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Strategia dell'UE 2012-2015 per la tutela e il benessere degli animali

L'UE ha adottato una strategia sul benessere degli animali, per intervenire sull'assenza di applicazione delle norme in materia, migliorare il valore economico che questo benessere ha per le imprese e sensibilizzare sull'esigenza di livelli elevati di benessere degli animali.

RIFERIMENTI

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale europeo sulla strategia dell'Unione europea per la protezione e il benessere degli animali 2012-2015 [COM(2012)06 final/2, del 15 febbraio 2012 - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

SINTESI

L'articolo 13 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea riconosce gli animali come esseri senzienti e impone di tenere completamente in considerazione, al momento di formulare e applicare le politiche UE, le esigenze degli animali stessi in termini di benessere.

La varietà dei sistemi agricoli, delle condizioni climatiche e dei terreni nei paesi membri ha determinato notevoli difficoltà nel concordare norme sul benessere degli animali valide in tutta l'UE, ed altre difficoltà nel garantirne l'applicazione corretta e omogenea.

Tale applicazione disomogenea, così come l'esistenza di lacune nella legislazione, indica che nell'UE gli animali non sono trattati in base agli stessi criteri e che gli agricoltori dei paesi dove le norme sono applicate più rigorosamente subiscono uno svantaggio concorrenziale.

La strategia dell'UE per il benessere degli animali (2012-2015) intende migliorare le condizioni di benessere degli animali che vivono in aziende agricole e zoo, così come di quelli usati per fini di sperimentazione. Essa comporta un approccio duplice.

Introduzione di una legge esauriente sul benessere degli animali: in funzione degli esiti di una valutazione d'impatto, la Commissione europea sta valutando l'introduzione di un quadro giuridico semplificato, fondato su un approccio olistico e che si concentri sui risultati reali in termini di benessere degli animali. Questo sottolineerebbe anche l'istruzione e i criteri professionali per tutte le parti interessate (autorità dei paesi membri, persone che manipolano gli animali, produttori zootecnici, dettaglianti ecc.).

Potenziamento degli interventi svolti attualmente dalla Commissione, che comprendono:

  • identificare modalità per migliorare la conformità degli Stati membri: maggiori ispezioni, una strategia di istruzione per inculcare la cultura della conformità e lo sviluppo di una rete europea di centri di riferimento, la formazione degli ispettori, lo scambio delle migliori pratiche, orientamenti scientifici o norme esecutive per i vari elementi del diritto UE sul benessere degli animali;
  • sostegno alla cooperazione internazionale continuando a inserire il benessere degli animali negli accordi internazionali, svolgendo un ruolo attivo in un contesto multilaterale, specialmente nell'Ufficio internazionale delle epizoozie (UIE) e nell'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO);
  • offerta di informazioni adeguate ai consumatori e al pubblico sensibilizzando i bambini, i giovani adulti e il pubblico in senso ampio sul rispetto degli animali; inoltre, promuovendo la proprietà responsabile, informando i consumatori in merito alle leggi UE sugli animali per la produzione alimentare e garantendo che i consumatori stessi non siano raggirati da asserzioni ingannevoli in materia;
  • ottimizzazione delle sinergie con la politica agricola comune: una valutazione sul modo di ottimizzare le sinergie con la PAC, ad esempio mediante la condizionalità, misure di promozione, una politica di qualità e l'agricoltura biologica;
  • indagare sul benessere dei pesci d'allevamento: consulenza scientifica e valutazione delle problematiche del benessere dei pesci nell'acquacoltura, come base di un eventuale intervento.

Ultima modifica: 06.02.2014

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