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Document 92002E000328
WRITTEN QUESTION E-0328/02 by Feleknas Uca (GUE/NGL) to the Council. Middle East conflict.
INTERROGAZIONE SCRITTA E-0328/02 di Feleknas Uca (GUE/NGL) al Consiglio. Conflitto in Medio Oriente.
INTERROGAZIONE SCRITTA E-0328/02 di Feleknas Uca (GUE/NGL) al Consiglio. Conflitto in Medio Oriente.
GU C 229E del 26.9.2002, p. 74–75
(ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)
INTERROGAZIONE SCRITTA E-0328/02 di Feleknas Uca (GUE/NGL) al Consiglio. Conflitto in Medio Oriente.
Gazzetta ufficiale n. 229 E del 26/09/2002 pag. 0074 - 0075
INTERROGAZIONE SCRITTA E-0328/02 di Feleknas Uca (GUE/NGL) al Consiglio (12 febbraio 2002) Oggetto: Conflitto in Medio Oriente La situazione in Medio Oriente desta preoccupazioni e si inasprisce di giorno in giorno. L'esercito israeliano è penetrato nei territori amministrati dai palestinesi. Secondo articoli e dichiarazioni di stampa, migliaia di persone, per la maggior parte palestinesi, sono state uccise negli scontri iniziati nel 2000 tra i palestinesi ed Israele. Solo la scorsa domenica, sono state uccise due persone e ferite oltre un centinaio in occasione di un attentato suicida a Gerusalemme. Il numero di vittime e di persone assassinate nel conflitto mediorientale è spaventoso. Una soluzione pacifica tra le parti in conflitto non è ancora in vista. Come giudica il Consiglio l'attuale situazione in Medio Oriente? Quali misure intende esso adottare per la soluzione del conflitto in Medio Oriente? Quali iniziative intende esso assumere nel primo semestre 2002 al fine di contribuire ad una soluzione pacifica del conflitto in Medio Oriente? Risposta (26 giugno 2002) Il Consiglio è profondamente preoccupato per l'estrema gravità della situazione in Medio Oriente ed ha invocato la fine dell'attuale spirale di violenza e delle sofferenze dei popoli israeliano e palestinese. Il Consiglio europeo di Laeken ha stabilito le misure che entrambe le parti devono adottare in modo da consentire la ripresa del dialogo politico. Nella riunione di Barcellona del 15/16 marzo 2002, il Consiglio europeo ha formulato una dichiarazione in cui afferma che il Medio Oriente è nella morsa di una crisi estremamente grave, ed ha esortato entrambe le parti ad agire con immediatezza ed efficacia per arrestare lo spargimento di sangue. Il Consiglio europeo si è compiaciuto vivamente dell'adozione della risoluzione 1397 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che riflette il forte impegno della comunità internazionale al riguardo ed ha sottolineato la necessità di attuarla con urgenza in modo da consentire a due Stati, Israele e Palestina, di vivere in pace e in sicurezza e di svolgere pienamente il loro ruolo nella regione. La dichiarazione summenzionata fornisce il quadro nel quale il Consiglio europeo ritiene che l'UE debba svolgere il suo ruolo insieme alle parti in causa nel perseguimento di un duplice obiettivo, ossia la creazione di uno Stato di Palestina democratico, vitale e indipendente, mettendo fine all'occupazione del 1967, e il diritto di Israele a vivere entro confini certi e sicuri, garantiti dall'impegno della Comunità internazionale e, in particolare, dai paesi arabi. L'UE ha esortato l'Autorità palestinese ed il Presidente Arafat ad intervenire a tutto campo per porre fine al terrorismo e all'Intifada armata, per smantellare tutte le reti terroristiche ed arrestare e perseguire i responsabili di atti terroristici. Esso ha chiesto al governo israeliano di ritirare le sue forze militari e fermare le esecuzioni extragiudiziali, sospendere il blocco dei territori e tutte le restrizioni imposte alla popolazione palestinese e alla sua leadership, e congelare gli insediamenti. Il Consiglio è pienamente determinato a garantire un costante e forte impegno da parte dell'UE negli sforzi volti a risolvere il conflitto e a realizzare una pace giusta e duratura. A tale scopo sono stati mantenuti contatti costanti al più alto livello, sia con i palestinesi sia con gli israeliani. Il ministro degli Affari esteri Piqué, Presidente del Consiglio ha visitato la regione all'inizio dell'anno. L'Alto Rappresentante Solana vi si è già recato due volte quest'anno, mentre il Rappresentante speciale Moratinos ha proseguito gli sforzi in loco. Le visite dei ministri degli Stati membri garantiscono la continuità dell'attività diplomatica dell'UE. Nell'ambito della comunità internazionale l'UE svolge un ruolo chiave nel garantire stretti contatti e il coordinamento tra le principali parti coinvolte, ad alto livello e in loco. L'UE ritiene che un'azione risoluta e concertata da parte dell'UE, degli Stati Uniti, delle Nazioni Unite, della Federazione Russa e dei paesi arabi più interessati sia essenziale per poter compiere dei progressi. Sul piano interno l'UE continua ad esaminare attivamente le idee che potrebbero contribuire ad un progresso sul fronte della sicurezza, politico ed economico. L'UE mantiene inoltre il suo sostegno finanziario ai territori palestinesi al fine di alleviare le difficoltà socioeconomiche in cui si trovano i palestinesi, allo scopo di sostenere il processo di pace in Medio Oriente. In seguito ai recenti sviluppi delle situazione, i ministri degli Affari esteri dell'UE si sono riuniti a Lussemburgo il 3 aprile 2002.