementi di prova a disposizione mostrano che il governo coreano può, in quanto principale azionista, nominare i direttori e, in tal modo, influenzare il risultato dei voti nelle riunioni del consiglio di amministrazione. Inoltre, i vari articoli di stampa e le relazioni disponibili indicano chiaramente che il governo coreano non avrebbe permesso alla Hynix di fallire; questo è dimostrato anche dal fatto che una delle banche di esclusiva proprietà del governo coreano abbia acquistato crediti della Hynix da altri creditori al fine di alleviare l'onere finanziario per le banche incaricate di salvare la Hynix. È incontestato che il nuovo piano di ristrutturazione sia stato messo a punto dai consulenti esterni della Hynix insieme ai suoi creditori; tuttavia, gli elementi di prova a disposizione indicano che il governo coreano ha dato ai creditori della Hynix l'incarico o l'ordine di ristrutturare la società e di non lasciarla andare in fallimento.

    (39)

    Il comportamento delle banche dimostra inoltre chiaramente che non hanno agito secondo considerazioni commerciali normali. Nessuna delle banche ha attribuito alla Hynix un valore d'investimento («investment grade»); tutte le valutazioni della Hynix date dai suoi creditori indicano infatti che la consideravano un rischio sostanziale e dubitavano che potesse sopravvivere. La società ha chiesto che il comportamento dei creditori venisse esaminato dal punto di vista di un «creditore esistente». Tuttavia, come è spiegato più dettagliatamente sopra nel considerando 36 e qui di seguito nei considerando da 41 a 44, in questo caso particolare, caratterizzato da sovvenzioni molto cospicue e simili concesse circa un anno prima soltanto, il criterio corretto da applicare per valutare la ragionevolezza, sul piano commerciale, dei creditori è quello dell'investitore privato. Per questo motivo non è necessario chiedersi se un creditore esistente si sarebbe comportato in modo simile a quello dei creditori della Hynix.

    VIII.   Vantaggi

    (40)

    Per quanto riguarda i vantaggi conferiti alla Hynix, KEB, Woori Bank, Shinhan Bank, KDB e NACF hanno tutte dichiarato di aver partecipato alla nuova ristrutturazione perché volevano ottenere il massimo tasso di recupero per i prestiti già concessi alla Hynix. Ritenevano infatti che il valore della Hynix in quanto azienda in attività fosse maggiore del suo valore immediato di liquidazione. Tuttavia, qualunque utilità questo confronto abbia come criterio di analisi per determinare l'esistenza di un vantaggio, non sarebbe comunque applicabile in questo caso per le ragioni indicate sopra nel considerando 36 e qui di seguito nei considerando da 41 a 44. Inoltre, l'esistenza di un potenziale vantaggio per i creditori molto esposti non prova che non vi fosse un vantaggio per la Hynix.

    (41)

    La Hynix ha sostenuto che la nuova ristrutturazione si basava su condizioni di mercato, poiché era stata messa a punto da consulenti esterni come la DB e la Deloittes dopo mesi di verifiche minuziose, nonché sulla relazione della DB che raccomandava la linea d'azione infine seguita. La relazione della DB si rivolgeva però ai creditori della Hynix. Il suo scopo era ottenere il massimo recupero dei prestiti dei creditori, evitando nel contempo il fallimento della società. La Hynix ha sostenuto che il criterio da applicare per determinare il vantaggio apportato alla società dalla nuova ristrutturazione dovesse essere quello del «creditore privato» e non quello dell'«investitore privato». La posizione dei creditori è un fattore che potrebbe essere analizzato; tuttavia, come indicato nel considerando 36 e qui di seguito, essa non può avere importanza in questo caso.

    (42)

    In generale, il criterio pertinente è quello che permette di stabilire se un investitore orientato al mercato, con o senza crediti nei confronti della Hynix, avrebbe considerato l'investimento proposto nella Hynix un investimento positivo. La relazione della DB non offre una risposta attendibile a questa domanda, poiché, essendo rivolta ai creditori esistenti, parte dal presupposto che le strutture esistenti dei debiti e del capitale della Hynix debbano, in linea generale, essere utilizzate come strumento per l'investimento proposto, riducendo così quasi a zero la possibilità di un ipotetico investimento esterno alle stesse condizioni. La relazione della DB non contiene alcuna prova che gli investitori privati esterni avrebbero avuto un interesse a investire nella Hynix. In effetti, il consiglio della DB agli investitori privati era, in realtà, di non investire nella Hynix, come conferma il fatto che la sezione di ricerca della banca non seguisse l'evoluzione dei suoi fondi.

    (43)

    In ogni caso, al momento della nuova ristrutturazione la situazione finanziaria della Hynix era disastrosa, come descritto sopra nel considerando 14, ed era evidente che non era in grado di far fronte ai suoi impegni; di conseguenza, dal mercato non perveniva alcun finanziamento, come risulta dalle dichiarazioni dei consulenti finanziari citate sopra nei considerando 14 e 15. Mentre la relazione della DB indica ai creditori della Hynix la via da seguire per ridurre al minimo le perdite, non spiega perché il mercato avrebbe continuato a prestare o investire denaro nella Hynix, una società valutata «selective default». Gli altri dati disponibili riguardanti la posizione della Hynix e la situazione del mercato confermano che la relazione della DB non offre una risposta attendibile alla domanda: un investitore orientato al mercato avrebbe o no considerato positivo l'investimento proposto nella Hynix?

    (44)

    Inoltre, lasciando da parte la questione di quale linea di azione sarebbe stata aperta alle parti nel 2002, vista la situazione di allora, rimane il fatto che la Hynix si sia ritrovata in questa situazione a causa di investimenti irrazionali dal punto di vista economico e di decisioni di prestito adottate da o a nome del governo coreano nel 2001, i cui effetti sono continuati nel 2002 ed oltre. Lo scopo dichiarato della nuova ristrutturazione era il rifinanziamento della Hynix e quest'obiettivo non può essere separato dalla ricapitalizzazione iniziale del 2001. I due sono collegati inestricabilmente. In altre parole, è soltanto a causa del carattere irrazionale della ristrutturazione precedente e del suo successivo fallimento che si è reso necessario il differimento dei crediti esistenti con l'operazione del 2002. Quindi la soluzione proposta nella relazione della DB era possibile solo grazie alle misure adottate nel 2001. Non è possibile trattare una linea d'azione proposta come un valore di riferimento del mercato, se essa è la continuazione di una decisione d'investimento irragionevole adottata precedentemente dal governo. Anche per questo motivo la relazione della DB non offre una risposta affidabile alla domanda se un investitore orientato al mercato avrebbe o no considerato positivo l'investimento proposto nella Hynix.

    (45)

    Si ritiene quindi che la nuova ristrutturazione abbia conferito un vantaggio alla società, ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 2, del regolamento di base.

    IX.   Specificità

    (46)

    Poiché le misure comprendenti la nuova ristrutturazione sono state adottate esclusivamente a favore della Hynix, la conversione degli interessi in capitale e la capitalizzazione del debito sono considerate specifiche ai sensi dell'articolo 3 del regolamento di base.

    X.   Calcolo dell'importo del vantaggio

    i)   Periodo di conferimento del vantaggio

    (47)

    A norma dell'articolo 5 del regolamento di base, l'importo della sovvenzione compensabile deve essere calcolato in termini di vantaggio conferito al beneficiario effettivamente accertato per il periodo dell'inchiesta sulle sovvenzioni. L'importo dei crediti equivalente all'importo da capitalizzare è stato dedotto dai prestiti e contabilizzato come un adeguamento del capitale, quando la decisione della ristrutturazione è stata adottata il 30 dicembre 2002 (nota 14 del rendiconto finanziario della Hynix del 2002). Inoltre, in questa data la Hynix è stata dispensata dal pagamento degli interessi derivanti da questo debito.

    (48)

    L'industria comunitaria ha sostenuto che il vantaggio conferito alla Hynix dalla nuova ristrutturazione non è maturato fino al 13 aprile 2003, data in cui sono state effettivamente emesse le azioni per i creditori. La società ha sostenuto invece che l'effettiva data del vantaggio è il dicembre 2002, poiché in tale data i creditori hanno adottato la decisione di approvare la ristrutturazione e la Hynix è stata dispensata dagli obblighi derivanti dal suo debito.

    (49)

    Visto che il panel del DSB sulle DRAM ha affermato che il vantaggio di una sovvenzione va considerato dal punto di vista del beneficiario e la società non era più soggetta agli obblighi relativi al suo debito nei confronti dei creditori a partire dalla data di adozione della decisione di procedere alla nuova ristrutturazione, si ritiene che la data effettiva della maturazione del vantaggio per la Hynix sia il 30 dicembre 2002.

    ii)   Base di calcolo

    (50)

    Conformemente alla metodologia adottata nell'inchiesta iniziale, un differimento del debito è considerato un prestito ai fini del calcolo del vantaggio. Anche gli interessi convertiti in capitale sono trattati come un prestito a tal fine. Nell'inchiesta iniziale la sovvenzione era considerata pari al valore nominale del capitale del prestito, assegnato per il normale periodo di deprezzamento delle attività che è di 5 anni. Ciascun importo annuale così assegnato è stato aumentato aggiungendo il tasso d'interesse commerciale medio per la Corea (7 %). Il panel CE-Corea per le DRAM ha criticato questa procedura, definendola una «metodologia di sovvenzione» che non tiene conto del fatto che i prestiti, contrariamente alle sovvenzioni, sono rimborsabili e che «è ovviamente meno vantaggioso per una società ottenere un prestito che ricevere una sovvenzione» (8). Il panel ha sostenuto che la CE dovrebbe basare i suoi calcoli su valori indicativi che riflettono le normali prassi d'investimento.

    (51)

    In seguito alle osservazioni del panel dell'OMC riguardo alla metodologia di sovvenzione utilizzata nell'inchiesta iniziale, è stato ritenuto opportuno trovare per questo riesame un valore indicativo basato sui prestiti che potesse servire da riferimento per il calcolo del vantaggio.

    (52)

    Al momento della nuova ristrutturazione la situazione finanziaria della Hynix era disastrosa, come descritto sopra nei considerando 14 e 15, ed era evidente che essa non era in grado di far fronte ai suoi impegni; di conseguenza, dal mercato non perveniva alcun finanziamento. Al momento della nuova ristrutturazione non era stato concesso alla Hynix alcun prestito comparabile sul piano commerciale e non erano disponibili prove verificate sui costi e sui termini di un prestito commerciale comparabile concesso alla Hynix o a un'altra impresa in una situazione simile a quella della Hynix al momento pertinente. Il fatto che alla nuova ristrutturazione avessero partecipato anche entità private non costituisce un valore di riferimento affidabile; le entità in questione erano di piccole dimensioni e detenevano nella Hynix crediti di importi insignificanti rispetto a quelli delle entità dirette dal governo coreano. Inoltre, conformemente alle conclusioni del panel dell'OMC nel caso delle DRAM giapponesi, che presentava fatti analoghi a quelli di quest'inchiesta, l'esistenza contemporanea di una partecipazione del governo al processo decisionale sulla nuova ristrutturazione produce una distorsione del mercato e quindi le entità private non dirette dal governo non possono essere considerate un valore di riferimento affidabile (9).

    (53)

    La Commissione ha perciò elaborato un valore di riferimento sostitutivo, basato su un tasso d'interesse commerciale, con l'aggiunta di un premio di rischio che riflette i tassi di inadempimento delle società che presentano un rischio comparabile. Tale valore tiene conto della durata del prestito, del tasso di interesse di riferimento pagato da una società meritevole di credito, della probabilità di inadempienza di una società non meritevole di credito in un determinato periodo di tempo e della probabilità di inadempienza di una società meritevole di credito nello stesso periodo di tempo.

    (54)

    La Commissione ha utilizzato la seguente formula per calcolare un tasso d'interesse di riferimento appropriato applicato alle società non meritevoli di credito:

    ib = [(1 –qn)(1 + if)n/(1 –pn)](1/n) –1

    Ove:

    n

    =

    durata del prestito

    ib

    =

    tasso d'interesse di riferimento applicato alle società non meritevoli di credito

    if

    =

    tasso d'interesse a lungo termine applicato alle società meritevoli di credito

    pn

    =

    probabilità di inadempienza delle società non meritevoli di credito in un periodo di n anni

    qn

    =

    probabilità di inadempienza delle società meritevoli di credito in un periodo di n anni.

    (55)

    Ai fini di questo calcolo, la Commissione ha utilizzato come tasso applicabile alle società meritevoli di credito per i prestiti in KRW il tasso di interesse medio applicato nel 2003 dalla Bank of Korea alle obbligazioni delle società con grado d'investimento, che era pari al 10,43 %. I tassi di inadempienza per le società meritevoli e non meritevoli di credito per la durata delle misure in questione sono stati tratti da Moody's Investor Services. Nel 2003 il tasso di inadempienza di una società non meritevole di credito su un periodo di 3 anni (durata del differimento) era del 54,86 %, mentre per una società meritevole di credito era dello 0,33 %. Ne risulta un tasso d'interesse totale del 43,8 %. Il tasso d'interesse dovuto dalla Hynix per il debito differito era invece del 3,5 %, cioè esisteva un differenziale d'interesse del 40,3 %, da cui risulta un tasso del dazio compensativo del 23,7 %.

    (56)

    Come descritto sopra nel considerando 21, il 30 dicembre 2002 il CFIC ha calcolato per la capitalizzazione dei debiti un prezzo di scambio di 435 KRW, basato sulla media di un mese dei prezzi di mercato. La società sostiene che questo metodo fosse valido sul piano commerciale per determinare il corso delle azioni e che corrispondesse al mercato reale. In effetti, questo prezzo corrispondeva a un massimale; se il corso delle azioni fosse aumentato tra il 30 dicembre 2002 e il giorno dell'emissione effettiva delle azioni, il prezzo sarebbe cambiato di conseguenza. Il giorno in cui è stata adottata la decisione di procedere alla nuova ristrutturazione, il prezzo reale era di 280 KRW. Quando, in seguito alla riduzione del capitale, il debito è stato finalmente convertito in capitale, a un prezzo di 9 135 KRW (21 × 435 KRW), il corso delle azioni era a 3 500 KRW. Se si ignora l'effetto della riduzione del capitale, le azioni emesse sono state scambiate sotto la pari, a 167 KRW. Indubbiamente il CFIC disponeva di una discrezione riguardo al metodo da seguire per fissare il prezzo di scambio. Nonostante tale discrezione, dato che il prezzo di scambio non era fisso, ma garantiva che la società avrebbe ricevuto un importo minimo per le sue azioni, esso non può essere considerato un prezzo corrispondente alla realtà commerciale, soprattutto visto il prezzo reale al momento in cui è stato fissato il prezzo di scambio e la tendenza verso il basso verificatasi, in modo non sorprendente, tra le riunioni del CFIC e la data della capitalizzazione nell'aprile 2003.

    (57)

    Per calcolare il vantaggio derivante per la Hynix dalla capitalizzazione del debito occorre prendere in considerazione il costo di emissione delle azioni per la Hynix. La Commissione ha sottolineato che per esaminare gli eventuali costi della capitalizzazione del debito dal punto di vista del beneficiario, è necessario prendere in considerazione gli obblighi imposti a una società quando emette nuove azioni. A tale riguardo la Commissione ha osservato che l'iniezione di azioni ordinarie non comporta generalmente obblighi particolari per una società, poiché quest'operazione non implica tassi di rendimento fissi da realizzare né pagamenti da effettuare. La società è però tenuta a soddisfare almeno un obbligo teorico, cioè quello di distribuire i profitti, o una parte di questi, ai propri azionisti; il rapporto tra utile netto e capitale netto (ROE — return on equity ratio) potrebbe servire da indicatore del livello di utili che la società dovrebbe distribuire ai suoi azionisti e potrebbe essere utilizzato per calcolare l'entità del vantaggio conferito alla Hynix. Tuttavia, nel 2003 il ROE della Hynix era una percentuale negativa, secondo i calcoli effettuati in base ai suoi rendiconti finanziari per quell'anno. Quindi, se ci si basa su una valutazione obiettiva della situazione finanziaria della Hynix al momento della capitalizzazione del debito, è irragionevole aspettarsi che essa sarebbe stata in grado di distribuire utili a suoi azionisti nell'anno in questione. Di conseguenza, anche utilizzando il ROE come valore di riferimento, si giungerebbe alla conclusione che l'intero importo della capitalizzazione del debito è una sovvenzione compensabile.

    (58)

    La Commissione ha inoltre esaminato l'esistenza di costi per la Hynix derivanti dall'obbligo di cedere quote di proprietà in seguito alla capitalizzazione del debito o dalla potenziale diluizione del prezzo delle azioni in seguito all'emissione di nuove azioni. Sulla base del riesame delle prove disponibili, la Commissione non ritiene che il vantaggio netto conferito alla Hynix con la capitalizzazione del debito sia minore a causa dell'emissione di nuove azioni. A tale proposito, la Commissione ritiene essenziale riconoscere l'impatto della capitalizzazione del debito sulla situazione finanziaria della Hynix.

    (59)

    Innanzitutto è fondamentale riconoscere che non si è trattato di un'iniezione diretta di capitale. Il vantaggio principale per la Hynix è risultato dall'estinzione, tramite la capitalizzazione, di un debito massiccio, pari a 1 861,5 miliardi di KRW. In questo modo, la Hynix ha potuto evitare di rimborsare quest'importo principale e di pagare gli interessi. Questa considerevole quantità di debiti è stata sostituita da azioni emesse per le banche creditrici. L'emissione non ha tuttavia comportato alcun costo quantificabile per la Hynix. Anche se il valore delle azioni esistenti è stato diluito a causa dell'emissione, questa non ha avuto assolutamente nessuna incidenza sulla Hynix in termini di bilancio. Non ha comportato alcuna spesa in contanti (fuorché le spese legate all'emissione delle nuove azioni) e non ha obbligato la Hynix ad effettuare in futuro alcun tipo di pagamento in contanti, come sarebbe stato il caso con i titoli di credito.

    (60)

    La società ha sostenuto che il valore di mercato delle azioni debba essere dedotto da qualsiasi vantaggio stabilito e ha citato gli orientamenti della Commissione per il calcolo delle sovvenzioni nelle inchieste sui dazi compensativi, che prevedono, al punto E. f) iii), che «se il governo acquista azioni in una società e paga un prezzo superiore al prezzo di mercato per queste azioni (considerando tutti gli altri fattori che avrebbero potuto influenzare un investitore privato), l'importo della sovvenzione è costituito dalla differenza tra i due prezzi (corsivo aggiunto).» Un investitore privato non avrebbe però acquistato le azioni Hynix nel periodo in questione. Le prove disponibili dimostrano infatti che le azioni della Hynix erano vendute a un livello così basso che avrebbero dovuto essere sospese, se non avessero beneficiato di un'eccezione al regolamento coreano delle quotazioni, che sembra essere stata introdotta appositamente per la Hynix. Inoltre, il fatto che alle azioni fosse attribuito un valore di mercato non ha alcuna incidenza sulla società, che non deve pagarlo. Questa sarebbe una considerazione pertinente soltanto se nella capitalizzazione del debito vi fosse una clausola che obbliga la Hynix a procedere al riacquisto delle azioni.

    (61)

    Di conseguenza, alla luce di tali considerazioni e dato che la Hynix non ha dichiarato alcun costo legato all'emissione delle azioni, si ritiene che l'approccio appropriato per misurare il vantaggio derivante dalla capitalizzazione del debito sia quello di prendere in considerazione l'intero importo capitalizzato.

    iii)   Calcolo finale del vantaggio

    (62)

    Come spiegato sopra nel considerando 61, l'importo totale della capitalizzazione è stato considerato come il vantaggio derivante da questa misura. Questa sovvenzione conferisce alla Hynix un grande vantaggio non ricorrente poiché, come descritto sopra, il metodo di ripartizione su un periodo di 5 anni è stato ritenuto appropriato. L'importo della sovvenzione così ripartito è stato espresso in percentuale rispetto alle vendite totali della Hynix nel 2005. Tenendo conto degli interessi, sulla base dei tassi d'interesse commerciali medi praticati in Corea nel periodo dell'inchiesta di riesame, la sovvenzione compensabile è del 6,8 %. Tuttavia, poiché la capitalizzazione del debito è una sovvenzione singola, non ricorrente, ripartita su un determinato periodo e poiché si ritiene che tale periodo di ripartizione inizi nel momento in cui il vantaggio è stato effettivamente ottenuto, lo si considera scaduto il 31 dicembre 2007.

    (63)

    Come indicato sopra nel considerando 50, il differimento del debito e gli interessi convertiti in capitale sono stati trattati come prestiti e sono considerati come una sovvenzione ricorrente. La società ha dichiarato di aver rimborsato la sovvenzione ricevuta nella ristrutturazione del dicembre 2002 quando ha rifinanziato il suo debito presso un consorzio di banche coreane e non coreane nel luglio 2005 (vedasi sotto, i considerando 75 e 76). La Hynix sostiene che il rifinanziamento, con cui ha assunto un nuovo debito per pagare quello contratto con la nuova ristrutturazione e per uscire gradualmente dall'ambito della CRPA, ha messo fine alla sovvenzione. Quando ha avuto luogo il rifinanziamento nel 2005, la Hynix ha prodotto nuovamente degli utili e ha avuto la classificazione creditizia BBB+ secondo la Korea Investors Service Inc. Il rifinanziamento del debito della Hynix a condizioni commerciali ha effettivamente messo fine al carattere ricorrente della sovvenzione e quindi del vantaggio ottenuto. Pertanto, si ritiene che dal 13 luglio 2005 il differimento del debito e la conversione degli interessi in capitale abbiano cessato di conferire un vantaggio alla Hynix.

    XI.   Altri presunti sistemi di sovvenzione

    (64)

    Nel gennaio 2003 la Hynix ha venduto la sua impresa di visualizzatori a cristalli liquidi (Hydis) alla società cinese Beijing Orient Electronics Technology Group Co. Limited (BOE) per circa 380 milioni di USD. Il prezzo d'acquisto è stato finanziato in larga misura grazie a prestiti concessi dalle banche creditrici della Hynix, cioè la KEB, KDB, la Woori Bank e la Hyundai Marine and Fire Insurance («HMFI»), che insieme hanno prestato 188 milioni di USD alla nuova società BOE-Hydis, costituita per l'acquisto degli attivi.

    (65)

    L'industria comunitaria ha sostenuto che il governo coreano ha dato alle banche coreane l'incarico e l'ordine di fornire finanziamenti a condizioni preferenziali per permettere alla BOE di acquistare gli attivi, fornendo così alla Hynix l'iniezione di contanti di cui aveva grande bisogno.

    (66)

    Anche se esistono elementi di prova che indicano che è stata esercitata una pressione su alcuni degli altri creditori dalla KEB e dalla Hynix e che la BOE non era in grado di attirare fondi di creditori indipendenti, non vi sono prove che il finanziamento fornito sia stato effettivamente una sovvenzione compensabile. La constatazione di un incarico e/o un ordine del governo coreano alle banche coreane non è sufficiente; per poter stabilire una sovvenzione compensabile nelle circostanze descritte dall'industria comunitaria occorre dimostrare che la BOE stessa ha ottenuto dal governo coreano l'incarico o l'ordine di acquistare la Hydis. Anche se le condizioni di finanziamento concesse dalle banche coreane erano generose, la BOE ha comunque assunto un debito di 188 milioni di USD e ha pagato il resto del prezzo d'acquisto in contanti; non esiste alcuna prova di incarico o ordine da parte del governo coreano alla BOE. In ogni caso, il finanziamento è stato concesso alla BOE-Hydis e non è stata presentata alcuna prova di un vantaggio trasmesso alla Hynix. Pertanto, si ritiene che i prestiti di 188 milioni di USD accordati alla BOE-Hydis dalle banche coreane non costituiscano una sovvenzione ai sensi dell'articolo 2 del regolamento di base.

    (67)

    Come previsto nei termini fissati per la nuova ristrutturazione, nell'ottobre 2004 la Hynix ha venduto i suoi attivi di System IC ad un consorzio diretto dalla CVC Partners, un fondo d'investimento privato gestito dalla Citigroup Venture Capital, per 954,3 miliardi di KRW. Il finanziamento dell'acquisizione ammontava a 481,3 miliardi di KRW del prezzo d'acquisto ed è avvenuto principalmente sotto forma di un trasferimento del debito dalla Hynix alla MagnaChip, la società costituita per l'acquisto degli attivi di System IC. I creditori della Hynix hanno trasferito i crediti non garantiti che avevano nella Hynix alla MagnaChip ad un tasso di sconto del 21 %, ma la nuova società ha assunto i crediti garantiti senza alcuna concessione.

    (68)

    L'industria comunitaria ha sostenuto che il trasferimento del debito scontato equivaleva a una sovvenzione compensabile. Tuttavia, visto che la MagnaChip ha assunto un debito di 481,3 miliardi di KRW e ha pagato 481,3 miliardi di KRW in contanti, per poter stabilire che questa transazione comportava un contributo finanziario, si dovrebbe prima provare l'assegnazione di un incarico o un ordine alla MagnaChip/CVC Partners, e a tale riguardo non è stata presentata o trovata alcuna prova. I creditori hanno partecipato volontariamente al trasferimento del debito scontato. Come nella vendita BOE-Hydis, il finanziamento è stato accordato a terzi e non alla Hynix, quindi non esiste alcuna prova di un vantaggio trasmesso alla Hynix. Pertanto, si ritiene che il trasferimento del debito scontato alla MagnaChip non costituisca una sovvenzione ai sensi dell'articolo 2 del regolamento di base.

    (69)

    Nell'ottobre 2004 la Hynix ha utilizzato i proventi dalla vendita degli attivi di System IC per realizzare un piano di acquisizione in contanti approvato dal CFIC, con il quale ha «riacquistato» con uno sconto il debito contratto presso i suoi creditori. In effetti, la Hynix ha proposto il rimborso anticipato del suo debito, anche se a un tasso ridotto. Una seconda acquisizione in contanti (cash buyout — CBO) ha avuto luogo nel dicembre 2004. L'industria comunitaria ha sostenuto che questi CBO scontati costituissero una sovvenzione compensabile.

    (70)

    I creditori che hanno voluto partecipare al CBO di ottobre hanno approvato il fatto che la Hynix avrebbe rimborsato il 70 % dei loro crediti non garantiti e il 96 % di tutti i crediti garantiti. Il tasso di sconto per i crediti non garantiti è stato ridotto al 21,84 % per il CBO di dicembre.

    (71)

    Le prove disponibili mostrano che la partecipazione ai CBO è stata volontaria. Inoltre, non vi sono elementi che provino che il comportamento dei creditori partecipanti fosse commercialmente irragionevole, poiché lo sconto sui crediti non garantiti è stato compensato dal rimborso anticipato, vale a dire dal valore temporale del denaro. Pertanto, si ritiene che i CBO non costituiscano una sovvenzione ai sensi dell'articolo 2 del regolamento di base.

    (72)

    L'industria comunitaria ha sostenuto che il governo coreano ha accordato un trattamento fiscale preferenziale alla Hynix non obbligandola a riconoscere come reddito gli utili della capitalizzazione del debito nella nuova ristrutturazione. Sebbene nel 2003 le perdite della Hynix siano state tali che non sarebbe stata tenuta a pagare l'imposta sulle società anche se avesse riconosciuto come reddito gli utili della capitalizzazione, l'industria comunitaria ha sostenuto che la Hynix ha ottenuto un vantaggio poiché, non riconoscendo gli utili, non ha ridotto il riporto delle perdite, che ha poi potuto compensare con gli utili imponibili nel 2005, quando è diventata redditizia.

    (73)

    Il presunto trattamento fiscale preferenziale deriva dal rinvio di una modifica della legge che impone alle società soggette a ristrutturazioni volontarie, come la Hynix, di riconoscere gli utili della capitalizzazione come reddito imponibile. L'industria comunitaria ha asserito che il governo coreano voleva originariamente che la modifica della legge entrasse in vigore nel marzo 2003, rendendo così imponibili gli utili della capitalizzazione della Hynix nel quadro della nuova ristrutturazione. L'industria comunitaria ha sostenuto che in seguito ai reclami di almeno una delle tre società direttamente interessate da questa modifica della legge, di cui una era la Hynix, il governo coreano ha rinviato al 1o gennaio 2004 l'entrata in vigore della nuova disposizione. La Hynix ha sostenuto che la data effettiva della nuova legge è stata rinviata quando il governo coreano si è reso conto che una sua applicazione immediata sarebbe stata contraria al principio della non retroattività e alla prassi in uso secondo cui le leggi fiscali entrano in vigore all'inizio dell'anno fiscale.

    (74)

    L'industria comunitaria ha ripetuto le sue richieste nelle osservazioni presentate in seguito alla comunicazione dei fatti essenziali e delle conclusioni dell'inchiesta. Tuttavia, le prove a disposizione non sono sufficienti a dimostrare l'intenzione del governo coreano di garantire che gli utili realizzati dalla Hynix con la capitalizzazione dei debiti non fossero tassati o la specificità del presunto trattamento preferenziale ai sensi dell'articolo 3 del regolamento di base. Inoltre, non è certo che la Hynix abbia ottenuto un vantaggio da quest'esenzione fiscale, vista l'entità delle sue perdite d'esercizio nette e dato che queste potevano essere riportate soltanto per cinque anni. La Hynix ha infine realizzato un profitto nel 2005, ma le sue perdite erano tali che, anche riconoscendo gli utili della capitalizzazione dei debiti come reddito imponibile, le perdite che restavano da riportare erano ancora più che sufficienti ad assorbire gli utili del 2005; quindi nessun vantaggio sarebbe stato conferito alla Hynix nel corso (o prima) del PI. Inoltre, poiché il vantaggio derivante dalla capitalizzazione del debito è stato sottoposto a misure compensative nel suo importo «lordo», cioè senza tener conto di un possibile effetto fiscale, qualsiasi vantaggio di questo trattamento fiscale preferenziale è già stato preso in considerazione e compensarlo nuovamente sarebbe una doppia contabilizzazione. Pertanto, si ritiene che il trattamento fiscale riservato dal governo coreano alla capitalizzazione del debito della Hynix non costituisca una sovvenzione ai sensi dell'articolo 2 del regolamento di base.

    (75)

    Nel luglio 2005 la Hynix ha rifinanziato 1,2 trilioni di KRW del suo debito ed è uscita prima del previsto dall'ambito della CRPA. Il rifinanziamento è consistito in un prestito a termine di 500 milioni di USD, contratto con un'emissione obbligazionaria alla borsa valori di New York, e in un accordo di credito a tempo indeterminato di 250 miliardi di KRW e 550 milioni di USD con banche coreane e straniere («rifinanziamento del luglio 2005»). L'industria comunitaria ha affermato che il rifinanziamento del luglio 2005 comportava un'ulteriore sovvenzione, poiché la Hynix era ancora una società fortemente indebitata per la quale non erano disponibili finanziamenti sul mercato.

    (76)

    Nel luglio 2005 la Hynix era una società molto più sana, anche se fortemente indebitata. Era tornata ad essere redditizia e la sua classificazione creditizia era BBB+. Le prove disponibili mostrano che le condizioni del finanziamento offerto dalle banche coreane erano conformi alla sua classificazione creditizia. Inoltre, il grado di partecipazione di banche straniere conferma l'affermazione della Hynix che il rifinanziamento è stato effettuato a condizioni commerciali. Oltre a ciò, non esistono prove di un incarico o un ordine alle banche coreane concernenti i prestiti concessi alla Hynix nel quadro di questo rifinanziamento. Pertanto, si ritiene che il rifinanziamento del luglio 2005 non costituisca una sovvenzione ai sensi dell'articolo 2 del regolamento di base.

    XII.   Conclusione riguardo alle misure

    (77)

    Il vantaggio derivante dalle sovvenzioni compensate nell'ambito dell'inchiesta iniziale è considerato come ottenuto il 1o gennaio 2001 ed è stato concesso per un periodo di cinque anni, corrispondente al normale periodo di deprezzamento degli attivi nell'industria dei semiconduttori.

    (78)

    Le misure istituite nell'inchiesta iniziale riguardavano sovvenzioni singole, non ricorrenti, ripartite su un determinato periodo e poiché si ritiene che tale periodo inizi quando il vantaggio è effettivamente ottenuto, le misure imposte dal regolamento sui dazi definitivi sono scadute il 1o gennaio 2006. Visto che il differimento del debito e gli interessi convertiti del dicembre 2002 hanno cessato di conferire un vantaggio alla Hynix il 13 luglio 2005 e visto che la capitalizzazione del debito del dicembre il 2002 è scaduta il 31 dicembre 2007, è necessario abrogare le misure a partire dal 31 dicembre 2007 e chiudere il procedimento.

    (79)

    Di conseguenza, i dazi compensativi definitivi versati o contabilizzati a norma del regolamento (CE) n. 1480/2003 sulle importazioni di alcuni circuiti integrati elettronici, detti DRAM (Dynamic Random Access Memories — Memorie dinamiche ad accesso casuale), costruiti utilizzando varianti della tecnologia di processo MOS (semiconduttori ad ossido di metallo) e tipi complementari di MOS (CMOS), di ogni tipo, densità, variante, velocità di accesso, configurazione, confezione o supporto, ecc., originarie della Repubblica di Corea e messe in libera circolazione a partire dal 31 dicembre 2007, dovranno essere rimborsati o sgravati.

    (80)

    La Hynix, il governo coreano, l'industria comunitaria e tutte le altre parti interessate sono stati informati sui fatti essenziali e sulle considerazioni in base a cui si intende raccomandare l'abrogazione delle misure in vigore e la chiusura del procedimento e hanno avuto la possibilità di presentare osservazioni. Tali osservazioni sono state analizzate, ove necessario, nelle parti del presente regolamento che trattano specificamente le questioni sollevate.

    (81)

    Conformemente alla normativa doganale applicabile, le domande di rimborso o di sgravio devono essere presentate alle autorità doganali nazionali.

    (82)

    Nelle sue osservazioni, l'industria comunitaria ha anche sostenuto che le misure dovrebbero restare in vigore fino alla loro scadenza nell'agosto 2008, cinque anni dopo l'adozione delle misure definitive, in modo da neutralizzare il sovvenzionamento compensabile, ed essa cita l'articolo 19 del regolamento di base a sostegno di tale affermazione. Tuttavia, l'articolo 19 prevede, tra l'altro, la possibilità di abrogare le misure che non sono più necessarie per compensare la sovvenzione. Inoltre, l'articolo 15 del regolamento di base, che costituisce la base per l'istituzione delle misure, stabilisce che le misure possono essere istituite e, per analogia, mantenute, a meno che «le sovvenzioni siano state revocate o sia stato dimostrato che le sovvenzioni non conferiscono più alcun vantaggio agli esportatori in questione.» Dato che i risultati dell'inchiesta indicano che le sovvenzioni concesse alla Hynix hanno cessato di conferire un vantaggio, le misure non possono essere mantenute in vigore e la richiesta dell'industria comunitaria deve essere respinta,

    HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

    Articolo 1

    Il dazio compensativo sulle importazioni di alcuni circuiti integrati elettronici, detti DRAM (Dynamic Random Access Memories — Memorie dinamiche ad accesso casuale), costruiti utilizzando varianti della tecnologia di processo MOS (semiconduttori ad ossido di metallo) e tipi complementari di MOS (CMOS), di ogni tipo, densità, variante, velocità di accesso, configurazione, confezione o supporto, ecc., originarie della Repubblica di Corea, istituito dal regolamento (CE) n. 1480/2003, è abrogato a partire da 31 dicembre 2007 e il procedimento è chiuso.

    Articolo 2

    Si procede al rimborso o allo sgravio dei dazi compensativi definitivi pagati o contabilizzati dal 31 dicembre 2007 secondo l'articolo 1 del regolamento (CE) n. 1480/2003, a norma dell'articolo 236 del regolamento (CEE) n. 2913/92 del Consiglio, del 12 ottobre 1992, che istituisce un codice doganale comunitario (10). Conformemente alla normativa doganale applicabile, le domande di rimborso o di sgravio sono presentate alle autorità doganali nazionali.

    Articolo 3

    Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

    Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

    Fatto a Lussemburgo, addì 7 aprile 2008.

    Per il Consiglio

    Il presidente

    R. ŽERJAV


    (1)  GU L 288 del 21.10.1997, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 461/2004 (GU L 77 del 13.3.2004, pag. 12).

    (2)  GU L 212 del 22.8.2003, pag. 1. Regolamento modificato dal regolamento (CE) n. 2116/2005 (GU L 340 del 23.12.2005, pag. 7).

    (3)  GU L 102 del 24.4.2003, pag. 7.

    (4)  WT/DS299/R European Communities — Countervailing Measures on Dynamic Random Access Memory Chips from Korea (Comunità europee — Misure compensative sulle DRAM in forma di chip originarie della Corea), relazione adottata il 3 agosto 2005.

    (5)  GU L 103 del 12.4.2006, pag. 1.

    (6)  GU C 67 del 18.3.2006, pag. 16.

    (7)  Kangwon Lee, direttore generale della KEB, «Non parlerò», Maeil Business Newspaper, 23 agosto 2002.

    (8)  Relazione del panel CE-Corea per le DRAM, paragrafo 7.212.

    (9)  Relazione WT/DS336/R del panel Giappone-Corea per le DRAM, paragrafi 7.283-7.298.

    (10)  GU L 302 del 19.10.1992, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1791/2006 (GU L 363 del 20.12.2006, pag. 1).


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