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Document 61989TJ0018

Massime della sentenza

Parole chiave
Massima

Parole chiave

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1. Dipendenti - Ricorso - Atto lesivo - Determinazione con riguardo ad una domanda di reinquadramento - Nomina a dipendente in prova

(Statuto del personale, artt. 90 e 91)

2. Diritto comunitario - Principi - Certezza del diritto - Atto dell' amministrazione che produce effetti giuridici - Esigenze di chiarezza e precisione - Obbligo di comunicazione agli interessati

3. Dipendenti - Ricorso - Reclamo amministrativo previo - Termini - Domanda di reinquadramento - Decisione implicita di rigetto - Reclamo - Ricorso proposto prima della scadenza del termine per statuire sul reclamo - Irricevibilità

(Statuto del personale, artt. 90 e 91)

4. Dipendenti - Assunzione - Attribuzione dello scatto - Abbuono di anzianità di scatto - Criteri di concessione - Potere discrezionale dell' amministrazione - Formazione ed esperienza lavorativa pregressa - Valutazione alla data della nomina a dipendente in prova

(Statuto del personale, art. 32, secondo comma)

5. Dipendenti - Assunzione - Parità di trattamento

(Statuto del personale, art. 5, n. 3)

Massima

1. La decisione di nomina a dipendente in prova, la quale deve, a norma dello Statuto, avere la forma di un atto scritto, promanare dall' autorità che ha il potere di nomina, indicare la data di decorrenza di tale nomina e conferire un posto al dipendente, costituisce, nell' ipotesi di una domanda di reinquadramento, l' atto recante pregiudizio. E' infatti questa decisione che determina le mansioni cui il dipendente è destinato e che stabilisce definitivamente il corrispondente inquadramento.

2. Il principio della certezza del diritto, che forma parte integrante dell' ordinamento giuridico comunitario, esige che ogni atto dell' amministrazione che produca effetti giuridici sia chiaro, preciso e portato a conoscenza dell' interessato in modo tale che questi possegga la certezza del momento a decorrere dal quale l' atto stesso esiste ed è produttivo di effetti giuridici, segnatamente in riferimento ai termini per il ricorso.

3. Benché un dipendente possa proporre all' autorità che ha il potere di nomina una domanda diretta ad un riesame del suo inquadramento, nell' intento di facilitare una composizione amichevole della lite, permettendo all' amministrazione di riconsiderare la propria decisione, tale facoltà non autorizza ad eludere i termini prescritti dallo Statuto per la presentazione di un reclamo e di un ricorso.

Il ricorso proposto prima dello scadere del termine per statuire sul reclamo diretto contro la decisione implicita di rigetto della domanda è prematuro e, come tale, irricevibile.

4. L' autorità che ha il potere di nomina dispone di un ampio potere discrezionale, nell' ambito definito dall' art. 32, secondo comma, dello Statuto, nell' accordare ad un dipendente, al momento della sua assunzione, un abbuono di anzianità di scatto al fine di tener conto della formazione e delle precedenti esperienze lavorative dell' interessato, per quanto concerne tanto la natura e la durata di queste, quanto la relazione più o meno stretta che esse possono avere con le esigenze del posto da coprire.

La formazione e le esperienze lavorative di cui trattasi devono essere valutate alla data della nomina a dipendente in prova.

5. Sussiste violazione del principio di parità di trattamento sancito dall' art. 5, n. 3, dello Statuto allorché a due categorie di persone, le cui situazioni di fatto e giuridiche non presentino alcuna differenza essenziale, sia riservato un diverso trattamento al momento dell' assunzione.

Altrettanto dicasi quando situazioni dissimili vengono trattate in modo identico.

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