This document is an excerpt from the EUR-Lex website
Document 92003E000588
WRITTEN QUESTION E-0588/03 by Miquel Mayol i Raynal (Verts/ALE) to the Council. Freedom of association in Romania.
INTERROGAZIONE SCRITTA E-0588/03 di Miquel Mayol i Raynal (Verts/ALE) al Consiglio. Libertà di associazione in Romania.
INTERROGAZIONE SCRITTA E-0588/03 di Miquel Mayol i Raynal (Verts/ALE) al Consiglio. Libertà di associazione in Romania.
GU C 280E del 21.11.2003, p. 69–69
(ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)
INTERROGAZIONE SCRITTA E-0588/03 di Miquel Mayol i Raynal (Verts/ALE) al Consiglio. Libertà di associazione in Romania.
Gazzetta ufficiale n. 280 E del 21/11/2003 pag. 0069 - 0069
INTERROGAZIONE SCRITTA E-0588/03 di Miquel Mayol i Raynal (Verts/ALE) al Consiglio (28 febbraio 2003) Oggetto: Libertà di associazione in Romania In seguito alla risposta del 27 giugno 2002 alla mia interrogazione E-1377/02(1), nella quale la Commissione dichiara che la libertà di associazione è soggetta ai criteri di Copenaghen, in Romania si sono registrati nuovi sviluppi. La Corte d'appello di Bucarest ha appena confermato la decisione di respingere la richiesta di registrazione del primo partito a carattere regionale della Romania, la Liga Transilvania-Banat. La Corte dichiara, inter alia, che il regionalismo e la sussidiarietà sono principi contrari al carattere unitario e indivisibile dello Stato rumeno. Il divieto di istituire un partito politico democratico è compatibile con lo spirito dei criteri di adesione definiti a Copenaghen? Il Consiglio intende chiedere chiarimenti alle autorità rumene? (1) GU C 28 E del 6.2.2003, pag. 100. Risposta (22 luglio 2003) Il Consiglio ricorda all'onorevole parlamentare che l'articolo 49 del trattato UE prevede che ogni Stato europeo che rispetti i principi di libertà, democrazia, i diritti dell'uomo e le libertà fondamentali e lo stato di diritto può domandare di diventare membro dell'Unione europea. Il Consiglio attribuisce quindi la massima importanza al rispetto, da parte dei paesi candidati, dei principi di democrazia, stato di diritto e diritti umani. In riferimento alla Romania, il Consiglio riscontra che la relazione periodica della Commissione sul progresso della Romania verso l'adesione conclude che, in generale, la Romania ha continuato a soddisfare i criteri di Copenhagen. Nella relazione si dichiara inoltre, più specificatamente, che la costituzione rumena prevede la libertà di associazione e la libertà di riunione e che entrambi questi diritti sono rispettati nella pratica. Il Consiglio non intende commentare specifiche sentenze di tribunali rumeni cui, sulla base delle informazioni disponibili, è possibile presentare appelli sia ad altri livelli del sistema giudiziario nazionale che nei pertinenti tribunali internazionali quali la Corte europea dei diritti dell'uomo. Se dovesse risultare una violazione dei principi fondamentali soprammenzionati, l'Unione europea presenterà le opportune rimostranze alla Romania, soprattutto nel quadro degli organi istituiti dall'accordo europeo.