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Accordo di stabilizzazione e di associazione con la Bosnia-Erzegovina

 

SINTESI DI:

Accordo di stabilizzazione e di associazione tra le Comunità europee e la Bosnia-Erzegovina

Decisione (UE, Euratom) 2015/998 relativa alla conclusione dell’accordo di stabilizzazione e di associazione tra le Comunità europee e la Bosnia-Erzegovina

QUAL È LO SCOPO DELLA DECISIONE E DELL’ACCORDO?

La decisione segna la conclusione dell’accordo di stabilizzazione e di associazione (ASA) dell’Unione europea (UE) con la Bosnia-Erzegovina.

Gli obiettivi dell’accordo sono:

  • aiutare la Bosnia-Erzegovina a consolidare la democrazia e lo Stato di diritto;
  • contribuire alla stabilizzazione politica, economica e istituzionale nella Bosnia-Erzegovina e nella regione;
  • fornire un contesto adeguato per il dialogo politico, che consenta lo sviluppo di strette relazioni politiche tra l’Unione e la Bosnia-Erzegovina;
  • sostenere gli sforzi della Bosnia-Erzegovina volti a sviluppare la cooperazione economica e internazionale anche attraverso l’avvicinamento della sua legislazione a quella dell’Unione;
  • sostenere gli sforzi della Bosnia-Erzegovina volti a completare la transizione verso un’economia di mercato funzionante;
  • promuovere relazioni economiche armoniose e instaurare progressivamente una zona di libero scambio tra l’Unione e la Bosnia-Erzegovina;
  • promuovere la cooperazione regionale in tutti i settori contemplati dal presente accordo.

PUNTI CHIAVE

L’ASA comprende 10 punti.

 

  • 1.
    Principi generali

    L’accordo si basa su una serie di principi essenziali. La Bosnia-Erzegovina si adopera per:

    • rispettare i principi democratici e i diritti umani, i principi del diritto internazionale, tra cui la piena cooperazione con il Tribunale penale internazionale per l’ex Jugoslavia, nonché i principi dell’economia di mercato;
    • l’adempimento degli obblighi internazionali;
    • lottare contro la proliferazione di armi di distruzione di massa;
    • l’adozione di misure per la firma o la ratifica di tutti i dispositivi internazionali pertinenti o per l’adesione a questi, a seconda dei casi, nonché per la loro piena attuazione;
    • la creazione di un sistema efficace di controlli nazionali all’esportazione, riguardante tanto l’esportazione quanto il transito dei beni legati alle armi di distruzione di massa, compreso un controllo dell’impiego finale esercitato sulle tecnologie a duplice uso nel quadro delle armi di distruzione di massa, che preveda sanzioni efficaci in caso di violazione dei controlli all’esportazione;
    • promuovere la pace e la stabilità a livello internazionale e regionale e promuovere la cooperazione e le relazioni di buon vicinato nella regione, attraverso:
      • lo sviluppo di progetti di interesse comune;
      • un adeguato livello di concessioni reciproche in materia di circolazione di persone, merci, capitali e servizi;
    • la lotta contro il terrorismo.

     

  • 2.
    Dialogo politico

    Viene ulteriormente intensificato il dialogo politico tra le parti. Esso mira in particolare a promuovere:

    • la piena integrazione della Bosnia-Erzegovina nella comunità delle nazioni democratiche e il suo graduale avvicinamento (rapprochement) all’Unione europea;
    • una progressiva convergenza delle posizioni delle parti sulle questioni internazionali;
    • la cooperazione regionale e lo sviluppo di relazioni di buon vicinato;
    • una comunanza di vedute sulla sicurezza e sulla stabilità in Europa, compresa nei settori contemplati dalla politica estera e di sicurezza comune dell’Unione.

     

  • 3.
    Cooperazione regionale

    Alla Bosnia-Erzegovina viene richiesto di:

    L’Unione sostiene progetti aventi una dimensione regionale o transfrontaliera attraverso i suoi programmi di assistenza.

     

  • 4.
    Libera circolazione delle merci
    • Le due parti si impegnano per istituire progressivamente una zona di libero scambio bilaterale nel corso di un periodo non superiore a cinque anni.
    • L’accordo stabilisce un processo di riduzione ed eliminazione delle tariffe doganali e delle aliquote sui prodotti provenienti dall’Unione e dalla Bosnia-Erzegovina.

     

  • 5.
    Circolazione dei lavoratori, insediamento, prestazione di servizi, e movimento di capitali
    • I cittadini della Bosnia-Erzegovina legalmente occupati in un paese dell’Unione saranno esenti da qualsiasi discriminazione rispetto ai cittadini di quello Stato.
    • Vengono stabilite le norme necessarie per coordinare i sistemi di previdenza sociale per i lavoratori cittadini della Bosnia-Erzegovina legalmente occupati nel territorio di un paese dell’Unione e per i loro familiari legalmente residenti in tale territorio.
    • Le società (comprese le consociate e le filiali) con sede legale nel territorio di una delle parti potranno avviare attività sul territorio dell’altra parte alle stesse condizioni delle società stabilite su quel territorio.
    • Le due parti si impegnano a prendere i provvedimenti necessari per consentire progressivamente la prestazione di servizi da parte delle loro società o cittadini sul territorio di una o dell’altra parte.
    • I pagamenti e bonifici sul conto corrente della bilancia dei pagamenti tra l’Unione e la Bosnia-Erzegovina devono essere autorizzati in moneta liberamente convertibile.

     

  • 6.
    Allineamento delle legislazioni del paese a quella dell’Unione
    • La Bosnia-Erzegovina si adopera per rendere progressivamente compatibili con lacquis dell’Unione la propria normativa esistente e la propria legislazione futura e ne garantisce la corretta attuazione e applicazione.
    • Entrambe le parti sono tenute al rispetto delle regole della concorrenza, basate sul diritto dell’Unione, in relazione ad azioni che possano influenzare gli scambi tra le due parti.

     

  • 7.
    Giustizia, libertà e sicurezza

    L’accordo attribuisce un’importanza particolare al consolidamento dello stato di diritto e al rafforzamento delle istituzioni in generale a tutti i livelli. La cooperazione si concentra in una serie di settori specifici, tra cui:

    • l’indipendenza, l’efficienza e la capacità istituzionale del sistema giudiziario;
    • la gestione di visti, frontiere, asilo e migrazione;
    • prevenzione e controllo della migrazione clandestina, riammissione;
    • prevenzione e lotta alla criminalità organizzata, alla corruzione, al terrorismo e altre attività illecite.

     

  • 8.
    Politiche di cooperazione

    L’Unione e la Bosnia-Erzegovina instaurano una stretta cooperazione su una ampia gamma di aree normative per contribuire allo sviluppo e al potenziale di crescita del paese. Tale cooperazione rafforza e sviluppa i vincoli economici esistenti su una base il più ampia possibile, a vantaggio di entrambe la Bosnia-Erzegovina e l’Unione.

     

  • 9.
    Cooperazione finanziaria
    • Per conseguire gli obiettivi del presente accordo la Bosnia-Erzegovina può beneficiare di assistenza finanziaria da parte dell’Unione sotto forma di sovvenzioni e prestiti, compresi prestiti della Banca europea per gli investimenti.
    • L’assistenza finanziaria dell’Unione è subordinata alla realizzazione di ulteriori progressi in materia di conformità ai criteri di Copenaghen.

     

  • 10.
    Vigilanza

    L’accordo istituisce un consiglio di stabilizzazione e di associazione incaricato di sorvegliare l’applicazione e l’esecuzione del presente accordo.

     

A PARTIRE DA QUANDO SI APPLICANO LA DECISIONE E L’ACCORDO?

La decisione si applica dal 21 aprile 2015 e l’accordo è entrato in vigore il 1o giugno 2015.

CONTESTO

Per ulteriori informazioni consultare:

DOCUMENTI PRINCIPALI

Accordo di stabilizzazione e di associazione tra le Comunità europee e i loro stati membri, da una parte, e la Bosnia-Erzegovina, dall’altra (GU L 164 del 30.6.2015, pag. 2).

Le modifiche all’accordo sono state integrate nel documento originale. La versione consolidata ha esclusivamente valore documentale.

Decisione (UE, Euratom) 2015/998 del Consiglio e della Commissione, del 21 aprile 2015, relativa alla conclusione dell’accordo di stabilizzazione e di associazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e la Bosnia-Erzegovina, dall’altra (GU L 164 del 30.6.2015, pag. 548).

DOCUMENTI CORRELATI

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni — Comunicazione 2018 sulla politica di allargamento dell’UE [COM(2018) 450 final, 17.4.2018].

Documento di lavoro dei servizi della Commissione — Relazione sulla Bosnia-Erzegovina 2018 — che accompagna il documento Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni — Comunicazione 2018 sulla politica di allargamento dell’UE [SWD(2018) 155 final del 17.4.2018].

Informazione relativa all’entrata in vigore dell’accordo di stabilizzazione e di associazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e la Bosnia-Erzegovina, dall’altra (GU L 164 del 30.6.2015, pag. 550).

Regolamento (UE) n. 231/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 marzo 2014 che istituisce uno strumento di assistenza preadesione (IPA II) (GU L 77 del 15.3.2014, pag. 11).

Ultimo aggiornamento: 05.04.2019

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