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Document 92001E000900

    INTERROGAZIONE SCRITTA P-0900/01 di Dirk Sterckx (ELDR) alla Commissione. Avanzamento della denuncia contro Deutsche Post.

    GU C 318E del 13.11.2001, p. 148–149 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

    European Parliament's website

    92001E0900

    INTERROGAZIONE SCRITTA P-0900/01 di Dirk Sterckx (ELDR) alla Commissione. Avanzamento della denuncia contro Deutsche Post.

    Gazzetta ufficiale n. 318 E del 13/11/2001 pag. 0148 - 0149


    INTERROGAZIONE SCRITTA P-0900/01

    di Dirk Sterckx (ELDR) alla Commissione

    (19 marzo 2001)

    Oggetto: Avanzamento della denuncia contro Deutsche Post

    Il 20 luglio 1999, facendo seguito a una denuncia del 1994, la Commissione ha avviato una procedura di indagine sulle attività di Deutsche Post, più particolarmente per accertare se Deutsche Post sovvenzioni le sue attività commerciali grazie al reddito generato dalle sue attività di invio di lettere, di cui detiene il monopolio. Allo stesso tempo la Commissione esamina se Deutsche Post abbia utilizzato il suo reddito da monopolio per finanziare delle acquisizioni. In occasione di un'audizione tenutasi il 9 novembre 2000 la Commissione disponeva già di tutti gli elementi attinenti al caso.

    A quasi venti mesi dall'avvio della procedura, che cosa impedisce alla Commissione di prendere una decisione? Può la Commissione far sapere se tiene conto del fatto che, successivamente alla presentazione della denuncia, Deutsche Post ha acquistato altre imprese e che anche altri operatori postali seguono questo esempio, con la conseguenza che nel momento in cui i servizi postali dovranno essere pienamente liberalizzati non resterà più un mercato da liberalizzare?

    Risposta data dal signor Monti a nome della Commissione

    (21 maggio 2001)

    Effettivamente, il 20 luglio 1999 la Commissione ha deciso di avviare il procedimento di cui all'articolo 88 (ex articolo 93), paragrafo 2, del trattato per presunta concessione di aiuti di Stato a favore di Deutsche Post AG(1). Il procedimento riguarda l'intera gamma di aiuti di Stato che sarebbero stati concessi a Deutsche Post AG nelle seguenti forme: impiego del reddito prodotto in monopolio dal servizio lettere per ripianare le perdite registrate dal servizio di inoltro pacchi; impiego di tale reddito per finanziare acquisizioni; impiego dei proventi delle proprietà immobiliari trasferite a Deutsche Post AG allo stesso scopo; garanzie di Stato su debiti e assunzione a carico da parte dello Stato di impegni in materia di pensioni.

    Poiché l'esame è tuttora in corso, non si possono fornire, in questa fase, indicazioni circa il suo eventuale esito. La Commissione farà quanto è suo dovere, a norma delle regole sulla concorrenza del trattato CE, per garantire una concorrenza leale a condizioni eque in un importante settore dell'economia, senza però rischiare di mettere in discussione la fornitura del servizio postale universale.

    Quanto alle acquisizioni di Deutsche Post AG, rientrano nelle competenze della Commissione in virtù della normativa sulle concentrazioni, in particolare del regolamento (CEE) del Consiglio n. 4064/89 del 21 dicembre 1989 relativo al controllo delle operazioni di concentrazione tra imprese(2). Tali operazioni sono esaminate ed eventualmente autorizzate dalla Commissione al pari delle altre operazioni cui si applicano le disposizioni della normativa sulle concentrazioni.

    Va inoltre osservato che l'audizione cui allude l'onorevole parlamentare fa parte di un'indagine antitrust sempre a carico di Deutsche Post AG, ma indipendente dal procedimento per presunto aiuto di Stato. Tale indagine è giunta a conclusione con una decisione

    della Commissione che stabilisce che Deutsche Post AG ha abusato della sua posizione dominante concedendo sconti di fedeltà e applicando prezzi predatori nel mercato dei servizi commerciali di inoltro pacchi.

    (1) GU C 306 del 23.10.1999.

    (2) GU L 395 del 30.12.1989, ripubblicata nella GU L 257 del 21.9.1990.

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