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Document 92002E000190

INTERROGAZIONE SCRITTA E-0190/02 di Jan Mulder (ELDR) alla Commissione. Attuazione della direttiva sui nitrati (91/676/CEE).

GU C 205E del 29.8.2002, p. 91–93 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

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92002E0190

INTERROGAZIONE SCRITTA E-0190/02 di Jan Mulder (ELDR) alla Commissione. Attuazione della direttiva sui nitrati (91/676/CEE).

Gazzetta ufficiale n. 205 E del 29/08/2002 pag. 0091 - 0093


INTERROGAZIONE SCRITTA E-0190/02

di Jan Mulder (ELDR) alla Commissione

(6 febbraio 2002)

Oggetto: Attuazione della direttiva sui nitrati (91/676/CEE)

Il 17 gennaio 2001 il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione (2000/2110/INI(1)) sull'attuazione della direttiva sui nitrati (91/676/CEE(2)). In questa risoluzione vengono richieste informazioni alla Commissione sul mancato funzionamento di tale direttiva e contemporaneamente vengono formulate delle proposte per migliorarne l'attuazione.

1. Il Parlamento europeo ritiene che gli Stati membri, sulla base di motivazioni aventi un fondamento scientifico, potrebbero discostarsi dall'obiettivo dei 170 kg. di azoto per ettaro a condizione che in nessun caso si possa superare il limite dei 50 mg. di nitrati per litro nelle acque sotterranee. In che modo la Commissione ha dato seguito a questo punto della risoluzione del Parlamento sui nitrati?

2. Nella sua risoluzione il Parlamento europeo chiede che venga elaborato uno studio sull'aumento della concentrazione di nitrati nelle acque sotterranee proveniente da fonti non agricole. Tale studio è già stato eseguito? In caso affermativo, con quali risultati?

3. Nella risposta all'interrogazione scritta P-1725/99(3) la Commissione ha affermato che per gli Stati membri entreranno in vigore nuovi orientamenti volti ad armonizzare il monitoraggio delle acque e le relazioni sulla concentrazione di nitrati nelle acque sotterranee. Qual è il contenuto di questi orientamenti e sono essi già entrati in vigore? In tali orientamenti viene indicato a che profondità dev'essere misurata la concentrazione di nitrati nelle acque sotterranee? Non ritiene la Commissione che tutti gli Stati membri debbano fornire attualmente dati comparabili oggettivamente, di modo che sia possibile una diretta comparazione tra tutti gli Stati membri?

(1) GU C 262 del 18.9.2001, pag. 128.

(2) GU L 375 del 31.12.1991, pag. 1.

(3) GU C 225 E dell'8.8.2000, pag. 14.

Risposta data dalla sig.ra Wallström a nome della Commissione

(26 marzo 2002)

1. Ai sensi delle disposizioni dell'allegato III, paragrafo 2, lettera b) della direttiva 91/676/CEE del Consiglio, del 12 dicembre 1991, relativa alla protezione delle acque dell'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole (di seguito denominata direttiva Nitrati), gli Stati membri hanno già la possibilità di derogare al limite di 170 chilogrammi di azoto per ha/anno (kg N per ettaro/anno), purché la misura non comprometta il raggiungimento degli obiettivi della direttiva, il che implica la condizione che in nessun caso si superi la concentrazione di 50 milligrammi per litro (mg/l) di nitrati nelle acque sotterranee. In conformità con le disposizioni citate, la deroga deve essere giustificata sulla base di criteri obiettivi, in particolare, ad esempio, stagioni di crescita prolungate, colture con grado elevato di assorbimento di azoto, grado elevato di precipitazioni nette nella zona vulnerabile, terreni con capacità eccezionalmente alta di denitrificazione. Inoltre, lo Stato membro interessato deve informare la Commissione, che esamina la giustificazione presentata e prende una decisione, conformemente al parere del comitato istituito ai sensi dell'articolo 9 della direttiva (il comitato Nitrati). Finora due Stati membri hanno notificato alla Commissione una richiesta di deroga: la Danimarca e i Paesi Bassi. Il comitato Nitrati ha recentemente espresso parere positivo su un progetto di decisione della Commissione riguardante la richiesta danese, ed è attualmente in corso la procedura scritta corrispondente. Per la richiesta dei Paesi Bassi, nel 2000/2001 è stato costituito un gruppo di esperti indipendenti, con il compito di offrire una consulenza alla Commissione in merito alle giustificazioni tecniche presentate da questo paese. Nel settembre 2001 il gruppo di esperti ha fornito un parere scientifico e alcune raccomandazioni per evitare il rischio di eccessive infiltrazioni di nitrati nelle acque sotterranee o nelle acque di drenaggio dei Paesi Bassi. Le conclusioni e le raccomandazioni formulate dal gruppo di esperti costituiranno la base per un progetto di decisione della Commissione in merito, che sarà sottoposto al parere del comitato Nitrati non appena sarà raggiunto un accordo con i Paesi Bassi sull'applicazione delle raccomandazioni.

2. La valutazione delle diverse fonti di azoto (domestiche, industriali e agricole) deve essere effettuata a livello di ogni corpo idrico principale (acque sotterranee, lago o bacino idrografico) e comporta l'impiego di importanti strumenti di modellazione e di analisi, monitoraggio e statistiche locali. Ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 3, lettera a) della direttiva Nitrati, tale valutazione rientra tra i compiti specifici di ciascuno Stato membro, con l'obiettivo di stabilire programmi d'azione per le zone vulnerabili designate. La valutazione generale già svolta da alcuni Stati membri evidenzia un contributo dell'agricoltura ai flussi di azoto nelle acque che oscilla tra il 50 % (Belgio, Francia) e il 70-80 % (Germania, Irlanda). Il progetto di linee guida di monitoraggio in corso di elaborazione, cui fa riferimento il punto 3 sotto, individua gli strumenti utilizzabili a un livello inferiore per una valutazione più precisa.

3. Anche il controllo delle acque sotterranee è un tema complesso, sul quale saranno presentate proposte supplementari alla prossima riunione del comitato Nitrati, nel giugno 2002.

In base alle relazioni presentate dagli Stati membri nel 2000 e alle discussioni scientifiche, risulta evidente che per i corpi idrici principali è generalmente necessario un controllo a due livelli:

- una campionatura alla profondità in cui le acque sotterranee confluiscono naturalmente con quelle di superficie, o alla profondità in cui sono pompate per uso umano, per verificare stato di qualità generale e tendenze;

- una campionatura negli strati superiori (primi metri ossigenati della zona satura), che mostra più rapidamente l'impatto delle pratiche agricole e delle misure preventive.

Alla prossima riunione del comitato Nitrati sarà presentata una proposta in questo senso, da includere nelle linee guida. Per assicurare l'affidabilità e la confrontabilità delle statistiche, la proposta specificherà anche la frequenza della campionatura, tenuto conto del contesto idrogeologico (ad esempio, frequenza maggiore per il sottosuolo di tipo carsico con rapida circolazione delle acque).

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