EUR-Lex Access to European Union law

Back to EUR-Lex homepage

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document 91999E000623

INTERROGAZIONE SCRITTA n. 623/99 degli onn. Josep PONS GRAU , María SORNOSA MARTÍNEZ Allevamento, addestramento e possesso di cani di razze "aggressive"

GU C 370 del 21.12.1999, p. 74 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

European Parliament's website

91999E0623

INTERROGAZIONE SCRITTA n. 623/99 degli onn. Josep PONS GRAU , María SORNOSA MARTÍNEZ Allevamento, addestramento e possesso di cani di razze "aggressive"

Gazzetta ufficiale n. C 370 del 21/12/1999 pag. 0074


INTERROGAZIONE SCRITTA E-0623/99

di Josep Pons Grau (PSE) e María Sornosa Martínez (PSE) alla Commissione

(12 marzo 1999)

Oggetto: Allevamento, addestramento e possesso di cani di razze "aggressive"

Nelle scorse settimane la stampa di vari stati membri ha riferito numerosi casi di aggressioni da parte di cani.

Questi episodi, tristissimi e deplorevoli, a volte con conseguenze letali, hanno prodotto scalpore e indignazione e, in coincidenza con la scarsità di informazioni e con la tentazione di legiferare "a caldo", possono avere conseguenze disastrose.

In primo luogo si mette in evidenza il rischio che corrono i nostri cittadini, soprattutto gli anziani e i bambini, di subire le conseguenze di un'aggressione da parte di grossi animali che diventano aggressivi in quanto male addestrati, abbandonati o maltrattati. In secondo luogo c'è il pericolo di colpevolizzare esclusivamente l'animale dimenticando le responsabilità dei proprietari, degli allevatori, degli addestratori, dei rivenditori, ecc. con la conseguente suddivisione dei cani in razze aggressive e non aggressive, arrivando persino a chiedere il completo sterminio di alcune razze. In terzo luogo, viene posta in evidenza l'esistenza di un grande vuoto giuridico tanto a livello comunitario quanto nella maggior parte degli Stati membri.

A nostro parere occorre proteggere sia i cittadini che i cani ed occorre tutelare le relazioni e la buona armonia nell'ambito della millenaria associazione tra cani e persone.

Teniamo conto del fatto che in Spagna il numero di questo tipo di cani è quadruplicato e che le società europee di protezione degli animali ammoniscono che quando passerà l'attuale moda esiste il pericolo che questi cani possono essere lasciati in libertà e abbandonati.

Non ritiene la Commissione che sia urgente approvare una direttiva che disciplini l'allevamento, l'addestramento, l'utilizzazione, la vendita, il possesso e il sostentamento degli animali potenzialmente aggressivi?

Non ritiene la Commissione che sia di enorme importanza la totale proibizione delle lotte tra cani aggravando le pene per coloro che le organizzano, vi assistono e vi traggono guadagno?

Risposta data dal sig. Fischler in nome della Commissione

(23 aprile 1999)

La Commissione conviene che i tristi e deplorevoli incidenti provocati da cani aggressivi e stigmatizzati dagli onorevoli interpellanti sono inammissibili.

Le principali finalità delle norme comunitarie in materia di benessere animale consistono nel proteggere gli animali sotto gli aspetti dell'allevamento, del trasporto e della macellazione. Esiste una legislazione generale in materia di allevamento: normative più specifiche riguardano l'allevamento delle galline ovaiole, dei vitelli e dei suini. Presso il Consiglio sono in fase avanzata le discussioni relative al miglioramento dell'attuale direttiva sull'allevamento delle galline ovaiole e sull'inclusione delle pratiche agricole di allevamento nel campo dell'agricoltura biologica. Esistono inoltre regole per la protezione degli animali durante il trasporto (direttiva del Consiglio 91/628/CEE del 19.11.1991)(1). Tale direttiva si applica anche al trasporto dei cani (cfr. in particolare il capitolo III dell'allegato alla direttiva stessa).

Ulteriori norme comunitarie riguardano i cani impiegati a scopi sperimentali e scientifici: esse sono oggetto della direttiva 86/609/CEE del 24 novembre 1986, concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri relative alla protezione degli animali utilizzati a fini sperimentali o ad altri fini scientifici(2).

Quanto al quesito sull'allevamento dei cani, gli onorevoli interroganti sono pregati di riferirsi alle legislazioni nazionali degli Stati membri: l'argomento rientra infatti fra le competenze di questi ultimi. La Commissione non ritiene per il momento di dover proporre una legislazione speciale in materia di allevamento canino.

(1) GU L 340 dell'11.12.1991.

(2) GU L 358 del 18.12.1986.

Top