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La sicurezza dei pazienti e la qualità dell’assistenza nei sistemi sanitari pubblici europei

La sicurezza dei pazienti e la qualità dell’assistenza nei sistemi sanitari pubblici europei

L’Unione europea (UE) ha la responsabilità di garantire un elevato livello di sanità in tutte le sue politiche e attività. Dovrebbe aiutare le autorità nazionali, che sono responsabili dell’organizzazione e dell’erogazione dei servizi sanitari e dell’assistenza medica, a coordinare i propri sforzi per proteggere la salute pubblica.

ATTO

Conclusioni del Consiglio sulla sicurezza dei pazienti e la qualità dell’assistenza medica, compresi la prevenzione e il controllo delle infezioni associate all’assistenza sanitaria e della resistenza agli antimicrobici (2014/C 438/05) (Gazzetta ufficiale C 438 del 6.12.2014, pag. 7-11)

SINTESI

L’Unione europea (UE) ha la responsabilità di garantire un elevato livello di sanità in tutte le sue politiche e attività. Dovrebbe aiutare le autorità nazionali, che sono responsabili dell’organizzazione e dell’erogazione dei servizi sanitari e dell’assistenza medica, a coordinare i propri sforzi per proteggere la salute pubblica.

CHE COSA FANNO LE CONCLUSIONI?

Invitano le autorità nazionali dei paesi dell’UE a:

  • dare piena attuazione alla raccomandazione del Consiglio 2009/C 151/01 sulla sicurezza dei pazienti, compresa la prevenzione e il controllo delle infezioni associate all’assistenza sanitaria;
  • attuare orientamenti, raccomandazioni e buone pratiche sulla sicurezza dei pazienti;
  • promuovere l’istruzione e la formazione del personale sanitario in materia di sicurezza dei pazienti e infezioni associate all’assistenza sanitaria;
  • incoraggiare le organizzazioni mediche a promuovere una cultura della sicurezza del paziente;
  • elaborare misure che consentano segnalazioni prive di carattere punitivo ad opera degli operatori sanitari o dei pazienti;
  • incoraggiare la partecipazione e l’autonomizzazione di pazienti, familiari e prestatori di assistenza informale;
  • rafforzare le misure di prevenzione e di controllo delle infezioni;
  • elaborare orientamenti professionali sull’uso prudente degli antibiotici;
  • prestare particolare attenzione alla resistenza antimicrobica (la tendenza di microrganismi che causano infezioni a costruire una resistenza per eccessivo uso o abuso di antibiotici).

Le autorità nazionali e la Commissione insieme dovrebbero, tra le altre cose:

  • promuovere la raccolta di informazioni sugli eventi avversi per la salute;
  • elaborare orientamenti europei per il coinvolgimento dei pazienti/cittadini (ad esempio, informazioni sui diritti dei pazienti, norme di sicurezza, procedure di reclamo e di ricorso a disposizione);
  • rafforzare e coordinare la ricerca sulla resistenza agli antimicrobici, compresa la cooperazione tra i settori della salute umana e animale;
  • mettere a punto entro dicembre 2016 un quadro per una collaborazione sostenibile a livello dell’UE sulla sicurezza dei pazienti e la qualità delle cure.

Inoltre, un pacchetto di sicurezza del paziente mette in luce come le autorità nazionali e la Commissione stiano affrontando la sicurezza del paziente. Spunti per le varie politiche provengono anche dal gruppo di lavoro sulla sicurezza dei pazienti e la qualità delle cure.

CONTESTO

Circa 3,2 milioni di pazienti ogni anno nell’Unione europea soffrono di una qualche forma di reazione avversa quando ricevono cure mediche. Tale reazione può essere causata da infezioni sanitarie, errori medici o chirurgici, errori nei dispositivi medici o diagnosi errate. Si stima che il 20 % - 30 % di tali reazioni si possa prevenire.

Per maggiori informazioni, consultare il sito web della Commissione europea sulla sicurezza del paziente.

Ultimo aggiornamento: 06.08.2015

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