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Document JOL_2009_255_R_0001_01

2009/628/CE,Euratom: Decisione del Parlamento europeo, del 23 aprile 2009 , sul discarico relativo all’esecuzione del bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2007, sezione I — Parlamento europeo
Risoluzione del Parlamento europeo del 23 aprile 2009 recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l’esecuzione del bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2007, sezione I – Parlamento europeo

GU L 255 del 26.9.2009, p. 1–17 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

26.9.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 255/1


DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

del 23 aprile 2009

sul discarico relativo all’esecuzione del bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2007, sezione I — Parlamento europeo

(2009/628/CE, Euratom)

IL PARLAMENTO EUROPEO,

visto il bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2007 (1),

visti i conti annuali definitivi delle Comunità europee relativi all’esercizio 2007 — Volume I (SEC(2008) 2359 — C6-0416/2008) (2),

vista la relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio per l’esercizio 2007 — Sezione I — Parlamento europeo (3),

vista la relazione annuale del revisore interno per il 2007,

vista la relazione annuale della Corte dei conti sull’esecuzione del bilancio per l’esercizio 2007, accompagnata dalle risposte delle istituzioni controllate (4),

vista la dichiarazione attestante l’affidabilità dei conti e la legittimità e regolarità delle relative operazioni, presentata dalla Corte dei conti a norma dell’articolo 248 del trattato CE (5),

visti gli articoli 272, paragrafo 10, e 275 del trattato CE e l’articolo 179 bis del trattato Euratom,

visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (6), e in particolare gli articoli 145, 146 e 147,

visto l’articolo 13 delle norme interne relative all’esecuzione del bilancio del Parlamento europeo (7),

visto l’articolo 147, paragrafo 1, del regolamento finanziario, a norma del quale tutte le istituzioni sono tenute ad adottare ogni misura utile per dar seguito alle osservazioni che accompagnano la decisione di discarico del Parlamento europeo,

vista la sua risoluzione del 15 marzo 2006 sugli orientamenti relativi alla procedura di bilancio 2007 — Sezioni II, IV, V, VI, VII, VIII (A) e VIII (B) e sul progetto preliminare di stato di previsione del Parlamento europeo (Sezione I) per la procedura di bilancio 2007 (8),

visti l’articolo 71, l’articolo 74, paragrafo 3, e l’allegato V del suo regolamento,

visti la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A6-0184/2009),

A.

considerando che l’audit della Corte dei conti indica, per le spese amministrative del 2007, che tutte le istituzioni hanno utilizzato in maniera soddisfacente i sistemi di supervisione e controllo prescritti dal regolamento finanziario e che le operazioni esaminate sono risultate esenti da errori rilevanti (9),

B.

considerando che in data 3 giugno 2008 il segretario generale ha attestato con ragionevole certezza che il bilancio del Parlamento era stato eseguito in conformità dei principi di sana gestione finanziaria e che il quadro di controllo instaurato forniva le garanzie necessarie quanto alla legittimità e alla regolarità delle operazioni sottostanti,

1.

concede il discarico al suo presidente per l’esecuzione del bilancio del Parlamento europeo per l’esercizio 2007;

2.

esprime le proprie osservazioni nella risoluzione in appresso;

3.

incarica il suo presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante al Consiglio, alla Commissione, alla Corte di giustizia, alla Corte dei conti, al mediatore europeo e al garante europeo della protezione dei dati, e di provvedere alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (serie L).

Il presidente

Hans-Gert PÖTTERING

Il segretario generale

Klaus WELLE


(1)  GU L 77 del 16.3.2007.

(2)  GU C 287 del 10.11.2008, pag. 1.

(3)  GU C 148 del 13.6.2008, pag. 1.

(4)  GU C 286 del 10.11.2008, pag. 1.

(5)  GU C 287 del 10.11.2008, pag. 111.

(6)  GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.

(7)  PE 349.540/Bur/ann/fin.

(8)  GU C 291 E del 30.11.2006, pag. 311.

(9)  GU C 286 del 10.11.2008, punto 11.6.


RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

del 23 aprile 2009

recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l’esecuzione del bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2007, sezione I – Parlamento europeo

IL PARLAMENTO EUROPEO,

visto il bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2007 (1),

visti i conti annuali definitivi delle Comunità europee relativi all’esercizio 2007 — Volume I (SEC(2008) 2359 — C6-0416/2008) (2),

vista la relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio per l’esercizio 2007 — Sezione I — Parlamento europeo (3),

vista la relazione annuale del revisore interno per il 2007,

vista la relazione annuale della Corte dei conti sull’esecuzione del bilancio per l’esercizio 2007, accompagnata dalle risposte delle istituzioni controllate (4),

vista la dichiarazione attestante l’affidabilità dei conti e la legittimità e regolarità delle relative operazioni, presentata dalla Corte dei conti a norma dell’articolo 248 del trattato CE (5),

visti gli articoli 272, paragrafo 10, e 275 del trattato CE e l’articolo 179 bis del trattato Euratom,

visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (6), e in particolare gli articoli 145, 146 e 147,

visto l’articolo 13 delle norme interne relative all’esecuzione del bilancio del Parlamento europeo (7),

visto l’articolo 147, paragrafo 1, del regolamento finanziario, a norma del quale tutte le istituzioni sono tenute ad adottare ogni misura utile per dar seguito alle osservazioni che accompagnano la decisione di discarico del Parlamento europeo,

vista la sua risoluzione del 15 marzo 2006 sugli orientamenti relativi alla procedura di bilancio 2007 — Sezioni II, IV, V, VI, VII, VIII (A) e VIII (B) e sul progetto preliminare di stato di previsione del Parlamento europeo (Sezione I) per la procedura di bilancio 2007 (8),

visti l’articolo 71, l’articolo 74, paragrafo 3, e l’allegato V del suo regolamento,

visti la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A6-0184/2009),

A.

considerando che l’audit della Corte dei conti indica, per le spese amministrative del 2007, che tutte le istituzioni hanno utilizzato in maniera soddisfacente i sistemi di supervisione e controllo prescritti dal regolamento finanziario e che le operazioni esaminate sono risultate esenti da errori rilevanti (9),

B.

considerando che in data 3 giugno 2008 il segretario generale ha attestato con ragionevole certezza che il bilancio del Parlamento era stato eseguito in conformità dei principi di sana gestione finanziaria e che il quadro di controllo instaurato forniva le garanzie necessarie quanto alla legittimità e alla regolarità delle operazioni sottostanti,

Importanti cambiamenti nella gestione finanziaria del Parlamento durante la legislatura 2004-2009

1.

rammenta che il presente discarico è l’ultimo della legislatura 2004-2009, durante la quale sono stati apportati un elevato numero di cambiamenti alla gestione finanziaria dell’Unione europea in generale e del Parlamento in particolare;

2.

rammenta che durante la legislatura il nuovo regolamento finanziario è entrato pienamente in vigore per essere nuovamente modificato nel 2008, con importanti novità in fatto di gestione finanziaria, in particolare un rafforzamento delle norme sugli appalti e il miglioramento strutturale del circuito di controllo delle procedure finanziarie, che ha accresciuto la responsabilità degli ordinatori e decentrato il controllo finanziario; nota che tali novità, che hanno comportato l’assunzione di personale qualificato e maggiori oneri amministrativi, sono state giudicate dalle direzioni generali del Parlamento efficaci ai fini del miglioramento della sana gestione finanziaria;

3.

nota peraltro che il regolamento finanziario potrebbe necessitare di una revisione ancora più profonda, giacché determinate procedure si sono rivelate troppo macchinose per i servizi del Parlamento; si rammarica che tale situazione abbia determinato un aumento del numero di deroghe (elencate negli allegati alle relazioni annuali di attività);

4.

rammenta che il nuovo regolamento finanziario, che richiede un notevole aumento del personale specializzato, è entrato in vigore contestualmente al nuovo statuto del personale e al nuovo regime applicabile agli altri agenti (10), ponendo una serie di vincoli all’amministrazione del Parlamento;

5.

rammenta che nel 2004 hanno aderito all’Unione europea 10 nuovi Stati cui si sono aggiunti nel 2007 la Bulgaria e la Romania, e che questo è stato il motivo principale per portare il numero dei membri del personale da 4 662 al 1o gennaio 2004 (tutte le categorie) a 6 101 al 31 dicembre 2008; saluta pertanto gli sforzi dell’amministrazione del Parlamento che è riuscita a gestire rapidamente questo notevole aumento; nota anche che quasi tutti i posti supplementari sono connessi all’impatto dell’allargamento, per cui l’incremento netto del personale non legato all’allargamento è di appena l’1,2 %;

6.

nota che nel 2007, il 99,9 % dei pagamenti a titolo dell’indennità di assistenza parlamentare sono risultati in regola e che l’aumento di questo risultato percentuale è attribuibile alle migliorate procedure adottate dall’Ufficio di presidenza in materia di documentazione come pure ai notevoli sforzi profusi dall’amministrazione e alla crescente sensibilità mostrata dai deputati in tale ambito;

7.

sottolinea il fatto che per la prima volta dall’istituzione del Parlamento, gli Stati membri hanno dato il loro accordo a uno statuto europeo per i suoi deputati; lo statuto instaurerà parità di condizioni retributive e assicurative per tutti i deputati ed eliminerà le notevoli differenze fra le retribuzioni nazionali introducendo un sistema trasparente per tutti i tipi di indennità e di emolumenti;

8.

rammenta che l’approvazione dello statuto degli assistenti era una delle priorità enunciate nella risoluzione sugli orientamenti di bilancio per il 2007; saluta al riguardo l’approvazione il 19 dicembre 2008 da parte del Consiglio della proposta della Commissione [COM(2008) 786] come modificata dal Parlamento (11); la sua entrata in vigore nel luglio 2009 dovrebbe accrescere notevolmente la trasparenza di utilizzo di questi fondi e garantire la piena tutela occupazionale e previdenziale degli assistenti;

Relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio (12)

9.

nota che nel 2007 il Parlamento ha registrato entrate pari a 144 449 007 EUR (2006: 126 126 604 EUR);

Conti definitivi 2007 (in EUR)

10.

prende atto delle cifre con cui sono stati chiusi i conti del Parlamento europeo per l’esercizio 2007, vale a dire:

a)   Stanziamenti disponibili

Stanziamenti per il 2007:

1 397 460 174

Riporti non automatici dall’esercizio 2006:

4 817 000

Riporti automatici dall’esercizio 2006:

188 746 822,24

Stanziamenti corrispondenti a entrate con destinazione specifica per il 2007:

42 522 400,66

Riporti dall’esercizio 2006 corrispondenti a entrate con destinazione specifica:

34 640 774,58

Totale:

1 668 187 171,48

b)   Utilizzo degli stanziamenti nell’esercizio 2007

Impegni:

1 594 372 252,26

Pagamenti effettuati:

1 329 131 440,46

Pagamenti pendenti e stanziamenti non impegnati provenienti da entrate con destinazione specifica:

263 564 514,64

Stanziamenti riportati compresi quelli provenienti da entrate con destinazione specifica

263 564 514,64

Stanziamenti annullati:

31 691 180,38

c)   Entrate

riscosse nel 2007:

144 449 007,32

d)

Totale bilancio al 31 dicembre 2007

1 788 830 683

11.

nota che gli stanziamenti autorizzati nel bilancio iniziale del Parlamento per il 2007 ammontavano a 1 397 460 174 EUR, corrispondenti a un aumento del 6 % rispetto al bilancio 2006 (1 321 600 000 EUR), e che nel 2007 non è stato presentato un bilancio rettificativo;

12.

rileva che anziché rimborsare le somme inutilizzate agli Stati membri il Parlamento ha deciso — come negli anni precedenti — di procedere a fine anno a uno storno «di recupero» da varie linee di bilancio, per un importo di 25 000 000 EUR (2006: 37 246 425 EUR) destinato all’acquisto a Vienna di un palazzo che ospiterà Parlamento e Commissione nella «Casa dell’Unione europea»; nota tuttavia che nella sua risoluzione del 24 aprile 2007 sul discarico per l’esercizio finanziario 2005 (13) il Parlamento aveva chiesto che a fini di chiarezza le spese per gli immobili fossero iscritte in bilancio anziché essere reperite tramite storni di recupero;

13.

saluta con favore il fatto che, come richiesto in precedenti risoluzioni sul discarico, la relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio sia divenuta per la gestione finanziaria del Parlamento una guida chiara e trasparente nel corso dell’esercizio cui si riferisce;

I conti del Parlamento

14.

nota che nella sua certificazione dei conti definitivi, il Contabile del Parlamento ha attestato con ragionevole certezza che i conti forniscono un’immagine veritiera e fedele, sotto ogni aspetto significativo, della situazione finanziaria del Parlamento; nota inoltre l’osservazione che non è stata portata alla sua attenzione alcuna questione sulla quale esprimere riserve;

15.

rammenta la decisione del suo presidente sull’adozione del bilancio per l’esercizio 2007;

16.

osserva che il risultato economico dell’esercizio 2007 ha dato un importo negativo di 209 985 279 EUR, che si spiega principalmente con un aumento delle passività di 256 095 000 EUR corrispondenti a una riserva per le pensioni primarie di determinate categorie di deputati, finanziata direttamente dal Parlamento in conformità dell’allegato III della regolamentazione riguardante le spese e le indennità dei deputati;

17.

invita il segretario generale a indicare quali saranno le probabili disposizioni per le pensioni dei deputati una volta entrato in vigore lo statuto dei deputati, e come quella riserva sarà trattata ai fini contabili nel bilancio del Parlamento;

18.

nota che gli allegati al bilancio valutano gli immobili di proprietà del Parlamento a 1 015 159 978 EUR al netto degli ammortamenti contro un costo totale di acquisto di 1 650 945 693 EUR; chiede che il segretario generale fornisca un prospetto comparativo indicante per ogni immobile di proprietà del Parlamento l’attuale valore di mercato e il costo di acquisto;

Dichiarazione di affidabilità del segretario generale

19.

saluta con favore la dichiarazione in data 3 giugno 2008 emanata dal segretario generale nella sua veste di ordinatore delegato principale concernente le relazioni annuali di attività dell’ordinatore per il 2007, in cui attesta con ragionevole certezza che il bilancio del Parlamento è stato eseguito in conformità dei principi di sana gestione finanziaria e che il quadro di controllo instaurato forniva le garanzie necessarie quanto alla legittimità e alla regolarità delle operazioni sottostanti;

20.

nota tuttavia la sua osservazione contenuta nella dichiarazione di affidabilità secondo cui il quadro normativo instaurato per le indennità parlamentari, incluse le spese per l’assistenza parlamentare, è divenuto talmente complesso da presentare gravi difficoltà di applicazione corretta, ciò che lo ha indotto a prendere l’iniziativa di introdurre un nuovo sistema che entrerà in vigore nel luglio 2009;

Relazioni di attività dei direttori generali

21.

constata con soddisfazione che tutti i direttori generali hanno potuto rilasciare una dichiarazione di affidabilità senza riserve per l’esecuzione del bilancio dei propri servizi nel 2007;

22.

è consapevole del fatto che le relazioni di attività sono strumenti interni di gestione il cui scopo primario è di dare al segretario generale un quadro chiaro del funzionamento dell’amministrazione, segnalando puntualmente eventuali debolezze;

23.

rileva che la relazione di attività di ogni direzione generale allega un elenco di eccezioni, che specifica le deroghe al regolamento finanziario e disposizioni subordinate; esprime preoccupazione per il fatto che il numero complessivo di tali deroghe superi di molto la media annuale dei visti negati anteriormente al 2003 a norma del regolamento finanziario pre-riforma, quando tutte le transazioni dovevano essere vistate dal controllore finanziario;

Relazione annuale della Corte dei conti per il 2007

24.

nota la conclusione della Corte dei conti secondo cui, per le spese amministrative del 2007, tutte le istituzioni hanno utilizzato in maniera soddisfacente i sistemi di supervisione e controllo prescritti dal regolamento finanziario e le operazioni esaminate sono risultate esenti da errori rilevanti;

25.

prende atto delle conclusioni riguardanti specificamente il Parlamento contenute nella relazione annuale della Corte dei conti per il 2007, e delle risposte del Parlamento, in merito ai fattori di moltiplicazione applicabili alle retribuzioni del personale dopo l’entrata in vigore del nuovo statuto del personale il 1o maggio 2004 e ai pagamenti effettuati nel 2007 a valere su stanziamenti riportati dal 2006 per l’acquisto di telecamere ad alta definizione da installare nell’edificio D5 nel 2008;

26.

prende atto inoltre della sezione della relazione annuale relativa al follow-up dato alle osservazioni delle precedenti relazioni riguardo a: rimborso forfetario dei costi di alloggio sostenuti dai funzionari in missione; documentazione a supporto dell’utilizzo dell’indennità di assistenza parlamentare, e, in relazione al regime pensionistico integrativo volontario, necessità di norme chiare che definiscano le obbligazioni e le responsabilità del Parlamento e dei beneficiari del regime in caso di deficit;

27.

prende atto delle risposte fornite dal Parlamento nella procedura in contraddittorio con la Corte dei conti;

Follow-up dato dal segretario generale all’ultima risoluzione di discarico

28.

plaude alle decisioni dell’Ufficio di presidenza del 10 marzo 2008, del 19 maggio 2008 e del 7 luglio 2008 relative alle misure di applicazione dello Statuto dei deputati e indennità di assistenza parlamentare, che rappresentano il seguito dato in maniera diretta alle raccomandazioni formulate in occasione del discarico 2006; plaude altresì all’impegno mostrato dal suo presidente per l’attuazione di tali decisioni;

29.

rammenta che in conformità dell’articolo 147, paragrafo 1, del regolamento finanziario, la Commissione e le altre istituzioni sono tenute ad adottare ogni misura utile per dare seguito alle osservazioni che accompagnano la decisione di discarico del Parlamento;

30.

ringrazia il segretario generale per aver presentato le relazioni richieste dall’amministrazione nell’ultima risoluzione di discarico con congruo anticipo rispetto alla data di avvio della procedura di discarico per l’esercizio 2007;

31.

nota la seguente conclusione del servizio giuridico del 29 aprile 2008 (SJ 775/06) riguardo ai paragrafi della risoluzione del Parlamento del 22 aprile 2008 sul discarico per l’esercizio finanziario 2006 concernenti il fondo pensionistico volontario: «L’ufficio di presidenza ha proprie competenze e responsabilità, quali definite nel regolamento del Parlamento. Spetta dunque all’ufficio di presidenza decidere se discostarsi dalla volontà espressa dalla plenaria nella sua risoluzione del 22 aprile 2008 o rispettarla»; ritiene tuttavia che tale conclusione, fondata sul regolamento del Parlamento, non sia pienamente compatibile con il chiaro disposto dell’articolo 147, paragrafo 1, del regolamento finanziario, a sua volta basato sull’articolo 276 del trattato CE;

Audizione del revisore interno

32.

nota che nella riunione della commissione competente tenuta il 20 febbraio 2009 con la partecipazione del revisore interno — riunione aperta trasmessa in web-streaming e durante la quale il revisore ha presentato la sua relazione annuale — il revisore ha riferito di aver adottato o emesso in forma di bozza nel 2007 18 relazioni su temi quali:

spese per missioni del personale,

IT governance,

casse anticipi, inventari e gestione finanziaria presso alcuni uffici informazione,

partiti politici a livello europeo,

diritti individuali dei membri del personale,

follow-up della revisione del quadro di controllo interno,

indennità di assistenza parlamentare;

33.

rileva che le seguenti sono tra le conclusioni più significative contenute nella relazione annuale del revisore interno:

la struttura di IT governance al Parlamento, secondo le risultanze dell’audit, non ha dato la ragionevole rassicurazione (assurance) che per il medio termine vengano compiute le scelte corrette o che fosse in corso un idoneo processo strategico di pianificazione delle IT,

le attività di controllo nel campo dei diritti individuali del personale vanno notevolmente rafforzate, la qualità dei dati dei sistemi di gestione informatica migliorata e le procedure e istruzioni necessarie per guidare le attività di gestione e di controllo opportunamente documentate,

le informazioni e la documentazione presentata dai partiti politici europei non era sempre sufficiente a giustificare le richieste di contributi finanziari o a permettere al servizio ordinatore di verificare l’ammissibilità della richiesta di pagamento;

34.

prende atto e avalla il parere espresso dal revisore interno in merito a:

l’importanza di istituire a livello centrale un codice di condotta che disciplini i rapporti con i consulenti esterni (per cui il segretario generale aveva adottato delle linee guida nel luglio 2008),

l’importanza di assicurare che operi a livello centrale un efficiente sistema di gestione del rischio, con una procedura ufficiale per identificare e valutare i rischi, per formulare e riferire sulle relative contromisure, e per dare agli organi di vigilanza e decisione la rassicurazione (assurance) che la gestione del rischio è efficace e che tutte le contromisure, fra cui i controlli interni, sono idonee allo scopo;

Contratti e appalti

35.

rammenta che il Parlamento pubblica informazioni generali sui contratti aggiudicati sul suo sito web (tramite i quick links (14)) e che, come prescritto dal regolamento finanziario, pubblica sul suo sito web i) informazioni precise sui contratti di valore superiore a 60 000 EUR nella Gazzetta ufficiale, e ii) un elenco dei contratti di valore compreso fra 25 000 EUR e 60 000 EUR; plaude all’elevato livello di trasparenza raggiunta, ma raccomanda che ai fini di una più agevole accessibilità, il sito web del Parlamento riporti un unico elenco completo e dettagliato di tutti i contratti;

36.

nota che la relazione annuale dell’amministrazione all’autorità di bilancio sui contratti contiene le seguenti informazioni relative ai contratti aggiudicati nel corso del 2007:

 

Contratti aggiudicati

2007

2006

Contratti di valore pari o superiore a 25 000 EUR

331,5 Mio EUR

(249 contratti)

327,5 Mio EUR

(238 contratti)

Contratti di valore pari o superiore a 50 000 EUR

326,5 Mio EUR.

(133 contratti)

322,3 Mio EUR

(112 contratti)

Contratti di valore compreso fra 25 000 EUR e 60 000 EUR

5,2 Mio EUR

(116 contratti)

5,2 Mio EUR

(126 contratti)

37.

prende atto con soddisfazione del dato secondo cui la percentuale di contratti conclusi con procedura aperta è aumentata dal 2006 al 2007 in termini sia di ammontare complessivo che di numero totale di contratti:

Tipo di procedura

2007

2006

Valore (EUR)

Percentuale

Valore (EUR)

Percentuale

Aperta

162 124 519

49 %

123 936 713

38 %

Ristretta

59 593 905

18 %

12 438 031

4 %

Negoziata

109 763 269

33 %

191 162 868

58 %

Totale

331 481 693

100 %

327 537 612

100 %

38.

nota che l’amministrazione ha ora costituito la base di dati delle ditte soggette a esclusione come prescritto dall’articolo 95 del regolamento finanziario e attende ora istruzioni dalla Commissione su come coordinarla con le disposizioni introdotte dalla Commissione con il regolamento (15) e la decisione da essa adottati il 17 dicembre 2008;

39.

nota che, malgrado le modifiche al regolamento finanziario, le sue norme in materia di appalti sono tuttora eccessivamente complesse per le istituzioni minori, specie se le gare riguardano contratti di valore relativamente modesto; invita la Commissione, quando condurrà i lavori preliminari alla redazione di eventuali future proposte di modifica del regolamento finanziario, a tenere intense consultazioni con i segretari generali e le amministrazioni delle altre istituzioni per assicurarsi che anche le loro istanze vengano pienamente recepite nel testo definitivo;

La gestione all’interno dell’amministrazione del Parlamento

DG Presidenza

40.

saluta l’impegno della DG Presidenza a compiere ulteriori progressi nella gestione finanziaria attraverso un esame approfondito dei vari aspetti dell’esecuzione del bilancio e connesse procedure; nota in particolare gli sforzi intrapresi nel sensibilizzare il personale all’importanza delle operazioni finanziarie;

41.

rammenta la sua richiesta, formulata per la prima volta in occasione del discarico per l’esercizio 2004, di creare un posto di risk manager in possesso di vasta esperienza professionale nel ramo, dotato di autonomia e indipendenza decisionale, con una profonda conoscenza della struttura e della governance dell’organizzazione, nonché dell’autorità necessaria a permettergli di contestare decisioni politiche o amministrative;

42.

giudica essenziale assegnare il risk manager a una struttura amministrativa che possa garantire la piena rispondenza a tali criteri;

43.

sottolinea che la sicurezza è un settore molto sensibile in qualunque parlamento, ma ancor di più in un parlamento multinazionale di alto profilo e frequentemente visitato dai capi di Stato e di governo di tutto il mondo; invita il segretario generale a riferire alla commissione competente sull’attuale situazione in tale ambito; ricorda a tale riguardo l’importanza di chiare procedure di comunicazione in caso di serie violazioni della sicurezza all’interno del Parlamento;

44.

rammenta la decisione dell’ufficio di presidenza, del 29 novembre 2006, che approva la strategia di continuità operativa e di gestione delle crisi proposta dal segretario generale; sottolinea l’assoluta necessità di applicare infine regole chiare che definiscano la «catena di comando» e la struttura di gestione delle crisi in seno all’amministrazione del Parlamento e si attende che la DG Presidenza compia ogni sforzo in tal senso;

45.

esprime preoccupazione per il crescente numero di episodi di piccola criminalità che si verificano nei locali del Parlamento, soprattutto furto di oggetti personali come borse, computer portatili, telefoni cellulari ecc.; sostiene ogni sforzo compiuto dall’amministrazione per garantire maggiore sicurezza nei locali del Parlamento;

46.

nota che nel 2005 il Parlamento, su indicazione di un consulente esterno, ha acquistato 6 body scanner (scanner corporali) dopo un’analisi del rischio sicurezza; nota che dopo l’acquisto di questi dispositivi il Parlamento ha votato contro l’uso di tali apparecchiature negli aeroporti; chiede pertanto al segretario generale di valutare la possibilità di vendere i dispositivi in questione; chiede alla sua amministrazione di informare in futuro i deputati prima di procedere ad acquisti di questo tipo e di coinvolgerli nell’adozione della relativa decisione;

DG Politiche interne e DG Politiche esterne

47.

nota che nel 2007 le unità tematiche delle DG IPOL e EXPO hanno raggiunto la piena operatività con un budget complessivo di 6 519 600 EUR; nota con soddisfazione che il loro compito principale consistente nel fornire assistenza all’attività degli organi parlamentari viene assolto con sempre maggiore efficacia; saluta con favore l’approccio delle unità tematiche consistente considerare la qualità l’obiettivo principale da perseguire quando si cerca una consulenza esterna, e invita le unità a valutare attentamente quali siano i modelli di contratto in grado di assicurare alla commissione richiedente la migliore qualità a livello di consulenza;

DG Comunicazione

48.

nota le crescenti sollecitazioni cui è sottoposta la DG Comunicazione in relazione ai progetti audiovisivi e alla realizzazione del centro visitatori, che sta entrando nella sua fase finale; nota in proposito le lunghe e complesse procedure legate ai preparativi per il nuovo centro visitatori, che hanno prodotto 13 procedure di gara e 20 contratti distinti;

49.

invita il segretario generale a coprire quanto prima i nuovi posti previsti per il 2009 per l’équipe di progetto del centro visitatori per assicurare che il centro possa aprire le porte al pubblico all’inizio del 2010;

50.

saluta l’opera preparatoria svolta dalla DG Comunicazione per il varo del progetto Web-TV, che dopo qualche difficoltà nella fase iniziale degli appalti sta ora provando la sua versione test; prende atto che la fase test si è svolta nel periodo settembre 2008-marzo 2009 e che una campagna promozionale pubblica si svolgerà nel marzo 2009 per informare e interessare i cittadini; prende atto delle difficoltà legate al varo della prima Web-TV del mondo in grado di trasmettere in più di 20 lingue;

51.

saluta con favore la trasparenza che la Web TV aggiunge all’attività del Parlamento, se si considera che riunioni, audizioni e altre attività saranno trasmesse in web-streaming permettendo ai cittadini di seguire in diretta tematiche di grande interesse;

52.

prende atto dell’adozione unanime il 22 ottobre 2007 da parte dell’ufficio di presidenza della strategia e piano d’azione per le elezioni europee del 2009 che sono entrati nella loro prima fase di attuazione nel 2008 e raggiungeranno il loro apice a ridosso delle elezioni europee;

53.

saluta la crescente partecipazione del Parlamento europeo alla vita sociale e culturale come esemplificato da eventi quali: Lux Prize, premio del Parlamento europeo per il giornalismo, premio del cittadino, premio europeo Carlo Magno della gioventù, Energy Globe Awards, AGORA e Youth MEDIA Days, tutte iniziative lanciate nel 2007 in aggiunta agli eventi tradizionali;

54.

rileva la soddisfazione degli utenti delle nuove infrastrutture audiovisive dell’edificio JAN di Bruxelles, realizzate fra il 2006 e il 2008 per fornire moderni impianti ai servizi mediatici e interni;

55.

saluta il miglioramento della gestione degli uffici d’informazione, dove soprattutto la gestione finanziaria sembra migliorata secondo quanto riferito dal revisore interno durante l’audizione tenuta dalla commissione competente il 20 gennaio 2009; sottolinea l’importanza della nuova «mission statement» degli uffici d’informazione del Parlamento che hanno migliorato la loro visibilità e la loro accessibilità per i cittadini;

56.

si rammarica che le decisioni relative alla copertura di posti importanti in seno alla DG Comunicazione abbiano richiesto molto tempo, lasciando scoperte alcune posizioni dirigenziali e creando lavoro supplementare per i funzionari in servizio;

DG Personale

57.

saluta l’introduzione da parte della DG Personale dell’applicazione Streamline che permette notevoli incrementi di efficienza e può essere agevolmente utilizzata da tutti i membri del personale;

58.

saluta l’esercizio di screening intrapreso dalla DG Personale; invita la DG Personale a proseguire il suo lavoro sullo screening e ad adottare un approccio analogo all’esercizio di screening della Commissione, che sta producendo importanti miglioramenti nell’allocazione e nell’efficienza delle risorse umane;

59.

nota che le disposizioni transitorie relative al «fattore di moltiplicazione» (allegato XIII dello statuto del personale) introdotte dalla riforma sono talmente oscure per non dire contraddittorie (16) da generare interpretazioni divergenti fra le varie istituzioni con conseguente proliferazione dei procedimenti dinanzi alla Corte di giustizia; sottolinea al riguardo l’importanza della chiarezza e della semplicità di formulazione dei testi giuridici; insiste sulla necessità che il periodo transitorio fra i vecchi parametri retributivi (prima del 2004) e i nuovi (dopo la riforma) sia ridotto al minimo, tenendo presente che il documento esplicativo diffuso dalla Commissione prima della riforma ipotizzava la conclusione del periodo transitorio per il 2006; attende con interesse le risultanze dell’analisi che sarà condotta al riguardo dal gruppo di lavoro creato dal segretario generale;

60.

rammenta che, proprio nel momento in cui il nuovo regolamento finanziario rendeva necessario un notevole aumento del personale addetto ai servizi finanziari/di bilancio, la capacità dell’istituzione di attrarre personale finanziario qualificato veniva ridotta per effetto della profonda revisione dello statuto del personale introdotta nel 2004, con una forte riduzione dei livelli delle retribuzioni e delle altre indennità corrisposte al personale neoassunto;

61.

osserva che almeno una direzione generale rimarca nella sua relazione di attività l’utilità dei controlli ex post ai fini dell’individuazione di errori o carenze cui porre rimedio; rileva che non tutte le direzioni generali dispongono attualmente di un addetto ai controlli ex post;

62.

chiede un’analisi condotta da un soggetto esterno indipendente sull’impatto generale della riforma dello statuto del personale realizzata nel 2004, che esamini i costi e i benefici della riforma e soprattutto identifichi ogni effetto non voluto suscettibile di incidere negativamente sul funzionamento delle istituzioni; invita al tempo stesso il segretario generale a commissionare uno studio sui livelli di soddisfazione del personale;

63.

prende atto del quadro fornito dal segretario generale del numero dei candidati a posti vacanti di livello superiore a quello di capo unità; è preoccupato per lo scarso numero di candidati (1 o 2) presentatisi per molti di questi posti; chiede l’adozione di misure adeguate che portino a un aumento del numero di candidati interni per tali posti;

DG Infrastrutture e logistica

64.

si rammarica che, dopo l’acquisto a Strasburgo degli edifici SDM, WIC e IP3, sia stato rinvenuto amianto in quantità molto superiori a quelle inizialmente indicate dall’esperto francese; nota che si è deciso di procedere alla decontaminazione per garantire la protezione a lungo termine di quanti lavorano e si recano in visita negli edifici in questione;

65.

invita il presidente e il segretario generale ad assicurare che i lavori di decontaminazione siano eseguiti nel rispetto del protocollo di intervento e delle relazioni degli esperti allegate alla risposta al questionario di discarico nonché sotto la costante supervisione degli esperti, in modo da garantire per tutta la durata dei lavori un livello ottimale di protezione per tutti coloro che transitano o lavorano in tali edifici;

66.

nota che i preventivi finali di costo per l’ampliamento del centro sportivo a Bruxelles saranno definiti a conclusione dell’attuale procedura negoziata; invita il segretario generale a presentare all’ufficio di presidenza e alla commissione per i bilanci il preventivo finale dei costi prima della decisione finale di dare avvio ai lavori; osserva che le attività fin qui svolte non corrispondono né agli interessi dei deputati né a quelli dei contribuenti europei;

DG Traduzione e DG Interpretazione e conferenze

67.

nota con preoccupazione che nella sua relazione di attività la DG Traduzione afferma che il codice di condotta sul multilinguismo viene rispettato solo nel 60 % dei casi e che il mancato rispetto del codice presso determinate commissioni raggiunge livelli inaccettabili di gravità; ritiene che la rinuncia al multilinguismo sarebbe un grave danno per la democrazia e per il normale assolvimento delle funzioni dei deputati, e invita il segretario generale a garantire che il codice venga applicato come si deve;

68.

sostiene la proposta del segretario generale di introdurre misure di sensibilizzazione fra gli utenti dei servizi di traduzione e interpretazione, fra cui le commissioni, le delegazioni e i gruppi politici, e propone che le future proposte comprendano la fatturazione «virtuale» per gli utenti;

69.

rileva che un codice di condotta profondamente modificato è stato approvato dall’ufficio di presidenza nella sua riunione del 17 novembre 2008;

70.

si felicita con la DG Traduzione e con la DG Interpretazione e conferenze per gli sforzi profusi, che hanno permesso un rapido adattamento al notevole aumento del numero delle lingue ufficiali, che dalle 11 del 2004 sono passate nel 2009 a 23;

71.

rileva che le condizioni di lavoro degli interpreti sono peggiorate in questa legislatura a causa del crescente carico di lavoro e dell’interpretazione eccessivamente restrittiva delle norme che disciplinano le missioni; invita la DG Interpretazione e conferenze a esaminare urgentemente la questione in modo da migliorare la motivazione degli interpreti; rileva che tali problemi riguardano il più delle volte le principali combinazioni linguistiche, che hanno un calendario molto più nutrito a causa dell’elevato livello delle richieste;

72.

chiede al segretario generale di fornire per il 2007 e, se possibile, per il 2008, un quadro riepilogativo delle riunioni che sono state annullate a uno stadio così tardivo che non è stato possibile riprogrammare l’attività degli interpreti e dell’altro personale di assistenza alla riunione, indicando a quanto sono ammontati i relativi costi e a chi sono stati addebitati;

DG Finanze

73.

prende atto delle attività svolte dal gruppo di lavoro sulla semplificazione; invita il segretario generale a presentare alla sua commissione competente una breve relazione sui risultati raggiunti dal gruppo di lavoro; si attende che prima di prospettare modifiche alle disposizioni finanziarie la commissione competente sia investita di un parere formale;

74.

insiste sulla necessità che le norme di attuazione dello statuto dei deputati siano chiare e facilmente applicabili;

75.

invita il segretario generale a istituire un servizio da mettere a disposizione di tutti i deputati a decorrere dal luglio 2009, incaricato di fornire consulenza sulla corretta applicazione del nuovo statuto, sui diritti e doveri dei deputati ivi contemplati e sulla corretta gestione dei contratti degli assistenti;

76.

ritiene che per assolvere il proprio mandato parlamentare i deputati debbano avere il diritto di utilizzare la modalità di trasporto più adatta alla loro agenda di impegni parlamentari, la più comoda, la più rapida e la meno onerosa per il Parlamento;

77.

invita il segretario generale a mettere a disposizione le necessarie risorse umane e finanziarie per la rapida attuazione del nuovo statuto degli assistenti;

78.

chiede un’analisi generale condotta da un soggetto indipendente sulla qualità della gestione finanziaria e l’efficacia/efficienza dei contratti con fornitori di servizi esterni in settori quali IT, sicurezza, bar, ristoranti, mense, agenzia viaggi, pulizia, manutenzione edifici, con specifico riguardo a:

metodo di selezione,

tipologia più adatta di contratto,

rischio di perdita del controllo della gestione a seguito di eccessiva esternalizzazione,

trasparenza dei meccanismi relativi a fatture e compensi,

ricorso alla commissione come elemento di remunerazione,

problema dei monopoli nella prestazione di determinati servizi,

documentazione dei pagamenti a carico del bilancio del Parlamento;

79.

raccomanda al revisore interno del Parlamento di tener conto dei punti e problemi di cui sopra al momento di condurre l’analisi di rischio su cui si baserà il suo futuro programma di lavoro;

DG Innovazione e supporto tecnologico

80.

rammenta che, come emerso in occasione dell’audizione del 20 gennaio 2009 del revisore interno dinanzi alla commissione competente, nel 2007 si sono registrati gravi problemi in fatto di governance nel settore IT, che hanno richiesto importanti cambiamenti della politica informatica dell’istituzione a livello di strutture, prassi operative e gestione; considera della massima urgenza creare tutte le condizioni necessarie per una moderna governance nel settore IT e strumenti di pianificazione atti a ravvicinare il settore IT del Parlamento ai COBIT (Control Objectives for Information and related Technology);

81.

sottolinea che tale obiettivo richiede un’analisi approfondita delle esigenze del Parlamento e strategie atte a ravvicinare fra loro esigenze politiche e strumenti IT, tenendo presente che in un ambiente globale sempre più digitalizzato deve essere l’indirizzo politico a dare l’impulso al raggiungimento degli obiettivi ultimi, mentre agli strumenti IT spetta il compito di fornire supporto alle azioni volte a conseguirli; ritiene che tale approccio sarà possibile solo in presenza delle necessarie strutture di governance nel settore IT; invita pertanto l’ufficio di presidenza a prendere le opportune decisioni;

Indennità di assistenza parlamentare

82.

plaude all’operato del segretario generale che, in risposta alle precedenti risoluzioni sul discarico, alle relazioni della Corte dei conti e del revisore interno, ha ottenuto la documentazione necessaria per procedere alla regolarizzazione praticamente di tutte le richieste di pagamento (99,9 % in valore) per il periodo 2004-2007; prende atto della semplificazione procedurale introdotta il 13 dicembre 2006 in virtù della quale i deputati non sono più tenuti a presentare le fatture o le parcelle emesse dai terzi erogatori o dai fornitori di servizi, bensì a conservarle; i deputati sono invece ora tenuti a fornire copia degli «estratti delle spese» e degli «estratti degli importi fatturati» rilasciati dai terzi erogatori e dai fornitori di servizi;

83.

si richiama ai paragrafi 59 e 61 della sua risoluzione di discarico per l’esercizio 2006 (17); invita il segretario generale a inviare ai deputati che hanno ottemperato alle regole di utilizzo dell’indennità di assistenza parlamentare una lettera dell’amministrazione che lo confermi;

84.

saluta l’impegno assunto dal segretario generale durante l’audizione tenuta dalla commissione competente il 20 gennaio 2009 di mettere ufficialmente a disposizione dei deputati a partire dal luglio 2009 almeno un agente erogatore per Stato membro, incaricato dal Parlamento di gestire i contratti e connessi adempimenti relativi agli assistenti locali dei deputati, tenuto conto delle altre opzioni previste nelle norme di attuazione;

85.

invita l’ufficio di presidenza a garantire la possibilità di concedere agli assistenti locali pari diritti di accesso ai locali del Parlamento nelle tre sedi di lavoro;

Gruppi politici (analisi dei conti e procedure — linea di bilancio 4 0 0 0)

86.

saluta con favore il fatto che i conti dei gruppi politici siano pubblicati sul sito web del Parlamento (18), insieme al loro regolamento finanziario; rileva tuttavia la grande difformità riscontrabile fra le norme finanziarie interne adottate dai vari gruppi politici;

87.

prende atto che, nel 2007, gli stanziamenti iscritti alla linea di bilancio 4 0 0 0 sono stati utilizzati nel modo seguente:

(in EUR)

Totale disponibile nel bilancio 2007

75 211 947

Membri non iscritti

673 575

Importi disponibili per i gruppi

74 538 372

Gruppo

Stanziamenti concessi dal bilancio del Parlamento

Risorse proprie e stanziamenti riportati dei gruppi

Spesa nel 2007

Tasso di utilizzo degli stanziamenti disponibili

Massimale dei riporti (19)

Somme riportate al 2008

PPE

18 197 622

9 449 345

18 572 670

67,18 %

9 098 811

9 074 297

PSE

14 165 895

7 265 776

14 827 524

69,19 %

7 082 948

6 604 146

ALDE

6 703 291

3 560 145

7 461 720

72,70 %

3 351 646

2 801 716

Verdi/ALE

2 690 396

1 434 335

3 167 057

76,78 %

1 345 198

957 674

GUE/NGL

2 740 154

994 094

2 835 166

75,92 %

1 370 077

899 083

UEN

2 797 063

541 496

2 436 330

72,98 %

1 398 532

902 230

IND/DEM

1 502 292

1 044 042

1 821 789

71,55 %

751 146

724 546

ITS

1 441 708

10 718

1 130 306

77,82 %

720 854

 (20)

NI

538 048

135 527

450 827

66,93 %

269 024

117 207

Totale

50 776 469

24 435 478

52 703 387

70,07 %

25 388 234

22 508 559

88.

rileva che nel 2007 i conti di due gruppi politici sono stati oggetto di riserve da parte dei rispettivi revisori contabili esterni;

89.

nota che, nella sua riunione del 7 luglio 2008, nel deliberare in merito alla chiusura dell’esercizio finanziario 2007 per i gruppi politici, l’ufficio di presidenza ha, senza discussione

preso atto e approvato la documentazione presentata dai gruppi e i conti definitivi consolidati dei deputati non iscritti,

ha autorizzato il gruppo PPE-DE a includere nei propri conti per il 2007 determinati costi di personale per gli anni 2005-2007, che sono stati fatturati internamente dal Parlamento europeo dopo il 31 gennaio 2008,

ha rinviato la sua decisione sui conti finali dell’ex gruppo ITS;

90.

rileva anche che i conti dell’ex gruppo IT disciolto il 14 novembre 2007, sottoposti al presidente della commissione per il controllo dei bilanci il 4 novembre 2008, erano accompagnati da un attestato del revisore contabile i) che esprime le sue riserve dopo aver accertato l’inadeguatezza dei controlli interni, come comprovato dal versamento di emolumenti a un membro del personale, non giustificato da un contratto, e ii) che fa riferimento a un procedimento disciplinare nei confronti di un ex dipendente;

91.

nota che il gruppo ITS ha rimborsato nell’aprile 2008 al Parlamento il saldo residuo della sua sovvenzione, pari a 317 310,23 EUR;

Partiti politici europei

92.

nota che, nella sua riunione del 7 luglio 2008 in sede di decisione sulla chiusura dell’esercizio 2007 per quanto riguarda i partiti politici, l’ufficio di presidenza, deliberando senza discussione, ha approvato le relazioni finali sulla realizzazione dei rispettivi programmi di attività e i rendiconti di esercizio dei partiti politici beneficiari di una sovvenzione a carico del bilancio del Parlamento;

93.

prende atto che, nel 2007, gli stanziamenti iscritti alla linea di bilancio 4 0 2 0 sono stati utilizzati nel modo seguente:

(EUR)

Esecuzione del bilancio 2007 nel quadro della convenzione

Partito

Risorse proprie

Totale sovvenzione PE

Totale entrate

Sovvenzione in % della spesa ammissibile (max. 75 %)

PPE

1 150 174,16

3 156 413,79

4 306 587,95

75,00 %

PSE

1 033 792,85

2 992 217,56

4 026 010,41

75,00 %

ELDR

382 797,45

1 022 343,98

1 405 141,43

74,00 %

EFGP

243 733,02

631 750,00

875 483,02

74,05 %

GE

179 599,61

524 251,22

703 850,83

75,00 %

PDE

52 861,45

152 610,87

205 472,32

75,00 %

AEN

53 496,02

159 137,64

212 633,66

74,84 %

ADIE

82 775,00

239 410,00

322 185,00

74,46 %

EFA

81 354,87

215 197,63

296 552,50

75,00 %

EUD

73 951,00

226 279,50

300 230,50

75,00 %

Totale

3 334 535,43

9 319 612,19

12 654 147,62

74,81 %

94.

rileva che in tutte le relazioni i revisori hanno attestato senza riserve che i conti sottoposti erano conformi alle principali disposizioni statutarie del regolamento (CE) n. 2004/2003 (21) e che essi fornivano un quadro fedele e veritiero della situazione finanziaria dei partiti politici alla chiusura dell’esercizio finanziario 2007; osserva al riguardo che la valutazione del revisore interno del Parlamento in merito alla conformità con le pertinenti disposizioni è alquanto più critica;

95.

dà incarico al suo segretario generale di pubblicare i conti e le relazioni di audit riguardanti i partiti politici sovvenzionali sul sito web del Parlamento;

96.

invita le sue commissioni competenti a informarlo del seguito dato alla relazione del revisore interno pubblicata nell’agosto 2007 sull’attuazione delle norme relative ai contributi ai partiti politici a livello europeo (cui si fa riferimento al paragrafo 55 della risoluzione del Parlamento del 22 aprile 2008 sul discarico per l’esercizio finanziario 2006);

97.

nota che, come nel 2005 e 2006, l’esecuzione finanziaria di due partiti (AEN e PDE) è rimasta notevolmente al di sotto del bilancio di previsione e che l’ordinatore ha ricevuto l’incarico di recuperare per il 2007:

81 294,07 EUR dall’AEN,

269 153,40 EUR dal PDE, e

49 819 EUR dall’ADIE;

98.

rammenta che nella sua riunione dell’8 ottobre 2008 l’ufficio di presidenza ha preso atto del codice di condotta proposto per le campagne elettorali dei gruppi politici nel quadro delle elezioni europee;

99.

rammenta che le richieste di finanziamento a carico del bilancio del Parlamento da parte delle fondazioni politiche europee sono state esaminate per la prima volta nel corso del 2008, come disposto dal regolamento (CE) n. 1524/2007 (22); incarica le sue commissioni competenti di esaminare l’utilizzo di tali fondi in occasione del discarico per l’esercizio 2008;

Fondo pensionistico volontario

100.

rileva che nella primavera del 2008, il numero totale degli iscritti al regime era di 1 113, di cui 478 deputati europei in attività (61 % del numero totale dei deputati), 493 pensionati (di cui 56 persone a carico dei deputati deceduti) e 142 deputati con diritti differiti;

101.

rileva che al 31 dicembre 2007 gli attivi del fondo erano pari a 214 887 336 EUR; nota che il rendimento sugli investimenti è stato nel 2007 dell’1,2 %;

102.

nota, in relazione ai conti della ASBL che gestisce il fondo pensionistico volontario dei deputati, l’opinione dell’auditor indipendente il quale, senza attenuare tale affermazione, riferisce che il deficit attuariale dell’ASBL era di 30 917 229 EUR al 31 dicembre 2007 (2006: 26 637 836 EUR);

103.

nota inoltre l’affermazione dell’auditor indipendente che la responsabilità ultima del versamento delle prestazioni è del Parlamento, come disposto all’articolo 27 dello statuto dei deputati del Parlamento europeo approvato dal Parlamento, ai termini del quale «i diritti e le aspettative acquisiti restano invariati»;

104.

ritiene che tale interpretazione non sia pienamente conforme all’idea originaria sottesa al fondo pensionistico volontario, ossia di un’entità autonoma, distinta dalle strutture dell’istituzione; invita il suo servizio giuridico a pronunziarsi prima dell’entrata in vigore del nuovo statuto sulla questione se la responsabilità ultima del fondo pensionistico volontario sia del fondo stesso e dei suoi iscritti oppure del Parlamento, tenendo ben presenti gli interessi del contribuente europeo;

105.

prende atto dell’intendimento di negoziare una convenzione fra il Parlamento e il fondo; puntualizza che in nessun caso, nella situazione economica attuale, il Parlamento erogherà finanziamenti supplementari a carico del bilancio per coprire il deficit del fondo, come ha fatto in passato, e che, se deve garantire i diritti pensionistici, il Parlamento deve avere il pieno controllo del fondo e delle sue politiche d’investimento;

106.

rammenta le conclusioni di un’analisi attuariale indipendente del fondo pensionistico volontario commissionata dal Parlamento (23) secondo cui i) il flusso di cassa in entrata non è sufficiente a coprire la liquidazione delle pensioni fino al 2015 e che in seguito sarà necessario cominciare a realizzare attivi per liquidare le pensioni dovute, e ii) se le proiezioni (assumptions) utilizzate dall’attuario del fondo dovessero rivelarsi corrette, alla data di scadenza (termination date) il fondo risulterà in attivo; nota che il segretario generale ha commissionato un’analisi attuariale aggiornata che esamini la situazione dopo la recente crisi bancaria e finanziaria;

107.

accoglie con soddisfazione la notizia che, come raccomandato in precedenti risoluzioni sul discarico, la quota contributiva di un terzo versata dai deputati iscritti al fondo è adesso prelevata da conti esterni privati anziché essere trattenuta automaticamente, a cura dell’amministrazione del Parlamento, dall’indennità per spese generali;

108.

nota tuttavia che agli effetti della pensione primaria di cui all’allegato III della regolamentazione riguardante le spese e le indennità dei deputati, i contributi di questi ultimi continuano a essere prelevati sull’indennità per spese generali;

109.

nota che nella sua riunione del 22 ottobre 2007 l’ufficio di presidenza ha deciso di non accogliere la raccomandazione del mediatore europeo [reclamo 655/2006/(SAB)ID] che il Parlamento dia la possibilità di consultare l’elenco dei deputati iscritti al fondo pensionistico volontario, nonostante il parere favorevole del garante europeo per la protezione dei dati; invita l’ufficio di presidenza a riconsiderare la sua posizione e a pubblicare l’elenco, conformemente al parere del servizio giuridico del Parlamento stesso e in accordo con la politica di trasparenza dell’Unione europea, in modo da rendere pubblica l’identità di tutti i beneficiari finali di finanziamenti dell’Unione europea;

Ambiente

110.

rammenta che il 27 novembre 2007 il presidente e il segretario generale hanno firmato un accordo per la certificazione ambientale degli edifici del Parlamento e che contestualmente il segretario generale ha avviato le procedure prescritte per la registrazione del Parlamento nell’elenco degli organismi partecipanti al sistema EMAS (Eco-Management and Audit Scheme o sistema comunitario di ecogestione e audit) in Belgio, Francia e Lussemburgo;

111.

rileva che il Parlamento ha ora le certificazioni EMAS per tutte e tre le sedi di lavoro, e che è l’unica istituzione dell’Unione europea ad aver ottenuto questo riconoscimento in materia di politica ambientale;

112.

rileva che il 18 giugno 2007 l’ufficio di presidenza ha fissato un target di riduzione delle emissioni di carbonio del 30 % entro il 2020 — che costituisce il primo (e principale) obiettivo definito nel quadro di EMAS — in aderenza alla decisione del Parlamento del 24 aprile 2007 sul discarico per l’esecuzione del bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2005;

113.

chiede al segretario generale di informare le sue commissioni competenti, in tempo per il discarico dell’anno prossimo, in merito al seguito dato alle raccomandazioni formulate nella risoluzione del Parlamento del 24 aprile 2007 sul discarico per l’esercizio finanziario 2005, per quanto riguarda le misure ambientali, indicando le cifre esatte delle riduzioni di emissioni di CO2 ottenute grazie ad esse;

Il caso della Cassa dei deputati

114.

constata che il 2007 è stato l’anno in cui è stato risolta la questione della differenza di 4 136 125 BEF fra la situazione di cassa e la contabilità generale, che era stata accertata nel 1982; constata inoltre che è stata poi risolta anche la questione dei conti di garanzia per l’amministratore degli anticipi e il contabile subalterno che erano in servizio all’epoca;


(1)  GU L 77 del 16.3.2007.

(2)  GU C 287 del 10.11.2008, pag. 1.

(3)  GU C 148 del 13.6.2008, pag. 1.

(4)  GU C 286 del 10.11.2008, pag. 1.

(5)  GU C 287 del 10.11.2008, pag. 111.

(6)  GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.

(7)  PE 349.540/Bur/ann/fin.

(8)  GU C 291 E del 30.11.2006, pag. 311.

(9)  GU C 286 del 10.11.2008, punto 11.6.

(10)  Regolamento (CE, Euratom) n. 723/2004 del Consiglio, del 22 marzo 2004, che modifica lo statuto dei funzionari delle Comunità europee e il regime applicabile agli altri agenti di dette Comunità (GU L 124 del 27.4.2004, pag. 1).

(11)  GU L 55 del 27.2.2009, pag. 1.

(12)  Relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio — Sezione I del bilancio dell’UE — Esercizio 2007 (GU C 148 del 13.6.2008, pag. 1).

(13)  GU L 187 del 15.7.2008, pag. 3.

(14)  http://www.europarl.europa.eu/parliament/expert/staticDisplay.do?id=62&language=EN

(15)  Regolamento (CE, Euratom) n. 1302/2008 della Commissione, del 17 dicembre 2008, riguardante la base centrale di dati sull’esclusione (GU L 344 del 20.12.2008, pag. 12).

(16)  Risposta del Parlamento al paragrafo 11.7 della relazione annuale della Corte.

(17)  Risoluzione del Parlamento europeo, del 22 aprile 2008, recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l’esecuzione del bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2006, sezione I — Parlamento europeo (GU L 88 del 31.3.2009, pag. 3).

(18)  htto://www.europarl.europa.eu/groups/accounts_en.htm

(19)  Conformemente all’articolo 2.1.6 della regolamentazione sull’utilizzazione degli stanziamenti della voce 4 0 0 0

(20)  Il gruppo, disciolto il 14 novembre 2007, ha rimborsato gli stanziamenti non utilizzati al Parlamento europeo

(21)  Regolamento (CE) n. 2004/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 novembre 2003, relativo allo statuto e al finanziamento dei partiti politici a livello europeo (GU L 297 del 15.11.2003, pag. 1).

(22)  Regolamento (CE) n. 1524/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2007, recante modifica del regolamento (CE) n. 2004/2003 che stabilisce le norme relative allo statuto e al finanziamento dei partiti politici a livello europeo (GU L 343 del 27.12.2007, pag. 5).

(23)  Final report: liabilities and assets analysis November 2007 - AON Consulting Belgium NV/SA


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