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Document 52024XC01738

    Pubblicazione del documento unico di cui all'articolo 94, paragrafo 1, lettera d), del regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio e del riferimento alla pubblicazione del disciplinare di produzione di un nome nel settore vitivinicolo

    C/2024/962

    GU C, C/2024/1738, 26.2.2024, ELI: http://data.europa.eu/eli/C/2024/1738/oj (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    ELI: http://data.europa.eu/eli/C/2024/1738/oj

    European flag

    Gazzetta ufficiale
    dell'Unione europea

    IT

    Serie C


    C/2024/1738

    26.2.2024

    Pubblicazione del documento unico di cui all'articolo 94, paragrafo 1, lettera d), del regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio e del riferimento alla pubblicazione del disciplinare di produzione di un nome nel settore vitivinicolo

    (C/2024/1738)

    La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla domanda ai sensi dell'articolo 98 del regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio (1) entro due mesi dalla data della presente pubblicazione

    DOCUMENTO UNICO

    «Urbezo»

    PDO-ES-02585

    Data di presentazione della domanda: 30.8.2019

    1.   Nome da registrare

    Urbezo

    2.   Tipo di indicazione geografica

    DOP – Denominazione di origine protetta

    3.   Categorie di prodotti vitivinicoli

    1.

    Vino

    4.   Descrizione del vino (dei vini)

    1.   BIANCO

    BREVE DESCRIZIONE TESTUALE

    Aspetto: colore giallo paglierino con riflessi verdolini. Limpido e brillante.

    Odore: aromi di fiori e frutta a granella, frutta a nocciolo e frutta tropicale.

    Sapore: intensità elevata. Acidità medio-alta. Finale medio-lungo. Ben equilibrato e ampio. Finale lungo con aroma persistente.

    Il tenore di zuccheri (glucosio + fruttosio) deve essere inferiore a 9 g/l.

    L'acidità totale deve essere compresa tra 4,5 e 7 grammi di acido tartarico per litro.

    Il tenore massimo di anidride solforosa totale deve essere: 150 mg/l se il tenore di zuccheri residui è < 2 g/l; 170 mg/l se il tenore di zuccheri residui è compreso tra 2 e 5 g/l; e 200 mg/l se il tenore di zuccheri residui è pari o superiore a 5 g/l.

    Se non sono specificati limiti, devono essere rispettati quelli stabiliti dalla legislazione generale dell'UE.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

    12,5

    Acidità totale minima

     

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

    12,5

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

     

    2.   ROSATO

    BREVE DESCRIZIONE TESTUALE

    Aspetto: limpido. Colore rosa con riflessi viola e fucsia.

    Odore: aromi floreali e di frutti rossi.

    Sapore: intensità medio-elevata. Acidità medio-alta. Finale medio-lungo. Ben equilibrato.

    Il tenore di zuccheri (glucosio + fruttosio) deve essere inferiore a 9 g/l.

    L'acidità totale deve essere compresa tra 4,5 e 7 grammi di acido tartarico per litro.

    Il tenore massimo di anidride solforosa totale deve essere: 150 mg/l se il tenore di zuccheri residui è < 2 g/l; 170 mg/l se il tenore di zuccheri residui è compreso tra 2 e 5 g/l; e 200 mg/l se il tenore di zuccheri residui è pari o superiore a 5 g/l.

    Se non sono specificati limiti, devono essere rispettati quelli stabiliti dalla legislazione generale dell'UE.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

    12,5

    Acidità totale minima

     

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

    12,5

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

     

    3.   ROSSO

    BREVE DESCRIZIONE TESTUALE

    Aspetto: colore rosso ciliegia matura con riflessi viola, rubino e rosso inchiostro. Brillante.

    Odore: floreale e di frutti rossi e neri.

    Sapore: intensità medio-elevata. Acidità medio-alta. Finale medio-lungo. Delicato, complesso e strutturato.

    Il tenore di zuccheri (glucosio + fruttosio) deve essere inferiore a 9 g/l.

    L'acidità totale deve essere compresa tra 4,5 e 7 grammi di acido tartarico per litro.

    I vini devono essere secchi.

    Il tenore massimo di anidride solforosa totale deve essere: 100 mg/l se il tenore di zuccheri residui è < 2 g/l; e 120 mg/l se il tenore di zuccheri residui è compreso tra 2 e 5 g/l.

    Se non sono specificati limiti, devono essere rispettati quelli stabiliti dalla legislazione generale dell'UE.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

    13

    Acidità totale minima

     

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

    12,5

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

     

    4.   ROSSO CON MACERAZIONE CARBONICA

    BREVE DESCRIZIONE TESTUALE

    Aspetto: colore rosso ciliegia matura con riflessi viola, porpora e rosso inchiostro.

    Odore: aromi floreali, balsamici, e di frutti rossi e neri.

    Sapore: ampio, ben strutturato, ben equilibrato e con finale persistente.

    Il tenore di zuccheri (glucosio + fruttosio) deve essere inferiore a 9 g/l.

    L'acidità totale deve essere compresa tra 4,5 e 7 grammi di acido tartarico per litro.

    I vini devono essere secchi.

    Il tenore massimo di anidride solforosa totale deve essere: 100 mg/l se il tenore di zuccheri residui è < 2 g/l; e 120 mg/l se il tenore di zuccheri residui è compreso tra 2 e 5 g/l.

    Se non sono specificati limiti, devono essere rispettati quelli stabiliti dalla legislazione generale dell'UE.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

    13

    Acidità totale minima

     

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

    12,5

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

     

    5.   ROSSO INVECCHIATO IN BOTTE

    BREVE DESCRIZIONE TESTUALE

    Aspetto: colore rosso ciliegia matura.

    Odore: buona intensità e prevalenza di fruttato. Frutti rossi e neri maturi, frutta secca e note balsamiche.

    Sapore: intensità medio-elevata. Acidità medio-alta. Persistente al palato. Toni fruttati prevalgono sulle note legnose.

    Ben equilibrato.

    Il tenore di zuccheri (glucosio + fruttosio) deve essere inferiore a 9 g/l.

    L'acidità totale deve essere compresa tra 4,5 e 7 grammi di acido tartarico per litro.

    I vini devono essere secchi.

    Il tenore massimo di anidride solforosa totale deve essere: 100 mg/l se il tenore di zuccheri residui è < 2 g/l; e 120 mg/l se il tenore di zuccheri residui è compreso tra 2 e 5 g/l.

    Se non sono specificati limiti, devono essere rispettati quelli stabiliti dalla legislazione generale dell'UE.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

    13

    Acidità totale minima

     

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

    12,5

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

     

    6.   ROSSO DA VENDEMMIA SELEZIONATA

    BREVE DESCRIZIONE TESTUALE

    Aspetto: colore rosso ciliegia matura con riflessi rosso granato.

    Odore: aroma di frutta matura e balsamico, rotondo con note tostate e di frutta disidratata.

    Sapore: attacco delicato, ampio e lungo nel finale. Ben equilibrato. Tannini maturi.

    Il tenore di zuccheri (glucosio + fruttosio) deve essere inferiore a 9 g/l.

    L'acidità totale deve essere compresa tra 4,5 e 7 grammi di acido tartarico per litro.

    I vini devono essere secchi.

    Il tenore massimo di anidride solforosa totale deve essere: 100 mg/l se il tenore di zuccheri residui è < 2 g/l; e 120 mg/l se il tenore di zuccheri residui è compreso tra 2 e 5 g/l.

    Se non sono specificati limiti, devono essere rispettati quelli stabiliti dalla legislazione generale dell'UE.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

    13

    Acidità totale minima

     

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

    12,5

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

     

    7.   ROSSO CRIANZA

    BREVE DESCRIZIONE TESTUALE

    Aspetto: colore rosso ciliegia matura. Limpido e brillante.

    Odore: aromi di frutti rossi e neri maturi con lievi note tostate.

    Sapore: intensità medio-elevata. Acidità medio-alta. Persistente al palato. Ben equilibrato.

    Il tenore di zuccheri (glucosio + fruttosio) deve essere inferiore a 9 g/l.

    L'acidità totale deve essere compresa tra 4,5 e 7 grammi di acido tartarico per litro.

    I vini devono essere secchi.

    Il tenore massimo di anidride solforosa totale deve essere: 100 mg/l se il tenore di zuccheri residui è < 2 g/l; e 120 mg/l se il tenore di zuccheri residui è compreso tra 2 e 5 g/l.

    Se non sono specificati limiti, devono essere rispettati quelli stabiliti dalla legislazione generale dell'UE.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

    13

    Acidità totale minima

     

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

    12,5

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

     

    8.   ROSSO RESERVA

    BREVE DESCRIZIONE TESTUALE

    Aspetto: colore rosso granato. Limpido e brillante, con sfumature mature.

    Odore: balsamico, speziato e tostato.

    Sapore: intensità medio-elevata. Acidità medio-alta. Persistente al palato. Ben equilibrato. Tannini maturi.

    Il tenore di zuccheri (glucosio + fruttosio) deve essere inferiore a 9 g/l.

    L'acidità totale deve essere compresa tra 4,5 e 7 grammi di acido tartarico per litro.

    I vini devono essere secchi.

    Il tenore massimo di anidride solforosa totale deve essere: 100 mg/l se il tenore di zuccheri residui è < 2 g/l; e 120 mg/l se il tenore di zuccheri residui è compreso tra 2 e 5 g/l.

    Se non sono specificati limiti, devono essere rispettati quelli stabiliti dalla legislazione generale dell'UE.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

    13

    Acidità totale minima

     

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

    12,5

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

     

    9.   ROSSO GRAN RESERVA

    BREVE DESCRIZIONE TESTUALE

    Aspetto: colore rosso granato con riflessi rosso mattone.

    Odore: intensità medio-elevata di frutti neri maturi in equilibrio con le note balsamiche, speziate e affumicate.

    Sapore: intensità elevata. Acidità medio-alta. Ben strutturato e persistente con tannini dolci e maturi. Ben equilibrato.

    Il tenore di zuccheri (glucosio + fruttosio) deve essere inferiore a 9 g/l.

    L'acidità totale deve essere compresa tra 4,5 e 7 grammi di acido tartarico per litro.

    I vini devono essere secchi.

    Il tenore massimo di anidride solforosa totale deve essere: 100 mg/l se il tenore di zuccheri residui è < 2 g/l; e 120 mg/l se il tenore di zuccheri residui è compreso tra 2 e 5 g/l.

    Se non sono specificati limiti, devono essere rispettati quelli stabiliti dalla legislazione generale dell'UE.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

    13

    Acidità totale minima

     

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

    12,5

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

     

    5.   Pratiche di vinificazione

    a.   Pratiche enologiche essenziali

    Pratica colturale

    Densità massima di impianto

    Potatura tradizionale ad alberello: 3 000 ceppi/ha.

    Spalliera (la potatura deve essere a cordone di Royat doppio oppure Guyot doppio o semplice) 4 000 ceppi/ha.

    Le viti devono essere coltivate con metodi biologici, conformemente alle disposizioni del regolamento (CE) n. 834/2007.

    Viste le condizioni climatiche nella zona delimitata «Urbezo», è autorizzata l'irrigazione localizzata. All'inizio della maturazione l'irrigazione a goccia è consentita durante la notte per un massimo di cinque ore, al fine di contribuire a migliorare la qualità fenolica e gli aromi delle uve, arrestando la sintesi degli zuccheri e impedendo l'aumento eccessivo della gradazione alcolica.

    Pratica enologica specifica

    VINIFICAZIONE E IMBOTTIGLIAMENTO: devono essere certificati come biologici.

    FERMENTAZIONE ALCOLICA: le varietà di uve da vino devono essere raccolte e fermentate separatamente.

    ELABORAZIONE:

    vini bianchi: vinificazione da uve bianche. Macerazione pellicolare a freddo.

    Vini rosati: vinificazione da uve rosse. Macerazione pellicolare a freddo. Salasso del primo mosto. Fermentazione a temperatura inferiore a 18 oC e monitoraggio quotidiano della densità.

    Vini rossi: vinificazione da uve rosse. Macerazione a bassa temperatura prima della fermentazione. Fermentazione sulle bucce a temperatura controllata. La svinatura del vino fiore avviene per drenaggio statico. Le rimanenti vinacce fermentate sono trasferite al torchio. Entrambe le frazioni sono sottoposte a fermentazione malolattica. In questa fase il vino è monovarietale.

    ROSSO CON MACERAZIONE CARBONICA: raccolta manuale. Fermentazione dei grappoli interi con lieviti indigeni a temperatura controllata.

    ASSEMBLAGGIO DI VINI ROSSI: quando la fermentazione e l'attività malolattica sono concluse, i vini da varietà rosse e quelli da varietà rosse ottenuti con macerazione carbonica sono degustati in vista dell'assemblaggio.

    ROSSO INVECCHIATO IN BOTTE: il vino viene posto in botti di rovere di capacità massima di 300 litri per almeno 3 mesi.

    ROSSO DA VENDEMMIA SELEZIONATA: le uve sono selezionate nel corso di tutto il ciclo colturale secondo la curva di maturazione. Al termine della fermentazione e dell'attività malolattica il vino (di una o più varietà) è trasferito in botti, in cui trascorre un periodo compreso tra 4 e 12 mesi. Una volta imbottigliato, è affinato nell'apposita cantina per almeno cinque mesi.

    Pratica enologica specifica

    Rossi CRIANZA, RESERVA e GRAN RESERVA. Devono essere rispettate le seguenti condizioni:

    la menzione «Crianza» è consentita per i vini rossi invecchiati per un minimo di 24 mesi, di cui almeno 6 in botti di rovere di capacità massima di 300 litri;

    la menzione «Reserva» è consentita per i vini rossi invecchiati minimo di 36 mesi, di cui almeno 12 in botti di rovere di capacità massima di 300 litri, e affinati in bottiglia per il resto del periodo;

    «Gran Reserva»: la menzione è consentita per i vini rossi invecchiati per un minimo di 60 mesi, di cui almeno 18 in botti di rovere di capacità massima di 300 litri, e affinati in bottiglia per il resto del periodo.

    Restrizioni pertinenti delle pratiche enologiche

    La resa massima dell'uva in vino consentita è di 70 litri di vino per 100 kg di uva. Il periodo di invecchiamento in botte è calcolato a partire dal 15 dicembre dell'anno della vendemmia. L'invecchiamento avviene in botti di rovere di capacità compresa tra 225 e 300 litri.

    b.   Rese massime

    1.   VARIETÀ ROSSE

    8 000 chilogrammi di uve per ettaro

    2.   VARIETÀ ROSSE

    56 ettolitri per ettaro

    3.   VARIETÀ BIANCHE

    8 500 chilogrammi di uve per ettaro

    4.   VARIETÀ BIANCHE

    59,5 ettolitri per ettaro

    6.   Zona geografica delimitata

    Poligono catastale 35 nel comune di Cariñena, comunità autonoma di Aragona, provincia di Saragozza.

    La superficie della zona geografica delimitata è pari a 232,0214 ha suddivisi in 51 parcelle: 1, 6, 8, 9, 12, 13, 14, 17, 18, 20, 21, 24, 26, 27, 28, 31, 33, 34, 35, 36, 48, 51, 53, 54, 55, 63, 67, 68, 72, 73, 74, 75, 76, 77, 78, 79, 80, 81, 82, 83, 84, 85, 86, 87, 88, 89, 90, 91, 92, 93 e 94.

    7.   Varietà principale/i di uve da vino

     

    CABERNET SAUVIGNON

     

    CHARDONNAY

     

    GARNACHA BLANCA

     

    GRENACHA TINTA

     

    MAZUELA

     

    MERLOT

     

    MOSCATEL DE ALEJANDRÍA

     

    SYRAH

     

    TEMPRANILLO

    8.   Descrizione del legame/dei legami

    8.1.   Fattori naturali

    In termini idrografici la zona di produzione in cui sono coltivate le uve utilizzate per produrre il vino «Urbezo» DOP è situata nel bacino del fiume Ebro, approssimativamente al centro del rettangolo immaginario formato dai fiumi Ebro, Jalón, Huerva e Jiloca.

    In termini amministrativi è situata nella Comunità autonoma di Aragona, provincia di Saragozza, nella parte nord-occidentale del comune di Cariñena.

    La zona di produzione confina a nord con il comune di Alfamén, a sud con la strada che collega Longares ad Almonacid de la Sierra, a est con la strada Camino del Rutal che collega Alfamén al Santuario de la Virgen de Lagunas e a ovest con i comuni di Alfamén e Cosuenda.

    La posizione nelle colline pedemontane della Sierra de Algairén rende la zona di produzione soggetta all'influenza del vento proveniente dal Moncayo, la vetta più alta (2 314 m) del sistema montuoso iberico aragonese.

    Il fiume Frasno attraversa la zona delimitata in direzione sud-est/nord-ovest. Anche il torrente La Pardina attraversa la zona ma in direzione sud-ovest/nord-ovest. Quest'ultimo è solitamente asciutto ma la sua portata può essere notevole in caso di piogge abbondanti.

    L'altitudine varia tra 460 e 495 m sul livello del mare. Il rilievo è quasi interamente pianeggiante, con una leggera pendenza verso nord.

    Caratteristiche specifiche dei suoli

    La litologia della zona delimitata «Urbezo» è formata da materiali di fondovalle (probabilmente risalenti al Pleistocene) risultanti dalla degradazione dei depositi di tipo «raña» sul confine sud-occidentale della depressione, che la riempiono e attraversano in direzione NNO-SSE.

    I suoli sono piuttosto omogenei dati i fattori simili che si combinano per formarli (clima, vegetazione, litologia e rilievo). Tuttavia presentano una certa variabilità dovuta al tempo che hanno impiegato a svilupparsi, ai processi di erosione e di ulteriore gestione. Ciò significa che, secondo la metodologia di studio pedologico applicata dal dipartimento dell'agricoltura degli Stati Uniti d'America (USDA, 2014), sono presenti tre ordini di suolo: alfisol, inceptisol ed entisol, con sottordini (Haploxeralf, Calcixerept e Xerofluvent), tutti usati principalmente per la viticoltura.

    Non vi sono problemi evidenti di pietrosità nei suoli. Dal punto di vista della tessitura del suolo, le unità sono omogenee e le osservazioni sono raggruppate nel sotto-triangolo corrispondente ai suoli franchi. Predominano suoli franco-sabbiosi, franco-sabbioso-argillosi e argillo-sabbiosi

    La zona per cui è richiesta protezione è caratterizzata da suoli sciolti, profondi, pietrosi con un buon drenaggio, che consentono la crescita delle radici e l'accesso all'acqua. I colloidi organici sono scarsi nei suoli, in quanto il tenore di humus è basso e il tasso di materia organica è medio-basso (tra lo 0,86 % e l'1,37 %) in quasi tutti i suoli. Anche il tenore di azoto è basso.

    La superficie della zona delimitata è cosparsa di numerosi ciottoli.

    Caratteristiche specifiche del clima

    I dati meteorologici sono ricavati dall'osservatorio di La Pardina che è situato a meno di 1 km dalla zona delimitata.

    La piovosità media annua è di 423,4 mm, con una media di 66 giorni di pioggia all'anno. La temperatura minima media annua è di 8,4 oC e la temperatura massima media è di 20,5 oC. L'evapotraspirazione potenziale annua (ETP) nella zona è di 1 068,5 mm. La differenza annua tra la piovosità e l'ETP è pari a – 645,1 mm. Lo stress idrico medio nella zona «Urbezo» (aprile - ottobre) è di 357,1 mm e le riserve idriche medie per lo stesso periodo si attestano a 89,6 mm.

    Tutti questi fattori si combinano per creare un regime di umidità del suolo xerico e un regime di temperatura del suolo mesico.

    Nella zona delimitata sono assenti fattori climatici che impediscono la viticoltura. Le precipitazioni variano notevolmente a seconda della stagione e vi sono lunghi periodi di siccità e importanti fluttuazioni nel volume delle precipitazioni annue. I mesi estivi di luglio e agosto sono sempre secchi. La pioggia può essere scarsa anche nei mesi di gennaio, febbraio, marzo, settembre e dicembre. Senza irrigazione il suolo non disporrebbe di acqua per le viti nei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre (e ottobre). Il mese di maggio è molto irregolare e l'acqua può essere scarsa a partire dalla seconda metà del mese. La gestione dell'irrigazione deve quindi adattarsi alle variazioni annuali nella fase fenologica. Vi è un medio rischio di gelate, in particolare tra metà ottobre (6-23/10) e fine di aprile (20-26/4).

    Il vento «Cierzo», che soffia da nord-ovest, è frequente nella zona e contribuisce a proteggere le piantagioni dalle malattie crittogamiche

    8.2.   Fattori umani

    Secondo gli «Anales de la Corona de Aragón» (Annali della Corona di Aragona) nel 1178 esisteva una «città e località di Lagunas, situata tra Cariñena e Alfamén, un paesaggio ricco di viti». L'attuale Santuario de la Virgen de Lagunas è la chiesa parrocchiale della località di Lagunas e il paesaggio ricco di viti sono i vigneti che si trovano oggi nella zona «Urbezo».

    Nel febbraio 1585 il re Filippo II visitò la città e l'eremo de la Virgen de Lagunas, in cui i monaci producevano vino con le uve dei vigneti che coltivavano.

    Ci sono prove documentate secondo cui nella zona conosciuta come «Urbezo» la viticoltura è una pratica tradizionale che risale all'inizio del XIX secolo, ossia tramandata dai monaci e da cinque generazioni di antenati dei viticoltori di oggi.

    Nel 1929 i viticoltori e i vinificatori che possedevano parcelle nella zona delimitata «Urbezo» parteciparono al II Congresso internazionale della vite e del vino tenutosi a Barcellona. Due dei viticoltori furono premiati con la medaglia d'oro e il diploma d'onore per uno dei loro vini dell'annata 1928. Questi riconoscimenti sono conservati dalla cantina Solar de Urbezo e se ne conserva traccia negli archivi del comune di Cariñena.

    I vigneti sono biologici e certificati dall'organismo competente, il comitato aragonese di agricoltura biologica, in conformità del regolamento (CE) n. 834/2007.

    A tale riguardo la produzione biologica è un sistema globale di gestione dell'azienda agricola e di produzione alimentare che usa sostanze e processi naturali, basato sull'interazione tra le migliori prassi in materia di ambiente e azione per il clima, un alto livello di biodiversità, la salvaguardia delle risorse naturali e l'applicazione di norme rigorose di produzione.

    Al momento della raccolta delle uve coltivate nella zona geografica di produzione e destinate a essere utilizzate nei vini «Urbezo», le differenti varietà sono tenute separate. Questa separazione è mantenuta anche durante il processo di fermentazione alcolica a temperatura controllata.

    Sono usati solo concimi biologici da fonti animali o vegetali, queste ultime costituite da vinaccia fermentata, graspi, copertura vegetale e tralci di vite trinciati provenienti dalla zona.

    8.3.   Descrizione del vino

    Questi vini presentano buona gradazione alcolica compresa tra 12,5 e 14o. Sono di colore intenso e brillante, con aromi primari di frutta matura. I livelli di SO2 sono relativamente bassi. I vini hanno un buon equilibrio e le loro caratteristiche rimangono stabili a lungo.

    I vini bianchi sono di grande espressione aromatica e di buona acidità. Presentano alti livelli di esteri etilici ramificati, acetati, cinnamati e lattoni (note floreali e fruttate). Il frequente aroma di mele verdi e mature è dovuto all'esanoato di etile e ad altri esteri prodotti dalla fermentazione e dalle combinazioni di questi ultimi con altre molecole.

    I vini rosati sono prodotti con uve rosse monovarietali. Presentano alte concentrazioni di esteri etilici ramificati, acetati, monoterpeni, fenoli, cinnamati e lattoni.

    I vini rossi sono di colore rosso ciliegia intenso. Il buon equilibrio tra alcol e acidità totale è potenziato dal tenore di magnesio che, unito ai tannini condensati, li rende molto rotondi, ampi e con finale persistente. La giusta acidità totale assicura un buon invecchiamento in bottiglia.

    Il profilo aromatico e i tipici sentori dei vini rossi giovani sono basati sulla macerazione carbonica che fa parte del processo di vinificazione. Questi vini presentano un'alta concentrazione di esteri etilici ramificati, monoterpeni, fenoli, cinnamati e vanilline (note dolci).

    Gli aromi dei vini rossi invecchiati contengono significativi livelli di esteri/acetati: (etil isobutirrato), terpeni (α-terpineolo), fenoli (4-vinilfenolo) e lattoni (γ-nonalattone) e derivati della vanillina, e, in misura minore, di acetoina, 4-etil-fenolo e 4-etil-guaiacolo. Nei vini «Reserva» e «Gran Reserva» i tannini condensati danno origine a vini ricchi di estratti e antociani.

    8.4.   Legame

    La superficie della zona delimitata «Urbezo» è cosparsa di ciottoli che nei mesi estivi sono esposti ai raggi solari. Durante il giorno si scaldano e rilasciano quantità significative di calore. Si raffreddano durante la notte a causa del vento «Cierzo» e dell'uso dell'irrigazione a goccia a ciclo breve dopo il tramonto. La lenta maturazione delle uve bianche e rosse, con importanti escursioni termiche tra il giorno e la notte che possono arrivare fino al 40 %, aumenta il peso degli acini e garantisce la corretta conversione degli acidi in zuccheri.

    Il confronto tra i campioni di suolo prelevati dalle parcelle del vigneto nella zona delimitata e quelli prelevati dalle zone circostanti (Cariñena DOP) ha evidenziato differenze nei dati analitici.

    Il suolo nella zona geografica «Urbezo» ha una conducibilità elettrica (CE) più elevata, una migliore capacità di scambio cationico (CSC) e livelli maggiori di Mg, Na, K, K/Mg, Fe, Cu, Mn, Zn, Si e P rispetto alla zona contigua. In questo caso il valore di P (Olsen mg/kg) rimane constante a una profondità di 40 cm e, con l'aumento della profondità, presenta solo un leggero calo. Il pH è più basso (attorno a 8), così come i valori per il calcare totale e il calcare attivo.

    Dato il basso tenore di minerali e oligoelementi nella zona «Urbezo» di cui si chiede la protezione, i vini hanno proprietà differenti. Il tenore di ferro produce vini rossi di colore intenso, il magnesio ne regola l'equilibrio e l'acidità mentre l'argilla conferisce corpo e apporta tannini. Il silicio esalta gli aromi e facilita l'assorbimento degli oligoelementi da parte delle radici. Il fosforo migliora il metabolismo dei carboidrati, lo sviluppo radicale, la fertilizzazione, la maturazione e il corretto essiccamento del legno, riducendo così la sua sensibilità alla scarica fisiologica e alle malattie crittogamiche. Tutte queste caratteristiche contribuiscono a mantenere la massa fogliare e prolungano il ciclo vegetativo.

    I dati relativi ai colloidi organici rivelano un basso tenore di elementi nutritivi negli strati superiori del suolo. Ciò favorisce la crescita di radici profonde, permettendo così una migliore regolarità nell'apporto di acqua alle viti, il che è considerato un fattore che migliora la qualità. Non vi sono problemi di salinità o clorosi. L'eventuale eccesso di acqua nella zona è adeguatamente eliminato dal fiume Frasno e dal torrente La Pardina. Il drenaggio sotterraneo è agevolato dagli elementi grossolani.

    Il vigneto è situato in una zona geografica con lievi pendenze che migliorano il drenaggio e ottimizzano l'esposizione delle viti alla luce solare. Ciò facilita il raggiungimento della maturità fenolica nelle uve, che a sua volta produce il colore e il corpo caratteristici dei vini rossi «Urbezo».

    L'ambiente naturale che circonda la zona «Urbezo» è vocato alla coltivazione biologica, in quanto è fonte di una microfauna varia che agevola la decomposizione della materia organica, contribuisce al ciclo dei nutrienti delle viti, favorisce la circolazione dell'aria e la conservazione della struttura del suolo e permette il controllo biologico degli organismi nocivi e delle malattie che colpiscono le viti e le uve senza l'uso di pesticidi.

    Sebbene, come spiegato in precedenza, la zona delimitata sia circondata dalla Cariñena DOP, occorre sottolineare che sussistono importanti differenze con quella zona, sia per quanto riguarda le caratteristiche dei vini che le pratiche di allevamento, che sono riassunte qui di seguito.

    8.5.   Confronto tra «Cariñena» DOP e «Urbezo»

    1.

    Titolo alcolometrico effettivo minimo:

    Urbezo: 12,5 % vol per i vini bianchi e rosati e 13 % vol per i rossi;

    Cariñena DOP: 9 % vol per i vini bianchi, rosati e rossi.

    Differenze: titolo alcolometrico effettivo minimo più elevato per i vini bianchi, rosati e rossi.

    2.

    Anidride solforosa totale (mg/l) per un tenore di zuccheri inferiore a 2 g/l:

    Urbezo: 150 mg/l per i vini bianchi e rosati, 100 mg/l per i rossi;

    Cariñena DOP: 180 mg/l per i vini bianchi e rosati, 140 mg/l per i rossi.

    Differenze: tenore di anidride solforosa inferiore per i vini bianchi, rosati e rossi.

    3.

    Anidride solforosa totale (mg/l) per un tenore di zuccheri tra 2 e 5 g/l:

    Urbezo: 170 mg/l per i vini bianchi e rosati, 120 mg/l per i rossi;

    Cariñena DOP: 180 mg/l per i vini bianchi e rosati, 140 mg/l per i rossi.

    Differenze: tenore di anidride solforosa inferiore per i vini bianchi, rosati e rossi.

    4.

    Anidride solforosa totale (mg/l) per un tenore di zuccheri pari o superiore a 5 g/l:

    Urbezo: 200 mg/l per i vini bianchi e rosati;

    Cariñena DOP: 240 mg/l per i vini bianchi e rosati.

    Differenze: tenore di anidride solforosa inferiore per i vini bianchi e rosati.

    5.

    Acidità volatile totale (mEq/l) per i vini bianchi, rosati e rossi:

    Urbezo: 12,5 mEq/l;

    Cariñena DOP: 13,3 mEq/l.

    Differenze: tenore di acidità volatile totale nei vini bianchi, rosati e rossi.

    6.

    Resa massima per ettaro:

    Urbezo: varietà rosse: 8 000 kg di uva; varietà bianche: 8 500 kg di uva;

    Cariñena DOP: varietà rosse: 8 500 kg di varietà bianche: 9 000 kg di uva.

    Differenze: resa di uva per ettaro inferiore.

    7.

    Resa massima nella vinificazione:

    Urbezo: 70 litri di vino per 100 kg di uva;

    Cariñena DOP: 74 litri di vino per 100 kg di uva.

    Differenze: resa inferiore nella vinificazione.

    8.

    Vigneti certificati come biologici dall’organismo competente:

    Urbezo: requisito obbligatorio nella zona delimitata «Urbezo»;

    Cariñena DOP: non costituisce un requisito.

    Differenze: obbligo di conformità ai principi dell'agricoltura biologica e alla legislazione dell'Unione europea per «Urbezo».

    9.

    Cantine produttrici biologiche con vinificazione e imballaggio certificati dall’organismo competente:

    Urbezo: requisito obbligatorio per tutti i produttori di vino;

    Cariñena DOP: non costituisce un requisito.

    Differenze: obbligo di conformità al regolamento UE relativo alla produzione biologica per tutti i produttori di «Urbezo».

    8.6.   Riassunto

    Ne consegue quanto riportato di seguito.

    Il buon titolo alcolometrico effettivo minimo conferisce ai vini della zona delimitata carattere, struttura e complessità.

    Il basso tenore di anidride solforosa richiede maggiori controlli sanitari sui vigneti e le viti, nonché norme rigorose per la vinificazione e l'invecchiamento.

    Il buon livello di acidità volatile prolunga la vita dei vini.

    La bassa resa per ettaro è importante, in quanto favorisce una maturazione equilibrata delle uve e consente di produrre vini con un maggior contenuto di aromi primari e polifenoli. La resa limitata nella vinificazione (70 litri di vino per 100 kg d'uva) è un altro fattore che contribuisce a questo aspetto.

    Il fatto che tutti i vigneti nella zona delimitata siano biologici e conformi alle disposizioni dell'UE relative all'agricoltura biologica garantisce che le uve siano prive di insetticidi, erbicidi e pesticidi. Ciò favorisce lo sviluppo di lieviti indigeni sulle bucce e il controllo biologico degli organismi nocivi tramite fauna autoctona, migliorando nel contempo i livelli di attività e la varietà di quest'ultima. Il fatto che il vino sia prodotto secondo le norme dell'agricoltura biologica garantisce che acquisisca i tipici aromi dei lieviti indigeni, evitando così gli aromi standardizzati e preservando il sapore del vino.

    Le pratiche di allevamento sono compatibili con l'agricoltura biologica. Queste includono la potatura in inverno e la potatura verde in estate; trattamenti organici in inverno, primavera ed estate; l'applicazione di materia organica animale e vegetale come concime, con compostaggio localizzato nei filari delle viti basato su vinaccia fermentata, raspi, tralci di vite trinciati e copertura verde; e la mancata applicazione di concime fogliare, stimolando e costringendo così la pianta a sviluppare l'apparato radicale e a nutrirsi dal suolo. Tutte queste pratiche insieme producono grappoli spargoli di uve sane, ben adatti a conseguire la maturazione ottimale necessaria per i vini «Urbezo» in termini di tenore di zuccheri e di fenoli.

    All'inizio della maturazione, l'irrigazione a goccia durante la notte per un massimo di cinque ore contribuisce a migliorare la qualità fenolica e gli aromi delle uve, interrompendo la sintesi degli zuccheri e impedendo l'aumento eccessivo della gradazione alcolica.

    La strategia complessiva nella zona delimitata «Urbezo» intende rendere la viticoltura più sostenibile da una prospettiva ambientale, sociale ed economica, in uno scenario di cambiamenti climatici a cui i vini sono particolarmente sensibili. L'attenzione si concentra anche sui processi e le tecniche che possono ottimizzare il potenziale enologico dei vini della zona, in particolare per quanto riguarda l'espressione sensoriale, la longevità, la personalità e la specificità.

    Le caratteristiche storiche, umane e naturali della zona geografica «Urbezo» rendono questi vini piuttosto particolari. Sono ben equilibrati con la migliore espressione aromatica e fruttata, presentando un bel colore e tannini molto maturi. Ciò li distingue dagli altri vini prodotti nelle zone circostanti, fornendo ai consumatori prodotti differenziati.

    Bodegas Solar de Urbezo, SL è l'unico produttore che desidera presentare la domanda. Gli altri viticoltori che possiedono le parcelle 73, 74 e 83 non hanno sollevato obiezioni alla domanda di protezione nel periodo di consultazione pubblica. La definizione «unico produttore» va intesa come l'unica azienda agricola che produce vino in un modo peculiare usando uve raccolte nelle parcelle del vigneto situate nella zona delimitata.

    La zona geografica delimitata è suddivisa tra 22 proprietari più il comune di Cariñena, per un totale di 23 proprietari.

    La zona coperta da vigneti è attualmente di 78,6432 ettari, distribuiti nel modo seguente: 76,7912 ettari coltivati dal richiedente e 1,8520 ettari coltivati da due viticoltori diversi dal richiedente.

    I viticoltori che possiedono le altre parcelle vitate possono chiedere che i loro vini siano coperti dalla DOP «Urbezo» a condizione che rispettino i requisiti del relativo disciplinare.

    Le parcelle del vigneto coltivate dal richiedente sono le seguenti: 6, 8, 12, 13, 34, 55, 63, 76, 77, 78, 79, 81, 82, 84, 85, 86, 87, 88, 92, 93 e 94, appartenenti al poligono 35 di Cariñena.

    9.   Ulteriori condizioni essenziali

    Quadro giuridico:

    nella legislazione nazionale.

    Tipo di condizione supplementare:

    deroga alla produzione nella zona geografica delimitata.

    Descrizione della condizione:

    Descrizione della condizione:

    tutte le uve prodotte nella zona geografica delimitata della DOP «Urbezo» saranno trasformate in vini nelle cantine di produzione situate nella stessa unità amministrativa dell'area di produzione, che corrisponde al comune di Cariñena.

    Quadro giuridico:

    nella legislazione nazionale.

    Tipo di condizione supplementare:

    disposizioni supplementari in materia di etichettatura.

    Descrizione della condizione:

    menzioni tradizionali di cui all'articolo 112, lettera b, del regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013: «Crianza», «Reserva», «Gran Reserva».

    Tutte le bottiglie devono avere una controetichetta di garanzia indicante la serie e il numero unico assegnato a ognuna.

    I vini aventi diritto a utilizzare i termini «barrica» (botte), «vendimia seleccionada» (vendemmia selezionata), «Crianza», «Reserva» e «Gran Reserva» devono indicare l'anno della vendemmia.

    I vini certificati come biologici dal comitato aragonese di agricoltura biologica devono riportare il logo UE e il codice numerico dell'organismo di controllo sull'etichetta posteriore.

    Riferimento al disciplinare del prodotto

    https://www.aragon.es/documents/20127/60698015/Pliego_condiciones_DOP_Urbezo_20210630.pdf/cbd4954b-6362-e6ad-d9c8-00edb3e06320?t=1625134554811


    (1)   GU L 347 del 20.12.2013, pag. 671.


    ELI: http://data.europa.eu/eli/C/2024/1738/oj

    ISSN 1977-0944 (electronic edition)


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