92001E0607

INTERROGAZIONE SCRITTA E-0607/01

di Juan Naranjo Escobar (PPE-DE) alla Commissione

(1o marzo 2001)

Oggetto: Contributo di fondi comunitari alle confessioni religiose esistenti nell'UE

Nell'ambito del bilancio di ciascuno Stato membro sono previsti contributi dell'erario pubblico alle varie confessioni religiose presenti in ciascuno Stato oppure ad enti che operano nel settore sociale.

Ciò avviene in virtù della volontà dei contribuenti di destinare un determinato importo delle loro imposte per sostenere o la chiesa del proprio culto o un determinato ente sociale della comunità nazionale o regionale cui appartengono.

Può far sapere la Commissione se ha contemplato contributi a carico del bilancio dell'UE per sovvenzionare, tra gli altri organismi di assistenza sociale, le chiese cui appartengono i cittadini comunitari?

Risposta dal sig. Prodi a nome della Commissione

(30 aprile 2001)

Gli Stati membri contribuiscono in vario modo ad aiutare le organizzazioni religiose. Sebbene in una minoranza di casi gli aiuti vengano attinti direttamente dall'erario pubblico sulla base della scelta operata dai contribuenti nella dichiarazione dei redditi, la pratica cui ricorrono più frequentemente gli Stati membri è di considerare le donazioni volontarie fiscalmente deducibili e di sostenere direttamente alcune attività specifiche e opere di beneficenza. A beneficiare degli aiuti sono le organizzazioni religiose e i loro operatori che realizzano tali opere. Anche la Comunità eroga contributi a favore di numerose attività svolte da organizzazioni religiose e dai loro operatori. La Commissione non ritiene necessario integrare i propri interventi con altre sovvenzioni a carico del bilancio né d'altronde ha ricevuto alcuna richiesta in merito dalle organizzazioni religiose.