91997E2945

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2945/97 di Cristiana Muscardini (NI) alla Commissione (17 settembre 1997)

Oggetto: Mercato interno ed emigrati «interni»

Ad un cittadino di nazionalità italiana, emigrato da 40 anni in Germania, consultore della Regione Veneto e proprietario di una casa nel comune di provenienza, ove trascorre le vacanze e si reca nei periodi di riposo, è stato impedito di reimmatricolare la sua vecchia automobile o di immatricolarne una nuova, conformemente a una circolare «D.G. n. 65» non meglio specificata, del 20 giugno 1997, del Ministero dei trasporti italiano. Tale circolare «vieta» agli italiani iscritti all'Anagrafe dei residenti all'estero (AIRE), di immatricolare, e quindi possedere, automobili in Italia.

1. Conosce la Commissione il contenuto di questa circolare?

2. Tale divieto è conciliabile con i principi su cui si basa il funzionamento del mercato interno?

3. Se è ammessa la libera circolazione e la libertà di stabilimento delle persone, perché si stabiliscono limiti discriminatori alla libera circolazione delle merci?

4. Come si può concepire che il diritto di acquisizione, e quindi di proprietà, venga regolamentato nel mercato interno da una «circolare» (e non da una legge) e fondato sulla nozione di «residenza»?

5. Quali iniziative intende intraprendere la Commissione, dopo tanto parlare di cittadinanza europea,

a) per evitare che un cittadino di uno Stato membro, che risiede in un altro Stato membro dell'Unione, venga penalizzato per questa situazione di fatto e

b) per garantire che il «mercato interno» sia tale anche per il settore automobilistico?

Risposta data dal sig. Monti in nome della Commissione (27 ottobre 1997)

La Commissione non conosce la circolare a cui fa riferimento l'Onorevole Parlamentare.

La Commissione ha contattato le autorità italiane onde ottenere informazioni sul complesso delle norme applicabili in questa materia.

E non mancherà, ove necessario, di esaminare il caso nel contesto della procedura di cui all'articolo 169 del trattato CE.