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Document 92000E003847

    INTERROGAZIONE SCRITTA E-3847/00 di Riitta Myller (PSE) alla Commissione. Promozione dei trasporti pubblici.

    GU C 187E del 3.7.2001, p. 62–63 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

    European Parliament's website

    92000E3847

    INTERROGAZIONE SCRITTA E-3847/00 di Riitta Myller (PSE) alla Commissione. Promozione dei trasporti pubblici.

    Gazzetta ufficiale n. 187 E del 03/07/2001 pag. 0062 - 0063


    INTERROGAZIONE SCRITTA E-3847/00

    di Riitta Myller (PSE) alla Commissione

    (7 dicembre 2000)

    Oggetto: Promozione dei trasporti pubblici

    La promozione dei trasporti pubblici è un elemento fondamentale per realizzare l'obiettivo di una mobilità sostenibile. I trasporti collettivi riducono l'impatto sull'ambiente e sono un fattore di uguaglianza sociale, per cui vanno considerati un servizio alla società che è giusto finanziare anche con risorse pubbliche. La proposta di regolamento della Commissione concernente i principi alla base degli accordi in materia di servizio pubblico relativi al trasporto ferroviario, stradale e tramite navigazione interna di passeggeri ha suscitato il timore di una riduzione delle possibilità operative dei trasporti pubblici. In paesi come la Finlandia, dove le distanze da percorrere sono notevoli, la liberalizzazione dei trasporti ferroviari ridurrebbe ad esempio il livello dei servizi. Allo stesso modo, destinare il sostegno pubblico solo a determinate categorie di passeggeri comprometterebbe la competitività dei trasporti pubblici per quanto riguarda i pendolari e farebbe di conseguenza aumentare il ricorso alle autovetture private. Può la Commissione far sapere in che modo essa intende garantire che la politica dell'Unione in materia di trasporti promuova i principi dello sviluppo sostenibile, del rispetto dell'ambiente e dell'uguaglianza fra le regioni nonché all'interno della società?

    Risposta data dalla sig.ra de Palacio a nome della Commissione

    (9 marzo 2001)

    Anche la Commissione ritiene che un ricorso più pronunciato ai trasporti pubblici rappresenti uno dei fattori essenziali per uno sviluppo sostenibile, per la tutela dell'ambiente e per la coesione sociale e regionale, come prevede l'articolo 161 (ex articolo 130d) del trattato CE.

    A suo parere in questo settore un approccio basato sull'apertura pura e semplice del mercato non è adeguato perché, fra gli altri problemi, comporterebbe sicuramente il rischio che gli operatori rinuncino a prestare servizi importanti dal punto di vista sociale e ambientale.

    Tuttavia la proposta della Commissione volta a regolamentare i servizi di trasporto pubblico(1) si fonda su un approccio ben diverso, cioè sul principio di una concorrenza controllata piuttosto che su una mera apertura del mercato.

    L'esperienza degli Stati membri che sono passati ad un regime di concorrenza controllata evidenzia che esso, correttamente attuato, può accrescere efficacemente l'interesse e l'efficienza dei servizi. È vero che alcuni operatori, pur in assenza di pressioni concorrenziali, forniscono servizi eccellenti, ma altri non lo fanno e i costi sono in genere alti. La chiusura del mercato apparentemente ostacola i cambiamenti proprio laddove sono più necessari.

    La proposta della Commissione mira essenzialmente a promuovere la qualità e l'efficienza del trasporto pubblico ed è basata principalmente sul presupposto che il sostegno finanziario pubblico sia una esigenza largamente diffusa.

    Le autorità pubbliche nella fattispecie possono decidere i livelli dei servizi e gli standard di qualità necessari e scegliere l'operatore che soddisfa questi standard sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo. Le autorità sono stimolate da una disposizione specifica contenuta nel progetto di regolamento a garantire sostegno stabile a favore di servizi socialmente necessari nelle aree a bassa densità demografica.

    La Commissione ammette che un livello ragionevole dei prezzi incida notevolmente sull'interesse e sull'accessibilità dei trasporti pubblici. Nel progetto di regolamento nessuna disposizione contrasta questa affermazione. Se un'autorità decide di ridurre i prezzi per tutti i passeggeri, il regolamento semplicemente propone di inserire tale riduzione in un contratto di servizio pubblico. In tal modo le autorità possono garantire la prestazione di servizi di un livello adeguato di qualità ed affidabilità.

    È inoltre importante considerare la questione dell'assenza di certezza del diritto. Negli ultimi dieci anni, per la prima volta sono comparsi negli Stati membri operatori di trasporti pubblici e di conseguenza la concessione di aiuti di Stato e di diritti di esclusiva ha assunto una rilevante dimensione comunitaria e ha posto in essere una qualche incertezza a livello normativo. Il regolamento proposto, stabilendo un chiaro quadro normativo, fornisce una soluzione efficace e garantisce nel contempo che gli obiettivi della politica dei trasporti vengano realizzati e che la competitività degli operatori dei trasporti pubblici venga rafforzata rispetto all'uso della vettura privata.

    Per queste ragioni la Commissione ritiene che il progetto di regolamento possa contribuire notevolmente allo sviluppo di sistemi di trasporto regionali e locali tali di rispondere efficacemente alle sfide odierne. Comunque gli interventi normativi sono solo una parte delle attività intraprese dalla Commissione in questo settore. Contemporaneamente essa ha predisposto strumenti pratici atti a sostenere le iniziative di autorità e di operatori locali e regionali, tra cui una banca dati computerizzata di buone pratiche, un programma che consente alle varie entità locali di valutare comparativamente la qualità dei loro sistemi di trasporto, nonché estesi programmi di ricerca e di sviluppo. Tutti hanno un loro ruolo nel ridurre l'impatto ambientale dei trasporti e nel promuovere la coesione regionale e sociale.

    Al fine di sviluppare strategie volte all'integrazione delle problematiche ambientali e uno sviluppo sostenibile quali auspicate dal Consiglio europeo di Cardiff del 1998, la Commissione ha costituito un gruppo di esperti composto di funzionari dei Ministeri dei trasporti e dell'ambiente degli Stati membri. Il gruppo ha presentato alla Commissione una relazione accompagnata da alcune raccomandazioni di azioni da intraprendere a favore di un trasporto sostenibile, a sostegno del contributo della Commissione alla revisione della strategia di integrazione del Consiglio Trasporti. La relazione è consultabile all'indirizzo Internet: http://europa.eu.int/comm/environment/trans.

    (1) GU C 365 E del 19.12.2000.

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