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Document 92002E003328

    INTERROGAZIONE SCRITTA E-3328/02 di Toine Manders (ELDR) alla Commissione. Truffe ai bancomat.

    GU C 268E del 7.11.2003, p. 30–31 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

    European Parliament's website

    92002E3328

    INTERROGAZIONE SCRITTA E-3328/02 di Toine Manders (ELDR) alla Commissione. Truffe ai bancomat.

    Gazzetta ufficiale n. 268 E del 07/11/2003 pag. 0030 - 0031


    INTERROGAZIONE SCRITTA E-3328/02

    di Toine Manders (ELDR) alla Commissione

    (25 novembre 2002)

    Oggetto: Truffe ai bancomat

    Sembra assodato che attualmente i bancomat olandesi sono oggetto di truffe di vaste dimensioni (cfr. un articolo dell'ANP de 18 ottobre 2002). A quanto pare i truffatori copiano i dati delle tessere, grazie a minivisori inseriti nei bancomat e, successivamente, copiano questi dati su una tessera vergine. Una volta ottenuto il codice segreto delle loro vittime, piratando o copiando i codici, svuotano senza indugio i conti delle stesse utilizzando le tessere contraffatte, ignari e noncuranti i titolari degli stessi conti poiché sono sempre in possesso dei loro bancomat. Timorose di perdere la clientela, le banche si guardano bene dallo spargere la voce assicurando, al contrario, che i mezzi di pagamento elettronici sono quanto mai sicuri.

    Largamente dipendente dalle banche e dai sistemi elettronici di pagamento per le sue transazioni finanziarie, il consumatore rischia ora di diventare la vittima di questi raggiri. Il crescente numero di casi recenti registrati a livello nazionale ed internazionale, unitamente all'ammontare delle somme in gioco rendono tanto auspicabile quanto necessaria una nuova politica. L'introduzione dell'euro e l'accordo stipulato agli inizi dell'anno fra le banche europee, grazie al quale con il bancomat nazionale si può prelevare gratuitamente denaro in tutta l'Europa, costituiscono sviluppi positivi della politica finanziaria europea a cui fanno da deplorevole contrappunto le succitate truffe, le quali pertanto non fanno che vanificare le incidenze positive della politica europea in materia.

    I pagamenti elettronici contribuiscono in maniera significativa al completamento del mercato finanziario interno nel 2005. Venendo a mancare la fiducia dei consumatori nei pagamenti elettronici, risulterebbe seriamente compromessa l'attuazione di questa componente del mercato interno. La situazione nei Paesi Bassi non manca di avere ripercussioni anche a livello europeo per cui si può parlare di un problema europeo che postula soluzioni a livello europeo. Ciò premesso:

    1. È nota alla Commissione la predetta situazione?

    2. Conviene la Commissione che truffe di vaste dimensioni sono atte a minare la fiducia dei consumatori nei pagamenti elettronici e pertanto a vanificare l'avvento di un mercato finanziario unico?

    3. È la Commissione disposta a varare provvedimenti per porre rimedio alla situazione suesposta? In caso affermativo, di quali provvedimenti si tratta?

    Risposta data dal sig. Bolkestein a nome della Commissione

    (8 gennaio 2003)

    1. La Commissione è al corrente della situazione menzionata dall'onorevole parlamentare.

    2. La Commissione concorda con la conclusione dell'onorevole parlamentare. Il tipo di truffa descritto, che consiste nel copiare su una carta vergine contraffatta i dati di una carta bancomat, dopo averne scoperto il codice segreto in vari modi (spiando alle spalle di chi la usa, servendosi di telecamere nascoste, ecc.), purtroppo non è limitato ai Paesi Bassi. Questo modus operandi è ben noto alla polizia e agli investigatori dei sistemi di pagamento.

    Per ridurre i casi di frode mediante contraffazione, i sistemi di carte di pagamento e le banche stanno dedicando ingenti risorse per introdurre in tutti gli Stati membri, e anche in numerosi paesi terzi, carte munite di microprocessore. I dati figuranti sulla carta bancomat saranno memorizzati non più nella banda magnetica ma nel microprocessore, in modo da renderne la duplicazione estremamente difficile. I sistemi di carte di pagamento e le banche si sono impegnati ad introdurre in tutti gli Stati membri le carte munite di microprocessore entro il 2005. Questa scadenza non immediata è dovuta all'elevatissimo numero di nuove carte da rilasciare e di apparecchi (terminali, casse automatiche, ecc.) da sostituire o modificare.

    3. In seguito alla risoluzione n. C4 0455/98 del Parlamento europeo, la Commissione sta cercando di accrescere la sicurezza delle operazioni di pagamento. Per prevenire le frodi e la contraffazione dei pagamenti non in contanti, nel febbraio 2001 la Commissione ha adottato un piano d'azione triennale per la prevenzione delle frodi, basato sulla partnership tra tutti gli interessati. La Commissione e le altre parti dovranno attuare undici azioni principali in cinque settori. Accrescere la sicurezza è il primo obiettivo di questo piano d'azione, che si prefigge d'introdurre il massimo grado di sicurezza attuabile in termini economici.

    Dibattiti sui problemi di sicurezza, inclusi i progressi verso l'introduzione nell'Unione delle carte munite di microprocessore, si svolgono regolarmente nelle riunioni del gruppo di esperti dell'Unione sulla prevenzione delle frodi, che è il gruppo direttivo preposto all'attuazione del Piano d'azione per prevenire le frodi.

    La Commissione intende organizzare nel 2003 una conferenza sulla sicurezza dei pagamenti nel mercato interno, nell'intento di migliorare l'informazione sulla sicurezza dei moderni prodotti e sistemi di pagamento moderni.

    Entro il 2003, la Commissione presenterà al Parlamento e al Consiglio una relazione sui progressi compiuti nell'ambito del suddetto Piano d'azione per prevenire le frodi, proponendo eventualmente altre azioni.

    L'iniziativa della Commissione sulla Smart Card eEurope prevede anche provvedimenti (a sostegno del rimedio descritto al punto 2), volti a stimolare le istituzioni finanziarie a utilizzare nelle operazioni di pagamento le carte munite di microprocessore.

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