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Documento 91998E002141
WRITTEN QUESTION No. 2141/98 by Graham WATSON to the Council. International Criminal Court
INTERROGAZIONE SCRITTA n. 2141/98 dell'on. Graham WATSON al Consiglio. Tribunale penale internazionale
INTERROGAZIONE SCRITTA n. 2141/98 dell'on. Graham WATSON al Consiglio. Tribunale penale internazionale
OV C 96, 8.4.1999, pag. 44
(ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)
INTERROGAZIONE SCRITTA n. 2141/98 dell'on. Graham WATSON al Consiglio. Tribunale penale internazionale
Gazzetta ufficiale n. C 096 del 08/04/1999 pag. 0044
INTERROGAZIONE SCRITTA E-2141/98 di Graham Watson (ELDR) al Consiglio (14 luglio 1998) Oggetto: Tribunale penale internazionale Intende il Consiglio sostenere i tentativi per definire quale crimine di guerra come soldati di giovani di meno di 15 anni nei negoziati in corso per istituire un Tribunale penale internazionale permanente? Risposta (22 ottobre 1998) 1. Il Consiglio esprime il suo vivo compiacimento per la conclusione positiva della Conferenza di Roma per l'istituzione del Tribunale penale internazionale, che rappresenta una realizzazione di portata storica, segnale del fatto che è possibile rendere il mondo un luogo più sicuro e più giusto in cui vivere. L'Unione europea approva pienamente i risultati della Conferenza di Roma quali si riflettono nello statuto adottato il 17 luglio 1998 dalla schiacciante maggioranza degli Stati partecipanti, il quale pone le basi di un Tribunale efficace e credibile quale istituzione per combattere l'impunità dei crimini più atroci e per dissuadere dalla loro perpetrazione. Il Consiglio auspica che il numero richiesto di sessanta ratifiche sia presto raggiunto affinché il Tribunale possa diventare operativo. 2. Nella definizione di crimine di guerra contenuta nello statuto è compreso il divieto di impiegare bambini nei conflitti armati tanto internazionali quanto interni. Ai sensi di tale definizione, sottoporre alla leva o arruolare, nelle forze armate nazionali in caso di conflitti armati internazionali, o in forze o gruppi armati in caso di conflitti armati non aventi carattere internazionale, bambini di età inferiore ai 15 anni o impiegarli attivamente in combattimento costituisce un crimine di guerra su cui il Tribunale ha competenza giurisdizionale. Questo risultato è stato accolto favorevolmente dagli Stati membri dell'UE, che avevano sostenuto un divieto netto e totale dell'impiego dei bambini nei conflitti armati. 3. Il problema del coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati merita un rilievo particolarmente importante nell'agenda internazionale. Al riguardo, l'UE sostiene con forza l'operato del rappresentante speciale del Segretario generale dell'ONU per i bambini nei conflitti armati. L'UE invita tutta gli Stati a dare piena attuazione alle norme internazionali esistenti e auspica progressi significativi riguardo al protocollo facoltativo sul coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati. 4. Più in generale, garantire piena protezione ai bambini è uno degli obiettivi fondamentali della politica dell'UE in materia di diritti dell'uomo. La convenzione sui diritti del fanciullo rappresenta una base solida e universale per tale protezione, di cui l'UE promuove costantemente l'attuazione.