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Strategia per una migliore demolizione delle navi

La Commissione adotta una strategia comunitaria volta a rendere le pratiche di demolizione delle navi in disuso più sicure per i lavoratori e per l’ambiente. Benché l’Unione europea abbia recepito nel diritto comunitario la convenzione di Basilea sulle spedizioni di rifiuti pericolosi e la sua modifica sul divieto alle esportazioni di questo tipo di rifiuti ai paesi non appartenenti all’OCSE, la situazione non è ancora soddisfacente.

Innumerevoli navi europee in disuso finiscono sulle spiagge dell’Asia meridionale per essere demolite. L’assenza di misure di protezione dell’ambiente e di sicurezza porta a un tasso elevato di incidenti, a rischi sanitari e a un inquinamento di vasta portata che interessa ampie distese del litorale. La strategia proposta per migliorare le pratiche di demolizione delle navi comprende azioni volte a contribuire all’attuazione degli elementi chiave di una convenzione internazionale di recente adozione sul riciclaggio delle navi. Prevede altresì misure destinate a incoraggiare gli interventi volontari da parte del settore dei trasporti marittimi e una migliore applicazione dell’attuale normativa comunitaria sulle spedizioni di rifiuti.

ATTO

Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, del 19 novembre 2008, intitolata «Strategia dell’Unione europea per una migliore demolizione delle navi» [COM(2008) 767 def. – Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

SINTESI

La strategia dell’Unione europea (UE) fa seguito al Libro verde del 2007 per una migliore demolizione delle navi. La presente strategia deve garantire che le navi con un forte legame con l’UE (in termini di bandiera o di proprietà) siano smantellate solo in impianti sicuri e compatibili con l’ambiente, conformemente alla convenzione di Hong Kong concepita dall’Organizzazione marittima internazionale (IMO) e adottata il 19 maggio 2009.

Tale strategia è conforme al regolamento (CE) n. 1013/2006 sulle spedizioni di rifiuti che recepisce la convenzione di Basilea. Essa mira quindi a vietare l’esportazione di navi in disuso pericolose dall’UE ai paesi in via di sviluppo e a proteggere la salute dell’uomo e l’ambiente durante le operazioni di demolizione, senza creare oneri economici superflui.

Elementi chiave della strategia proposta dalla Commissione

La strategia dell’UE propone una serie di misure volte a migliorare tempestivamente le condizioni di demolizione delle navi, in particolare durante il periodo transitorio che precede l’entrata in vigore della nuova convenzione dell’IMO. Sono previste in particolare le misure seguenti:

  • avviare i preparativi per introdurre misure sugli elementi chiave della futura convenzione dell’IMO, in particolare in relazione ai controlli, ai certificati e all’inventario dei materiali pericolosi a bordo delle navi;
  • promuovere interventi del comparto industriale, su base volontaria, mediante varie misure, quali l’istituzione di un riconoscimento per le attività esemplari di riciclaggio «verde», la pubblicazione di linee guida e la redazione di una lista di impianti di demolizione navale «ecologici»;
  • fornire assistenza tecnica e sostegno ai paesi in via di sviluppo per programmi di formazione nel settore della sicurezza e dello sviluppo di infrastrutture di base per la tutela dell’ambiente e della salute;
  • migliorare l’applicazione delle norme attuali in materia di spedizioni di rifiuti intensificando i controlli nei porti europei, rafforzando la cooperazione e lo scambio di informazioni fra le autorità europee, e preparando una lista delle navi da rottamare.

La strategia propone inoltre una valutazione di fattibilità da parte della Commissione delle seguenti misure:

  • sviluppare un sistema di audit e di certificazione degli impianti di riciclaggio delle navi a livello mondiale e valutare come le navi dell’UE possano essere incoraggiate a utilizzare tale sistema;
  • far sì che le navi da guerra e altre imbarcazioni di Stato, escluse dal campo d’applicazione della convenzione, siano soggette a norme comunitarie destinate ad assicurare una loro demolizione «pulita»;
  • istituire un sistema di finanziamento internazionale obbligatorio per la demolizione «pulita» delle navi.

Contesto

L’elaborazione di una strategia dell’UE per pratiche di demolizione delle navi compatibili con l’ambiente è uno degli elementi del piano d’azione della Commissione per una politica marittima integrata dell’Unione europea.

La presente comunicazione ha l’obiettivo di promuovere il dibattito e aprire la strada alla proposta legislativa che comincerà il suo iter dall’adozione della convenzione di Hong Kong del maggio 2009.

Ultima modifica: 05.05.2009

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