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Dokument JOL_2009_088_R_0101_01

2009/199/CE: Decisione del Parlamento europeo, del 22 aprile 2008 , sul discarico per l’esecuzione del bilancio della Fondazione europea per la formazione professionale per l’esercizio 2006
Risoluzione del Parlamento europeo, del 22 aprile 2008 , recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l’esecuzione del bilancio della Fondazione europea per la formazione professionale per l’esercizio 2006

GU L 88 del 31.3.2009, s. 101—107 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

31.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 88/101


DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

del 22 aprile 2008

sul discarico per l’esecuzione del bilancio della Fondazione europea per la formazione professionale per l’esercizio 2006

(2009/199/CE)

IL PARLAMENTO EUROPEO,

visti i conti annuali definitivi della Fondazione europea per la formazione professionale relativi all’esercizio 2006 (1),

vista la relazione della Corte dei conti sui conti annuali della Fondazione europea per la formazione professionale relativi all’esercizio 2006, accompagnata dalle risposte della Fondazione (2),

vista la raccomandazione del Consiglio del 12 febbraio 2008 (5843/2008 — C6-0084/2008),

visto il trattato CE, in particolare l’articolo 276,

visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (3), in particolare l’articolo 185,

visto il regolamento (CEE) n. 1360/90 del Consiglio, del 7 maggio 1990, che istituisce una Fondazione europea per la formazione professionale (4), in particolare l’articolo 11,

visto il regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione, del 19 novembre dicembre 2002, che reca regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all’articolo 185 del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (5), in particolare l’articolo 94,

visti l’articolo 71 e l’allegato V del suo regolamento,

visti la relazione della commissione per il controllo dei bilanci e il parere della commissione per l’occupazione e gli affari sociali (A6-0114/2008),

1.

concede il discarico al direttore della Fondazione europea per la formazione professionale per l’esecuzione del bilancio della Fondazione per l’esercizio 2006;

2.

esprime le proprie osservazioni nella risoluzione in appresso;

3.

incarica il suo presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante al direttore della Fondazione europea per la formazione professionale, al Consiglio, alla Commissione e alla Corte dei conti, e di provvedere alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (serie L).

Il presidente

Hans-Gert PÖTTERING

Il segretario generale

Harald RØMER


(1)  GU C 261 del 31.10.2007, pag. 63.

(2)  GU C 309 del 19.12.2007, pag. 122.

(3)  GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.

(4)  GU L 131 del 23.5.1990, pag. 1.

(5)  GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72.


RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

del 22 aprile 2008

recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l’esecuzione del bilancio della Fondazione europea per la formazione professionale per l’esercizio 2006

IL PARLAMENTO EUROPEO,

visti i conti annuali definitivi della Fondazione europea per la formazione relativi all’esercizio 2006 (1),

vista la relazione della Corte dei conti sui conti annuali della Fondazione europea per la formazione professionale relativi all’esercizio 2006, accompagnata dalle risposte della Fondazione (2),

vista la raccomandazione del Consiglio del 12 febbraio 2008 (5843/2008 — C6-0084/2008),

visto il trattato CE, in particolare l’articolo 276,

visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (3), in particolare l’articolo 185,

visto il regolamento (CEE) n. 1360/90 del Consiglio, del 7 maggio 1990, che istituisce una Fondazione europea per la formazione professionale (4), in particolare l’articolo 11,

visto il regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione, del 19 novembre 2002, che reca regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all’articolo 185 del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (5), in particolare l’articolo 94,

visti l’articolo 71 e l’allegato V del suo regolamento,

visti la relazione della commissione per il controllo dei bilanci e il parere della commissione per l’occupazione e gli affari sociali (A6-0114/2008),

A.

considerando che la Corte dei conti ha dichiarato, con ragionevole certezza, che i conti annuali relativi all’esercizio finanziario 2006 sono affidabili e che le operazioni sottostanti sono legittime e regolari,

B.

considerando che il 24 aprile 2007 il Parlamento europeo ha concesso il discarico al direttore della Fondazione europea per la formazione professionale per quanto riguarda l’esecuzione del bilancio della Fondazione per l’esercizio 2005 (6) e che, nella risoluzione che accompagna la decisione sul discarico, tra l’altro:

richiama l’attenzione della Fondazione sul tasso elevato (oltre il 40 %) di riporti di stanziamenti per attività operative e invitato la Fondazione a migliorare la sua programmazione,

critica il fatto che nell’esercizio precedente e in contrasto con il proprio regolamento finanziario la Fondazione ha pubblicato nella Gazzetta ufficiale soltanto un riepilogo del proprio bilancio,

deplora il fatto che la Fondazione non ha ancora completato l’introduzione del proprio sistema interno di controllo e che alla fine del 2005 non erano disponibili analisi dei rischi operativi e controlli a posteriori e nel contempo il contabile non aveva ancora convalidato i dati contabili e i sistemi di inventario;

Osservazioni generali riguardanti questioni orizzontali delle agenzie UE e pertanto rilevanti per la procedura di discarico di ogni singola agenzia

1.

nota che i bilanci delle 24 agenzie e degli altri organismi satelliti sottoposti alla revisione contabile della Corte dei conti ammontano complessivamente a 1 080,5 milioni di EUR nel 2006 [il bilancio più elevato è quello dell’Agenzia europea per la ricostruzione con 271 milioni di EUR e il più basso quello dell’Accademia europea di polizia (CEPOL) con 5 milioni di EUR];

2.

rileva che fra gli organismi esterni UE soggetti a revisione e discarico figurano ora non soltanto le agenzie di regolamentazione tradizionali ma anche le agenzie esecutive costituite per dare attuazione a programmi specifici; a questi organismi si aggiungeranno nel prossimo futuro le imprese comuni costituite sotto forma di partnariato pubblico-privato (iniziative tecnologiche comuni);

3.

osserva, per quanto riguarda il Parlamento, che il numero delle agenzie soggette alla procedura di discarico, ha subito la seguente evoluzione: esercizio finanziario 2000: 8; 2001: 10; 2002: 11; 2003: 14; 2004: 14; 2005: 16; 2006: 20 agenzie di regolamentazione e 2 agenzie esecutive (senza considerare le 2 agenzie soggette a revisione da parte della Corte dei conti ma a procedura di discarico interna);

4.

conclude pertanto che il processo di revisione/discarico è divenuto macchinoso e sproporzionato rispetto alle dimensioni relative dei bilanci delle agenzie/organismi satelliti; incarica la sua commissione competente di metter mano a una profonda revisione del processo di discarico per le agenzie e gli organismi satelliti, allo scopo di elaborare un approccio più semplice e razionale che tenga conto del numero sempre crescente di organismi, per ognuno dei quali occorrerà negli anni futuri una relazione di discarico distinta;

Considerazioni di fondo

5.

chiede che la Commissione, prima di procedere alla creazione di una nuova agenzia o alla riforma di un’agenzia esistente, fornisca spiegazioni chiare in merito ai seguenti elementi: tipo di agenzia, sue finalità, struttura della gestione interna, prodotti, servizi, procedure principali, categorie destinatarie, parti interessate e clienti dell’agenzia, relazioni formali con i soggetti esterni, responsabilità in materia di bilancio, pianificazione finanziaria, politica del personale e politica in materia di assunzioni;

6.

chiede che ogni agenzia sia governata da un accordo di rendimento annuale elaborato dall’agenzia stessa e dalla DG responsabile e che dovrà riportare gli obiettivi principali per l’anno successivo, un quadro finanziario e chiari indicatori di efficienza;

7.

chiede che l’efficienza delle agenzie sia sottoposta a una revisione contabile regolare (e su base ad hoc) da parte della Corte dei conti o di altro revisore indipendente; ritiene che tale revisione non debba limitarsi agli aspetti tradizionali della gestione finanziaria e al corretto uso del pubblico denaro, ma debba anche coprire l’efficacia ed efficienza amministrativa con una valutazione della gestione finanziaria di ciascuna agenzia;

8.

è del parere, nel caso delle agenzie che continuano a sovrastimare le rispettive esigenze di bilancio, che occorra procedere a un abbattimento tecnico sulla base dei posti vacanti; ritiene che tale misura porterà a lungo termine a una riduzione delle dotazioni per le agenzie e a una conseguente diminuzione dei costi amministrativi;

9.

prende atto dei rilievi mossi a un certo numero di agenzie per il mancato rispetto delle norme sugli appalti pubblici, del regolamento finanziario, dello statuto del personale ecc. e richiama l’attenzione sulla gravità del problema; ritiene che ciò sia principalmente dovuto al fatto che la maggior parte delle normative e il regolamento finanziario sono concepiti per le istituzioni più grandi e che la maggior parte delle piccole agenzie non raggiungono la massa critica per poter soddisfare tali requisiti normativi; invita pertanto la Commissione a cercare una soluzione rapida che assicuri maggiore efficienza, ad esempio raggruppando le funzioni amministrative di più istituzioni per raggiungere la massa critica necessaria (tenendo conto della necessità di apportare modifiche ai regolamenti di base delle agenzie e al loro regime di autonomia finanziaria), oppure elaborando urgentemente per le agenzie norme specifiche (soprattutto di attuazione) che consentano loro di essere pienamente in regola con le disposizioni;

10.

insiste affinché la Commissione, in sede di redazione del progetto preliminare di bilancio, prenda in considerazione i risultati dell’esecuzione finanziaria delle singole agenzie negli anni precedenti, in particolare nell’anno n-1, e proceda su tale base a una revisione della dotazione richiesta da ciascuna agenzia; invita la sua commissione competente a rispettare detta revisione e, qualora la Commissione non abbia preso iniziative in tal senso, a provvedere essa stessa a riportare il bilancio in questione a un livello realistico che corrisponda alla capacità di assorbimento e di esecuzione dell’agenzia in questione;

11.

rammenta la sua decisione sul discarico per l’esercizio finanziario 2005, in cui invitava la Commissione a presentare ogni cinque anni uno studio sul valore aggiunto apportato da ogni agenzia in attività; nel caso in cui la valutazione del valore aggiunto di un’agenzia risultasse negativo, invita tutte le istituzioni interessate ad adottare le opportune misure, ridefinendo il mandato dell’agenzia in questione o procedendo alla sua chiusura; nota che nel 2007 la Commissione non ha intrapreso alcuna analisi valutativa di questo tipo; insiste sulla necessità che la Commissione presenti almeno cinque analisi valutative anteriormente alla decisione sul discarico per l’esercizio finanziario 2007, iniziando dalle agenzie di più vecchia data;

12.

ritiene che le raccomandazioni della Corte dei conti dovrebbero essere immediatamente attuate e che il livello di sovvenzioni erogate alle agenzie dovrebbe essere conforme all’effettivo fabbisogno di liquidità delle stesse; è inoltre dell’avviso che le modifiche al regolamento finanziario generale dovrebbero essere incorporate nel regolamento finanziario quadro delle agenzie e nei loro vari regolamenti finanziari specifici;

Presentazione dei dati di resoconto

13.

nota che le agenzie non adottano un approccio uniforme quanto alla presentazione delle proprie attività per l’esercizio finanziario considerato, dei propri conti e delle proprie relazioni sulla gestione finanziaria e di bilancio e neppure nei confronti della questione se il direttore dell’agenzia debba emettere una dichiarazione di affidabilità; osserva che non tutte le agenzie distinguono chiaramente fra a) presentazione delle attività dell’agenzia al pubblico e b) relazione tecnica sulla gestione finanziaria e di bilancio;

14.

nota che, se le istruzioni di servizio della Commissione per la preparazione delle relazioni di attività non richiedono esplicitamente che l’agenzia emetta una dichiarazione di affidabilità, molti direttori vi hanno comunque provveduto per il 2006, in un caso particolare formulando un’importante riserva;

15.

rammenta il paragrafo 25 della sua risoluzione del 12 aprile 2005 (7) in cui si invitano i direttori delle agenzie ad allegare in futuro alla loro relazione annuale d’attività, presentata insieme alle informazioni finanziarie e gestionali, una dichiarazione di affidabilità riguardante la legittimità e la regolarità delle operazioni, analoga alle dichiarazioni firmate dai direttori generali della Commissione;

16.

chiede alla Commissione di modificare di conseguenza le sue istruzioni di servizio per le agenzie;

17.

propone inoltre che la Commissione cooperi con le agenzie per giungere a un modello armonizzato applicabile a tutte le agenzie ed organismi satelliti, che distingua chiaramente fra:

la relazione annuale destinata al grande pubblico sulle attività dell’organismo, le sue operazioni e i risultati raggiunti,

i rendiconti di esercizio e la relazione sull’esecuzione del bilancio,

la relazione di attività, sul modello di quelle predisposte dai direttori generali della Commissione,

la dichiarazione di affidabilità sottoscritta dal direttore dell’organismo, corredata di eventuali osservazioni o riserve sulle quali giudica opportuno richiamare l’attenzione dell’autorità di discarico;

Risultati generali dell’analisi della Corte dei conti

18.

nota la conclusione della Corte [Relazione annuale, paragrafo 10.29 (8)] secondo cui le sovvenzioni a carico del bilancio comunitario erogate dalla Commissione alle agenzie non sono basate su stime sufficientemente motivate del fabbisogno di liquidità delle agenzie, e che questo aspetto, unitamente al volume dei riporti, fa sì che esse detengano saldi di cassa considerevoli; nota inoltre che la Corte raccomanda che il livello di sovvenzioni erogate alle agenzie sia conforme all’effettivo fabbisogno di liquidità delle stesse;

19.

nota che a fine 2006 14 agenzie non avevano ancora applicato concretamente il sistema di contabilità ABAC (Relazione annuale, nota al paragrafo 10.31);

20.

nota l’osservazione della Corte (Relazione annuale, paragrafo 1.25) secondo cui alcune agenzie hanno contabilizzato gli oneri connessi alle ferie non godute; rileva che la Corte dei conti ha emesso dichiarazioni di affidabilità con riserve per tre agenzie [Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale (Cedefop), CEPOL e Agenzia ferroviaria europea] relativamente all’esercizio finanziario 2006 (2005: Cedefop, Autorità europea per la scurezza alimentare, Agenzia europea per la ricostruzione);

Revisione interna

21.

rammenta che, a norma dell’articolo 185, paragrafo 3, del regolamento finanziario, il revisore interno della Commissione è anche il revisore interno delle agenzie di regolamentazione che percepiscono sovvenzioni a carico del bilancio dell’Unione europea; rileva che il revisore interno riferisce al consiglio di amministrazione e al direttore di ciascuna agenzia;

22.

richiama l’attenzione sulla riserva formulata nella relazione di attività per il 2006 del revisore interno, che così recita:

«Il revisore interno della Commissione non è in grado di assolvere correttamente le funzioni di revisore interno degli organismi comunitari attribuitegli dall’articolo 185 del regolamento finanziario, a causa delle carenti risorse di personale.»;

23.

nota peraltro l’osservazione del revisore interno nella sua relazione di attività per il 2006 secondo cui a partire dal 2007, con le risorse di personale supplementari concesse dalla Commissione al servizio di audit interno (IAS), tutte le agenzie di regolamentazione in attività saranno soggette alla procedura di revisione interna su base annuale;

24.

nota il crescente numero delle agenzie di regolamentazione ed esecutive e delle imprese comuni soggette a revisione dell’IAS ai sensi dell’articolo 185 del regolamento finanziario; invita la Commissione ad informare le sue commissioni competenti circa l’adeguatezza della risorse di personale a disposizione dell’IAS per condurre una revisione contabile annuale di tutti questi organismi negli anni a venire;

25.

osserva che l’articolo 72, paragrafo 5 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 dispone che ogni agenzia trasmetta ogni anno all’autorità di discarico e alla Commissione una relazione elaborata dal suo direttore che sintetizzi il numero e il tipo dei controlli interni effettuati dal revisore interno, le raccomandazioni formulate e il seguito dato a tali raccomandazioni; invita le agenzie ad indicare se ciò sia stato fatto e, in caso affermativo, in che modo;

26.

prende atto, in merito alle capacità di revisione interna soprattutto per quanto riguarda le agenzie di minori dimensioni, di una proposta formulata il 14 settembre 2006 dal revisore interno dinanzi alla commissione competente del Parlamento, in base alla quale le agenzie più piccole dovrebbero essere autorizzate a commissionare servizi di revisione interna al settore privato;

Valutazione delle agenzie

27.

rammenta la dichiarazione congiunta del Parlamento, del Consiglio e della Commissione (9) negoziata in occasione della conciliazione prima del Consiglio Ecofin del 13 luglio 2007 dedicato al bilancio, in cui si chiede i) un elenco delle agenzie sulle quali la Commissione intende operare una valutazione e ii) un elenco delle agenzie già sottoposte a valutazione, unitamente a una sintesi delle principali risultanze;

Procedure disciplinari

28.

nota che, per le loro dimensioni, determinate agenzie trovano arduo costituire appositi consigli di disciplina composti da membri del personale inquadrati nel grado richiesto e che l’ufficio investigativo e disciplinare della Commissione (IDOC) non è competente per le agenzie; invita le agenzie a considerare l’istituzione di un consiglio di disciplina inter-agenzie;

Progetto di accordo interistituzionale

29.

rammenta il progetto di accordo interistituzionale relativo all’inquadramento delle agenzie europee di regolazione presentato dalla Commissione [COM(2005) 59], che era inteso a creare un quadro orizzontale per la creazione, la struttura, l’attività, la valutazione e il controllo delle agenzie europee di regolazione; nota che il progetto di accordo è un’utile iniziativa nel quadro degli sforzi volti a razionalizzare la costituzione e l’attività delle agenzie; nota l’affermazione contenuta nella relazione di sintesi della Commissione per il 2006 [punto 3.1, COM(2007) 274], secondo cui, malgrado gli scarsi progressi registratisi dopo la pubblicazione del progetto, il dibattito sui contenuti dello stesso è stato rilanciato in sede di Consiglio alla fine del 2006; si rammarica che non sia stato possibile compiere ulteriori progressi verso l’adozione;

30.

plaude pertanto all’impegno della Commissione di pubblicare nel corso del 2008 una comunicazione sul futuro delle agenzie di regolamentazione;

Agenzie finanziariamente autonome

31.

rammenta che per le due agenzie finanziariamente autonome il discarico al direttore è concesso dal consiglio di amministrazione; nota che entrambe registrano consistenti eccedenze a titolo di proventi da contributi accumulate dagli esercizi precedenti:

Ufficio per l’armonizzazione del mercato interno — Giacenze liquide ed equivalenti: 281 milioni di EUR (10),

Ufficio comunitario delle varietà vegetali — Giacenze liquide ed equivalenti: 18 milioni di EUR (11);

Osservazioni specifiche

32.

si compiace per la corretta esecuzione del bilancio per l’esercizio 2006;

33.

prende atto dell’osservazione della Corte nella sua relazione 2006 secondo cui, in contrasto con l’articolo 31 del regolamento finanziario quadro, il quale esige che il bilancio pubblicato nella Gazzetta ufficiale riporti gli stanziamenti di impegno e quelli di pagamento con uno scadenzario dei pagamenti in caso di stanziamenti dissociati, nel suo bilancio 2006 la Fondazione ha pubblicato soltanto gli stanziamenti di impegno, non rispettando quindi le regole della presentazione del bilancio;

34.

prende atto dell’osservazione della Corte in merito ai contratti pluriennali MEDA e Tempus in corso con la Commissione, entrambi imputati al 2004, secondo cui la Fondazione ha imputato l’intero importo contrattuale di tali entrate nel suo bilancio, invece degli importi da ricevere in ogni singolo esercizio annuale;

35.

esprime stupore per il fatto che la relazione della Corte ometta ogni riferimento alla circostanza che la dichiarazione di affidabilità del direttore (allegata alla relazione annuale di attività) formi oggetto di riserve concernenti:

l’incertezza politica nei paesi partner,

la gestione finanziaria della convenzione Tempus,

le possibili ripercussioni in termini sociali, di reputazione, legali e finanziari dell’assistenza tecnica Tempus nella Fondazione;

36.

prende atto dell’inserimento nel conto di gestione di un «diritto occupazionale» valutato a 5 milioni di EUR (corrispondenti a un contributo ai costi di ricostruzione dell’edificio) e di 12 milioni di EUR in conti bancari;

37.

prende atto delle dichiarazioni contenute nella relazione annuale di attività della Fondazione circa la possibilità di applicare alle agenzie lo statuto dei funzionari e il regolamento finanziario, secondo cui:

limitando i gradi di assunzione standard, lo statuto non soddisfa le esigenze in materia assunzione delle agenzie specializzate, le quali devono attrarre professionisti di adeguata qualificazione ed esperienza per coprire posizioni di responsabilità e inoltre presenta problemi in termini di mobilità e di progressione nella carriera,

il regolamento finanziario non è necessariamente adatto per le piccole agenzie come la Fondazione, che gestisce fondi provenienti da fonti diverse e realizza le proprie attività con transazioni relativamente ridotte in paesi partner con servizi finanziari e amministrativi scadenti e con elevati livelli di corruzione.


(1)  GU C 261 del 31.10.2007, pag. 63.

(2)  GU C 309 del 19.12.2007, pag. 122.

(3)  GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.

(4)  GU L 131 del 23.5.1990, pag. 1.

(5)  GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72.

(6)  GU L 187 del 15.7.2008, pag. 142.

(7)  Risoluzione del Parlamento europeo contenente le osservazioni che accompagnano la decisione sul discarico da concedere al direttore della Fondazione europea per la formazione per l’esecuzione del suo bilancio per l’esercizio finanziario 2003 (GU L 196 del 27.7.2005, pag. 114).

(8)  GU C 273 del 15.11.2007, pag. 1.

(9)  Documento del Consiglio DS 605/1/07 Rev1.

(10)  Fonte: Relazione sui conti annuali dell’Ufficio per l’armonizzazione del mercato interno per l’esercizio 2006 accompagnata dalle risposte dell’Ufficio (GU C 309 del 19.12.2007, pag. 141).

(11)  Fonte: Relazione sui conti annuali dell’Ufficio comunitario delle varietà vegetali per l’esercizio 2006 accompagnata dalle risposte dell’Ufficio (GU C 309 del 19.12.2007, pag. 135).


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