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Il futuro della politica agricola comune (PAC)

 

SINTESI DI:

Comunicazione COM(2017) 713 final — Il futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura

Articolo 39 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE)

Articolo 40 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE)

QUAL È LO SCOPO DELLA COMUNICAZIONE E DEGLI ARTICOLI 39 E 40 DEL TFUE?

La comunicazione:

  • mira a stimolare un ampio dibattito sulle modalità per semplificare e modernizzare la politica agricola comune (PAC) dopo il 2020.
  • sottolinea la necessità di norme più semplici, di maggiore flessibilità e di un contributo più forte, lavorando insieme ad altre politiche dell’UE, per affrontare le sfide socioeconomiche derivanti dai cambiamenti climatici, dalla protezione dell’ambiente e dall’agricoltura sostenibile.

L’articolo 39 del TFUE stabilisce gli obiettivi della PAC, che mira a:

  • incrementare la produttività dell’agricoltura, sviluppando il progresso tecnico e assicurando lo sviluppo razionale della produzione agricola e l’impiego ottimale dei fattori di produzione, in particolare della manodopera;
  • garantire un tenore di vita equo per gli agricoltori;
  • stabilizzare i mercati;
  • garantire la sicurezza degli approvvigionamenti;
  • garantire che gli approvvigionamenti raggiungano i consumatori a prezzi ragionevoli.

L’articolo 40 del TFUE introduce l’organizzazione comune dei mercati agricoli al fine di conseguire gli obiettivi della PAC. A seconda del prodotto interessato, tale organizzazione comune può assumere diverse forme:

PUNTI CHIAVE

La comunicazione delinea idee per il futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura, quali:

  • L’UE si discosta dall’attuale approccio «uguale per tutti». Al contrario, stabilisce gli obiettivi generali della politica dell’UE, mentre i singoli paesi dell’UE decidono quali debbano essere gli obiettivi specifici e in che modo raggiungerli.
  • Piuttosto che sulla conformità, l’attenzione sarà concentrata sul garantire che i finanziamenti siano incentrati sui risultati.
  • Ogni paese elabora un piano strategico della PAC che la Commissione europea approva per garantire la coerenza della politica in tutta l’UE.
  • Le norme in essere dovrebbero essere semplificate e la burocrazia snellita.
  • I coltivatori continueranno a ricevere sostegno attraverso il sistema dei pagamenti diretti, che saranno più mirati e distribuiti in maniera più equa.

La PAC del futuro dovrebbe:

  • favorire un’agricoltura intelligente* e resiliente*, che garantisca la sicurezza alimentare attraverso un maggiore uso delle tecnologie moderne;
  • rafforzare e contribuire agli obiettivi più ampi dell’UE in materia di ambiente, efficienza delle risorse e clima;
  • sostenere la vita sociale ed economica delle zone rurali fornendo posti di lavoro, attirando nuovi coltivatori nella professione e incoraggiando le autorità e le agenzie locali a sviluppare appieno il potenziale di una zona;
  • garantire che il pubblico europeo continui ad avere accesso a una gamma di alimenti sicura, di alta qualità, economica e nutriente.

Altre idee comprendono:

  • sostenere gli Smart Villages nello sviluppo di connessioni a banda larga e di posti di lavoro sostenibili e di buona qualità;
  • prevedere un sostegno finanziario da parte dell’UE per aiutare i nuovi coltivatori con i loro costi di capitale iniziali e l’incertezza del reddito;
  • migliorare i servizi di consulenza e promuovere la conoscenza e l’innovazione nel settore agricolo e rurale;
  • impegnarsi per garantire che la PAC modernizzata contribuisca agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, all’ulteriore liberalizzazione degli scambi e agli sforzi per affrontare le cause profonde della migrazione, in particolare dall’Africa.

CONTESTO

La PAC è la politica comune dell’UE più antica. Dal 1962 è stata riformata diverse volte affinché si adattasse alle nuove sfide e all’evoluzione del contesto europeo e globale.

La Commissione ha lanciato una consultazione pubblica sul futuro della PAC nel febbraio 2017. Essa ha ricevuto oltre 320 000 risposte, all’interno del periodo di consultazione di 3 mesi, che hanno evidenziato un forte sostegno alla politica, ma anche il desiderio che essa sia più semplice, più flessibile e più mirata a garantire un reddito equo per i coltivatori e ad affrontare le sfide ambientali e climatiche.

La Commissione ha cercato di introdurre una bozza di legge per modernizzare la PAC nella prima metà del 2018, dopo aver presentato proposte di bilancio pluriennale per le spese dell’UE dal 2020 in poi.

Per ulteriori informazioni, si consulti:

TERMINI CHIAVE

Agricoltura intelligente: garantire che il settore agricolo dell’UE sia attrezzato per affrontare i problemi attraverso l’istruzione, la ricerca e l’innovazione.
Agricoltura resiliente: garantire che il settore agricolo sia in grado di adattarsi alle mutevoli circostanze e alle sfide mantenendo le proprie funzioni fondamentali, compresa la fornitura di beni e servizi di prima necessità.

DOCUMENTO PRINCIPALE

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni — Il futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura COM(2017) 713 final del 29.11.2017.

Versione consolidata del trattato sul funzionamento dell’Unione europea — Parte terza — Politiche e azioni interne dell’Unione — Titolo III — Agricoltura e pesca — Articolo 39 (ex articolo 33 del TCE) (GU C 202 del 7.6.2016, pag. 62).

Versione consolidata del trattato sul funzionamento dell’Unione europea — Parte terza — Politiche e azioni interne dell’Unione — Titolo III — Agricoltura e pesca — Articolo 40 (ex articolo 34 del TCE) (GU C 202 del 7.6.2016, pag. 63).

DOCUMENTI CORRELATI

Libro bianco sul futuro dell’Europa — Riflessioni e scenari per l’UE a 27 verso il 2025 COM(2017) 2025 final dell’1.3.2017.

Documento di riflessione sul futuro delle finanze dell’UE COM(2017) 358 final, del 28.6.2017.

Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 487).

Regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune e che abroga i regolamenti (CEE) del Consiglio n. 352/78, (CE) n. 165/94, (CE) n. 2799/98, (CE) n. 814/2000, (CE) n. 1290/2005 e (CE) n. 485/2008 (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 549).

Si veda la versione consolidata.

Regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante norme sui pagamenti diretti agli agricoltori nell’ambito dei regimi di sostegno previsti nel quadro della politica agricola comune e che abroga il regolamento (CE) n. 637/2008 del Consiglio e il regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 608).

Si veda la versione consolidata.

Regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 671).

Si veda la versione consolidata.

Ultimo aggiornamento: 14.03.2018

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