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Dokumentas 91999E000563
WRITTEN QUESTION No. 563/99 by Roberta ANGELILLI Reorganization of CONI (the Italian National Olympic Committee) and protecting jobs
INTERROGAZIONE SCRITTA n. 563/99 dell'on. Roberta ANGELILLI Riordino del CONI e difesa dell'occupazione
INTERROGAZIONE SCRITTA n. 563/99 dell'on. Roberta ANGELILLI Riordino del CONI e difesa dell'occupazione
GU C 370 del 21.12.1999, p. 62
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INTERROGAZIONE SCRITTA n. 563/99 dell'on. Roberta ANGELILLI Riordino del CONI e difesa dell'occupazione
Gazzetta ufficiale n. C 370 del 21/12/1999 pag. 0062
INTERROGAZIONE SCRITTA E-0563/99 di Roberta Angelilli (NI) alla Commissione (12 marzo 1999) Oggetto: Riordino del CONI e difesa dell'occupazione Il 29 gennaio 1999 il Consiglio dei ministri italiano ha deliberato uno schema di decreto legislativo relativo al "riordino del Comitato olimpico nazionale italiano". In tale provvedimento è previsto un "riordino" che consiste in realtà in una privatizzazione selvaggia delle strutture del CONI, disgiungendolo dalle Federazioni delle varie discipline sportive, col rischio di mettere seriamente a repentaglio, oltre all'operatività della struttura, un gran numero di posti di lavoro. La privatizzazione di tali strutture non porterebbe oltretutto ad una diminuzione del debito pubblico, bensì al trasferimento a privati delle notevoli entrate provenienti da concorsi e pronostici legati alle attività sportive (totocalcio o altro). Ciò premesso, può la Commissione dire: 1. se ritiene che la privatizzazione selvaggia del CONI e delle Federazioni debba essere quantomeno più graduale, ponendo particolare attenzione alla tutela dei posti di lavoro; 2. se il processo di privatizzazione rischia di essere in contraddizione con la "Carte europea dello sport" approvata a Rodi nel 1992 dalla VII Conferenza dei ministri europei dello sport; 3. se tale privatizzazione rischia di negare il diritto allo sport alle fasce economicamente più deboli, anche in considerazione della scarsità di strutture pubbliche gestite da enti diversi dal CONI; 4. qual è il suo giudizio globale su tale vicenda? Risposta data dal sig. Oreja a nome della Commissione (5 maggio 1999) La questione sollevata dall'onorevole parlamentare è di competenza del governo italiano. Tuttavia, nella misura in cui la riorganizzazione del Comitato olimpico nazionale italiano comporta una privatizzazione secondo la direttiva 77/187/CEE(1) del 14 febbraio 1977 relativa al mantenimento dei diritti dai lavoratori in caso di trasferimento d'imprese si precisa che, il cessionario deve mantenere le stesse condizioni di lavoro di quelle previste dal cedente. Ai sensi della direttiva, il trasferimento di un'impresa non è di per sé motivo di licenziamento per il cedente o il cessionario (articolo 4-1) ma questa disposizione non pregiudica i licenziamenti che possono aver luogo per motivi economici, tecnici o d'organizzazione che impongano cambiamenti sul piano dell'organico. È dunque alla luce del diritto nazionale che recepisce la suddetta direttiva 77/187/CEE, quale interpretata dalla Corte di giustizia europea, che devono essere gestite le conseguenze giuridiche della questione in oggetto. (1) GU L 61 del 5.3.1977.