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Document 92001E000951

    INTERROGAZIONE SCRITTA E-0951/01 di Christopher Huhne (ELDR) alla Commissione. Restrizioni concernenti l'uso degli ftalati.

    GU C 318E del 13.11.2001, p. 160–161 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

    European Parliament's website

    92001E0951

    INTERROGAZIONE SCRITTA E-0951/01 di Christopher Huhne (ELDR) alla Commissione. Restrizioni concernenti l'uso degli ftalati.

    Gazzetta ufficiale n. 318 E del 13/11/2001 pag. 0160 - 0161


    INTERROGAZIONE SCRITTA E-0951/01

    di Christopher Huhne (ELDR) alla Commissione

    (28 marzo 2001)

    Oggetto: Restrizioni concernenti l'uso degli ftalati

    La Commissione ritiene che le restrizioni attuali concernenti l'uso degli ftalati siano sufficienti per far fronte ai rischi potenziali? Sta considerando in particolare di applicare restrizioni non solo sui giocattoli della dentizione ma anche su altri giocattoli, imballaggi, pavimentazioni e finestre in PVC, cosmetici e vernici con emulsionante? La Commissione intende definire gli effetti potenziali suggeriti dalla prove scientifiche della presenza di determinati livelli di ftalati nei disturbi ormonali e nelle anomalie della riproduzione? La Commissione è a conoscenza di prodotti alternativi che potrebbero essere utilizzati per gli stessi fini senza analoghi effetti collaterali?

    Risposta del sig. Liikanen a nome della Commissione

    (11 giugno 2001)

    L'utilizzazione di sei ftalati in giocattoli e in articoli per l'igiene destinati ad essere messi in bocca da bambini al di sotto dei tre anni è soggetta a un divieto temporaneo nel quadro della direttiva 92/59/CEE del Consiglio, del 29 giugno 1992, relativa alla sicurezza generale dei prodotti(1), in attesa di un divieto permanente conformemente alla direttiva 76/769/CEE del Consiglio, del 27 luglio 1976, sulle restrizioni in materia di ammissione sul mercato e di uso di talune sostanze e preparati pericolosi(2).

    Nel novembre 1999 la Commissione ha adottato una proposta mirante a limitare l'ammissione sul mercato e l'uso di taluni ftalati nei giocattoli. La proposta della Commissione consiste in un divieto riguardo all'uso di sei ftalati in giocattoli e articoli per l'igiene destinati ad essere messi in bocca da bambini al di sotto dei tre anni e nell'obbligo di etichettare altri giocattoli per bambini al di sotto dei tre anni che potrebbero essere messi in bocca, anche se non destinati a tale utilizzazione.

    La proposta della Commissione è attualmente all'esame del Parlamento e del Consiglio conformemente all'articolo 251 (ex articolo 189b) del trattato CE.

    I possibili rischi alla salute e all'ambiente degli ftalati più comunemente usati sono in corso di valutazione nell'ambito del regolamento (CEE) n. 793/93 del Consiglio, del 23 marzo 1993, relativo alla valutazione e al controllo dei rischi presentati dalle sostanze esistenti(3). Dato che si tratta di valutazioni esaustive di tutti i dati disponibili sulla tossicità e sugli effetti dei prodotti chimici, incluse tutte le situazioni di esposizione derivanti dalle utilizzazioni conosciute, la Commissione prevede di poter disporre di un'analisi approfondita dei potenziali effetti degli ftalati sul sistema endocrino (disturbi) e degli effetti tossici sulla riproduzione. I risultati di tali valutazioni forniranno alla Commissione la base scientifica adeguata per proporre, se del caso, ulteriori misure. Inoltre, l'utilizzo particolare degli ftalati nel PVC è stato sottolineato nel Libro verde della Commissione sul cloruro di polivinile (PVC)(4). Il Libro verde è stato discusso in seno al Consiglio, e il Parlamento ha adottato una risoluzione il 3 aprile 2001. A seguito di tali discussioni e di ampie consultazioni con le altre parti interessate, la Commissione intende proporre una strategia comunitaria in materia di PVC mirante a far fronte a tutti i problemi restanti, inclusi quelli suscettibili di riguardare l'uso degli ftalati in tali applicazioni.

    Le valutazioni dei rischi saranno esaminate in collaborazione inter pares con il Comitato scientifico sulla tossicità, l'ecotossicità e l'ambiente (CSTEE) e ricapitolate nelle raccomandazioni della Commissione pubblicate nella Gazzetta ufficiale. Laddove vengano rilevati rischi inaccettabili, la Commissione esaminerà, se del caso, misure complementari per la riduzione dei rischi nei settori in cui si sono riscontrati problemi.

    Quanto all'utilizzazione di prodotti alternativi agli ftalati, una serie di studi svolti su richiesta della Commissione ha identificato un certo numero di potenziali prodotti alternativi agli ftalati e al PVC morbido. Per avere un quadro dei rispettivi profili di sicurezza rispetto agli ftalati, la Commissione ha richiesto il parere del CSTEE. In due pareri distinti, il CSTEE ha concluso che esistono lacune rilevanti nel volume di informazioni scientifiche disponibili sui potenziali sostituti, lacune che vanno colmate per poter garantirne la sicura utilizzazione. La Commissione spera comunque di poter disporre di tali informazioni in un futuro prossimo.

    (1) GU L 228 dell'11.8.1992.

    (2) GU L 262 del 27.9.1976.

    (3) GU L 84 del 5.4.1993.

    (4) COM(2000) 469 def.

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