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Document 91997E003579

    INTERROGAZIONE SCRITTA n. 3579/97 dell'on. Klaus LUKAS alla Commissione. Berlaymont

    GU C 158 del 25.5.1998, p. 154 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

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    91997E3579

    INTERROGAZIONE SCRITTA n. 3579/97 dell'on. Klaus LUKAS alla Commissione. Berlaymont

    Gazzetta ufficiale n. C 158 del 25/05/1998 pag. 0154


    INTERROGAZIONE SCRITTA E-3579/97 di Klaus Lukas (NI) alla Commissione (13 novembre 1997)

    Oggetto: Berlaymont

    Come si apprende da «Europe» n. 7078 (N.S.) del 13/14.10.1997, l'edificio Berlaymont della Commissione di Bruxelles è stato nuovamente contaminato interamente nel corso dei lavori di restauro.

    Può la Commissione fornire informazioni a tale riguardo nonché indicare le responsabilità, i costi e le conseguenze di questa nuova contaminazione dell'edificio?

    Quanto costerebbe - allo stato attuale delle conoscenze - la costruzione di un nuovo edificio?

    Quanto costerà in ultima analisi il restauro?

    E' possibile prevedere che il restauro che si rende ora necessario non provochi una nuova contaminazione totale dell'edificio?

    Quali conseguenze finanziarie comporterà il fatto che il trasloco non potrà avvenire, come previsto, nel 2000?

    Risposta data dal Sig. Liikanen in nome della Commissione (17 dicembre 1997)

    All'origine degli articoli comparsi sulla stampa a proposito del cantiere di rimozione dell'amianto del Berlaymont c'è una relazione richiesta dalla SA Berlaymont 2000, ente appaltante, alla società francese Technip, incaricata della redazione di un inventario e della formulazione di proposte per il completamento dei lavori. In questa relazione si afferma che in certi luoghi all'interno dell'edificio si è verificata una nuova contaminazione delle zone sane a causa di una gestione del cantiere non sempre irreprensibile.

    La Commissione non ha alcuna responsabilità nella gestione del cantiere. È infatti lo Stato belga - con la mediazione della Régie des bâtiments prima e della SA Berlaymont 2000 poi - l'ente appaltante per tutti i lavori. La Commissione ha svolto solo un ruolo di osservatrice formulando a più riprese osservazioni sulla qualità del lavoro effettuato.

    La rimozione dell'amianto attualmente in corso è un'operazione indispensabileche si impone a prescindere dalla sorte che avrà il Berlaymont in futuro - ristrutturazione o demolizione e ricostruzione. Un'eventuale demolizione dell'edificio sarebbe in ogni caso impossibile prima della rimozione dell'amianto e l'attuale cantiere si occupa esclusivamente di quest'ultima operazione. I lavori di ristrutturazione potranno avere inizio solo con la chiusura di tale cantiere e dopo il rilascio di un certificato di decontaminazione definitiva.

    Una delle principali conseguenze del ritardo dei lavori è che verosimilmente le operazioni di decontaminazione non termineranno prima della metà del 1999 e quelle di rinnovamento prima della fine del 2001. Dal momento che l'accordo firmato con lo Stato belga prevede in primo luogo che le spese relative alla rimozione dell'amianto siano affrontate dallo Stato belga e in secondo luogo che quest'ultimo fornisca gli edifici sostitutivi almeno fino a sei mesi dopo il termine dei lavori, non vi sono conseguenze finanziarie per la Commissione.

    La task force Berlaymont, costituita in seno alla Commissione, incaricata principalmente di seguire il progetto di rinnovamento dopo la decontaminazione, continua a collaborare con l'équipe della SA Berlaymont alla definizione del progetto. L'impegno della Commissione di finanziare i lavori di ristrutturazione del Berlaymont - il cui costo è stimato pari a 325 milioni di ecu, a cui sono da aggiungere i 50 milioni di ecu che rappresentano il valore della struttura prima del rinnovamento - e di diventarne la proprietaria alla fine dei lavori rimane sempre subordinato alla condizione del rilascio del certificato di decontaminazione.

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