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Dokument 91998E001268

    INTERROGAZIONE SCRITTA n. 1268/98 dell'on. Katerina DASKALAKI al Consiglio. Nuovi atti di vandalismo da parte dei turchi

    GU C 323 del 21.10.1998., str. 121 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

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    91998E1268

    INTERROGAZIONE SCRITTA n. 1268/98 dell'on. Katerina DASKALAKI al Consiglio. Nuovi atti di vandalismo da parte dei turchi

    Gazzetta ufficiale n. C 323 del 21/10/1998 pag. 0121


    INTERROGAZIONE SCRITTA P-1268/98 di Katerina Daskalaki (UPE) al Consiglio (21 aprile 1998)

    Oggetto: Nuovi atti di vandalismo da parte dei turchi

    Un nuovo barbaro attacco contro monumenti religiosi ha avuto luogo a Istanbul. L'obiettivo, questa volta, è stato il cimitero cristiano ortodosso dove sono state profanate 51 tombe. I fatti che si sono verificati in precedenza sono il noto attacco al San Therapontas (dove è stato selvaggiamente assassinato il custode), nonché i ripetuti attacchi al patriarcato ecumenico e l'attacco alla chiesa dell'Annunciazione ad Imbro. Gli autori (si tratta di gruppi che prendono di mira anche i cimiteri ebraici) non vengono mai catturati.

    Tutte le volte che viene interpellato, il Consiglio dell'Unione europea risponde in modo generico e formulando auspici. Il Consiglio intende compiere passi concreti verso la Turchia a proposito di questi atti vandalici quando mostra un accresciuto interesse per l'«orientamento europeo» di questo paese?

    Risposta (6 luglio 1998)

    Il Consiglio deplora i fatti menzionati dall'onorevole Parlamentare ed è perfettamente consapevole del fatto che, con il trattato di Losanna firmato nel 1923, il Governo turco si è impegnato a garantire la piena protezione a chiese, sinagoghe, cimiteri ed altre istituzioni religiose delle minoranze non musulmane.

    Il Consiglio tiene a ribadire ancora una volta l'importanza che attribuisce al rafforzamento dei legami della Turchia con l'Unione europea, ma deve altresì ricordare che tale rafforzamento è anche in funzione del proseguimento delle riforme politiche e economiche avviate da detto Stato, soprattutto per quanto concerne l'allineamento delle norme e prassi in materia di diritti dell'uomo su quelle vigenti nell'Unione europea.

    Riguardo ai casi particolari citati dall'Onorevole Parlamentare, essi non sono stati finora menzionati dal Consiglio che non mancherà tuttavia di rendere nota alle autorità turche l'importanza da esso attribuita a un'adeguata tutela dei diritti dell'uomo. La cooperazione nel settore dei diritti dell'uomo è una costante del dialogo con il governo turco e costituisce parte integrante della strategia europea nei confronti della Turchia.

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