PARERE
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Comitato economico e sociale europeo
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Strategia dell'UE sui fertilizzanti
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Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni
Garantire la disponibilità e l'accessibilità economica dei concimi
[COM(2022) 590 final]
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NAT/888
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Relatore: Arnold PUECH d'ALISSAC
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Consultazione
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Commissione europea, 09/12/2022
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Base giuridica
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Articolo 304 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea
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Sezione competente
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Agricoltura, sviluppo rurale e ambiente
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Adozione in sezione
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09/03/2023
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Adozione in sessione plenaria
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23/03/2023
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Sessione plenaria n.
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577
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Esito della votazione
(favorevoli/contrari/astenuti)
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170/3/4
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1.Conclusioni e raccomandazioni
1.1Il CESE accoglie con favore la comunicazione della Commissione intitolata Garantire la disponibilità e l'accessibilità economica dei concimi, dato che la crisi mondiale dei concimi, che è cominciata all'inizio del 2021 e si è aggravata a seguito della guerra in Ucraina, è particolarmente acuta in Europa, dove gli agricoltori devono far fronte sia a prezzi record che a carenze di approvvigionamento. La situazione attuale costituisce una minaccia per l'agricoltura europea e per la sicurezza alimentare globale.
1.2Il CESE sottolinea che per limitare l'impatto della crisi dei concimi è necessario intraprendere azioni di emergenza di natura interna. Oltre alla possibilità di sostenere direttamente i produttori di azoto e gli agricoltori più colpiti ricorrendo agli aiuti di Stato (una soluzione che deve tener conto dei vincoli di bilancio, comporta rischi di distorsioni della concorrenza e dovrebbe essere soggetta a condizionalità), il CESE ritiene che sia necessario adottare delle misure correttive per migliorare il funzionamento del mercato europeo dei concimi, dato che probabilmente avranno un impatto maggiore sugli agricoltori e saranno più efficaci in termini di costi per i contribuenti.
1.3Per far fronte sia al problema dell'approvvigionamento dei concimi che a quello dei loro prezzi facilitando le importazioni e la concorrenza interna, il CESE raccomanda di adottare misure che includano la sospensione dei dazi all'importazione su tutti i concimi, l'agevolazione della logistica legata a tali prodotti e determinati elementi di flessibilità normativa.
1.4Il CESE ritiene inoltre che siano necessarie misure a medio termine per limitare la dipendenza dell'Unione dai concimi minerali importati e ridurre l'impronta ambientale della fertilizzazione delle colture. Tali misure dovrebbero prefiggersi di limitare l'uso dei concimi rafforzando l'efficienza dei nutrienti vegetali, sostituendo in parte i concimi sintetici con stallatico riciclato e altri rifiuti, e migliorando l'autosufficienza dell'Europa in materia di produzione di concimi, in una prospettiva di trasformazione agroecologica dell'agricoltura.
1.5Il CESE accoglie con favore l'annuncio dell'istituzione, prevista per il 2023, di un osservatorio del mercato dei fertilizzanti, considerato che è essenziale aumentare il livello di trasparenza sul mercato europeo dei fertilizzanti attraverso la pubblicazione periodica di prezzi rappresentativi sul mercato interno e l'elaborazione di statistiche pubbliche sulla produzione e sull'uso dei fertilizzanti.
1.6Il CESE invita inoltre a prendere in considerazione, nell'adottare nuove misure, gli aspetti sociali concernenti gli agricoltori (che risentono fortemente dei prezzi dei concimi), i consumatori di prodotti alimentari (che devono far fronte all'inflazione dei prezzi di tali prodotti) e i lavoratori del settore.
1.7Sul piano internazionale, il CESE esorta l'Unione europea a intensificare le azioni volte a contrastare l'insicurezza alimentare nel mondo, promuovendo tra l'altro la trasparenza, la disponibilità e l'uso efficace dei concimi. È necessario facilitare il commercio mondiale di concimi mantenendo aperti i mercati, evitando restrizioni e divieti all'esportazione, aumentando la produzione di concimi in Europa e ampliando gli itinerari logistici.
2.Introduzione e contesto
2.1I concimi sono composti da tre nutrienti fondamentali che favoriscono la crescita delle piante: azoto (N), fosforo (P) e potassio (K).
2.2I concimi sono un fattore di produzione fondamentale per la maggior parte della produzione agricola attuale. La loro disponibilità e accessibilità economica sono essenziali per la sicurezza alimentare. Dall'inizio del 2021 è in corso una crisi mondiale dei concimi minerali, inizialmente dovuta a un aumento della domanda a seguito della ripresa dalla pandemia di COVID-19 e successivamente aggravata, con l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, dalle restrizioni dell'offerta proveniente da Russia, Bielorussia e Ucraina, tre importanti fornitori mondiali di concimi.
2.3La crisi dei concimi è stata particolarmente acuta in Europa visto che (i) l'UE è un grande importatore netto di concimi; (ii) il mercato dei concimi dell'Unione per l'azoto e il fosforo è protetto da dazi all'importazione che fanno salire i prezzi del mercato interno al di sopra dei prezzi mondiali; (iii) le importazioni europee di concimi dalla Russia, dalla Bielorussia e dall'Ucraina, che in precedenza rappresentavano il 43 % del totale, sono notevolmente diminuite dal marzo 2022, nonostante la politica ufficiale dell'UE non imponga alcun divieto alle importazioni di prodotti alimentari e concimi dalla Russia.
2.4Sul mercato interno i prezzi dei concimi hanno raggiunto livelli record (nel novembre 2022 i prezzi dell'azoto minerale erano triplicati rispetto al gennaio 2021). Associata alla scarsità dell'offerta e ai ritardi negli acquisti, questa situazione ha determinato una significativa diminuzione dell'uso di concimi nell'UE per il raccolto 2022
e una possibile carenza in diversi Stati membri nella primavera del 2023, che avrà ripercussioni sul raccolto di quest'anno.
2.5Questa evoluzione si inserisce nel contesto del Green Deal europeo e della strategia "Dal produttore al consumatore"
, pubblicata dalla Commissione europea nel maggio 2020, che propone come obiettivi a livello dell'UE di "ridurre le perdite di nutrienti di almeno il 50 % garantendo nel contempo che non si verifichi un deterioramento della fertilità del suolo", e di ridurre l'uso "dei fertilizzanti di almeno il 20 % entro il 2030".
3.Osservazioni generali
3.1Il CESE sottolinea che dei concimi facilmente disponibili ed economicamente accessibili sono essenziali per la produzione agricola e la sicurezza alimentare sia in Europa che nel mondo. La penuria di concimi e i loro prezzi eccessivi determinano una riduzione delle rese delle colture, pregiudicano la produzione alimentare e contribuiscono all'inflazione dei prezzi dei prodotti alimentari a discapito dei cittadini europei e dell'umanità.
3.2L'attuale crisi dei mercati dei concimi costituisce una minaccia particolare per i paesi a basso reddito, che sono fortemente colpiti dall'insicurezza alimentare. Tale minaccia riguarda anche l'Europa, dove i gruppi vulnerabili hanno già difficoltà connesse all'accessibilità economica degli alimenti, e la crisi dei fertilizzanti può portare a una riduzione dei raccolti, con ripercussioni sulla sicurezza alimentare mondiale, essendo l'UE uno dei principali produttori ed esportatori di cereali.
3.3Secondo il CESE, la scarsità globale di concimi è dovuta non solo al prezzo elevato del gas naturale, ma anche a uno squilibrio tra domanda e offerta e ai limiti logistici. All'interno dell'Unione il fenomeno è ulteriormente aggravato dall'elevata dipendenza del continente dalle importazioni di concimi minerali, dai dazi all'importazione nell'UE e dalla guerra in Ucraina.
Azioni di emergenza di natura interna
3.4Nonostante i prezzi elevati dei concimi, sembra che la competitività di costo di diversi produttori europei di concimi azotati sia stata influenzata dal prezzo estremamente elevato del gas naturale in Europa, che era pari a sette volte quello praticato negli Stati Uniti, mentre nel 2021 era pari a solo il triplo. Oltre all'accesso prioritario al gas naturale in caso di razionamento, può essere utile prevedere, valutando caso per caso, un sostegno specifico all'industria europea dell'azoto, con l'obiettivo di sfruttare al massimo le capacità di produzione esistenti, come stabilito dalla versione modificata del quadro temporaneo di crisi per gli aiuti di Stato dell'UE. A tale riguardo, è necessaria una condizionalità economica e sociale per evitare effetti inerziali, in quanto alcuni produttori di concimi hanno visto aumentare i loro profitti a seguito della crisi dei fertilizzanti.
3.5Gli utilizzatori di concimi, in particolare i coltivatori di seminativi e gli agricoltori specializzati in colture miste e allevamento, che rappresentano il 62 % delle spese dell'UE per i concimi e il 69 % del suo consumo di azoto, sono stati duramente colpiti dalla crisi attuale. Essi devono far fronte a carenze di liquidità per l'acquisto di concimi prima del raccolto, nonché a una compressione dei margini di profitto, in quanto l'aumento dei prezzi dei prodotti agricoli potrebbe non compensare l'effetto dell'aumento dei prezzi dei concimi e di altri fattori di produzione agricoli. Un sostegno mirato agli utilizzatori di concimi può pertanto contribuire ad affrontare la crisi, come stabilito dalla versione modificata del quadro temporaneo di crisi per gli aiuti di Stato dell'UE.
3.6Tuttavia, il finanziamento di tale sostegno mediante il ricorso alla riserva agricola dell'UE, che ammonta a 450 milioni di EUR per l'esercizio finanziario 2023, comporta notevoli limiti di bilancio e significative priorità concorrenti. Non è un'opzione adeguata nemmeno la scelta di finanziare tali misure mediante i piani strategici nazionali della PAC, in quanto questi ultimi sono appena stati approvati e richiederebbero tempi lunghi per essere modificati. L'opzione alternativa di un ricorso agli aiuti di Stato solleva sia la questione dei vincoli di bilancio nazionali sia il rischio di significative distorsioni della concorrenza tra agricoltori di diversi Stati membri. Ciò è dimostrato dal fatto che, finora, solo tre Stati membri hanno posto in atto regimi di aiuto per l'acquisto di fertilizzanti da parte degli agricoltori, per un bilancio totale di 855 milioni di EUR.
3.7Il CESE ritiene pertanto che delle misure correttive volte a migliorare il funzionamento del mercato dei concimi dell'UE siano più opportune e più efficienti sotto il profilo dei costi per i contribuenti. Tali misure temporanee di emergenza dovrebbero applicarsi sia all'approvvigionamento che ai prezzi dei concimi in Europa, facilitando le importazioni e la concorrenza. Alcune imprese del settore dei fertilizzanti stanno aumentando enormemente i profitti: se vogliamo che utilizzino tali risorse per investire in fabbriche europee e accrescano il nostro grado di autonomia, che è il prezzo della nostra indipendenza, dobbiamo trasmettere un messaggio positivo e strategico in favore di questa industria.
3.8A seguito della proposta della Commissione europea del 17 luglio 2022, il regolamento (UE) 2022/2465 del Consiglio, del 12 dicembre 2022, prevede una sospensione temporanea dei dazi all'importazione di urea e ammoniaca (ad eccezione dei prodotti provenienti da Russia e Bielorussia). Il CESE accoglie con favore questa decisione, considerando che, oltre ai partner che già beneficiano di accordi di libero scambio con l'Unione (come i paesi nordafricani), anche altre importanti fonti di approvvigionamento (come gli Stati Uniti e i paesi dell'Asia centrale e del Golfo arabo) dovrebbero risentire positivamente di tale misura. Tuttavia, il regolamento è entrato in vigore troppo tardi per dare i risultati auspicati nella stagione 2022/2023, poiché la maggior parte delle importazioni di urea sono state consegnate o ordinate quando i prezzi erano alle stelle, e il Consiglio ha limitato l'applicazione della sospensione a un periodo di sei mesi invece dei due anni inizialmente previsti. Il CESE raccomanda alla Commissione e al Consiglio di prorogare la validità del regolamento alla prossima stagione e di estenderlo a tutti i concimi a base di azoto e fosforo, in quanto ciò promuoverebbe la disponibilità grazie alla diversificazione dell'offerta e ridurrebbe i prezzi interni dei concimi nell'Unione.
3.9È inoltre necessario adottare con urgenza altre misure per gestire il funzionamento del mercato europeo dei concimi minerali sul piano della logistica e della regolamentazione. Si dovrebbe in particolare i) incentivare gli agricoltori e i distributori di concimi a effettuare acquisti anticipati e a gestire i rischi legati ai prezzi; ii) facilitare la logistica delle importazioni nei porti per le navi adibite al trasporto di concimi e il trasporto interno su strada; iii) unificare le interpretazioni nazionali relative ai fornitori di fertilizzanti per quanto riguarda le sanzioni nei confronti della Russia; iv) autorizzare flessibilità temporanee nei regolamenti dell'UE, tra cui il regolamento REACH, la legislazione relativa ai trasporti e il regolamento sui concimi.
3.10La Commissione europea, a seguito delle proposte tecniche formulate dal suo Centro comune di ricerca, dovrebbe proporre in tempi brevi delle misure legislative che consentano l'uso sicuro dello stallatico trasformato al di sopra della soglia stabilita per le zone vulnerabili ai nitrati dalla direttiva sui nitrati (RENURE - REcovered Nitrogen from manURE, azoto recuperato dal letame), permettendo un livello maggiore di sostituzione dei fertilizzanti sintetici. In attesa di questa nuova soglia, il CESE raccomanda che venga riconosciuta per tutti gli agricoltori dell'UE l'attuale soglia massima di 170 kg di azoto organico per ettaro per anno.
Azioni nazionali a medio termine
3.11Come indicato nella sua relazione di previsione strategica 2022, il CESE raccomanda di ridurre la dipendenza dell'UE dalle importazioni di mangimi, fertilizzanti e altri fattori di produzione, e propone una definizione di autonomia strategica aperta applicata ai sistemi alimentari, basata sulla produzione alimentare, sulla forza lavoro e sul commercio equo, con l'obiettivo generale di garantire la sicurezza alimentare per tutti i cittadini dell'UE attraverso un approvvigionamento alimentare sano, sostenibile, resiliente ed equo.
3.12In materia di fertilizzanti, il CESE è del parere che, se da un lato le azioni di emergenza dovrebbero essere intraprese immediatamente, dall'altro dovrebbero essere attuate anche misure a più lungo termine per ottimizzare la dipendenza dell'agricoltura europea dai concimi minerali importati, riducendo nel contempo l'impronta ambientale della fertilizzazione delle colture in Europa. Tali misure dovrebbero prefiggersi di i) ottimizzare l'uso complessivo di concimi attraverso una maggiore efficienza dei nutrienti vegetali, con una conseguente riduzione delle perdite; ii) sostituire parzialmente i concimi sintetici grazie a un maggiore ricorso allo stallatico riciclato e ad altri rifiuti della catena alimentare; iii) migliorare l'autosufficienza dell'Europa in materia di produzione di concimi. Il CESE sottolinea che l'agricoltura è in fase di transizione e continuerà a migliorare, con l'agroecologia e l'agricoltura di conservazione.
3.13È necessario migliorare l'efficienza dei nutrienti per le piante al fine di ridurre il consumo di concimi e le perdite di nutrienti nell'acqua e nell'aria. Ciò dovrebbe consentire di ridurre l'uso di concimi senza incidere sul volume di produzione. Per conseguire questo obiettivo è possibile migliorare le pratiche di concimazione, optando, ad esempio, per le colture di copertura, selezionando i concimi (favorendo i concimi azotati come quelli a base di nitrati e l'uso di inibitori dell'ureasi e della nitrificazione), utilizzando i biostimolanti e promuovendo l'agricoltura di precisione che consente un'applicazione ottimizzata (applicazione dilazionata, calcolo dei bilanci, analisi del suolo e delle piante, sensori per le piante, strumenti di supporto alle decisioni).
3.14Anche la selezione vegetale costituisce un elemento fondamentale per l'efficienza dei nutrienti, dato che le varietà migliorate sono in grado di assorbire meno nutrienti, in particolare l'azoto, senza ridurre i raccolti. A tale riguardo, il CESE ritiene che occorra sviluppare tecnologie e sementi innovative per poter sempre fornire soluzioni agli agricoltori che devono far fronte a restrizioni agli strumenti esistenti.
3.15Dal 2021-2022 gli agricoltori hanno iniziato spontaneamente a sostituire le colture che richiedono nutrienti come i cereali, la colza e la barbabietola da zucchero con piante con un minor fabbisogno di nutrienti, come il girasole e le leguminose. Tuttavia, questa pratica dovrebbe essere esaminata con prudenza in un quadro di politica pubblica poiché, date le rese di materia secca e i contributi proteici per ettaro di queste colture, essa potrebbe perturbare i mercati agricoli e compromettere la sicurezza alimentare.
3.16La sostituzione parziale dei concimi minerali con fertilizzanti organici a base di letame e altri rifiuti organici figura anch'essa tra i principali obiettivi a medio termine dell'Unione. Ciò offrirà benefici ai suoli (contenuto organico più elevato) e al clima (minori emissioni derivanti dalla produzione di fertilizzanti azotati sintetici) e ridurrà la dipendenza dalle importazioni. Il potenziale del letame non dovrebbe tuttavia essere sovrastimato, dato che esso viene già in gran parte riciclato e le risorse disponibili sono geograficamente limitate (alle regioni con eccedenze strutturali di letame) e soggette a notevoli costi di mobilitazione, trasformazione e trasporto. In generale, i nutrienti provenienti dai rifiuti umani non sono depositati sui suoli agricoli, pur rappresentando un potenziale di 2 milioni di tonnellate di azoto. La Commissione europea dovrebbe inoltre incoraggiare l'elaborazione di tecniche per il recupero dei nutrienti dalle alghe e dai fanghi di depurazione e la loro applicazione sicura nell'agricoltura.
3.17Per quanto riguarda i concimi azotati, la promozione di modalità alternative di produzione dell'ammoniaca, che non richiedano energie fossili, costituisce un obiettivo a lungo termine estremamente importante, in quanto ridurrebbe la dipendenza dell'Unione dal gas come pure la sua impronta di carbonio. La produzione di idrogeno rinnovabile mediante l'elettrolisi dell'acqua (realizzata a sua volta grazie all'energia elettrica rinnovabile) è in una fase industriale pilota, mentre la metanazione dei sottoprodotti agricoli e dei rifiuti organici può produrre sia biometano per la produzione di ammoniaca sia un digestato utilizzabile come concime organico. Tuttavia, nonostante il prezzo di mercato attualmente elevato dell'ammoniaca prodotta ricorrendo a combustibili fossili, le alternative rinnovabili sono ben lungi dall'essere competitive e richiederanno tempo, maturità tecnologica e, molto probabilmente, sovvenzioni pubbliche significative prima di raggiungere la fase industriale.
3.18Il CESE accoglie con favore l'annuncio della creazione di un nuovo osservatorio dei mercati dei concimi, che sarà istituito nel 2023, e l'organizzazione di consultazioni periodiche con i portatori di interessi nell'ambito del gruppo di esperti del meccanismo europeo di preparazione e risposta alle crisi della sicurezza dell'approvvigionamento alimentare (EFSCM). Il CESE ritiene inoltre che sia possibile garantire un elevato livello di trasparenza del mercato dei concimi dell'UE solo mediante la pubblicazione periodica di prezzi rappresentativi sul mercato interno per una gamma di concimi a base di azoto, fosforo e potassio, e mediante l'elaborazione di statistiche pubbliche sul consumo di concimi.
Aspetti sociali
3.19Il CESE ritiene che la comunicazione non tenga sufficientemente conto degli aspetti sociali legati alla disponibilità e all'accessibilità economica dei fertilizzanti. In effetti, gli agricoltori (in particolare i piccoli coltivatori agricoli) devono pagare un prezzo più elevato per i concimi che potrebbe non essere compensato al momento del raccolto, dato che l'acquisto dei concimi e la vendita dei prodotti sono disaccoppiati. Inoltre, l'aumento del prezzo dei concimi è in parte responsabile dell'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, che colpisce più in particolare le famiglie più povere. Infine, le condizioni di lavoro dei dipendenti dell'industria europea dei fertilizzanti risentono anch'esse delle perdite di competitività, dei fermi di produzione e dell'elevato livello di incertezza cui deve far fronte il settore all'interno dell'Unione.
Garantire la disponibilità e l'accessibilità economica dei concimi nel mondo
3.20Il CESE sostiene gli sforzi compiuti dalla Commissione europea, dagli Stati membri, dalle istituzioni finanziarie europee, dai paesi del G20, dalle agenzie delle Nazioni Unite e dalle istituzioni finanziarie internazionali per combattere l'insicurezza alimentare nel mondo e, in particolare, per promuovere i mercati dei concimi dotati di una sana concorrenza e trasparenza, la disponibilità di concimi e il loro utilizzo efficace.
3.21La trasparenza del mercato mondiale dei concimi riveste un'importanza particolare. Il CESE incoraggia il sistema di informazione sui mercati agricoli (AMIS) del G20 a migliorare la rappresentatività della sua banca dati dei prezzi dei concimi, che attualmente si limita a quattro prodotti e località.
3.22La FAO e l'OMC hanno recentemente lanciato l'allarme sostenendo
che è probabile che la carenza di concimi a livello mondiale persisterà nel 2023, minacciando la produzione agricola e la sicurezza alimentare, in particolar modo in Africa. È necessario facilitare senza indugio il commercio mondiale di concimi mantenendo aperti i mercati, evitando restrizioni e divieti all'esportazione, aumentando la produzione di fertilizzanti, ampliando gli itinerari logistici e massimizzando l'efficienza dei concimi. Il CESE accoglie con favore le iniziative internazionali al riguardo, tra cui il gruppo delle Nazioni Unite di risposta alla crisi mondiale (ONU), l'Alleanza globale per la sicurezza alimentare (G7), l'iniziativa FARM (UE, G7, Unione africana) e la Global Fertilizer Challenge (Sfida mondiale dei concimi) (USA, UE).
3.23In alcuni paesi a basso reddito gli elevati prezzi all'importazione dei prodotti alimentari e dei concimi e le perturbazioni delle catene di approvvigionamento contribuiscono al fabbisogno urgente della bilancia dei pagamenti. L'Unione europea dovrebbe intensificare gli sforzi per far fronte a questo problema, intervenendo sia sul piano bilaterale (strumento per la sicurezza alimentare e la resilienza) che attraverso iniziative multilaterali, quali il Fondo fiduciario dell'FMI per la riduzione della povertà e la crescita (PRGT) e lo sportello di finanziamento in risposta agli shock alimentari.
Bruxelles, 23 marzo 2023
Christa SCHWENG
Presidente del Comitato economico e sociale europeo
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