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Strategia di allargamento 2013-2014

Stato giuridico del documento Questa sintesi è stata archiviata e non sarà aggiornata perché il documento sintetizzato non è più in vigore o non rispecchia la situazione attuale.

Strategia di allargamento 2013-2014

In questo documento, la Commissione europea definisce la sua strategia di allargamento dell'Unione ai nuovi membri per il 2014. Esamina inoltre i progressi compiuti nei negoziati di adesione con i paesi dei Balcani occidentali e la Turchia.

ATTO

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio: Strategia di allargamento e sfide principali per il periodo 2013-2014. [COM(2013) 700 final del 16.10.2013 - non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

SINTESI

La comunicazione della Commissione europea Strategia di allargamento e sfide principali è accompagnata da una serie di relazioni annuali più dettagliate sui paesi che stanno negoziando l'adesione all'UE e sui paesi candidati potenziali.

La comunicazione esamina l'andamento dei negoziati di adesione con quattro paesi candidati: Montenegro, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Serbia e Turchia. Valuta inoltre la situazione per quanto riguarda i 3 paesi candidati potenziali nei Balcani: Albania, Bosnia-Erzegovina e Kosovo (tale designazione non pregiudica le posizioni riguardo allo status ed è in linea con la risoluzione UNSC 1244 e con il parere della CIG sulla dichiarazione di indipendenza del Kosovo).

Anche sull'Islanda è stata redatta una breve relazione, ma il suo attuale governo ha deciso di sospendere i negoziati.

La comunicazione conferma l'attualità dei criteri di Copenaghen (democrazia, Stato di diritto, rispetto dei diritti fondamentali e un'economia di mercato funzionante) quale base per l'adesione all'UE.

Essa sottolinea che il processo di adesione all'UE è più rigoroso e completo rispetto al passato. Evidenzia la necessità vitale di dare priorità agli elementi fondamentali:

  • i paesi devono affrontare questioni come la riforma giudiziaria e la lotta contro la criminalità organizzata e la corruzione già nelle primissime fasi dei negoziati di adesione. Questo assicura che le riforme siano profondamente radicate e irreversibili prima che avvenga l'adesione;
  • forti istituzioni democratiche sono parimenti importanti e la società civile deve svolgere un ruolo più centrale; sono necessari ulteriori progressi per quanto riguarda le riforme elettorali, parlamentari e della pubblica amministrazione;
  • sono necessari ulteriori sforzi per garantire che i principi di libertà di espressione e i diritti delle minoranze siano non solo sanciti dal diritto, ma rispettati nei fatti;
  • poiché alcuni di questi paesi sono economie di mercato non a pieno titolo, la comunicazione presenta proposte per rafforzare la governance economica: le proposte della Commissione includono l'introduzione di strategie nazionali di riforma economica e piani d'azione per la gestione delle finanze pubbliche;
  • riforme del mercato sono fondamentali per garantire una crescita sostenibile e migliorare la competitività. Queste dovrebbero aiutare i paesi ad affrontare prima i principi economici fondamentali, per poi soddisfare i criteri economici per l'adesione.

Con una dotazione finanziaria di 11,7 miliardi di euro (a prezzi correnti) per il periodo 2014-2020, lo strumento di assistenza preadesione (IPA II) mira a sostenere i paesi nella preparazione all'adesione. L'assegnazione di questi fondi trasforma le priorità politiche della strategia di allargamento in azioni concrete (come ad esempio l'allineamento delle leggi dei paesi candidati con le leggi e le norme dell'UE).

Infine, il documento raccomanda che sia concesso lo stato di paese candidato all'Albania, fermo restando che continui ad agire nella lotta contro la criminalità organizzata e la corruzione.

Per ulteriori informazioni, si prega di consultare il sito della direzione generale Allargamento della Commissione europea.

10.04.2014

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