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Document C:2009:070:FULL

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, C 70, 24 marzo 2009


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ISSN 1725-2466

Gazzetta ufficiale

dell'Unione europea

C 70

European flag  

Edizione in lingua italiana

Comunicazioni e informazioni

52o anno
24 marzo 2009


Numero d'informazione

Sommario

pagina

 

I   Risoluzioni, raccomandazioni e pareri

 

PARERI

 

Consiglio

2009/C 070/01

Parere del Consiglio, del 10 marzo 2009, sul programma di stabilità aggiornato dell'Italia, 2008-2011

1

2009/C 070/02

Parere del Consiglio, del 10 marzo 2009, sul programma di convergenza aggiornato della Lituania, 2008-2011

8

2009/C 070/03

Parere del Consiglio, del 10 marzo 2009, sul programma di stabilità aggiornato del Lussemburgo, 2008-2010

13

 

II   Comunicazioni

 

COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA

 

Commissione

2009/C 070/04

Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata (Caso COMP/M.5427 — Dexia Credit Local/Dexia Kommunalkredit Bank) ( 1 )

19

2009/C 070/05

Autorizzazione degli aiuti di Stato sulla base degli articoli 87 e 88 del trattato CE — Casi contro i quali la Commissione non solleva obiezioni

20

 

IV   Informazioni

 

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA

 

Consiglio

2009/C 070/06

Estratto delle nomine effettuate dal Consiglio — Mesi di gennaio e febbraio 2009 (settore sociale)

22

 

Commissione

2009/C 070/07

Tassi di cambio dell'euro

24

 

INFORMAZIONI PROVENIENTI DAGLI STATI MEMBRI

2009/C 070/08

Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi in virtù del regolamento (CE) n. 1628/2006 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato per investimenti a finalità regionale ( 1 )

25

 

V   Avvisi

 

ALTRI ATTI

 

Commissione

2009/C 070/09

Pubblicazione di una domanda a norma dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari

27

 

Rettifiche

2009/C 070/10

Rettifica dell'elenco delle acque minerali naturali riconosciute dagli Stati membri (GU C 54 del 7.3.2009)

32

 


 

(1)   Testo rilevante ai fini del SEE

IT

 


I Risoluzioni, raccomandazioni e pareri

PARERI

Consiglio

24.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 70/1


PARERE DEL CONSIGLIO

del 10 marzo 2009

sul programma di stabilità aggiornato dell'Italia, 2008-2011

(2009/C 70/01)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea,

visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche (1), in particolare l'articolo 5, paragrafo 3,

vista la raccomandazione della Commissione,

sentito il comitato economico e finanziario,

HA ESPRESSO IL SEGUENTE PARERE:

(1)

Il 10 marzo 2009 il Consiglio ha esaminato il programma di stabilità aggiornato dell'Italia relativo al periodo 2008-2011.

(2)

L'economia italiana, che già risente di carenze strutturali radicate che per diversi anni hanno impedito una crescita soddisfacente della produttività, subisce pesantemente l'impatto della crisi economica mondiale, anche se il basso livello di indebitamento del settore privato italiano ed un sistema finanziario relativamente solido hanno finora parzialmente attenuato l'impatto diretto della crisi finanziaria. A metà 2007, ben prima dell'aggravarsi della crisi dei mercati finanziari, era già in atto in Italia un rallentamento marcato della crescita reale del PIL, che si è tramutato in recessione nella seconda metà del 2008 a seguito della debolezza della domanda interna e del calo delle esportazioni. Le sfide principali da raccogliere a breve termine sono ripristinare la fiducia delle imprese e dei consumatori, garantire l'accesso al credito, in particolare per le PMI, agevolare l'aggiustamento del mercato del lavoro per far fronte alla crescente disoccupazione e migliorare le condizioni per la crescita della produttività e della competitività di costo. Visto il livello molto elevato del debito pubblico e l'onere del servizio di tale debito, la risposta del governo italiano a queste sfide deve essere attentamente bilanciata con la necessità di evitare un sostanziale deterioramento delle finanze pubbliche. La politica di bilancio prevista per il 2009 è globalmente neutra. In questo contesto, nel novembre 2008 il governo ha adottato un pacchetto di stimolo in linea con il piano europeo di ripresa economica, volto ad aiutare le famiglie a basso reddito e le imprese, accelerando nel contempo gli investimenti pubblici. Nel febbraio 2009 sono stati adottati ulteriori provvedimenti per sostenere la domanda di beni durevoli a basso consumo energetico. Ciononostante, la recessione economica grava pesantemente sulle finanze pubbliche italiane.

(3)

Lo scenario macroeconomico sotteso al programma prevede che, dopo essere calato dello 0,6 % nel 2008, il PIL reale registrerà un'ulteriore contrazione del 2 % nel 2009. La crescita reale del PIL dovrebbe riprendere moderatamente (0,3 %) nel 2010 e più decisamente (1 %) nel 2011. Queste proiezioni macroeconomiche tengono conto delle misure di stimolo adottate il 28 novembre, il cui impatto economico non è tuttavia quantificato. Sulla base delle informazioni economiche attualmente disponibili (2), comunicate dopo la data limite per le proiezioni del programma, la crescita economica potrebbe essere persino inferiore a quanto previsto nel programma. Anche alla luce di questa possibilità, le proiezioni per il 2009 in materia di occupazione contenute nel programma sembrano essere piuttosto ottimistiche, in particolare per quanto riguarda le ore lavorate. Per contro, appaiono realistiche le proiezioni relative all'inflazione. Le prospettive in materia di inflazione delineate nel programma e la sottostante moderazione nella crescita del costo del lavoro per unità di prodotto a medio termine determinano un certo contenimento della perdita di competitività che l'Italia registra dalla fine degli anni '90.

(4)

Dalle stime contenute nelle previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009 risulta che il disavanzo delle amministrazioni pubbliche è salito al 2,8 % del PIL nel 2008, a fronte dell'obiettivo del 2,2 % di cui all'aggiornamento del programma del novembre 2007. Il dato superiore al previsto è stato registrato nonostante un effetto base positivo, poiché il disavanzo del 2007 è attualmente quantificato all'1,6 % del PIL, a fronte del 2,4 % previsto nel programma precedente. La migliore posizione di partenza del 2007 è stata più che compensata dagli sviluppi nel 2008, dovuti in parte alle condizioni economiche sfavorevoli. I tassi d'interesse più elevati hanno determinato inoltre un incremento dei costi di servizio del debito. Il calo nella crescita delle entrate al di là di quanto dovuto all'impatto del rallentamento economico riflette l'attuazione di varie misure discrezionali, ovvero: l'adesione da parte dei datori di lavoro nel 2008 al taglio del cuneo fiscale (per i lavoratori assunti con contratti permanenti) previsto per il 2007, l'abolizione completa dell'imposta sulla prima casa ed il rinvio al 2009 di alcuni termini per il pagamento delle imposte stabilito dal pacchetto di stimolo economico adottato alla fine del 2008. Si stima che il disavanzo strutturale, ovvero il disavanzo corretto per il ciclo al netto di misure una tantum e di altre misure temporanee, sia cresciuto di 0,5 punti percentuali del PIL rispetto al 2007, a fronte di un miglioramento di 0,25 punti percentuali previsto nell'aggiornamento del programma del novembre 2007.

(5)

Il programma prevede che il disavanzo salga dal 2,6 % del PIL nel 2008 al 3,7 % nel 2009, al di sopra del valore di riferimento del 3 %. La proiezione in materia di disavanzo contenuta nelle previsioni intermedie dei servizi della Commissione era pari al 3,8 %. L'incremento del disavanzo riflette il funzionamento degli stabilizzatori automatici, mentre la politica di bilancio prevista è globalmente neutra. In particolare, la crescita della spesa primaria, per quanto moderata rispetto ai valori passati (3,1 % in termini nominali a fronte del 4,5 % in media nel periodo 1999-2007), dovrebbe superare ampiamente la crescita nominale del PIL. L'incremento delle entrate rallenterebbe considerevolmente, ma in misura minore della base imponibile, anche a causa di una combinazione di misure discrezionali una tantum e permanenti adottate con il pacchetto di stimolo e il pacchetto di misure di bilancio triennale, nonché di sviluppi positivi in materia di contributi sociali. I tassi d'interesse più bassi ridurrebbero marginalmente la spesa per interessi, nonostante il debito più elevato, garantendo un certo sollievo alle finanze pubbliche. A seguito di questi sviluppi il saldo strutturale ricalcolato dai servizi della Commissione sulla base delle informazioni contenute nel programma migliorerebbe di 0,25 punti percentuali del PIL rispetto al 2008.

(6)

Per quanto riguarda la strategia a medio termine, il programma conferma l'impegno nei confronti dell'obiettivo a medio termine (OMT) di una posizione di bilancio in equilibrio in termini strutturali, ma non la scadenza del 2011 per il suo raggiungimento. La recessione economica implica un ritardo nel piano di risanamento del bilancio incluso nel pacchetto triennale approvato nell'estate del 2008. È ribadito l'impegno ad un aggiustamento basato sulla spesa espresso in tale pacchetto, in particolare con un'ampia conferma delle proiezioni a medio termine per le singole categorie di spesa e le misure per la sua realizzazione. Tuttavia, sebbene neutrale sotto il profilo del bilancio, l'attuazione del pacchetto di stimolo implica un certo slittamento dell'aggiustamento basato sulla spesa, a causa dell'accelerazione degli investimenti e di pagamenti una tantum alle famiglie nel 2009. Dopo il brusco rialzo previsto nel 2009, il rapporto spesa primaria/PIL ritornerebbe gradualmente ad un livello analogo a quello stimato per il 2008 grazie al miglioramento delle condizioni economiche e ad incrementi annuali molto contenuti nel periodo 2010-2011 (0,8 % in media in termini nominali). Il rapporto entrate/PIL dovrebbe salire lievemente tra il 2008 e il 2011. Dopo aver registrato un picco nel 2009, il disavanzo nominale dovrebbe scendere al 3,3 % del PIL nel 2010 e al 2,9 % del PIL nel 2011. Il previsto rimbalzo della spesa per interessi a partire dal 2010 implica che il saldo primario dovrebbe migliorare più rapidamente. Il saldo strutturale ricalcolato continuerebbe a migliorare nel 2010 e nel 2011 di un punto percentuale cumulativo del PIL. Il risanamento di bilancio previsto per il biennio 2010-2011 è legato ai vincoli derivanti dal debito pubblico molto elevato. Dopo essere lievitato a poco meno del 106 % del PIL nel 2008, anche a causa dell'accumulo precauzionale di attività liquide presso la Banca d'Italia, il rapporto debito lordo/PIL dovrebbe continuare a crescere nel 2009 e nel 2010 fino a raggiungere un picco del 112 % del PIL prima di un modesto calo al 111,6 % nel 2011. Le cause principali di questi sviluppi sono gli scarsi avanzi primari previsti e la modesta crescita nominale del PIL. L'aggiustamento stock/flussi previsto dal programma è relativamente modesto, ma non include la possibile attuazione del regime di ricapitalizzazione delle banche adottato con il pacchetto di stimolo, che non è ancora stato utilizzato.

(7)

I disavanzi potrebbero risultare più elevati di quanto previsto nel programma lungo tutto il periodo di riferimento. In primo luogo, la crescita economica potrebbe essere più bassa. In secondo luogo, il modesto incremento della spesa primaria previsto nel periodo 2010-2011 impone di attuare con rigore, a tutti i livelli di governo, l'aggiustamento basato sulla spesa sotteso al pacchetto triennale adottato nell'estate del 2008. In terzo luogo, le proiezioni del programma per i contributi sociali, in particolare per il 2009, potrebbero non concretizzarsi, anche alla luce delle ipotesi piuttosto favorevoli in ordine alla crescita dell'occupazione. Infine, benché ne sia prevista la piena copertura finanziaria, il pacchetto di stimolo adottato nel novembre 2008 e i nuovi incentivi fiscali per l'acquisto di beni durevoli varati nel febbraio 2009 (non inclusi nel programma) potrebbero influire sul risultato di bilancio per il 2009. Per le stesse ragioni, l'andamento del rapporto debito/PIL a partire dal 2009 potrebbe essere meno favorevole di quanto previsto nel programma. Il rapporto debito lordo/PIL potrebbe essere anche influenzato da possibili iniezioni di capitale nel settore bancario.

(8)

L'impatto a lungo termine dell'invecchiamento demografico sul bilancio dell'Italia è inferiore alla media UE, con un incremento della spesa pensionistica mediamente più limitato che nell'UE, grazie alle riforme pensionistiche adottate. La spesa pensionistica in percentuale del PIL resta tuttavia tra le più elevate dell'UE e le proiezioni si basano sull'ipotesi che le riforme adottate siano pienamente attuate, in particolare che, a partire dal 2010, vengano adottati coefficienti attuariali aggiornati pienamente coerenti con il principio contributivo sotteso alla riforma del sistema pensionistico. Potrebbero essere prese in considerazione misure aggiuntive, in particolare un ulteriore incremento dell'età pensionistica, soprattutto delle donne, che consentirebbe una riallocazione della spesa sociale verso un sistema più ampio ed uniforme di sussidi di disoccupazione che preveda adeguati incentivi al lavoro e politiche di attivazione efficaci. La posizione di bilancio nel 2008 stimata nel programma, che è peggiore della posizione iniziale del precedente programma, sarebbe sufficiente a stabilizzare l'attuale rapporto debito/PIL, ma non contribuirebbe a compensare il previsto impatto dell'invecchiamento della popolazione a lungo termine. Inoltre, il livello del debito lordo è attualmente ben al di sopra del valore di riferimento indicato dal trattato. Il conseguimento e il mantenimento di avanzi primari elevati a medio termine contribuirebbero a contenere i rischi medi che pesano sulla sostenibilità delle finanze pubbliche.

(9)

Negli ultimi anni sono stati compiuti progressi significativi nel miglioramento del quadro di bilancio, requisito preliminare fondamentale di una strategia a medio termine credibile di aggiustamento basato sulla spesa, supportata da un incremento di efficienza ed efficacia della spesa pubblica. Il pacchetto di misure di bilancio triennale adottato nell'estate del 2008 rafforza il quadro di bilancio a medio termine definendo massimali annuali precisi per singole voci di spesa e sostenendoli con misure ad ampio spettro. Sono state adottate varie altre iniziative per migliorare le istituzioni di bilancio. La struttura del bilancio dello Stato è stata razionalizzata introducendo una classificazione basata sui programmi che consente una migliore allocazione delle risorse in linea con gli obiettivi politici del governo. Ai ministeri è lasciata maggiore flessibilità di riallocare le risorse tra i programmi di spesa in base alle priorità. In cinque ministeri è stato condotto un esercizio pilota di revisione della spesa per valutare il rapporto costi/efficacia della spesa pubblica e vi è l'intenzione di rendere tale valutazione parte integrante della procedura di bilancio. Sono stati rafforzati i meccanismi di applicazione del patto di stabilità interno, che disciplina le relazioni tra i diversi livelli di governo. Sono stati fatti, infine, passi importanti per migliorare l'efficienza e l'efficacia della pubblica amministrazione, tra l'altro promuovendo un uso più razionale delle risorse disponibili e ricompensando meglio il merito. Per il futuro, una sfida importante per la governance di bilancio è concepire un nuovo quadro per il federalismo fiscale che garantisca la responsabilità dei governi locali e incentivi l'efficienza.

(10)

Alla fine del 2008, per rispondere alla crisi finanziaria mondiale, le autorità italiane hanno adottato una serie di misure volte a proteggere i risparmiatori e a mantenere livelli adeguati di liquidità e capitalizzazione delle banche. Tali misure consentono al governo, fino a fine 2009, di iniettare capitale in banche in condizioni di inadeguatezza patrimoniale e di garantire nuove passività bancarie per un periodo fino a cinque anni. È stata inoltre offerta una garanzia statale supplementare per i depositi bancari al dettaglio, al fine di rafforzare ulteriormente il livello già relativamente elevato di protezione garantito in Italia dal sistema interbancario di garanzia dei depositi (che fornisce una copertura di poco superiore ai 100 000 EUR). Infine, nell'intento di rafforzare la capacità globale del sistema di finanziare l'attività economica, il ministero dell'Economia e delle finanze è stato autorizzato a sottoscrivere strumenti finanziari emessi da banche quotate solide computabili nel patrimonio di vigilanza.

L'intervento pubblico, stimato nel programma a 10 Mrd EUR (circa lo 0,7 % del PIL), ha carattere temporaneo e le banche che ne beneficiano devono impegnarsi a concedere prestiti alle famiglie e alle PMI a termini e condizioni appropriati.

(11)

Nel quadro di una situazione delle finanze pubbliche globalmente neutra, il governo ha adottato misure a sostegno dell'economia in linea con il piano europeo di ripresa economica, per un importo pari a circa lo 0,4 % del PIL nel 2009 e allo 0,2 % nel 2010. L'impatto di tali misure sul bilancio è pienamente compensato, in base alle stime ufficiali, da entrate una tantum e da taluni aumenti di gettito permanenti, derivanti soprattutto dalla lotta all'evasione e all'elusione fiscale. Tali misure intese a sostenere il reddito disponibile delle famiglie e a ripristinare la fiducia dei consumatori includono un trasferimento una tantum alle famiglie a basso reddito, l'estensione dei sussidi di disoccupazione ai lavoratori atipici e il congelamento delle tariffe di alcuni servizi pubblici. Il sostegno concesso alle società consiste principalmente nel rinvio dei termini per il pagamento delle imposte e nella riduzione dell'imposta sul reddito societario. Lo sgravio fiscale sulle retribuzioni legate ai risultati mira a incentivare la produttività riducendo nel contempo i costi del lavoro. Infine, il governo sta tentando di riallocare i fondi nazionali o dell'UE disponibili al fine di accelerare l'attuazione dei progetti infrastrutturali prioritari. Le misure sono mirate e tempestive, a condizione che avvenga la prevista accelerazione degli investimenti pubblici, e per lo più di natura temporanea. In tal modo ne è garantita la reversibilità, seppure non integrale. Il pacchetto è una risposta adeguata alla recessione economica in considerazione del rapporto debito/PIL molto elevato. In questo contesto, e data la necessità di far fronte alla sfida della produttività e di migliorare la posizione competitiva esterna, le riforme strutturali, compreso il rafforzamento del regime concorrenziale, assumono particolare rilevanza per l'Italia. Alcune misure strutturali annunciate, se già operative nel 2009, possono sostenere ulteriormente la ripresa e migliorare la resilienza dell'economia. Si tratta, tra l'altro, di iniziative volte a promuovere l'innovazione industriale, a favorire l'uso di fonti di energia rinnovabile e i risparmi di energia e a ridurre gli oneri amministrativi. Le iniziative adottate di recente dalle parti sociali per modificare il quadro di contrattazione salariale, sostenute dai suddetti incentivi fiscali sulle retribuzioni collegate ai risultati, potrebbero portare ad allineare maggiormente la progressione dei salari e della produttività. Queste misure sono collegate all'agenda di riforme a medio termine e alle raccomandazioni per ciascun paese avanzate dalla Commissione il 28 gennaio 2009 nel quadro della strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione.

(12)

Dopo essere ulteriormente salito nel 2009, il disavanzo dovrebbe scendere gradualmente nel periodo di riferimento del programma. Per ridurre il disavanzo nominale al di sotto del 3 % del PIL entro il 2011, come previsto dal programma, occorrerà tuttavia un forte impegno in materia di disciplina di bilancio e la disponibilità ad adottare misure aggiuntive se necessario. Il rapporto debito/PIL crescerà nel periodo di riferimento del programma, allontanandosi ulteriormente dal valore di riferimento.

(13)

Per quanto riguarda i requisiti relativi ai dati specificati nel codice di condotta per i programmi di stabilità e di convergenza, il programma fornisce tutti i dati obbligatori e gran parte dei dati facoltativi (3).

La conclusione globale è che la politica di bilancio e il pacchetto di stimolo economico per il 2009 sono in linea con il piano europeo di ripresa economica e possono essere considerati adeguati visto il rapporto debito/PIL molto elevato. A causa della forte recessione economica congiunta alla crisi finanziaria, il disavanzo nominale dovrebbe crescere significativamente nel 2009, fino ad oltre il valore di riferimento del 3 % del PIL. Per il 2010 e il 2011 il programma prevede un aggiustamento basato sulla spesa che porterebbe il disavanzo di poco al di sotto del 3 % del PIL nel 2011. Il raggiungimento degli obiettivi in materia di disavanzo lungo tutto il periodo di riferimento del programma potrebbe tuttavia presentare difficoltà, in quanto la crescita economica potrebbe essere persino inferiore al previsto. Potrebbero inoltre verificarsi scostamenti nel previsto contenimento della spesa primaria, anche se il quadro programmatico di bilancio migliorato agevola la disciplina e l'efficienza della spesa. Il rapporto debito/PIL dovrebbe crescere dal 104,1 % nel 2007 ad oltre il 111 % entro la fine del periodo di riferimento del programma. Il rapporto debito lordo/PIL potrebbe salire ulteriormente a seguito di possibili iniezioni di capitale nel settore bancario. Infine, carenze strutturali importanti continuano ad intralciare una crescita sostenuta della produttività in Italia e a gravare sulla sua competitività esterna, mentre la composizione attuale della spesa sociale non favorisce un aggiustamento nel mercato del lavoro.

Sulla base della valutazione che precede, l'Italia è invitata:

i)

ad attuare la politica di bilancio prevista per il 2009 e a realizzare con determinazione il percorso di aggiustamento previsto nell'arco del periodo di riferimento del programma, in modo da portare il rapporto debito/PIL molto elevato su un sentiero di discesa costante e garantire la sostenibilità delle finanze pubbliche a lungo termine;

ii)

a continuare a migliorare la governance di bilancio e a lavorare in vista di un nuovo quadro per il federalismo fiscale che garantisca la responsabilità delle amministrazioni locali e sostenga la disciplina di bilancio;

iii)

a proseguire gli sforzi per migliorare la qualità delle finanze pubbliche concentrandosi sull'efficienza e la composizione della spesa, anche riallocando la spesa sociale in modo da liberare risorse per un sistema di sussidi di disoccupazione ampio e uniforme che garantisca incentivi al lavoro appropriati e politiche di attivazione efficaci, senza compromettere il processo di risanamento finanziario.

Confronto tra le principali proiezioni macroeconomiche e di bilancio

 

 

2007

2008

2009

2010

2011

PIL reale

(variazione in %)

PS feb. 2009

1,5

– 0,6

– 2,0

0,3

1,0

COM gen. 2009

1,5

– 0,6

– 2,0

0,3

n.d.

PS nov. 2007

1,9

1,5

1,6

1,7

1,8

Inflazione IAPC

(%)

PS feb. 2009

2,0

3,5

1,2

1,7

2,0

COM gen. 2009

2,0

3,5

1,2

2,2

n.d.

PS nov. 2007

1,9

2,0

2,0

1,8

1,9

Divario tra prodotto effettivo e potenziale (4)

(in % del PIL potenziale)

PS feb. 2009

1,7

0,3

– 2,3

– 2,7

– 2,5

COM gen. 2009 (5)

1,8

0,3

– 2,3

– 2,7

n.d.

PS nov. 2007

– 0,6

– 0,6

– 0,6

– 0,6

– 0,6

Accreditamento/indebitamento netto nei confronti del resto del mondo

(in % del PIL)

PS feb. 2009

– 1,6

– 1,6

– 1,3

– 1,1

– 0,9

COM gen. 2009

– 1,6

– 2,2

– 1,3

– 1,5

n.d.

PS nov. 2007

– 1,3

– 0,8

– 0,6

– 0,4

– 0,2

Saldo di bilancio delle amministrazioni pubbliche

(in % del PIL)

PS feb. 2009

46,6

46,4

46,8

46,8

46,6

COM gen. 2009

46,6

46,4

46,5

46,5

n.d.

PS nov. 2007

46,2

46,3

45,9

45,8

45,7

Spesa delle amministrazioni pubbliche

(in % del PIL)

PS feb. 2009

48,2

49,0

50,5

50,0

49,5

COM gen. 2009

48,2

49,2

50,3

50,2

n.d.

PS nov. 2007

48,6

48,5

47,9

47,3

47,0

Saldo delle pubbliche amministrazioni

(in % del PIL)

PS feb. 2009

– 1,6

– 2,6

– 3,7

– 3,3

– 2,9

COM gen. 2009

– 1,6

– 2,8

– 3,8

– 3,7

n.d.

PS nov. 2007

– 2,4

– 2,2

– 1,5

– 0,7

0,0

Saldo primario

(in % del PIL)

PS feb. 2009

3,4

2,5

1,3

1,9

2,6

COM gen. 2009

3,4

2,3

1,0

1,2

n.d.

PS nov. 2007

2,5

2,6

3,4

4,2

4,9

Saldo corretto per il ciclo (4)

(in % del PIL)

PS feb. 2009

– 2,4

– 2,7

– 2,6

– 1,9

– 1,6

COM gen. 2009

– 2,5

– 2,9

– 2,7

– 2,4

n.d.

PS nov. 2007

– 2,0

– 1,9

– 1,2

– 0,4

0,2

Saldo strutturale (6)

(in % del PIL)

PS feb. 2009

– 2,5

– 2,9

– 2,7

– 2,0

– 1,7

COM gen. 2009

– 2,6

– 3,1

– 2,8

– 2,5

n.d.

PS nov. 2007

– 2,2

– 2,0

– 1,3

– 0,5

0,2

Debito pubblico lordo

(in % del PIL)

PS feb. 2009

104,1

105,9

110,5

112,0

111,6

COM gen. 2009

104,1

105,7

109,3

110,3

n.d.

PS nov. 2007

105,0

103,5

101,5

98,5

95,1

Programma di stabilità (PS); previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009 (COM); calcoli dei servizi della Commissione.


(1)  GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1. I documenti menzionati nel presente testo sono disponibili su Internet al seguente indirizzo:

http://ec.europa.eu/economy_finance/about/activities/sgp/main_en.htm

(2)  La valutazione tiene conto in particolare delle previsioni dei servizi della Commissione del gennaio 2009, ma anche di altre informazioni rese disponibili successivamente.

(3)  Le lacune nei dati facoltativi riguardano la classificazione della spesa in base alla destinazione funzionale e alcuni dettagli sull'evoluzione delle singole componenti del debito delle amministrazioni pubbliche.

(4)  Divari tra prodotto effettivo e potenziale e saldi corretti per il ciclo dei programmi ricalcolati dai servizi della Commissione sulla base delle informazioni contenute nei programmi.

(5)  Sulla base di una crescita potenziale stimata dell'1,1 %, dello 0,9 %, dello 0,6 % e dello 0,7 % rispettivamente negli anni del periodo 2007-2010.

(6)  Saldo corretto per il ciclo al netto delle misure una tantum e di altre misure temporanee. Le misure una tantum e le altre misure temporanee rappresentano lo 0,1 % del PIL nel 2007, lo 0,2 % nel 2008 e lo 0,1 % nel 2009-2011; tutte a riduzione del disavanzo in base al programma più recente e alle previsioni intermedie di gennaio dei servizi della Commissione.

Fonte:

Programma di stabilità (PS); previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009 (COM); calcoli dei servizi della Commissione.


24.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 70/8


PARERE DEL CONSIGLIO

del 10 marzo 2009

sul programma di convergenza aggiornato della Lituania, 2008-2011

(2009/C 70/02)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea,

visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche (1), in particolare l'articolo 9, paragrafo 3,

vista la raccomandazione della Commissione,

sentito il comitato economico e finanziario,

HA ESPRESSO IL SEGUENTE PARERE:

(1)

Il 10 marzo 2009 il Consiglio ha esaminato il programma di convergenza aggiornato della Lituania, relativo al periodo 2008-2011.

(2)

L'economia lituana ha iniziato un rapido rallentamento nel 2008 dopo un periodo congiunturale altamente favorevole basato sulla crescita della domanda interna, iniziato nel 2003. Nel contesto del sistema di currency board le condizioni monetarie e del credito nel 2008 si sono irrigidite in conseguenza di timori di un rischio paese più elevato e di un continuo apprezzamento del tasso di cambio reale effettivo. Il recente periodo di alta crescita ha creato pressioni da surriscaldamento dell'economia: sono cresciuti gli squilibri macroeconomici, mentre l'inflazione e il disavanzo esterno hanno raggiunto un picco nel primo semestre del 2008. La crescita dei salari ha superato di gran lunga quella della produttività, indebolendo in tal modo la competitività del paese. Per tutto il periodo di alta congiuntura si è seguita una politica di bilancio espansionista senza accantonare riserve per prepararsi al mutamento delle condizioni del ciclo. Gli importanti squilibri esterni della Lituania ne hanno ampliato la vulnerabilità in conseguenza dell'irrigidimento delle condizioni globali del credito e della ridotta crescita dei mercati di esportazione. La crisi finanziaria a livello mondiale e la debolezza della domanda esterna verranno ad aggiungersi alla caduta della domanda interna in atto contribuendo in tal modo alla contrazione dell'economia. La sfida immediata di politica economica per la Lituania consiste nel saper gestire il rallentamento economico in modo da mantenere la stabilità macroeconomica. Data la necessità di correggere gli elevati squilibri del paese le autorità hanno adottato, nel dicembre 2008, un pacchetto di misure di austerità di bilancio per facilitare il processo di aggiustamento e contribuire a mantenere la fiducia dei mercati. Esso dovrebbe inoltre limitare il peggioramento dei disavanzi pubblici durante il periodo di recessione.

(3)

Lo scenario macroeconomico sottostante il programma stima nel 2008 una crescita del PIL reale del 3,5 %. Esso prevede una drastica contrazione del 4,8 % nel 2009 e un ulteriore modesto calo dello 0,2 % nel 2010, prima di una ripresa con una crescita del 4,5 % nel 2011. Sulla base delle informazioni attualmente disponibili (2), questo scenario si basa su ipotesi di crescita plausibili fino al 2009 ma decisamente ottimistiche per gli anni successivi. Le ipotesi di crescita appaiono ottimistiche per il periodo a partire dal 2010, se si considera che il peggioramento delle prospettive di crescita nei paesi partner per gli scambi e della domanda interna in Lituania, a causa della contrazione del credito, sarà decisamente più grave e protratto nel tempo di quanto viene ipotizzato nel programma. Il potenziale di crescita stimato nel 2011 è piuttosto ottimistico. Le previsioni del programma in materia di inflazione sono realistiche per quanto riguarda il 2009 mentre potrebbero essere più moderate per il 2010, in particolare a causa dell'impatto sui prezzi dell'energia derivante dalla chiusura della centrale nucleare di Ignalina, prevista entro la fine del 2009. Rispetto alle previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009, il programma prevede una correzione molto più rapida degli squilibri esterni nel 2009 dovuta alla contrazione ancora più severa della domanda interna e agli sviluppi più favorevoli sui mercati di esportazione previsti nel programma di convergenza.

(4)

Per il 2008, il disavanzo delle pubbliche amministrazioni è stimato pari al 2,9 % del PIL nelle previsioni intermedie dei servizi della Commissione, a fronte di un obiettivo di disavanzo pari allo 0,5 % del PIL nel precedente aggiornamento del programma di convergenza. Questo risultato notevolmente peggiore del previsto riflette principalmente i notevoli sforamenti di spesa per le retribuzioni del settore pubblico e i trasferimenti sociali alle famiglie e ai pensionati, in seguito a decisioni politiche adottate nel corso dell'anno e quindi non incluse nel bilancio 2008 e, in minor misura, il gettito fiscale inferiore a quanto inizialmente previsto dalle autorità, in particolare a causa del drastico rallentamento dell'attività economica verso la fine dell'anno. La spesa per investimenti e l'assorbimento di fondi UE sono stati inferiori a quanto programmato.

(5)

Il nuovo governo, entrato in carica il 9 dicembre 2008, ha adottato un programma di importante irrigidimento di bilancio. Coerentemente con questa impostazione, il bilancio 2009, adottato dal Parlamento il 22 dicembre 2008, comprende un pacchetto di misure di risanamento di bilancio diretto a ripristinare la fiducia dei mercati e limitare il fabbisogno di finanziamento pubblico. Il risanamento di bilancio si basa su una vasta riforma fiscale e su importanti tagli alla spesa di bilancio, iniziative che dovrebbero contribuire in egual misura al risanamento pubblico. Il bilancio mira ad un disavanzo pubblico del 2,1 % del PIL, che in assenza di misure di risanamento sarebbe stato notevolmente più elevato. Le modifiche introdotte in campo fiscale sono dirette a spostare l'onere fiscale dalle imposte dirette a quelle indirette e dalla manodopera al capitale nonché ad ampliare la base imponibile sopprimendo le esenzioni. Le principali misure in materia di entrate prevedono un aumento di 1 punto percentuale dell'IVA e delle accise, un taglio di 3 punti percentuali nell'aliquota dell'imposta sul reddito delle persone fisiche con una limitata ammissibilità alla soglia iniziale esente da imposta e un aumento di 5 punti percentuali dell'aliquota dell'imposta sulle società nonché la soppressione della maggior parte delle esenzioni in materia di IVA e imposte sul reddito delle persone fisiche e un ampliamento della base imponibile, in particolare attraverso l'inserimento di un maggior numero di persone nel sistema di previdenza sociale. Secondo il programma l'effetto netto stimato di queste modifiche fiscali si aggira intorno all'1,8 % del PIL. Il bilancio prevede anche importanti tagli alle spese, stimati a circa il 2 % del PIL, incluse le retribuzioni del settore pubblico, altre spese correnti e gli investimenti programmati.

Alcune misure di sostegno al bilancio sono state tuttavia respinte dal Parlamento integralmente o in parte e devono quindi essere sostituite da altre misure. La politica globale di bilancio nel 2009, misurata sulla base della riduzione del 3 % del PIL nel saldo strutturale (corretto per il ciclo al netto di misure una tantum e di altre misure temporanee), è considerata fortemente restrittiva (3).

(6)

L'obiettivo principale della strategia di bilancio a medio termine nel programma consiste nel raggiungere l'OMT di un disavanzo strutturale delle pubbliche amministrazioni dell'1 % del PIL entro il 2010 e il pareggio di bilancio nominale negli anni successivi. Il disavanzo nominale delle pubbliche amministrazioni dovrebbe ridursi all'1 % del PIL nel 2010 mentre il pareggio è previsto nel 2011. Si prevede di ottenere l'aggiustamento di bilancio attraverso un aumento sostanziale del rapporto entrate/PIL e una modesta riduzione del rapporto spesa/PIL. Il governo ha avviato una revisione più approfondita della spesa corrente, incluso il settore del pubblico impiego, che potrebbe portare a ulteriori risparmi di spesa da proporre nei prossimi anni. Il maggior gettito delle entrate può essere spiegato principalmente dalle modifiche fiscali introdotte nel bilancio 2009. Il programma riconosce esplicitamente, tuttavia, che per raggiungere gli obiettivi di bilancio presentati nel programma sono necessarie ulteriori misure per circa 0,5 % del PIL nel 2010 e circa l'1,5 % del PIL nel 2011.

(7)

I risultati di bilancio potrebbero essere decisamente meno buoni del previsto. Tale rischio riguarda tutti gli anni del programma: nel 2009 il rischio principale è che le entrate possano essere notevolmente inferiori a quanto previsto nel programma, a causa principalmente del fatto che le misure discrezionali dirette al loro incremento, in particolare gli aumenti delle imposte indirette, non portino ad un maggior gettito fiscale nella misura prevista dal programma e che non tutti i tagli di spesa proposti, in particolare per quanto riguarda i sussidi e le retribuzioni del pubblico impiego, possano essere effettivamente attuati; nel 2010 e 2011 il rischio deriva dal fatto che il risanamento di bilancio previsto si basa su ipotesi di crescita decisamente ottimistiche e richiederà ulteriori misure dirette a sostenere gli obiettivi di bilancio.

(8)

L'impatto di bilancio a lungo termine dell'invecchiamento è inferiore alla media dell'UE, in conseguenza della riforma pensionistica già entrata in vigore. Tuttavia, la posizione di bilancio nel 2008, quale stimata nel programma, è notevolmente peggiorata rispetto alla posizione iniziale del precedente programma e aggrava l'impatto finanziario dell'invecchiamento della popolazione sul divario di sostenibilità. La realizzazione di avanzi primari elevati nel medio periodo, come previsto dal programma, contribuirebbe a ridurre il rischio medio che grava sulla sostenibilità delle finanze pubbliche.

(9)

Il quadro di bilancio di medio termine della Lituania non è riuscito a impedire gli sforamenti di spesa registrati negli ultimi anni. L'effervescente crescita delle entrate ha agevolato le ripetute revisioni verso l'alto degli obiettivi di spesa e il ciclo elettorale ha aggiunto ulteriore pressione sul suddetto quadro come dimostrato dal recente deterioramento del disavanzo nominale. Allo scopo di rafforzare il quadro di bilancio, nel novembre 2007 è stata adottata una legge sulla disciplina fiscale, che contiene in particolare una norma in materia di spese. Tale legge, tuttavia, si è focalizzata sulla formazione e l'esecuzione del bilancio annuale e, in quanto tale, non ha introdotto gli ulteriori necessari elementi di medio termine rivolti al futuro. Pertanto, l'attuale disciplina resta ancora piuttosto insufficiente per quanto riguarda la programmazione e il controllo delle finanze pubbliche nel medio termine. Vi è spazio per migliorare la programmazione e rafforzare il carattere vincolante dei massimali di spesa di medio termine, che potrebbero contribuire a limitare la crescita della spesa. Inoltre, la disciplina deve garantire il risanamento di bilancio nei periodi di congiuntura economica favorevole, impedendo che entrate aggiuntive provochino un incremento della spesa. Anche la trasparenza dell'intero processo di bilancio che comprende una comunicazione appropriata delle esecuzioni delle entrate e della spesa rimane insufficiente, anche per quanto riguarda la comparabilità degli indicatori di bilancio sulla base della contabilità di cassa e di competenza.

(10)

Allo scopo di stabilizzare il settore finanziario, le autorità lituane hanno innalzato la garanzia sui depositi dall'equivalente di 22 000 EUR a 100 000 EUR nell'ottobre 2008 mentre la percentuale garantita è stata portata al 100 %. Il programma riconosce un possibile rischio connesso alle garanzie sui depositi, dove l'importo totale garantito alla fine del 2008 era di circa il 30 % del PIL.

(11)

In linea con il piano europeo di ripresa economica approvato in dicembre dal Consiglio europeo, la Lituania, che deve far fronte a gravi squilibri esterni ed interni, ha adottato una politica di bilancio diretta a correggere tali squilibri. Tenendo conto della necessità di correggere gli squilibri economici e della difficoltà di garantire nuovi finanziamenti a condizioni accettabili a causa dell'avversione al rischio dei mercati, la politica di bilancio restrittiva, programmata dal 2009 al 2011, costituisce una risposta appropriata alla situazione macroeconomica e di bilancio. Sono state adottate una profonda riforma in materia fiscale e un'ampia gamma di misure di riduzione della spesa, fra le quali anche l'abbassamento delle retribuzioni del settore pubblico nel 2009. Inoltre, le autorità lituane stanno programmando l'adozione di un ampio pacchetto di misure dirette al sostegno delle imprese attraverso la riduzione degli oneri amministrativi, il miglioramento dell'accesso al credito e l'agevolazione delle esportazioni e degli investimenti. Una delle priorità è costituita dalla modernizzazione degli edifici di tipo sovietico al fine di migliorare l'efficienza energetica. In questo contesto, la Lituania mira ad accelerare (e semplificare) l'assorbimento dei fondi strutturali UE, quando le possibilità di finanziamento di tali investimenti sarebbero notevolmente allargate nell'ambito delle proposte del piano europeo di ripresa economica della Commissione. Queste misure sono collegate all'agenda di riforme a medio termine e alle raccomandazioni per ciascun paese avanzate dalla Commissione il 28 gennaio 2009 nel quadro della strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione.

(12)

La Lituania ha adottato un programma di risanamento di bilancio, che costituisce una risposta adeguata alla necessità di correggere gli squilibri macroeconomici. I risultati di bilancio, tuttavia, potrebbero essere decisamente meno buoni del previsto. Inoltre, l'aggiustamento dovrà essere sostenuto da misure aggiuntive, in particolare negli anni seguenti. Sebbene il margine di sicurezza contro le normali fluttuazioni cicliche appaia rispettato nel programma per tutti gli anni a partire dal 2009, esso potrebbe risultare insufficiente, tenendo conto dei rischi fra i quali un grave rallentamento economico, a impedire il superamento della soglia del 3 % nel 2009 e 2010. La politica di bilancio dovrebbe restare restrittiva dal 2009 al 2011 se misurata alla luce delle modifiche nel saldo strutturale (primario). Nell'ambito della partecipazione della Lituania all'ERM II e data la necessità di migliorare la competitività di costo dell'economia, si giustifica la correzione della precedente alta crescita delle retribuzioni.

(13)

Per quanto riguarda i requisiti relativi ai dati specificati nel codice di condotta per i programmi di stabilità e di convergenza, il programma fornisce tutti i dati obbligatori e gran parte dei dati facoltativi (4).

Complessivamente si può concludere che la Lituania deve far fronte ad una drastica contrazione della domanda interna che fa seguito ad anni di crescita economica superiore al proprio potenziale. L'aggravarsi della crisi finanziaria mondiale e l'indebolimento della domanda esterna contribuiscono all'aggravarsi della contrazione dell'economia. Per un certo periodo la crescita dei salari ha superato in notevole misura quella della produttività, indebolendo in tal modo la competitività del paese e ostacolando le possibilità di ripresa economica guidata dalle esportazioni. Il saldo della pubblica amministrazione si è considerevolmente deteriorato nel 2008 in conseguenza, principalmente, di una politica di bilancio espansionistica. Il programma mira ad un disavanzo del 2,1 % del PIL nel 2009 e ad un calo graduale nel disavanzo nominale successivamente per arrivare al pareggio nel 2011. Tenendo conto dei rischi connessi allo scenario macroeconomico e della mancanza di informazione sulle misure necessarie per sostenere il risanamento di bilancio dopo il 2009, i risultati di bilancio previsti nel programma sono soggetti ad un notevole rischio di ridimensionamento, con la possibilità che il disavanzo nominale superi la soglia del 3 % del PIL nel 2009 e 2010, mentre il rapporto debito/PIL resterà decisamente al di sotto del livello di riferimento del 60 % del PIL. La politica di bilancio restrittiva programmata dal 2009 al 2011 costituisce una risposta adeguata alla luce degli squilibri esistenti. L'attuale quadro di bilancio rimane piuttosto insufficiente per quanto riguarda la programmazione e il controllo delle finanze pubbliche nel medio periodo, in particolare sotto il profilo della spesa.

Alla luce della valutazione che precede e data la necessità di garantire una convergenza sostenibile ed una partecipazione senza difficoltà all'ERM II, la Lituania è invitata a:

i)

attuare le misure necessarie a raggiungere l'obiettivo di bilancio nel 2009 stabilendo una gerarchia delle spese e a continuare il risanamento di bilancio mirato nel medio termine;

ii)

attuare le limitazioni salariali nel settore del pubblico impiego al fine di agevolare l'allineamento delle retribuzioni dell'intera economia alla produttività e rafforzare la competitività di costo;

iii)

rafforzare la trasparenza e la governance in materia fiscale, migliorando il quadro di bilancio di medio termine e rafforzando la disciplina di spesa.

Confronto tra le principali proiezioni macroeconomiche e di bilancio

 

 

2007

2008

2009

2010

2011

PIL reale

(variazione in %)

PC gen. 2009

8,9

3,5

– 4,8

– 0,2

4,5

COM gen. 2009

8,9

3,4

– 4,0

– 2,6

n.d.

PC dic. 2007

9,8

5,3

4,5

5,2

n.d.

Inflazione IAPC

(%)

PC gen. 2009

5,8

11,2

5,4

3,6

– 0,1

COM gen. 2009

5,8

11,1

5,6

4,8

n.d.

PC dic. 2007

5,8

6,5

5,1

3,6

n.d.

Divario tra prodotto effettivo e potenziale (5)

(in % del PIL potenziale)

PC gen. 2009

7,1

5,4

– 2,8

– 5,7

– 4,0

COM gen. 2009 (6)

7,7

6,6

– 0,5

– 4,8

n.d.

PC dic. 2007

3,3

1,5

– 0,4

– 1,3

n.d.

Accreditamento/indebitamento netto nei confronti del resto del mondo

(in % del PIL)

PC gen. 2009

– 12,7

– 10,2

– 1,8

– 4,7

– 5,7

COM gen. 2009

– 13,2

– 10,7

– 4,8

– 4,7

n.d.

PC dic. 2007

– 12,5

– 12,7

– 14,5

– 15,4

n.d.

Entrate delle amministrazioni pubbliche

(in % del PIL)

PC gen. 2009

33,9

33,8

35,8

37,3

36,4

COM gen. 2009

33,9

33,9

34,8

36,0

n.d.

PC dic. 2007

35,5

37,4

38,6

39,4

n.d.

Spesa delle amministrazioni pubbliche

(in % del PIL)

PC gen. 2009

35,2

36,7

37,8

38,3

36,4

COM gen. 2009

35,2

36,8

37,8

39,4

n.d.

PC dic. 2007

36,4

37,9

38,5

38,6

n.d.

Saldo delle amministrazioni pubbliche

(in % del PIL)

PC gen. 2009

– 1,2

– 2,9

– 2,1

– 1,0

0,0

COM gen. 2009

– 1,2

– 2,9

– 3,0

– 3,4

n.d.

PC dic. 2007

– 0,9

– 0,5

0,2

0,8

n.d.

Saldo primario

(in % del PIL)

PC gen. 2009

– 0,5

– 2,3

– 1,2

0,0

1,1

COM gen. 2009

– 0,5

– 2,2

– 2,0

– 2,3

n.d.

PC dic. 2007

– 0,1

0,3

0,9

1,4

n.d.

Saldo corretto per il ciclo (5)

(in % del PIL)

PC gen. 2009

– 3,1

– 4,4

– 1,3

0,5

1,1

COM gen. 2009

– 3,3

– 4,6

– 2,9

– 2,1

n.d.

PC dic. 2007

– 1,8

– 0,9

0,3

1,1

n.d.

Saldo strutturale (7)

(in % del PIL)

PC gen. 2009

– 2,6

– 4,9

– 1,8

0,1

1,1

COM gen. 2009

– 2,7

– 4,6

– 2,9

– 2,1

n.d.

PC dic. 2007

– 1,2

– 0,9

0,3

1,1

n.d.

Debito pubblico lordo

(in % del PIL)

PC gen. 2009

17,0

15,3

16,9

18,1

17,1

COM gen. 2009

17,0

17,1

20,0

23,3

n.d.

PC dic. 2007

17,6

17,2

15,0

14,0

n.d.

Programma di convergenza (PC); previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009 (COM); calcoli dei servizi della Commissione.


(1)  GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1. I documenti menzionati nel presente testo sono disponibili su Internet al seguente indirizzo:

http://ec.europa.eu/economy_finance/about/activities/sgp/main_en.htm

(2)  La valutazione tiene conto in particolare oltre che delle previsioni dei servizi della Commissione del gennaio 2009, anche di altre informazioni divenute disponibili successivamente.

(3)  Il risanamento strutturale pari a circa il 4 % del PIL previsto nel programma corrisponde al valore nominale del pacchetto di risanamento. Tuttavia, esso diverge dal saldo strutturale ricalcolato dai servizi della Commissione sulla scorta delle informazioni contenute nel programma, principalmente a causa delle diverse stime della crescita potenziale e del divario tra prodotto effettivo e potenziale.

(4)  In particolare, mancano i dati sulle sottocomponenti relative all'aggiustamento stock/flussi, le stime sui contributi alla crescita potenziale e alcuni dati sulla sostenibilità a lungo termine.

(5)  Divari tra prodotto effettivo e potenziale e saldi corretti per il ciclo dei programmi ricalcolati dai servizi della Commissione sulla base delle informazioni contenute nei programmi.

(6)  Sulla base di una crescita potenziale stimata del 6,1 %, del 4,5 %, del 2,8 % e dell'1,8 % negli anni tra il 2007 e il 2010.

(7)  Saldo corretto per il ciclo al netto delle misure una tantum e di altre misure temporanee. Le misure una tantum e le altre misure temporanee sono pari allo 0,6 % del PIL nel 2007; ad incremento del disavanzo, 0,5 % nel 2008, 0,5 % nel 2009 e 0,5 % nel 2010; tutte a riduzione del disavanzo secondo il programma più recente, e 0,6 % del PIL nel 2007; ad incremento del disavanzo, secondo le previsioni intermedie di gennaio dei servizi della Commissione.

Fonte:

Programma di convergenza (PC); previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009 (COM); calcoli dei servizi della Commissione.


24.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 70/13


PARERE DEL CONSIGLIO

del 10 marzo 2009

sul programma di stabilità aggiornato del Lussemburgo, 2008-2010

(2009/C 70/03)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea,

visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche (1), in particolare l'articolo 5, paragrafo 3,

vista la raccomandazione della Commissione,

sentito il comitato economico e finanziario,

HA ESPRESSO IL SEGUENTE PARERE:

(1)

Il 10 marzo 2009 il Consiglio ha esaminato il programma di stabilità aggiornato del Lussemburgo, relativo al periodo 2008-2010 (2).

(2)

L'attività economica ha registrato un rallentamento considerevole dovuto alla recessione economica e alla crisi finanziaria globale; la crescita del PIL è passata da 5,2 % nel 2007 a circa 1 % nel 2008. Nel 2009 si prevede che l'attività economica si riduca dello 0,9 % conformemente alle previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009. L'economia lussemburghese, che è nel contempo molto aperta e dipendente dall'andamento del suo settore finanziario, sarà considerevolmente colpita dal calo previsto del commercio mondiale e dalla crisi finanziaria, mentre la spesa pubblica e, in una certa misura, i consumi privati costituiranno il solo sostegno a favore della crescita. Le principali sfide politiche in una situazione di recessione sono legate al settore finanziario, la cui attività è fortemente internazionalizzata, e al sostegno della domanda interna. La recessione avrà un impatto significativo sulla finanza pubblica in quanto il forte avanzo previsto per il 2008 dovrebbero trasformarsi nel 2009 in un disavanzo che nel 2010 si amplierà. Questo deterioramento del bilancio pubblico tiene conto anche dell'effetto delle misure di sostegno adottate negli ultimi mesi che prevedono essenzialmente importanti sgravi fiscali e una considerevole accelerazione dei progetti pubblici di investimento. Tenendo conto della posizione finanziaria iniziale favorevole e del livello ridottissimo del debito pubblico, queste misure sono adeguate e opportune.

(3)

Lo scenario macroeconomico alla base del programma, modificato dall'addendum, prevede che la crescita effettiva del PIL, dopo esser passata da 5,2 % nel 2007 a 1,0 % nel 2008, si riduca a 0,9 % nel 2009 prima di recuperare in qualche misura e giungere all'1,4 % nel 2010. Sulla base delle informazioni attualmente disponibili (3), si ritiene che tale scenario sia fondato su ipotesi di crescita plausibili per il periodo dal 2008 al 2010 e sia pienamente conforme alle previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009. Le proiezioni in materia di inflazione e salari contenute nel programma appaiono anch'esse realistiche.

(4)

Per il 2008, nell'addendum del programma, l'avanzo delle amministrazioni pubbliche è stimato a 2,0 % del PIL, rispetto ad un obiettivo dello 0,8 % fissato nel precedente aggiornamento del programma di stabilità. Questo risultato nettamente migliore di quanto previsto, rispetto all'aggiornamento precedente, si spiega in larga misura con l'effetto di base associato ad una revisione dell'avanzo delle amministrazioni pubbliche nel 2007 che era stato stimato precedentemente a 1 % del PIL, mentre si è attestato intorno al 3,2 % soprattutto grazie ai risultati inattesi concernenti le entrate.

Per il 2008 la situazione di partenza migliore del previsto è stata in parte neutralizzata da un aumento delle spese più elevato del previsto, in particolare nel settore del consumo e degli investimenti pubblici, nonché a livello dei trasferimenti sociali. La crescita più rapida del previsto della spesa pubblica si spiega, in parte, con l'assunzione di nuovo personale indispensabile per lo sviluppo dell'Università di Lussemburgo e altri centri pubblici di ricerca.

(5)

Secondo il programma, il bilancio pubblico dovrebbe subire un calo, passando da un avanzo del 2 % del PIL nel 2008 ad un disavanzo dello 0,6 % del PIL nel 2009. Questo calo è legato in parte all'impatto del rallentamento economico e del funzionamento normale degli stabilizzatori automatici connessi, soprattutto sul piano delle entrate fiscali provenienti dal settore finanziario. Il disavanzo del 2009 proviene anche dalle misure discrezionali adottate nel bilancio del 2009, ivi comprese le misure adottate per far fronte alla recessione economica e conformemente al piano europeo di ripresa economica, per un importo pari all'1,75 % del PIL. Il bilancio 2009 prevede importanti sgravi fiscali, soprattutto per l'imposta sul reddito personale, che costituisce ex ante circa 1,25 % del PIL, mentre alcuni progetti di investimento pubblico, inizialmente previsti per il 2010, dovrebbero essere anticipati. Si prevede che le entrate diminuiranno di circa 0,5 punti percentuali del PIL nel 2009. Ciò comprende una riduzione di un punto percentuale del PIL delle imposte dirette derivante da sgravi fiscali e dall'impatto della crisi, mentre gli oneri sociali e i redditi da capitale aumenterebbero ognuno di 0,25 punti percentuali del PIL, grazie al riporto risultante dall'aumento dell'occupazione che è perdurato fino alla fine del 2008 e agli interessi percepiti sui prestiti concessi al fine di sostenere il settore finanziario. Nel contempo, le spese delle amministrazioni pubbliche dovrebbero aumentare di 2,25 punti percentuali del PIL, a seguito soprattutto di aumenti considerevoli del consumo e dell'investimento pubblici nonché dei trasferimenti sociali; questi ultimi sono in parte dovuti alla sostituzione della riduzione fiscale legata ai figli con un sistema di credito di imposta e all'aumento della disoccupazione previsto per quest'anno.

(6)

Secondo il programma, il disavanzo nominale è destinato a peggiorare ulteriormente, passando dallo 0,6 % del PIL nel 2009 all'1,5 % del PIL nel 2010, mentre il deficit primario passerebbe da 0,3 % a 1,2 % del PIL. L'obiettivo di bilancio a medio termine del Lussemburgo è un disavanzo strutturale (corretto per il ciclo al netto di misure una tantum e di altre misure temporanee) di 0,75 % del PIL. Fondato sullo scenario macroeconomico e le proiezioni di bilancio, questo obiettivo di medio termine dovrebbe essere integralmente rispettato nel corso del periodo di riferimento: il saldo strutturale ricalcolato secondo il metodo convenuto basato sulle informazioni contenute nel programma dovrebbe restare positivo, calando leggermente per passare da un avanzo di 0,6 % del PIL nel 2009 ad un avanzo di 0,4 % del PIL nel 2010. Il debito pubblico lordo, che è raddoppiato dal 7 % del PIL nel 2007 al 14,4 % del PIL nel 2008 a causa del finanziamento di prestiti di sostegno concessi alle filiali lussemburghesi di alcune banche straniere di rilevanza sistemica, dovrebbe aumentare per arrivare al 15 % del PIL nel 2009 e 17 % del PIL nel 2010. Nonostante sia raddoppiato nel 2008, rimane di gran lungo la percentuale più bassa dell'area dell'euro.

(7)

I rischi connessi alle proiezioni di bilancio contenute nel programma sembrano nel complesso compensarsi. Da una parte, potrebbero concretizzarsi dei rischi che lo scenario macroeconomico si riveli peggiore del previsto. In particolare, il consumo privato potrebbe rivelarsi meno resistente del previsto. Inoltre, l'impatto della crisi sulle entrate fiscali, in particolare quelle provenienti dal settore finanziario, potrebbe essere più forte del previsto. D'altra parte, i risultati del 2008 potrebbero essere superiori alle previsioni del programma (come già avvenuto nel 2007) in quanto le proiezioni di bilancio del Lussemburgo sono sempre caratterizzate da una certa prudenza.

(8)

La principale preoccupazione riguardante le finanze pubbliche del Lussemburgo rimane la loro sostenibilità a lungo termine, dati il fortissimo aumento previsto della spesa pubblica dovuto all'invecchiamento della popolazione e l'assenza di provvedimenti per far fronte a questa problematica. L'impatto a lungo termine dell'invecchiamento demografico sul bilancio è tra i più alti dell'UE, influenzato in particolare dalla previsione di un forte aumento della spesa pensionistica. La posizione di bilancio del 2008 secondo le stime del programma, che è migliore della posizione iniziale del programma precedente, il basso rapporto debito/PIL, gli importanti attivi accumulati nella previdenza sociale e un avanzo primario strutturale, contribuiscono a riequilibrare il previsto impatto sul bilancio a lungo termine dell'invecchiamento della popolazione. Tuttavia, questo non è sufficiente a coprire il notevole aumento della spesa connessa all'età. Il raggiungimento di avanzi primari elevati nel medio periodo e, come viene riconosciuto dalle autorità, l'attuazione di misure supplementari dirette a contenere l'aumento consistente della spesa legata all'invecchiamento della popolazione, anche aumentando l'età pensionabile effettiva, contribuirebbero a ridurre il rischio medio che pesa sulla sostenibilità delle finanze pubbliche. I rischi per la sostenibilità derivanti dalle operazioni effettuate in questi ultimi mesi per sostenere il settore finanziario non sembrano significativi per il momento, malgrado il considerevole aumento del debito pubblico che queste operazioni hanno comportato, anche se le passività potenziali potrebbero essere comparativamente importanti, data la vasta dimensione del settore finanziario. Inoltre, un'ampia parte (se non la totalità) dei costi determinati da queste operazioni di sostegno potrebbe essere recuperata in una fase successiva.

(9)

La struttura delle finanze pubbliche sembra relativamente favorevole in Lussemburgo: le spese pubbliche e la pressione fiscale sono relativamente ridotte e il sistema tributario e di spesa sembrano relativamente efficaci, rispetto ad altri Stati membri. In particolare il consumo pubblico e la tassazione del reddito da lavoro sono comparativamente ridotti mentre il livello dell'investimento pubblico è uno dei più elevati in tutta l'UE.

(10)

Al fine di stabilizzare il settore finanziario, il governo lussemburghese ha deciso, in settembre e ottobre 2008, di concedere un prestito alle filiali locali di due grandi banche straniere per un importo totale di 2,776 Mrd EUR (7,6 % del PIL). Al fine di migliorare il suo accesso ai finanziamenti, è stato inoltre deciso di garantire i nuovi impegni contratti da una di queste banche nei confronti di investitori istituzionali, con scadenza massima di tre anni. Infine, per recuperare la fiducia dei depositanti, l'importo coperto dal sistema di garanzia dei depositi è stato portato da 20 000 EUR a 100 000 EUR per deposito. Occorre sottolineare che le amministrazioni pubbliche posseggono attivi finanziari considerevoli, accumulati grazie alle eccedenze registrate regolarmente negli ultimi decenni e aumentate dai prestiti concessi alla fine del 2008 alle filiali di queste due banche straniere. Questi attivi ammontavano a circa il 32 % del PIL nel 2008, di cui un terzo circa è detenuto dall'amministrazione centrale e due terzi dal sistema di previdenza sociale. La situazione finanziaria netta delle amministrazioni pubbliche è pertanto largamente positiva.

(11)

Alcune misure di sostegno fiscale sono già state previste nel bilancio 2009, elaborate prima dell'aggravarsi della crisi finanziaria. Si trattava essenzialmente di riduzioni dell'imposta sul reddito, il cui costo è stimato dal programma a circa 1,2 % del PIL. Il bilancio prevedeva anche una riduzione dell'aliquota dell'imposta sulle società i cui effetti sulle entrate si risentiranno dal 2010 in poi. Inoltre, conformemente al piano europeo di ripresa economica concordato in dicembre dal Consiglio europeo, il Lussemburgo ha adottato altre misure di sostegno, tra cui le più significative riguardano un'accelerazione degli investimenti pubblici e dei sussidi per l'acquisto di beni durevoli efficienti sotto il profilo energetico e per gli investimenti nel settore del risparmio energetico. Inoltre la quota dell'indennità di disoccupazione a carico dei datori di lavoro in caso di lavoro ridotto sarà rimborsata dallo Stato fino alla fine del 2009. Complessivamente questi incentivi rappresenteranno circa 1,75 % del PIL. Grazie all'eccedenza non trascurabile registrata nel 2008 e al livello particolarmente ridotto del debito pubblico, il Lussemburgo beneficia di un margine di manovra particolarmente ampio. Il pacchetto di stimolo fiscale per il 2009 e il 2010 sembra apportare una risposta all'attuale recessione economica, anche se molti di questi incentivi non sono destinati ad essere temporanei, soprattutto per quanto riguarda le riduzioni dell'imposta sul reddito, inizialmente destinate a compensare la mancata indicizzazione degli scaglioni dal 2001. Il Lussemburgo ha inoltre adottato una serie di misure, cui se ne aggiungeranno altre nei prossimi anni, al fine di ripristinare un ambiente economico più attrattivo e di attuare il pacchetto di provvedimenti nel settore dell'energia e dei cambiamenti climatici. Queste misure sono collegate all'agenda di riforme a medio termine proposta dalla Commissione il 28 gennaio 2009 nell'ambito della strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione.

(12)

Il saldo strutturale calcolato in base alla metodologia concordata dovrebbe rimanere in attivo, pur passando da 1,5 % del PIL nel 2008 allo 0,6 % del PIL nel 2009 e allo 0,4 % del PIL nel 2010. La politica di bilancio generale è espansionistica nel 2009, e in questo rispecchia la reazione del governo lussemburghese di fronte al rallentamento economico, e leggermente espansionistica nel 2010, sebbene le modifiche del saldo strutturale siano leggermente inferiori alle misure di stimolo. L'OMT dovrebbe essere rispettato nel periodo di riferimento.

(13)

Per quanto riguarda i requisiti relativi ai dati specificati nel codice di condotta per i programmi di stabilità e di convergenza, il programma presenta delle lacune per quanto riguarda i dati obbligatori e facoltativi (4). Inoltre l'addendum al programma, che sostituisce in parte lo scenario macroeconomico e di bilancio iniziale, non contiene le previsioni per il 2011 (5).

La conclusione globale è che, vista la solida posizione di bilancio iniziale, le misure stabilite in reazione alla recessione e presentate nell'addendum del programma di stabilità sono adeguate e opportune. In linea generale sono conformi ai principi del piano europeo di ripresa economica (sono tempestive, mirate e temporanee), anche se i tagli dell'imposta sul reddito, decisi prima dell'aggravarsi della crisi, non sono destinati ad essere temporanei. A causa della grave recessione economica prevista e delle misure adottate per farvi fronte, nel 2009 il saldo delle amministrazioni pubbliche si trasformerà in disavanzo, dopo vari anni di avanzo, ma resterà ben lontano dal valore di riferimento del 3 % del PIL e l'obiettivo di medio termine dovrebbe essere rispettato nel corso dell'intero periodo di riferimento. Nell'insieme i rischi relativi agli obiettivi di bilancio sembrano sostanzialmente controbilanciarsi. Continua, tuttavia, a destare preoccupazioni la sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche su cui graverà un onere particolarmente pesante nei prossimi decenni in quanto l'aumento della spesa pubblica legata all'invecchiamento della popolazione sarà tra i più considerevoli dell'UE.

Sulla base della valutazione che precede e del notevole aumento delle previsioni per le spese legate all'invecchiamento della popolazione per i prossimi decenni, il Lussemburgo è invitato a:

i)

attuare i programmi di bilancio, comprese le misure di stimolo, in linea con il piano europeo di ripresa economica e nel quadro del PSC;

ii)

migliorare la sostenibilità delle finanze pubbliche a lungo termine attuando le misure di riforma strutturale, in particolare nell'ambito delle pensioni.

Confronto tra le principali proiezioni macroeconomiche e di bilancio

 

 

2007

2008

2009

2010

PIL reale

(variazione in %)

PS ott. 2008

5,2

1,0

– 0,9

1,4

COM gen. 2009

5,2

1,0

– 0,9

1,4

PS nov. 2007

6,0

4,5

5,0

4,0

Inflazione IAPC

(%)

PS ott. 2008

2,7

4,1

0,6

2,5

COM gen. 2009

2,7

4,1

0,6

2,5

PS nov. 2007

2,3

2,0

2,1

2,1

Divario tra prodotto effettivo e potenziale (6)

(in % del PIL potenziale)

PS ott. 2008

3,2

1,1

– 2,5

– 3,8

COM gen. 2009 (7)

3,2

1,1

– 2,3

– 3,5

PS nov. 2007

0,5

0,1

0,2

– 0,8

Accreditamento/indebitamento netto nei confronti del resto del mondo

(in % del PIL)

PS ott. 2008

n.d.

n.d.

n.d.

n.d.

COM gen. 2009

n.d.

n.d.

n.d.

n.d.

PS nov. 2007

n.d.

n.d.

n.d.

n.d.

Saldo di bilancio delle amministrazioni pubbliche

(in % del PIL)

PS ott. 2008

41,0

43,2

42,8

42,8

COM gen. 2009

41,0

43,6

44,0

42,9

PS nov. 2007

38,5

37,8

37,9

37,8

Spesa delle amministrazioni pubbliche

(in % del PIL)

PS ott. 2008

37,8

41,2

43,4

44,3

COM gen. 2009

37,8

40,6

43,5

44,3

PS nov. 2007

37,5

36,9

36,9

36,6

Saldo delle amministrazioni pubbliche

(in % del PIL)

PS ott. 2008

3,2

2,0

– 0,6

– 1,5

COM gen. 2009

3,2

3,0

0,4

– 1,4

PS nov. 2007

1,0

0,8

1,0

1,2

Saldo primario

(in % del PIL)

PS ott. 2008

3,5

2,3

– 0,3

– 1,2

COM gen. 2009

3,5

3,3

1,0

– 0,9

PS nov. 2007

1,2

1,1

1,2

1,5

Saldo corretto per il ciclo (6)

(in % del PIL)

PS ott. 2008

1,6

1,5

0,6

0,4

COM gen. 2009

1,6

2,4

1,6

0,3

PS nov. 2007

0,7

0,8

0,9

1,6

Saldo strutturale (8)

(in % del PIL)

PS ott. 2008

1,6

1,5

0,6

0,4

COM gen. 2009

1,6

2,4

1,6

0,3

PS nov. 2007

0,7

0,8

0,9

1,6

Debito pubblico lordo

(in % del PIL)

PS ott. 2008

7,0

14,4

14,9

17,0

COM gen. 2009

7,0

14,4

15,0

15,1

PS nov. 2007

6,9

7,1

7,2

7,0

Programma di stabilità (PS); previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009 (COM); calcoli dei servizi della Commissione.


(1)  GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1. I documenti citati nel presente testo sono disponibili all'indirizzo:

http://ec.europa.eu/economy_finance/about/activities/sgp/main_en.htm

(2)  Il programma iniziale dell'ottobre 2008 copriva il periodo 2008-2011. Tuttavia, il 2 febbraio le autorità lussemburghesi hanno trasmesso un addendum che sostituiva lo scenario originale macroeconomico e di bilancio con uno considerevolmente diverso, che riguarda solo il periodo 2008-2010. I servizi della Commissione non hanno pertanto potuto valutare gli obiettivi in materia di scenario macroeconomico e di bilancio per il 2011.

(3)  La valutazione tiene conto in particolare delle previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009, ma anche di altre informazioni di cui i servizi sono entrati in possesso successivamente.

(4)  Mancano in particolare i dati relativi ai saldi settoriali (tranne che per le amministrazioni pubbliche).

(5)  L'articolo 3, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio prevede che «Le informazioni concernenti l'evoluzione del rapporto tra il saldo di bilancio della pubblica amministrazione e PIL come pure del rapporto tra debito pubblico e PIL nonché delle principali ipotesi economiche […] includono, oltre all'anno in corso e a quello precedente, almeno i tre anni successivi».

(6)  Divari tra prodotto effettivo e prodotto potenziale e saldi corretti per il ciclo dei programmi, ricalcolati dai servizi della Commissione sulla base delle informazioni contenute nei programmi.

(7)  Sulla base di una crescita potenziale stimata del 4,2 %, 3,2 %, 2,7 % e 2,8 % rispettivamente negli anni del periodo 2007-2010.

(8)  Saldo corretto per il ciclo al netto delle misure una tantum e di altre misure temporanee. Le misure una tantum e altre misure temporanee sono dello 0 % del PIL nel 2009, 2010 e 2011 secondo il programma più recente e nelle previsioni intermedie di gennaio dei servizi della Commissione.

Fonte:

Programma di stabilità (PS); previsioni intermedie dei servizi della Commissione del gennaio 2009 (COM); calcoli dei servizi della Commissione.


II Comunicazioni

COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA

Commissione

24.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 70/19


Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata

(Caso COMP/M.5427 — Dexia Credit Local/Dexia Kommunalkredit Bank)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2009/C 70/04)

Il 12 marzo 2009 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato comune. La decisione si basa sull'articolo 6, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio. Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti commerciali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:

sul sito Internet di Europa nella sezione dedicata alla concorrenza (http://ec.europa.eu/comm/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per società, per numero del caso, per data e per settore,

in formato elettronico sul sito EUR-Lex, al documento 32009M5427. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario (http://eur-lex.europa.eu).


24.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 70/20


Autorizzazione degli aiuti di Stato sulla base degli articoli 87 e 88 del trattato CE

Casi contro i quali la Commissione non solleva obiezioni

(2009/C 70/05)

Data di adozione della decisione

25.2.2009

Numero dell'aiuto

NN 116/02 ex N 563/02

Stato membro

Paesi Bassi

Regione

Titolo (e/o nome del beneficiario)

Tijdelijke noodmaatregel: overname varkens wegens MPA-verontreiniging

Base giuridica

Artikelen 93 en 26 van de wet op de bedrijfsorganisaties. Algemene Voorwaarden tijdelijke noodmatregel overname varkens wegens MPA-verontreiniging zoals vastgesteld door het Productschap Vee en Vlees

Tipo di misura

Misura di compensazione una tantum

Obiettivo

Salute umana e animale, prevenzione della contaminazione da MPA; impedire l'ingresso dell'ormone nella catena alimentare

Forma di sostegno

Compensazione per l'abbattimento selettivo dei suini nelle aziende in cui alcuni campioni di suini sono risultati positivi al test MPA

Stanziamento

6 350 000 EUR

Intensità

Fino ad un massimo del 100 % del valore di mercato dei suini

Durata

Agosto-settembre 2002

Settore economico

Agricoltura — settore zootecnico (suini)

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto

Ministerie van Landbouw, Natuur en Voedselkwaliteit

Postbus 20401

2500 EK Den Haag

Nederland

Altre informazioni

Articolo 87, paragrafo 2, lettera b), del trattato CE — Eventi eccezionali

Il testo delle decisioni nelle lingue facenti fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito:

http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/

Data di adozione della decisione

13.1.2009

Numero dell'aiuto

N 394/08

Stato membro

Spagna

Regione

Navarra

Titolo (e/o nome del beneficiario)

Ayudas para el fomento de sistemas de producción ganadera sostenibles

Base giuridica

Orden foral de la Consejería de Desarrollo Rural y Medio Ambiente, por la que se establecen las normas reguladoras para la concesión de las ayudas para el fomento de sistemas de producción ganadera sostenibles

Tipo di misura

Regime di aiuti

Obiettivo

Aiuti a favore degli impegni agroambientali per l'adeguamento a forme di produzione più sostenibili delle aziende di allevamento a Navarra

Forma di sostegno

Sovvenzione diretta

Stanziamento

12 000 000 EUR

Intensità

Max. 35 EUR/ha

Durata

Fino al 31 dicembre 2013

Settore economico

Settore agricolo

Nome e indirizzo dell'autorità che concede l'aiuto

Departamento de Desarrollo Rural y Medio Ambiente del Gobierno de Navarra

C/ Tudela, 20

31003 Pamplona (Navarra)

ESPAÑA

Altre informazioni

Il testo delle decisioni nelle lingue facenti fede, ad eccezione dei dati riservati, è disponibile sul sito:

http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/


IV Informazioni

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI E DAGLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA

Consiglio

24.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 70/22


Estratto delle nomine effettuate dal Consiglio

Mesi di gennaio e febbraio 2009 (settore sociale)

(2009/C 70/06)

Comitato

Scadenza del mandato

Pubblicazione nella GU

Persona sostituita

Dimissioni/Nomina

Membro/Titolare/Supplente

Categoria

Paese

Persona nominata

Appartenenza

Data della decisione del Consiglio

Comitato consultivo per la libera circolazione dei lavoratori

24.9.2010

C 253 del 4.10.2008

Gaetan BEZIER

Dimissioni

Titolare

Datori di lavoro

Francia

Natacha MARQUET

FNSEA

23.2.2009

Comitato consultivo per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro

28.2.2010

L 64 del 2.3.2007

Yolanda PALACIO FERRERO

Dimissioni

Supplente

Governo

Spagna

Mario GRAU RIOS

Ministerio de Trabajo e Inmigración

23.2.2009

Comitato consultivo per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro

28.2.2010

L 64 del 2.3.2007

Mikko HURMALAINEN

Dimissioni

Titolare

Governo

Finlandia

Leo SUOMAA

Ministry of Social Affairs and Health

23.2.2009

Comitato consultivo per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro

28.2.2010

L 64 del 2.3.2007

Anna-Liisa SUNDQUIST

Dimissioni

Supplente

Governo

Finlandia

Erkki YRJÄNHEIKKI

Ministry of Social Affairs and Health

23.2.2009

Comitato consultivo per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro

28.2.2010

L 64 del 2.3.2007

Matti LAMBERG

Dimissioni

Supplente

Governo

Finlandia

Ritva PARTINEN

Ministry of Social Affairs and Health

23.2.2009

Comitato consultivo per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro

28.2.2010

L 64 del 2.3.2007

Renate CZESKLEBA

Dimissioni

Titolare

Lavoratori

Austria

Karin ZIMMERMANN

Österreichischer Gewerkschaftsbund Sozialpolitik — Gesundheitspolitik

23.2.2009

Comitato consultivo per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro

28.2.2010

L 64 del 2.3.2007

Nomina

Supplente

Lavoratori

Austria

Alexander HEIDER

Bundesarbeitskammer Abteilung Sicherheit, Gesundheit und Arbeit

23.2.2009

Comitato consultivo per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro

28.2.2010

L 64 del 2.3.2007

Miloš JANOUŠEK

Dimissioni

Supplente

Governo

Slovacchia

Laurencia JANČUROVÁ

National Labour Inspectorate

23.2.2009

Consiglio di direzione dell'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro

7.11.2010

C 271 del 14.11.2007

Pilar CASLA BENITO

Dimissioni

Supplente

Governo

Spagna

Mario GRAU RIOS

Ministerio de Trabajo e Inmigración

23.2.2009

Consiglio di direzione dell'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro

7.11.2010

C 271 del 14.11.2007

Miloš JANOUŠEK

Dimissioni

Titolare

Governo

Slovacchia

Laurencia JANČUROVÁ

National Labour Inspectorate

23.2.2009

Consiglio di direzione della Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro

30.11.2010

C 282 del 24.11.2007

Ana Cristina LÓPEZ LÓPEZ

Dimissioni

Titolare

Governo

Spagna

Juan Pablo PARRA GUTIERREZ

Ministerio de Trabajo e Immigración

23.2.2009

Consiglio di direzione della Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro

30.11.2010

C 282 del 24.11.2007

Birgit STIMMER

Dimissioni

Supplente

Governo

Austria

Petra HRIBERNIG

Bundesministerium für Wirtschaft und Arbeit

23.2.2009

Consiglio di direzione della Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro

30.11.2010

C 282 del 24.11.2007

Paul CLERINX

Dimissioni

Supplente

Datori di lavoro

Belgio

Kris De MEESTER

VBO-FEB

23.2.2009


Commissione

24.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 70/24


Tassi di cambio dell'euro (1)

23 marzo 2009

(2009/C 70/07)

1 euro=

 

Moneta

Tasso di cambio

USD

dollari USA

1,3558

JPY

yen giapponesi

131,12

DKK

corone danesi

7,4506

GBP

sterline inglesi

0,92945

SEK

corone svedesi

11,0760

CHF

franchi svizzeri

1,5301

ISK

corone islandesi

 

NOK

corone norvegesi

8,6345

BGN

lev bulgari

1,9558

CZK

corone ceche

26,820

EEK

corone estoni

15,6466

HUF

fiorini ungheresi

304,15

LTL

litas lituani

3,4528

LVL

lats lettoni

0,7093

PLN

zloty polacchi

4,5703

RON

leu rumeni

4,2940

TRY

lire turche

2,2674

AUD

dollari australiani

1,9475

CAD

dollari canadesi

1,6753

HKD

dollari di Hong Kong

10,5054

NZD

dollari neozelandesi

2,3938

SGD

dollari di Singapore

2,0493

KRW

won sudcoreani

1 887,52

ZAR

rand sudafricani

12,8424

CNY

renminbi Yuan cinese

9,2623

HRK

kuna croata

7,4667

IDR

rupia indonesiana

15 693,39

MYR

ringgit malese

4,9381

PHP

peso filippino

65,060

RUB

rublo russo

45,2775

THB

baht thailandese

47,897

BRL

real brasiliano

3,0522

MXN

peso messicano

19,1710

INR

rupia indiana

68,3040


(1)  

Fonte: tassi di cambio di riferimento pubblicati dalla Banca centrale europea.


INFORMAZIONI PROVENIENTI DAGLI STATI MEMBRI

24.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 70/25


Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi in virtù del regolamento (CE) n. 1628/2006 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato per investimenti a finalità regionale

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2009/C 70/08)

Numero dell'aiuto

XR 51/07

Stato membro

Portogallo

Regione

Açores

Titolo del regime di aiuti o denominazione dell'impresa beneficiaria dell'aiuto integrativo ad hoc

SIDER — Sistema de Incentivos para o Desenvolvimento Regional dos Açores

Base giuridica

Decreto Legislativo Regional n.o 13/2005/A, de 1 de Julho.

Decretos Regulamentares Regionais n.os 25/2005/A, de 6 de Dezembro, 12/2005/A, de 24 de Maio e 6/2006/A, de 16 de Janeiro

Tipo di misura

Regime

Spesa annua prevista

3,5 Mio EUR

Intensità massima di aiuti

45 %

Conformemente all'articolo 4 del regolamento

Data di applicazione

1.1.2007

Durata

31.12.2007

Settore economico

Tutti i settori ammissibili per aiuti agli investimenti a finalità regionale

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto

Secretaria Regional da Economia

Rua de São João, 47

9504-533 Ponta Delgada (S. Miguel) Açores

PORTUGAL

drace@azores.gov.pt

Il sito Internet su cui è pubblicato il regime di aiuti

www.azores.gov.pt

Altre informazioni


Numero dell'aiuto

XR 52/07

Stato membro

Portogallo

Regione

Açores

Titolo del regime di aiuti o denominazione dell'impresa beneficiaria dell'aiuto integrativo ad hoc

Proenergia — Sistema de Incentivos à produção de energia a partir de fontes renováveis

Base giuridica

Decreto Legislativo Regional n.o 26/2006/A, de 31 de Julho

Tipo di misura

Regime

Spesa annua prevista

1 Mio EUR

Intensità massima di aiuti

25 %

Conformemente all'articolo 4 del regolamento

Data di applicazione

1.1.2007

Durata

31.12.2013

Settore economico

Tutti i settori ammissibili per aiuti agli investimenti a finalità regionale

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto

Secretaria Regional da Economia

Rua de São João, 47

9504-533 Ponta Delgada (S. Miguel) Açores

PORTUGAL

drace@azores.gov.pt

Il sito Internet su cui è pubblicato il regime di aiuti

www.azores.gov.pt

Altre informazioni


V Avvisi

ALTRI ATTI

Commissione

24.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 70/27


Pubblicazione di una domanda a norma dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari

(2009/C 70/09)

La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla registrazione a norma dell'articolo 7 del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio (1). Le dichiarazioni di opposizione devono pervenire alla Commissione entro sei mesi dalla data della presente pubblicazione.

SCHEDA RIEPILOGATIVA

REGOLAMENTO (CE) N. 510/2006 DEL CONSIGLIO

«MAKÓI VÖRÖSHAGYMA» o «MAKÓI HAGYMA»

N. CE: HU-PDO-005-0387-21.10.2004

DOP ( X ) IGP ( )

Nella presente scheda riepilogativa sono contenuti a fini informativi i principali elementi del disciplinare.

1.   Servizio competente dello Stato membro:

Nome:

Földművelésügyi és Vidékfejlesztési Minisztérium – Élelmiszerlánc-elemzési Főosztály

Indirizzo:

1055 Budapest

Kossuth Lajos tér 11.

MAGYARORSZÁG

Tel.

+36 13014419

Fax

+36 13014808

E-mail:

zobore@fvm.hu

2.   Associazione richiedente:

Nome:

Magyarországi Hagymatermesztők, Feldolgozók, Forgalmazók Szakmaközi Szervezete, Szövetsége és Terméktanácsa

Indirizzo:

6900 Makó

Návay Lajos tér 5-7.

MAGYARORSZÁG

Tel.

+36 62/212865, +36 62/213676

Fax

+36 62/213676, +36 62/212865

E-mail:

hagymatanacs@vnet.hu

Composizione:

Produttori/trasformatori ( X ) altro ( X )

3.   Classe:

Classe 1.6 — Ortofrutticoli e cereali, allo stato naturale o trasformati

4.   Disciplinare:

[sintesi delle condizioni di cui all'articolo 4, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006]

4.1.   Nome:

«Makói vöröshagyma» o «Makói hagyma»

4.2.   Descrizione:

La «Makói vöröshagyma» o «Makói hagyma» (cipolla e cipolla rossa di Makó) (Allium cepa L.) è una varietà appartenente alla famiglia degli ortaggi a bulbo che si è adattata bene alle condizioni della regione di Makó e dintorni. Le particolarità dell'ambiente geografico di produzione conferiscono alla «Makói vöröshagyma» o «Makói hagyma» le seguenti caratteristiche: un elevato tenore di sostanza secca, un gusto marcato e una buona capacità di conservazione. Per quanto riguarda le cultivar, sono ammesse esclusivamente le varietà «Makói CR» (resistente al clima), «Csanád» e «Makói Bronz».

La cipolla si presenta di forma sferica, leggermente allungata in senso longitudinale e ha un diametro compreso tra 35 e 80 mm. La scorza di colore rosso tendente al bronzeo è lucida e robusta e consta di diversi strati compatti che proteggono gli strati più interni; la polpa è di colore avorio e di consistenza soda e compatta. Grazie alla particolare tecnica di produzione e al clima secco di fine estate, caratteristico della regione di Makó, la cipolla presenta un elevato tenore di sostanza secca, superiore al 16 % e quindi largamente superiore alla media. La cipolla è di facile stoccaggio, si conserva a lungo, presenta una germinazione tardiva e conserva i suoi valori nutrizionali per tutto l'inverno. Il suo basso tenore di umidità ne rende più difficile la marcitura. Il caratteristico sapore piccante e speziato deriva dall'elevato tenore di solfuro di allile.

4.3.   Zona geografica:

La denominazione di origine «Makói vöröshagyma» o «Makói hagyma» può essere utilizzata per le cipolle di cui è dimostrata la provenienza dalla zona corrispondente ai distretti amministrativi delle località elencate di seguito e comprendente le zone limitrofe di due dipartimenti, Csongrád e Békés.

Località appartenenti:

al dipartimento di Csongrád: Makó, Királyhegyes, Apátfalva, Kövegy, Pitvaros, Magyarcsanád, Csanádpalota, Csanádalberti, Ambrózfalva, Nagyér, Földeák, Maroslele, Klárafalva, Ferencszállás, Kiszombor, Nagylak,

al dipartimento di Békés: Tótkomlós, Békéssámson.

4.4.   Prova dell'origine:

La denominazione di origine «Makói vöröshagyma» o «Makói hagyma» può essere utilizzata esclusivamente per le cipolle la cui produzione e tracciabilità sono documentate in un registro di protezione dell'origine certificato dall'Hagyma Terméktanács (consiglio dei produttori di cipolle).

Complemento imprescindibile del registro di protezione dell'origine è un formulario che dà conto degli interventi di tipo fitosanitario.

L'Hagyma Terméktanács controlla, su richiesta del produttore o distributore, l'intero processo tecnologico di produzione e, in caso di rispetto dei requisiti previsti, il prodotto può fregiarsi della dicitura «Hagyma Terméktanács által ellenőrzött minőség» (Qualità controllata dall'Hagyma Terméktanács).

L'Hagyma Terméktanács partecipa al controllo del rispetto delle disposizioni relative all'indicazione geografica e all'utilizzo legale della denominazione di origine dei prodotti.

4.5.   Metodo di ottenimento:

Colture biennali:

Nel caso delle colture biennali, dai semi minuscoli (i cosiddetti semi neri) si ottengono mediante semina intensiva cipolle di piccola taglia, le cosiddette cipolle da semina, materiale di base (di propagazione) per fornire l'anno successivo cipolle destinate al consumo ben sviluppate.

Il suolo della regione (pianeggiante, di media durezza, friabile, privo di zolle, con elevato tenore di humus e nutrienti e un pH neutro — le cosiddette condizioni del suolo di Makó) è particolarmente adatto per la produzione di cipolle da semina.

In caso di rotazione delle colture è indispensabile che le cipolle non siano ripiantate per cinque anni.

Produzione delle cipolle da semina:

Preparazione del suolo: aratura profonda nell'autunno dell'anno precedente (ottobre) e conclusione del lavoro in primavera. La semina avviene tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo in un terreno dalla superficie uniforme e dalla consistenza fine e friabile in file singole (spaziatura 20 cm) o doppie (spaziatura 5-30 cm), utilizzando 100-120 kg di semi per ettaro (pari a 25-28 milioni di semi per ettaro) a una profondità di 3-3,5 cm. Alla metà di agosto, dalle cipolle da semina mature si ritira la parte secca dello stelo; esse poi sono raccolte, ripulite, portate a maturazione e quindi immagazzinate a seconda della taglia.

Le cipolle da semina classificate vengono raccolte in sacchi forati nel corso dell'autunno e quindi, in novembre, ha inizio, con il trattamento termico, il classico processo di coltivazione di Makó. Tale trattamento impedisce infatti la formazione di gemme e, quindi, l'anno successivo l'apparizione dello stelo, che renderebbe privo di valore il corpo della cipolla. Durante il trattamento termico le cipolle da semina sono gradualmente riscaldate, passando in 12 giorni da una temperatura di stoccaggio di 3-5 °C a una di 30-32 °C; in funzione della loro taglia sono poi mantenute a questa temperatura per un periodo compreso tra 30 e 60 giorni (durante il quale sono riscaldate fino a 32-35 °C per un periodo di 10 giorni), per poi ritornare a una temperatura di 10-14 °C, adatta per la piantagione.

Cipolla da consumo:

Nel processo di coltivazione della «Makói vöröshagyma» o «Makói hagyma» la produzione della cipolla destinata al consumo avviene nel secondo anno. In primavera, dopo il trattamento termico, le cipolle da semina sono ripulite, trattate contro i parassiti e quindi seminate verso metà aprile in un suolo che si va gradualmente riscaldando. I requisiti del suolo e la rotazione delle colture sono gli stessi che nel caso delle cipolle da semina. In funzione della taglia vengono piantate da 15 a 25 cipolle per metro, a una profondità di 3-5 cm.

È importante che le cipolle ricevano le sostanze nutritive adeguate, che siano mantenute libere da malerbe e che ricevano il necessario trattamento fitosanitario, come previsto nell'apposito registro. Il raccolto avviene quindi nella seconda metà di agosto (raccolta, asciugatura in loco, carico, consegna) e seguono poi lo stoccaggio e la vendita.

Coltura annuale a partire dai semi:

Nel caso delle colture annuali, la produzione ha inizio in marzo con la semina di 5-7 kg per ettaro (900 000-1,1 milioni) di semi di «cipolle annuali» selezionate dal materiale genetico delle varietà di «Makói vöröshagyma» o «Makói hagyma».

Nel periodo vegetativo le operazioni di produzione e raccolta sono le stesse che per le cipolle da semina, ma la durata della vegetazione è più lunga, il raccolto ha luogo a metà settembre e deve essere garantita un'irrigazione sufficiente.

Una volta raccolte, le cipolle devono essere immagazzinate in un luogo asciutto, fresco e ben ventilato, poiché in tali condizioni resistono più a lungo di altre varietà (fino ai mesi di aprile — maggio dell'anno successivo) senza significativa riduzione della qualità.

Le varietà «Makói vöröshagyma» o «Makói hagyma» sono classificate, imballate ed etichettate dal produttore, o in un altro luogo, ma sotto la diretta supervisione del produttore o di un suo rappresentante all'interno della zona geografica definita, in sacchi Raschel da 0,5, 1, 2, 5, 10 e 15 kg o sfuse in casse da 15, 20, 25 e 50 kg o ancora in confezioni da 3, 5 o 10 pezzi. Il prodotto può essere reimballato al di fuori della zona geografica definita.

4.6.   Legame:

Fattori naturali:

La cipolla rossa originaria dell'Asia centrale si è adattata in modo eccellente alle condizioni della regione di Makó, il cui suolo si è formato a seguito delle tracimazioni del fiume Maros, il cui corso cambia di continuo; si tratta di un suolo loessico e alluvionale ricco di nutrienti e oligoelementi, moderatamente compatto, friabile, piano, ben ventilato e drenato, caratteristiche che contribuiscono alla buona qualità della cipolla rossa.

La principale caratteristica climatica della regione di Makó sono le estati secche e calde. Il periodo vegetativo è notevolmente soleggiato (2 100 ore all'anno) e presenta temperature elevate per lunghi periodi (giorni di calore: 30, temperatura media: 18,1 °C, temperature cumulate: 3 340 °C). All'effetto congiunto di questi fattori (numero di giorni estivi: 85-90) si devono le particolari caratteristiche qualitative delle varietà «Makói vöröshagyma» o «Makói hagyma». Si tratta infatti di due varietà che necessitano di una prolungata esposizione alla luce solare (circa 15 ore al giorno), possibilità questa garantita dalle condizioni climatiche della regione di Makó cui si è accennato in precedenza. Nei mesi di luglio-agosto, caldi, secchi e poveri di precipitazioni, il bulbo della cipolla si sviluppa più lentamente, le foglie e le radici si seccano, il corpo della cipolla diviene più compatto, il tenore di sostanza secca aumenta, le foglie esterne diventano più sottili, si sviluppa una peluria più chiusa e resistente («corazzata») e compare il colore bronzeo.

L'elevato tenore di sostanza secca come pure le tuniche (buccia) a più strati e ben chiuse e resistenti (nella parte del «collo») consentono uno stoccaggio ottimale delle varietà «Makói vöröshagyma» o «Makói hagyma».

Fattori umani:

La coltivazione della cipolla rossa nella regione di Makó risale a diversi secoli fa. La regione, ripopolata dopo l'epoca dell'occupazione ottomana, ha conosciuto un rapido incremento demografico con conseguente divisione delle terre disponibili in piccole parcelle e quindi penuria di terreni coltivabili. Alla metà del XIX secolo i tre quarti della popolazione erano costituiti da contadini costretti a praticare una coltura intensiva nelle piccole parcelle prese in affitto. E fu proprio questo a determinare la scelta della cipolla, la cui peluria e polpa erano largamente utilizzate nella medicina popolare.

Grazie alla congiuntura favorevole della fine del secolo scorso e alle caratteristiche geografiche locali, i produttori della cipolla di Makó sono riusciti, con un lavoro considerevole, una selezione specifica e un'attenzione costante, a sviluppare una varietà di buona qualità e caratteristica della regione. A tal fine hanno messo a punto una tecnica specifica che tiene conto delle caratteristiche biologiche della cipolla e che esiste soltanto in tale zona (coltura biennale); la vendita su mercati lontani dimostra inoltre il carattere imprenditoriale e la non refrattarietà al rischio dei coltivatori locali.

La coltura intensiva della cipolla ha consentito ai coltivatori locali di sfuggire all'emigrazione forzata verso la fine del secolo e ha conferito una reputazione permanente alle varietà locali, la cui eccellenza è stata confermata dal successo ottenuto all'esposizione universale di Bruxelles nel 1888, seguita da altri riconoscimenti ottenuti nel corso degli anni. L'esperienza trasmessa di generazione in generazione garantisce il futuro della produzione della cipolla nella regione.

Quanto alle testimonianze scritte sulla coltivazione della cipolla, vanno citati una descrizione di Miklós Szirbik del 1835 e i riferimenti contenuti nei libri di Imre Palugyai e János Reizman. Poco dopo la fine del secolo i produttori della regione di Makó avevano già un loro settimanale, «I cipollai». Va infine citata la figura di Ferenc Erdei che negli anni trenta del secolo scorso si distinse per le sue attività a favore dei produttori di cipolle della regione e dei loro prodotti.

4.7.   Struttura di controllo:

Mezőgazdasági Szakigazgatási Hivatal (Ufficio dell'agricoltura), organismo designato per il controllo della qualità degli ortofrutticoli.

Nome:

Csongrád Megyei Mezőgazdasági Szakigazgatási Hivatal Növény- és Talajvédelmi Igazgatóság

Indirizzo:

6800 Hódmezővásárhely

Rárósi út 110.

MAGYARORSZÁG

Tel.

+36 62/535741

Fax

+36 62/246036

E-mail:

Hodi.Laszlo@csongrad.ontsz.hu

Nome:

Békés Megyei Mezőgazdasági Szakigazgatási Hivatal, Növény- és Talajvédelmi Igazgatóság

Indirizzo:

5602 Békéscsaba

Szarvasi út 79/1.

MAGYARORSZÁG

Tel.

+36 66/529-257

Fax

+36 66/529-265

E-mail:

Mike.Zsolt@bekes.ontsz.hu

4.8.   Etichettatura:

Oltre alle indicazioni previste dalla legge, l'imballaggio del prodotto deve recare la denominazione di origine protetta «Makói vöröshagyma» o «Makói hagyma», come pure, una volta registrato a livello comunitario, il logo comunitario corrispondente.

In caso di controllo effettuato dall'Hagyma Terméktanács, sull'imballaggio può figurare la seguente dicitura: «Hagyma Terméktanács által ellenőrzött minőség» (Qualità controllata dall'Hagyma Terméktanács).


(1)  GU L 93 del 31.3.2006, pag. 12.


Rettifiche

24.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 70/32


Rettifica dell'elenco delle acque minerali naturali riconosciute dagli Stati membri

( Gazzetta ufficiale dell'Unione europea C 54 del 7 marzo 2009 )

(2009/C 70/10)

A pagina 72, «Elenco delle acque minerali naturali riconosciute dall'Islanda», la tabella va letta come segue:

anziché:

«Denominazione di vendita

Nome della sorgente

Luogo di sfruttamento

Icelandic spring

Jadar spring area

Reykjavík»

leggi:

«Denominazione di vendita

Nome della sorgente

Luogo di sfruttamento

Icelandic Glacial

Ölfus Spring

Hlíðarendi, Ölfus, Selfoss»


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