Choose the experimental features you want to try

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Progressi in relazione agli obiettivi dell’Unione europea per il 2020 riguardanti le energie rinnovabili

SINTESI DI:

Relazione sui progressi compiuti nel campo delle energie rinnovabili — COM(2015) 293 final

SINTESI

CHE COSA FA LA RELAZIONE?

Fornisce una valutazione dei progressi dell’Unione europea (UE) e dei singoli paesi verso il raggiungimento degli obiettivi del 20 % di utilizzo totale di energia e del 10 % di utilizzo di energia nei trasporti da fonti rinnovabili* entro il 2020. La relazione è redatta in base ai requisiti stabiliti nella direttiva sulle energie rinnovabili del 2009, che richiede relazioni sui progressi compiuti nel campo delle energie rinnovabili ogni due anni.

PUNTI CHIAVE

  • La presente relazione riporta che, nel 2014, la quota di utilizzo totale di energia da fonti rinnovabili nell’UE è del 15,3 %, il che significa che l’Unione europea nel suo complesso sta progredendo bene verso l’obiettivo del 20 %.
  • I paesi dell’UE hanno stabilito i propri obiettivi in relazione alle energie rinnovabili e l’approccio per raggiungerli. Tali piani d’azione nazionali riguardano diversi fattori, quali:
    • i singoli obiettivi in relazione alle energie rinnovabili per i settori della produzione di energia elettrica, del riscaldamento/raffreddamento e dei trasporti;
    • le misure politiche necessarie per raggiungere gli obiettivi nazionali;
    • il mix di fonti rinnovabili che il paese dell’UE progetta di usare.
  • Si prevede che 25 dei 28 paesi dell’UE (1) raggiungeranno i propri obiettivi per il 2020 e che 19 di essi li supereranno.
  • I progressi verso il raggiungimento di almeno il 10 % di utilizzo di energia da fonti rinnovabili nel settore dei trasporti entro il 2020 sono più lenti, visto che la media dell’UE nel 2014 è stata del 5,7 %.
  • I paesi dell’UE hanno fissato obiettivi intermedi a scadenza biennale fino al 2020. Tali obiettivi diventeranno più ambiziosi, perciò alcuni paesi dell’UE potrebbero dover aumentare il proprio impegno o cooperare con altri paesi dell’Unione al fine di raggiungerli.
  • La presente relazione conferma, inoltre, il buon funzionamento della direttiva sulle energie rinnovabili, grazie alla riduzione delle emissioni di CO2 e della dipendenza dai combustibili fossili. La relazione evidenzia inoltre il ruolo degli obiettivi per il 2020 come motore degli investimenti globali nelle energie rinnovabili.

CONTESTO

L’UE ha adottato la prima normativa sulle energie rinnovabili nel 2001 con la direttiva 2001/77/CE, che promuoveva la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Tale atto è stato seguito dalla direttiva 2003/30/CE, che costituiva il fondamento giuridico per l’uso di biocarburanti e di altre fonti rinnovabili nei trasporti. Tali direttive hanno aperto la strada alla direttiva sulle energie rinnovabili del 2009.

TERMINI CHIAVE

Le *fonti rinnovabili sono fonti di energia che non si esauriscono, come l’energia eolica, l’energia solare, oppure le biomasse sostenibili. Secondo le stime per il 2014, le prime tre fonti rinnovabili nell’UE erano le biomasse (47 %), l’energia idroelettrica (17 %) e l’energia eolica (11 %).

ATTO

Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni: «Relazione sui progressi compiuti nel campo delle energie rinnovabili» , COM(2015) 293 final del 15.6.2015.

ATTI COLLEGATI

Direttiva 2009/28/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE (GU L 140 del 5.6.2009, pagg. 16-62)

Le modifiche successive alla direttiva 2009/28/CE sono state integrate nel testo di base. La presente versione consolidata ha solo valore documentale.

Ultimo aggiornamento: 10.11.2015



(1) Il Regno Unito esce dall’Unione europea e diventa un paese terzo (un paese extra UE) a partire dal 1° febbraio 2020.

Top