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Ripresa, resilienza e sostenibilità dei settori culturali e creativi

 

SINTESI DI:

Conclusioni del Consiglio sulla ripresa, la resilienza e la sostenibilità dei settori culturali e creativi

QUAL È LO SCOPO DELLE CONCLUSIONI?

Enfatizzano l’importanza dei settori culturali e creativi per l’identità, la società e l’economia europee. Tali settori sono stati tra quelli più duramente colpiti dalla crisi COVID-19.

I settori culturali e creativi sono stati tra quelli più duramente colpiti dalla crisi COVID-19 a causa delle loro caratteristiche uniche, come il contatto diretto con il pubblico, e del fatto che molti luoghi culturali, anche se non tutti, sono stati chiusi e gli eventi annullati, dando origine a gravi difficoltà economiche

Le conclusioni del Consiglio sottolineano la determinazione ad adottare tempestivamente azioni politiche incisive al fine di sostenere i settori culturali e creativi in tempi di crisi e oltre.

Le conclusioni individuano sei aree prioritarie e misure di accompagnamento in cui l’azione nazionale e dell’Unione europea (Unione) porterebbe un soccorso immediato e garantirebbe il successo della sopravvivenza dei settori culturali e creativi alla pandemia facendoli emergere rafforzati per affrontare il futuro.

PUNTI CHIAVE

Le conclusioni stabiliscono il quadro per l’azione nazionale ed europea per aiutare i settori culturali e creativi a recuperare la loro vitalità. Esse evidenziano:

  • l’impegno verso il pilastro europeo dei diritti sociali per garantire che nessuno sia lasciato indietro né nel processo di ripresa dalla pandemia né nelle transizioni digitale e verde;
  • i ruoli cruciali che la cultura svolge attraverso il suo valore intrinseco e i suoi contributi sociali ed economici a una democrazia dinamica;
  • le incertezze, spesso causate della mancanza di meccanismi di protezione sociale e di sostegno alla disoccupazione, poiché il lavoro culturale è spesso caratterizzato da contratti precari a breve termine e da un’elevata incidenza di professionisti autonomi.

Le conclusioni invitano gli Stati membri dell’Unione e la Commissione europea, congiuntamente o separatamente, ad adottare le seguenti misure mirate ai settori culturali e creativi nelle sei priorità seguenti.

Migliorare l’accesso ai finanziamenti disponibili

La Commissione è specificatamente invitata a:

  • fornire uno sportello unico per informazioni pertinenti sulle opportunità di finanziamento per i settori culturali e creativi;
  • valutare l’applicazione delle norme dell’Unione in materia di aiuti di Stato ai settori culturali e creativi;
  • continuare a collaborare strettamente con le parti interessate nell’attuazione delle misure di sostegno e dei programmi di finanziamento, in particolare in caso di circostanze impreviste.

Migliorare la resilienza dei professionisti dei settori culturali e creativi

  • Promuovere lo sviluppo, da parte dei settori culturali e creativi, di nuovi modelli imprenditoriali, la formazione per lo sviluppo di competenze imprenditoriali, digitali, finanziarie e gestionali.
  • Incoraggiare nuovi modi per garantire il reddito degli artisti, discutere sul loro status e scambiare idee sulle loro condizioni lavorative.

Gli Stati membri sono specificatamente invitati a:

  • Promuovere un mercato del lavoro equo e sostenibile, compresa la protezione sociale per i professionisti dei settori culturali e creativi, che tenga conto delle caratteristiche delle attività culturali e creative, e promuovere un dialogo e uno scambio continui con i professionisti dei settori culturali e creativi.

Rafforzare la mobilità e la cooperazione

  • Agevolare la libera circolazione, anche con i paesi terzi, promuovendo gli scambi, la collaborazione e la libertà artistica.
  • Esaminare soluzioni per orientarsi più facilmente nelle diverse pratiche amministrative della mobilità transfrontaliera e promuovere la collaborazione tra discipline artistiche.
  • Promuovere la flessibilità per consentire che i fondi europei per la mobilità siano riorientati per rispondere alle esigenze più pressanti dei settori culturali e creativi quando sono in vigore restrizioni di viaggio.

Accelerare le transizioni digitale e verde

  • incoraggiare lo sviluppo delle competenze per consentire ai professionisti dei settori culturali e creativi di trarre vantaggio dalle nuove opportunità digitali.
  • Cogliere le opportunità offerte dalla direttiva sui servizi di media audiovisivi e dalla direttiva sul diritto d’autore.
  • Promuovere la cooperazione interdisciplinare tra i settori culturali e creativi e i settori dell’ambiente e della tecnologia, stimolando l’innovazione.
  • Promuovere l’educazione culturale per una più ampia diversità di produzioni culturali.
  • Evidenziare il ruolo svolto dai settori culturali e creativi come motore di sostenibilità e offrire condizioni favorevoli affinché possano ridurre l’impatto ambientale delle loro attività.

Migliorare la conoscenza delle sfide future e la preparazione alle stesse

  • Analizzare le esigenze, caratteristiche e vulnerabilità specifiche di ciascun settore culturale e creativo lungo tutta la catena del valore.
  • Facilitare la condivisione del know-how e delle migliori prassi per stimolare la ripresa dei settori culturali e creativi e la preparazione a fenomeni imprevisti.
  • Concentrarsi sulla sostenibilità e sulla resilienza alle catastrofi quale parte integrante della gestione del patrimonio culturale.

Tenere conto del mondo culturale e delle comunità locali

  • Includere le esigenze e le opinioni del mondo culturale e delle comunità locali come fonte di orientamento per stabilire le priorità sulle politiche, le strategie e i programmi culturali.
  • Incoraggiare i partenariati con altri settori strategici per sfruttare i vantaggi della cultura per il benessere e la sostenibilità.

Gli Stati membri sono specificatamente invitati a:

  • incoraggiare i collegamenti tra le comunità locali e le autorità locali e i professionisti dei settori culturali e creativi, riconoscendo la natura fortemente ascendente degli ecosistemi culturali e creativi;
  • promuovere la connessione sociale attraverso la cultura come mezzo prezioso per rispondere agli effetti del distanziamento sociale e delle interazioni digitali;
  • stimolare la partecipazione culturale e la parità di accesso alla cultura per tutti i gruppi sociali, compresi quelli più emarginati e vulnerabili;
  • incoraggiare le istituzioni culturali a sviluppare approcci e metodi innovativi per attrarre pubblici diversi.

Il Consiglio dell’Unione europea invita gli Stati membri e la Commissione a procedere a uno scambio sulle migliori prassi e a fare il punto sulle presenti conclusioni entro il 2023.

CONTESTO

I settori culturali creativi, fortemente dipendenti dal pubblico dal vivo, sono stati tra i primi a chiudere e gli ultimi ad aprire poiché sono state adottate misure di confinamento per affrontare la pandemia di COVID-19.

Per ulteriori informazioni, si veda:

DOCUMENTO PRINCIPALE

Conclusioni del Consiglio sulla ripresa, la resilienza e la sostenibilità dei settori culturali e creativi (GU L 209 del 2.6.2021, pag. 3).

DOCUMENTI CORRELATI

Regolamento (UE) 2021/818 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 maggio 2021, che istituisce il programma Europa creativa (2021-2027) e che abroga il regolamento (UE) n. 1295/2013 (GU L 189 del 28.5.2021, pag. 34).

Regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 febbraio 2021, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza (GU L 57 del 18.2.2021, pag. 17).

Le correzioni al regolamento (UE) n. 2021/241 sono state incorporate nel testo originale. La versione consolidata ha esclusivamente valore documentale.

Regolamento (UE) 2021/817 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 maggio 2021, che istituisce Erasmus+: il programma dell’Unione per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport e che abroga il regolamento (UE) n. 1288/2013 (GU L 189 del 28.5.2021, pag. 1).

Regolamento (UE) 2021/694 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2021, che istituisce il programma Europa digitale e abroga la decisione (UE) 2015/2240 (GU L 166 dell’11.5.2021, pag. 1).

Regolamento (UE) n. 2021/523 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 marzo 2021, che istituisce il programma InvestEU e che modifica il regolamento (UE) 2015/1017 (GU L 107 del 26.3.2021, pag. 30).

Regolamento (UE) 2020/2094 del Consiglio, del 14 dicembre 2020, che istituisce uno strumento dell’Unione europea per la ripresa, a sostegno alla ripresa dell’economia dopo la crisi COVID-19 (GU L 433I del 22.12.2020, pag. 23).

Direttiva 2010/13/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 10 marzo 2010, relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri concernenti la fornitura di servizi di media audiovisivi (direttiva sui servizi di media audiovisivi) (GU L 95 del 15.4.2010, pag. 1).

Si veda la versione consolidata.

Direttiva 2006/116/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, concernente la durata di protezione del diritto d’autore e di alcuni diritti connessi (versione codificata) (GU L 372 del 27.12.2006, pag. 12).

Si veda la versione consolidata.

Ultimo aggiornamento: 29.09.2022

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