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Document C2016/422A/01

Avviso di posto vacante ECA/2016/20 — Due posti di direttore — Audit - (Gruppo di funzioni AD, grado 14)

GU C 422A del 17.11.2016, pp. 1–10 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

17.11.2016   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

CA 422/1


AVVISO DI POSTO VACANTE ECA/2016/20

Due posti di direttore — Audit

(Gruppo di funzioni AD, grado 14)

(2016/C 422 A/01)

 

CHI SIAMO

La Corte dei conti europea, che ha sede a Lussemburgo, è l’istituzione dell’Unione europea a cui il trattato affida il compito di controllare le finanze dell’UE. Quale revisore esterno dell’UE, contribuisce a migliorarne la gestione finanziaria e funge da custode indipendente degli interessi finanziari dei cittadini.

La Corte espleta audit nell’ambito dei quali esamina l’acquisizione e l’impiego dei fondi dell’UE. Esamina le operazioni finanziarie per accertare che siano state adeguatamente registrate e presentate, eseguite in maniera legittima e regolare e gestite conformemente ai criteri di economia, efficienza ed efficacia. La Corte comunica i risultati dei propri audit in relazioni chiare, pertinenti ed obiettive. Formula anche pareri su questioni inerenti alla gestione finanziaria.

La Corte promuove una maggiore trasparenza e un maggior rispetto dell’obbligo di rendiconto, ed assiste il Parlamento europeo e il Consiglio nella supervisione dell’esecuzione del bilancio dell’UE, soprattutto nel corso della procedura di discarico. Si sforza di essere un organismo efficiente, all’avanguardia dell’evoluzione nel campo dell’audit e dell’amministrazione del settore pubblico.

La Corte è divisa in Sezioni di audit. Ha una struttura organizzativa «basata sullo svolgimento di compiti», con il personale che fa parte di un pool dal quale viene selezionato ed assegnato amministrativamente alle varie Sezioni, in funzione delle priorità.

Le attività di audit di ciascuna sezione sono organizzate, coordinate e controllate da un direttore. Inoltre, il direttore assiste e consiglia, nello svolgimento delle loro funzioni, i Membri della Corte che fanno parte della Sezione. Il direttore ha il compito di:

organizzare e gestire il lavoro della Sezione,

controllare la qualità delle attività di audit,

coordinare le questioni di risorse umane.

CHE COSA OFFRIAMO

La Corte desidera assumere due direttori a partire dal 1o gennaio 2017.

Ha dunque deciso di avviare la procedura per l’assunzione di due direttori (AD 14) da assegnare alle proprie Sezioni, sulla base dell’articolo 29, paragrafo 2, dello Statuto dei funzionari dell’Unione europea (in appresso: «lo Statuto»). Al fine di garantire all’autorità che ha il potere di nomina una più ampia scelta di candidati, detta procedura si terrà parallelamente a procedure di selezione interne ed interistituzionali.

L’assunzione avverrà al grado AD 14. Lo stipendio base mensile sarà di 13 641,95 EUR. Tale stipendio base, che è soggetto all’imposta dell’UE ed è esente da imposte nazionali, potrà essere integrato da varie indennità, secondo quanto disposto dallo Statuto.

In qualità di membro avente il grado più alto tra il personale della Sezione, il direttore riferisce direttamente ai Membri della Corte assegnati alla Sezione in questione. Il direttore gestisce le risorse della Sezione e ha la responsabilità complessiva dell’attuazione tempestiva del programma di lavoro, nei limiti della dotazione finanziaria e nel rispetto dei requisiti di qualità della Corte e delle pratiche e norme di audit. A tal fine, il direttore assegna a ciascun compito le necessarie:

risorse umane e finanziarie (comprese necessità di missioni e di esperti esterni),

risorse di audit: personale, formazione, esperienza negli ambiti della qualità e del controllo della qualità, nonché conoscenze.

Il direttore assiste il decano nell’amministrazione e gestione della Sezione e nelle funzioni di programmazione, monitoraggio e rendicontazione. Si assicura che tutte le missioni e tutti i compiti di audit di cui ha responsabilità siano espletati in modo appropriato.

CHI CERCHIAMO

La presente procedura di assunzione è aperta ai candidati che, entro il termine per la presentazione delle candidature, siano in possesso dei seguenti requisiti:

1.   Livello di studi

Conformemente all’articolo 5 dello Statuto:

un livello di studi corrispondente al completamento di un corso di studi universitari, attestato da un diploma, se la durata normale di tali studi è pari ad almeno quattro anni, oppure

un livello di studi corrispondente al completamento di un corso di studi universitari, attestato da un diploma, se la durata normale di tali studi non è inferiore ai tre anni, più almeno un anno di esperienza professionale pertinente, oppure

qualora l’interesse del servizio lo giustifichi, una formazione professionale di livello equivalente.

2.   Esperienza professionale

Comprovata esperienza professionale pertinente di almeno 15 anni, preferibilmente a livello internazionale, maturata dopo aver ottenuto il livello di studi precedentemente indicato; nonché almeno quattro anni di esperienza acquisita in posizioni manageriali. In particolare, è richiesta una solida e comprovata esperienza in materia di audit (compresi il controllo della qualità dell’audit e le procedure in contraddittorio con le entità controllate).

3.   Conoscenze

Eccellente padronanza delle norme e della metodologia di audit, sia in termini generali che, in particolare, nei campi dell’audit finanziario e di conformità e della sana gestione finanziaria, nonché dell’audit delle finanze pubbliche dell’UE e del settore pubblico.

Approfondita conoscenza di una lingua ufficiale dell’UE e conoscenza soddisfacente di almeno un’altra; la conoscenza di altre lingue è considerata un vantaggio. Per ragioni operative è essenziale una buona conoscenza del francese e dell’inglese.

4.   Competenze

i)

capacità di ideare e attuare una strategia, di fissare obiettivi e valori-obiettivo e di riferire in merito;

ii)

competenze in materia di comunicazione e negoziazione, nonché capacità di lavorare con le parti interessate;

iii)

eccellente padronanza delle pratiche di gestione;

iv)

eccellenti competenze interpersonali.

POLITICA IN MATERIA DI ASSUNZIONI

La Corte applica una politica di pari opportunità in materia di assunzioni e incoraggia le candidature di personale qualificato femminile e maschile, escludendo ogni discriminazione.

CONDIZIONI DI ASSUNZIONE

Ai sensi dell’articolo 28 dello Statuto, il candidato prescelto deve:

essere cittadino di uno degli Stati membri dell’Unione,

godere dei diritti politici,

essere in regola con le leggi applicabili in materia di obblighi militari,

offrire le garanzie di moralità richieste per le funzioni da svolgere.

PROCEDURA DI SELEZIONE

Ai fini della preselezione, verrà costituita una commissione giudicatrice.

Detta commissione organizzerà riunioni e prove ad eliminazione, valutando nell’ordine:

a.

i documenti presentati da ciascun candidato (solo i dieci migliori candidati ammissibili saranno ammessi alla fase successiva);

b.

lo studio di un caso, presentato dal candidato per iscritto;

c.

un colloquio con il candidato.

PRESENTAZIONE DELLE CANDIDATURE

Le candidature, redatte obbligatoriamente in inglese o francese, dovranno essere inviate per posta elettronica al seguente indirizzo: vacancies@eca.europa.eu.

Nell’oggetto del messaggio di posta elettronica si deve menzionare il numero del presente avviso di posto vacante. Le candidature devono essere obbligatoriamente accompagnate dai seguenti documenti, tutti redatti in inglese o francese:

una lettera di motivazione (al massimo una pagina),

un CV aggiornato (al massimo tre pagine), redatto obbligatoriamente secondo il modello «Europass» (cfr. il sito http://europass.cedefop.europa.eu),

la dichiarazione sull’onore in allegato, debitamente compilata, datata e firmata.

Le candidature che non rispetteranno scrupolosamente le indicazioni summenzionate saranno respinte.

Il termine ultimo per la presentazione delle candidature è: 12 dicembre 2016 alle ore 12:00 (mezzogiorno).

DOMANDE DI RIESAME — RICORSI — DENUNCE AL MEDIATORE EUROPEO

In ogni fase della procedura di selezione, il candidato che ritenga che una decisione gli arrechi pregiudizio gode dei diritti illustrati di seguito.

DOMANDE DI RIESAME DELLE DECISIONI ADOTTATE DALLA COMMISSIONE DI PRESELEZIONE

Entro dieci giorni dalla notifica della decisione presa dalla commissione di preselezione, il candidato può presentare per iscritto domanda di riesame di tale decisione, elencando le motivazioni di detta richiesta, al seguente indirizzo: vacancies@eca.europa.eu.

MEZZI DI RICORSO

Ai sensi dell’articolo 90, paragrafo 2, dello Statuto, è possibile presentare un reclamo avverso la decisione presa dall’autorità che ha il potere di nomina. Il reclamo deve essere presentato entro tre mesi dalla notifica della decisione scrivendo al seguente indirizzo:

Corte dei conti europea

Segretario generale

12, rue Alcide De Gasperi

1615 Luxembourg

LUXEMBOURG

Ai sensi dell’articolo 91 dello Statuto, è possibile presentare ricorso scrivendo a:

Tribunale dell’Unione europea

Rue du Fort Niedergrünewald

2925 Luxembourg

LUXEMBOURG

DENUNCE AL MEDIATORE EUROPEO

Ciascun cittadino dell’Unione europea può presentare una denuncia al:

Mediatore europeo

1 avenue du Président Robert Schuman — CS 30403

67001 Strasbourg Cedex

FRANCE

ai sensi dell’articolo 228, paragrafo 1, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea e conformemente alle condizioni previste dalla decisione 94/262/CECA, CE, Euratom, del Parlamento europeo, del 9 marzo 1994, sullo statuto e le condizioni generali per l’esercizio delle funzioni del Mediatore (1).

Si richiama l’attenzione del candidato sul fatto che la denuncia al Mediatore europeo non sospende i termini previsti dall’articolo 90, paragrafo 2, e dall’articolo 91 dello Statuto per la presentazione di un reclamo o di un ricorso al Tribunale dell’Unione europea ai sensi dell’articolo 270 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.

PROTEZIONE DEI DATI

In conformità all’articolo 7, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 45/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2000, concernente la tutela delle persone fisiche in relazione al trattamento dei dati personali da parte delle istituzioni e degli organismi comunitari, nonché la libera circolazione di tali dati (2), nel procedere al trattamento dei dati personali la Corte persegue unicamente le finalità per cui questi le sono stati trasmessi.


(1)  GU L 113 del 4.5.1994, pag. 15.

(2)  GU L 8 del 12.1.2001, pag. 1.


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