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Piano per la salvaguardia delle risorse idriche dell’UE

Piano per la salvaguardia delle risorse idriche dell’UE

Il 15 novembre 2012, la Commissione europea ha presentato un piano per la salvaguardia delle risorse idriche europee. Il piano definisce una triplice strategia per garantire in tutta l’Unione la qualità e la sostenibilità di questa risorsa fondamentale entro il 2015.

ATTO

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni: Un Piano per la salvaguardia delle risorse idriche europee [COM (2012) 673 - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]

INDICE

L’acqua è essenziale per la vita umana, la natura e l’economia e negli ultimi tre decenni, l’UE ha adottato misure per garantirne l’alta qualità in tutta Europa. Nonostante gli indiscutibili risultati ottenuti, rimangono problemi come la qualità , l’inquinamento e la scarsità . Servono sforzi più intensi (delineati nella normativa di ampia portata adottata nel 2000) affinché l’Unione possa raggiungere l’obiettivo di ottenere una buona qualità dell’acqua per tutti i suoi laghi, fiumi, torrenti e falde sotterranee entro il 2015.

Il Piano per la salvaguardia delle risorse idriche europee suggerisce come raggiungere questo obiettivo, individuando gli ostacoli e i modi per superarli. Mette in evidenza il fatto che prendersi cura delle risorse idriche è fondamentale, non solo per motivi ambientali e sanitari, ma anche per il benessere economico generale. Un settore idrico vivo e innovativo può offrire un significativo contributo alla crescita e alla creazione di posti di lavoro.

Il piano non propone un approccio univoco, ma individua invece tre strategie diverse che le autorità nazionali e regionali e i responsabili delle decisioni politiche possono adottare per migliorare la gestione delle risorse idriche.

La prima evidenzia la necessità di migliorare le modalità di applicazione della politica idrica europea e della legislazione in vigore. Per farlo, è possibile ripristinare le zone umide e le aree alluvionali, al fine di migliorare la capacità del terreno di trattenere l’acqua, oppure applicare in modo più rigoroso il principio secondo cui chi inquina paga. Un uso più esteso dei contatori permetterebbe inoltre di far sì che gli utenti paghino in base all’acqua che consumano.

Il secondo percorso possibile richiede ai responsabili delle decisioni politiche di prestare maggiore attenzione agli obiettivi globali della politica idrica dell’UE in sede di attuazione di altre politiche, che vanno dall’agricoltura alla pesca, fino all’energia e ai trasporti, oppure in fase di assegnazione dei finanziamenti per progetti di infrastrutture.

Infine, il piano sottolinea la necessità di aumentare l’efficienza idrica, possibilmente fissando degli obiettivi nazionali, riducendo le perdite (che in alcuni casi raggiungono il 50 %) ed elaborando delle norme a livello dell’UE sul riutilizzo delle acque. Una maggiore efficienza idrica negli edifici residenziali, ad esempio, potrebbe ridurre i consumi del 10 %.

Il piano fornisce un importante spunto al più esteso programma per l’uso efficiente delle risorse e alla complessiva strategia 2020 dell’UE, per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Orienterà quindi la politica idrica dell’UE nel lungo periodo.

ATTI COLLEGATI

Direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque [Gazzetta ufficiale L 327, 22.12.2000]

Comunicazione della: Europa 2020: Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva [COM (2010) 2020 - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni: Tabella di marcia verso un’Europa efficiente nell'impiego delle risorse [COM (2011) 571 definitivo - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni: Relazione sulla revisione della politica europea sulla scarsità d’acqua e sulla siccità [COM (2012) 672 - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]

Ultima modifica: 09.12.2013

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