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Document 91997E003168

    INTERROGAZIONE SCRITTA n. 3168/97 dell'on. Graham MATHER alla Commissione. Diritti di voto dei cittadini che risiedono in uno Stato membro diverso dal proprio

    GU C 158 del 25.5.1998, p. 47 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

    European Parliament's website

    91997E3168

    INTERROGAZIONE SCRITTA n. 3168/97 dell'on. Graham MATHER alla Commissione. Diritti di voto dei cittadini che risiedono in uno Stato membro diverso dal proprio

    Gazzetta ufficiale n. C 158 del 25/05/1998 pag. 0047


    INTERROGAZIONE SCRITTA E-3168/97 di Graham Mather (PPE) alla Commissione (13 ottobre 1997)

    Oggetto: Diritti di voto dei cittadini che risiedono in uno Stato membro diverso dal proprio

    Ai sensi del trattato sull'Unione europea, tutti i cittadini UE godono del diritto di voto in occasione delle elezioni amministrative negli Stati membri dell'UE nei quali risiedono, alle medesime condizioni dei cittadini di detto paese. La direttiva 94/80 ((GU L 368 del 31.12.1994, pag. 38. )) ha fissato le disposizioni dettagliate per l'esercizio di tali diritti e avrebbe dovuto essere trasposta nelle legislazione nazionale entro il 1o gennaio 1996. L'Ufficio dipartimentale francese ha tuttavia fatto sapere ad una cittadina britannica della mia circoscrizione che non potrà votare nelle prossime elezioni amministrative locali perché non ha resieduto ininterrottamente per almeno 6 mesi nel comune in questione. Nella pratica, gli Stati membri ed i loro comuni hanno un certo margine discrezionale sull'applicazione delle disposizioni della direttiva. Ad esempio, l'articolo 4, par. 2, stabilisce che «qualora, in base alla legislazione dello Stato membro di residenza, i suoi cittadini possono essere elettori....solamente nell'ente locale di base in cui hanno la residenza principale, anche le persone che dispongono del diritto di voto..... in forza dell'articolo 3 sono soggette alla stessa condizione».

    Tuttavia l'articolo 4, par.1, specifica che «qualora ai cittadini dello Stato membro di residenza, per essere elettori.......sia prescritto il compimento di un periodo minimo di residenza nel territorio nazionale, chiunque elettore......è considerato in possesso di tale requisito se ha risieduto in altri Stati membri per un periodo equivalente».

    Di quali meccanismi dispone la Commissione per controllare l'applicazione della suddetta direttiva e garantire che le varie deroghe ed elementi discrezionali della direttiva siano applicati correttamente e non determinino discriminazioni ai danni dei cittadini di altri Stati membri?

    Risposta data dal Signor Monti in nome della Commissione (8 dicembre 1997)

    La Francia non ha ancora recepito la direttiva 94/80/CE del Consiglio, del 19 dicembre 1994, che stabilisce le modalità di esercizio del diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni comunali per i cittadini dell'Unione che risiedono in uno Stato membro di cui non hanno la cittadinanza e pertanto i cittadini dell'Unione residenti in Francia sono attualmente impossibilitati a votare o a presentarsi come candidati alle elezioni comunali. Di conseguenza la Commissione ha avviato una procedura di infrazione nei confronti della Francia.

    Per quanto concerne il controllo dell'applicazione della direttiva in questione, è opportuno sottolineare che, una volta ricevuta notifica dei provvedimenti nazionali di attuazione, la Commissione effettua un'analisi dettagliata per verificarne la compatibilità con le disposizioni della direttiva stessa. Inoltre, la Commissione provvede ad esaminare i reclami presentati dai cittadini che lamentano una errata applicazione del diritto comunitario.

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